Missing, anche in Sardegna troppi giovani adescati e scomparsi: “Siamo in emergenza, attenzione alle sette e alle trappole di internet”

SASSARI. Internet e le sette utilizzati come esche finiscono per diventare la causa principale della sparizione dei giovani. In particolare il web, nella sua apparente innocuità, si insinua all’interno delle case e si presta a divenire una trappola perfetta in cui far cadere i ragazzi. I retroscena del disagio giovanile sono stati al centro della seconda edizione di “Missing”, il convegno dedicato all’indagine sulle persone scomparse in Sardegna. Un evento organizzato al Palazzo della Provincia di Sassari dall’associazione Ammentu grazie al finanziamento della Fondazione di Sardegna, che ha permesso a un nutrito pubblico (sia in presenza che in diretta streaming) di incontrare e confrontarsi con relatori di altissimo profilo quali il generale dei Carabinieri Luciano Garofano, l’avvocato Gianfranco Piscitelli, la psichiatra Alessandra Nivoli e padre Salvatore Morittu.

Il disagio giovanile rappresenta un ambito emergenziale, come ha sottolineato anche l’ultimo report del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse. Ma perché un adolescente decide di far perdere le sue tracce? La risposta è difficile e legata a una serie di concause. Come ha specificato Alessandra Nivoli, sono molti gli attori coinvolti, dalla famiglia al contesto amicale al web. Il fenomeno più allarmante è quello conosciuto come “grooming”, cioè l’adescamento attraverso tecniche di manipolazione psicologica il cui scopo ultimo è sfruttare sessualmente il minore.

Anche l’affiliazione a una setta può costituire un motivo dell’allontanamento dei ragazzi, la cui fragilità psicologica spesso si puntella attorno alla forza dei carismatici guru di turno. “Per evitare tutto questo – ha affermato la psichiatra – bisogna interpretare i silenzi dei giovani. Silenzi che rappresentano ferite e voci segrete.”

Specializzato nell’ascolto delle vite di chi scompare è certamente Gianfranco Piscitelli, avvocato e presidente della Penelope Sardegna onlus, ente che sostiene i congiunti dei tanti “fantasmi” isolani. Per Piscitelli, che ha ricordato alcuni casi sardi emblematici, le tentazioni esterne che precipitano i destini dei ragazzi sono tante. Il legale ha posto l’accento sulle motivazioni interne alla famiglia, e sull’importanza di saper “leggere” le testimonianze di parenti e amici, non sempre complete e non sempre vere.

Dalle documentazioni verbali a quelle biologiche e informatiche, la relazione di un grande esperto come Luciano Garofano (ex comandante dei Ris di Parma) ha evidenziato come la scienza abbia fatto passi da gigante. Dello scomparso oggi si è in grado di analizzare pure gli indizi invisibili ma “la macchina dei soccorsi, il più delle volte tardiva, non si mostra all’altezza dei progressi scientifici”. Considerazione già espressa anche lo scorso anno e che è stata riproposta ma con maggiore allarme perché “la tempestività è tutto”.

Tempi lunghi e dilatati invece, quelli della cura, descritti da padre Salvatore Morittu, che ha parlato della sua quarantennale esperienza terapeutica coi tossicodipendenti e i malati di Aids, grazie alla sua associazione Mondo X-Sardegna: “Abbiamo perso intere generazioni di giovani – ha affermato –. Noi aiutiamo i familiari di chi muore a dare un senso alla scomparsa dei propri cari”. Il legale Antonello Spada, presidente dell’Ordine Forense di Oristano, a cui è stata affidata la chiusura del dibattito, ha confermato infine la “lacunosità e macchinosità investigativa” quando si tratta di rintracciare chi, in modo volontario o coatto, sparisce dai radar fisici ed emotivi della comunità.




Torino, l’isola dello stand AES nel mare magnum del Salone del libro

Presentazione del libro “Brigata Sassari e Sardegna”

TORINO. Dalla riscoperta di Mario Sironi alla raffinata mano scultorea di Franco Angeli, dall’omaggio a Grazia Deledda agli inediti sulla Brigata Sassari, passando per le vicende degli artisti sardi che lavorarono alla Olivetti e senza trascurare il patrimonio naturale e boschivo: nella seconda giornata di appuntamenti al Salone internazionale del libro di Torino, lo stand AES ha rappresentato la Sardegna come un’isola nel mare magnum degli oltre settecento editori presenti al Lingotto, permettendo ai visitatori di immergersi in un mondo culturale fatto di arte, letteratura, storia. Al pubblico è stato offerto uno sguardo sulle eccellenze dell’isola attraverso l’efficace medium del libro, accanto alla ricca esposizione dei titoli più recenti

Mario Sironi. Sintesi e Grandiosità” è il titolo del volume presentato dalla Ilisso di Nuoro, definito dai relatori Antonello Cuccu ed Elena Pontiggia (curatrice del lavoro) come il libro più importante mai realizzato su Sironi, una vera enciclopedia destinata a essere una pietra miliare negli studi su questo grande artista, in termini sia qualitativi che quantitativi per il gran numero di foto di capolavori presenti. Oltre alle opere in esposizione alla mostra del Museo del Novecento a Milano, il libro riporta nuovi contributi e documenta il patrimonio della casa museo dei collezionisti Boschi Di Stefano e le opere monumentali realizzate a Milano e Roma.

Con Antonello Cuccu si è parlato quindi di una figura poco nota, la stessa che aiuta materialmente lo scultore-ideatore a realizzare le opere, soprattutto in marmo. Una figura che spesso non ha un nome, ma in questo caso è quello di Giorgio Angeli, capace di trasformare i progetti dei maggiori scultori internazionali in opere d’arte. Nel volume “Il marmo dell’altra mano” a cura di Ugo Collu, edizioni Poliedro, si racconta l’affiancamento artigiano di una bottega antica che ha prodotto tanti capolavori moderni di autori come Nivola. Capolavori che è possibile ammirare in giro per il mondo, dall’Australia, all’America, all’Inghilterra.

Il tema dell’arte è stato quindi occasione per riscoprire grandi nomi come Nivola, Pintori, Fancello, Tavolara, nel loro rapporto con una delle più grandi aziende italiane. Grazie a una collaborazione intrapresa dalla Ilisso con la Olivetti, è stata avviata una riflessione per riscoprire il ruolo di questi personaggi a cui la Olivetti offrì l’importante ruolo di designer nel realizzare i propri stabilimenti in giro per il mondo. All’appuntamento, dal titolo “La Olivetti parla in sardo”, hanno partecipato Antonello Cuccu, responsabile settore mostre Ilisso, Enrico Bandiera, dell’archivio Storico Olivetti, Anna Viotto della biblioteca Archivio Storico Olivetti, e Caterina Cristina Fiorentino, dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”.

Secondo i relatori, la marcia in più di questi artisti veniva dall’eredità di una profonda matrice culturale del popolo sardo, e dalla loro capacità di riproporla come modello di innovazione.

Presentazione di “Mario Sironi. Sintesi e Grandiosità”

Aipsa edizioni ha quindi rivolto un omaggio a Grazia Deledda nei centocinquanta anni dalla nascita, attraverso la presentazione dei cinque libri della collana dedicata alla scrittrice premio Nobel. Volumi introdotti da Annamaria Baldussi in compagnia di una profonda conoscitrice delle vicende deleddiane come Cristina Lavinio. Della Deledda sono state evidenziate la modernità e il suo aspetto femminista. Tra gli studi è emerso in particolar modo il raffronto tra la Deledda e Dario Fo, entrambi formatisi attraverso l’oralità narrativa, nell’ascolto dei racconti prima ancora che nella lettura. Aspetti che nel primo caso sono entrati a far parte dei romanzi e delle novelle e nel secondo ripresi per il teatro. In entrambi sono evidenti la profonda cultura popolare, le forme di scrittura dialettale e di italiano regionale.

Carlo Delfino ha presentato un’opera sui “Grandi alberi e foreste vetuste della Sardegna”, con la partecipazione dell’autore Ignazio Camarda e di Maria Siniscalco, già presidente della Società Botanica Italiana. È stato evidenziato come studiare i grandi alberi rappresenti un avvicinamento alla natura importante in tutti gli ambiti, sia culturale che storico, sia della vita quotidiana. Il volume è ricchissimo di dati scientifici e sono presenti numerosissime testimonianze fotografiche: un archivio inestimabile di dati da tramandare alle popolazioni future.

Molto partecipato è stato l’evento conclusivo dedicato alla “Brigata ‘Sassari’ e Sardegna. Fotografie inedite senza censura (1912-1937) di Antonio Carruccio”, un volume introdotto dall’editore Carlo Delfino e dall’autore dell’opera, il generale Andrea Di Stasio, già comandante della Brigata Sassari in Sardegna, assieme a Sandro Solinas, che ha collaborato alla redazione dell’opera. Non si tratta di un semplice volume fotografico, ma di una rarità che contiene una selezione di cento immagini inedite, non sottoposte a censura, realizzate dal medico militare Antonio Carrucciu, che dal 1917 agli anni Trenta aveva realizzato oltre tremila diapositive. Nel corso della presentazione, Di Stasio ha parlato con grande commozione degli anni trascorsi a Sassari e della profonda ammirazione maturata sia per lo storico reparto militare, sia per tutto il popolo sardo.

Omaggio a Grazia Deledda



L’AES al Salone di Torino, Simonetta Castia: “Riscopriamo la funzione sociale del libro”

Simonetta Castia

TORINO. “Il valore del libro non dovrebbe misurarsi sui dogmatismi degli indici di mercato. Al di là di valori statistici e freddi algoritmi, occorre restituire dignità e merito ai contenuti, che devono rappresentare la spinta fondamentale”. Con queste parole la presidente degli Editori sardi, Simonetta Castia, ha parlato alla platea del Lingotto nella giornata d’apertura del Salone internazionale del libro di Torino, unica donna tra i relatori dell’incontro “Più letti o più venduti?”, dedicato al rapporto tra indici di vendita e lettura coordinato dall’AIB.

Sul palco della Sala Magenta, nel Padiglione 3, Castia è stata invitata a rappresentare l’aspetto pluralistico e la bibliodiversità offerta dalle produzioni librarie delle case regionali, al fianco del vicedirettore del Salone di Torino, Marco Pautasso, e di altri big del mondo dell’editoria come Enzo Borio, membro del comitato nazionale AIB, Piero Attanasio, responsabile del Centro Studi dell’AIE, e Maurizio Vivarelli, docente di Biblioteconomia all’Università di Torino.

La presidente AES, che all’interno di ADEI rappresenta il gruppo delle associazioni regionali, ha fatto notare comel’editoria libraria a carattere locale possa giocare un ruolo fondamentale: “In questo contesto può emergere tutto il valore e il ruolo dei piccoli editori, riassegnando quella che è la funzione implicita di bene essenziale del libro, che non è quella di un prodotto meramente commerciale.

Altra considerazione è stata rivolta al rapporto tra le infrastrutture culturali, nell’ottica di favorire politiche di rete. Un progetto basato sull’analisi della fruizione del libro, quindi sulla lettura e non sui dati d’acquisto può inoltre indurre i piccoli editori a orientarsi e riqualificarsi in questo panorama così parcellizzato delle vendite, per rivedere il proprio prodotto soprattutto in funzione del lettore. Un discorso che andrà avanti grazie alla disponibilità data dal gruppo regionale di ADEI.

Tra i 715 editori presenti al Lingotto per l’edizione dedicata a Dante, i dodici sardi l’AES accolgono i visitatori negli spazi del Padiglione 2, promuovendo l’immagine della Sardegna nel mondo grazie anche al prezioso contributo della Fondazione di Sardegna. A inaugurare gli incontri con gli autori per la sezione “Tra isola e mondo” è stata la presentazione del fresco volume dedicato ai “Gioielli del Romanico. Le Basiliche di Ardara, Borutta, Codrongianos” assieme alla “Carta degli itinerari del Romanico della Sardegna”, edito da Carlo Delfino. A illustrare i contenuti del volume assieme a Delfino sono stati gli autori, il fotografo Paolo Barone e l’archivista Stefano Alberto Tedde in compagnia di Mario Tosco del Politecnico di Torino, e Giuseppe Cappai presidente di Focus Europe. Nell’incontro è stato evidenziato come il romanico sardo presenti una dimensione autonoma, con influssi, oltre che pisani e genovesi, addirittura iberici, se non arabi.  Il libro, che presenta immagini di straordinaria qualità, ha le caratteristiche per superare i confini del mare, con testi bilingue italiano-inglese. La pubblicazione è coordinata da Focus Europa con il coinvolgimento degli “Amici della Basilica di Saccargia” e il finanziamento della Fondazione di Sardegna.

In serata l’editoria sarda si è spostata negli splendidi spazi delPalazzo Ceriana Mayneri, dove la casa editrice Ilisso di Nuoro ha presentato l’evento “La Storia della Olivetti parla Sardo. Nivola, Pintori, Fancello, Tavolara”. In questo luogo dal valore fortemente simbolico per la comunicazione, in quanto sede del Circolo della Stampa di Torino, sono intervenuti Enrico Bandiera, direttore Associazione Archivio Storico Olivetti, Caterina Cristina Fiorentino, professore associato, dipartimento architettura e disegno industriale dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, e Antonello Cuccu, architetto, designer, responsabile settore mostre Ilisso. Nell’analizzare i patrimoni documentali Olivetti e Ilisso,  e quindi approfondire i valori umani che sono fondamentali nel mondo del lavoro e dell’impresa, sono emerse storie di personalità di spicco sarde che contribuirono, con il loro apporto di idee e talento, a incidere nella storia di una delle più importanti aziende al mondo. A fine serata è stato proiettato il docufilm “The sand man” realizzato per la Ilisso da Enrico Pinna e Andrea Mura.

Presentazione dei “Gioielli del romanico”



CONSIGLIO COMUNALE AL QUARTER IL 19 OTTOBRE

Il Consiglio Comunale è convocato, in sessione ordinaria, in prima convocazione, presso i locali della Sala riunioni del Quarter il giorno martedì 19 ottobre 2021, alle ore 16.30 per discutere e deliberare sui seguenti argomenti all’ordine del giorno.

1.      Approvazione verbale seduta C.C.  1 ottobre 2021;

2.      Ratifica delibera G.C. n. 232 del 08.09.2021 di variazione n. 8 al Bilancio di Previsione Finanziario 2021/2023 artt. 42, c. 4 e 175, c. 4 del D.Lgs 267/2000; 

3.      Designazione del capitano della Compagnia Barracellare per il triennio 2021/2023;

4.      Riconoscimento di legittimità del debito fuori bilancio ex art. 194, comma 1, lett. A) del testo unico enti locali D.Lgs 267/2000. Comune di Alghero /ANKLA srl; 

5.      Primo aggiornamento del “Programma biennale per l’acquisizione dei servizi e delle forniture 2021/2022” approvazione ai sensi dell’art. 21 del D.Lgs 18 aprile 2016 n. 50/2016 e dell’art. 38, comma 5, del D.Lgs 267/2000; 

6.      D.Lgs 3 settembre 2021 n. 116. Modifiche al “Regolamento di gestione dei rifiuti urbani del Comune di Alghero” – approvazione testo coordinato;

7.      Mozione presentata dai Conss.  Esposito e più avente ad oggetto: “concessione beni demaniali”;

8.      Mozione presentata dai Conss. Cacciotto e più avente ad oggetto: “opportunità ecobonus 110%”;

9.      Mozione presentata dai Conss. Mulas e più avente ad oggetto: azioni di salvaguardia dei fondali a posidonia oceanica di tutela dell’habitat e di contrasto dei processi di erosione costiera”;

10.  Mozione presentata dai Conss. Sartore e più avente ad oggetto: Manutenzione straordinaria strade urbane”;

11.  Mozione presentata dai Conss. Esposito e più avente ad oggetto “scuole cittadine – riqualificazione ed efficientamento energetico”;

12.  Mozione presentata dai conss. Cacciotto e più avente ad oggetto “Società in house”;

13.  Mozione presentata dai conss. Pirisi e più avente ad oggetto: “cancellazione TARI 2021 Aziende agrituristiche”;

14.  Mozione presentata dai Conss. Di Nolfo e più avente ad oggetto “Adesione del Comune di Alghero alla Carta Europea per l’uguaglianza e la parità delle donne e degli uomini nella vita locale – per l’adozione del bilancio di genere”;

15.  Mozione presentata dai capigruppo di maggioranza avente ad oggetto “mozione sulla situazione emergenziale di devianza giovanile”;

16.  Mozione presentata dai conss. Pirisi B. e più avente ad oggetto “annessione ai beni comunali faro di Capo Caccia”;

17.  Mozione presentata dai Conss. Esposito e più su “Piano di sviluppo dell’area di Surigheddu –Mamuntanas”.

La sala è predisposta per garantire la presenza di un numero massimo di 40 persone, secondo le vigenti norme sanitarie.

Si precisa che la partecipazione del pubblico sarà garantita mediante collegamento in diretta sul canale Youtube del Comune di Alghero




Domenica prossima ad Alghero riprendono il vento i J24

Dopo la pausa estiva riprende l’attività del monotipo d’altura più
diffuso al monto. La flotta Sarda dei J24 sarà infatti ospite della
sezione di Alghero della Lega Navale Italiana per la terza tappa del
circuito zonale.

La manifestazione avrà inizio il 17 ottobre con le prime regate della
tappa che continueranno il 24 ottobre. Il 13 e 14 novembre alla tappa si
affiancherà il Campionato Zonale J24 e la regata Nazionale della classe.

Sarà quindi lungo l’impegno della LNI Alghero che sicuramente metterà in
campo la consueta competenza a mare e l’intramontabile accoglienza a terra.

E’ prevista la partecipazione di tutta la flotta sarda tra la quale
sicuramente non mancheranno Aria e Botta Dritta le due imbarcazioni
arrivate sul podio al recente campionato Italiano svolto nelle acque di
Anzio. I due J24, della LNI Olbia e della LNI La Maddalena, porteranno a
bordo gli stessi premiati equipaggi e sicuramente continueranno a darsi
battaglia dopo le sfide tricolori che li hanno visti coprire di onore la
flotta Sarda nelle acque del Tirreno.

Appuntamento quindi ad Alghero il 17 ottobre per l’inizio della lunga
tappa organizzata dalla LNI Alghero




SICCITÀ. BEFFA CLAMOROSA: ARGEA COMUNICA CHE SONO SCADUTI I TERMINI PER I PAGAMENTI

“Il 21 settembre 2021 è il termine ultimo per provvedere alla liquidazione degli indennizzi per danni causati dall’evento calamitoso in oggetto”.
Sono due righe, apparentemente, di una semplice comunicazione di servizio all’interno di una lettera articolata inviata da Argea ad un agricoltore che invece svelano una delle più grandi contorsioni burocratiche a danno degli agricoltori.
In pratica si sta comunicando che sono scaduti i termini per liquidare la terribile siccità del 2017 come del resto recita e conferma il comma 4 dell’articolo 25 del Regolamento U.E. 702/2004 (citata come fonte da Argea nella lettera):
“I regimi di aiuto sono introdotti entro tre anni dalla data del verificarsi dell’avversità atmosferica assimilabile a una calamità naturale. Gli aiuti sono versati entro quattro anni a decorrere da tale data”.
Uno scandalo colossale, è la vittoria clamorosa della burocrazia che uccide l’agricoltura.
“Vogliamo avere un report dettagliato della pratiche liquidate, istruite, ancora da istruire e non liquidate e che strada percorreranno, e quando, quelle ritenute inammissibili e recuperate nel luglio del 2020 con la procedura del de minimis grazia ad una nostra proposta – tuona il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -. Dobbiamo avere un quadro trasparente che manca dal 30 aprile, anche perché le aziende agricole devono avere la possibilità, nel caso siano state escluse per negligenze o per qualsiasi altro motivo che li esula da colpe, di potersi difendere nelle sedi opportune e rivendicare un proprio diritto”.
Dopo quattro anni di perdite pesanti, false speranze continuamente alimentate, rimbalzi, rinvii, arriva anche la super beffa della scadenza dei termini. Un gioco di prestigio della burocrazia che prima si burla della vittima, poi la uccide e si autoassolve con fredda disinvoltura.
La via crucis comincia appunto nel 2017, quando una terribile siccità colpì l’agricoltura sarda causando pesanti perdite a tutti i settori.
L’allora giunta regionale, unilateralmente decise di stanziare i fondi per indennizzare giustamente i pastori dimenticando però, colpevolmente, tutti gli altri settori che saranno recuperati successivamente grazie all’intervento di Coldiretti Sardegna.
Inizia un nuovo calvario dapprima, ancora una volta, con i due pesi e due misure seguiti dalla Regione per liquidare i ristori. Via preferenziale per i pastori che già dal 2017 iniziarono a ricevere nei conto correnti i denari e percorso a ostacoli per tutti gli altri settori. A gennaio 2020, come dimostrò un report di Coldiretti Sardegna, delle oltre 22.000 domande presentate da circa 11.500 aziende agricole erano state liquidate appena 6 domande su 100.
Percorso a rallentatore che è proseguito anche dopo. Dall’ultimo report della unità di progetto task force istituita dalla Regione (30 aprile 2021) il 35 per cento delle domande sono non ricevibili (si tratta di domande compilate male che ha portato ad una loro duplicazione, pertanto sono state annullate); il 4 per cento risultavano in istruttoria, mentre il 26 per cento avevano concluso l’istruttoria con esito positivo ed erano in liquidazione. Mentre il 32 per cento sono state giudicate inammissibili, ma recuperate e liquidabili con il de minimis.
“Domande quest’ultime – ricorda il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba – che dalle ultime notizie che abbiamo non erano state ancora istruite e che sarebbe ancora una volta una beffa se non percorressero una strada diversa dalle altre e si considerassero non liquidabili perché sono scaduti i termini”.
“E ora chi paga? – si chiede il presidente di Coldiretti Sardegna – Chi paga l’inefficienza della pubblica amministrazione? Chi va a verificare le responsabilità di chi ha tenuto per anni queste pratiche inevase? Di chi è la responsabilità?”
“Chiediamo – propone il direttore a nome dell’organizzazione – che si percorra la soluzione di spostare i termini di quattro anni vista la grande emergenza Covid che ha interrotto il funzionamento degli uffici. In alternativa come si paga? Non certo con il de minimis, che potrebbe non essere tra l’altro capiente per le aziende”.
“E’ una situazione scandalosa – chiosa Battista Cualbu -. Se non avremmo risposte marceremo su Cagliari con migliaia di agricoltori”.

Ufficio stampa Coldiretti Sardegna
Michele Arbau




A Santa Maria di Pisa uno sportello socio-sanitario con ambulatorio infermieristico

Potenziati i servizi per la popolazione grazie alla collaborazione tra Comune, farmacia Tanda ed Emergency

Da venerdì 15 ottobre è attivo l’ambulatorio infermieristico con sportello socio-sanitario di Emergency nel quartiere di Latte Dolce – Santa Maria di Pisa a Sassari. «Come Amministrazione comunale non abbiamo avuto alcun dubbio quando c’è stato da decidere di investire fondi in questo progetto, così importante per il territorio» ha spiegato il vicesindaco e assessore ai Servizi sociali Gianfranco Meazza, durante la conferenza stampa che si è tenuta questa mattina a Palazzo Ducale, alla presenza del dirigente Alberto Mura, di Andrea Bellardinelli, coordinatore del Programma Italia di Emergency, di Sara Chessa, referente dell’Ambulatorio Emergency di Sassari, di Saturnina Tanda, promotrice del progetto e proprietaria della farmacia, e Rita Diez, coordinatrice del Gruppo Volontari Emergency Sassari.
L’ambulatorio si trova negli spazi messi a disposizione dalla dottoressa Tanda in via Leoncavallo 27 – 29. Qui saranno offerti servizi infermieristici come la somministrazione di terapie per via sottocutanea, intramuscolare, intradermica e per infusione; la rilevazione dei parametri vitali; l’istruzione e orientamento nella gestione di terapie croniche; l’esecuzione di test rapidi; le medicazioni semplici e complesse di lesioni acute e croniche; i bendaggi semplici e complessi; le consulenze e informazioni relative alla prevenzione; la rimozione punti di sutura; oltre a corsi di educazione sanitaria individuali o di gruppo in relazione alle problematiche e ai bisogni riscontrati.
«Santa Maria di Pisa è un quartiere popolare che ha sofferto negli anni di una forte ghettizzazione: gli abitanti sono per la maggior parte anziani o con patologie croniche importanti, molti hanno problemi derivanti da un passato di tossicodipendenza e non sono in grado di orientarsi all’interno delle opportunità garantite dal Servizio Sanitario Nazionale. In questo contesto, aprire stabilmente un vero e proprio “Punto di Salute della Comunità” significa garantire un presidio di cura nel territorio che possa accompagnare i suoi residenti nell’esercizio dei loro diritti» ha dichiarato Sara Chessa, coordinatrice dell’ambulatorio Emergency di Sassari. «Il quartiere di Latte Dolce – Santa Maria di Pisa è uno dei quartieri tra i più vulnerabili della città, sia per la complessiva situazione di disagio socio-economico, familiare e abitativo che caratterizza una larga fascia di popolazione, sia per una condizione di oggettiva carenza dei servizi, in particolare quelli socio-sanitari. Le criticità sono ben chiare all’Amministrazione e il miglioramento della qualità di vita degli abitanti resta per noi una priorità – ha aggiunto il vicesindaco Meazza -. Lo sportello è un tassello di una programmazione a 360 gradi, che include anche i fondi Pinqua recentemente ottenuti da investire proprio a Santa Maria di Pisa e Latte Dolce».
La decisione di ampliare stabilmente il territorio di uno sportello e di un ambulatorio arriva dopo anni di apertura sperimentale, in cui Emergency ha portato avanti una mappatura dei bisogni del quartiere. Da aprile 2019, gli operatori e i volontari della Onlus hanno ricevuto 194 persone, per un totale di 565 consulenze di orientamento, nonostante la sospensione dei colloqui tra marzo e dicembre 2020, a causa della pandemia. Visto l’alto numero di richieste, Emergency, in collaborazione con il Comune e la dottoressa Tanda, ha deciso di attivare, parallelamente allo sportello, anche un servizio di ambulatorio infermieristico.
L’Amministrazione comunale ha deciso di sostenere e incoraggiare l’iniziativa sia agevolando e facilitando la costruzione di un partenariato allargato per il perseguimento di tali obiettivi, che garantendo un contributo materiale attraverso lo stanziamento di apposite risorse volte a contribuire alla copertura delle spese vive del Punto di Orientamento (quali coperture assicurative per i volontari impiegati, utenze idriche ed elettriche, tasse comunali).
L’Ambulatorio aprirà nei locali di via Leoncavallo 27 – 29, messi a disposizione gratuitamente dalla dottoressa Tanda, per tre mattine alla settimana (lunedì, mercoledì e venerdì) dalle 9 alle 13. I costi vivi delle attività, come coperture assicurative, utenze e tasse, saranno coperte dal Comune, mentre il servizio sarà garantito da operatori e volontari di Emergency. Gli spazi sono stati curati e attrezzati anche grazie alla spontanea collaborazione di tante associazioni presenti nel territorio, che hanno voluto partecipare alla concreta realizzazione del progetto.
Nei medesimi orari continuerà, inoltre, l’attività di consulenza di orientamento dello Sportello socio sanitario. Chiunque potrà quindi rivolgersi allo Sportello per chiedere informazioni ed essere indirizzati ai servizi offerti in città dal sistema sanitario.
«Oltre al Comune, ci teniamo a ringraziare in particolar modo la dottoressa Tanda, farmacista storica del quartiere e vero motore del progetto, che ha messo da subito a disposizione i locali della sua farmacia e si è dimostrata subito determinata nell’aprire un presidio sanitario che potesse garantire un reale accesso al diritto alla cura per i residenti della zona» ha concluso Chessa.
Programma Italia di Emergency è presente a Sassari dal 2012, prima con uno Sportello di Orientamento Socio Sanitario e poi con un Ambulatorio di Medicina di Base nella sede della Asl 1 via Monte Grappa 82. Emergency è presente in Italia dal 2006 con progetti socio-sanitari in 8 regioni.


Grazia Sini
Ufficio stampa
Comune di Sassari




PRESENTAZIONE DOMANDA “BONUS NIDI GRATIS” ANNO 2021- SECONDO SEMESTRE (Luglio- Dicembre)

Entro la data del 20 novembre possono essere presentate le domande per il “Bonus nidi gratis”; l’avviso è rivolto ai nuclei familiari, anche monogenitoriali, ivi comprese le famiglie di fatto che abbiano i requisiti riportati nell’avviso pubblicato dal Comune di Alghero e reperibile sul sito istituzionale comune.alghero.ss.it /documenti e dati/bandi/bandi per contributi.
La domanda di contributo “Bonus nidi gratis SECONDO SEMESTRE (luglio-dicembre)” deve essere presentata da uno dei genitori per via telematica, al Comune di Alghero in cui il minore risulti iscritto nel nido comunale ovvero in un nido privato convenzionato e non convenzionato per l’anno educativo 2020/2021 (luglio – agosto) e per l’anno educativo 2021 – 2022 (settembre – dicembre)
La domanda da compilarsi in tutte le sue parti (obbligatoriamente al computer, su apposito modulo in formato PDF editabile) deve essere rinominata con il nome e cognome del bambino (es: MARIO BIANCHI BONUS NIDI GRATIS 2021) e salvata sempre in formato PDF.
La domanda in formato PDF deve essere inviata per via telematica, a pena d’esclusione, e deve pervenire entro le ore 23:59 del giorno 20 NOVEMBRE 2021, ESCLUSIVAMENTE ALLA MAIL : [email protected]; – (non saranno prese in considerazione le domande pervenute in altro modo) con oggetto Domanda Bonus Nidi Gratis 2021 secondo semestre [Nome – Cognome bambino].
A seguito dell’invio, per pec o mail, dell’istanza che verrà protocollata dal servizio protocollo, l’utente riceverà in automatico il numero di protocollo.
Se la domanda è inviata per mail riceverà in automatico la risposta con la dicitura “anomalia messaggio” (Nella seconda riga della mail, l’utente troverà il numero del Protocollo della domanda) per invio da pec riceverà in automatico il numero di protocollo di ricezione della stessa. Il numero di protocollo deve essere conservato perché sarà utile, per verificare la posizione in graduatoria al momento della pubblicazione degli aventi diritto al contributo.




Le città d’Italia con la connessione internet migliore

Sommario: Leggi la nostra classifica sulle città con la migliore e peggiore velocità di connessione internet in Italia nel 2021

L’accesso a Internet si è espanso enormemente in Italia negli ultimi due decenni, ma i gap continuano ad esistere a seconda della zona in cui ci si trova. Purtroppo la velocità della propria connessione di rete può risultare difficile da decifrare, e le promesse dei provider sono sempre molto ottimistiche rispetto al risultato reale.

Per questa ragione internet-casa.com ha deciso di effettuare uno studio con i dati originali raccolti dai suoi utenti che hanno eseguito uno speed test nel 2021.

Con la localizzazione di questi speed test abbiamo elaborato una classifica delle province con la connessione più veloce.

Ma prima di andare a scoprire questa classifica, facciamo chiarezza su cosa si intenda per velocità di connessione e speed test.

Come si misura la velocità di connessione a internet?

Un test di velocità internet (o speed test) misura la velocità e la qualità della connessione del tuo dispositivo connesso a internet. Lo fa eseguendo più test consecutivi che analizzano diversi aspetti della vostra connessione a internet, vale a dire ping (latenza), velocità di download e velocità di upload.
Ma vediamo nello specifico cosa significano le varie voci dello speed test:

La velocità di download è la velocità con cui il dispositivo può ricevere dati da internet.
La velocità di upload contrariamente, rappresenta la quantità di dati che il tuo dispositivo può inviare a Internet.
Il Ping (latenza) indica il ritardo di un segnale dovuto al tempo che impiega quel segnale a viaggiare verso la sua destinazione.
Come si misura la velocità di download?

La misurazione del download viene eseguita effettuando multiple connessioni ad un server e avviando simultaneamente il download di un file di grandi dimensioni. Questo approccio assicura che l’analisi della connessione internet sia massimizzata. Registrando il flusso di dati rispetto il tempo della misurazione, si ottiene la velocità di Internet disponibile per il download dei dati.
Come si misura la velocità di upload?

La velocità di upload è testata effettuando l’analisi di download in maniera opposta. Invece di scaricare un file, un grande file di dati casuali viene creato sul tuo dispositivo e caricato attraverso tutte le connessioni al server. Registrando il flusso di dati contro il tempo si ottiene la velocità di Internet disponibile per l’upload dei dati.
Come si misura il Ping?

Il ping o latenza descrive il ritardo di un segnale dovuto al tempo che impiega quel segnale a viaggiare verso la sua destinazione. Come valore di tempo, è indicato come tale, più spesso in millisecondi (ms), in sostanza è il valore per la reattività della connessione.

Le città con la connessione più veloce, Roma e Milano in testa alla classifica

Ecco la top 10 delle province italiane per velocità in Italia nel 2021.

POSIZIONE PROVINCIA
1° Roma
2° Milano
3° Perugia
4° Bologna
5° Padova
6° Firenze
7° Bolzano
8° Venezia
9° Napoli
10° Torino
(I risultati rappresentano un indice che tiene in considerazione latenza, download e upload)

Il vertice della classifica è occupato dalle due città più popolose d’Italia, Roma e Milano. Subito dietro alle due metropoli troviamo Perugia, Bologna e Padova, le quali si sono distanziate di pochi MB per secondo. Chiudono la parte bassa della classifica invece: Firenze, Bolzano, Venezia, Napoli e Torino.

Le città con la connessione più lenta

POSIZIONE PROVINCIA
1° Arezzo
2° Bari
3° Caltagirone
4° Pescara
5° Salerno
6° Latina
7° Cagliari
8° Viterbo
9° Frosinone
10° Reggio Emilia
La città con la peggior velocità di connessione a internet è risultata la provincia toscana di Arezzo. (la quale ha però una velocità di upload superiore rispetto ad altre province, come ad esempio Pescara). Da menzionare inoltre la presenza di Reggio Emilia, la quale sempre a causa di una pessima latenza e una velocità di upload nella media, occupa la decima posizione partendo dal basso.

Quali provider hanno riscontrato le connessioni migliori?

Dalle analisi sui dati da noi raccolti, vale la pena soffermarsi sui provider che riescono a fornire le connessioni aventi performance migliori.

Telecom Italia (TIM) occupa nettamente la prima posizione, seguita sul podio da:

Vodafone Italia e WindTre. Più staccate invece Fastweb, Iliad e Tiscali.

Questa è la classifica di internet-casa, ma è chiaro che la velocità varia da zona a zona. Perciò, per chi volesse verificare la propria velocità di connessione, può effettuare il test e scoprire, se la velocità promessa dal loro contratto wifi è quella effettivamente disponibile.

Fonte: https://internet-casa.com/news/citta-connessione-piu-veloce/




COLDIRETTI SARDEGNA. IN ARRIVO IN FINANZIARIA I RISTORI PER LA BLUE TONGUE

Sarebbero circa 13 i milioni di euro che starebbe stanziando il Consiglio regionale per le analisi e i danni diretti ed indiretti causati dalla blue tongue. E’ quanto è stato deciso dalla conferenza dei Capigruppo in Consiglio regionale secondo le indiscrezioni giunte a Coldiretti Sardegna.
Un risultato che si starebbe materializzando dopo una prima bozza delle legge finanziaria in cui la voce blue tongue era assente come denunciato nei giorni scorsi da Coldiretti Sardegna che ha poi avanzato delle proposte nelle interlocuzioni avute con i diversi gruppi del Consiglio regionale tenendo conto anche dell’evolversi del morbo e delle perdite dirette ed indirette che ad oggi interessano 2.243 allevamenti e 810.669 capi, 74.621 dei quali presentano sintomi e 12.867 sono invece morti.
“Una buona notizia per gli allevatori che ancora una volta stanno subendo perdite a causa della blue tongue presente in Sardegna da ormai oltre 20 anni, dall’agosto del 2000 quando venne accertato il primo caso in Sardegna a Pula – commenta il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -. Un risultato frutto di un lavoro di squadra che ha mirato all’obiettivo senza guardare ai colori politici. Ringraziamo per questo tutti i capigruppo e l’assessorato all’Agricoltura per il lavoro svolto con la speranza che i denari siano formalmente inseriti in Finanziaria come abbiamo chiesto dalle scorse settimane e dopo averne denunciato anche l’assenza dalla proposta di legge”.
Secondo le indiscrezioni – dettaglia Coldiretti Sardegna – 2 milioni di euro sono destinati agli esami sulla reazione a catena della polimerasi (PCR), estesa anche agli ovini (come scritto da Coldiretti Sardegna alla Terza Commissione, Programmazione, bilancio e politiche europee); 700 mila euro invece saranno destinati al rimborso dei denari spesi dagli allevatori per l’acquisto dei repellenti per scacciare il moscerino; mentre 10 milioni sono per ristorare i danni diretti ed indiretti per i capi che a causa del morbo produrranno di meno come le tante pecore che stanno abortendo.
La provincia più colpita rimane quella di Nuoro che insieme all’Ogliastra conta circa 700 focolai. A seguire Cagliari oltre 650 e Oristano con circa 600 e infine Sassari e la Gallura con oltre 260.
“Vigileremo affinché i 10 milioni di euro siano dapprima formalizzati e immediatamente dopo arrivino in tempi rapidi e certi agli allevatori – assicura il direttore di coldiretti Sardegna Luca Saba – nella speranza che il morbo cominci a scemare”.

Ufficio stampa Coldiretti Sardegna
Michele Arbau