CONFARTIGIANATO SUD SARDEGNA-30-03-2022–COMUNICATO STAMPA-MODA-E’ sardo il miglior sarto d’Italia

MODA – E’ sardo il miglior sarto d’Italia. Il cagliaritano Gianfranco
Orrù conquista l’Oscar della sartoria italiana. Da 50 anni “prende le
misure” a clienti di tutto il Mondo. In Iran l’esperienza più
significativa ma il futuro è la transizione digitale che supporti,
senza sostituirla, la manualità e il “senso del gusto” per i tessuti.

Fantasia, passione, dedizione, cura per i particolari, pazienza,
precisione maniacale per le misure e tanta voglia di mettersi in gioco
anche dopo quasi 50 anni passati nel laboratorio di via Dante 71 a
Cagliari, tra forbici, ago, filo, tessuto e clienti da tutto il mondo.
Con un solo obiettivo: la perfezione.

E’ così che Gianfranco Orrù, 63enne stilista cagliaritano, è diventato
il miglior sarto d’Italia, vincendo il Trofeo Arbiter, l’Oscar
italiano per la sartoria che ogni anno premia l’eccellenza della moda
artigiana maschile e celebra il talento dei sarti italiani.

Il prestigioso trofeo è stato assegnato dopo la 2 giorni “Milano su
misura”, evento dedicato agli artigiani dell’abbigliamento provenienti
da tutta Italia.

Il maestro Orrù, alla giuria europea di esperti della moda e ai canali
web dedicati, ha presentato “uno spezzato tre pezzi, intitolato “Il
bosco in città”: giacca ispirata al modello Norfolk, monopetto, due
bottoni, tasconi a toppa con pattine, cinta al punto vita, e gilet in
tessuto Coarsehair di Loro Piana. Verde bottiglia per il pantalone in
velluto rigato Loro Piana con due pince alla francese”.

“Per la capacità con cui ha interpretato il tema”, i giudici e platea
social hanno, quindi, voluto premiare il sarto cagliaritano che “è
intervenuto su un modello tradizionale, quale la Norfolk, senza
togliere troppo alla giacca, nata per le passeggiate. Il suo è un capo
che evoca la campagna, con un tessuto che attinge alle ispirazioni di
quelli scozzesi, con una sfumatura di verde che va dal verde muschio
al lichene”.

Grazie a questo risultato, la foto della sua giacca è finita anche
sulla copertina del mensile “Arbiter”, la “bibbia” italiana del viver
bene e di classe.

Calma travolgente, sorriso accattivante, mani d’oro e uno sguardo che
“scansiona” il fisico e le necessità del cliente, Orrù da 5 decenni
soddisfa le richieste dei tanti che si rivolgono a lui per aver
conosciuto la sua professionalità, la fantasia e la sua abilità nel
“adattare” gli abiti alla forma del corpo. Tanti sono i clienti
italiani e altrettanti sono quelli che vengono dal resto dell’Europa,
in particolare dalla Germania, e numerosi sono anche i russi che ne
hanno apprezzato le capacità sartoriali. Il fattor comune dei
compratori, è che tutti amano il bello e la comodità, distinguersi ed
essere notati. Secondo Orrù, il sarto moderno deve velocizzare il
lavoro, usando le mani e la macchina da cucire, mantenendo però la
qualità sempre alta e impegnandosi a tramandare quest’arte.

La storia professionale del sarto cagliaritano comincia a 14 anni
quando, dopo le mattinate a scuola, inizia a frequentare una sartoria
vicino a casa sua e a osservare il suo maestro nel prendere le misure
ai clienti, tagliare i tessuti e cucire gli orli. Decide poi di
iscriversi all’Istituto Nautico di Cagliari ma, per una serie di
combinazioni e casualità, non riesce a formalizzare l’ammissione
situazione che lo porta, per 5 anni, a fare l’apprendista in sartoria
e a frequentare numerose scuole di taglio.

Da quel momento comincia la sua carriera di sarto su misura nel
laboratorio di via Dante a Cagliari e, soprattutto in giro per il
mondo, a presentare gli abiti, a prendere misure ai clienti e a
dirigere importanti laboratori sartoriali. Nel 1998 vince “Le forbici
d’oro”, ambitissimo premio che da oltre 70 anni premia i giovani sarti
italiani.

Nel 2015 riceve una proposta dall’Iran per dirigere una importante
catena di produzione di abiti sartoriali su misura, con 23 punti
vendita. E’ una esperienza, umana e professionale molto importante che
durerà tre anni, che lo porterà a fare spola mensile tra Teheran e
Cagliari e soprattutto farà conoscere la qualità della moda sartoriale
italiana in un Paese che apprezza molto l’altissimo standard
qualitativo nel nostro Paese. Conclusa l’esperienza in Persia, inizia
la collaborazione con Zegna, lo storico marchio piemontese fondato nel
1910. Successivamente avvia in Turchia una esperienza con azienda
sartoriale, che per 1 anno lo porta, in qualità di modellista, a
lavorare per un rinomato marchio locale.

Secondo Orrù, “quello della moda in Sardegna è un settore di grande
eccellenza e tradizione, fatto di una vasta rete di piccoli artigiani,
che dal disegno al taglio realizzano capi e oggetti unici. La sartoria
artigianale nonostante, o forse grazie alla crisi, è un settore ancora
vivace e il sarto-sarta è una professione “a tutto tondo”. Il vero
problema della professione sartoriale è la scarsa capacità di
tramandare questa arte ovvero di non riuscire a trasmettere ai giovani
i segreti. Tale problema potrebbe essere risolto programmando la
formazione, i corsi e gli stage fin dalla scuola secondaria, perché la
manualità e la sensibilità per la lavorazione dei tessuti deve
avvenire il prima possibile. La ricetta vincente è dunque presentarsi
sul mercato con creatività e qualità. Lo spazio c’è. Oggi sappiamo che
tra le professioni più richieste ci sono quelle di sarto modellista,
professionalità importante in cui la disponibilità è ancora superiore
all’offerta. All’estero c’è molto interesse per le produzioni made in
Sardegna ma il settore non ha ancora trovato, come pian piano sta
accadendo per altre produzioni, i canali giusti per proporre le
proprie lavorazioni ai buyer internazionali. E’ quindi necessaria
un’opera di sviluppo continuo per far crescere le imprese, proporre
nuove linee e prodotti innovativi per presentarsi alle manifestazioni
e ai buyer esteri. Naturalmente, è fondamentale il ruolo delle
Istituzioni pubbliche che svolgono attività volte
all’internazionalizzazione delle aziende italiane”.

Per Orrù, il Covid ha modificato, in parte, la professione, imponendo
una “rivoluzione” on line nel prendere le misure, mandando bozzetti
virtuali e presentando le foto ai clienti durante la lavorazione degli
abiti. “Anche se il nostro è un mestiere a forte contatto fisico ed
empatico con il cliente, la transizione digitale è inevitabile. La
tecnologia c’è ma c’è ancora tanto da fare per sviluppare una
tecnologia che possa supportare, senza sostituirla, la manualità e il
senso del “gusto” per i tessuti”.

Il settore della Moda in Sardegna, a metà 2020, registrava 336
attività con ben 273 realtà artigiane; queste ultime offrivano lavoro
a 547 addetti. Infatti, quello che produce capi di abbigliamento,
accessori, gioielli e scarpe è ancora un comparto vivo, che prova a
reagire cercando nuove, e alternative, fette di mercato.

Nella distribuzione territoriale, 104 realtà, di cui 84 artigiane,
operano nel nord della Sardegna, nei territorio di Sassari-Gallura.
Nella provincia di Cagliari sono 96 le attività, 76 le artigiane;
segue Nuoro con 61, di cui 49 artigiane, il Sud Sardegna con 40, di
cui 32 artigiane. Chiude Oristano con 35 realtà di cui 32 artigiane.

“Ancora una volta gli artigiani sardi sono nel gotha del fashion
design nazionale e internazionale e di questo siamo molto orgogliosi –
commenta Fabio Mereu, Presidente di Confartigianato Sud Sardegna –
perché queste piccole, ma preziosissime realtà, sono la prova del
fatto che anche in Sardegna si può  lavorare bene, realizzando
produzioni che non temono la concorrenza. E, lo diciamo con orgoglio,
i nostri artigiani della moda non sono secondi a nessuno”. “A livello
regionale, nazionale e internazionale – sottolinea Mereu – la nostra
Associazione sta svolgendo una intensa attività per offrire maggiori
opportunità di crescita e per far conoscere la loro qualità a migliaia
di compratori”. “Il grande bacino della moda sarda – conclude il
Presidente di Confartigianato Sud Sardegna – è come una “perla” da
coltivare, valorizzare ed esporre in ogni “mercato” del Mondo. Ci
auguriamo che anche la Regione possa supportare queste realtà nel loro
percorso di crescita”.

“Come dimostrano la realtà della Sardegna – commenta Pietro Paolo
Spada, Segretario di Confartigianato Sud Sardegna – il sistema moda
territoriale è rappresentato da una vasta rete di piccoli artigiani,
che dal disegno al taglio realizzano capi unici. Da sempre la ricetta
vincente è stata quella di presentarsi sul mercato con creatività e
qualità soprattutto per contrastare la concorrenza da parte di aziende
che utilizzano il brand “artigianale”, quando di fatto si tratta di
prodotti importati o realizzati in serie”.

WWW.CONFARTIGIANATOSARDEGNA.IT
Responsabile Ufficio Stampa Confartigianato Imprese Sardegna




Continua online la campagna di raccolta firme di Possibile per la proposta di legge sul salario minimo

L’ultimo banchetto per la raccolta firme organizzato dal comitato sassarese “Antonio Gramsci” di Possibile si è tenuto sabato scorso ad Alghero ma la campagna continua online sul sito del partito guidato da Beatrice Brignone.

Chiunque sia interessato a firmare per la proposta di legge di iniziativa popolare sul salario minimo potrà farlo al seguente indirizzo: https://www.possibile.com/salariominimo/
Allo stesso indirizzo potranno essere visionati il testo della proposta, che consta di otto articoli, e le motivazioni che hanno spinto Possibile a redigerla.

“Siamo molto soddisfatti dell’interesse mostrato dalla cittadinanza algherese e dei comuni limitrofi – ha affermato Stefania Rassu, portavoce del comitato – e del sostegno che abbiamo avuto dalle altre forze politiche durante tutta la campagna. In soli tre giorni abbiamo raccolto più di 200 firme. Segno evidente che la questione di una giusta retribuzione è ampiamente sentita. Come ha affermato Pippo Civati, “c’è un patto sociale che si è strappato, da qualche anno si scambiano i diritti per privilegi” e tutti ne hanno ormai preso coscienza anche perché l’emergenza sanitaria in corso lo ha reso ancora più evidente. Noi crediamo fortemente che la definizione di un minimo salariale per legge possa essere la soluzione. Per questo rinnoviamo l’invito a firmare online o, per chi si trova a Cagliari, a raggiungere uno dei nostri banchetti che saranno in piazza Costituzione tutti giovedì a partire dalle 17:00 sino al 7 aprile. Ogni firma è importante.”




COLDIRETTI SARDEGNA RIPARTE DA FONNI E PROSEGUE SULLA STRADA TRACCIATA

“Questa grande ondata di solidarietà e vicinanza rimargina una brutta quanto inaspettata ferita. Si riparte con più forza e determinazione”. Parole del presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu che questa mattina nella sala consiliare di Fonni ha ricevuto l’abbraccio caloroso della sua Organizzazione, della sua comunità e delle istituzioni.
La sala consiliare era strapiena, gremita dai presidenti di sezione della Federazione provinciale di Coldiretti Nuoro Ogliastra che hanno promosso l’incontro con il presidente Leonardo Salis e il direttore Alessandro Serra in collaborazione con l’amministrazione comunale che ha riunito il consiglio in forma straordinaria.
Oltre ai soci della Coldiretti Nuoro Ogliastra erano presenti anche il presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana ed i sindaci di Nuoro Andrea Soddu, Gavoi Salvatore Lai e Burgos Leonardo Tilocca e l’assessore del Comune di Orani Gonario Ladu.
Coldiretti Sardegna attraverso il direttore Luca Saba, ha ricordato il ruolo della Coldiretti: “una grande forza sociale che non si tira mai indietro ma affronta i problemi senza scansarli, a volte anche sbagliando ma lo fa in trasparenza, mettendoci la faccia e assumendosi sempre le proprie responsabilità. Davanti c’è il nostro presidente Battista Cualbu ma è sorretto e circondato da tutta la sua Organizzazione”. Il direttore ha poi invitato tutti “ad abbassare i toni. I social, una grande conquista anche in termini di democrazia spesso vengono utilizzati in modo distorto, divengono luogo di sfogo e arena dove buttare veleno e odio. Questi non direttamente ma indirettamente armano anche le mani di persone deboli e degli eversivi e possono essere causa delle nefandezze che oggi hanno colpito noi”.
“La Coldiretti, della quale sono orgoglioso di fare parte – ha detto il presidente provinciale di Coldiretti Nuoro Ogliastra Leonardo Salis che ha promosso l’iniziativa di questa mattina – lavora per trovare delle soluzioni ai problemi e portare risultati concreti ai propri soci e a tutto il mondo agricolo. Il nostro presidente non si tira mai indietro ed è il primo a dare l’esempio mettendoci la faccia, ma non è solo, al suo fianco c’è sempre tutta la Coldiretti, i soci e i dipendenti”.
Nel ringraziare tutti i presenti, l’amministrazione comunale di Fonni, i sindaci e tutti coloro, tantissimi, che gli sono stati vicini in questi giorni, Battista Cualbu in chiusura ha chiesto “rispetto per le posizioni di tutti. Serve un cambio culturale in questo senso, ci si deve confrontare anche animatamente, come spesso facciamo anche noi, ma sempre nel perimetro della democrazia. C’è tanto da fare e c’è spazio per tutti. Abbiamo le competenze, giovani. Ci si confronta sulle idee e non con le fucilate o con le brutte parole che fanno solo male ma non risolvono alcun problema”.

Ufficio stampa Coldiretti Sardegna
Michele Arbau




ALGHERO: INTERVENTI A FAVORE DEI PESCATORI – L’ASSESSORE ALL’AMBIENTE SULLA PROPOSTA DELLA COMMISSIONE CONSILIARE

Un’incontro urgente in Regione per  perseguire la strada  dei fondi da decicare ai ristori per i pescatori 

L’Assessore all’ambiente Andrea Montis raccoglie l’invito chiesto in Consiglio Comunale dalla Consigliera Pulina : “richiesta  al Comitato tecnico Consultivo Regionale per la Pesca”

Alghero 29 marzo 2022 – “Piena disponibilità affinché i commissari Mulas e Pulina partecipino insieme al sottoscritto o alla collega preposta, un rappresentante dei pescatori, insieme al Direttore del Parco Mariani, ad un incontro urgente da chiedere all’ Assessora Gabriella Murgia ed ai tecnici regionali, al fine di fornire dettagli sull’ ipotesi proposta dalla Commissione e verificarne la fattibilità”, l’Assessore all’Ambiente Andrea Montis accoglie l’invito pervenuto nell’ultimo consiglio comunale dalla consigliera Monica Pulina. L’Assessore risponde alla richiesta senza per questo interferire su altri settori dell’Amministrazione sulla seguente proposta :  verificare, presso gli uffici Regionali, la disponibilità di fondi in Regione da dedicare ad eventuali ristori /compensazioni a favore dei pescatori algheresi che risulterebbero danneggiati da una riduzione  della pesca con nasse, in Area Marina Protetta, a seguito dell’ approvazione del Disciplinare/ Regolamento dell A. M. P.  

“Tali fondi – precisa Montis – mi pare di aver capito, sarebbero da ricercare, cosi come ipotizzato  dall’ ultima commissione consiliare congiunta (ambiente-sviluppo economico)  tenutasi presso la sede del Parco, tra quelli Regionali originariamente destinati a ristoro del fermo della pesca del riccio, che ha poi ottenuto un rinvio ( solo un rinvio), ma che dal 15 del mese di Aprile sarà ferma per i prossimi  tre anni, fatti salvi ulteriori ripensamenti.  Non solo – aggiunge –  si ritiene inoltre utile chiedere con forza che l’argomento in questione venga posto come primo punto urgente da discutere presso l’organo regionale massimo in materia, ossia il Comitato Tecnico Consultivo Regionale per la Pesca”. 

Per l’assessore all’Ambiente sarà utile,  affrontando l’argomento con il Comitato Tecnico Regionale, prender spunto anche da altre realtà e  chiedere una verifica reale dello stato di sofferenza della specie del  polpo (maggior bersaglio di pesca con le nasse) quale dato di partenza imprescindibile per qualsiasi misura gestionale da mettere in atto a 360 gradi. “Vi è poi la questione del rincaro del carburante – segnala –  a tal proposito si avverte che Il decreto-legge 21 marzo 2022 n. 21 approvato dal Governo (pubblicato nella G.U. del 21.3.2022) ha lo scopo di contrastare gli effetti economici ed umanitari della crisi emersa con la guerra in Ucraina. Tra i provvedimenti  vi è quello del Credito d’imposta per l’acquisto di carburante per la pesca”. 

Alle imprese esercenti attività agricola e della pesca è riconosciuto un credito d’imposta pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto di carburante effettuato nel primo trimestre del 2022. Il credito d’imposta è utilizzabile in compensazione ed è prevista la cedibilità dello stesso. “Poco  – conclude Andrea Montis –   ma un primo strumento a disposizione dei nostri pescatori. Credo che questa sia la strada e lo spirito giusto quantomeno per provare a trovare soluzioni”.




AD ALGHERO UN’ESTATE DI GRANDI CONCERTI

“Sarà un’estate davvero ricchissima di grandi eventi musicali con gli artisti più popolari e spettacolari che si alterneranno sul palcoscenico della Riviera del Corallo”. Così il presidente della Fondazione Alghero, Andrea Delogu, che incassa con soddisfazione la conferma dell’atteso show con uno degli artisti che più ha lasciato il segno nella produzione musicale italiana di questi ultimi anni, sempre più popolare anche tra i giovani. Una nuova stella va ad aggiungersi all’estate 2022 della Riviera del Corallo: E’ Rkomi, che dopo Gué e Madame, annuncia oggi le tappe estive dell’Insuperabile Tour e conferma per il 20 agosto il concerto all’Anfiteatro Maria Pia di Alghero. “Un gradito ritorno dopo il sold out dell’anno scorso – chiude Andrea Delogu – con uno spettacolo finalmente visibile in piedi e senza le limitazioni che avevano caratterizzato il concerto del 2021”.




ALGA CRITICA ED INVADENTE AL CALICH, IL RESPONSO DELL’ARPAS : “NESSUNA CRITICITÀ”
La presenza del fenomeno aveva mobilitato la V Commissione con il Parco e le Associazioni Ambientaliste. Va avanti il progetto Retlalags da 500 mila euro

Alghero, 29 marzo 2022 – “Gli esiti delle indagini condotte sulla matrice acqua non hanno evidenziato, in relazione ai prelievi eseguiti, elementi di criticità”. Così si esprime l’Arpas sugli accertamenti effettuati il 24 febbraio, il 9 e 23 marzo scorsi presso lo stagno del Calich al fine di acquisire elementi per la valutazione delle segnalazione fatta in merito alla presenza di alghe invadenti. L’argomento è stato all’ordine del giorno della V Commissione Consiliare il 15 marzo scorso, con la presenza delle associazioni ambientaliste, del Parco di Porto Conte, e con il video collegamento della deputata Paola Deiana. La presenza della alga invadente è stata l’occasione per elencare tutte le criticità che pesano sulla laguna, ma anche l’occasione per proporre anche possibili soluzioni. L’esito confortante delle analisi è accolto con piacere dal presidente della V Commissione Christian Mulas che esprime “soddisfazione per il responso favorevole dei prelievi”. L’Assessore all’Ambiente Andrea Montis rileva che “sono frequenti fenomeni che seppur apparentemente allarmanti grazie al lavoro continuo in questo caso dell’Arpas ci restituiscono dati confortanti da questo punto di vista. Ciò non toglie che sul Calich vi sia da tenere altissima l’attenzione, così come si sta facendo anche grazie ad alcune progettualità”. Tra gli interventi mirati, infatti, c’è quello finalizzato all’ottimizzazione del processo depurativo dell’impianto di Santa Maria La Palma. Un trattamento terziario di affinamento delle acque reflue, per il quale sono disponibili 500.500 euro, con la copertura finanziaria della programmazione territoriale FSC 2014-2020 della Rete Metropolitana del Nord Sardegna. L’attuazione del progetto è uno dei riscontri del programma comunitario RETRALAGS ( REte TRAnsfrontaliera delle LAGune e degli Stagni ) che prevede interventi per la riqualificazione ambientale nell’ambito del bacino idrografico della laguna del Calich. Il Comune di Alghero è promotore e capofila del programma sottoscritto ad Alghero, il primo approvato in Sardegna, che utilizzerà finanziamenti comunitari del progetto che mette insieme 43 tra Amministrazioni Locali, Enti Territoriali, Associazioni, imprese, per la riqualificazione del territorio sulla base di un programma condiviso che consente di programmare interventi coordina




Comunicato stampa “Non farla nel mio nome” della Società Umanitaria di Alghero- 1, 8, 15 aprile

Comincia il 1° aprile la consueta rassegna che la Società Umanitaria di Alghero dedica al cinema al femminile. Il tema di quest’anno, fortemente ispirato ai drammatici avvenimenti che stanno coinvolgendo l’Ucraina, prende in prestito un verso della famosa canzone “Il mio nemico”, di Daniele Silvestri, per raccontare la guerra attraverso lo sguardo, le storie e le voci delle donne, davanti e dietro la macchina da presa. 

“Non farla nel mio nome”, questo il titolo del breve ciclo, ci ricorda che la guerra non è mai distante da noi, né geograficamente né storicamente, e che ci riguarda indistintamente.  Non solo contro quella in corso in Europa, ma contro tutte le guerre del resto del mondo, il Centro di Alghero si unisce al coro di chi a gran voce chiede la pace. 

Venerdì 1° aprile il docu film della regista ucraina Iryna Tsilyk, La terra è blu come un’arancia, ci porta nel Donbass, dentro la vita di una famiglia che sta realizzando un film sulla propria vita quotidiana in un paese sotto assedio, tra angoscia costante e voglia di ridere, sognare e vivere. Venerdì 8 aprile sarà la volta di Quo vadis, Aida?, di Jasmila Zbanic. La pluripremiata regista bosniaca continua a puntare i riflettori sulla sua terra  e, grazie agli occhi della protagonista, Aida, ci riporta al 1995, durante uno degli avvenimenti più tragici e vergognosi del secondo dopoguerra in Occidente. A chiudere la rassegna, venerdì 15 aprile, Alla mia piccola Sama,  di Waad al-Kateab e Edward Watts, tragica storia della resistenza a oltranza e della definitiva resa dell’ultimo ospedale rimasto ad Aleppo est, nel 2016, durante la guerra in Siria. Il film racconta l’esperienza della giornalista e regista Waad al-Kateab che decide di restare in città per aiutare la sua gente e documentare l’accaduto, ma anche per spiegare a sua figlia, la piccola Sama, perché nonostante la sua nascita, sua madre e suo padre abbiano deciso di restare in un paese in guerra.

1° Aprile | ore 20.00 | Sala Conferenze Lo Quarter Alghero

La terra è blu come un’arancia (The Earth Is Blue As an Orange) di Iryna Tsilyk

[Ucraina, Lituania, 2020, 74’]

Il film, che segna il debutto al lungometraggio di Iryna Tsilyk, racconta la storia di una famiglia che vive nella “zona rossa” del Donbass, dove il conflitto armato dura da sei anni. Per far fronte al trauma quotidiano di vivere in una zona di guerra, Hanna, i suoi quattro figli e a la loro nonna, rifugiati nella cantina di casa, lavorano al loro film: una delle figlie dirige, la madre fa il montaggio, ognuno ha il proprio ruolo davanti e dietro l’obiettivo. Un’attività che diventa surreale in questo particolare contesto, richiamato dal rumore delle bombe, dai resti degli edifici crollati e dalla presenza dei soldati. Tra una ripresa e l’altra ci sono risate, dibattiti e un fermento di idee condivise da tutti i membri della famiglia, che unita prova a trovare un significato dentro un conflitto senza senso, celebrando la vita. Con un’intuizione miracolosa, La terra è blu come un’arancia restituisce magnificamente gli estremi della guerra, sia il suo trauma esplosivo che la sua banale esistenza periferica nella vita di tutti i giorni.

Molte volte durante la preparazione del film, ho sentito da potenziali spettatori stranieri che sono stanchi dello stesso tipo di film sulla guerra in Ucraina. Inoltre, hanno già abbastanza problemi. E poi si è scoperto che stiamo mostrando la guerra da un’angolazione diversa. Sono rimasta affascinata dal fatto che queste persone apparentemente piccole non sembrano vittime di guerra. Si prendono la responsabilità della propria vita nel miglior modo possibile. Per fare questo, fanno un cortometraggio su sé stessi. Li abbiamo notati, abbiamo mostrato questa storia al mondo e il mondo se ne è accorto. Siamo più che semplici vittime di questa guerra e possiamo trovare modi diversi per affrontarla. Iryna Tsilyk

8 Aprile | ore 20.00 | Sala Conferenze Lo Quarter Alghero

Quo vadis, Aida? di Jasmila Zbanic

[Bosnia-Herzegovina, Austria, Romania, Paesi Bassi, Germania, Polonia, Francia, Norvegia, 2020, 103’]

Bosnia, 11 luglio 1995. Aida lavora come interprete alle Nazioni Unite nella città di Srebrenica. Quando l’esercito serbo prende il controllo della città, la sua famiglia è tra le migliaia di cittadini che cercano rifugio nell’accampamento delle Nazioni Unite. A causa della sua posizione “privilegiata”, in cui può carpire informazioni e forse aiutare almeno i propri famigliari, Aida è testimone dei passaggi che porteranno alla più grande strage avvenuta in Europa dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.

Per me era importante e basilare portare un punto di vista femminile su questa vicenda, dal momento che la cinematografia (sia bellica che memorialistica) ci ha quasi sempre portato a vedere confrontarci con quello maschile. Quo Vadis, Aida? per me è invece un film che nasce per onorare le madri, sorelle, mogli e figlie che subirono quell’orrore, che si videro portare via tutto. Jasmila Zbanic

15 Aprile | ore 20.00 | Sala Conferenze Lo Quarter Alghero

Alla mia piccola Sama (For Sama) di Waad al-Kateab e Edward Watts

[Siria, Regno Unito, 2019, 100’]

Alla mia piccola Sama è un viaggio intimo nell’esperienza femminile della guerra, una lettera d’amore di una giovane madre a sua figlia. Il film racconta la storia di Waad al-Kateab attraverso gli anni della rivolta di Aleppo, in Siria, quando si innamora, si sposa e dà alla luce Sama, il tutto mentre intorno esplode il conflitto. La sua camera raccoglie storie incredibili di perdita, risate e sopravvivenza mentre Waad si chiede se fuggire o meno dalla città per proteggere la vita di sua figlia, in un momento in cui partire significa abbandonare la lotta per la libertà per la quale ha già sacrificato così tanto. Il film è il primo lungometraggio dei registi, premiati con l’Emmy, Waad al-Kateab ed Edward Watts, ed è patrocinato da Amnesty International – Italia.

Filmare mi ha dato una ragione per rimanere ad Aleppo. Se fossi stata uccisa avrei lasciato qualcosa di importante dietro di me. Certo, tutto era ancora più doloroso, reso più vicino dall’obiettivo della cinepresa. Ma era una testimonianza. Era necessario far sapere cosa accadeva ad Aleppo. Waad al-Kateab

* L’ingresso alle proiezioni è gratuito, ma è consigliata la prenotazione telefonando allo 079 97 43 75 (dal lunedì al giovedì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.00 e il venerdì dalle 10.00 alle 13.00) o scrivendo all’indirizzo email [email protected]. Per l’accesso in sala sono richiesti Green Pass rafforzato e mascherina FFP2.




LA FIBRA DI POSTE ITALIANE DISPONIBILE IN TUTTI GLI UFFICI POSTALI DI SASSARI

PosteCasa Ultraveloce, il nuovo servizio per la connessione in Fibra Ottica di Poste Italiane, è disponibile in tutti gli Uffici Postali di Sassari.

La nuova offerta consente di navigare senza limiti di traffico alla massima velocità disponibile, fino a 1Gbps in download e 300Mbit/s in upload, utilizzando la migliore tecnologia in fibra e comprende anche una seconda connessione, anche questa senza limiti di utilizzo, che sfrutta la rete 4G per un utilizzo in mobilità.

Aderire all’offerta PosteCasa Ultraveloce è molto semplice: dopo aver verificato la copertura della propria abitazione, si può richiedere l’attivazione direttamente on line al sitowww.poste.it/postecasa-ultraveloce-esclusiva-online.html   oppure in uno dei 13 Uffici Postali di Sassari e attendere di ricevere a domicilio il modem WiFi e la chiavetta USB.

Una volta ricevuto il modem presso la propria abitazione, per il cliente sarà sufficiente collegarlo alla presa di corrente e inserire la chiavetta USB per iniziare subito a navigare. Per l’installazione della connessione ultraveloce in fibra, il cliente sarà contattato da un tecnico specializzato per fissare un appuntamento.

Il costo dell’offerta PosteCasa Ultraveloce è bloccato per tutta la durata contrattuale, senza costi nascosti e senza sorprese in fattura.

I clienti PostePay in possesso di SPID potranno inoltre accedere ad un processo semplificato per richiedere l’offerta di connettività in fibra PosteCasa Ultraveloce sul sito postepay.poste.it. Sarà sufficiente autenticarsi tramite il proprio identity provider SPID, verificare i dati presenti (ad esempio l’indirizzo di spedizione), inserire eventuali informazioni mancanti e confermare l’acquisto.

Il nuovo servizio di Poste Italiane è parte del Piano industriale ’24 SI’ per rispondere alla crescente domanda di servizi di connessione internet veloci, affidabili e “a conferma del ruolo centrale di Poste Italiane per la modernizzazione e la digitalizzazione del Paese” come ricordato più volte dall’Amministratore Delegato Matteo Del Fante.

Oltre che a Sassari, il servizio PosteCasa Ultraveloce è disponibile in modalità FTTH in circa 200 città, tra le quali Roma, Milano, Bologna, Torino, Napoli, Genova, Palermo, Firenze, Bari, Catania, Verona e Venezia.




Domani a Carloforte al SIDE KUNST CIRQUE una performance della compagnia MY!LAIKA

Prosegue a Carloforte il progetto “Circo all’attracco”.

Domani alle 19.15 al Side kunst-cirque (sul lungomare del centro tabarkino), 

una performance della compagnia My!Laika.

*

            Prosegue a Carloforte il progetto dei Bötti du Shcöggiu Circo all’attracco, ospitato al Side kunst-cirque. Domani (mercoledì 30 marzo) alle 19.15, al Moby Drink, il bar dello chapiteau montato sul lungomare del centro tabarkino, è in cartellone una performance di alcuni componenti della compagnia My!Laika.

L’indomani (giovedì 31 marzo), allo stesso orario, spazio al cinema con la visione del film documentario Interconnessioni, a cura di Tersicorea Off. Il cortometraggio con la regia di Massimo Gasole racconta la residenza artistica, che tra luglio e dicembre dello scorso anno ha ospitato nell’Isola di San Pietro attori circensi, danzatori, coreografi, sceneggiatori, e critici teatrali, a partire dai componenti della compagnia My!Laika. Nel progetto diretto da Simonetta Pusceddu gli artisti coinvolti hanno lavorato nei luoghi naturali di San Pietro, alla Bottega e al teatro Mutua, incontrando mestieri e sapori tipici dell’isola. 

Ingresso a offerta per entrambi gli appuntamenti.

Il programma di spettacoli, concerti e proiezioni di Circo all’attracco prosegue fino al 10 aprile al Side kunst-cirque all’interno della rassegna dei Bötti du Shcöggiu Passaggi di Primavera. Collaborano all’iniziativa il Teatro del Sottosuolo di Carbonia e l’associazione Tersicorea di Cagliari e la stessa Compagnia My!Laika.

Il progetto è prodotto con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e del Comune di Carloforte.  

Bötti du Shcöggiu

Cell. 347 905 4753

Mail [email protected]

Fecebook. facebook.com/BottiduShcoggiu




Commissione al Parco: interdizione alla pesca nell’Amp, criticità e proposte

Interdizione alla pesca nelle aree protette, le Commissioni Ambiente e Attività Produttive, insieme all’Ente Parco, disponibili a trovare delle soluzioni rispetto alle istanze provenienti dal comparto. Sul tavolo la proposta di utilizzo, come ristori, dei fondi regionali già destinati ai “ricciai” e non ancora erogati. 

Negli scorsi giorni si è svolta nella sala conferenze di Casa Gioiosa, insieme ai vertici del Parco di Porto Conte, la Commissione congiunta (Area Marina Protetta Capo Caccia-Isola Piana e Attività Produttive). Obiettivo affrontare le problematiche connesse alle restrizioni alla pesca derivanti normative nazionali per le aree protette. I presidenti di commissione Christian Mulas e Monica Pulina con l’omologo dell’Azienda Speciale Raimondo Tilloca e il direttore Mariani Mariani, coadiuvati dal referente dell’Amp Alberto Ruju, con l’intervento anche dell’assessora Vaccaro e la partecipazione delle associazioni ambientaliste, hanno affrontato il tema alla presenza di una rappresentanza di pescatori. Gruppo di operatori che è stato ascoltato al fine di continuare a percorrere una strada utile a trovare delle soluzioni che possano accogliere, per quanto possibile, le istanze del comparto, già in difficoltà per il “caro carburante” e la diffusa crisi economica. E’ stato il Direttore Mariani, dopo non aver sottaciuto rispetto alle varie responsabilità che hanno condotto alla delicata situazione attuale e ciò in relazione ad un percorso di redazione del “Regolamento dell’Amp” che non è certo nato oggi, a mettere sul tavolo una possibile soluzione. “In Regione, vista la riapertura della pesca del riccio di mare, sono disponibili delle risorse che, a seguito dell’interessamento della politica, potrebbero essere dirottate per le aree protette in cui è stata interdetta la pesca e di conseguenza essere distribuite come ristori per gli operatori che dovranno sospendere la loro attività”, ha affermato il Direttore. Proposta che ha trovato da subito accoglimento nelle parole dei presidenti Tilloca, Mulas e Pulina i quali hanno accolto, sempre positivamente, anche “l’apertura” dei pescatori che hanno condiviso, vista l’accertata condizione critica della fauna marina, lo stop alla pesca del polpo per tre anni. “Considerando che il regolamento dell’Amp ad oggi non può più essere modificato, riteniamo che quanto emerso dalla Commissione possa essere un importante passo avanti per andare incontro alle istanze dei pescatori, senza dimenticare che è prerogativa primaria dell’Ente Parco quella della tutela ambientale e dunque di massima severità nel contrastare atteggiamenti contrari a tale prerogativa”, così il Presidente Tilloca. La Commissione congiunta è stata aggiornata ad una prossima convocazione che sarà fissata entro 15 giorni.