Teatro Verdi, a Sassari applausi a scena aperta tra ironia e provocazioni con Daniele Cipriani
Sasha&Riva e Damiano Ottavio Bigi affascinano gli spettatori con i registri della leggerezza, del dramma e dell’irrequieta introspezione
Una straordinaria performance per i tre danzatori di fama mondiale protagonisti di cinque spettacoli per la XIX edizione di “Corpi in movimento”
SASSARI. Commozione, ilarità e sconcerto venerdì 30 settembre al Teatro Verdi per la XIX edizione del festival “Corpi in movimento” promosso da Danzeventi, che ha portato in scena tre danzatori e i cinque spettacoli di rara intensità. La Daniele Cipriani Entertainment, mettendo insieme in un’unica serata performer di fama mondiale quali Sasha Riva, Simone Repele e Damiano Ottavio Bigi, ha incantato il pubblico con coreografie ispirate alla fiaba, alla condizione umana e all’apocalisse.
Il duo Riva & Repele articola un’applaudita performance lungo tre capitoli legati dal filo conduttore dell’incontro. Come quello delle “Nozze di Aurora” tra un principe dai modi “rudi e tamarri” con una bella addormentata talmente oggetto da rivelarsi una bambola gonfiabile. Rivisitazione della celebre favola in chiave anti-disneyana e con l’innesto di un ambiguo paggetto, il lavoro inscena stupri e apprendistati sessuali con una leggerezza volutamente sottile da provocare sconcerto e ilarità: “Abbiamo usato l’ironia – spiegano i due artisti – che è un’arma a doppio taglio perché presenta sempre un lato oscuro”.
Impressiona poi la sintesi tra corpo umano e quello degli uccelli in “Firebird”, opera di Marco Goecke, uno dei maggiori coreografi europei della scena tersicorea. I due ballerini aderiscono uno all’altro in un tentativo di volo sulle note di Stravinsky o nell’improvviso silenzio a suggerire abissi accarezzati da ali antropomorfe. Grande emozione infine nel rendez-vous post-apocalittico di “Sinking”, creazione originale di Sasha e Simone. Ricoperti di polvere e sopravvissuti a una catastrofe innominabile la coppia allontana la morte risorgendo nell’unione reciproca.
Damiano Ottavio Bigi omaggia Sassari con la prima nazionale di “Nuovo Solo”, traducendo sul palco di via Politeama gli insegnamenti di Pina Bausch, di cui è stato un danzatore nella “mitica” compagnia Tanztheater Wuppertal. Fluidità e armonia i registri della sua esibizione composta da agitata introspezione ed esplosioni di spiazzante vitalismo comuni anche all’altro pezzo, “Approaching the Lighthouse”. “È un lavoro sulla tempesta – dichiara Bigi – e la ricerca di un punto fermo che non si raggiunge mai”.
La lezione della maestra tedesca ritorna sottotraccia nell’ipnotica resa scenica di Damiano: “Pina mi ha insegnato a creare i soli come delle canzoni. E la mia esperienza con lei continua a uscire fuori nelle parti teatrali o nelle modalità di costruzione delle coreografie”.
Il festival è organizzato dall’associazione Danzeventi con il patrocinio e il sostegno del Mic, della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna, del Comune di Sennori e del Baretto di Porto Ferro,e la collaborazione del Teatro Verdi, del Rotary Club Sassari Nord e della Comes. Per info e prenotazioni contattare [email protected] o chiamare il numero 3406517531.
Paco Ignacio Taibo II al Festival Lussu: “La rivoluzione va fatta con i libri”
Lo scrittore messicano ha ricevuto il premio alla Carriera intrattenendosi a parlare di letteratura e politica e scherzando con pubblico e organizzatori
Gli altri premi sono andati a Paolo Colagrande, Adriano Prosperi, Mauro Tetti e Marco Galli
Il ricco programma del festival prosegue fino al 5 ottobre
Il premio alla Carriera a Paco Ignacio Taibo II
CAGLIARI. “Scrittore appassionato, sulle ali di un’utopia creativa, sempre teso a rincorrere il sogno di un mondo migliore a misura d’uomo attraverso la militanza e la partecipazione, impegnato nel sociale in difesa dei diritti dei lavoratori e degli ultimi”. Con queste parole la giuria dell’VIII Festival Premio Emilio Lussu, sabato sera (1 ottobre) ha consegnato il Premio alla Carriera all’autore letterario, giornalista e saggista messicano Paco Ignacio Taibo II nella Sala Castello dell’Hotel Regina Margherita, a Cagliari, definendolo “maestro del romanzo giallo in America Latina e instancabile indagatore di fatti storici”.
Come ha dichiarato la direttrice organizzativa del prestigioso evento letterario, Patrizia Masala, durante la lettura delle motivazioni: “I suoi romanzi e i suoi saggi sono tradotti e letti in tutto il mondo e raccontano la società e le perverse dinamiche del potere. Come per Emilio Lussu a cui il Festival è dedicato, l’universo di Paco Taibo II ruota intorno alla scrittura e alla politica, perché la scrittura è un modo per fare politica”.
“Tutto il contrario”, si è affrettato a ribattere Taibo II con un sorriso sornione, esprimendo una profonda simpatia che ha catturato fin da subito l’attenzione del pubblico: “È la politica un modo per fare scrittura”. Dopo aver ricevuto il premio, un’opera dell’artista Giampaolo Mameli di San Sperate rappresentante un busto di Lussu, Taibo ha scherzato a lungo con il pubblico e gli organizzatori. Sul palco della sala, il dialogo è proseguito con il direttore artistico Alessandro Macis, con Guido Conti e Ángel De La Calle, presidenti delle due giurie internazionali del premio letterario organizzato dall’associazione l’Alambicco: “La vera rivoluzione, oggi – ha affermato lo scrittore – va fatta attraverso i libri”
Paolo Colagrande
A dare avvio alla serata è stata la premiazione per laNarrativa edita, conferita allo scrittore e avvocato piacentino Paolo Colagrande e al suo libro “Salvarsi a Vanvera” (Einaudi 2022), ambientato durante la seconda guerra mondiale. Il romanzo, venato di sottili ironie e di un umorismo di grande forza espressiva, narra la storia dell’ebreo Aride Mestolari che, per salvare la vita propria e di un intero paese, organizza una beffa ai danni dei nazisti. Nelle motivazioni – lette dalla giornalista Manuela Ennas, componente della Giuria internazionale per la Narrativa edita – si tratteggia la figura di un autore che ha saputo trovare una sua voce originale in una tradizione letteraria padana, che va da Cesare Zavattini a Tonino Guerra.
A catalizzare l’attenzione dei presenti è stato quindi l’intervento profondo e disincantato di Adriano Prosperi, docente emerito di Storia moderna presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, al quale è stato conferito il Premio per la Saggistica edita per il suo volume “Un tempo senza storia”, edito da Einaudi. Prosperi ha sottolineato come i più grandi insegnamenti per l’amore della storia e della conoscenza gli siano arrivati dalla Sardegna, in primis dalla lezione di Lussu e immancabilmente da Gramsci, e quindi da un casuale e provvidenziale incontro con i superstiti sardi di Marcinelle.
“Con il suo stile limpido e appassionato – ha affermato Raniero Speelman nella lettura delle motivazioni – Prosperi denuncia la perdita dei meccanismi sociali che consentono il passaggio dei valori e delle conoscenze da una generazione all’altra, della memoria intesa come ricchezza di esperienze, di valori e di umanità, che sono le solide fondamenta per costruire il futuro non solo di un singolo individuo ma di una intera nazione”.
Adriano Prosperi
La giuria internazionale per la Narrativa e Saggistica Edita, presieduta da Guido Conti e composta, oltre che da Manuela Ennas e Raniero Speelman, anche dall’accademica Miruna Bulumete dell’Università di Bucarest e dal giornalista Bruno Quaranta, ha quindi consegnato la Menzione speciale Narrativa giovani per “Nostalgie della terra”, Italo Svevo edizioni, allo scrittore sardo Mauro Tetti.
Marco Galli ha infine ricevuto il premio per la Narrativa edita a fumetti con la sua opera Il nido, edita da Coconino Press, dalla giuria internazionale presieduta dal fumettista spagnolo Ángel De La Calle e composta dal critico del fumetto Mario Greco, dal fumettista Sandro Dessì e dallo sceneggiatore Bepi Vigna.
Un appello è stato lanciato da Guido Conti sul valore dei festival letterari, che “sono un veicolo straordinario per selezionare buoni libri e quindi un forte invito per il pubblico a innamorarsi della buona lettura”.
Mauro Tetti
IL PROGRAMMA DI DOMANI
Il festival, che proseguirà fino a mercoledì prossimo, lunedì 3 ottobre coinvolgerà gli studenti delle Scuole superiori di II grado. Il segmento “Memoria e coscienza civile” prenderà il via a partire dalle 9 del mattino con la presentazione del libro “Primo Levi. Il laboratorio della coscienza” (Interlinea, 2022) di Giovanni Tesio, impreziosita dalle letture di Elisabetta Baldussi. L’autore dialogherà con Guido Conti e risponderà alle domande del pubblico e degli studenti.
Alle 11.30 l’appuntamento è al Centro Internazionale del Fumetto /AMI Archivio Multimediale dell’Immaginario, in Via Falzarego n. 35, per una speciale visita alla Mostra permanente e l’incontro con gli ospiti del festival, sotto il coordinamento di Bepi Vigna.
La sezione “Memoria e coscienza civile” riprende alle 17 omaggiando lo scrittore Beppe Fenoglio nel centenario della nascita. A rievocarne i tratti salienti della vita e le opere di partigiano, scrittore e traduttore piemontese sarà Guido Conti, in un dialogo partecipativo con il pubblico.
Subito dopo Gian Giacomo Ortu presenta il volume di cui è curatore “Emilio Lussu civilis homo” (Ticinum Editore, 2021) assieme agli autori dei diversi saggi. Alle 19 la serata si conclude con la presentazione del libro “Le conseguenze economiche delle leggi razziali” (Il Mulino, 2022) di Ilaria Pavan, che risponderà alle domande di Cecilia Novelli, intervallate dalle letture di Andreina Del Raso.
Il festival è organizzato dall’Associazione culturale L’Alambicco in collaborazione con La Macchina Cinema, con il patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, il contributo della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Cagliari, il partenariato dei comuni di Armungia, Elmas, Modica e Seravezza e di numerosi Enti, Atenei, Centri studi per la letteratura e Associazioni culturali. L’ingresso è libero e gratuito.
Marco Galli
A Cagliari il V Convegno internazionale di studi su Emilio Lussu
Domenica in Sala Castello una doppia sessione impegnerà studiosi e intellettuali in una giornata tematica sulla “Autonomia come valore etico e morale” con il coordinamento di Gian Giacomo Ortu
Gian Giacomo Ortu
CAGLIARI. Domenica 2 ottobre sarà una giornata intensa per l’VIII edizione del Festival Premio Emilio Lussu, interamente dedicata al “V Convegno internazionale di studi” per approfondire uno degli elementi paradigmatici del pensiero lussiano: “L’autonomia come valore etico e morale”. La giornata sarà articolata in una doppia sessione, mattutina e pomeridiana, coordinata da Gian Giacomo Ortu.
A partire dalle 9.30 interverranno Gianmario Demuro con “Il lessico costituzionale di Emilio Lussu”;
Christian Rossi con “La politica internazionale nel pensiero di Emilio Lussu”; poi Italo Birocchi tratterà di “Istituzioni e società civile dopo la Costituzione: i sindacati nel pensiero di Lussu”; Gian Giacomo Ortu esporrà la relazione “Per una democrazia laica”; Salvatore Mura “Le idee di Emilio Lussu per la Rinascita”.
Dalle 17 alle 19, a intervenire saranno i relatori Alberto Cabboi con “Nel ricordo di Cesare, per l’autonomia dell’Alto Adige: Emilio Lussu ed Ernesta Bittanti Battisti”; Giovanni Tesio con “Memoria del Novecento, memorie di guerra”; Luísa Marinho Antunes Paolinelli con “Da Un anno sull’Altipiano di Emilio Lussu ad Alabarde alabarde di José Saramago – La guerra e la responsabilità”. Spazio sarà poi dato alla discussione e alle conclusioni.
Alle 21.30 Diego Bertelli e Paolo Capodacqua presenteranno “Parole e musiche d’autore”, un omaggio al poeta cantautore Piero Ciampi, di cui sarà presentato il libro “53 poesie” (Lamantica Edizioni, 2021). Il dialogo tra Alessandro Macis e il curatore dell’opera, Diego Bertelli, sarà introdotto da Virginia Buonavolontà.
Il festival è organizzato dall’Associazione culturale L’Alambicco in collaborazione con La Macchina Cinema, con il patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, il contributo della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Cagliari, il partenariato dei comuni di Armungia, Elmas, Modica e Seravezza e di numerosi Enti, Atenei, Centri studi per la letteratura e Associazioni culturali. L’ingresso è libero e gratuito. L’ingresso è libero e gratuito.
Al Festival Lussu sgomento per le immagini sulla tragedia curda
Kamkari: “Arrestato a 16 anni per un libro di Gramsci”. Il regista iraniano ha presentato il documentario “Kurdbûn. Essere curdo” e il suo ultimo libro “Ritorno in Iran” assieme a Elisabetta Balduzzi e Alessandro Macis. Stasera cerimonia di premiazione e riconoscimento alla carriera a Paco Ignacio Taibo II
Un frame del documentario di Kamkari
CAGLIARI. Il massacro sistematico di un popolo avviene nell’indifferenza generale, sotto i colpi dei carri armati e dei mortai, e gli spari dei cecchini che non risparmiano nessuno. Sono immagini strazianti, un pugno nello stomaco lungo novanta minuti, quelle del documentario “Kurdbûn. Essere curdo”, che il regista curdo-iraniano Fariborz Kamkari ha presentato ieri (30 settembre) nella serata d’apertura del Festival Premio Emilio Lussu – VIII edizione, per scalfire il muro di silenzio intorno alla tragedia del suo popolo. Uno sterminio di massa, in questo caso, scatenato dal regime turco sulla città di Cizre per aver votato in massa alle elezioni il partito “sbagliato”.
Kamkari ha raccontato questa storia di resistenza quotidiana del suo popolo, presentando anche il suo ultimo libro “Ritorno in Iran” (La nave di Teseo, 2022) assieme a Elisabetta Balduzzi e dialogando con il direttore artistico Alessandro Macis. Una storia di resistenza che anche per lui è iniziata giovanissimo, quando fu arrestato in Iran a sedici anni solo per aver possedutoun libro di Antonio Gramsci. Una volta liberato fu fatto fuggire in Italia dai genitori, e oggi per lui, presentare questi lavori di denuncia nella terra d’origine di Gramsci, in un festival dedicato a un altro grande antifascista come Emilio Lussu, ha dichiarato: “È motivo di grande orgoglio e soddisfazione”.
Fariborz Kamkari
Tutto questo, ha proseguito, avviene nella censura più totale dei media locali e purtroppo nell’indifferenza delle nazioni occidentali, un’indifferenza che ha il sapore quasi della complicità, a causa di un delicatissimo scacchiere geopolitico che mette il popolo curdo in fondo agli interessi di tutti.
A conclusione di serata è stata presentata una riedizione del libro “Diplomazia clandestina” di Emilio Lussu (The dot company, 2021), riedito con la prefazione di Valdo Spini, che del grande combattente e intellettuale sardo ha messo in evidenza la personalità e le doti di integrità morale, patriottismo verso l’Italia, antifascismo e autonomismo sardo. Il fulcro del libro, presentato insieme a Gianni Massa e Gianfranco Fancello, con il coordinamento di Gian Giacomo Ortu e le letture di Elisabetta Balduzzi, sta nel progetto di Lussu di far insorgere la Sardegna durante la seconda guerra mondiale, naturalmente basandosi sulla sua rete di conoscenze dei combattenti della Brigata Sassari nella prima guerra mondiale.
Presentazione di Diplomazia Clandestina
Stasera alle 17, nella Sala Castello dell’Hotel Regina Margherita, si terrà la cerimonia di premiazione alla presenza dei vincitori Paolo Colagrande, Mauro Tetti, Adriano Prosperi eMarco Galli. Quindi alle 19, premio alla carriera a Paco Ignacio Taibo II.
Il festival è organizzato dall’Associazione culturale L’Alambicco in collaborazione con La Macchina Cinema, con il patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, il contributo della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Cagliari, il partenariato dei comuni di Armungia, Elmas, Modica e Seravezza e di numerosi Enti, Atenei, Centri studi per la letteratura e Associazioni culturali. L’ingresso è libero e gratuito.
comunicato stampa – gara Campionato Sardo Motocross Alghero
Si svolgerà domani, domenica 2 Ottobre 2022, la 6° prova del campionato Sardo di Motocross M.S.P. organizzata dal motoclub Portoferro. Le gare valide per la classifica regionale si disputeranno nella pista “MX Fertilia” in località Fighera, fianco pista dell’aeroporto civile. Alle ore 9,00 avranno inizio le prove libere e dalle 11.30 prenderanno avvio le gare per tutte le categorie iscritte. Il presidente Claudio Chessa, insieme a tutti i soci, ha organizzato l’evento nella bellissima cornice della pista di Alghero per una grande giornata di sport e di convivialità all’aria aperta. Sono previsti ampi spazi per il pubblico a bordo pista e il chiosco con panini e bibite fresche. Il motoclub Portoferro invita tutti a partecipare all’evento per godersi una bella giornata all’insegna del cross.