Film, fumetti e murales a CineMartist

A Martis dal 21 al 29 agosto. Tra gli ospiti Igort, Anna Kauber, Andrea Arru, Bruno Enna, Emiliano Longobardi, Paola Cireddu, Roberto Achenza

Il murale dedicato a Gian Maria Volonté realizzato nella scorsa edizione

L’omaggio a Fiorenzo Serra nel centenario della nascita, un’intera giornata con Igort tra illustrazione e cinema, il fumetto secondo Emiliano Longobardi e Bruna Enna, le donne pastore raccontate da Anna Kauber, la nuova stella del piccolo e grande schermo Andrea Arru, i cortometraggi d’autore firmati da Paola Cireddu e Roberto Achenza e quelli realizzati durante il festival dai giovani filmmaker invitati per una residenza artistica. E poi film d’animazione, un laboratorio di pittura murale, attività di scultura, una mostra, i risultati del progetto portato avanti nelle scuole secondarie del territorio per la diffusione del linguaggio cinematografico con i registi-docenti Mario Piredda, Sergio Scavio, Nicola Contini e Matteo Incollu.

È davvero ricco il programma della quarta edizione di CineMartist, in programma a Martis dal 21 al 29 agosto. Una crescita costante quella del festival nato nel 2018 e caratterizzato dalla multidisciplinarità e dall’attenzione alla formazione artistica. Gran parte degli eventi si svolgeranno nella centrale Piazza San Giovanni, con le proiezioni pomeridiane al Centro polivalente, ma la manifestazione come sempre coinvolgerà tutto il paese di Martis. E non solo. Anche quest’anno gli studenti-autori invitati a realizzare dei corti durante il festival si sposteranno per girare le loro opere in tutta l’Anglona, in particolare nei comuni di Chiaramonti, Sedini, Laerru, Perfugas, Nulvi, Bulzi.

CINEMA E ANTROPOLOGIA. Nel centenario della nascita CineMartist omaggia Fiorenzo Serra, il più importante documentarista sardo (scomparso nel 2005) che con i suoi lavori, diversi corti e il famoso lungometraggio “L’ultimo pugno di terra” realizzato negli anni Sessanta, ha fatto conoscere meglio l’isola ai sardi stessi e al mondo. Due opere di pittura murale ispirate a Serra saranno realizzate nelle strade di Martis durante un laboratorio condotto da studenti del corso di pittura dell’Accademia di Belle Arti di Sassari, con la supervisione del docente Giovanni Sanna. L’attività, che coinvolgerà anche bambini e ragazzi del paese, si svilupperà da lunedì 23 agosto a giovedì 26 agosto quando i murales saranno presentati al pubblico (alle 18.45) con interventi di alcuni rappresentanti del Laboratorio di antropologia visuale “Fiorenzo Serra” della Società umanitaria – Cineteca sarda. L’omaggio al regista continuerà domenica 29 agosto (alle 21.15) con la proiezione dei corti “Artigiani della creta”, “Desulo” e “Un feudo d’acqua” introdotti da Antioco Floris, studioso della sua opera e responsabile del Celcam dell’Università di Cagliari.  Ma a Fiorenzo Serra si può per certi versi legare anche il documentario “In questo mondo” di Anna Kauber che l’autrice presenterà a Martis sabato 28 agosto (alle 21.30). Un viaggio lungo tutta l’Italia, con tappe anche in Sardegna, per raccontare le donne dedite alla pastorizia. Uno sguardo poetico, al femminile, sul mondo rurale. A dialogare con la regista dopo la proiezione ci sarà Lorenzo Hendel, docente di cinema documentario ed ex responsabile editoriale di Doc3 sul terzo canale Rai.

IGORT DAY. In un festival che parte dal cinema e si apre ad altri linguaggi non ci può essere ospite più perfetto: Igort, conosciuto come uno dei più grandi fumettisti a livello internazionale ma impegnato anche nel mondo del cinema, della musica e non solo. Oltre a essere autore di tantissime storie disegnate, ha infatti all’attivo mostre alla Biennale di Venezia, a New York, Tokyo, Parigi, ha registrato album di pop ed elettronica, scritto libri e sceneggiature, diretto film. Senza dimenticare che è anche direttore della rivista Linus e fondatore della casa editrice Oblomov. Un artista eclettico, straordinario, che CineMartist celebra venerdì 27 agosto con una giornata interamente dedicata al suo lavoro. Si parte con la proiezione (alle 17.30) del documentario “Manga Do” realizzato da Domenico Distilo e di cui Igort è protagonista. Le immagini seguono il disegnatore in uno dei suoi viaggi in Giappone, l’amato Paese del Sol Levante che ha raccontato nei tre volumi dei “Quaderni giapponesi”, l’ultimo dei quali uscito pochi mesi fa. Non l’unica pubblicazione recente del fumettista cagliaritano che poco prima dell’estate ha regalato ai suoi lettori anche “Inchiostro su carta”, artbook dove sono raccolte una selezione di illustrazioni realizzate in oltre quarant’anni di carriera. Un percorso artistico eccezionale di cui parlerà nell’incontro con il pubblico in programma (alle 19) al termine della proiezione pomeridiana. Dopo la pausa per la cena riflettori ancora su Igort, ma questa nelle vesti di regista del lungometraggio “5 è il numero perfetto” tratto dalla sua omonima graphic novel di grande successo. Il film con protagonista Toni Servillo, affiancato da Valeria Golino e Carlo Buccirosso, sarà presentato (alle 21.30) dallo stesso autore.

FUMETTI E ANIMAZIONE. Il particolare linguaggio delle nuvole parlanti trova spazio nel programma di quest’anno non solo con Igort. Tra gli ospiti del festival anche Emiliano Longobardi con il suo “Rusty Dogs”, progetto originalissimo che raccoglie cinquanta sue storie brevi di genere noir disegnate da altrettanti disegnatori, e Bruno Enna, affermato autore per Disney e Bonelli. Due sceneggiatori invitati a raccontare al pubblico le caratteristiche della scrittura legata al fumetto. Gli incontri, con Longobardi sabato 28 agosto e con Enna domenica 29 agosto (sempre alle 19), saranno preceduti dalla proiezione al Centro polivalente di due capolavori del genere d’animazione: “Una lettera per Momo” del giapponese Hiroyuki Okiura e “Arrugas – Rughe” diretto da Ignacio Ferreras e basato sulla graphic novel con lo stesso titolo del grande fumettista spagnolo Paco Roca.

UNA STELLA NASCENTE E NUOVI AUTORI. A Star is Born. La citazione del titolo di un famoso film, dai tanti remake, viene naturale perché ormai è una lanciatissima giovane promessa attoriale a livello nazionale. Andrea Arru, quattordicenne cresciuto a Ploaghe, dopo piccole esperienze in corti di filmmaker sardi (tra queste anche una alla prima edizione di CineMartist) ha spiccato il volo ed è sempre più richiesto da importanti produzioni televisive e cinematografiche: in autunno lo si vedrà nella serie “Storia di una famiglia perbene” di cui è protagonista, intanto ha già interpretato Raoul Bova bambino nella fiction “Buongiorno mamma”, è stato il figlio di Alessio Boni nel film “Calibro 9” di Toni D’Angelo” e soprattutto il nipote di Loretta Goggi in “GlassBoy” che sarà proiettato in anteprima regionale a Martis giovedì 26 agosto (alle 21.30). Presente Andrea Arru che nel lungometraggio diretto da Samuele Rossi ha il ruolo principale, quello di Pino che a causa di una malattia e di una famiglia iperprotettiva vive quasi in solitudine fino a quando non fa amicizia con un gruppo di stravaganti ragazzini. A proposito di novità, come ogni anno il festival dà spazio anche a registi sardi emergenti. In questa edizione a Paola Cireddu, con la sua già pluripremiata opera prima “L’uomo del mercato” che racconta di un personaggio ai margini della società in un quartiere popolare di Cagliari, e Roberto Achenza con il suo recentissimo “Un piano perfetto”, storia di due amici squattrinati e senza speranze che tentano una rapina in un bar.

SCUOLA E TERRITORIO. Il territorio come ispirazione e set per le opere di nuove generazioni di registi. È questa la priorità di CineMartist, l’idea sulla quale è nato il festival. Favorire quindi l’incontro tra studenti-autori e spingerli a confrontarsi con il territorio, ormai quasi tutta l’Anglona è coinvolta, per produrre durante una residenza artistica dei cortometraggi di qualsiasi genere. Da qui la collaborazione con istituzioni e scuole che si occupano di formazione cinematografica in Sardegna: in particolare l’Accademia di Belle Arti di Sassari, l’Università di Cagliari, la Società Umanitaria di Carbonia. Ma quest’anno gli organizzatori del festival non si sono limitati a questo. Hanno voluto che anche autori davvero giovanissimi si potessero esprimere e raccontare questi territori. Gli studenti delle scuole secondarie di Chiaramonti, Ploaghe e Sedini che sabato 21 agosto (alle 21.30) mostreranno come durante l’ultimo anno scolastico hanno interpretato il linguaggio cinematografico coordinati dai registi-docenti Mario Piredda, Sergio Scavio, Nicola Contini e Matteo Incollu. Il progetto, “CineMartist, didattica del cinema e ri-generazione”, cofinanziato grazie al bando “Cinema per la scuola: buone pratiche, rassegne e festival” promosso dal Ministero dell’Istruzione e dal Ministero della Cultura nell’ambito del “Piano nazionale di educazione all’immagine per le scuole”, ha permesso infatti a gruppi di studenti e insegnanti di questi istituti di vivere la realtà della produzione di un piccolo film. Dal soggetto, alla sceneggiatura, alla scenografia e al lavoro con gli attori, fino alle riprese e al montaggio.

M’ARTIST: PITTURA E SCULTURA. Il festival CineMartis nasce come iniziativa culturale di approfondimento, teorico e pratico, sul cinema. Una riflessione che già dalla seconda edizione si è estesa ad altri linguaggi artistici, provando a cercare anche delle connessioni tra questi e quello cinematografico. Sono state così realizzate opere di street art e scultoree nelle strade e nelle piazze del Comune, alcune di queste ispirate al mondo della settima arte. In un’ottica sempre focalizzata sul forte legame tra produzione artistica e didattica dell’arte quest’anno nasce, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Sassari, la sezione “M’ArtisT” che oltre a un laboratorio di pittura murale tenuto dagli studenti del corso di pittura del docente Giovanni Sanna, comprende attività di scultura con la realizzazione di alcune opere da parte degli allievi dei docenti Federico Soro e Davide Fadda. In programma anche una mostra dal titolo “Echi di ritorno”, bipersonale dei giovani artisti Davide Manca e Giuseppina Paola Moretti che sarà inaugurata sabato 21 agosto (alle 19) e sarà visitabile nelle sale del museo di Martis per tutto il festival.

21 AGOSTO

19.00 – Inaugurazione mostra “Echi di ritorno”

21.30 – Proiezione corti realizzati con le scuole all’interno del progetto Cips

26 AGOSTO

18.45 – Presentazione dei lavori del laboratorio di pittura murale: omaggio a Fiorenzo Serra

21.30 – Proiezione del lungometraggio “GlassBoy” con il protagonista Andrea Arru

27 AGOSTO (Igort Day)

17.30 – Proiezione del documentario “Manga Do” su Igort

19.00 – Incontro con Igort

21.30 – Proiezione “5 è il numero perfetto” con il regista Igort

28 AGOSTO

17.00 – Proiezione film d’animazione “Una lettera per Momo

19.00 – Incontro con fumettista Emiliano Longobardi

21.30 – Proiezione del documentario “In questo mondo” con la regista Anna Kauber

29 AGOSTO

17.00 – Proiezione film d’animazione “Arrugas”

18.35 – Visita guidata alle opere realizzate dagli allievi dell’Accademia

19.00 – Incontro con fumettista Bruno Enna

21.15 – Proiezione corti di Fiorenzo Serra, con Antioco Floris

22.00 – Proiezione corto “L’uomo del mercato” di Paola Cireddu

22.30 – Proiezione corto “Un piano perfetto” di Roberto Achenza

23.00 – Proiezione corti realizzati durante la residenza artista dagli studenti-filmmaker

23-26 AGOSTO

Laboratorio di pittura murale

23-39 AGOSTO

Residenza artistica degli studenti-filmmaker

27-29 AGOSTO

Attività di scultura




L’800 ad Alghero, un viaggio nel secolo della borghesia

Dal 9 al 18 ottobre un tuffo  nel passato tra musica, teatro, gastronomia con l’evocazione storica curata dall’associazione Itinerari nel Tempo

Il secolo lungo, della borghesia, dell’unità d’Italia. L’Ottocento rivive ad Alghero grazie all’associazione Itinerari nel Tempo che propone un tuffo nel passato con il suo progetto di rievocazione-evocazione storica. Mostre, passeggiate in abiti d’epoca, cene a lume di candela, concerti di musica classica, narrazione teatralizzata di eventi che hanno segnato quel periodo ricco di cambiamenti. Attorno a questi elementi ruota il programma della IV edizione della manifestazione “L’800 ad Alghero” che si svolgerà dal 9 al 18 ottobre, nel pieno rispetto delle norme sanitarie. «Il progetto – spiega Andrea Sini, presidente dell’associazione organizzatrice – ha come obiettivo quello di diffondere e infondere negli spettatori un senso di appartenenza e di partecipazione attiva alla vita sociale, attraverso la conoscenza della storia locale e nazionale. La riscoperta dell’autenticità delle tradizioni di un popolo costituisce un arricchimento culturale volto al miglioramento della nostra società».

L’inaugurazione è prevista venerdì 9 ottobre, alle 19.45 nella Chiesa di Santa Maria, con un concerto corale dal repertorio romantico dell’associazione Musicale G. Rossini di Sassari, sotto la direzione artistica di Clara Antoniciello. Sabato 10 ottobre ci si sposta in Piazza del Teatro per rivivere, dalle 20, uno spaccato del passato appartenuto alla città attraverso l’evocazione teatralizzata degli avvenimenti accaduti ad Alghero il 25 marzo del 1821: l’insurrezione popolare causata dall’esportazione del grano per trarne maggior guadagno, fatto che provocò l’aumento dei prezzi e una minor disponibilità del grano per la città. Uno spettacolo proposto in collaborazione con l’associazione culturale Les Bruixes per la regia di Federico Pacifici, attore dalla lunga esperienza teatrale, cinematografica e televisiva. Il viaggio nella storia continua domenica 11 ottobre alle 19 con l’inizio della passeggiata nel centro storico in abiti di metà Ottocento. I rievocatori incontreranno così tra le vie della città vecchia i passanti, indossando vestiti che sono frutto di precise ricerche storiche. La passeggiata terminerà alle 20 nella Cattedrale di Santa Maria che ospiterà un concerto di musica classica, organizzato in collaborazione con l’Istituto artistico musicale G. Verdi di Alghero, con protagonisti il violinista Michelangelo Lentini e i Solisti dell’Ichnusa Chamber Orchestra. Nella stessa serata, dopo il concerto, è in programma una cena storica con minuta curata dall’esperto gastronomo Giovanni Fancello.  Il ristorante la Lepanto ospiterà i commensali (ingresso in questo caso a pagamento) per una serata all’insegna del gusto, dei profumi e delle atmosfere di una cucina d’altri tempi. La manifestazione proseguirà martedì 13 ottobre con una giornata ricca di appuntamenti. Alle 17.30 nella Torre di San Giovanni in programma la cerimonia di uno speciale annullo postale con il Circolo filatelico numismatico del collezionismo e modellismo algherese e l’inaugurazione della mostra “Raccontiamo Alghero e la Sardegna tra ‘800 e ‘900” che rimarrà aperta fino al 18 ottobre. A seguire un incontro su Giuseppe Manno con Mauro Porcu, direttore del Museo Casa Manno, che racconterà aspetti della vita pubblica e privata del grande intellettuale e politico algherese vissuto nell’Ottocento.

Per informazioni si può visitare il sito www.800evocazione-rievocazione.it

Per alcuni appuntamenti è richiesta la prenotazione obbligatoria: ([email protected] oppure WhatsApp 3297437458)




Festival Premio Emilio Lussu, la VI edizione a Cagliari dall’1 al 6 ottobre

Linguaggi artistici a confronto e tanti ospiti nel ricordo del grande intellettuale sardo. Riconoscimento alla carriera a Santino Spinelli

 

Uomo d’azione e di cultura, politico e scrittore, simbolo dell’antifascismo e padre costituente. Per celebrare la memoria di uno dei più grandi personaggi sardi del Novecento ritorna dall’1 al 6 ottobre, a Cagliari, il Festival Premio Emilio Lussu.  Il confronto tra i diversi linguaggi artistici caratterizza il programma della manifestazione che in questa VI edizione si svolgerà interamente nella sala conferenze dell’Hotel Regina Margherita, nel pieno rispetto delle normative in materia di contenimento dell’emergenza epidemiologica Covid-19. Tra i tanti ospiti il musicista e scrittore Santino Spinelli per ritirare il riconoscimento alla carriera conferito tutti gli anni a una personalità rappresentativa del mondo della cultura che si è contraddistinta e adoperata per un’intensa attività in difesa degli alti valori culturali e dell’impegno civile, vicina allo spirito di libertà e democrazia che ha improntato l’intera esistenza di Lussu. L’iniziativa, organizzata dall’associazione culturale L’Alambicco con il patrocinio del Camera dei Deputati, il contributo degli assessorati alla cultura della Regione Sardegna e del comune di Cagliari e numerosi partner, prevede un ricco calendario di appuntamenti tra letteratura, cinema, storia. E ovviamente le premiazioni dei vincitori del concorso di “Poesia e Narrativa”, edita e inedita, e della sezione “Fumetti, illustrazioni e bozzetti”.

 

IL PROGRAMMA

L’inaugurazione è prevista giovedì 1° ottobre, alle 17.30, con il saluto delle autorità e degli organizzatori prima della presentazione del libro “Le galanti. Quasi un’autobiografia” di Filippo Tuena (Il Saggiatore) che nella V edizione del festival ha vinto il primo premio di narrativa edita. A dialogare con l’autore ci sarà Caterina Arcangelo, presidente del Cisle (Centro internazionale di studi sulle letterature europee) di Torino. Alle 18.45 spazio al premio BookCiak Azione! dedicato all’intreccio tra cinema e letteratura attraverso dei corti ispirati alle pagine dei libri. La direttrice Gabriella Gallozzi, con il critico cinematografico Elisabetta Randaccio, introdurrà la visione dei corti vincitori del concorso già presentati all’ultima Mostra di Venezia come evento di pre-apertura delle Giornate degli Autori. A chiudere la serata, dalle 19.30, la presentazione di “Un bombardamento notturno”, racconto di Emilio Lussu inedito sino all’anno scorso (Edizioni Herny Beyle) a cura di Giuseppe Caboni che per l’occasione dialogherà con la linguista Cristina Lavinio.

L’intensa giornata di venerdì 2 ottobre parte dalla mattina, alle 10, con una conferenza dal titolo Letteratura italiana ed ebraismo che vedrà come protagonisti Raniero Speelman, docente all’Università di Utrecht, e Nevin Ozkan, dell’Università di Ankara, per una riflessione sulla storia della cultura del nostro Paese nel XX secolo a partire dalle opere di Primo Levi. Nel pomeriggio, alle 17, presentazione del libro “Cesare Zavattini a Milano (1929-1939)” di Guido Conti (ed. Ticinum) prima di una tavola rotonda su Fascismo, afascìsmo, antifascismo con interventi del giornalista Antonio Padellaro, della storica Valeria Deplano e di Walter Falgio dell’Istituto sardo per la storia dell’antifascismo e della società contemporanea. Alle 19.15 si prosegue con la presentazione di due libri pubblicati sempre da Ticinum Editore: “Guareschi a strisce. Le strip di Giovannino Guareschi per il Bertoldo e la Stampa (1936-1943)” a cura di Elisabetta Balduzzi, Giorgio Casamatti, Guido Conti e “Il Dott. Mabuse” di Giovannino Guareschi con testi di Giorgio Casamatti e Guido Conti, a cura di Elisabetta Balduzzi. A dialogare con i curatori sarà lo studioso di onomastica letteraria Roberto Randaccio. Subito dopo, intorno alle 20, è prevista la cerimonia del conferimento del Premio Lussu alla carriera a Santino Spinelli, noto musicista e scrittore che è l’unico rappresentante per l’Italia al parlamento dell’Unione Internazionale Romaní, organizzazione non governativa con sede a Praga, attiva nel campo dei diritti dei popoli romaní, alla quale è stato garantito lo status consultivo in alcuni organi delle Nazioni Unite.

Sabato 3 ottobre si comincia alle 11 con un aperitivo letterario all’insegna del fumetto. Àngel De La Calle presenterà il suo graphic novel “Ritratti di guerra” (001 edizioni) accompagnato da Mario Greco, direttore artistico della rivista FuoriAsse. Dalle 17.30 l’atteso momento delle premiazioni: la principale sezione è dedicata alla “Poesia e Narrativa”, edita e inedita, con i riconoscimenti assegnati dalla giuria formata da Margherita Rimi, Miruna Bulumete, Raniero Speelman e Manuela Ennas. Da un paio d’anni è stata introdotta anche la categoria “Fumetti, illustrazioni e bozzetti”, i cui premi sono conferiti dalla giuria composta da Sandro Dessì, Àngel De La Calle, Mario Greco e Massimo Spiga.

La giornata di domenica 4 ottobre sarà interamente dedicata al terzo Seminario internazionale di studi su Emilio Lussu. Titolo del convegno, coordinato da Gian Giacomo Ortu dell’Università di Cagliari, “La costruzione del nuovo: fra letteratura e politica”. A partire dalle 10 interverranno Luisa Marinho Antunes, (Università di Madeira, Portogallo), Giovanna Granata (Università di Cagliari), Giuseppe Caboni, (Istituto Emilio e Joyce Lussu), Michele Pinna (Istituto di studi e ricerche Camillo Bellieni), Daniela Marcheschi (Comitato scientifico internazionale del Festival Premio Emilio Lussu). Nel pomeriggio, dalle 16, Alberto Cabboi (Sistema museale di Armungia), Gian Giacomo Ortu e Silvia Tomasi (Perito d’arte) prima delle conclusioni.

Ancora diversi appuntamenti lunedì 5 ottobre tra letteratura, fumetto e cinema. Alle 17.30 è in programma la presentazione del libro “Io sono l’Alzheimer. Guida pratica per conoscere e affrontare la malattia” di Simona Recanatini (Edizioni Gribaudo). Ad affiancare l’autrice ci sarà Maria Stefania Putzu, presidente dell’associazione Alzheimer di Cagliari. Alle 18.15 è previsto l’inizio della tavola rotonda Nuovi media: fumetti, illustrazioni, grafic novel e animazione coordinata da Mario Greco e con gli interventi di quattro importanti illustratori e fumettisti: Àngel De La Calle, Sandro Dessì, Andrea Ferraris, Chiara Rapaccini. Per le 20 spazio al cinema con la proiezione del documentario “Il cavaliere dell’Altipiano” di Massimiliano Rais introdotta da Alessandro Macis, direttore artistico della manifestazione.

Il Festival Premio Emilio Lussu si chiuderà martedì 6 ottobre con un programma incentrato sulla poesia. Alle 11 protagonista la Scuola popolare di poesia per la pace, diretta dal poeta Gianni Mascia, per un omaggio allo scrittore Andrea Camilleri con Gerardo Ferrara (voce e strumenti etnici) e Gianni Mascia (narrazione poetica). Alle 17.30 è prevista la presentazione dell’opera omnia di Bartolo Cattafi (edizioni Le Lettere) a cura di Diego Bertelli e della nuova collana di poesia “Novecento e Duemila” diretta da Raoul Bruni e Diego Bertelli. Per l’occasione Gianni Mascia leggerà alcune poesie di Cattafi riscritte in sardo. Alle 19 spazio a un reading degli allievi della Scuola Popolare di poesia per la pace di Cagliari e subito dopo alla presentazione del progetto “Dna della poesia” di Massimo Sannelli e Silvia Marcantoni Taddei. Ultimo appuntamento di questa edizione, prima dei saluti di chiusura.

 

 

 

PATROCINIO E PARTNERS

Camera dei Deputati, Regione Sardegna, Comune di Cagliari, Comune di Armungia, Accademia Lusofona Luis de Camoes e Istituto Fernando Pessoa di Lisbona (Portogallo), Universidad de Sivilla – facoltade de filologia (Spagna), Clepul Università di Madeira (Portogallo), Università di Parma, Comune di Seravezza, Comune di Modica, Sistema Museale di Armungia, Sistema Bibliotecario Bibliomedia, ISSASCO, Istituto Camillo Bellieni, Istituto di Istruzione Superiore De Sanctis-Deledda di Cagliari, CISLE, CISESG, Scuola Internazionale di Comics di Torino, CIOF/FP, ANPI provinciale Cagliari,  Senes, Associazione Solidando, Biblioteca L’albero del Riccio, Cooperativa Letteraria di Torino, Festival di cinema e poesia Versi di Luce di Modica, BookCiak Magazine di Roma, Associazione La macchina cinema, Associazione Calipso BookCiak di Roma, FICC Federazione Italiana dei Circoli del Cinema, Centro Regionale Ficc Sardegna, Associazione Antonio Gramsci di Cagliari, Associazione Boxis, Associazione culturale Hermaea – archeologia e arte, Intrepidi Monelli – centro di produzione per lo spettacolo, Associazione Alzheimer di Cagliari, Libreria Miele Amaro di Cagliari, Libreria Ticinum Voghera, Fusibilia Libri, ISKRA edizioni, Edizioni Condaghes, Carlo Delfino Editore, Unica Radio, Associazione Cineclub 262 – Modica, AIDO Associazione italiana donatori organi Sardegna, Associazione Passa Parola di Marsiglia, Compagnia teatrale Il Crogiuolo di Cagliari, Bloc Notes – Rivista Cultura Bellinzona (Svizzera), LS Video produzioni, Subitonline, Sculture Mameli.

 

 




Al via da Ottana la settima edizione del festival Life After Oil

Non solo un festival cinematografico, con tanto di concorso internazionale. Life After Oil è sempre stato, secondo le intenzioni del suo fondatore Massimiliano Mazzotta, un momento più ampio di confronto sui temi della sostenibilità ambientale e dei diritti umani. A partire dalle opere di filmmaker di tutto il mondo. Uno sguardo sul pianeta che si è allargato con gli anni, come dimostrano i numeri della settima edizione. Oltre mille film iscritti, da quasi cento Paesi diversi. Più di novanta quelli selezionati (tra corti e lungometraggi di diverso genere) per il programma del festival che quest’anno si svolgerà attenendosi a tutte le misure di sicurezza necessarie per l’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus.

Life After Oil 2020 parte giovedì 3 settembre da Ottana. Sino a sabato il festival si svilupperà nel paese in provincia di Nuoro, grazie all’impegno dell’amministrazione comunale. «Dopo la tappa unica dell’anno scorso – sottolinea il sindaco Franco Saba – quest’anno la manifestazione si fermerà a Ottana per tre giornate. Siamo molto contenti di sostenere un festival di questo livello, così importante anche come strumento di sensibilizzazione su temi come quelli dell’ambiente e dei diritti umani che ci riguardano tutti». Si comincia giovedì 3 settembre in piazza San Nicola, dalle 21, con le prime proiezioni. Tra i corti della serata “Oro Blanco” di Gisela Carbajal Rodríguez, che indaga i danni ecologici dell’estrazione di litio nel deserto di Atacama, e “Yasmina” di Ali Esmili e Claire Cahen, sul tema dell’immigrazione, prima del lungometraggio iraniano “Untimely” di Pouya Eshtehardi incentrato su un soldato al confine con il Pakistan. Venerdì 4 e sabato 5 settembre previste proiezioni anche nel pomeriggio, dalle 15.30 nella palestra comunale, oltre a quelle serali in piazza. Tra i tanti film di venerdì il breve documentario “Metamorphosis” di Veronika Kuznetsova sulla violenza tra le mura domestiche e il lungometraggio “Prison for Profit” di Ilse e Femke Van Velzen sul carcere sudafricano di Mangaung affidato in gestione a società private. Nel programma di sabato trovano spazio tanti altri titoli e soprattutto “L’oro in bocca” di Tomaso Mannoni che sarà presentato in anteprima assoluta a Life After Oil. Un corto che tra immagini di repertorio e girate per l’occasione racconta la storia di Furtei e del suo territorio pesantemente inquinato per l’attività di estrazione dell’oro. A chiudere la tre giorni di Ottana sarà un appuntamento musicale, quello con i Transalento: Andrea Presa (didgeridoo, basso, percussioni, ritmi elettronici) e Kavita Soni (voce). Un progetto che unisce cultura tribale e sonorità contemporanee.

Dall’8 al 13 settembre il festival si sposterà a Santa Teresa Gallura, l’altro Comune che sostiene con forza Life After Oil. Sostegno fondamentale della manifestazione è la Fondazione Sardegna Film Commission che fornisce al festival il suo prezioso supporto creativo, logistico e organizzativo. La manifestazione è patrocinata inoltre da comune di Oristano, comune di Pattada, Conservatorio di Musica Giovanni Pierluigi da Palestrina a Cagliari, MATTM Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e MIBACT Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo.




CineMartist, successo per la terza edizione del festival di Martis

Si è chiusa il 30 agosto la terza edizione di CineMartist con la proiezione di tre cortometraggi realizzati nel territorio dell’Anglona, durante il festival, da allievi dei corsi di cinema dell’Accademia di Belle Arti di Sassari, del Celcam dell’Università di Cagliari e della Società Umanitaria di Carbonia

Restituire vitalità culturale alla comunità locale, animarla con una manifestazione rivolta alla formazione, ma dotata di qualità artistica e visibilità, creare e attrarre professionalità sul territorio. Questi sono alcuni degli obiettivi CineMartist. Più di un festival, un progetto articolato che parte dall’attenzione alla didattica del cinema. Da qui la collaborazione con le principali istituzioni che si occupano di formazione nel settore audiovisivo nell’isola con corsi specifici. In particolare l’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi”, l’Università di Cagliari, la Società Umanitaria di Carbonia che anche nella terza edizione della manifestazione hanno partecipato con gruppi di allievi protagonisti di una residenza artistica finalizzata alla realizzazione di alcuni cortometraggi. I brevi film, girati e montati nei giorni scorsi, sono stati presentati nella serata finale del festival. È questa una delle caratteristiche di CineMartist, creare uno spazio didattico e rivolto alla pratica del fare cinema. Un progetto partito dal comune di Martis, grazie all’impegno dell’amministrazione guidata dal sindaco Tiziano Lasia che nel 2018 ha investito in questa nuova manifestazione cinematografica. Una scommessa vinta, come dimostra il percorso del festival in tre edizioni. Fondamentale il contribuito della Sardegna Film Commission e da quest’anno della Fondazione di Sardegna. E ovviamente la collaborazione con le istituzioni di alta formazione dell’isola, a cominciare dall’Accademia di Belle Arti di Sassari: «Ormai da tempo il cinema Sardegna – sottolinea il direttore Antonio Bisaccia – sta vivendo un periodo di crescita esponenziale senza precedenti. La nostra accademia ha voluto essere uno strumento di crescita, dal lato della formazione e della produzione, che isi nseriva dunque in un panorama fertile. CineMartist è stata una scommessa vincente che ha proiettato le attività del cinema nell’alveo delle altre arti, producendo anche esperienze pittoriche urbane, come quelle di questa edizione nel progetto Polaroid in città: con un doppio omaggio a Gian Maria Volonté ed Ennio Morricone, che rimarrà anche dopo il festival».

Se l’Accademia è coinvolta nel progetto sin dalla prima edizione, già dalla seconda la collaborazione si è allargata all’Università di Cagliari. In particolare con il Celcam (Centro per l’educazione ai linguaggi del cinema, degli audiovisivi e della multimedialità) fondato dal docente Antioco Floris. «Sono molto felice di quanto il gruppo di studenti e studentesse del Corso di produzione multimediale dell’Università di Cagliari – evidenzia Floris – ha potuto fare in questi giorni a Martis. Si tratta di esperienze importanti per la formazione di chi vuole avvicinarsi alle professioni del cinema perché da un lato mettono di fronte a processi creativi affrontando quei problemi che fanno parte del lavoro quotidiano, dall’altro favoriscono l’azione in team e il confronto con giovani che vengono da realtà diverse». Come l’anno scorso ha partecipato a CineMartist anche un gruppo di allievi del Centro servizi culturali Carbonia della Società Umanitaria – La Fabbrica del Cinema. Con piena soddisfazione del direttore Paolo Serra: «La sfida che caratterizza la nascita della Fabbrica del Cinema, avvenuta cinque anni fa sulla base del percorso cinquantennale del Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria, è quella di unire territorio, produzione e formazione cinematografica e audiovisiva. Tutti questi elementi noi li ritroviamo nel coraggioso progetto di CineMartist, al quale ci sentiamo molto vicini. Siamo sicuri che l’occasione di confronto con altre realtà, rappresentative di quanto di meglio si svolge in Sardegna sul terreno della formazione, sarà un tesoro che potrà generare altre opportunità di crescita anche per il nostro territorio».




CineMartist, al via con un doppio omaggio a Volonté e Morricone

Ad aprire il festival l’inaugurazione di due murales dedicati al grande attore e al geniale compositore. Da giovedì a domenica proiezioni, incontri con registi, autori di libri sul cinema, responsabili di altri festival e le attività di giovani filmmaker e artisti sul territorio

Ennio Morricone e Gian Maria Volonté. Un genio della musica da film e un maestro dell’arte della recitazione. Sono loro le due figure speciali della storia del cinema alle quali CineMartist rende omaggio con due murales. Il compositore, scomparso recentemente, e l’attore legato alla Sardegna per l’amore verso la Maddalena trasmesso alla figlia Giovanna che sarà presente giovedì 27 agosto all’inaugurazione delle opere nate all’interno di un laboratorio didattico di pittura murale in corso a Martis in questi giorni.  A guidarlo un gruppo di allievi del corso tenuto da Giovanni Sanna all’Accademia di Belle Arti di Sassari. L’inaugurazione, prevista per le 18.30, aprirà la terza edizione del festival CineMartist che si svilupperà sino a domenica con un ricco programma curato dall’associazione Hypergamma e dal Nuovo Circolo del Cinema Ficc.

Terminata la cerimonia d’inaugurazione si ripartirà subito con il primo incontro in piazza Regina Elena che ospiterà tutti gli eventi del festival: protagonista Antioco Floris, docente all’Università di Cagliari, che parlerà del cinema di Vittorio De Seta a partire dal suo libro dedicato a “Banditi a Orgosolo”. In serata, alle 21.15, il regista Mario Piredda presenterà il lungometraggio “L’agnello”. Venerdì 28 agosto l’appuntamento cine-letterario prima dell’orario di cena sarà con Alessandro Cadoni che si soffermerà sullo stile di Pier Paolo Pasolini partendo dal suo saggio “Il segno della contaminazione”. A seguire una serata speciale di scambio con altre rassegne cinematografiche isolane. Across Asia Film Festival, con la direttrice artistica Maria Paola Zedda che porterà a Martis una selezione di corti del festival cagliaritano sul cinema asiatico, Premio Centottanta, con Valentina Spanu e Alessandra Tocco in rappresentanza del concorso per filmmaker esordienti nato dall’associazione Moviementu, e La valigia dell’attore, con l’ideatrice Giovanna Gravina Volonté e la proiezione di un cortometraggio nato all’interno di un laboratorio di recitazione legato alla rassegna che si svolge alla Maddalena. La serata di sabato 29 agosto sarà invece all’insegna della commedia. Prima Luca Martello racconterà la vita e l’arte dei Marx Brothers ai quali ha dedicato la monografia “Groucho e i suoi fratelli”, mentre la sera in piazza Paolo Zucca presenterà il suo lungometraggio “L’uomo che comprò la Luna. Con il regista ci sarà anche Benito Urgu, tra i protagonisti del film.

Domenica 30 agosto gran finale di CineMartist, a partire dalle 19 con un tour guidato ai murales realizzati dai giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari nei giorni del festival tra le vie del paese: tema scelto per le opere è quello dello spopolamento dei piccoli centri. Le proiezioni in piazza, con inizio sempre alle 21:15, saranno aperte dal nuovo cortometraggio di Giovanni Loriga intitolato “Un dono?”. Con l’autore, che in questo breve film ha voluto affrontare il tema del fine vita, ci sarà la protagonista Bianca Maria Lay. A seguire, in anteprima assoluta, “L’orso polare” diretto da Sergio Scavio e realizzato con gli allievi di un corso di produzione cinematografica tenutosi a Sassari. Interpreti Sara Arango Ochoa e Alessandro Gazale, con l’attore ospite a Martis insieme al regista. A chiudere il festival saranno i corti dei giovani filmmaker invitati per una residenza artistica nell’Anglona nei quattro giorni del festival. Allievi dei corsi di cinema dell’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi”, dell’Università di Cagliari e della Società Umanitaria di Carbonia. Nel corso della serata sarà presentato anche il progetto “Didattica del cinema e ri-generazione” vincitore del bando “CiPS, Cinema per la scuola”, promosso da Mibact e Miur nella sezione Buone Pratiche, che partirà a ottobre con laboratori di cinema per insegnanti e studenti in collaborazione con le scuole secondarie del territorio.

 




CineMartist, arte e mestiere del cinema in Sardegna

A Martis dal 27 al 30 agosto: film, libri, laboratori, street art e un contest per giovani filmmaker

I registi di oggi e quelli di domani. I film sullo schermo e quelli raccontati. Il cinema e le altre arti. Torna, con una terza edizione ancora più ricca delle precedenti, CineMartist. Proiezioni, incontri con autori, un contest dedicato ai giovani filmmaker e interventi di street art saranno al centro della manifestazione che si svilupperà in un’intensa quattro giorni, dal 27 al 30 agosto, a Martis. Promosso dall’amministrazione comunale e realizzato dall’associazione Hypergamma, il festival si svolgerà in totale sicurezza, rispettando le misure previste dai protocolli anti-Covid.

Giovani filmmaker. Irrinunciabile per gli organizzatori, sin dalla prima edizione, è l’attenzione alla didattica del cinema in Sardegna, con la partnership delle principali istituzioni che si occupano di formazione nel settore audiovisivo nell’isola: l’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi”, le Università di Cagliari e di Sassari, la Società Umanitaria di Carbonia. Protagonisti principali della manifestazione sono infatti i giovani filmmaker invitati per una residenza artistica finalizzata alla realizzazione di cortometraggi girati nel territorio. Quest’anno non solo a Martis, ma anche nei vicini comuni di Chiaramonti, Nulvi, Perfugas e Sedini che hanno aderito alla rete del progetto. Brevi film che si potranno vedere nella serata finale del festival quando sarà presentato anche il progetto vincitore del bando “CiPS, Cinema per la scuola”, promosso da Mibact e Miur nella sezione Buone Pratiche, che partirà a ottobre in collaborazione con le scuole secondarie del territorio.

Focus sui registi sardi.   Le proiezioni sono in programma in Piazza San Giovanni a Martis (dalle 21.15), dove sarà realizzata l’arena principale che ospiterà tutti gli appuntamenti della rassegna, con i lungometraggi e i corti selezionati dalla direzione artistica. Un focus sul cinema sardo, sostenuto dalla Fondazione Sardegna Film Commission, che avrà tra i protagonisti Mario Piredda per presentare, nella serata inaugurale, il suo recente film “L’agnello”. Un potente dramma familiare, con al centro un’adolescente, che nei giorni scorsi ha ricevuto l’importante premio Suso Cecchi D’Amico, riconoscimento destinato alla migliore sceneggiatura originale di un film italiano al centro del quale abbia rilievo una figura femminile.  Sabato 29 agosto spazio alla commedia di grande successo “L’uomo che comprò la Luna”, con il regista Paolo Zucca accompagnato da uno degli interpreti: Benito Urgu che nel ruolo di un irresistibile maestro di sardità si è guadagnato anche la candidatura ai Nastri d’Argento. Nella serata finale di domenica saranno protagonisti anche due filmmaker sardi indipendenti con i loro nuovi cortometraggi: Giovanni Loriga con “Un dono?” e Sergio Scavio con “L’orso polare”.

Festival nel festival. All’interno del programma gli organizzatori hanno pensato di inserire anche una serata speciale di scambio con altre rassegne cinematografiche isolane. Nel dettaglio Across Asia Film Festival, La valigia dell’attore e Premio Centottanta. Venerdì 28 agosto sarà così dedicato alla presentazione di queste tre manifestazioni attraverso le parole di chi le dirige e materiale video selezionato per l’occasione. Con Maria Paola Zedda, direttrice artistica di Across Asia Film Festival, si farà un viaggio nel cinema asiatico. In particolare, l’appuntamento che si svolge ogni anno a Cagliari si concentra sui linguaggi indipendenti della più recente produzione dell’Estremo Oriente, mostrando il grande apporto dell’Asia in termini di sperimentazione e innovazione linguistica sul panorama mondiale. Per La valigia dell’attore ci sarà Giovanna Gravina, ideatrice della storica rassegna intitolata al padre Gian Maria Volonté che si svolge alla Maddalena e si caratterizza per l’approfondimento sull’arte della recitazione. Premio Centottanta è invece un concorso, nato dall’associazione Moviementu, che ha come scopo quello di dare spazio ai filmmaker esordienti residenti o domiciliati in Sardegna con la creazione di un video in tre minuti. In rappresentanza della manifestazione arriveranno a Martis Valentina Spanu e Giulia Camba.

Il cinema raccontato.  Una delle novità di questa terza edizione di CineMartist è rappresentata dagli aperitivi cine-letterari. In programma, ogni giorno con orario di inizio alle 19.15, tre incontri con autori di importanti libri sul cinema. Giovedì 27 agosto Antioco Floris, docente all’Università di Cagliari, presenterà “Banditi a Orgosolo. Il film di Vittorio De Seta” pubblicato da Rubbettino Editore. Un volume, progettato con lo stesso regista poco prima della morte, dove sono raccolti materiali che documentano la realizzazione del capolavoro di De Seta introdotti da un saggio che ne analizza genesi e ricezione. Venerdì 28 agosto l’appuntamento letterario sarà con Alessandro Cadoni, studioso di Pier Paolo Pasolini, che parlerà dello stile del grande scrittore e regista partendo dal suo saggio “Il segno della contaminazione” uscito per Mimesis Edizioni. Sabato 29 agosto Luca Martello, autore con “Groucho e i suoi fratelli”, edito da Castelvecchi, della prima monografia italiana dedicata ai Marx Brothers, guiderà il pubblico attraverso la vita e l’arte dei componenti del celebre gruppo comico americano.

Street art. Non solo cinema. Dopo il riuscito esperimento della scorsa edizione, torna anche quest’anno lo spazio dedicato alla pittura murale. Valorizzare Martis attraverso la cultura, lasciando una traccia duratura oltre il periodo di svolgimento della manifestazione. Questa l’idea, fortemente sostenuta dall’amministrazione comunale, di allargare il progetto ad altre forme artistiche oltre a quella cinematografica. Protagonisti giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari che nei giorni del festival saranno impegnati in interventi di street art tra le vie del paese. Le attività saranno coordinate da Giovanni Sanna, docente di pittura all’Accademia. Oltre la possibilità di seguire i lavori work in progress, per la serata finale sarà programmata una visita guidata alle opere completate. Quest’anno l’impegno degli studenti dell’Accademia aumenta coinvolgendo nei giorni precedenti al festival un gruppo di giovani del paese di Martis in un laboratorio creativo didattico per la realizzazione di due murales dedicati a due grandi figure del cinema italiano.  Le opere saranno protagoniste di un evento speciale per l’inaugurazione del festival.

 

CineMartist è organizzato dal comune di Martis e dall’associazione Hypergamma A.P.S., in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Sassari, le Università di Sassari e Cagliari, la Società Umanitaria di Carbonia e il Nuovo Circolo del Cinema Ficc, con il sostegno della Fondazione di Sardegna e della Fondazione Sardegna Film Commission.




CineMartist c’è ! Confermato il festival ad agosto a Martis

Dal 27 al 30 agosto la terza edizione. Cinema e street art all’insegna della rigenerazione dei piccoli centri urbani

CineMartist c’è. Il festival dedicato alla didattica del cinema e alla ri-generazione dei piccoli centri urbani, giunto alla sua terza edizione, non lascia, nonostante le difficoltà causate dal Coronavirus anche alle manifestazioni culturali. Anzi, raddoppia. Tutto confermato, quindi, e con un programma ancora più ricco delle edizioni precedenti. L’appuntamento principale sarà dal 27 al 30 agosto con proiezioni, incontri con registi, un contest dedicato ai giovani filmmaker e una serie di eventi collaterali che vanno da presentazioni di libri a laboratori di pittura e scultura. Le iniziative faranno centro a Martis ma coinvolgeranno quest’anno anche i vicini comuni di Chiaramonti, Nulvi, Perfugas e Sedini che hanno aderito alla rete del progetto. Gli organizzatori sono al lavoro per definire i dettagli, completare la lista degli ospiti e preparare una manifestazione che si possa svolgere in totale sicurezza, rispettando le misure previste dai protocolli anti-Covid.

Caratteristica fondante del festival, promosso dall’amministrazione comunale di Martis e realizzato dall’associazione Hypergamma, è l’attenzione alla didattica del cinema in Sardegna, con la partnership delle principali istituzioni che si occupano di formazione nel settore audiovisivo nell’isola: l’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi”, le Università di Cagliari e di Sassari, la Società Umanitaria di Carbonia. Protagonisti principali della manifestazione sono i giovani filmmaker invitati a Martis per una residenza artistica finalizzata alla realizzazione di cortometraggi girati nel territorio. Brevi film che si potranno vedere nella serata finale del festival, nella piazza che ospiterà proiezioni anche nei giorni precedenti. In questo caso opere di registi già affermati che presenteranno i loro lavori al pubblico. Tra gli ospiti che hanno già confermato la loro presenza Mario Piredda, che dopo numerosi premi per i suoi corti ha di recente esordito nel lungometraggio con “L’agnello”, e Paolo Zucca, reduce dal successo del film “L’uomo che comprò la Luna”, per un focus sul cinema sardo che negli ultimi anni ha conosciuto un grande sviluppo, anche grazie al lavoro della Fondazione Sardegna Film Commission che sostiene CineMartist sin dalla prima edizione. Quest’anno il festival potrà contare inoltre sul sostegno anche della Fondazione di Sardegna.

Tra le novità di questa terza edizione ci saranno gli aperitivi cine-letterari che apriranno le serate con la presentazione di libri dedicati al cinema. Spazio poi a laboratori di scultura e come l’anno scorso a interventi di pittura murale nel paese. Inoltre il festival sarà occasione per presentare un importante progetto vincitore del bando “CiPS, Cinema per la scuola”, promosso da Mibact e Miur, che partirà a ottobre e andrà avanti sino alla primavera del 2021 con l’organizzazione in ambito scolastico ed extra scolastico, in collaborazione con le scuole secondarie del territorio (segnatamente gli Istituti Comprensivi di Castelsardo, Osilo e Perfugas) di laboratori sul linguaggio e la tecnica dell’audiovisivo, con la realizzazione di cortometraggi sul tema dello spopolamento dei piccoli comuni della Sardegna e il lancio di un nuovo concorso cinematografico nazionale dedicato ai laboratori di cinema per le scuole secondarie.




Confermato il festival Life After Oil, a settembre l’edizione 2020

Il concorso cinematografico dedicato ad ambiente e diritti umani si svolgerà a Ottana e Santa Teresa Gallura

Life After Oil si farà. L’emergenza sanitaria dovuta Coronavirus ha costretto molte manifestazioni culturali al rinvio o alla cancellazione per quest’anno. Non il festival ideato e diretto dal regista Massimiliano Mazzotta che si farà regolarmente seguendo tutte le misure di sicurezza necessarie per il contenimento e il contrasto del diffondersi del Covid-19: l’appuntamento è in programma a settembre a Ottana, dal 3 al 5, e Santa Teresa Gallura, da alcuni anni sede principale della manifestazione, dall’8 al 13.

Un segnale di resistenza che arriva da un festival cinematografico che in sei anni di attività è diventato sempre più un’importante occasione di confronto per filmmaker, attivisti, associazioni di varie nazionalità che vogliono dibattere sui temi energetici e sulla ricerca di uno stile di vita più sostenibile per tutti. Il festival infatti, unico in Sardegna, si occupa in maniera specifica dei temi dell’ambiente e dei diritti umani a livello internazionale. I registi che partecipano al concorso possono scegliere di esprimersi attraverso corti, lungometraggi, documentari, lavori sperimentali o di animazione divisi nelle varie sezioni del concorso.

I numeri della settima edizione sono impressionanti e mostrano una decisa crescita rispetto al passato. Sono oltre 1200 le opere iscritte, da 95 Paesi diversi. Film visionati dal gruppo di selezionatori per arrivare alla scelta dei film da inserire nel programma di quest’anno: 99 lavori che potranno essere visti dal pubblico durante le nove intense giornate del festival tra Ottana e Santa Teresa Gallura. «Sono aumentate esponenzialmente anche le opere prime – sottolinea Massimiliano Mazzotta – a conferma di quanto Life After Oil tenga in considerazione i giovani registi e non soltanto gli autori già affermati. I temi dei film arrivati quest’anno sembrano sottolineare in maniera ricorrente le necessità e i cambi di rotta che saremmo costretti a sostenere. Diversi lavori riguardano, per esempio, i disboscamenti, la siccità, la produzione alimentare».

Oltre le proiezioni dei film selezionati, con la presenza in alcuni casi dei registi, sono previsti come al solito degli eventi collaterali. Musica, spettacoli e quest’anno una mostra di disegni realizzati da studenti indiani come parte di un bellissimo progetto di scambio culturale: lo scorso febbraio l’associazione Life After Oil, in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission, ha portato in India una selezione di film delle passate edizioni del festival all’interno di scuole pubbliche e private nelle città di Hyderabad e Panaj, sotto la guida di VV. Maheshwar Rao (consulente per diversi festival di cinema del Paese asiatico). I bambini indiani hanno realizzato una serie di disegni per rappresentare la Sardegna, disegni che saranno in mostra sia a Ottana sia a Santa Teresa Gallura.

L’associazione Life After Oil ringrazia i rappresentanti delle amministrazioni comunali che anche quest’anno sostengono il festival. In particolare Stefano Pisciottu, sindaco di Santa Teresa Gallura, Stefania Taras, assessora alla cultura e turismo dello stesso Comune, Franco Saba, sindaco di Ottana, Angelo Sini, sindaco di Pattada.




Life After Oil, un ponte tra la Sardegna e l’India

Il direttore artistico Massimiliano Mazzotta in tour nelle scuole di Hyderabad con una selezione di cortometraggi del festival isolano dedicato ad ambiente e diritti umani

Radicato nell’isola, dov’è nato e si svolge dal 2014, ma con uno sguardo che si apre su tutto il pianeta. Life After Oil, festival cinematografico dedicato ad ambiente e diritti umani, ha una profonda vocazione internazionale. In Sardegna porta ogni anno film e ospiti da tutto il mondo, così come cerca di portare la Sardegna nel mondo. In quest’ottica si inserisce il tour in India del direttore artistico Massimiliano Mazzotta. Da alcuni giorni si trova in Asia, in quello che è il secondo Paese più popoloso della Terra. Ad Hyderabad, settima metropoli indiana come numero di abitanti, ha incontrato migliaia di bambini e ragazzi girando diverse scuole con una selezione di cortometraggi già passati nell’isola grazie al festival Life After Oil. «Cerchiamo – racconta Mazzotta – di aprire un ponte tra l’isola e l’India, una grande nazione in crescita. È il Paese asiatico dove parlano inglese meglio di tutti, già da bambini. Abbiamo mostrato a giovanissimi alunni una lista di film che dovevano valutare in una scheda e per l’occasione hanno anche studiato la Sardegna. Nella prima scuola che abbiamo visitato i bambini ci hanno fatto una sorpresa emozionante: regalato centinaia di disegni riguardanti l’isola. Un tour reso possibile grazie a V.V. Maheshwar Rao, consulente indiano per diversi festival».

Tra gli altri impegni di Mazzotta in India la partecipazione al Golden Triangle International Festival a Bhubaneswar e soprattutto quello al forum internazionale “Difficult dialogues” in programma a Goa dal 14 al 16 febbraio. Altra occasione per parlare della Sardegna e del concorso Life After Oil che, dopo due anni a Martis ed uno a Stintino, dal 2017 è approdato a Santa Teresa di Gallura, facendo tappa nell’ultima edizione itinerante anche a Cagliari e ad Ottana. «Voglio ringraziare – evidenzia Mazzotta – i sindaci Tiziano Lasia, di Martis, Antonio Diana, di Stintino, Franco Saba, di Ottana, Stefano Pisciottu, di Santa Teresa. E sempre per Santa Teresa che è diventata la sede principale del festival, l’assessora alla cultura e al turismo Stefania Taras. La manifestazione è cresciuta grazie a loro e al fondamentale contributo della Fondazione Sardegna Film Commission, con la direttrice Nevina Satta e tutto lo staff. Ci sostengono anche in questo viaggio in India».

L’invito a Goa è arrivato direttamente da Surina Narula, fondatrice di “Difficult dialogues”. Un forum internazionale annuale che si impegna ad esaminare questioni urgenti e di attualità nell’Asia meridionale, ma non solo. In passato, sono stati affrontati temi come la finanza globale, l’assistenza sanitaria, l’uguaglianza di genere e l’istruzione. Quest’anno, l’argomento centrale è lo Stato di diritto e la presenza di Mazzotta va inquadrata anche tenendo conto delle sue coraggiose inchieste, per le quali ha anche subito minacce e dovuto affrontare cause. Alla conferenza parteciperanno esperti, giornalisti e attivisti provenienti da diverse parti del mondo