Sabato a Sennori grande serata di danza con cinque spettacoli di “Corpi in movimento”

SENNORI. Cinque spettacoli per una serata indimenticabile all’insegna dell’arte tersicorea. Sennori va a tutta danza con il festival “Corpi in movimento” che sabato 16 settembre, alle 20, porta sul palcoscenico delCentro Culturale Pazzola numerose compagnie internazionali. Si parte con Versiliadanza e il suo “Reflets” per proseguire con ASMED – Balletto di Sardegna, che porta in scena “Orfeo, Euridice e Melancholia”. Sempre ASMED, in coproduzione con Danzeventi propone “Ikaro, studio a due” e, subito dopo, ad animare il palcoscenico è l’Albanian Dance Theater con “Protect”. Infine l’associazione Il Lentischio presenta “La mamma del sole” sotto la regia di Livia Lepri.

Reflets” è ideato ed eseguito da Angela Torriani Evangelisti per Versiliadanza al fine di indagare la poetica del linguaggio schubertiano. Qui la drammaticità e la sehnsucht del Romanticismo tedesco sono mirabilmente evocate dalla Fantasia in fa minore per pianoforte a quattro mani.

In “Ikaro, studio a due” di ASMED, le coreografie possenti di Rocco Suma, sviluppate con la supervisione di Mario Cocetti, descrivono invece un simbolo emblematico dell’ebrezza del volo e della brama di libertà che è frutto del desiderio di ogni uomo, ma che rappresenta anche la fuga dalle paure mostruose presenti in ognuno di noi, nelle quali finiamo per rifugiarci. L’interpretazione è affidata a Flavia Giuliani e Salvatore Sciancalepore.

Orfeo, Euridice e Melancholia” è un’opera che nasce dalla rielaborazione del mito e trae linfa dalla potenza fisica dei corpi in scena, dalla decodificazione in musica degli stati emotivi dei danzatori e dal ritmo percussivo dell’azione. Rocco Suma, Salvatore Sciancalepore e Sofia Zanetti elaborano un motivo d’ispirazione tratto dall’omonimo film di Lars Von Trier, che interpreta il tema della disforia in maniera trasversale, associando la collisione un pianeta sconosciuto sulla terra di all’impatto emotivo che suscita nell’individuo.

Protect” dell’Albanian Dance Theater Company è una ricerca artistica nata dall’estro di Gjergj Prevazi, che ha curato le coreografie assieme a Mariel Brahimllariche per l’interpretazione di Mariel Brahimllari. Secondo gli autori, le decisioni razionali creano meccanismi protettivi che gradualmente si trasformano in azioni inconsce e istintive che infine diventano ostacoli, frenano nella libertà di pensare e agire. Il lavoro intende individuare la coscienza e l’incoscienza delle nostre azioni, con l’obiettivo di identificarle in determinate situazioni emotive.

Ultimo spettacolo della serata, con il suo titolo evocativo che prende spunto da una leggenda sarda, “La mamma del sole” vuole invece raccontare la storia di un gioco fatto di piccoli gesti e ricordi capaci di immergere lo spettatore in un’atmosfera leggera e godibile. “Il Lentischio”, gruppo tutto sennorese guidato stavolta dalle intuizioni creative della coreografa Livia Lepri, intende comunicare attraverso l’arte coreutica l’idea che sia ancora possibile “dialogare, danzare, abbracciarsi, recitare, portare con sé e condividere la bellezza di stare in ascolto di ciò che ci circonda”. Il festival “Corpi in movimento – XX edizione” è organizzato dall’associazione Danzeventi di Sassari con il sostegno del Mic, della Regione Sardegna, di Fondazione di Sardegna e Fondazione Alghero, dei comuni di Alghero, Ittireddu e Sennori, e il Baretto eventi di Porto Ferro. Per maggiori informazioni visionare il sito www.danzeventi.com, oppure contattare [email protected] o il numero 340 6517531.




La magia di “Ground Zero” a Porto Ferro fuori dal palcoscenico

Lo spettacolo suggestivo della compagnia campana tra spiaggia e mare per il festival “Corpi in movimento”

PORTO FERRO. Il palcoscenico è la spiaggia, la cornice scenografica il mare meraviglioso di Porto Ferro e il sipario l’oscurità del tramonto con i suoi colori seducenti. La colonna sonora è il ritmo delle onde che si infrangono sulla battigia. Il contatto con la natura è perfetto per “Ground Zero”, lo spettacolo portato in scena domenica sera (10 settembre) dalla compagnia ARB Dance Company di Caserta per il festival della danza d’autore “Corpi in movimento”. Un invito a riflettere sul concetto di annientamento totale e di rinascita anche dopo il passaggio di un evento catastrofico. Di un annientamento totale.

A pochi passi dal palcoscenico del Baretto, i tre performer Giulia Miraglia, Mirko Mangiacapra e Marco Munno, con l’ausilio della giovanissima Elena Maxia, hanno presentato un evento coreutico per nulla scontato, rappresentando ognuno un elemento naturale: terra, acqua e fuoco.

«Questo posto è perfetto per lo spettacolo – ha affermato Roberta De Rosa, autrice e coreografa della rappresentazione coreutica – infatti il nostro arrivo ieri è stato entusiasmante. Perché è davvero un posto carico di magia, e uno scenario perfetto per questa solitudine individuale dei performer, che la affrontano ognuno nella propria maniera».

La prima protagonista ha iniziato a scavare a mani nude a due passi dall’arenile. Sulla sabbia arida della spiaggia, priva di vegetazione, la buca è diventata sempre più larga e profonda, alla ricerca di una traccia di vita, o di una condizione di sopravvivenza. Dall’interno è stata estratta una grossa pietra, l’essenza dell’elemento terra, che da sola non può servire a molto, non certo a nutrirsi.

Così il masso è stato gettato verso il mare, l’elemento acqua, dove una danza tra le onde ha indicato l’inutilità di questo liquido, seppur abbondante, a restituire la vita sulla terra.

Un nuovo protagonista è comparso sulla scena, per piantare all’interno del fosso un altro elemento simbolico, la fiaccola (spenta per motivi di sicurezza). Ma anche il fuoco da solo non ha portato lontano. Tra movimenti asincroni e carichi di angoscia, i tre sopravvissuti al ground zero hanno ritrovato un’ampolla di acqua dolce, cercando disperatamente di strappare una goccia per sé. Consapevoli di non andare lontano, hanno ceduto le poche gocce del prezioso liquido a una piantina appena nata, portata via da una bambina, per far sì che la vita si rinnovi ancora.

Il festival “Corpi in movimento – XX edizione” è organizzato dall’associazione Danzeventi di Sassari con il sostegno del Mic, della Regione Sardegna, di Fondazione di Sardegna e Fondazione Alghero, dei comuni di Alghero, Ittireddu e Sennori, e il Baretto eventi di Porto Ferro. Per maggiori informazioni visionare il sito www.danzeventi.com, oppure contattare [email protected] o il numero 340 6517531.




Anteprime Festival Lussu: venerdì omaggio a Virgilio Lai

 Il 15 settembre una speciale anteprima della IX edizione del Festival premio Emilio Lussu, firmato L’Alambicco, sarà dedicata alla figura di un grande intellettuale, fotografo, editore e saggista politico, il cui lascito culturale è tra i più significativi della Sardegna del Novecento

Cagliari. Il Festival Premio Emilio Lussu 2023 si avvicina e, nel frattempo, una nuova Anteprima della IX edizione continua a regalare preziosi contributi su storie e personaggi del mondo intellettuale sardo. Venerdì 15 settembre alle 17.30, nella sala della Fondazione Sardegna di via San Salvatore da Horta 2, sarà ricordata la figura di Virgilio Lai, fotografo, editore e saggista politico, il cui lascito culturale è tra i più significativi della Sardegna del Novecento.

Tra i relatori interverranno Giacomo Mameli, Gianfranco Murtas, Gian Giacomo Ortu e Felice Tiragallo.

L’iniziativa è organizzata dall’associazione culturale L’Alambicco. Nato a Ulassai nel 1926, primogenito di cinque figli e nipote della grande artista Maria Lai, Virgilio a 18 anni si era trasferitoa Cagliari insieme al padre, per poi iniziare a collaborare con il quotidiano “La Nuova Sardegna” e con la rivista “Il Solco”.

Tra le numerose attività si era distinto per l’esercizio della fotografia come espressione d’arte e mezzo di conoscenza della realtà sarda, ed era diventato il primo addetto stampa del Consiglio regionale. Nel 1971 aveva fondato e animato l’Editrice Democratica Sarda (Edes), aprendo una nuova stagione dell’editoria isolana. Aveva, tra l’altro, collaborato con l’antropologa Clara Gallini nel suo lavoro di ricerca sul campo.

Dopo la cessione della Edes, Lai aveva promosso altre iniziative editoriali ma, soprattutto, aveva coltivato, assieme a Umberto Cardia e Nino Carrus, il progetto di pubblicazione delle opere di tutti gli autori sardi di ogni epoca, il “Corpus Scriptorum Sardiniae”. A tal fine aveva dato vita all’Istituto Bibliografico Editoriale Sardo (Isbes), dove era stato elaborato un primo Catalogo Ragionato degli Scrittori Sardi.

In seguito, il progetto del Corpus era stato trasmesso all’Istituto Sardo per la Storia della Resistenza e dell’Autonomia, dove Lai e Cardia entrarono a metà degli anni ottanta del Novecento, ma l’idea non aveva trovato compimento a causa delle precarie condizioni di salute di entrambi.




Danza, a Porto Ferro “Ground Zero” dell’ARB Dance Company

Il 10 settembre, con lo spettacolo suggestivo della compagnia campana proseguono gli appuntamenti del festival “Corpi in movimento” organizzato dall’associazione Danzeventi

PORTO FERRO. Il ciclo della vita continua. Sempre. Anche dopo l’esplosione di una bomba atomica. Ne sono convinti gli ideatori di “Ground Zero”, lo spettacolo di danza che la compagnia ARB Dance Company presenta domenica 10 settembre, alle 20, sul palcoscenico del Baretto di Porto Ferro in occasione del festival della danza d’autore “Corpi in movimento”, spingendo gli spettatori a riflettere sul concetto di annientamento totale e di rinascita.

In un contesto nel quale il paesaggio esprime la sua bellezza in maniera esemplare, gli interpreti Roberta De Rosa, Mirko Mangiacapra, Giulia Miraglia e Marco Munno, mostreranno come la natura, con i suoi ritmi, riesca a rinnovare se stessa anche dopo il passaggio di un evento catastrofico di distruzione totale. Secondo gli autori della compagnia campana, infatti, la vita alla fine vince sempre.

La volontà è quella di indagare come, anche dopo la distruzione di tutto ciò che è conosciuto e ordinario, la natura riesca a ripartire, anche con strumenti insufficienti, senza tutte quelle regole imposte in precedenza, mutando come l’acqua che devia il suo corso incontrando un ostacolo. Anche gli animali e le piante modificano la loro struttura, tutto si riadatta alla nuova condizione.

La domanda è: ma come potrebbe riadattarsi l’essere umano a una diversa condizione esistenziale? Cosa potrebbero generare i nostri corpi se l’identificazione con il proprio “Io” non avvenisse più con qualcosa di conosciuto, ma con elementi a noi imprevedibili e ignoti?

La risposta è che gli esseri umani, posti a un livello zero, imparano tutto dal principio. L’intento è quello di sperimentare come la vita si rigeneri in uno spazio completamente mutato, abbandonando quindi le precedenti memorie e mutando essa stessa.

«La performance segue un percorso di creazione ed è studiata per essere realizzata fuori dagli spazi ordinari, lavorando a contatto con elementi naturali che conosciamo ma nei quali ancora non ci riconosciamo – spiegano gli organizzatori –. Il corpo umano, con la sua vibrazione, è in perfetto equilibrio e contemporaneamente in contrasto con l’ambiente circostante. L’ambiente naturale amplifica l’ascolto e permette l’allinearsi di queste onde alle vibrazioni dello spazio intorno e degli elementi che vi si trovano».

Il festival “Corpi in movimento – XX edizione” è organizzato dall’associazione Danzeventi di Sassari con il sostegno del Mic, della Regione Sardegna, di Fondazione di Sardegna e Fondazione Alghero, dei comuni di Alghero, Ittireddu e Sennori, e il Baretto eventi di Porto Ferro. Per maggiori informazioni visionare il sito www.danzeventi.com, oppure contattare [email protected] o il numero 340 6517531.




Premio Emilio Lussu, tutti i nomi dei finalisti della IX edizione

Le giurie internazionali hanno reso note le cinquine dalle quali saranno selezionati i vincitori per la “Saggistica”, la “Narrativa” e la “Narrativa a fumetti”

CAGLIARI. Il Festival Premio Emilio Lussu ha annunciato i nomi delle opere finaliste (cinque per ogni sezione), dalle quali saranno scelti i vincitori della nona edizione per le sezioni “Saggistica”, “Narrativa” e “Narrativa a fumetti”.

«Non è stato facile il lavoro delle giurie internazionali, che hanno valutato con competenza e senza condizionamenti, sempre attente alla varietà e all’originalità della scrittura e delle storie narrate – ha affermato il direttore artistico Alessandro Macis –. Non è stato trascurato neanche il dibattitoricorrente sulla quantità e la qualità dei libri pubblicati in Italia – ha proseguito Macis –, nella profonda convinzione che il compito del Premio sia soprattutto quello di guidare i lettori e gli aspiranti tali verso la scelta dei testi belli e di qualità. Dato il gran numero di opere pervenute, sia da case editrici storiche che emergenti e di nicchia, l’unico rammarico è quello di aver tenuto fuori anche opere di un certo rilievo. Ma una scelta andava fatta, e la misura dei partecipanti ci inorgoglisce e ci rende maggiormente consapevoli dell’autorevolezza che il Premio ha consolidato nel tempo».

Il Festival Lussu è organizzato dall’associazione culturale L’Alambicco con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna e dei comuni di Cagliari e di Armungia, e con il patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.

I FINALISTI. Per la sezione “Saggistica”, la Giuria internazionale presieduta dallo scrittore Guido Conti, composta da Raniero Speelman dell’Università di Utrecht, dal giornalista e saggista Bruno Quaranta, da Miruna Bulumete dell’Università di Bucarest e dalla giornalista Manuela Ennas, dopo aver valutato le opere sia sul piano storico che letterario, in linea con l’indirizzo indicato dalla vita e dalle opere di Emilio Lussu, ha portato nella cinquina finalista: Mario Avagliano e Marco Palmieri per “Il dissenso del fascismo”, edito da Il Mulino; Giuseppe Montesano per “Tre modi per non morire”, Bompiani; Bianca Pitzorno per “Donna con libro”, Salani; Mirella Serri per “Mussolini ha fatto tanto per le donne!”, Longanesi; Vito Teti per “La restanza”, Einaudi. 

Per la sezione “Narrativa”, la stessa giuria ha selezionato: Matteo Melchiorre per “Il duca”, Einaudi; Eleonora Mazzoni per “Il cuore è un guazzabuglio”, Einaudi; Piersandro Pallavicini per “Il figlio del direttore”, Mondadori; Marco Drago per “Innamorato”, Bollati Boringhieri; Giorgio Boatti per “Abbassa il cielo e scendi”, Mondadori.

Per la “Narrativa a fumetti”, la Giuria internazionale presieduta dall’autore spagnolo e critico del fumetto Angel De La Calle, composta dal critico Mario Greco, dallo sceneggiatore e scrittore Bepi Vigna, e dai fumettisti Sandro Dessì e Marco Galli, ha inserito tra i finalisti: Massimo Carlotto, Irene Carbone e Emanuele Bissattini per “Citè”, edito da Round Robin; Leila Marzocchi per “L’ombra non è mai così lontana”, Oblomov; Giuseppe Galeani e Paola Cannatella per “Oriana. Una donna libera”, Rizzoli; Federico Zilli per “Provini”, Astromica; Francesco Niccolini e Sara Vincenzi per “Carlo Urbani”, Becco Giallo edizioni.

L’elenco delle opere finaliste è consultabile sul sito www.festivalpremioemiliolussu.org. I nomi dei vincitori saranno annunciati nel corso della conferenza stampa del festival, che quest’anno si terrà dal 9 al 15 ottobre a Cagliari.




Sassari, Anna Falchi sarà la madrina della fiera Promo Autunno

Claudio Rotunno: “La sua eleganza rappresenta lo spirito di positività dell’evento”

SASSARI. Anna Falchi sarà la madrina dell’edizione 2023 di Promo Autunno che il 13, 14 e 15 ottobre ritorna molto attesa al padiglione fieristico della Promocamera di Sassari. Ad annunciarlo è il patron della manifestazione, Claudio Rotunno, a poche settimane dalla conferenza stampa in cui sarà presentato il programma definitivo della fiera regionale della Sardegna: «Ho tenuto particolarmente alla presenza di un personaggio di questo spessore per la mia Sassari, città dalla quale sono partito e alla quale sono molto legato – ha affermato il noto imprenditore –. La presenza di Anna contribuirà a dare lustro al nostro grande appuntamento, quale emblema non solo di straordinaria bellezza, ma anche di eleganza e di professionalità, caratteristiche che fin dal primo momento ho voluto rappresentassero lo spirito positivo di Promo Autunno. Vorrei inondare di positività il territorio, perché dopo tre anni di stop la fiera ripartirà con più determinazione, con più voglia crescere e di rilanciare il tessuto imprenditoriale, sempre con uno sguardo attento alle eccellenze della Sardegna e senza trascurare i contatti internazionali .

La popolare attrice e conduttrice televisiva di origini italo-finlandesi, lanciata con la fascia di Miss Cinema a Miss Italia per poi diventare una celebrità del mondo cinematografico e televisivo, non ha mai nascosto il suo amore per l’isola, dove spesso trascorre le vacanze e momenti di relax. Per questo la sua presenza sarà molto gradita tra gli stand di una fiera che, a partire dal 2016 – sotto la guida della “Claudio Rotunno Events designer” – rappresenta una vetrina impareggiabile per il mondo imprenditoriale sardo e non solo.

Anche quest’anno l’evento si svilupperà su uno spazio totale di circa ottomila metri quadri, accogliendo centinaia di stand e decine di migliaia di visitatori. Gli organizzatori consigliano le aziende interessate di affrettarsi a prenotare le ultime postazioni disponibili. Nell’edizione della ripartenza (dopo tre anni di interruzione causa covid), fondamentale è stato il contributo della Camera di Commercio di Sassari che, per ogni standista, corrisponde un rimborso pari al quaranta per cento delle spese.