“Il futuro della lingua sarda passa anche attraverso i libri”: a Fonni il dibattito sul bilinguismo con gli editori sardi

FONNI. “Non c’è mai stato un numero di traduzioni in lingua sarda come oggi, con libri per ragazzi e per adulti. C’è maggior coscienza del valore del bilinguismo rispetto al passato ma per salvare il Sardo occorre una sinergia tra la famiglia e la scuola”. Il dato è emerso ieri al centro Ceas di Fonni durante il convegno a tema “Bilinguismo e comunità”, tra gli appuntamenti della manifestazione “Libri in Barbagia” organizzata dall’AES con il sostegno della Regione. A confrontarsi sono stati i due editori Diego Corraine, della Papiros di Nuoro, e Francesco Cheratzu, della Condaghes di Cagliari, in un incontro dibattito moderato dall’esperto Antonello Garau.

Esprimendosi rigorosamente in sardo, i tre relatori si sono rivolti ai ragazzi delle scuole di Fonni, illustrando alcuni aspetti fondamentali inerenti la legislazione. Cheratzu ha mostrato agli studenti un dizionario in sardo contenente oltre 110mila lemmi, a dimostrazione della grande ricchezza del lessico isolano, spesso ritenuto a torto povero rispetto ad altri idiomi più elevati.

Nelle conclusioni, il futuro della “limba” potrà essere salvaguardato partendo dalla volontà delle famiglie, ma strumento indispensabile – è stato detto – deve essere la scuola, attraverso una legislazione che permette di fare lezioni utilizzando libri in sardo che seguono le diverse materie curricolari.

Durante gli incontri con gli autori del pomeriggio, Francesca Pau ha ricordato la figura di uno straordinario politico di origini bittesi, convinto autonomista e repubblicano, attraverso la presentazione di “Giorgio Asproni, una vita per la democrazia”, edito da Paolo Sorba. Il volume contiene gli atti del convegno tenutosi tra Nuoro e Bitti nel 2008, ed è curato da Francesca Pau insieme al compianto docente Tito Orrù, scomparso nel 2012.

L’opera di Grazia Deledda è stata ricordata attraverso l’intervento appassionato di Isabella Mastino, alla sua prima pubblicazione, che ha proposto al pubblico il suo lavoro “Ma io non vedevo quella luna. Breve antologia di Grazia Deledda” (Alfa Editrice). Dopo essersi appassionata all’opera della scrittrice premio Nobel, l’autrice sassarese ha pensato che mancasse un’antologia, strumento indispensabile per i neofiti desiderosi di avvicinarsi ai contenuti delle principali opere della Deledda.

 

Diego Corraine ha presentato il volume “In mesu de amigos”, che contiene la traduzione in lingua sarda dell’omonimo libro dello scrittore israeliano Amos Oz, il quale descrive con toni piacevoli e ironici la storia di un fantasioso giardiniere e la vita all’interno di un kibbutz.

In serata, sala gremita di pubblico al centro Ceas per la presentazione del film “A tenore” del musicista Gavino Murgia. Dopo l’applauditissimo concerto al sax, Murgia ha introdotto il documentario, ricchissimo di testimonianze, di interviste e di curiosità sul canto a tenore. Il lavoro, oltre a sancire il suo esordio in campo cinematografico, è anche il primo docu-film a tutto tondo su questa peculiare espressione musicale.




Fonni, a “Libri in Barbagia” le nuove scoperte archeo-astronomiche sul complesso nuragico di Gremanu

FONNI. Il complesso nuragico di Gremanu, una delle perle archeologiche del territorio di Fonni, non smette di riservare sorprese. I risultati delle indagini condotte sul sito dal Circolo Aristeo e dalla Società Astronomica Turritana sono state presentate ieri da Michele Forteleoni della SAT durante la prima serata di “Libri in Barbagia”, l’evento culturale organizzato dall’AES al centro Ceas di via Sassari con il sostegno della Regione e il patrocinio del Comune.

Dalla relazione di Forteleoni è emerso un collegamento ideale tra i due templi a pianta rettangolare ubicati all’interno del temenos, a nord, e i templi a pozzo collocati a centottanta metri a Sud, racchiusi da un recinto che circonda e delimita anche la fonte sacra e una vasca per le abluzioni rituali. Nello specifico, le due aree templari hanno mostrato un perfetto allineamento in direzione Nord-Sud, che potrebbe aprire spiragli verso nuovi studi e scoperte. Le indagini sono state condotte con strumentazioni tecnologiche come l’utilizzo del gps satellitare e aerofotogrammetria da drone.

Di astronomia si è parlato anche durante un altro seguitissimo appuntamento, quello con Gian Nicola Cabizza, che ha presentato l’“Atlante astronomico della Divina Commedia” (Mediando Edizioni), un accurato studio sulla conoscenza della mappatura celeste da parte di Dante Alighieri. Prendendo in esame numerosi passaggi del poema, il divulgatore scientifico ha mostrato come, nel sommo poeta, fosse presente un profonda conoscenza del cielo e del movimento degli astri. Dall’analisi delle numerose allegorie presenti nelle tre cantiche, traspare in modo straordinario l’acquisizione dei fondamenti scientifici dell’antichità classica attinti attraverso la filosofia araba. Un fenomeno culturale che avrebbe consegnato all’Europa le basi del proprio rinascimento scientifico.

La manifestazione si conclude domani (16 dicembre).  In mattinata, di notevole interesse sarà il dibattito “Corpora delle antichità della Sardegna. Archeologia e territorio in età prenuragica e nuragica”, che avrà luogo alle 11 al centro Ceas. Interverranno la sindaca Daniela Falconi, l’assessore regionale alla Cultura Giuseppe Dessena, l’editore Carlo Delfino, e numerosi esperti del settore come lo storico Attilio Mastino, l’archeologo Alberto Moravetti, l’archeologa Gianfranca Salis, accompagnati da Dopo il saluto

Si riprende nel pomeriggio con l’anteprima di “Adotta un libro sardo”, speciale sezione dedicata alle scuole.

Alle 16.30, gli editori Francesco Cheratzu e Diego Corraine, per il segmento “I libri si raccontano”, presenteranno numerose pubblicazioni per ragazzi in italiano e in sardo. Tra queste: Tre maghi alla deriva, Nemici, Porci e principesse, Volo nel passato, Janàsa, Rossoblù chestoria; Sas aventuras de Pinocchio, Càntigu de Nadale, Librigheddu pro pitzinnos.

Alle 18, per la prima volta sarà proiettato in pubblico il teaser del film “Iskìda dalla terra di Nurak” (Condaghes), a corollario dello speciale per i ragazzi sulla trilogia fantasy ad ambientazione nuragica di Andrea Atzori. Assieme all’autore parteciperanno le illustratrici Dany & Dany, alcuni protagonisti del film e l’editore Francesco Cheratzu.

La manifestazione si conclude alle 20 con un reading concerto dal titolo “Un paese ci vuole”, un viaggio letterario e musicale dentro le pagine della letteratura sarda che vedrà protagonisti Giacomo Casti e Chiara Effe.




“Libri in Barbagia” inaugurata stamani a Fonni con un omaggio ai pani rituali sardi

FONNI. Con uno speciale omaggio agli straordinari pani di Sardegna è stata inaugurata stamani a Fonni la manifestazione “Libri in Barbagia”, ultima tappa della mostra diffusa regionale dell’editoria libraria sarda organizzata dall’AES e finanziata dalla Regione. Al centro Ceas, di fronte ai ragazzi delle scuole e un pubblico numeroso, l’assessore regionale alla Cultura, Giuseppe Dessena ha dato il via ai lavori al fianco della sindaca di Fonni Daniela Falconi e della presidente AES Simonetta Castia.

Quella dei pani è una rappresentazione simbolica che unisce bellezza e ricchezza al contempo, un elemento quindi altamente rappresentativo delle manifestazioni di promozione della lettura, nelle quali il valore aggiunto sta da un lato nella crescita culturale in senso intrinseco, e dall’altra nell’indotto economico interconnesso.

Di fronte a una suggestiva esposizione di pani rituali di Fonni e del territorio barbaricino, l’operatrice culturale Serena Meloni ha illustrato le particolarità di un pane tipico del luogo, “Su coccone ‘e flores”, cioè il pane rituale di San Giovanni, tra i più rappresentativi della comunità, e ne ha descritto alcune icone come sos pugioneddos, che “potrebbero in qualche modo essere collegate ai riti di fondazione del paese”.

È proseguita una approfondita prolusione a tema in collaborazione con la Ilisso. Anna Pau ha spiegato quanto sia importante conoscere il pane per meglio comprendere la comunità in cui è prodotto. Per comprendere meglio questo concetto, ha illustrato ai ragazzi alcune narrazioni letterarie sulla magia del pane presenti negli scritti di Costantino Nivola, e quindi il carattere evocativo attribuito a questo alimento in uno dei passi più drammatici del Macbeth.

Antonello Cuccu ha invece ricordato l’importanza delle donne nella realizzazione del pane, capaci di realizzare esemplari con una maggiore cura e attenzione rispetto agli uomini, menzionando il rapporto di grande trasporto verso il pane di una grande artista come Maria Lai.

Il programma di domani. Sabato 15 dicembre alle 11, la sala conferenze CEAS accoglierà il dibattito “Bilinguismo e comunità, una lingua alla portata di tutti. I riflessi sull’editoria del nuovo testo unico sulla lingua e cultura sarda”, moderato da Antonello Garau. Parteciperanno gli editori Diego Corraine di Papiros, Francesco Cheratzu di Condaghes e Maria Marongiu di Alfa Editrice.

Gli incontri con gli autori prenderanno il via alle 17 con l’intervento dell’autrice Francesca Pau, che presenta “Giorgio Asproni, una vita per la democrazia” (Paolo Sorba Editore) realizzato assieme a Tito Orrù,

Alle 17.45 Isabella Mastino presenta “Ma io non vedevo quella luna. Breve antologia di Grazia Deledda” (Alfa Editrice). L’ultima presentazione, alle 18.30 vedrà impegnato Diego Corraine nell’illustrazione del libro “In mesu de amigos” di Amos Oz  (Papiros). Alle 20 sarà il momento dell’attesa proiezione del film “A tenore”, prima esperienza cinematografica di Gavino Murgia, che subito dopo si esibirà in concerto.

Domenica 16 dicembre, la sala conferenze CEAS ospiterà alle 11 il dibattito “Corpora delle antichità della Sardegna. Archeologia e territorio in età prenuragica e nuragica”. Dopo il saluto della sindaca Daniela Falconi interverranno l’assessore regionale Giuseppe Dessena, lo storico Attilio Mastino, l’archeologo Alberto Moravetti, l’archeologa Gianfranca Salis e l’editore Carlo Delfino.

Si riprende nel pomeriggio con l’anteprima di “Adotta un libro sardo”, speciale sezione dedicata alle scuole.

Alle 16.30, per “I libri si raccontano”, con un accenno alle loro pubblicazioni per ragazzi, interverranno Francesco Cheratzu (Tre maghi alla deriva, Nemici, Porci e principesse, Volo nel passato, Janàsa, Rossoblù chestoria!) e Diego Corraine (Sas aventuras de Pinocchio, Càntigu de Nadale, Librigheddu pro pitzinnos

de cada colore).

Alle 18, per la prima volta sarà proiettato in pubblico il teaser del film “Iskìda dalla terra di Nurak” (Condaghes), a corollario dello speciale per i ragazzi sulla trilogia fantasy ad ambientazione nuragica di Andrea Atzori. Assieme all’autore parteciperanno le illustratrici Dany & Dany, alcuni protagonisti del film e l’editore Francesco Cheratzu.

La manifestazione si conclude alle 20 con un reading concerto dal titolo “Un paese ci vuole”, un viaggio letterario e musicale dentro le pagine della letteratura sarda che vedrà protagonisti Giacomo Casti e Chiara Effe.




Lunedì a Sassari solenne inaugurazione del monumento a Enrico Costa

SASSARI. Enrico Costa avrà finalmente il suo monumento, a due passi dalla dimora in cui trascorse gli ultimi vent’anni di vita. L’assiduo lavoro messo in campo dal comitato organizzativo in questi tre anni di attività è ormai arrivato alle fasi conclusive: la statua in bronzo dedicata al “cantore di Sassari” lunedì (17 dicembre) alle 11 sarà presentata al pubblico in Piazza Fiume, a duratura memoria e «in segno di riconoscenza per chi lasciò un “monumento” storico e letterario alla sua città».

L’icona, tratta da uno dei più significativi ritratti fotografici dello scrittore, è frutto di un accurato studio finalizzato a rievocare la figura di “Enrichetto” nell’atto di una passeggiata quotidiana, descrivendone il personaggio in maniera dinamica, perfettamente in simbiosi con il luogo in cui visse e operò. Più nel concreto, è un’opera lontana dai canoni solenni e retorici della statuaria ottocentesca, ma è al contempo capace di restituire al personaggio il ruolo rappresentativo di genius loci di Sassari.

La scultura è stata realizzata a grandezza naturale dalla fonderia artistica Mariani di Pietrasanta su bozzetto in creta dello scultore Milan Garcia, con progettazione della posa in opera a cura dell’architetta Elena Cenami.

Figura poliedrica di promotore culturale, archivista, giornalista e romanziere, Enrico Costa è una delle più grandi figure di intellettuale che il capoluogo turritano abbia mai espresso. Gran parte della sua attività fu dedicata al recupero della memoria cittadina, contribuendo non poco alla divulgazione della storia anche attraverso la salvaguardia e il riordino di antichi documenti in qualità di direttore dell’Archivio storico comunale.

Il progetto, scaturito dall’esigenza di tutelarne la memoria in modo stabile, è frutto della dedizione di un gruppo di lavoro formato da intellettuali, docenti universitari, personalità di cultura e giornalisti che hanno portato avanti l’iniziativa con la volontà di condividerla con i cittadini, le istituzioni e altre organizzazioni pubbliche e private. Principali enti finanziatori sono stati la Regione e la Fondazione di Sardegna, il Banco di Sardegna, la Banca di Sassari e la società Numera, affiancate da una cospicua partecipazione di sottoscrittori privati.

Alla cerimonia di inaugurazione, moderata dal giornalista Gibi Puggioni, interverranno il presidente del Comitato, Toto Porcu, il sindaco di Sassari Nicola Sanna, il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau e l’assessore regionale alla Cultura, Giuseppe Dessena, mentre l’introduzione e la chiusura dell’evento saranno affidate alle note coinvolgenti della Banda musicale “Luigi Canepa”. Parteciperanno all’iniziativa i figuranti in costume dell’Associazione Itinerari nel tempo, già coinvolti nell’ultima edizione delle Passeggiate di Enrico Costa. Nel corso dell’avvenimento, una prolusione dello storico Antonello Mattone ricorderà e omaggerà le figure di Enrico Costa e di Manlio Brigaglia, tratteggiando un breve affresco narrativo della città di Sassari.

Proprio Brigaglia, compianto intellettuale recentemente scomparso, ha avuto un ruolo importante nella realizzazione dell’iniziativa, ricoprendo la carica di presidente onorario del comitato (costituito nel marzo 2016), e partecipando alle attività preliminari di promozione del progetto. Il gruppo di lavoro, oltre al presidente Toto Porcu e al vicepresidente Franco Borghetto, che compongono il consiglio direttivo assieme ad Antonio Capitta, Simonetta Castia ed Elena Cenami, è formato da Maria Teresa Accardo, Stefania Bagella, Paolo Cau, Antonello Mattone, Attilio Mastino, Franco Pilo, Giovanni Antonio Tabasso e Daniela Scano. Il team ha goduto del convinto supporto e del patrocinio dell’Amministrazione comunale, dell’Archivio storico comunale e delle biblioteche Comunale e Universitaria.

Il comitato ha inoltre promosso la pubblicazione di un opuscolo, che sarà in distribuzione gratuita per le scuole come incentivo alla lettura e alla riscoperta di Costa per le giovani generazioni. Un gesto semplice che rappresenta anche una manifestazione d’affetto e stima per Manlio Brigaglia, autore della breve premessa del libretto, tratta dal libro “Lo scrittore e la sua città” curato insieme a Simonetta Castia per Mediando Edizioni.

La realizzazione del monumento, che arriva dopo anni di omaggi e testimonianze, sarà impreziosita a breve da una cornice di eventi promossi dal Circolo Aristeo d’intesa con la Biblioteca Universitaria di Sassari, l’Archivio Storico Comunale, il Comune di Sassari e lo stesso Comitato. Il tutto a preludio delle celebrazioni per i centodieci anni dalla morte.




Divulgare la scienza, con Gianluca Dotti e Silvano Fuso a Sassari per difendersi da bufale e fake news


SASSARI. Basta connettersi per cinque minuti in rete e si legge di tutto. No vax,  scie chimiche, terapie alternative e addirittura un ritorno alle teorie terrapiattiste. Cosa è vero e cosa è falso? Prima o poi ci cascano tutti, o quasi. È innegabile che uno dei problemi della divulgazione scientifica del momento sia il filone delle bufale e delle fake news. A spiegare come difendersi dal fenomeno, nei giorni scorsi a Sassari ci hanno pensato il giornalista scientifico Gianluca Dotti e il noto saggista Silvano Fuso del Cicap, ospiti della seconda edizione di “Divulgare la scienza”, un’iniziativa organizzata da Aristeo e SAT nella Sala conferenze della Fondazione di Sardegna.
Come ha ricordato Gianluca Dotti, sul web si assiste spesso a veri e propri duelli da tastiera. Secondo gli esperti, l’errore più grande per far valere le proprie ragioni è utilizzare un atteggiamento di tipo fideistico: da un lato c’è chi sbandiera teorie alternative, illudendosi di favorire ad esempio la salute umana, dall’altro  c’è chi difende lo scientismo incondizionato, come un atto di fede.
Sotto accusa è lo stesso abuso del termine bufala. Un termine che per il giovane e brillante divulgatore andrebbe addirittura sdoganato, perché riconduce tutto alla dialettica del vero-falso, fa bene o fa male, favorendo gli estremismi.
Occorre invece trovare un equilibrio, restare sempre critici nei confronti del sapere, perché la scienza non è una fede ma un metodo, caratterizzato da risultati in costante evoluzione.
Ma qual è la differenza tra fake news e bufale, spesso utilizzate impropriamente come sinonimi?  “La prima – ha spiegato Dotti – è intesa come un’informazione creata ad arte per raggiungere uno scopo, quello di arricchirsi oppure modificare il consenso. La seconda è invece una semplice informazione falsa, e può essere del tutto innocua e non portare alcun beneficio a chi la diffonde.
“In realtà il problema – ne è convinto Silvano Fuso – è molto più vecchio del web. I social, per parafrasare Umberto Eco hanno solo contribuito a dare parola a legioni di imbecilli”. Il rappresentante del Cicap (Comitato italiano di controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze), ha evidenziato il pericolo della manipolazione delle parole, mostrando come sia possibile diffondere il falso anche dicendo il vero. E a cascarci sono stati spesso anche i canali mediatici tradizionali, producendo allarmismi ingiustificati.
La chiave per comprendere questi fenomeni, starebbe nel fatto che producono una forte attrattiva emozionale, colpiscono l’immaginazione del pubblico perché soddisfano i suoi desideri, le sue aspettative e le sue paure.
Per smontare improbabili teorie del complotto allora, a detta di Fuso, occorre sfruttare proprio questo richiamo emozionale, e “dire il vero partendo dal falso”. Ossia partire dalle fake news esplorandone i misteri per raccontare la scienza in maniera corretta. I consigli pratici sono quelli di non parlare ex cattedra con toni supponenti, far comprendere che la scienza non è un’autorità calata dall’alto e che anche i premi Nobel possono sbagliare.
Il convegno è stato anche occasione per illustrare diverse pratiche virtuose di divulgazione scientifica in Sardegna. Tra queste “Le passeggiate di Enrico Costa” di Aristeo, le attività dell’OAC di Cagliari, il progetto Life Asap degli atenei di Sassari e Cagliari sulle specie aliene invasive, il laboratorio LaPArs dell’Uniss e le attività di ricerca scientifica sulla “pompìa” a cura della start-up Phareco.




A Fonni tre giornate di “Libri in Barbagia” dal 14 al 16 dicembre


FONNI. Il viaggio letterario di Isola dei libri, il circuito regionale dell’editoria sarda, si conclude nel cuore della Sardegna, a Fonni, con “Libri in Barbagia”. Dal 14 al 16 dicembre è in in calendario un lungo weekend di iniziative dal forte sapore identitario, come richiama in modo evocativo il titolo. Sono previsti incontri con autori, presentazioni delle novità librarie, dibattiti sul bilinguismo e sulla promozione delle ricchezze archeologiche del territorio.
Di notevole interesse saranno anche le osservazioni archeoastronomiche notturne direttamente sul sito nuragico di Gremanu, i reading letterari e le proiezioni (sabato alle 20) del docu-film di Gavino Murgia sul canto a tenore e, per la prima volta in pubblico (domenica alle 18), del teaser di “Iskida dalla terra di Nurak”.
La manifestazione, alla quale partecipano ben trenta editori da tutta l’isola, è finanziata e coordinata dall’assessorato regionale alla Cultura e organizzata dall’AES d’intesa con l’Amministrazione comunale di Fonni e il Ceas locale.
«La mia scelta di individuare e inserire Fonni per l’ultima tappa della manifestazione non è stata casuale – ha affermato l’assessore regionale alla Cultura, Giuseppe Dessena – ma pensata e ragionata, così come è stato fortemente voluto l’investimento per il sito di Gremanu. Le nostre comunità hanno uno straordinario paesaggio culturale che deve essere valorizzato e promosso. Trovo questa una delle migliori occasioni: è un evento di promozione della lettura immerso in una cornice dalle suggestioni uniche, tra le cime più alte dell’isola. Un prezioso scenario in cui la promozione dell’Editoria libraria sarda fa da cassa di risonanza di tutte le nostre migliori tradizioni culturali».
E proprio Fonni, il centro abitato più alto della Sardegna, si presenta come un luogo di grande valore simbolico per accogliere la mostra diffusa dell’editoria libraria sarda, una mostra nata dalla volontà di diffondere, e rendere più capillare, la presenza delle opere pubblicate in Sardegna, anche in aree periferiche.
«Fonni chiude anche idealmente un anno speso dall’AES nel promuovere intensamente un comparto che ha bisogno di recuperare la sua centralità e di superare una crisi strutturale – ha specificato la presidente AES, Simonetta Castia –. Con Libri in Barbagia porremo ancora una volta in risalto il binomio tra l’isola, nelle sue molteplici sfaccettature e peculiarità, e il suo racconto. Non è la prima volta che l’AES rivolge la sua attenzione verso aree geograficamente periferiche, che rispondono all’esigenza di una diffusione capillare del libro sardo e della sua spiccata funzione sociale».
L’inaugurazione è prevista per venerdì 14 dicembre, alle 10.30, nella Sala conferenze del Ceas, con il saluto della prima cittadina Daniela Falconi, accompagnata dagli interventi di Raffaela Mureddu, vice-sindaca e assessora alla Pubblica istruzione, e di Simonetta Castia, presidente dell’Associazione Editori Sardi. A dare l’avvio ai lavori sarà l’intervento dell’assessore regionale alla Pubblica Istruzione e alla Cultura, Giuseppe Dessena.
La mattinata sarà impreziosita da un prologo sugli straordinari “Pani in Barbagia”, attraverso il quale Antonello Cuccu e Anna Pau, in collaborazione con Ilisso. In contemporanea sarà visitabile una peculiare esposizione di pani rituali di Fonni e del territorio barbaricino.
Gli incontri con gli autori, moderati da Salvatore Taras, prenderanno il via alle 17, per ospitare ogni sera alla stessa ora le più interessanti novità librarie del momento. Si parlerà di romanzi, di saggistica e ricerche scientifiche e letterarie, saranno approfondite la figura del politico Giorgio Asproni e l’opera del premio Nobel Grazia Deledda.
Sempre venerdì, dopo le 20, Aristeo e SAT guideranno gli appassionati verso un raro appuntamento archeoastronomico sul sito di Gremanu, dal quale poter osservare la “visione nuragica” del cielo e dialogare del rapporto tra paesaggio, archeologia e stelle.
Sono previsti infine due interessanti dibattiti. Il primo, dal titolo Bilinguismo e comunità, si terrà sabato alle 11, per mettere a confronto diversi editori sui possibili riflessi del nuovo testo unico sulla lingua e cultura sarda. Il secondo, domenica alle 11, sarà dedicato invece all’“Archeologia e territorio in età prenuragica e nuragica”. Interverranno all’incontro l’assessore regionale Giuseppe Dessena, lo storico Attilio Mastino, gli archeologi Alberto Moravetti e Gianfranca Salis e l’editore Carlo Delfino.
 
Il programma dettagliato.
Venerdì 14 dicembre la sezione “Tra Isola e mondo – Incontri con gli autori” prende il via ufficialmente alle 17, con l’autrice  Simonetta Delussu che presenta “Spiriti nella notte” (Arkadia). Alle 17.45 Giovanni Follesa propone “La presunta storia vera di Giulia e Giulio” (Arkadia) e, alle 18.30, Gian Nicola Cabizza illustra l’“Atlante astronomico della Divina Commedia” (Mediando Edizioni)
Alle 20 la manifestazione si sposta sul sito di Gremanu per l’evento “Celesti notturni. Antichità in luce – Osservazione del cielo ‘nuragico’ e breve conferenza sul rapporto tra paesaggio, archeologia e stelle”, organizzato in collaborazione con Circolo Aristeo e Società Astronomica Turritana.
Sabato 15 dicembre alle 11, la sala conferenze CEAS accoglierà il dibattito “Bilinguismo e comunità, una lingua alla portata di tutti. I riflessi sull’editoria del nuovo testo unico sulla lingua e cultura sarda”, moderato da Antonello Garau. Parteciperanno gli editori Diego Corraine di Papiros, Francesco Cheratzu di Condaghes e Maria Marongiu di Alfa Editrice.
Gli incontri con gli autori prenderanno il via alle 17 con l’intervento dell’autrice Francesca Pau, che presenta “Giorgio Asproni, una vita per la democrazia” (Paolo Sorba Editore) realizzato assieme a Tito Orrù,
Alle 17.45 Isabella Mastino presenta “Ma io non vedevo quella luna. Breve antologia di Grazia Deledda” (Alfa Editrice). L’ultima presentazione, alle 18.30 vedrà impegnato Diego Corraine nell’illustrazione del libro “In mesu de amigos” di Amos Oz  (Papiros). Alle 20 sarà il momento dell’attesa proiezione del film “A tenore”, prima esperienza cinematografica di Gavino Murgia, che subito dopo si esibirà in concerto.
Domenica 16 dicembre, la sala conferenze CEAS ospiterà alle 11 il dibattito “Corpora delle antichità della Sardegna. Archeologia e territorio in età prenuragica e nuragica”. Dopo il saluto della sindaca Daniela Falconi interverranno l’assessore regionale Giuseppe Dessena, lo storico Attilio Mastino, l’archeologo Alberto Moravetti, l’archeologa Gianfranca Salis e l’editore Carlo Delfino.
Si riprende nel pomeriggio con l’anteprima di “Adotta un libro sardo”, speciale sezione dedicata alle scuole.
Alle 16.30, per “I libri si raccontano”, con un accenno alle loro pubblicazioni per ragazzi, interverranno Francesco Cheratzu (Tre maghi alla deriva, Nemici, Porci e principesse, Volo nel passato, Janàsa, Rossoblù chestoria!) e Diego Corraine (Sas aventuras de Pinocchio, Càntigu de Nadale, Librigheddu pro pitzinnos
de cada colore).
Alle 18, per la prima volta sarà proiettato in pubblico il teaser del film “Iskìda dalla terra di Nurak” (Condaghes), a corollario dello speciale per i ragazzi sulla trilogia fantasy ad ambientazione nuragica di Andrea Atzori. Assieme all’autore parteciperanno le illustratrici Dany & Dany, alcuni protagonisti del film e l’editore Francesco Cheratzu.
La manifestazione si conclude alle 20 con un reading concerto dal titolo “Un paese ci vuole”, un viaggio letterario e musicale dentro le pagine della letteratura sarda che vedrà protagonisti Giacomo Casti e Chiara Effe. Le tre serate saranno presentate da Salvatore Taras.

EDITORI PARTECIPANTI
Aipsa – Cagliari
Alfa Editrice – Quartu S. Elena
Arkadia – Cagliari
AM&D Editore – Cagliari
Carlo Delfino Editore – Sassari
Catartica Edizioni – Sassari
Condaghes – Cagliari
Cuec Editrice – Cagliari
Domus de Janas – Selargius
Edes – Sassari
Edizioni della Torre – Cagliari
Edizioni Enrico Spanu – Cagliari
G.C. Edizioni – Quartu S. Elena
Grafica del Parteolla – Dolianova
Ilisso – Nuoro
Imago Multimedia – Nuoro
Il Maestrale – Nuoro
Iskra Edizioni – Ghilarza
La Zattera Edizioni – Cagliari
Logus mondi interattivi – Cagliari
Magnum – Sassari
Mediando Edizioni – Sassari
Nor – Ghilarza
Paolo Sorba Editore – La Maddalena
Papiros – Nuoro
PTM – Mogoro
Soter Editrice – Villanova Monteleone
Taphros – Olbia




“L’ischis ma no l’ischis”, domenica a Macomer in festa con la lingua sarda

MACOMER. Per la prima volta sbarca in provincia di Nuoro l’appuntamento più atteso dell’anno da corsisti e docenti di lingua sarda dell’Istituto Camillo Bellieni. L’evento culturale “L’ischis ma no l’ischis” si terrà il 16 dicembre alle 10, a Macomer, nei locali della Biblioteca comunale.

Sarà un incontro all’insegna della promozione dell’identità del territorio, che oltre a dare spazio a relazioni, interventi di esperti e appassionati, sarà occasione per ospitare attività artistiche di carattere musicale e teatrale e visite guidate in sardo. Momento clou della manifestazione sarà la consegna degli attestati  di partecipazione ai corsisti di Borore, Bortigali, Martis, Macomer, Orotelli, Bari Sardo, Bolotana, Nuoro, Marrubiu, Buddusò e Fonni.

C’è grande attesa anche per l’assegnazione del premio “Si moves sa limba, sa limba ti movet”, destinato ogni anno a personalità che si siano distinte in maniera significativa, con il proprio impegno, attraverso un progetto interessante e meritevole, alla diffusione e alla promozione della lingua sarda. L’iniziativa promette di essere molto partecipata, forte del successo delle precedenti edizioni svolte a Pozzomaggiore, Ploaghe e Martis.

Il programma. L’apertura dei lavori è prevista per le 10 con i saluti istituzionali del sindaco Antonio Succu e dell’assessora comunale alla Cultura Tiziana Atzori. A coordinare la serie di interventi in programma sarà Maria Doloretta Lai, presidente Is.Be, mentre a toccare gli aspetti più delicati e profondi del problema linguistico in Sardegna sarà il direttore scientifico del Bellieni, Michele Pinna, con una relazione a tema “Traballare cun sa limba est vìvere cun s’ànima pro unu mundu de amore. Fainas e contivìgios de s’annu chi nch’est cumprende”.

Gli attestati saranno quindi consegnati dai docenti Daniela Masia Urgu, Lucia Sechi, Francesca Sini, Adriana Cocco, Immacolata Salis, Ivan Marongiu e Angela Andrea Orani.

Daniela Masia Urgu, che è anche responsabile del Colcs (Coordinamentu operadores limba e cultura sarda), traccerà le conclusioni sugli esiti delle attività annuali con un intervento dal titolo “Aficu mannu, annestru e bona volontade, sa limba chi creschet non timet impèigos”.

Speciale intrattenimento musicale della manifestazione saranno le melodie del coro polifonico “Santa Anastàsia” di Buddusò, mentre i ragazzi di Macomer che hanno seguito le attività di animazione dello sportello linguistico, si esibiranno in un originale intermezzo. Dopo la pausa pranzo, nuovo appuntamento alle 15 al Museo etnografico di Macomer per una interessante visita guidata in sardo a cura di Leonardo Murgia.




Olbia, applausi per “Aspittendi a Pinocchju” e le musiche di Gavino Murgia

OLBIA. “Approdi letterari” ha chiuso domenica sera una tre giorni intensa, che ha rappresentato il primo tassello per l’edificazione di un evento che ambisce a crescere e a divenire un punto di riferimento a livello regionale nei prossimi anni. È un forte segnale con il quale, la comunità olbiese, grazie alla volontà dell’amministrazione comunale in collaborazione con l’AES, ha voluto spalancare le porte all’editoria libraria sarda come fondamentale veicolo di promozione e di crescita del territorio.

La seconda serata di appuntamenti, moderata da Salvatore Taras, è stata piuttosto partecipata sia durante gli incontri con gli autori che nel corso degli spettacoli. A trasportare il pubblico nei meandri di una Sardegna atavica, tra personaggi dai nomi surreali e narrazioni dal sapore onirico, è stato lo scrittore Gianluca Medas, con il suo “Mammai Manna. La grande madre”, edito dalla Cuec. Il libro di Medas è un viaggio a cavallo tra realtà e fantasia in un universo in cui si coglie lo spirito di una memoria collettiva ancestrale, quella sarda, tra flashback e salti temporali che ricordano procedimenti narrativi tipici della cinematografia. È una realtà dove tutto ruota attorno alla mappa dei sogni, “Sa pedra pintada” di Mamoiada, e nella quale a salvare il mondo finiranno per essere in qualche modo le donne.

Un interessante dibattito è scaturito dalla presentazione de “L’isola delle lusinghe”, romanzo edito da Condaghes e scritto da Sandro Manoni, architetto veneziano che ha trascorso ben dodici anni in Sardegna durante gli anni del boom economico e turistico. È un romanzo-verità nel quale, attraverso una prosa di ampio respiro che descrive i paesaggi costieri quasi poeticamente, emerge la denuncia degli aspetti negativi di una modernità ambigua e dissacrante, alla quale hanno fatto seguito i caratteri della speculazione edilizia e della corruzione. Utilizzando nomi di fantasia, la trama racconta le vicende di una famiglia di possidenti proiettate verso un interessante affare redditizio, interrotto all’improvviso dal dramma di un rapimento.

Alto gradimento in Sala conferenze per le cinque voci dell’evento letterario “Aspittendi a Pinocchju”, un reading in lingua gallurese in cui Andrea Columbano, Maria Paola Mariotti, Francesco Giorgioni, Alessandra Corda e Simone Satta, hanno raccontato le avventure di Pinocchio tratte dal libro “L’avvinturi di Pinocchju”, edito da Taphros con la traduzione di Ivan Ponsano. Il bravissimo illustratore Simone Sanna ha realizzato in diretta una copia delle illustrazioni interne del volume, a corollario delle diverse parti della sceneggiata.

Applauditissimo anche Gavino Murgia per il concerto al sax. Il virtuoso musicista nuorese si è esibito in numerosi brani tratti dal suo repertorio jazz con accompagnamento alla chitarra, uno stile di grande originalità in cui le note afroamericane si fondono alla perfezione con le radici profonde della tradizione. La proiezione del docu-film “A Tenore” (che lo vede esordire quest’anno come regista), è stata rinviata alle 20 di domenica (9 dicembre).

La serata di domenica, moderata da Francesco Giorgioni, ha preso il via con la prima presentazione assoluta, piuttosto seguita, del libro “Deu mi peldonet e santos” di Dionigi Pala (Paolo Sorba Editore). L’autore ha illustrato i contenuti della pubblicazione, che contiene detti e maledizioni in sardo e sardo-gallurese, in un dialogo con Agostino Amucano.




Approdi letterari: grande interesse per l’omaggio a Michelangelo Pira e Manlio Brigaglia


OLBIA . La prima edizione di “Approdi letterari” ha preso il via venerdì (7 dicembre) nell’area Expo con l’omaggio a due significativi intellettuali del Novecento sardo: Michelangelo Pira nell’intervento appassionato di Bachisio Bandinu, e poi Manlio Brigaglia, che proprio della Gallura era originario.
La tappa gallurese del circuito regionale “L’Isola dei libri”, organizzata dall’AES con il sostegno del Comune di Olbia, è stata inaugurata dall’assessora alla Cultura, Sabrina Serra, assieme alla presidente AES Simonetta Castia e al rappresentante olbiese degli editori sardi, Dario Maiore, con l’auspicio da parte di tutti di trovare continuità e crescita negli anni a venire.
“Siamo molto orgogliosi di questo importante traguardo, che parte da lontano – ha affermato Serra –. Abbiamo deciso con convinzione di puntare sull’editoria isolana, perché crediamo che rappresenti un patrimonio di tutti da valorizzare per crescere insieme”.
Soddisfazione è stata espressa anche dagli editori: “Iniziative e scelte così lungimiranti vanno premiate – ha ribadito Castia – e anche noi cercheremo di fare in modo che non sia solo un’edizione spot, ma che abbia una prosecuzione e possa diventare un appuntamento atteso e consolidato”.
Notevole interesse ha suscitato l’intervento dell’antropologo e giornalista Bachisio Bandinu, che nel ricordare la figura di Michelangelo Pira, ne ha evidenziato alcuni tratti fondamentali del pensiero, emersi attraverso i volumi postumi “Sos Sinnos” e “Il villaggio elettronico”. Punti chiave di approfondimento sono stati il rapporto di conflittualità tra codici, da un punto di vista politico, linguistico, culturale e infine scolastico. L’idea del pensatore bittese era quella di un confronto positivo tra questi codici, un confronto nel quale non vi fosse prevaricazione ma un rapporto costruttivo e arricchente per entrambe le realtà. Tra le curiosità del “villaggio elettronico”, è emerso come Pira avesse in qualche modo anticipato straordinariamente l’avvento di internet, prevedendo il futuro della comunicazione.
Salvatore Tola e Sandro Ruiu, attraverso la presentazione del volume “Manlio Brigaglia. Tutti i libri che ho fatto”, hanno ricordato non solo la figura dello storico, del giornalista e del docente, ma quella di un uomo straordinariamente innamorato dell’editoria, alla quale Brigaglia aveva dedicato gran parte del suo impegno culturale. Un omaggio che arriva nella sua terra d’origine, la Gallura, nella quale “il professore” aveva per alcuni versi iniziato la sua carriera con il “Giornalino di Arzachena”. All’interno del libro, edito da Mediando, gli autori hanno ripercorso da un lato la sua vita da giornalista, dove si evince la storia della Sardegna di quegli anni, e dall’altro la lunga esperienza nell’editoria libraria.
A essere raccontato, sotto forma di intervista, è stato in particolare il lavoro dietro le quinte di un uomo estremamente colto e nondimeno popolare, grazie alla sua freschezza e alla sua verve ironica e pungente.
La serata si è conclusa con la presentazione del libro “Pasquale Paoli. La Leggenda”, edito dalla Taphros, che attraverso il linguaggio accattivante del fumetto racconta la storia anticolonialista del grande patriota corso. Lo studioso Emilio Aresu ne ha descritto in modo preciso gli elementi culturali e politici che portarono la Corsica, una piccola isola nel Mediterraneo, a divenire un laboratorio e fucina di idee rivoluzionarie.
Come anteprima della manifestazione, la Società Astronomica Turritana ha permesso agli studenti delle scuole superiori di osservare il sole e la sua atmosfera, mentre l’esperto Gian Nicola Cabizza ha parlato di Dante e della sua profonda conoscenza del cielo. In contemporanea, gli autori Diego Corraine e Alessandra Corda hanno raccontato agli alunni delle scuole elementari la storia del Piccolo Principe (Le Petit Prince) di Antoine de Saint Exupery in sardo e in sardo-gallurese.




“Approdi letterari” dell’AES a Olbia: nuovo palcoscenico per L’Isola dei libri


OLBIA. La mostra diffusa del libro sardo conquista un nuovo palcoscenico nel nord-est dell’isola. Per la prima volta, il circuito internazionale di promozione “L’isola dei libri”, un fiore all’occhiello dell’Associazione Editori Sardi, fa tappa a Olbia con “Approdi letterari”: dal 7 al 9 dicembre, negli spazi di Expo-Olbia si terranno tre giornate di appuntamenti per accogliere incontri con scrittori, presentazioni di libri, conferenze, reading letterari e proiezioni di docu-film.
Si parte con un omaggio alla figura e all’opera del grande studioso di Bitti, Michelangelo Pira, a novant’anni dalla nascita, un percorso che vedrà impegnato l’antropologo e giornalista Bachisio Bandinu, che proprio nei giorni scorsi a Carbonia ha tenuto una brillante conferenza con l’AES per parlare agli studenti degli inganni della rete. L’incontro fa parte del format “Annales”, sezione felicemente inaugurata a maggio al Salone internazionale di Torino.
Tra le altre iniziative è molto attesa la proiezione, sabato sera, del docufilm “A Tenore”, che vede al suo esordio, come regista, il virtuoso musicista Gavino Murgia. Nell’arco dell’intero evento sono previsti numerosi incontri con gli autori – come il ricordo del compianto Manlio Brigaglia nel libro-intervista postumo “Tutti i libri che ho fatto” – e pubblicazioni tutte da scoprire tra romanzo, saggistica, bilinguismo, narrativa e storia.
Si arricchisce così di un nuovo tassello il progetto nato dalla volontà di diffondere, e rendere più capillare, la presenza delle opere pubblicate in Sardegna anche in aree periferiche dell’isola. Agli eventi sarà affiancata una vetrina completa dell’editoria sarda, una delle poche occasioni in cui scoprire in un unico allestimento le migliori proposte delle trenta case editrici isolane che hanno aderito all’iniziativa.
L’iniziativa, organizzata dall’AES, è interamente patrocinata e promossa dal Comune di Olbia, che l’ha voluta fortemente. L’Amministrazione confida infatti che questo appuntamento diventi ricorrente, crescendo nel tempo e radicandosi in città.
L’inaugurazione si svolgerà il 7 dicembre, alle 16.30, nell’area Expo e Area Marina protetta di Tavolara, con il saluto del sindaco Settimo Nizzi e gli interventi dell’assessora alla Cultura di Olbia, Sabrina Serra, e della presidente dell’AES, Simonetta Castia.
Il programma. Venerdì 7 dicembre la Società Astronomica Turritana porterà i propri telescopi per osservare il sole e la sua atmosfera. Durante la mattinata l’esperto Gian Nicola Cabizza parlerà di Dante e le stelle con gli studenti delle scuole superiori. In contemporanea, gli autori Diego Corraine e Alessandra Corda incontreranno gli alunni delle scuole elementari per raccontare la storia del Piccolo Principe (Le Petit Prince) di Antoine de Saint Exupery in sardo e in sardo-gallurese.
L’evento prende il via ufficialmente alle 17, nell’Area Marina Protetta, accogliendo la conferenza dal titolo “Da Sos sinnos a Il Villaggio elettronico” dedicata a Michelangelo Pira, con l’intervento di Bachisio Bandinu. Il convegno è inserito in “Annales”, format che individua nella Sardegna un importante obiettivo di riflessione grazie allo spunto tratto da libri altrettanto paradigmatici.
Gli incontri con gli autori della sezione “Tra Isola e mondo”, inizieranno alle 18.30 con l’arrivo di Salvatore Tola e Sandro Ruiu, che illustreranno la loro fatica letteraria dedicata a un grande uomo di cultura recentemente scomparso: “Manlio Brigaglia. Tutti i libri che ho fatto” (Mediando Edizioni), in cui emerge sotto forma di intervista, l’immagine dello storico, quella del giornalista e del docente, ma soprattutto, quella di un “facitore di libri”. Alle 19.15 Giancarlo Tusceri, insieme [NO] agli autori Frédéric Bartocchini ed Eric Ruckstuhl presenta “Pasquale Paoli. La Leggenda” (Taphros Editrice), un libro per ragazzi che racconta attraverso il linguaggio del fumetto la storia anticolonialista del grande patriota corso.
La serata si conclude alle 20 in compagnia di Filippo Pace, che illustrerà il suo libro “La ballata della regina senza testa” (Condaghes), un romanzo ispirato ad Ariosto che tratta di temi universali in modo anticonformista.
Sabato sarà caratterizzato da tre incontri con gli autori all’Expo. Il primo è alle 17 con Maria Tiziana Putzolu, che presenta “Eva canta” (Aipsa edizioni). Alle 17.45 Gianluca Medas propone il suo “Mammai Manna. La grande madre” (Cuec Editrice) e alle 18.30 Sandro Manoni presenta “L’isola delle lusinghe”(Condaghes).
Alle 19.15 un interessante reading letterario a tre voci in gallurese “Aspittendi Pinocchju”, vedrà protagonisti Ivan Raimondo Ponsano, Andrea Columbano, Maria Paola Mariotti, Francesco Giorgioni, Alessandra Corda e Simone Sanna, accompagnati dalle musiche di Alessandro Mazzullo.
Mentre alle 21 il polistrumentista Gavino Murgia presenterà il docu-film “A tenore”, la sua opera d’esordio cinematografico. Subito dopo si proseguirà con un concerto a tema. A introdurre le due serate sarà il giornalista Salvatore Taras.
Domenica la manifestazione si conclude all’Expo con una serata moderata da Francesco Giorgioni, dedicata in particolare alle tematiche di carattere linguistico. Alle 17 Dionigi Pala presenterà il suo libro “Déu mi peldonet e santos!” (Paolo Sorba Editore), una interessante raccolta di detti in gallurese. C’è grande attesa per questa pubblicazione, patrocinata dal Comune di Olbia e inserita nella collana curata da Agostino Amucano, che parteciperà all’incontro per dialogare con l’autore. Alle 17.45 lo scrittore Giuseppe Tirotto illustrerà di “Piccinni in Castorias”, un romanzo in sardo-gallurese (NOR) e, alle 18 Tonino Cau assieme all’autrice Ardjana Toska parlerà del volume “Una gioventù distrutta” (Taphros Editrice), il racconto di una terribile storia tutta al femminile senza filtri o edulcorazioni.