Caravaggio per imparare come comporre un’inquadratura e Chiara sogna di diventare regista: proseguono al liceo Margherita di Castelvì le attività del laboratorio dedicato al cinema

Caravaggio per imparare come comporre un’inquadratura e Chiara sogna di diventare regista: proseguono al liceo Margherita di Castelvì le attività del laboratorio dedicato alla produzione cinematografica, nell’ambito del progetto “Visioni di legalità – Cittadinanza e Costituzione attraverso il linguaggio cinematografico”.

È l’arte di Caravaggio ad accompagnare le nuove attività del laboratorio dedicato alla produzione cinematografica, avviato dal Liceo Margherita di Castelvì nell’ambito del progetto “Visioni di legalità – Cittadinanza e Costituzione attraverso il linguaggio cinematografico”.

Le lezioni in presenza, riprese già da qualche settimana, ieri pomeriggio hanno coinvolto le studentesse e gli studenti della 4T dell’indirizzo economico e sociale del liceo Castelvì, in un’esercitazione per imparare a comporre un’inquadratura. Il regista Austinu D’Antonio, responsabile della sezione “Cinema e didattica” di Nuovi Scenari – l’impresa sociale a cui è stato affidato il coordinamento del progetto – ha impegnato i ragazzi in una nuova lezione – con lui anche il videomaker di Sassari Alessandro Tanca – mirata a costruire le giuste inquadrature e i principi base dell’illuminazione scenica, partendo dall’opera “Il seduttore delle tenebre” del celebre pittore italiano.

Il percorso didattico, avviato dall’istituto cittadino grazie al finanziamento regionale del bando “Didattica e cinema” – annualità 2019, consentirà ai quindici studenti coinvolti di acquisire nuovi crediti formativi nell’ambito dei P.C.T.O., i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, già alternanza scuola lavoro, utili per gli esami di maturità che dovranno affrontare l’anno prossimo.

«Grazie al laboratorio stiamo scoprendo quanto lavoro c’è dietro la realizzazione di un cortometraggio – racconta Chiara, 17 anni – quali sono i ruoli all’interno di un set, che cosa fa il regista, il direttore della fotografia o il fonico di presa diretta. Ammetto che da grande non mi dispiacerebbe fare la regista»

Le attività laboratoriali riprenderanno l’11 e il 12 marzo, mentre dal 22 al 26 marzo i ragazzi inizieranno a lavorare per la realizzazione vera e propria del corto, insieme alla fonica Beatrice Mele e al direttore della fotografia Giancarlo Morieri, che collaboreranno con il regista per la formazione dei ragazzi sul set che verrà allestito durante le due giornate di riprese previsteil 25 e il 26 marzo.




Narcao Blues • Comunicato stampa • Da lunedì primo marzo in distribuzione il DVD “Sardinia Plays the Blues”

“Sardinia Plays the Blues”: da lunedì primo marzo in distribuzione 
ai maggiori festival e alle più importanti agenzie musicali
il DVD prodotto dall’associazione culturale Progetto Evoluzione
per promuovere la scena blues isolana.
Il lavoro ospita le esibizioni in alcuni degli scorci più suggestivi del Sulcis
di band e artisti sardi protagonisti della scorsa edizione del festival Narcao Blues.
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Un DVD per promuovere il blues targato Sardegna; ideato e prodotto dall’associazione culturale Progetto Evoluzione, organizzatrice dello “storico” festival Narcao Blues, raccoglie suoni e immagini di sei tra le più fervide realtà isolane di questo genere musicale: Vittorio Pitzalis, il duo Don Leone, il Bad Blues Quartet, i King Howl, la band di Francesco Piu e quella di Irene Loche. Protagonisti sul palco del trentesimo Narcao Blues, che si è tenuto (a numero chiuso per via dell’emergenza Covid) dal 26 al 29 agosto, negli stessi giorni si sono esibiti anche di fronte alle telecamere di un team di videomaker che li ha seguiti con uno studio mobile di registrazione in una serie di esibizioni ad hoc in alcuni tra i luoghi più suggestivi del Sulcis: il complesso di Porto Flavia, la Necropoli di Montessu, le Miniere di Rosas, le Grotte di San Giovanni, le Cantine Mesa, il Nuraghe di Seruci. Da quelle riprese è nato “Sardinia Plays the Blues”, questo il titolo emblematico del DVD voluto da Progetto Evoluzione con l’obiettivo di documentare e divulgare non solo le eccellenze musicali del blues isolano, ma, insieme, anche il territorio sulcitano con le sue peculiarità culturali, ambientali ed enogastronomiche. 

Da lunedì primo marzo “Sardinia Plays the Blues” partirà per la sua missione di testimonianza e diffusione: il DVD verrà infatti inviato ai maggiori festival e alle più importanti agenzie di booking internazionali attraverso l’associazione EBU (European Blues Union) della quale l’associazione di casa a Narcao fa parte. I video saranno anche fruibili attraverso un’apposita circolazione sui canali social di Narcao Blues, a disposizione di tutti, dunque, e non solo dei professionisti del settore.

“Quando la scorsa estate abbiamo avuto la certezza di poter realizzare la trentesima edizione del festival Narcao Blues”, racconta Francesco Musa, presidente dell’associazione Progetto Evoluzione, “abbiamo pensato, insieme al direttore artistico Gianni Melis, a un modo per cercare di raggiungere più persone possibili, viste le limitazioni imposte a causa della pandemia. Narcao Blues da sempre richiama il pubblico per la musica, ma contestualmente spinge anche gli spettatori a muoversi per esplorare il nostro territorio. Da questi presupposti è nata l’idea di promuovere i musicisti sardi e il sud ovest della Sardegna con un prodotto che fosse in grado di superare tali limiti, e il DVD ‘Sardinia Plays the Blues’ è il risultato di quell’idea. Abbiamo cercato di trarre il massimo da una situazione difficile , senza permettere alla pandemia di diventare un alibi, pensando a un modo di eliminare il distanziamento tra noi e il pubblico con un lavoro che promuovesse al meglio i musicisti che vi suonano e le attrazioni turistiche che vi compaiono.”

Per informazioni, la segreteria dell’associazione culturale Progetto Evoluzione risponde all’indirizzo di posta elettronica [email protected] e al numero 0781875071. Altre notizie sul sito www.narcaoblues.it e alla pagina www.facebook.com/narcao.blues.

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Associazione culturale Progetto Evoluzione
via Carbonia, 11 – 09010 NARCAO (CI)

“Sardinia Plays the Blues”

Gli artisti

Donato Cherchi e Matteo Leone sono i Don Leone, band di raw blues fondata nel 2016 che ha le sue radici nel sud ovest della Sardegna. La loro musica, ruvida ed essenziale, interpreta il blues in modo sincero e diretto. Sono stati i vincitori dell’edizione 2017 dell’Italian Blues Challenge, e hanno suonato in alcuni dei festival europei più famosi come lo Sziget Festival.
Line Up:
Donato Cherchi – vocals
Matteo Leone – guitar, drums

I King Howl sono una band heavy blues formatasi a Cagliari nel 2009. I suoni della prima metà del novecento di gente come Son House, Howlin’ Wolf e Robert Johnson, vengono filtrati assumendo nuove forme, incorporando gli stili dello stoner rock, della psichedelia, in un crossover elaborato in maniera spontanea.
Line Up:
Diego Pani – Vocals, Harp 
Marco Antagonista – Guitars 
Alessandro Cau – Bass
Alessandro Sedda – Drums 

Il Bad Blues Quartet nasce dall’incontro di quattro musicisti che hanno fatto del Blues una ragione di vita. La band ha iniziato la sua attività suonando i brani dei maestri di questo genere fino alle sonorità più moderne. Vincitori del contest del 2016 “BluesIn” indetto dal Pistoia Blues, sono contraddistinti da uno stile che mescola il blues alle sonorità funk e alla black music.
Line Up:
Eleonora Usala – Vocals
Federico Valenti – Guitars 
Gabriele Loddo – Bass 
Frank Stara – Drums

Irene Loche è una chitarrista e cantautrice sarda con la musica nel sangue. Dall’energia dei palchi calcati con il suo trio Sunsweet Blues Revenge, si riscopre nel suo progetto solista, molto più intimo, in cui sonorità Folk, Soul e Blues si incontrano e dove accordature aperte e ritmi lontani diventano protagonisti.
Line Up: 
Irene Loche – Vocals, Guitars
Andrea Sanna – Keyboards, Hammond
Alessandro Cau – Drums
Gian Luca Canu – Bass

Vittorio Pitzalis, classe 1960, all’età di cinque anni si appassiona alla chitarra, imparando a suonarla e di lì a pochissimo si appassionerà anche al canto. A 18 anni ha la “folgorazione” per il Blues e da quel momento suonerà soprattutto quel genere musicale che lo porterà a calcare i palchi di rinomati festival Blues e ad aprire il concerto del leggendario Robert Plant, storico frontman dei Led Zeppelin.
Line Up:
Vittorio Pitzalis – Guitars, Vocals, Harp

Una miscela esplosiva di blues, funky, rock e soul. Questa la formula del sound di Francesco Piu, cantante e chitarrista sardo nato nel 1981. Accompagna la propria voce con strumenti quali chitarra acustica, dobro, weissenborn, banjo, lap steel e armonica. Negli ultimi anni si è ritagliato uno spazio di rilievo nel panorama del blues italiano ed internazionale, è una presenza stabile nei principali festival dedicati al genere in Italia e all’estero.
Line Up:
Francesco Piu – Guitars, Vocals
Gavino Riva – Bass 
Francesco Ogana – Bouzouki, Oud, Guitalele, Guitars
DJ Cris – Samples, Scratches
Paolo Succu – Drums, Darbuka, Djembè Bruno Piccinnu – Calebasse, Djembè, Bongos

Le location

La Galleria Henry, facente parte del complesso di Porto Flavia, è la più importante opera della grande miniera di Planu Sartu. Scavata nel 1865, consentiva il trasporto dei minerali per mezzo di una rotaia dai cantieri sotterranei alle distanti laverie. Posta a 50 metri sul livello del mare questo tunnel scavato nella dura roccia si mostra imponente: le dimensioni furono determinate dall’impiego, nel lontano 1892, di una locomotiva a vapore. Questo ingegnoso sistema, grazie ad una avveniristica rete ferroviaria, soppiantò i lenti e costosi trasporti con i muli e altri animali da soma. La galleria, messa in sicurezza e dotata di indicazioni, è oggi accessibile e si presenta come una sorta di suggestivo labirinto. La sua unicità è costituita da un perpetuo rapporto con la falesia sul mare che avviene per mezzo di gallerie minori e camminamenti scolpiti, come finestre ideali, nella roccia, tra i quali spicca il porto pensile di Porto Flavia. Attraverso queste aperture luminose che si alternano con il buio del sottosuolo, possiamo godere di viste suggestive della costa a strapiombo sul mare e panorami mozzafiato. 

L’area archeologica di Montessu, a circa 2 km dall’abitato di Villaperuccio, è una delle più importanti necropoli di Domus de Janas della Sardegna. Le tombe rinvenute, circa 40, sono scavate nella parete rocciosa di uno splendido anfiteatro naturale che domina dall’alto la grande pianura attraversata dal Rio Palmas. II sito, di grande interesse anche sotto l’aspetto naturalistico, colpisce per la sua monumentalità, per la varietà tipologica delle sepolture e per la presenza di decorazioni in numerosi ipogei. 

Il Villaggio Minerario di Rosas è un originale complesso turistico ricavato in un’antica miniera che inizia l’attività estrattiva alla fine dell’800. Oggi dopo un lungo ed accurato restauro il villaggio offre un servizio d’accoglienza turistica molto apprezzato dai visitatori. La struttura dispone di 50 posti letto ricavati nelle ex abitazioni dei minatori, perfettamente restaurate e dotate di tutti i comfort. II fiore all’occhiello del villaggio sono le strutture museali; l’intero sito è una testimonianza di archeologia industriale, con tutti gli impianti della laveria perfettamente funzionanti. Lo staff della struttura, attento e preparato, vi guiderà nelle visite alle gallerie dove si svolgeva l’attività estrattiva e lungo i diversi percorsi museali. II Villaggio Minerario di Rosas dispone di sala convegni e spazi espositivi per artisti.

Domusnovas con i suoi 6.500 abitanti rappresenta uno dei comuni più popolosi del Sulcis Iglesiente. II suo territorio, prevalentemente montuoso e ricco di grotte, si trova in una posizione non distante dalla costa sud ovest della Sardegna. Nota a livello internazionale per la presenza della grotta di San Giovanni, unica per caratteristiche e dimensioni, che fino a qualche anno fa era percorribile in auto collegando il paese alle miniere, circondata da importanti vie di arrampicata e trekking, ambite mete di sportivi di tutto il mondo. Domusnovas è stata abitata fin dai tempi più remoti, ancora oggi infatti si trovano tracce di insediamenti risalenti al neolitico e all’età nuragica, come il nuraghe “Sa Domu’e s’Orcu”, che sorge nei pressi del Rio San Giovanni. Oggi il paese si presenta ai visitatori con diversi edifici di architettura futurista, come la sede del comune, e custodisce diverse abitazioni storiche in stile campidanese. 

Una struttura candida, minimalista ed inusuale nel Sulcis Iglesiente, accolta dolcemente dai pendii delle colline che affacciano su Porto Pino. Si staglia in mezzo al verde della macchia mediterranea e dei vigneti, da dove osserva con compiacimento il territorio che la circonda e il frutto del suo lavoro. II portale e la grande parete esterna ricreano le suggestioni delle etichette dei vini Mesa. All’interno 5 mila metri quadri articolati su tre livelli, modernissimi e strutturati secondo una logica dove uva e vino possano essere trattati con un particolare riguardo. 

L’antichissimo territorio di Gonnesa, ricco di testimonianze pre-nuragiche e nuragiche, è l’ideale per chi ama l’archeologia. D’obbligo la visita all’importante villaggio nuragico di Seruci. Scoperto nel 1897, è il più importante sito nuragico del Sulcitano e uno dei più imponenti della Sardegna. Il nuraghe è costituito da un mastio centrale contornato da cinque torri, alcune delle quali in buono stato di conservazione. Le torri hanno le proprie sommità crollate; originariamente le cime delle torri dovevano essere coronate da merli in pietra, che in seguito ai crolli sono stati recuperati alla base delle strutture durante gli ultimi scavi archeologici ai quali è stata sottoposta la struttura. Dal nuraghe Seruci è possibile osservare l’intera area circostante, essendo posizionato in un luogo d’altura che doveva essere d’importanza strategica.   
Track List DVD

Bad Blues Quartet @ Nuraghe di Seruci
1. Walker’s Blues (5:00)
2. You Better Make Me Twirl (2:57)
3. Louse (2:43)

Don Leone @ Porto Flavia
1. Be My Woman (1:25)
2. Good Boys (4:06)
3. The Number Of The Beast (4:00) – COVER degli Iron Maiden

Francesco Piu @ Miniere di Rosas (sono tutte cover di Robert Johnson, musicista blues classico)
1. Me and the Devil (6:15)
2. Stones in my Passways (4:27)
3. Stop Breaking Down (5:05)

Irene Loche @ Cantine Mesa
1. Falling Down (4:20)
2. Get Away (4:10)
3. Take Some More (3:55)

King Howl @ Necropoli di Montessu
1. Gone (3:13)
2. Hard Time Killing Floor (5:09) – COVER di Nehemiah Curtis “Skip” James)
3. Jupiter (3:20)

Vittorio Pitzalis
1. Everyday I have the Blues (4:32) – COVER di Pinetop Sparks
2. I’m Alone (5:34)
3. Touch Me and Love Me (6:14)




Tìros nella top 3 dei più grandi rossi nazionali

          Siddùra trionfa nell’Annuario dei migliori vini italiani

 Nella prestigiosa guida di Luca Maroni la cantina di Luogosanto

     è l’azienda vinicola sarda con i punteggi più alti in assoluto

      L’Igt Colli del Limbara ottiene un nuovo prestigioso riconoscimento

Tìros, il “Bordolese sardo”, blend dei vitigni Cabernet Sauvignon e Sangiovese, una delle etichette più conosciute della cantina Siddùra di Luogosanto, è stato indicato come uno dei tre migliori vini rossi d’Italia. Il prezioso riconoscimento è stato assegnato dall’Annuario 2021 dei migliori vini italiani di Luca Maroni: una delle autorità riconosciute nel campo enologico nazionale. I vini della cantina di Luogosanto sono quelli sardi che hanno ottenuto i punteggi più alti in assoluto nella prestigiosa guida enologica nazionale.  

IL PRIMATO. “Si tratta di un riconoscimento che conferma la crescita dei vini sardi nel panorama nazionale – sottolinea Massimo Ruggero, amministratore delegato della cantina Siddùra -. In questo caso risalta ancora di più la caratteristica dei terreni della Gallura, la particolarità del microclima della vallata di Siddùra, che si sta rivelando particolarmente adatto per questo tipo di vitigno”. Tìros ha appena conquistato la medaglia d’oro alla “Selectìons mondiales des vins” del Canada. È stato di recente Indicato dalla Guida “Vini da bere” tra i migliori vini sardi nel 2021 con 98 punti su 100 totali.

IL VINO. Tìros è, infatti, un vino che ha raccolto negli anni preziosi riconoscimenti, a livello nazionale ed internazionale. Nel 2017 la miscela Sangiovese e Cabernet Sauvignon della Gallura si era classificata all’84esimo posto nella “World Rankings of Wines & Spirits report”, una sorta di mondiale del vino in cui i più affermati e autorevoli giornalisti, scrittori e influencer dell’enologia internazionale avevano valutato quasi 800 mila etichette. Tìros aveva conquistato 152 punti, l’unico vino prodotto in Sardegna che entrò a far parte della top 100. Un “super sardus” capace di ripetere le gesta dei grandi “super tuscan” della Toscana, che ribadisce come il terroir sia un fattore determinante per la qualità di questo vino e che le potenzialità del suolo e della cantina siano ad un livello tale da garantire standard di primaria eccellenza a livello mondiale.

“Tìros viene conservato al buio per un anno in una zona climaticamente controllata, dove il vino va in letargo e riposa all’interno della bottiglia per ritrovare armonia, struttura e tannicità nel momento dell’incontro con il consumatore – spiega Massimo Ruggero, amministratore delegato della cantina di Luogosanto -. La storia di Tìros è simile a quella di un innamoramento, caratterizzata da sguardi, profumi, sapori ed emozioni”.




Il rispetto per l’ambiente e i cambiamenti climatici:

al Ceas un corso per docenti

È partito la scorsa settimana il corso formativo per un gruppo di 25 docenti delle Scuole secondarie di primo grado e Scuole secondarie di secondo grado del Comune di Sassari.

Il Settore Ambiente e verde pubblico del Comune di Sassari ed il Centro per l’Educazione all’Ambiente ed alla Sostenibilità CEAS Lago Baratz, nell’ambito dei progetti regionali destinati ai CEAS accreditati, ha predisposto un corso di formazione gratuito dal titolo “Percorsi possibili: a scuola di sostenibilità – Laboratori didattici per docenti su clima, biodiversità e ambiente”. Il corso, già in programma nel marzo 2020 e rinviato a causa dell’emergenza sanitaria per Covid-19, è finalizzato a comprendere i meccanismi climatici e ad acquisire conoscenze e maggiore consapevolezza sul valore della biodiversità e sulle sue alterazioni dovute al cambiamento del clima. Nel rispetto delle prescrizioni necessarie a far fronte alla pandemia, le attività sono state riorganizzate nella modalità della formazione a distanza in videomeeting.

L’Italia, prima fra tutte, ha introdotto nelle scuole pubbliche di ogni ordine e grado l’obbligatorietà di dedicare 33 ore all’anno all’Educazione Ambientale e, nello specifico, alle questioni relative ai cambiamenti climatici.

I partecipanti saranno coinvolti in attività didattiche che alterneranno momenti teorici ad altri di attività in campo che permetteranno di cogliere le peculiarità di tre differenti tipologie di ecosistemi: il lago, la foresta, il mare. 

I docenti del corso potranno coinvolgere i loro studenti nella partecipazione ad un concorso con la produzione video che affrontino e approfondiscano il tema degli effetti del cambiamento climatico. Tutti i video saranno presentati durante un evento pubblico che coinciderà con la premiazione della classe vincitrice. Il premio consiste in un viaggio per la classe in uno dei tre Ceas (Ceas Lago Baratz, Ceas Monte Minerva, Ceas Area Marina Protetta Tavolara-Capo Coda Cavallo). Il corso di formazione prevede, oltre a sei incontri teorici on-line della durata di tre ore ciascuno, che proporranno spunti didattici per comunicare in modo efficace la natura e il paesaggio, il clima, i cambiamenti climatici, lo sviluppo sostenibile e gli ecosistemi “lago”, “isola” e “foresta”, anche tre escursioni didattiche della durata di 6 ore nei tre Ceas.

Gli incontri saranno a cura di esperti dell’Università di Sassari, della fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, del Dipartimento Meteoclimatico dell’Arpas e degli educatori dei CEAS coinvolti.




120 VIGILI DEL FUOCO IN ADDESTRAMENTO PER SOCCORSI IN AMBIENTE IPOGEO E IN CAVITA’ SOMMERSE

Nelle giornate del 24 e 25 si è svolta l’esercitazione/addestramento in ambienti ipogei sommersi, che ha interessato, nelle due giornate, 120 unità VF complessive tra personale della Direzione Regionale e dei 4 Comandi della regione. L’esercitazione, svolta nella Miniera di Reigraxius in località Marganai nel comune di Domusnovas.
L’esercitazione, era finalizzata alle attività di addestramento periodico di 8 unità Speleo Sub dei Nuclei di Soccorso Acquatico e Subacqueo, dei Comandi di Cagliari e Sassari. Nell’occasione sono stati testate: il sistema di coordinamento dei soccorsi e della struttura di comando dell’incidente, le tecniche di coordinamento dei soccorsi in ambienti impervi, le tecniche di soccorso in ambienti ipogei e su cavità sommerse, con attività coordinate tra Nucleo Speleo Sub dei sommozzatori e del Nucleo SAF (Speleo Alpino Fluviale) dei VVF.
l’impiego del Servizio Telecomunicazioni del CNVVF, che ha attivato un nuovo canale radio dedicato esclusivamente alle comunicazioni in entrata e uscita tra: Sala Operativa Regionale, Comando VVF di Cagliari ed il posto di comando avanzato dell’esercitazione. Il servizio TAS ha testato le tecniche di geolocalizzazione e mappatura delle aree di soccorso, proprie del servzio TAS. La riuscita dell’esercitazione, alla quale ha partecipato attivamente il servizio sanitario regionale 118 con due equipaggi medicalizzati di Iglesias/Carbonia, la collaborazione e ospitalità della società Igea spa proprietaria della miniera e della Azienda Foreste della R.A.S proprietaria delle aree. l’esercitazione ha raggiunto gli obiettivi previsti anche se, come ricordato dal Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco per la Sardegna Ing Marco Frezza presente nella giornata del 24, tutto è migliorabile e perfettibile ma che la strada intrapresa è quella più indicata per gli obiettivi prefissati.




CONFARTIGIANATO SARDEGNA–C.STAMPA–26-02-21–TRASPORTI NAVALI-Fine della convenzione tratte marittime Sardegna-Continente

TRASPORTO NAVALE – Da lunedì prossimo, 6 tratte, da e per la Sardegna,
senza convenzione statale. Allarme di Confartigianato Trasporti:
nessuna certezza per il futuro del traffico marittimo. Mellino
(Confartigianato Trasporti Sardegna): “Imprese e cittadini senza
certezze per tratte e costi. Intervenga la Regione”. Impossibili le
partenze da Cagliari e sulla rotta Olbia-Civitavecchia interviene
l’Autorità per i Trasporti.

Da lunedì 1 marzo, gli autotrasportatori e i passeggeri che per i loro
trasferimenti utilizzano abitualmente le rotte Civitavecchia-Cagliari,
Cagliari-Palermo, Cagliari-Napoli, Cagliari-Arbatax-Civitavecchia,
Olbia-Civitavecchia e Porto Torres-Genova potrebbero rimanere a terra
e dover cercare altre soluzioni.

Domenica notte, infatti, scadrà la convenzione con lo Stato che, a
titolo oneroso, impegnava le Compagnie Navali alla copertura di quelle
tratte.

L’allarme lo lancia Confartigianato Trasporti Sardegna, preoccupata
per l’incertezza alla quale saranno obbligate le imprese
dell’autotrasporto e tutti i cittadini sardi, per i costi che
potrebbero venir applicati da chi coprirà quei collegamenti e per le
spese che le aziende dovranno affrontare per raggiungere il punto di
scarico/carico delle merci soprattutto nel sud Italia.

La prova di quanto potrà accadere da lunedì in poi, viene dalla
simulazione delle prenotazioni che l’Associazione Artigiana ha provato
a fare per le partenze a partire dalla settimana prossima per un mezzo
furgonato. Per la Cagliari-Civitavecchia la compagnia Tirrenia
“suggerisce” un Porto Torres- Genova o una riprenotazione dal 27
maggio prossimo. Per un Cagliari-Palermo, sempre con un furgone, non
ci sono alternative neanche nei mesi prossimi.

“A questo punto, nessuno avrà la certezza se una nave salperà o meno
per i porti del Continente – commenta Giovanni Antonio Mellino,
Presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna – e quindi nessun
autotrasportatore avrà la certezza di quale tariffa applicare per un
viaggio che, per esempio, dalla nostra Isola dovrà portare le merci
nel centro-sud Italia. Infatti, le Compagnie di navigazione, se non
riterranno vantaggioso coprire quelle tratte, potrebbero lasciarle
totalmente scoperte”. “D’ora in poi, in modo del tutto legittimo
essendo delle imprese commerciali – continua Mellino – le Società di
Navigazione potranno scegliere di viaggiare, o meno, secondo le loro
convenienze economiche e secondo la percentuale di riempimento. Non
saranno più legate da alcun vincolo statale”.

Secondo recenti rilevazioni, per mare hanno viaggiato oltre 14milioni
di tonnellate di merci, ovvero 28 milioni di rinfuse liquide e di
oltre 4 milioni di rinfuse solide.

Confartigianato Trasporti Sardegna pone anche l’attenzione sulla
prossima convenzione statale che interesserà la rotta
Olbia-Civitavecchia e di cui si ha traccia solo nella manifestazione
d’interesse pubblicata del Ministero dei Trasporti, la cui scadenza è
stata posticipata a metà marzo.

Su tale avviso del MIT, però, interviene un “parere” dell’ART,
Autorità di Regolazione dei Trasporti “in merito alla conformità della
procedura di verifica di mercato relativa ai collegamenti marittimi
con la Sardegna, per garantire la continuità territoriale”,
consultabile a questo indirizzo:
https://www.autorita-trasporti.it/wp-content/uploads/2021/01/Parere-n.-1_2021_signed.pdf

L’Autorità, in pratica, in primis esprime forti dubbi sul fatto che il
libero mercato possa servire quelle rotte anche in assenza di oneri
pubblici, e poi ricorda come nell’avviso siano assenti sia i dati
qualitativi relativi alla domanda di passeggeri e merci, sia le
motivazioni e caratteristiche socio-economiche dell’utenza.

Ecco il passaggio del parere dell’ART: “Con riferimento ai
collegamenti che il Ministero intende affidare tramite gara, fondate
appaiono le valutazioni concernenti la mancanza di garanzie in merito
alla possibilità che il libero mercato possa soddisfare le esigenze
della domanda in assenza di intervento pubblico; tuttavia, si rileva
la mancanza, evidenziata anche dal Ministero nella Relazione esiti, di
dati qualitativi inerenti alla domanda di passeggeri e merci
(riguardanti in particolare i mercati di origine/destinazione delle
merci o le motivazioni e caratteristiche socio-economiche dell’utenza)
che consentano di valutare il permanere di esigenze di servizio
pubblico tali da giustificare, nel rispetto dei principi di necessità
e proporzionalità sanciti dal quadro normativo euro-unitario di
settore, il mantenimento del collegamento Cagliari-Palermo e lo scalo
al porto di Arbatax nell’ambito della tratta Civitavecchia-Cagliari”.

“Anche su quest’ultima questione, e per tutta situazione in generale,
siamo fortemente preoccupati – rimarca il Presidente di
Confartigianato Trasporti Sardegna – per questo chiediamo al
Presidente della Regione, Solinas, e all’Assessore Regionale dei
Trasporti, Todde, di intervenire al più presto presso il Ministero
per, fare luce sulla tratta che interesserà il porto gallurese e per
prorogare la convenzione delle rotte, da oggi scoperte, per assicurare
così il servizio almeno fino all’aggiudicazione del prossimo bando”.

WWW.CONFARTIGIANATOSARDEGNA.IT
Responsabile Ufficio Stampa Confartigianato Imprese Sardegna




Il Comune virtuoso nei pagamenti ai fornitori, zero attese le imprese 

Il Comune di Alghero non dovrà accantonare risorse finanziarie da destinare al Fondo di garanzia debiti commerciali. L’obbligo di legge che riguarda i Comuni che non dimostrano la progressiva riduzione dei debiti con i fornitori e i prestatori di beni e servizi è stato ampiamente evitato grazie alla efficacia del lavoro del Settore Finanze dell’Amministrazione. La presa d’atto è stata formalizzata ieri dalla Giunta con la delibera proposta dall’Assessore alle Finanze Giovanna Caria.  Ad attestare il risultato sono i dati: alla data del 25 gennaio 2021 il tempo medio ponderato di pagamento delle fatture rilevava 16 giorni, con una percentuale di fatture pagate nel 2020 sul totale di quelle ricevute nel medesimo anno di 94,97%. E inoltre, lo stock del debito del Comune di Alghero al 31/12/2020 ( 1.264.066 euro ) è inferiore all’importo dello stock del debito al 31/12/2019  ridotto del 10% ( 1.725.143 euro ).  Sottolinea il lavoro degli uffici l’Assessore Giovanna Caria: «Un risultato importante merito di un sistema di monitoraggio efficace e di un coordinamento degli uffici che ci consente di lavorare in perfetta sincronia”. Tra l’altro, e non è un aspetto secondario, la tempistica di pagamento dell’Ente e il buon andamento sul fronte dei pagamenti rappresenta una forma di sostegno concreto alle imprese che lavorano per il Comune di Alghero. Il risultato della gestione si traduce quindi in un ulteriore vantaggio per l’ente, che con una cifra irrilevante di debiti pregressi non deve ricorrere al reperimento e  all’accantonamento di risorse  apposite ( circa 1,5 milioni di euro)  e limitare conseguentemente spese e investimenti. 




Spazi pubblici, Di Gangi: “No a polemiche, Giunta e Maggioranza già a lavoro”

Concordo pienamente con il leader algherese di Forza Italia Marco Tedde: questi non sono periodi nei quali serva alimentare e alimentarsi di polemiche. 
È indiscutibile che la straordinaria immagine internazionale di Antonio Marras costituisca  un valore aggiunto per promuovere la creatività sarda e di Alghero. 
Concordo anche sul fatto che la maggioranza alla guida della Città debba dare piena attuazione al programma presentato agli algheresi con scelte e azioni coerenti con gli indirizzi politici condivisi. 
Cosa che è puntualmente avvenuta con la decisione unanime della maggioranza e della Giunta Comunale sulla destinazione della porzione del Palazzo Civico che ospitò il Circolo Marinai.  
Nel progetto della precedente amministrazione si sarebbe dovuta affidare  per molti anni ad un’associazione privata che avrebbe dovuto gestirla per finalità culturali. 
La maggioranza e la Giunta Comunale hanno ritenuto di privilegiare la salvaguardia della funzione storica del palazzo decidendo di procedere alla realizzazione unitaria del radicale intervento di restauro e per un suo uso pubblico.
Analoga decisione è già stata assunta dalla maggioranza riguardo alla riqualificazione dell’ex mercato dell’ortofrutta, che per volontà unanime verrà destinato con le aree pertinenziali e gli “atelier” ivi presenti a spazio polifunzionale che funga anche da nuovo polo attrattivo per la città. 
Scelte già effettuate alle quali, sono certo, la maggioranza saprà far seguire le altre che la città attende da decenni. 
Le idee e la visione dell’amico Tedde sono insieme elemento di stimolo e apporto indispensabile per superare questa difficile fase che tutti abbiamo il dovere di affrontare con ogni strumento disponibile. Dobbiamo fare quadrato per intercettare tutte le risorse che si renderanno disponibili tramite il Recovery Plan e la Programmazione Comunitaria 2021 – 2027.
Le polemiche lasciamole agli altri, noi concentriamoci sulle sfide che ci attendono per il bene di Alghero e degli algheresi! 

Marco Di Gangi, Assessore alla Cultura, Turismo e Affari Generali




Pezzi speciali per il Ponte Serra, lavori sulle strutture.

Alghero, 25 febbraio 2021 – Si stanno eseguendo in questi giorni sul Ponte Serra i lavori di montaggio dei pezzi speciali realizzati su misura che dovranno sostituire i tiranti ormai logori. Oggi il sopralluogo dell’Assessore alle Opere Pubbliche Antonello Peru che ha preso visione dello stato delle opere. La carpenteria metallica che è stata scaricata nel cantiere costituisce una parte importante dell’opera. Catene e tiranti che un volta montati sosterranno l’intera struttura che sarà sottoposta dall’impresa aggiudicataria dei lavori, Sanna Francesca di Osilo, alla riparazione e rinforzo dei pendini di sospensione dell’impalcato, riparazione e rinforzo degli archi, riparazione e rinforzo delle travi trasversali inferiori di impalcato, demolizione e ricostruzione della soletta, impermeabilizzazione dell’impalcato, protezione superficiale di tutti i calcestruzzo.




LA MULTISS CRESCE E LA PROVINCIA SI CONFRONTA COI COMUNI SUL LORO INGRESSO NELLA SOCIETÀ IN HOUSE: «APRIRE AGLI ENTI LOCALI PRODURREBBE ECONOMIE DI SCALA E GARANTIREBBE SERVIZI INTEGRATI DI QUALITÀ»

                «Aprire all’ingresso dei Comuni del Nord Sardegna tra gli azionisti della Multiss per produrre economie di scala e garantire al territorio servizi integrati di qualità, lungo quel processo di governance di area vasta auspicato anche dalla riforma dell’architettura istituzionale del territorio, che prelude alla nascita della Città Metropolitana di Sassari».  È l’obiettivo strategico che gli amministratori della Provincia di Sassari, proprietaria della società in house, e il management aziendale perseguono da diverso tempo. Ora l’ipotesi, sulla base della quale si stanno valutando i percorsi amministrativi da compiere, fa un deciso passo avanti alla luce dell’interesse manifestato da diverse amministrazioni comunali a entrare nella Spa pubblica e affidarle i servizi che Multiss già gestisce per conto dell’ente intermedio di piazza d’Italia. Dieci di loro hanno già manifestato il loro interesse e questo pomeriggio nella sala Angioy del palazzo della Provincia si sono confrontati sui possibili percorsi da battere con l’Amministratore Straordinario della Provincia di Sassari, Pietrino Fois, e il direttore generale della Multiss, Antonio Spano. Si tratta di Alghero, Castelsardo, Ittiri, Olmedo, Ozieri, Porto Torres, Sorso, Stintino, Usini e Valledoria.

                Prima azienda sarda e tra le prime in Italia a ottenere la certificazione del Sistema di gestione per la prevenzione della corruzione in tema di trasparenza, valutata positivamente anche dagli enti che certificano la qualità della gestione delle risorse umane, a iniziare dall’impegno profuso per la formazione dei suoi 183 dipendenti, dopo una fase di crisi coincisa alcuni anni fa con la poca chiarezza sul destino delle Province e delle loro risorse finanziarie, oggi Multiss ha spiegato attraverso i numeri la sua ambizione a ricoprire un ruolo centrale nell’ambito dell’area vasta che, partendo dalla Rete metropolitana di Sassari e dai suoi possibili sviluppi, si estende all’intero Nord Sardegna nell’ottica di un governo di più ampio respiro dei processi gestionali del patrimonio pubblico e dei servizi erogati a vantaggio della comunità.

                «Costituita nel 1997 con un investimento di 300milioni di lire, oggi Multiss ha un patrimonio netto di 2milioni e 40mila euro e ha chiuso il 2020 con un attivo circolante pari a 2milioni e 195mila euro, mentre il valore della produzione è stato pari a 9milioni e 195mila euro», afferma Antonio Spano. Oggi Multiss gestisce il servizio di manutenzione globale su 85 immobili provinciali, in prevalenza istituti scolastici: dalla manutenzione edile e idrico sanitaria alla gestione e conduzione degli impianti termici, con un volume riscaldato di 1milioni e 371mila metri cubi, con un lavoro di efficientamento degli impianti termici e la messa a norma di tutte le centrali termiche. Inoltre Multiss si occupa della manutenzione ordinaria di mille e 325 chilometri di strade provinciali, della disinfestazione e derattizzazione di tutte le aree pubbliche del territorio provinciale, della pulizia e della manutenzione ordinaria di alcune parti degli alvei fluviali di competenza provinciale, dell’assistenza nella gestione e nella rendicontazione dei progetti comunitari a favore della Provincia di Sassari.

«Solo nel 2020 la Multis ha realizzato 2.146 interventi sulla rete viaria del Sassarese e 1.988 su quella della Gallura», riassume il direttore della Multiss. «Nelle scuole del Nord Ovest sono stati fatti 9.191 interventi di natura edile, 15.093 per la manutenzione degli impianti, 1.775 per riscaldamento e climatizzazione, 14.158 di igiene ambientale e pulizia e 42 di assistenza varia – prosegue – negli immobili scolastici galluresi sono stati fatti 2.958 interventi di natura edile, 7.213 per la manutenzione degli impianti, 662 per riscaldamento e climatizzazione, 1.026 di igiene ambientale e pulizia e 1 di assistenza». E ancora. «Gli interventi di natura ambientale sono stati in tutto il Nord Sardegna 2.598 – conclude – ma a questi si aggiunge l’impegno straordinario profuso durante il lockdown per fronteggiare l’emergenza sanitaria e garantire il proprio servizio al territorio attraverso una campagna straordinaria di sanificazione di strade, piazze e spazi pubblici del Nord Sardegna, raggiungendo le decine di Comuni che si sono rivolti alla Provincia di Sassari». Riconoscimenti a parte, la qualità dei servizi resi al territorio è certificata dal risultato dell’indagine condotta sui propri utenti, a iniziare dai dirigenti scolastici, con una media del livello di soddisfazione riscontrato superiore all’80%.

                «La soddisfazione degli utenti e le certificazioni sono non un traguardo, ma un punto di partenza per un percorso sempre più orientato alla qualità dei servizi offerti e della gestione aziendale, che contribuiscono a restituire la fiducia dei cittadini nei confronti della pubblica amministrazione», sottolinea Pietrino Fois. «Gestire correttamente e con trasparenza le risorse pubbliche, pur nell’ambito di una realtà aziendale in crescita e in piena operatività, è doveroso ma anche possibile», rimarca l’amministratore straordinario della Provincia. «I risultati premiano il percorso intrapreso in nome della trasparenza organizzativa e propone un modello virtuoso cui riferirsi», aggiunge. «Multiss potrebbe diventare una società di area vasta – ribadisce – partendo dalla Città Metropolitana di Sassari e dai suoi possibili sviluppi, la società di servizi della Provincia di Sassari guarda al Nord Sardegna come suo ambito di competenza». Secondo Fois, «la ridefinizione di più ampi ambiti ottimali e il perseguimento dell’ottimizzazione dei servizi devono segnare un percorso orientato a creare economie di scala proprio attraverso la gestione comune di quei servizi tra amministrazioni diverse del territorio che oggi esercitano le stesse funzioni ma entro ambiti geografici ristretti».