Nessun dorma, al Civico le voci di Nikoletta Hertsak e Mauro Secci

Il 20 settembre due straordinari talenti dell’opera lirica a Sassari per il festival firmato Ars Aurelia

SASSARI. Lei, soprano ucraino dalle note leggere e inarrivabili, lui tenore sardo dalla voce calda e vigorosa: Nikoletta Hertsak e Mauro Secci sabato 20 settembre, a partire dalle 20, saranno i protagonisti del secondo appuntamento del festival “Nessun dorma” al Teatro Civico di Sassari.

Mauro Secci, in alto Nikoletta Hertsak

Il gala lirico firmato Ars Aurelia vedrà i due artisti impegnati nelle arie e nei duetti più amati che hanno fatto la storia del melodramma, accompagnati al piano dal maestro Marco Schirru, docente dell’Accademia del Teatro della Scala e del Conservatorio di Cagliari, e interprete apprezzato in prestigiose sale da concerto. Da Verdi a Puccini, da Donizetti a Bizet e Bellini, il repertorio spazierà tra le note del Rigoletto, La Traviata, Carmen, Luisa Miller, La Bohème, La sonnambula, Lucia di Lammermoor e La Tosca.

«Il nostro obiettivo è quello di avvicinare la gente al teatro, di far amare la musica, facendo scoprire al pubblico sassarese le opere più belle e gli interpreti più apprezzati – ha affermato la direttrice artistica Irene Dore –. Nonostante sia molto giovane, Nikoletta Hertsak è una stella nascente a livello internazionale ed è una tra le figure più espressive della sua generazione. Reduce da un grande successo al Teatro Petruzzelli di Bari, riuscirà certamente a far sognare il pubblico sassarese proponendo opere senza tempo che calzano impeccabilmente con la sua fresca vocalità, abbinandosi alla perfezione con la voce del nostro tenore Mauro Secci, già applaudito nei maggiori teatri italiani in ruoli di primo piano del repertorio verdiano e pucciniano.  Un orgoglio tutto sardo che conferma l’isola come fucina di fuoriclasse tra le voci tenorili riconosciute a livello mondiale».

Irene Dore

La volontà è quella di portare sul palcoscenico voci di livello internazionale e giovani talenti in ascesa, per spingere Sassari come centro di riferimento per la musica colta in Sardegna.  Il 27 settembre il festival renderà omaggio a una delle figure femminili più affascinanti del XIX secolo: Clara Wieck Schumann, pianista e compositrice di straordinario talento, con la voce del soprano algherese Chiara Cabras e il piano di Jakob Schroeder.

Il 14 ottobre per il gran finale, sulle note del pianoforte di Schroeder saliranno sul palco del Civico il baritono napoletano Francesco Auriemma e il basso di Serramanna Alessandro Abis, uno tra i talenti più amati della scena sarda.

Nessun dorma” è organizzato dall’associazione Ars Aurelia con il sostegno e la collaborazione di Comune di Sassari, Fondazione di Sardegna, Salude & Trigu, Contrapunctum e APS San Domenico Caniga.

I biglietti sono disponibili alle Messaggerie Sarde in Piazza Castello, online sul sito www.boxofficesardegna.it e, nella giornata del 20 settembre, anche al botteghino del Teatro Civico a partire dalle 18. Per informazioni: [email protected].




AMAS a Sassari, il fenomeno della violenza sulle donne anziane

Sabato 20 settembre un importante convegno nella Sala conferenze della Fondazione di Sardegna per sensibilizzare la cittadinanza

Tra i relatori Marco Bellini e Pina Ballore

SASSARI. Nonostante l’attenzione crescente rivolta al tema della violenza di genere, la dimensione specifica relativa alle donne anziane rimane ancora ai margini del dibattito pubblico e istituzionale. Per indagare il fenomeno, scarsamente conosciuto e fortemente sottostimato, sabato 20 settembre, alle 17, nella Sala Conferenze della Fondazione di Sardegna, l’Associazione Malattia Alzheimer Sardegna propone un importante convegno che apre uno squarcio di luce soprattutto sulla condizione delle donne con demenza e altre forme di disabilità.

L’iniziativa rientra all’interno del progetto “Alzheimer Sardegna: Insieme per sostenere”, organizzato da AMAS e sostenuto dall’assessorato dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza sociale della Regione Autonoma della Sardegna. L’incontro sarà moderato dal geriatra Antonio Nieddu.

È molto atteso l’intervento di Marco Bellini, da anni impegnato nello studio e nella presa in carico di questi casi. Nel luglio 2022, è stato il primo esperto ad essere convocato in audizione dalla Commissione Parlamentare di Inchiesta sul Femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere, per riferire in merito alla condizione relativa alle donne anziane: una storica prima volta per il Parlamento italiano.

Immancabile l’intervento di Pina Ballore, presidente di AMAS Sassari: «Il nostro obiettivo non è solo quello di sensibilizzare la cittadinanza – spiega Ballore – ma anche di coinvolgere attivamente l’amministrazione comunale, affinché si possa avviare un percorso condiviso di prevenzione, ascolto e tutela. Per portare alla luce questa realtà sommersa, il convegno intende dare voce a tutte quelle donne che troppo spesso restano in silenzio.

Saranno presenti le referenti dell’associazione “Noi Donne 2005”, con cui si sta avviando una collaborazione stabile e la redazione di un documento condiviso che possa rappresentare un primo passo concreto per affrontare questa grave forma di violenza ancora troppo ignorata. Ad oggi non esistono statistiche nazionali dedicate alla violenza contro le donne over sessantacinque.

«Una delle principali cause di questa “invisibilità” – dicono gli organizzatori – è rappresentata dalla mancanza di denunce, dovuta a barriere di tipo culturale, ancora prima che giuridico. Spesso, le donne anziane vittime di abusi non sono pienamente consapevoli della propria condizione o non si riconoscono come tali, rendendo difficile l’emersione del fenomeno».

Il coordinamento organizzativo del progetto è affidato all’Associazione Culturale Music & Movie.

L’ingresso è libero, ma dati i posti limitati è necessaria prenotazione ai numeri 3336750996 – 3495386310.




Prima nazionale a Cagliari con il libro di Lorenzo Scano

Il 17 settembre “Fuori orario” alla Fondazione di Sardegna per una nuova Anteprima del Festival Premio Emilio Lussu

CAGLIARI. È uno dei talenti emergenti più in voga sulla scena della crime fiction italiana: lo scrittore Lorenzo Scano mercoledì sarà a Cagliari per presentare in Prima nazionale la sua nuova fatica letteraria, “Fuori orario“, SEM edizioni 2025. L’appuntamento del 17 settembre è in programma nella sede della Fondazione di Sardegna di Cagliari (via San Salvatore da Horta 2), alle 18, inserito nel calendario delle “Anteprime del Festival Premio Emilio Lussu – XI edizione”, organizzato dall’associazione L’Alambicco con il sostegno della Regione Sardegna. A dialogare con l’autore sarà il giornalista Andrea Frailis. L’ingresso è libero e gratuito.

Il libro. “Fuori orario” è la confessione ruvida, viscerale, attualissima, di un tempo devastato e vile, una storia di redenzione improbabile, in cui l’amore arriva dove la volontà non basta.

Scano affonda le mani nelle tenebre di una metropoli che rappresenta lo specchio di un mondo in subbuglio. Esiste una città parallela nel ventre della città. Un underground attraversato da una folla perennemente in movimento e popolato da un’umanità ai margini. Questa città è fatta di gallerie, binari e stazioni, di scale mobili, tornelli, neon e ombre che infittiscono sotto le mille luci di Milano. Ogni giorno nella metropolitana della capitale morale transita un milione e mezzo di persone. Ed è qui che approda Roberto Randazzo. Alle spalle ha un passato rovinoso, una tragedia di cui è responsabile e che gli ha rovinato la vita. Randazzo milita tra i ranghi della Milano Metro Security e si aggira come un animale ferito tra habitué che marciscono al bancone di locali di terz’ordine, senzatetto dimenticati e baby gang fuori controllo. Poi succede qualcosa. Una vecchia conoscenza propone a Roberto di organizzare il colpo che gli può cambiare la vita.




A Cagliari “la magia del cinema muto” va alla conquista dello spazio

Il 16 settembre al centro culturale Hermea prende il via la rassegna “Storie di volti e di silenzi” con “Le Voyage dans la Lune” di Georges Méliès

Quindici proiezioni dedicate a “La conquista dell’aria e i viaggi interstellari

CAGLIARI. Quindici i titoli in programma che testimoniano, attraverso il cinema degli albori, il desiderio di esplorazione dell’ultima frontiera disponibile, quella dello spazio, dando linfa alle prime sperimentazioni del genere fantascientifico. Martedì 16 settembre alle 20, al Centro culturale Hermaea di Cagliari-Pirri prende il via la IX edizione della rassegna cinematografica “Storie di volti e silenzi. La magia del cinema muto”, con la visione dell’iconico Le Voyage dans la LuneViaggio nella luna” (1902) e una serie di straordinari film a tema del grande Georges Méliès.

A introdurre la serata sarà Paolo Simoni, presidente di Home Movies Bologna, che fornirà al pubblico le coordinate per la visione dei cortometraggi di Méliès: Voyage à travers l’impossible (Viaggio attraverso l’impossibile), À la conquête du Pole (Alla conquista del Polo), La Lune à un metre (La luna a un metro), L’Éclipse du soleil en pleine lune (L’eclisse di sole con la luna piena).

Il ciclo di eventi, appuntamento ormai consolidato nel panorama culturale autunnale di Cagliari e hinterland, si svolgerà negli spazi del Centro culturale Hermaea, in via Santa Maria Chiara 24A a Pirri. L’ingresso alle proiezioni è libero e gratuito. La manifestazione è organizzata dall’associazione culturale La macchina cinema con la direzione artistica di Patrizia Masala e il sostegno della Regione Sardegna.

Tema dell’edizione 2025 è La conquista dell’aria e i viaggi interstellari” che, a partire dal 1903, quando i fratelli Wilbur e Orville Wright compiono il primo volo controllato della storia, diventa plausibile ciò che scienziati e scrittori come Jules Verne o Herbert George Wells fino ad allora avevano solo immaginato: l’ultima frontiera, il cielo e più oltre, lo spazio, può essere raggiunta e attraversata. Così la settima arte declinava con originalità, tra scienza e fantascienza, l’entusiasmo per il progresso tecnologico.

La rassegna annovera inoltre alcuni titoli particolarmente significativi per gli esordi del genere fantascientifico, “Аėlita” (1924) di Jakov A. Protazanov, primo colossal sovietico di fantascienza, “Himmelskibet-L’astronave” (1918) di Holger-Madsen e “Verdens Undergang-La fine del mondo” (1916) di August Blom, prime pellicole di fantascienza realizzate in Danimarca. In calendario anche “Frau im Mond-Una donna nella luna” (1929) di Fritz Lang, che si distingue per l’approccio scientifico alla narrazione del viaggio spaziale. Presenti in rassegna anche i registi Segundo de Chomòn, Gaston Velle, Marcel Fabre e Enrico Novelli/Yambo.

Le proiezioni saranno precedute dai seminari di approfondimento curati da studiosi, giornalisti e esperti della settima arte, come Alessandro Faccioli e Claudia Fiorito, dell’Università di Padova, Bepi Vigna, sceneggiatore e regista, Alessandro Macis, esperto di cinema e presidente dell’Associazione culturale L’Alambicco, e Lorella Costa, giornalista.

Due proiezioni saranno impreziosite da uno speciale accompagnamento di musica dal vivo: sabato 18 ottobre, negli spazi del Monte Granatico di Corso Umberto I a Siliqua, si terrà una serata dedicata proprio a Georges Méliès, che vedrà Francesco Medda “Arrogalla” e Francesco Bachis suonare durante la proiezione dei cortometraggi del regista francese dedicati al tema dei viaggi interstellari.

Sabato 25 ottobre alle 19, nella cornice della Sala Ritratti della Fondazione Giuseppe Siotto a Cagliari, in via dei Genovesi 114, com’è consuetudine la rassegna si chiuderà con l’evento speciale del cine-concerto: la proiezione del film “A message from Mars-Un messaggio da Marte” (1913) di James Wallett Waller, introdotto dal critico cinematografico Emanuele Rauco, godrà dell’accompagnamento musicale dal vivo del cantautore e chitarrista Paolo Capodacqua.

La rassegna conferma l’attenzione posta nella contaminazione tra linguaggi artistici, musica e letteratura innanzitutto, con numerosi film in programma tratti da opere letterarie, ma anche fumetto e illustrazione. È proposta infatti, negli spazi del Centro culturale Hermaea, la mostra didattica “Spazio, ultima frontiera”, organizzata in collaborazione con il Centro Internazionale del Fumetto e AMI Archivio Multimediale dell’Immaginario di Cagliari, visitabile nelle serate delle proiezioni.

L’esposizione racconta lo spazio siderale inteso come frontiera dell’avventura, sedimentatasi nel nostro immaginario grazie a una vastissima tradizione letteraria, cinematografica, fumettistica e televisiva: da Verne a Méliès, dal fumetto “L’Eternauta” al romanzo e film “La guerra dei mondi”, con il celebre adattamento radiofonico firmato da Orson Welles, la mostra offre a chi la visiti una serie di suggestioni sul tema delle sfide che l’uomo affronta per soddisfare la propria sete di conoscenza. Il programma completo sul sito www.lamacchinacinema.it.




Porto Torres, grande partecipazione a San Gavino per la serata conclusiva di “Voci d’Europa”

Il maestro Uwe Sochaczewsky: “Qui in Sardegna siamo una sola Voce”

Il Coro Polifonico Turritano, il Coro dell’Università di Sassari e l’Orchestra Sinfonica dell’Università Cattolica di Eichstätt-Ingolstadt si sono uniti in una grande formazione per dare vita a un concerto emozionante e indimenticabile

PORTO TORRES. Una fusione di “Voci d’Europa” nel vero senso della parola. Una serata memorabile che ha visto unirsi in una sola formazione, nella basilica di San Gavino a Porto Torres, il Coro Polifonico Turritano, il Coro dell’Università degli Studi di Sassari e l’Orchestra Sinfonica dell’Università Cattolica di Eichstätt-Ingolstadt in arrivo dalla Baviera, per la serata finale della 42esima edizione, ricca di emozioni e voglia di fare musica insieme.

Il maestro Uwe Sochaczewsky

Di fronte a un pubblico delle grandi occasioni, il 12 settembre i tre maestri Uwe Sochaczewsky, Laura Lambroni e Ciro Cau si sono alternati nel dirigere, tra applausi scroscianti, lo spettacolare ensemble, che dalle note sublimi dell’Ouverture del Flauto Magico di Mozart eseguita per sola orchestra ha dato vita a un’esaltante amalgama di armonie strumentali e vocali, sublimando opere senza tempo di Mozart e Mendelssohn. Nel ruolo di solista il baritono Michele Barria.

«Per me è un grande piacere essere qui alla Basilica di San Gavino, in una cornice che ha circa mille anni di storia – ha affermato Sochaczewsky – e ho pensato che questa acustica meravigliosa era così anche mille anni fa. Questo progetto è nato e si è sviluppato a un migliaio di chilometri di distanza, o forse più, e ognuno di noi ha lavorato separatamente dall’altro, fin quando non siamo arrivati qui e abbiamo messo le cose insieme, ed è stato magnifico. Io sono un convinto europeista: non ci sono tedeschi, non ci sono italiani, quindi, quando ci troviamo qui a Voci d’Europa tutto questo scompare e ci troviamo come un’unica voce».

Il maestro Laura Lambroni

Nelle parole del direttore artistico del festival, Laura Lambroni: «Questa serata è stata la sublimazione dello spirito più profondo di Voci d’Europa, che si concretizza nella diffusione e la divulgazione della musica corale all’insegna dello scambio di culture, di esperienze e opportunità di creare reti internazionali che arricchiscano l’animo di tutti».

A fine serata, la presidente del Coro Polifonico Turritano, Maria Maddalena Simile, al fianco della presentatrice Valentina Sanna, ha conferito le targhe di partecipazione ai rappresentanti delle tre formazioni artistiche, e quindi al vicesindaco di Porto Torres, Alessandro Carta, in rappresentanza del comune assieme all’assessora alla Cultura, Maria Bastiana Cocco.

Il baritono Michele Barria

«È da considerare che l’espressione “Voci D’Europa” è stata utilizzata da noi quando ancora l’Europa unita non esisteva – ha assicurato la presidente Simile –. Quindi, dal lato musicale, siamo stati lungimiranti perché a noi faceva piacere che si realizzasse la Comunità europea, e in noi non è mai venuta meno quella volontà di superare confini e generazioni».

Il festival Voci d’Europa è organizzato dal Coro Polifonico Turritano ed è inserito nel circuito Salude&Trigu della Camera di Commercio di Sassari, ed è sostenuto dalla Regione Sardegna, dalla Fondazione di Sardegna, dai comuni di Porto Torres, Borutta, Santa Maria Coghinas e Monteleone Rocca Doria, da Grimaldi lines.

La presidente Maria Maddalena Simile consegna le targhe ricordo



Mobius Dance al Civico di Sassari celebra il corpo e l’anima queer

Il 16 settembre la compagnia inglese propone “The long summer day” per il festival della danza d’autore Corpi in Movimento

SASSARI. Una danza poetica che celebra il corpo e l’anima queer in armonia con la luce trasformativa del sole. Martedì 16 settembre, alle 21, nella Sala teatrale Palazzo di Città a Sassari, la compagnia inglese Mobius Dance presenta lo spettacolo“The long summer day” per il festival della danza d’autore “Corpi in movimento”

Diretto da Gianluca Vincentini e Fabiano Culora, lo spettacolo è un percorso sensoriale che in cinquanta minuti evoca la dolcezza e l’intensità di una lunga giornata estiva, dall’alba alla notte cosmica. Un viaggio in cui i performer Naomi Chockler, William James, Michelle Scappa e Allegra Vistalli invitano a riscoprire la gioia di abitare se stessi senza giustificazioni né corazze, per dare solennità alla bellezza dell’esistere e del trasformarsi, esplorando modi per esprimere “ciò che fa stare bene”.

«In un mondo che troppo spesso racconta i corpi LGBTQIA+ solo attraverso storie di traumi, “The Long Summer day” è un atto di libertà, di cura e rivendicazione, che offre al pubblico un santuario sicuro dove non c’è bisogno di armature, ma solo il diritto di riposare e giocare», spiegano gli ideatori. L’obiettivo è riscoprire la gioia, il piacere e la naturalezza di “abitare uno spazio senza giustificazione”.

Fondata nel 2016, Mobius Dance è una compagnia di danza professionale con sede a Bradford e Leeds, pluripremiata a livello internazionale. Il suo approccio al mondo coreutico è del tutto originale. La missione del direttore artistico Gianluca Vincentini è quella di produrre opere e opportunità di danza che ispirino il pubblico a guardare, recitare o partecipare. Fondamentale per creare queste opportunità è l’attenzione a rendere la danza inclusiva, diversificata e accessibile a tutti.

“The long summer day” è stato finanziato con un Project Grant dell’Arts Council England. Il festival “Corpi in movimento” è organizzato da Danzeventi con il sostegno e il patrocinio del Mic, Regione Sardegna, Fondazione di Sardegna, Fondazione Alghero, e i comuni di Alghero, Ittireddu e Sassari. Per info contattare [email protected] o il numero 3406517531.




Venerdì a Porto Torres l’Orchestra Sinfonica dell’Università Cattolica di Eichstätt-Ingolstadt

Il 12 settembre a San Gavino cala il sipario sul festival “Voci d’Europa”

La Basilica ancora protagonista dopo l’incontro dei cori del Nord Sardegna

PORTO TORRES. Venerdì 12 settembre, alle 21, nella basilica di San Gavino di Porto Torres cala il sipario sulla 42esima edizione del festival internazionale di musiche polifoniche “Voci d’europa”: nella serata conclusiva, assieme al Coro Polifonico Turritano si esibiranno il Coro dell’Università degli Studi di Sassari e l’Orchestra Sinfonica dell’Università Cattolica di Eichstätt-Ingolstadt in arrivo dalla Germania, composta in gran parte da studenti e personale universitario, ma anche da appassionati di musica della regione. L’Orchestra è diretta dal maestro Uwe Sochaczewsky, docente del Dipartimento di Musicologia dell’Università Cattolica, nonché direttore dell’orchestra sinfonica e insegnante di direzione d’orchestra all’Università di Musica di Monaco.

La collaborazione con il Coro dell’Università di Sassari e il Coro Polifonico Turritano è iniziata nel 2019, anno in cui l’orchestra si è esibita per la prima volta al festival Voci d’Europa. Un rapporto interrotto dalla pandemia, ma poi rinsaldato nel secondo progetto congiunto che ha visto la formazione sarda ospite lo scorso anno a Eichstätt.

Coro polifonico algherese

La Basilica di San Gavino ritorna quindi a essere protagonista dell’appuntamento finale del festival, dopo la serata dell’8 settembre, che ha visto esibirsi di fronte a un folto pubblico tre importanti formazioni del Nord Sardegna: il Coro Polifonico Algherese diretto dal maestro Ugo Spanu, la Polifonica Santa Cecilia di Sassari diretta da Alessio Manca e il Coro Lux Nova di Ossi diretto da Salvatore Spanedda.

Polifonica Santa Cecilia di Sassari

I tre maestri hanno evidenziato l’alto valore formativo insito in iniziative di condivisione musicale come questa, appuntamenti sempre più rari, utili sia agli insegnanti sia ai coristi per confrontarsi sulle modalità di interpretazione. Sono momenti di crescita per tutti, anche per il pubblico che ha apprezzato in particolar modo il repertorio molto variegato.

Il festival Voci d’Europa è organizzato dal Coro Polifonico Turritano ed è inserito nel circuito Salude&Trigu della Camera di Commercio di Sassari, ed è sostenuto dalla Regione Sardegna, dalla Fondazione di Sardegna, dai comuni di Porto Torres, Borutta, Santa Maria Coghinas e Monteleone Rocca Doria, da Grimaldi lines.

Coro Lux Nova di Ossi



Chiudere un occhio (o due): il caso Maracaibo e la gestione delle concessioni ad Alghero

Alghero, 10 Settembre 2025 – redazione on line

Dal suolo pubblico al TAR, dai regolamenti ignorati alle deroghe sospette: un mosaico di irregolarità che chiede risposte.

Il profilo Facebook da cui arriva la denuncia potrebbe non essere autentico, ma chi scrive dimostra di conoscere a fondo documenti e vicende che riguardano le concessioni ad Alghero. Dietro questo nome potrebbe esserci una o più persone molto ben informate. Ai proprietari del Maracaibo va il consiglio di rispondere pubblicamente con atti e documenti per chiarire la propria posizione e disinnescare una polemica che sta creando grande clamore in città.

La decisione di pubblicare questa notizia nasce da una constatazione: ad Alghero ci sono numerose concessioni scadute, addirittura dal 2019, eppure l’unico caso trattato con estrema severità è stato quello di Villa Maria Pia, gestita e recuperata dalla famiglia Meloni. Una disparità che apre un ragionevole dubbio sull’attività di controllo e monitoraggio dell’amministrazione comunale.


Una lettera che scuote il dibattito pubblico

Dopo mesi di silenzio, Francesco Perelli – o chi si cela dietro questo nome – ha deciso di tornare a scrivere, portando all’attenzione dei cittadini un caso che definisce emblematico delle “zone grigie” che da anni si annidano nella gestione delle concessioni comunali. Al centro dell’indagine c’è il chiosco Maracaibo, sul lido di Alghero, la cui concessione – secondo quanto riportato – sarebbe scaduta da tempo e prorogata con tacito assenso, nonostante passaggi di mano ritenuti illegittimi.

Il nodo delle concessioni

La concessione, spiega Perelli, non è una proprietà privata ma un bene pubblico da assegnare tramite bando. In questo caso, invece, negli anni si sarebbero verificati trasferimenti di gestione non consentiti dalla legge. Il risultato: un’attività che continua a operare senza una nuova gara, con un danno economico per il Comune e un’ingiustizia per chi rispetta le regole.

Spostamenti, favori e ampliamenti sospetti

Il chiosco – nato come semplice punto vendita – è stato spostato dalla posizione originaria grazie a documenti e autorizzazioni considerate “dubbie”. Con il tempo ha ottenuto la possibilità di ampliare il suolo pubblico fino a 30 mq, misura concessa solo ai chioschi del Lido, che ne ha fatto crescere enormemente il valore. Nonostante ciò, i gestori hanno persino presentato ricorsi per ottenere ulteriori spazi.

Oltre i limiti di legge

Secondo la denuncia, il chiosco occuperebbe in realtà molto più dei 30 mq consentiti. Inoltre, la concessione – che dovrebbe essere stagionale – verrebbe pagata con tariffa annuale, ben più bassa, con un mancato incasso per le casse comunali che, negli anni, ammonterebbe a decine di migliaia di euro.

Il “colmo dei colmi”: oltre 100 metri di suolo

Un provvedimento del SUAPE avrebbe autorizzato ulteriori 70 mq “per eventi”, in contrasto con il regolamento comunale. In questo modo, l’attività disporrebbe di oltre 100 mq, alterando gli equilibri di mercato e creando un precedente pericoloso.


Documenti inviati alle autorità

Il materiale raccolto è stato trasmesso a membri del Consiglio comunale, al sindaco, alla giunta, al comandante della polizia locale e ora anche alla Procura della Repubblica e all’Autorità Nazionale Anticorruzione. Perelli sottolinea che, finora, l’unica risposta è stato un silenzio imbarazzante.

Un appello ai cittadini e agli imprenditori

Nella sua conclusione, l’autore della denuncia invita imprenditori seri, comitati e associazioni a unirsi per chiedere trasparenza e nuove regole. Propone di revocare la concessione al Maracaibo, recuperare i mancati introiti e indire un nuovo bando pubblico.

Il bavaglio e il silenzio dell’informazione locale

In questo clima di polemiche e silenzi istituzionali, non aiuta il comportamento di chi dovrebbe garantire spazio al libero confronto. La pagina Facebook “SOS ALGHERO – LA PAROLA AGLI ALGHERESI”, che dovrebbe dare voce ai cittadini, ha invece deciso di mettere il bavaglio, oscurando e censurando i contenuti scomodi. Un atteggiamento grave, che non solo limita il dibattito pubblico, ma tradisce anche il principio stesso su cui la pagina dice di fondarsi: essere uno spazio di libera espressione.


Punti chiave della vicenda

  • La concessione del chiosco Maracaibo sarebbe scaduta e prorogata con tacito assenso.
  • Ci sarebbero stati trasferimenti di gestione illegittimi.
  • L’attività occuperebbe più dei 30 mq previsti e pagherebbe tariffe agevolate.
  • Un provvedimento SUAPE avrebbe portato lo spazio a oltre 100 mq.
  • In città risultano circa 50 concessioni scadute dal 2019.
  • Villa Maria Pia è stata l’unica trattata con durezza, alimentando il sospetto di controlli “a due velocità”.
  • La documentazione è stata inviata a Comune, Procura e ANAC.

La domanda finale

Perché in questa città non si fanno nuovi bandi, dando a tutti la possibilità di portare avanti il proprio progetto imprenditoriale?




Sassari, sabato al Civico prende il via il “Nessun dorma”

A inaugurare il festival firmato Ars Aurelia sarà Maurizio Vanni con il suo spettacolo “L’altra storia del bello. Dal Neolitico al Novecento”

SASSARI. Sabato 13 settembre alle 20, il Teatro Civico di Sassari inaugura il cartellone del Festival Nessun Dorma con lo spettacolo “L’altra storia del bello. Dal Neolitico al Novecento”, scritto e interpretato da Maurizio Vanni, museologo, critico e storico dell’arte tra i più autorevoli in Italia nel campo della valorizzazione culturale e del management museale.

Maurizio Vanni

Con lui sul palco si esibiranno gli attori Francesca Arcadu, Carlo Massei, Francesca Murtula e Luigi Sias, accompagnati dal violoncello di Luca Carta Mantiglia e dal pianoforte di Daniela Gonzalez, per un viaggio in cui la parola e la musica si intrecciano e restituiscono un percorso originale alla scoperta del concetto di “bello”, dalle prime espressioni artistiche dell’uomo fino alla contemporaneità.

«Aprire il festival con L’altra storia del bello significa portare in città un dialogo accessibile tra arti, idee e persone: un’esperienza che unisce competenza, emozione e meraviglia, proprio nello spirito inclusivo con cui immaginiamo Nessun Dorma», afferma Irene Dore, direttrice artistica del progetto firmato Ars Aurelia.

La missione di Ars Aurelia è quella di rendere la musica e la cultura esperienze vive e condivise, abbattendo barriere sociali e generazionali, coinvolgendo le comunità locali e valorizzando i giovani talenti accanto agli artisti affermati. La visione è quella di una Sardegna che diventa laboratorio culturale internazionale, capace di unire eccellenza artistica, inclusività, sostenibilità ambientale ed economica. Nessun Dorma nasce proprio da questo orizzonte: un festival che intreccia linguaggi, valorizza il patrimonio storico della città e apre la lirica e l’arte a un pubblico più ampio e curioso.

Con questa prima serata, il festival inaugura un percorso artistico che fa della contaminazione tra saperi, musica e comunità la sua cifra distintiva: un invito a guardare al “bello” come esperienza viva, contemporanea e condivisa.

Il festival è organizzato da Ars Aurelia in collaborazione con Contrapunctum e con l’Associazione culturale di volontariato San Domenico Caniga, sostenuto dalla Fondazione di Sardegna e dal progetto Salude & Trigu della Camera di Commercio di Sassari, con il patrocinio del Comune di Sassari. A livello regionale, Nessun Dorma gode anche della collaborazione con partner culturali e imprenditoriali che credono nella cultura come motore di crescita per il territorio: dalle associazioni musicali sarde alle realtà impegnate nel turismo sostenibile, fino alle imprese creative e ai media locali che accompagneranno la comunicazione del festival.

I biglietti per il 13 settembre sono disponibili alle Messaggerie Sarde (in Piazza Castello a Sassari) e online su Box Office Sardegna (Boxol). Per informazioni e aggiornamenti contattare [email protected].




Sassari, Bulgaria e Sardegna trionfano al “Solista con orchestra”

Prima classificata Vassa Atanasova di Sofia e secondo Raffaele Crobu di Cagliari

L’evento promosso dal CISM ha premiato anche Luca Delogu di Sassari e Damiano Maxia di Olbia: calcheranno i palcoscenici di Italia, Bulgaria e Spagna

SASSARI. Hanno appena sedici e diciassette anni ma tanto talento e provengono dalla Bulgaria e dalla Sardegna: Vassa Atanasova di Sofia e Raffaele Crobu di Cagliari sono la prima e il secondo classificato del concorso internazionale “Il Solista con orchestra”, giunto quest’anno alla III edizione. Domenica 7 settembre, i due virtuosi del piano hanno incantato il pubblico del Teatro Civico di Sassari in un emozionante concerto finale, accompagnati magistralmente dall’orchestra Ars Musicandi diretta dal maestro Pio Salotto del Conservatorio di Cagliari.

Dopo aver eseguito il Concerto numero due in Si bemolle maggiore Opera 19 di Beethoven, Atanasova ha espresso grande soddisfazione per l’idea di un concorso internazionale a Sassari, caratterizzato da «un metodo di valutazione accurato, che ha permesso di mostrare la progressione dei partecipanti grazie alle lezioni con i maestri».

Anche Crobu, che ha interpretato il KV 414 in La maggiore di Mozart, non ha nascosto l’emozione: «È un risultato inaspettato, frutto di un confronto con artisti di altissimo livello. Porterò con me tanta gratificazione e la voglia di continuare a migliorare».

I due vincitori, nelle prossime settimane avranno la possibilità di calcare i palcoscenici di Italia, Bulgaria e Spagna nella stagione concertistica 2025-2026. Un riconoscimento speciale, quest’ultimo, che è stato conferito anche ai sardi Luca Delogu di Sassari e Damiano Maxia di Olbia, giunti sino alle fasi finali del contest.

Da semplice pianista a pianista d’orchestra, per i due giovani vincitori è stato un momento di armonia e condivisione, in cui la tensione e le preoccupazioni del solista si condividono e dirottano nella musica d’insieme. Per i saluti istituzionali sono intervenuti il sindaco Giuseppe Mascia e l’assessora alla Cultura, Nicoletta Puggioni.

«Nel nostro DNA c’è la volontà di offrire ai giovani un ponte tra il mondo accademico e quello professionale – ha ricordato il direttore artistico Stefano Mancuso –, e vogliamo creare occasioni concrete di crescita».

Il contest, promosso dall’associazione CISM – Centro Internazionale Studi Musicali in collaborazione con Musicando Insieme, con il patrocinio del Comune di Sassari e il sostegno della Fondazione di Sardegna, si distingue per una formula originale: sei giorni di prove, workshop e confronti con la giuria, che hanno permesso di valutare non soltanto la singola esibizione, ma l’intero percorso di crescita dei partecipanti nel dialogo tra solista e orchestra.

La giuria era composta dal direttore d’orchestra Pio Salotto, dal primo violino Marco Ligas (portavoce del voto collettivo dell’orchestra), dal pianista Gianluca Paschino e da Filippo Maria D’Angelo, vicepresidente del CISM.