MARTIS. “SCOOP DONNA SAPIENS” DI GIOBBE COVATTA. LA NATURALE SUPERIORITÀ DELLA DONNA SPIEGATA Al FESTIVAL LETTERARIO ETHNO’S

È partito ieri il terzo fine settimana del Festival Letterario Ethno’s. Il tema della donna, già affrontato durante la giornata inaugurativa, è stato al centro anche dell’appuntamento che ha visto come ospite speciale Giobbe Covatta. Al centro polivalente “Vincenzo Migaleddu”, è andato in scena Scoop (Donna Sapiens), titolo dello spettacolo dove il poliedrico artista, apprezzato anche per il suo impegno umanitario (è da tempo testimonial di Amref e Save the children) prova a dimostrare, con il suo classico stile irriverente e dissacratorio, la superiorità della donna sull’uomo.

L’attore ha esordito parlando delle due sottospecie del genere umano: l’uomo e la donna, asserendo di essere in grado di dimostrare scientificamente che uno dei due generi, la donna, è nettamente superiore all’altro.

Per supportare tale convinzione, Giobbe Covatta attinge a numerosi fatti della storia, partendo dall’uomo delle caverne, anzi: dall’ominide più famoso mai ritrovato, Lucy. “Era una donna – precisa Covatta – una chiavica, in verità! Ma il marito? Non pervenuto; si presume che fosse a casa, sdraiato sul divano a leggere la Gazzella dello sport!”

Ad avvolorare la tesi della superiorità della donna sarebbero anche elementi scientifici, sociologici e fisiologici. Come il fatto che una femmina sia capace di individuare con un solo colpo d’occhio paio di calzini che l’uomo cercava da settimane, per esempio!

In aiuto a Giobbe intervengono tre personaggi piuttosto improbabili: il primo è Dio, che svela gli esilaranti retroscena della creazione.

“Mo’ faccio l’uomo! – racconta Dio – Come ho fatto Adamo ho capito che avevo fatto una cazzata, quando ha capito che poteva parlare poi… Allora ho pensato di farle una compagna, gli ho staccato una costola e l’ho creata. Ho fatto Eva, a mia immagine e somiglianza, bella e con una scheggia di vita. Ha capito subito che Adamo era un troglidita. Secondo me tu lo puoi cambiare, le ho detto. Ed è lì che è iniziato il disastro…”

Interviene anche un uomo del futuro che mette in guardia sui rischi dell’arroganza maschile e l’avvocato difensore di un povero pene, schiacciato dal peso di una vita impossibile, in quanto preda dei continui appetiti sessuali del suo padrone.

Sul finale, c’è stato spazio anche a riflessioni sul punto di vista linguistico utilizzato nelle fiabe (altro tema trattato dal festival in questa edizione) poiché, secondo  Giobbe Covatta, tutto è contrario alle donne perché tutto è stato scritto dai maschi. Il ruolo delle donne nelle fiabe è limitato a tre categorie: o sono un premio, o sono streghe, oppure non fanno niente perché stanno aspettando il principe azzurro. 

Un Giobbe Covatta che non si è risparmiato, in un monologo durato quasi due ore, esilarante e dal retrogusto di critica pungente. Una sala gremita ha ricambiato con applausi e risate.

Oggi il festival continua, dando spazio alla letteratura e alla musica. La giornata dedicata sarà dedicata a Fabrizio De André. Si parte alle ore 21.00, al centro polivalente “V. Migaleddu”, insieme alla scrittrice Silvia Sanna che presenta il suo libro “Fabrizio De André. Vecchi, ladri, avvinazzati, assassini e ovviamente anarchici” (Edizioni Maxottantotto, 2022). 

A chiudere il sabato sarà il cantautore The Andre, di cui verrà presentato il libro “Io è un altro” (People, 2020) e che si esibirà in concerto in acustico. L’artista, il cui timbro ricorda tantissimo De André, ha cantato e riscritto i più grandi successi dei genere trap, associandoli alla poetica di Faber. Domenica 6 novembre, invece, si tratterà un altro importante tema di questa edizione: l’ambiente. In programma una conferenza in memoria di Vincenzo Migaleddu, radiologo sassarese scomparso prematuramente, da sempre impegnato politicamente per la difesa della salute collettiva.

Ricordiamo che tutti gli appuntamenti in programma sono consultabili sulla pagina Facebook del Festival www.facebook.com/ethnosletterario e su  Instagram https://www.instagram.com/ethnosfestival_letterario/




Concerto d’archi e moscato: abbinamento d’eccellenza a Sennori per dare avvio ai festeggiamenti novembrini del 50enario DOC

SENNORI. Musica da camera e moscato. Un abbinamento di eccellenza che ha rapito il pubblico della Biblioteca comunale nella serata d’apertura dei festeggiamenti novembrini per i 50 anni del Moscato DOC Sorso-Sennori. La “Musica d’autunno” proposta dal Trio Kadossène di Cagliari, formato da Silvia Congia e Mauro Farci al violino e Tommaso Delogu alla viola, con il suo alternare vivacità e malinconia ha regalato ai presenti emozioni in qualche modo assimilabili alle fasi della vendemmia e della vinificazione.

Il primo brano, particolarmente allegro, riportava alla mente immagini della fermentazione del mosto. Le partiture più nostalgiche riconducevano invece alla fase in cui il vino riposa e decanta. E infine, la fusione degli strumenti in un crescendo concertistico, era assimilabile al periodo di affinamento del vino, che ricompone le diverse sfumature in un prodotto unico e armonico.

Tutto questo relazionando il palato alle straordinarie sensazioni prodotte dalla degustazione delle eccellenze vinicole presentate dalla Confraternita del Moscato Sorso Sennori assieme alla Cantina Fara e la cantina dei Viticoltori della Romangia, due Doc delle quattro che danno vita a questo esclusivo nettare della Romangia. Le degustazioni sono state accompagnate dall’ottimo pane artigianale Doneddu e dall’olio Senso dei fratelli Ibba, entrambi di Sennori. A introdurre il Concerto d’archi sono stati la vicesindaca e assessora alla Cultura, Elena Cornalis, e il presidente della Confraternita del Moscato, Giammario Tosi.

Ma la serata ha preso il via poco prima negli ambienti della storica Casa Sisini, con l’inaugurazione della Mostra del Costume tradizionale che, tra i diversi “ori del territorio”, è stato definito il numero uno, per essere tra i più celebri e apprezzati dell’isola.

L’installazione, che sarà fruibile anche sabato e domenica, è curata nei minimi particolari dal laboratorio Piroddu, con una ricca galleria di foto e abiti originali di diversa tipologia, in particolare femminili, che vanno dalla fine dell’800 fino al secondo dopoguerra. Negli ambienti, trasformati in vere e proprie stanze della memoria, sono visibili ricami, plissettature e altri preziosi tessuti.

Oggi (sabato 5 novembre) alle 10.30 è in programma il convegno “Viaggio nell’Italia del vino” all’Auditorium dell’IPSAR in via Cedrino 1 a Sassari, interamente dedicato allo stato dell’arte dell’enoturismo e alle sue grandi potenzialità.

Nel pomeriggio l’appuntamento è alle 16 per le strade del paese con il Trekking urbano, a partire dal Centro Servizi Rosa Gambella. Alle 16.45, al Centro Culturale Pazzola sarà inaugurata l’installazione “Radici” a cura della giovane artista locale Battistina Casula.

Alle 17 la Biblioteca Comunale accoglierà la presentazione dell’Osservatorio sull’Enoturismo e della Legge regionale sull’Enoturismo in Sardegna e, alle 19, al Centro Culturale Pazzola, Maria Paola Cordella presenta il docufilm Romangia, ricami di terra tra cielo e mare” realizzato con la Pipe Studios e la direzione organizzativa di Sardobarda.

La manifestazione si conclude domenica 6 novembre al Centro Culturale Pazzola, che già al mattino (dalle 10) sarà teatro di Giocheria per bambini e di una rarissima Estemporanea di ricamo tradizionale, assolutamente da non perdere per gli appassionati del genere. Alle 12, il duo Giovanni Antonio e Patrizio proporrà un concerto bucolico dedicato alla “Musica delle Piante”, un’esperienza di riconnessione con la natura che sorprenderà il pubblico.

Nel pomeriggio, alle 16, è in programma la visione del docufilm “Romangia, ricami di terra tra cielo e mare”, a cura di Maria Paola Cordella e Pipe Studios.

L’evento è inserito all’interno del percorso “Salude e Trigu” della Camera di Commercio Nord Sardegna, è organizzato con il sostegno e il contributo del Comune di Sennori e gode del patrocinio dell’Associazione nazionale “Città del vino” e dell’Associazione “Turismo del Vino Sardegna”.




Lions Club Alghero: una storia lunga quarant’anni.

Lions Club Alghero: una storia lunga quarant’anni.

Lo scorso sabato i Lions algheresi hanno festeggiato il proprio quarantennale. 

Il Club venne infatti formalmente costituito, con il patrocinio del Club di Ozieri, il 16 ottobre 1982, data in cui venne consegnata la charter dal Governatore Brunello Brettoni.

Oggi, dopo quarant’anni, l’attuale presidente del Club, Marco Di Gangi, socio fondatore che, insieme ad altri venticinque uomini di buona volontà e di grande spirito di servizio, diede vita al Club cittadino, ricorda che il Lions Club Alghero nacque grazie al felice incontro di due medici dell’ospedale locale: il compianto Ruggero Colombino, direttore della divisione di Ostetricia, presenti alla serata la vedova signora Maria Assunta e la figlia Lara, e Lorenzo Zicconi, allora giovane radiologo, rispettivamente il primo presidente e segretario. 

Il Club ha celebrato questo anniversario in un’atmosfera di amicizia e solidarietà, alla presenza di numerosi rappresentanti dei club sardi, degli officer e dei numerosi ospiti. Hanno onorato l’evento con la propria partecipazione, il Presidente del Consiglio Regionale, Michele Pais, gli assessori del Comune di Alghero Alessandro Cocco e Giorgia Vaccaro, il comandante della Polizia locale Matteo Bertocchi, una delegazione del Rotary Club guidata dal Presidente Renato Giglio e il  Past Presidente del Panathlon Bruno Piccinini. 

Dopo la cerimonia di rito e i saluti agli ospiti, alle autorità civili, militari e lionistiche, il Presidente, dopo aver dedicato un saluto ai soci fondatori non più in vita e un ringraziamento a tutti i soci che hanno concorso a caratterizzare il percorso del sodalizio, ha ripercorso i momenti più emozionanti e importanti della storia del Club, sottolineando, in particolare, che questi quarant’anni costituiscono non solo un punto d’arrivo ma un punto di partenza per il Club, per continuare a promuovere la solidarietà nella comunità, impegnandosi attivamente per migliorare le condizioni di vita delle persone, all’insegna dello spirito di servizio che ci caratterizza. Tutto questo in un momento storico difficile e travagliato per l’intera Europa, nel quale molte delle certezze, che hanno caratterizzato finora la nostra esistenza, vengono messe in discussione e nuove ed impegnative sfide ci attendono.”

Fin dalla sua nascita il clubha dedicato la sua attività di servizio ad ambiti diversi: vanno ricordati i primi due services, primi di una lunga e fortunata serie. Il primo fu la donazione di un motocoltivatore all’associazione Primavera, impegnata nel recupero dei tossicodipendenti; il secondo, il restauro di due antiche lampade d’argento della Cattedrale di S. Maria. Da allora e, ininterrottamente per quarant’anni, l’attività dei Lions algheresi ha spaziato nei campi più diversi, rivolgendo l’attenzione alla comunità locale, a quella distrettuale e internazionale, rendendosi sempre partecipe di azioni incisive. Vale la pena ricordare l’ultimo service, quello dello screening per la prevenzione del diabete, 100 Piazze contro il diabete svoltosi nel mese di agosto con l’impiego del camper dei Lions e il supporto della ASL locale. Sin dai primi anni il club è stato insignito di diverse onorificenze con l’attribuzione di ruoli importanti sia per il Distretto 108 L sia per il Multidistretto 108 I.T.A.L.Y.  Nella valorizzazione dei legami con altre realtà lionistiche è da sottolineare la presenza di Igor Di Carlo, presidente del Lions Club Venaria Reale Host, con il quale, grazie all’iniziativa dell’amico Bruno Geraci, algherese di nascita, nell’attuale annata lionistica verrà stretto un patto di amicizia, come avvenuto già in passato. Infatti, nel 1992 il club si è gemellato con il Club Leones de Barcelona, nel 1998 ha stretto un patto d’amicizia con il club di Genova Sturla La Maona e nel 2018 con il Club Crotone Host. Importantissimo momento di crescita fu la nascita del LEO Club Alghero, sezione giovanile dell’associazione, nel 1985, e la sponsorizzazione del Club Lions di Ittiri nel 2012, rappresentato per l’occasione dal Presidente e da numerosi soci.

Molte anche le iniziative assunte con le altre realtà locali: tra esse vale la pena ricordare Il restauro dell’orologio del Campanile di Alghero, realizzato con il contributo dei quattro club cittadini: Rotary, Panathlon, Lions e Fidapa. 

La parte istituzionale e conviviale è stata deliziata dalla soprano Carmen Esposito e dal musicista Christian Cherchi che, oltre ad eseguire il nostro inno nazionale, hanno accompagnato la serata con piacevoli brani musicali. Come quarant’anni fa, quando alle signore fu donata una collana di corallo, in questa occasione, grazie alla generosità della signora Anna Meloni della gioielleria “La Corallina”, le gentili ospiti sono state omaggiate di un piccolo presente.

Numerosi i doni, i messaggi di auguri e le congratulazioni da parte di soci di altri club, del Governatore attuale, dei Past Governatori e di Sua Eccellenza, il Vescovo della diocesi Alghero-Bosa, Mauro Maria Morfino. Il Presidente Marco Di Gangi ha concluso la serata ringraziando tutti coloro i quali hanno contribuito al successo dell’evento.  




Giancarlo Acciaro: Intervento/riflessione politica rapporto Lega-PSd’Az

Con l’insediamento del Governo Meloni ed il completamento della squadra di vice-ministri e sottosegretari, si dà seguito al voto degli Italiani del 25 Settembre e prende il via la legislatura 2022-2027.
Questa competizione elettorale, che ha visto la schiacciante vittoria del Centro DX a guida Fratelli d’Italia, determina nuovi scenari nel panorama politico Italiano e, allo stesso tempo, impone una doverosa riflessione e analisi politica tutta interna al PSd’Az, che deve interrogarsi su risultati ed alleanze.
Sono trascorsi quasi 5 anni da quel 4 marzo 2018, quando l’accordo Lega-PSd’Az consentì l’elezione del nostro Segretario Christian Solinas nel Senato della Repubblica e la costituzione a Palazzo Madama del Gruppo Lega Salvini-Partito Sardo d’Azione. Elezione trainata anche da quei voti Sardisti che, seppur con grande difficoltà, sono confluiti sul simbolo della Lega.
Per capire quanto sia stato determinante il voto Sardista nelle precedenti elezioni politiche, è sufficiente vedere il risultato che la Lega ha ottenuto in Sardegna, quasi l’11%, ovvero circa il doppio di quanto percepirono Salvini e compagni nelle altre regioni del Sud Italia (Sicilia 5,2%, Calabria 5,6%, Basilicata 6,3, Campania 5,8, Puglia 6,2). Pertanto, il valore aggiunto del PSd’Az in quella competizione è stato inequivocabile!
Altro successo dell’accordo Lega-PSd’Az, si è manifestato alle elezioni Regionali del 2019, indicando ed eleggendo Christian Solinas alla carica di Governatore della Sardegna.
Anche in quella circostanza si può tranquillamente affermare che l’indicazione di Solinas alla guida della coalizione Sardista di centro DX, non è stata una mera concessione Salviniana, ma, piuttosto, una scelta politica accurata e di valenza storico-culturale, in virtù del ruolo che da sempre ha svolto il Partito Sardo d’Azione nella società Sarda. A quel punto diventò naturale puntare sul Segretario Nazionale Sardista, peraltro persona che esprime qualità e capacità politiche di altissimo Valore e che, più di altri, aveva titoli, caratteristiche e meriti per governare la nostra Isola.
A distanza di 5 anni tanta acqua è passata sotto i ponti, tanti fatti politici sono accaduti, tanti equilibri sono mutati, tante aspettative sono state disattese. Pertanto, diverse riflessioni vanno fatte. Una su tutte: l’accordo Lega-PSd’Az ha sempre ragione di esistere?
Sul piano dei risultati amministrativi, non si può certamente dire che questa Giunta Regionale abbia avuto la strada spianata, anzi tutt’altro. La congiuntura critica internazionale, aggravata dal gigantesco problema della pandemia, si sommarono alla pesante situazione ereditata dall’ex Governatore Pigliaru e la sua Giunta, che ha lasciato:
• Comparto sanità allo sfascio e con in programma la chiusura dei piccoli ospedali;
• Sistema trasporti nel caos totale;
• L’urbanistica in Sardegna da riscrivere per ovviare ad una crisi senza fine del comparto edilizio;
• Comparto agricolo allo sbando con ritardi biblici sull’erogazioni dei fondi del PSR;
• Bilancio della Regione da risanare e quant’altro, che per ragioni di spazio non viene citato.
Ciò detto, non si vuole venir meno alle responsabilità che derivano dal guidare una Regione, sicuramente si poteva fare molto di più. E se il Presidente è quella figura che più di ogni altro assorbe “oneri e onori”, questo aspetto non esonera gli Assessori dal rispondere in prima persona dei risultati poco soddisfacenti su ogni singolo settore da loro amministrato.
È cosa assai nota che tra i comparti che hanno generato la maggiore insoddisfazione del Popolo Sardo, vi siano soprattutto quello della Sanità e Trasporti, incidentalmente tutti in capo a rappresentanti della Lega che, probabilmente, non si sono rivelati sufficientemente idonei al ruolo che ricoprono o che hanno ricoperto.
Vi è da dire che, anche se Solinas è sempre dovuto lealmente intervenire pubblicamente in difesa degli Assessori maggiormente criticati da cittadini e stampa locale, questo non è servito a migliorare l’opinione collettiva dell’intera giunta, anzi, viceversa, ha accumunato tutti nello stesso contesto, trascinando verso il basso il gradimento dei Sardi nei confronti dell’intera giunta Regionale. Gli ultimi risultati elettorali ne sono la controprova.
Il PSd’Az ed il suo Segretario Nazionale Christian Solinas, in questi 5 anni di “convivenza” hanno sempre avuto nei confronti della Lega un atteggiamento corretto e leale, anche a proprio discapito e con lacerazioni interne. Non si può certo dire che la stessa lealtà sia stata sempre corrisposta. Non si contano, infatti, gli interventi critici e gli atteggiamenti ”fuori luogo” in Consiglio Regionale di qualche componente di spicco del Carroccio, che in diverse occasioni hanno messo in sere difficoltà Giunta e Maggioranza.
È altresì da considerare mancanza di rispetto nei confronti dell’alleato Sardista, anche l’atteggiamento che la Lega ha tenuto durante la scelta dei collegi elettorali nelle ultime elezioni. In quella occasione è stata calpestata la storia, la valenza, il ruolo che il Partito Sardo d’Azione ricopre nel panorama Sardo ed Europeo. Il nostro glorioso Partito è stato trattato alla stessa stregua di forze politiche nate il giorno prima delle elezioni.
Di fatto il nostro maggiore alleato non è stato in grado, o non ha voluto, difendere la specificità dei Sardi e del PSd’Az, negando il “Diritto di Tribuna” ad una minoranza linguistica ed al Partito Federalista più longevo di tutto l’arco Costituzionale. Alla Grandezza del PSd’Az, ha preferito puntare su un Leghista che, con tutto il rispetto, non esprime gli stessi Valori politici, storici ed Autonomistici.
Eppure, anche in quella circostanza, per grande senso di responsabilità e negli interessi dell’intera coalizione, Il Partito sardo d’Azione ha rinunciato ad una battaglia elettorale egoistica per la salvaguardia del proprio simbolo e delle proprie radici, candidando sotto il simbolo della Lega, senza alcuna garanzia e con scarsissime possibilità di elezione, una figura di grande spessore politico e professionale, affrontando una campagna elettorale infida, intrisa di odio e di sentimenti anti leghisti.
Tra l’altro, il Senatore uscente Carlo Doria (eletto da tutto il Centro DX nelle elezioni suppletive del Settembre 2020), avrebbe meritato una considerazione maggiore, anche in virtù dell’importante e qualitativo lavoro svolto nella sua breve esperienza parlamentare.
Anche a quell’imperdonabile errore, la Lega avrebbe potuto in qualche modo rimediare. Avrebbe potuto scegliere nell’ampio panorama di personalità capaci, colte, preparate, affidabili e competenti che, grazie a Dio, il PSd’Az può vantarsi di avere, una figura che rappresentasse il Sardismo e la Sardegna, da impegnare nel Governo Meloni con compiti di stretta attinenza con le problematiche che attanagliano il Popolo Sardo.
Oggi siamo alla vigila di un rimpasto nella Giunta Regionale. Un cambio di rotta marcato e deciso va fatto, qualsiasi soluzione blanda che non segni un radicale cambio di passo, non serve né alla maggioranza di Governo, né al Popolo Sardo e tanto meno al PSd’Az. Questo è il momento delle scelte coraggiose.
Perciò che riguarda i rapporti con la Lega, il Partito è chiamato a fare una profonda riflessione, prescindendo da quella che sarà la partita della composizione della nuova Giunta Regionale. Alle elezioni del 2024 si deve andare con le idee chiare e scelte condivise, analizzando con estrema fermezza tutti gli elementi che dovranno portarci a determinare le nuove alleanze…che, comunque possono anche essere quelle attuali, ma viste in un’ottica che non può che tenere conto delle esperienze vissute.

                            On. Giancarlo Acciaro



4 NOVEMBRE: GIORNO DELL’UNITÀ NAZIONALE E GIORNATA DELLE FORZE ARMATE

ANCHE L’ARMA DEI CARABINIERI HA PARTECIPATO OGGI ALLE CERIMONIE DEDICATE ALLA RICORRENZA DEL 4 NOVEMBRE. CON LA DEPOSIZIONE DI UNA CORONA D’ALLORO AL PARCO “EMANUELA LOI” AL MONUMENTO ALLE VITTIME DI TUTTE LE GUERRE DA PARTE DI DUE CARABINIERI IN GRANDE UNIFORME SPECIALE, SI SONO APERTE LE CELEBRAZIONI. IN PIAZZA D’ITALIA IL COMANDO PROVINCIALE DI SASSARI HA SCHIERATO UN PLOTONE IN ARMI INQUADRATO INSIEME AI COLLEGHI DELLE ALTRE FORZE ARMATE E DI POLIZIA, ESEGUENDO ANCHE IL SERVIZIO D’ONORE – COME È PREROGATIVA DELL’ARMA SECONDO LA LEGGE – AL FIANCO DEL LEGGIO DA CUI HANNO PROFERITO LE LORO ALLOCUZIONI IL PREFETTO E LE ALTRE AUTORITÀ PROVINCIALI, CON DUE MILITARI IN GRANDE UNIFORME SPECIALE.

IN UNO STAND ALLESTITO NELLA PIAZZA SONO STATI ESIBITI I MEZZI E LE ATTREZZATURE DEGLI ARTIFICIERI ANTISABOTAGGIO E SONO STATI DISTRIBUITI GADGET PER GRANDI E PICCOLI RITRAENTI LE IMAMGINI PIÙ CARATTERISTICHE DELL’ARMA: LO STEMMA ARALDICO E LA FIAMMA.




Alghero, 4 novembre 2022 – CERIMONIA DEL 4 NOVEMBRE: RITORNA LA CELEBRAZIONE DELL’UNITA’ NAZIONALE E DELLE FORZE ARMATE.

Il 2022 segna anche ritorno delle celebrazioni del 4 novembre, giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Il Covid aveva imposto lo stop a cerimonie e cortei che ritornano, invece, anche ad Alghero dove questa mattina sono state celebrate le tradizionali commemorazioni dei Caduti, delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale. Una data ricca di significato quella del 4 novembre, che esprime la riconoscenza del Paese per il contributo alla pace, alla sicurezza ed alla libertà della comunità nazionale e internazionale offerto dalle Forze Armate. Il Sindaco Conoci al termine della commovente cerimonia ha voluto in particolare ricordare il sacrificio di 13.000 giovani sardi che nella prima guerra mondiale hanno perso la vita per restituire al Paese la libertà.
“Un sacrifico per la pace – ha detto il primo cittadino – che mai come oggi costituisce un bene prezioso che dobbiamo custodire e difendere anche e soprattutto per rendere onore a quelle giovani vite spezzate dalla guerra e non vanificare il dono che ci hanno voluto lasciare. – il Sindaco ha concluso leggendo una frase del discorso dell’allora Primo Ministro Orlando – Quando vidi quei valorosi sardi della Brigata Sassari sentiti l’impulso di inginocchiarmi dinanzi a loro, perché vidi riassunte in Essi tutte le virtù dell’esercito. L’Italia ha contratto verso la Sardegna un grande debito di riconoscenza e questo debito pagherà.”. “Un debito che non è stato ancora ripagato.” – ha commentato Conoci.

Alla manifestazione hanno partecipato le Associazioni combattentistiche di Alghero, le Forze Armate e le Forze dell’Ordine del territorio, l’On. Marco Tedde, il Presidente del Consiglio Comunale Raffaele Salvatore ed il Vicesindaco Giovanna Caria.


Servizio Comunicazione Istituzionale
Comune di Alghero




Sanità ad Alghero, Mario Bruno “Non facciamoci, ancora una volta, dettare l’indirizzo dall’esterno della città. Coinvolgiamo i cittadini, le associazioni, i sindacati, le forze politiche e sociali.”

la lettera aperta indirizzata al Sindaco Conoci e al presidente del consiglio comunale Salvatore




Cinema, “Storie di volti e di silenzi” ritorna a Cagliari con “Il muto contemporaneo”

CAGLIARI. Dal 6 novembre al 14 dicembre ritorna la rassegna cinematografica “Storie di volti e silenzi. La magia del cinema muto”, con una VI edizione dedicata all’eredità lasciata da questo straordinario periodo d’esordio del cinema che, con le sue forme espressive e le soluzioni stilistiche, ha influenzato non poco le produzioni di film di tutto il mondo fino ai giorni nostri.

Sono in calendario dodici serate al Centro culturale Hermaea di Pirri per un totale di tredici film, che saranno presentati e introdotti dagli interventi di critici ed esperti. Quindi evento finale il 17 dicembre nella Sala Castello dell’Hotel Regina Margherita a Cagliari, con tavola rotonda e sonorizzazione dal vivo del lungometraggio “Dr Plonk”.

Le opere selezionate attraversano generi il cui punto d’incontro è “Il muto contemporaneo”, caratterizzato dalla mancanza di dialoghi, e da un’evoluzione delle scene in cui ad accompagnare lo svolgimento della storia e le didascalie narranti è la sola presenza di rumori e di colonne sonore musicali.

La rassegna è organizzata dall’associazione culturale La macchina cinema (FICC) con la direzione artistica di Patrizia Masala, grazie al sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, in collaborazione con le associazioni L’Alambicco ed Hermaea insieme ad altri partner nazionali e internazionali.

DATE E FILM. Il ciclo di appuntamenti sarà inaugurato domenica 6 novembre alle 17.30, con la proiezione dei film“La spia-The Trief” di Russel Rouse (1952, 64’) e “L’ultima follia” di Mel Brooks (1976, 84’). Mercoledì 9 novembre alle 20sarà proposto Sidewalk Stories” di Charles Lane (1989, 101’). Lunedì 14 alle 20 sarà offerta la visione di “Baraka” di Ron Fricke  (1992, 94’), e mercoledì 16 alle 20 quella di “Juha” di Aki Kaurismäki (1999, 73’).

Lunedì 21 novembre alle 20 la rassegna accoglie la pellicola di “Margarette’s Feast” di Renato Falcão (2003, 80’), e mercoledì 23 novembre alle 20, The Call of Cthulhu di Andrew Leman (2005, 47’). Lunedì 28 novembre alle 20 si terrà la proiezione del film “La Antena” di Esteban Sapir (2007, 100’). Mercoledì 30 alle 20 il film Lèmuri-Il bacio di Lilith di G. Virgadaula (2008, 80’).

Lunedì 5 dicembre alle 20 è in programma The Artist di Michel Hazanavicius (2011, 100’) e, per il 7 dicembre, alle 20, è in calendario “Blancanieves” di Pablo Berger (2012, 104’).

TEMI. Serata dopo serata si passa dalla spy-story sulla guerra fredda al comico sul meta-cinema, dall’omaggio al cinema chapliniano alle diversità culturali e alla bellezza della natura attraverso un viaggio in 24 paesi del mondo. In questi capolavori sono trattati, in una narrazione tra fantasia e realtà, il dramma dell’abbandono e la perdita del lavoro. Si passa dalla follia mutuata da un racconto di Lovecraft a un salto fantascientifico nel futuro, da una città i cui abitanti hanno misteriosamente perso la voce all’horror mitologico.

Saranno approfonditi i momenti legati alla fine della grande stagione del cinema muto, quando l’ingresso del sonoro mandò in rovina numerosi attori, e sarà analizzata la rivisitazione creativa in un altro spazio-tempo presente nella fiaba di Biancaneve. Tra i soggetti presi in esame ci saranno anche le malsane dinamiche familiari che tracimano in tragedia, l’emarginazione e la disabilità che portano a comportamenti devianti.

SERATA FINALE. L’appuntamento conclusivo si terrà il 17 dicembre, nella Sala Castello dell’hotel Regina Margherita a Cagliari, con diversi eventi speciali, a iniziare dal mattino con la tavola rotondaIl muto nel cinema sonoro” (10-12.30) coordinata dal Alessandro Faccioli dell’università di Padova, allo scopo di indagare questo affascinante mondo del muto contemporaneo. Interverranno Denis Lotti dell’università di Verona, Antioco Floris dell’università di Cagliari, Stella Dagna dell’università di Torino e Luca Mazzei dell’università Tor Vergata di Roma.

La rassegna si conclude in serata, alle 19, con il Cine-concerto dedicato al film Dr Plonk di Rolf de Heer (2007, 81’), introdotto alla vision da Alessandro Macis. L’opera sarà sonorizzata dal vivo attraverso le musiche originali di Guido Coraddu, da lui proposte al pianoforte assieme a Franziscu MeddaArrogalla in live electronics e Andrea Parodo al basso elettrico. L’ingresso è libero e gratuito per tutti gli appuntamenti della manifestazione.

Partner: Università di Padova, Università di Torino, Università di Tor Vergata Roma, Università di Cagliari, Università di Verona, Celcam Centro per l’educazione ai linguaggi del cinema degli audiovisivi e della multimedialità – Cagliari, Associazione Culturale L’Alambicco – Cagliari, Associazione Hybris – Centro Internazionale del Fumetto – Cagliari, IFFS International Federation Film of Societies, FICC Federazione Italiana dei Circoli del Cinema – Roma, Centro Regionale FICC Sardegna, Associazione culturale Hermaea – Cagliari, SNCCI Sindacato nazionale critici cinematografici italiani, CineCritica rivista di cinema, ANAC Associazione nazionale autori cinematografici, BookCiak Magazine Roma, CISESG Centro Internazionale Studi Europei Sirio Giannini di Seravezza CISLE Centro Internazionale Studi per le letterature Europee di Torino, FuoriAsse rivista multidisciplinare Torino, Istituto Luce




Alghero, cantieri fermi. Dura nota dell’opposizione

Ennesimo sovralluogo a favore di telecamere e taccuini del cantiere sulla circonvallazione aperto il 20 Giugno 2020; un’opera di grande portata attesa da molto tempo,  per la cui esecuzione sono disponibili 10,5 milioni di finanziamento regionale, la cui prima tranche di 4 milioni ad opera della Giunta Soru e la restante parte ad opera della Giunta Cappellacci. Definita la progettazione e gli espropri dalla Giunta Bruno, con la Giunta Conoci vengono avviati i lavori circa 800 giorni fa. Estirpate e ricollocate oltre tracciato 180 piante ( in totale sono circa 650 ) la strada a 4 corsie viaggia da troppi mesi verso la  realizzazione del fondo stradale. Oggi si è svolto un ennesimo sopralluogo del Sindaco e dell’Assessore alle Opere Pubbliche , con i responsabili dell’impresa,  che sta eseguendo i lavori. “Circa due anni la durata delle opere, ma non è escluso che si possa velocizzare ulteriormente” si affermava anche qualche anno fa dalla voce dell’amministrazione comunale. Siamo già a quasi due anni e mezzo, ma Conoci e i suoi continuano giusto a organizzare sopralluoghi e inaugurazioni.

Ma ciò che soprattutto preoccupa in città, al di là della circonvallazione, che tutti vorremmo poter vedere conclusa presto, è che gran parte dei lavori pubblici sono assolutamente fermi per opere che vedono  finanziamenti e progetti ereditati: la piscina comunale coperta, la riqualificazione del palazzo civico con i consiglieri comunali sfrattati dall’aula consiliare da due anni e oltre, l’ex cotonificio di via Marconi. E se la scuola del nuovo millennio di via Tarragona finanziata col progetto Iscola vede finalmente piazzato almeno  il ponteggio esterno, i lavori nel mercato civico e nella piazza della pietraia sono lontani dal prendere avvio, col rischio di perdere il finanziamento conquistato dalla Giunta Bruno. Si sono perse le tracce dei lavori nella Grotta verde e regna il silenzio assoluto sul mancato appalto della Sassari-Alghero. 

Ma per Conoci, naturalmente, va tutto bene.




ALGHERO, CIRCONVALLAZIONE – QUASI PRONTI PER ROTATORIE E MANTO STRADALE. 

In questi giorni l’impresa che sta realizzando la circonvallazione è impegnata a concludere la struttura all’interno della quale scorreranno le acque del canale di guardia che da Caragol arriva a S. Giovanni, attraversando proprio il cantiere dell’importante opera, via XX Settembre e via Aldo Moro. Si tratta dell’ultimo impegnativo intervento al quale seguirà la realizzazione delle rotatorie e quella della sede stradale.

“I lavori della circonvallazione procedono con rapidità, dopo i vari stop e rallentamenti imposti dai due anni di pandemia e dalle diverse problematiche affrontate tra le quali il rincaro prezzi che però non hanno mai fermato il nostro impegno. – così il Sindaco Mario Conoci – L’opera è costantemente seguita dall’Assessorato guidato dall’Assessore Peru  e prevediamo di concluderla nei primi mesi del 2024, anche se non escludiamo l’apertura anticipata di alcuni tratti già nel 2023. 

Un intervento complesso che cambierà il volto di Alghero, migliorandone la viabilità e le abitudini dei cittadini con un impatto positivo anche sul piano della mobilità sostenibile e che prevede la realizzazione di alberate e di una pista ciclabile.” – conclude il primo cittadino.