Il Cagnulari e gli Andarinos di Usini mercoledì a “Binu de Sardigna”

Il 18 dicembre Salvatore Taras e Maria Giovanna Cherchi parlano di vini e di specialità tipiche con Salvatore Cherchi e Tore Piras

USINI. Mercoledì 18 dicembre alle 21 su Catalan TV si va a Usini in terre vocate da secoli alla viticoltura, dove si alternano valli e colline calcaree in un continuo avvicendarsi di vigne, oliveti e orti. Il programma “Binu de Sardigna” condotto in lingua sarda da Salvatore Taras e Maria Giovanna Cherchi incontrerà Salvatore Cherchi, titolare dell’omonima cantina fondata nel 1970 dal padre Giovanni, noto Billia, a partire da due ettari di vigna ricevuti in eredità.

Billia è considerato un pioniere della vitivinicoltura sarda, non solo per la riscoperta del Cagnulari ma anche per via della sua opera di valorizzazione delle qualità del Vermentino. É stato infatti tra i primi a proporre al mercato il Vermentino di Usini con un’identità definita e legata al territorio. In tutto questo lavoro c’è l’attenzione e l’acume di Gilberto Arru, che ha seguito passo passo l’evoluzione del percorso.
Con lungimiranza e saggezza, voglia di conoscenza e sperimentazione, è stato riportato alla luce un antico vitigno autoctono, il Cagnulari, e da allora i vini dell’azienda hanno raggiunto grandi traguardi e ricevuto premi e riconoscimenti in tutto il mondo.

Maria Giovanna Cherchi incontrerà Salvatore Piras, esperto di pasta tradizionale, con il quale porterà gli spettatori alla scoperta degli Andarinos, una specialità di pasta artigianale figlia della tradizione contadina che affonda le radici nella storia più antica del territorio. Quindi con Antonio Piga si andranno a scoprire le particolarità di alcuni tra i monumenti più significativi del paese.

Gli approfondimenti sui vini sono affidati alla consueta rubrica in lingua sarda a cura del critico enogastronomico Gilberto Arru. “Binu de Sardigna” è un programma dedicato alle cantine, ai produttori, ai vini e ai vitigni dell’isola, prodotto dalla DB Video Management con la regia di Mauro Fancello. Il prossimo appuntamento sarà domenica 22 dicembre, alle 21, per conoscere dall’interno l’azienda Silvio Carta di Zeddiani e i segreti della vernaccia.




Binu de Sardigna racconta la “Cooperativa agricola tissese”

Mercoledì 18 dicembre Salvatore Taras e Maria Giovanna Cherchi incontrano a Tissi i rappresentanti di una piccola realtà produttiva con una grande storia alle spalle

TISSI. Domenica 15 dicembre alle 21, il programma “Binu de Sardigna” condotto in lingua sarda da Salvatore Taras e Maria Giovanna Cherchi porta a conoscere la storia singolare della Cooperativa Agricola Tissese, fondata nel lontano 1907 dal maestro elementare Gerolamo Pinna.

Come racconteranno Mariuccia Lai e l’attuale presidente, Giommaria Manunta, la cooperativa è la più antica del settore in Sardegna, e ed è nata grazie alla visione di un uomo illuminato con il fine di essere un punto di riferimento sul territorio locale. La volontà era quella di proporre un «contrasto al grave fenomeno della disoccupazione, alla gestione clientelare del mercato del lavoro da parte dei proprietari e ai conseguenti bassi salari».

I primi passi furono incerti e pieni di ostacoli, ma nonostante le difficoltà e le dure critiche ricevute, la gestione amministrativa aveva sempre presentato bilanci in attivo.

Dopo gli anni ’40 e la fine del regime fascista, i soci seppero conquistare la fiducia dei possidenti di Tissi, valorizzando e tramandando sino ai nostri giorni l’arte della coltivazione dei vigneti, ed insieme ad essa i processi di vinificazione e la conseguente commercializzazione del vino, coniugando l’antica tradizione con le tecniche moderne.

Maria Giovanna Cherchi intervista Giovanni Sanna

Tra le produzioni più importanti spicca certamente quella del Cagnulari, un vino dal colore rosso rubino, tipico del Coros, che si abbina perfettamente con i dolci e i pani tradizionali tissesi presentati nel corso della puntata da Bianca Rosa Pazzola. Maria Giovanna Cherchi visiterà invece il paese insieme a Giovanni Sanna, per tanti anni attivo componente della Proloco. Tra le curiosità di questo piccolo centro del Sassarese, è da ricordare che fu il set principale del film “Proibito”, ispirato al romanzo “La madre” di Grazia Deledda, che nel 1954 vide l’esordio alla regia del grande Mario Monicelli con attori come Amedeo Nazzari, Mel Ferrer e Lea Massari. Gli approfondimenti sulle caratteristiche dei vini sono affidati alla consueta rubrica in lingua sarda a cura del critico enogastronomico Gilberto Arru.

“Binu de Sardigna” è un programma dedicato alle cantine, ai produttori, ai vini e ai vitigni dell’isola, prodotto dalla DB Video Management con la regia di Mauro Fancello. Il prossimo appuntamento sarà mercoledì 18 dicembre, alle 21, per conoscere l’azienda Vinicola Cherchi di Usini.

Gilberto Arru



 “Binu de Sardigna” domenica a Codrongianos con Salvatore Taras e Maria Giovanna Cherchi

Il 24 novembre alle 21 l’appuntamento su CatalanTV è con le Tenute Soletta tra utilizzo di nuove tecnologie ed economia circolare

Gli approfondimenti sui vini sono a cura di Gilberto Arru

Domenica 24 novembre alle 21 su Catalan TV il terzo appuntamento con “Binu de Sardigna” conduce gli spettatori alla scoperta delle Tenute Soletta di Codrongianos, dove il titolare Umberto porta avanti la consolidata tradizione di una famiglia di origini francesi, quella dei Solet, il cui cognome fu italianizzato dopo l’arrivo in Sardegna oltre cento anni fa. Salvatore Taras e Maria Giovanna Cherchi ci accompagnano in questo viaggio nel mondo del vino in pieno Logudoro, in un’azienda dove l’approccio alla coltivazione e alla produzione è improntato alla ricerca delle innovazioni da un lato e al rispetto della natura e dei suoi tempi dall’altro.

La puntata mostra le operazioni di vendemmia eseguite a macchina, un metodo che rapportato a quello tradizionale a mano permette di intervenire rapidamente al momento della maturazione delle uve e di superare la difficoltà nel reperire personale. Ogni attività in vigna o in cantina è eseguita in un’ottica di “economia circolare” per mantenere il più possibile intatto l’equilibrio e l’armonia tra natura e intervento dell’uomo.

La cantina è dotata delle ultime tecnologie per la vinificazione in botti in acciaio e cemento di varia capacità e termo-controllate, mentre l’affinamento nella bottaia con barriques di rovere è rivolto soprattutto ai vini rossi.

L’azienda offre la possibilità di visite in cantina e nelle vigne, e possiede un Wine Resort con piscina e campo da tennis dotato di tre camere denominate non a caso Cannonau, Vermentino e Moscato, che sono anche le principali tipologie di vitigni coltivati insieme a varietà importate come Incrocio Manzoni e Cabernet Sauvignon. L’analisi dei vini in lingua sarda è affidata come sempre alla magistrale competenza del noto critico enogastronomico Gilberto Arru, coordinatore regionale della guida Vinibuoni d’Italia e Premio giornalistico della Sardegna 2024 per l’Enogastronomia.

Sarà invece Gianfranco Casu, accompagnato da Maria Giovanna Cherchi, a portare gli spettatori alla scoperta della basilica di Saccargia e a far conoscere storie e personaggi di Codrongianos. Tra gli intervistati ci sarà anche l’ultracentenario padre di Umberto, Battista, che erede di una lunga tradizione familiare, ha impiantato il primo vigneto a Corona Majore nel 1965. 

Il programma è prodotto dalla DB Video Management con la regia di Mauro Fancello, e va in onda tutte le domeniche alle 21 per dieci puntate su Catalan TV. L’attività è realizzata con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, Bando Imprentas 2023-24, LR 22/2018, art. 22.




“Binu de Sardigna” alla scoperta del Nepente di Oliena

Tra gli intervistati in lingua sarda anche Gianfranco Zola

Domenica 17 novembre Salvatore Taras e Maria Giovanna Cherchi incontrano Tonino Arcadu della Cantina Gostolai e Gianfranca Salis del presidio turistico

Gli approfondimenti sui vini saranno a cura di Gilberto Arru

La trasmissione “Binu de Sardigna” condotta da Salvatore Taras e Maria Giovanna Cherchi ogni domenica alle 21 su Catalan TV, il 17 novembre va alla scoperta del Nepente di Oliena, una tipologia di cannonau decantata dal grande poeta Gabriele D’annunzio, che gli diede questo appellativo durante una visita nell’operoso centro del Nuorese. Questo vino secco e robusto è prodotto ai piedi del Monte Corrasi su terreni non irrigui particolarmente soleggiati, ed è caratterizzato da un’importante struttura, colore e corposità.

Ambasciatore di questa eccellenza olianese sarà Tonino Arcadu, già professore di Chimica e titolare della Cantina Gostolai, che prende il nome dal luogo sul quale sorgono i propri vigneti di Nepente. La parola Nepente deriverebbe dal greco Ne (non) e Penthos (afflizione), e potrebbe tradursi in “nessun patimento”.

Si parlerà di tecniche produttive, di riscoperta delle tradizioni in una chiave innovativa, di recupero di antichi vitigni e di promozione e valorizzazione della cultura sarda collegata al marketing del vino. Si parlerà inoltre della pratica della “cannonatura”, dalla quale secondo Arcadu avrebbe preso il nome lo stesso cannonau.

Salvatore Taras intervista Gianfranco Zola

Una rara intervista in lingua sarda sarà quella rilasciata a Salvatore Taras da un olianese d’eccezione come Gianfranco Zola, che spiegherà l’importanza e il valore di questo prodotto per l’economia del territorio. Nel corso della puntata si parlerà quindi di altre tipologie di vino, tra le quali trova un posto d’eccezione l’Arvesiniadu di Bono, un vitigno autoctono del Goceano che rischiava di scomparire prima che un gruppo di pionieri negli anni Novanta del secolo scorso iniziasse a incentivarne la coltivazione. Si tratta di un prodotto interessante dal colore ambrato chiaro, che al palato può offrire piacevoli sensazioni di pienezza e perfezione e nondimeno all’olfatto con un gradevole profumo di fiori e di frutta matura.

Gli approfondimenti legati alle caratteristiche organolettiche e sensoriali saranno affrontati nell’apposita rubrica in lingua sarda a cura del critico enogastronomico Gilberto Arru, coordinatore regionale della guida Vinibuoni d’Italia e Premio giornalistico della Sardegna 2024 per l’Enogastronomia.

A parlare delle eccellenze culturali della comunità di Oliena sarà invece Gianfranca Salis, responsabile del presidio turistico, che accompagnerà Maria Giovanna Cherchi in alcuni dei luoghi più significativi del paese.

“Binu de Sardigna” è un programma in lingua sarda dedicato alle cantine, ai produttori, ai vini e ai vitigni dell’isola. È prodotto dalla DB Video Management con la regia di Mauro Fancello. L’Attività è realizzata con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, Bando Imprentas 2023-24, LR 22/2018, art. 22. Il prossimo appuntamento con “Binu de Sardigna” sarà domenica 24 novembre, sempre alle 21, su CatalanTV, alla scoperta delle Tenute Soletta di Codrongianos.

Maria Giovanna Cherchi a Oliena



“Binu de Sardigna” tutte le domeniche su CatalanTV con Salvatore Taras e Maria Giovanna Cherchi

Dal 10 novembre si va alla scoperta delle cantine, dei vini e dei vitigni dell’isola con una particolare attenzione alle innovazioni e al racconto dei territori

Si parte con la Confraternita del Moscato Sorso-Sennori

All’interno una rubrica di approfondimento a cura di Gilberto Arru

Una trasmissione in lingua sarda interamente dedicata alle cantine, ai produttori, ai vini e ai principali vitigni dell’isola con una particolare attenzione alle innovazioni non solo tecnologiche, ma anche relative al marketing e alla promozione. A partire dal 10 novembre, Salvatore Taras e Maria Giovanna Cherchi conducono “Binu de Sardigna”, un programma prodotto dalla DB Video Management con la regia di Mauro Fancello, che andrà in onda tutte le domeniche alle 21 per dieci puntate su Catalan TV.

Il primo appuntamento è rivolto a Sennori e all’oro della Romangia, il moscato, che nella sua denominazione di origine controllata ha raggiunto il ragguardevole traguardo di cinquantadue anni. Ad accogliere le telecamere sarà Michele Soggia in rappresentanza della Confraternita del Moscato Sorso-Sennori, un’associazione di produttori, appassionati vignaioli, degustatori ma soprattutto amici, che negli ultimi decenni ha messo in atto con successo una strategia innovativa per il rilancio di questo vitigno nobile. I confratelli si contraddistinguono per indossare il caratteristico vestiario utilizzato in paese dai vignaiuoli ai primi del Novecento.

Maria Giovanna Cherchi con Angela Pazzola e due confratelli del Moscato Sorso-Sennori; in alto Salvatore Taras e Giorgio Fara

Dopo l’incontro con l’associazione presieduta da Giammario Tosi, Salvatore Taras andrà a conoscere la cantina di uno dei confratelli, Giorgio Fara, che ha fatto della produzione di vini la sua principale attività. Un piccolo excursus alla scoperta della storia e della cultura del territorio lo farà Maria Giovanna Cherchi con una bella intervista ad Angela Pazzola, figlia del grande poeta sennorese.

Tutte le puntate saranno caratterizzate da una rubrica di approfondimento attraverso un’analisi organolettica e sensoriale in lingua sarda delle tipologie di vino a tema, a cura del noto critico enogastronomico Gilberto Arru, coordinatore regionale della guida Vinibuoni d’Italia, insignito quest’anno del Premio giornalistico della Sardegna per l’Enogastronomia.

Gilberto Arru

L’attività è realizzata con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, Bando Imprentas 2023-24, LR 22/2018, art. 22. I prossimi appuntamenti con “Binu de Sardigna” saranno domenica 17 novembre alle 21 alla scoperta della Cantina Gostolai di Oliena e domenica 24 novembre, sempre alle 21, per conoscere le Tenute Soletta di Codrongianos.

Salvatore Taras assieme ai componenti della Confraternita del Moscato Sorso-Sennori



A Castelsardo “Giri di vite” tra vino, musica e cabaret

Protagonisti i Chichimeca, Scaramella, Stefano Manca e Igino Coni

Quindici cantine per un evento eno-culturale presentato da Alberto Cocco

CASTELSARDO. Vino, cabaret e musica con quindici cantine sarde nella splendida terrazza sul mare della Piazza del Novecentenario: sabato 24 agosto alle 19 a Castelsardo arriva “Giri di Vite”, un evento eno-culturale imperdibile per celebrare l’estate con gusto e divertimento.

La serata presentata da Alberto Cocco prenderà il via con l’esibizione dell’attore Scaramella, che intratterrà il pubblico con un suo graffiante monologo. Quindi musica dal vivo con lo stile unico dei Chichimeca, capaci di mescolare rock, folk e armonie tradizionali sud americane in un’esperienza coinvolgente e vibrante. E a fine serata DJ Set in compagnia di Igino Coni per ballare e brindare sotto le stelle. Special guest della serata sarà il noto cabarettista Stefano Manca, che presenterà “Finché sorte non vi separi”, un esilarante “manuale per separandi consapevoli”.

L’iniziativa nasce da un’idea di Carlo Petretto e Max Turrini ed è organizzato dall’Associazione Sardegna E20, grazie al patrocinio della Città di Castelsardo, dell’associazione Proloco e la collaborazione con Energie Rinnovabili Petretto di Sassari. «Quando parliamo di “Giri di Vite” – spiegano gli organizzatori – non ci limitiamo soltanto a evocare i vigneti, l’uva e il vino, ma anche le vite umane. Ciò che auspichiamo per questo evento è un vero e proprio intreccio di esistenze: un’occasione per connetterci, scambiare esperienze e creare legami umani e professionali significativi».

Protagonisti del gusto saranno invece i bianchi e i rossi del territorio, dal vermentino al cannonau, dal bovale al cagnulari per arrivare ad altre eccellenze autoctone come l’arvisionadu. All’iniziativa aderiscono la Cantina Lepori Francesco, Cantina Vini TraMonti, Agricola Sotgia, Cantina Giovanni Camboni, Salvatore Chessa, Poderi Parpinello, Tenute Buniccu, Cantina del Bovale, Fattorie Isola, Cantina Arvisionadu, Tenute Pische, Cantina Murru, Sinis Wines.

Tra le altre eccellenze da scoprire l’ottimo pecorino Barone Chessa e la moringa di Samor, un superfood ricco di antiossidanti prodotto da una pianta originaria dell’Asia meridionale che ha trovato in Sardegna terreno e clima ideali. È possibile prenotare degustazione e aperitivo su www.giridivite.org o contattando il numero 392 8319725.




A Sennori distribuiti più di tremila calici “di stelle”

L’evento è stato dedicato a Francesca e a tutte le vittime di violenza sulle donne

SENNORI. Più di tremila calici distribuiti e un grande successo soprattutto dei laboratori esperienziali per un’edizione 2024 dedicata a Francesca e a tutte le vittime di femminicidi e di violenza sulle donne. “Calici di Stelle” a Sennori ha fatto ancora una volta registrare grandi numeri puntando sulle eccellenze del territorio, i vini rinomati e gli straordinari oli d’oliva della Romangia.

La cittadina si è animata con un’atmosfera magica, accogliendo i visitatori giunti per immergersi in un mix irresistibile di musica, piatti tipici, tradizione e convivialità. Sono state molto partecipate sia l’Esposizione Radio storiche a cura dell’Associazione Radio club Corosed esposizione museale Radio d’epoca Mario Fadda, sia la Mostra dell’abito tradizionale di Sennori all’Auditorium Centro culturale.

Ottimo gradimento è stato riservato al laboratorio di ricamo e vestizione del copricapo dell’abito tradizionale di Sennori a cura di Vanna Sassu, e molto seguiti sono stati i laboratori del pane e dell’assemblaggio dei gioielli sardi, quest’ultimo affiancato all’esposizione a cura dell’Atelier Orafo Elia Alessandro Idini. Poi la mostra di Piero Doro e “Vite intrecciate” presentate da Dina e Antonella.

In tanti hanno potuto ammirare le stelle sulla terrazza dei parcheggi di via Brigata Sassari grazie ai due telescopi messi a disposizione dalla Società Astronomica turritana.

Ad accogliere i visitatori all’Isola del moscato c’erano le donne dell’associazione teatrale Il Lentischio, che per un giorno sono diventate consorelle della Confraternita dell’oro della Romangia, e hanno dispensato “pensieri di vino” per tutto il paese. Lungo il percorso hanno servito le loro eccellenze i produttori Giacomo Urgeghe e Nico Loriga, e le cantine Mode, Fara, Ruiu, Agreste Natura, Cantina Sorres, Viticoltori di Romangia, Leo Conti.

«Siamo molto contenti per il risultato ottenuto – ha affermato Elena Cornalis, delegata alla Cutura e componente del Consiglio nazionale dell’associazione Città del vino –. Ovviamente il centro storico non può contenere un numero infinito di visitatori, quindi siamo costretti a restare all’interno di determinati parametri. Abbiamo visto molti turisti arrivati dal continente e dall’estero, e siamo riusciti a mettere in vetrina i produttori e la gastronomia grazie all’impegno delle associazioni religiose».

Grande entusiasmo hanno suscitato le esibizioni delle tre associazioni presenti fin dal momento dell’inaugurazione al fianco del sindaco Nicola Sassu: il Coro polifonico Città di Sennori, Sos femineddos e non ultimi i Gigantes, maschere carnevalesche nate di recente ma straordinariamente affascinanti. Al taglio del nastro erano presenti inoltre il sindaco di Sorso, Fabrizio Demelas, la sindaca Castelsardo, Maria Lucia Tirotto, il primo cittadino di Nulvi, Antonello Cubaiu, e quello di Osilo, Giovanni Ligios. Presente anche il vicepresidente del Consiglio regionale Aldo Salaris e il comandante della Compagnia Carabinieri di Porto Torres, Lorenzo Mochi.

Tutti i componenti dell’organizzazione hanno indossato una maglietta che riporta il disegno di una donna in costume sennorese con la scritta “Lei è Francesca”, un segnale importante contro il femminicidio e ogni forma di violenza contro le donne. Visto il gran numero di richieste pervenute, si è deciso di mettere in vendita le magliette per destinare il ricavato in beneficenza al 1522 o a una comunità che accoglie vittime di violenza.




A Villanova Monteleone tutti pazzi per il ghisadu di pecora “a s’antiga”

Ancora un successo di presenze per “Chenamos in carrela”

Una straordinaria partecipazione di pubblico per un evento che intende rilanciare il territorio e valorizzare le eccellenze locali all’insegna dell’identità culturale

VILLANOVA MONTELEONE. La grande cena in piazza di “Chenamos in carrela” anche quest’anno a Villanova Monteleone ha fatto registrare numeri importanti, conquistando il palato di un notevole numero di visitatori. «Il bilancio è molto positivo, probabilmente con qualche numero in più rispetto alle edizioni precedenti – ha affermato Giovanni Cherchi, delegato del Comune di Villanova alle Attività turistiche e al sistema di ospitalità diffusa –. Le persone sono rimaste contente, in tantissimi hanno gradito la carne di pecora con sugo alla villanovese, nonostante tutti i piatti fossero all’altezza della tradizione».

Il menù era composto da gnocchetti alla logudorese, arrosto di maiale locale, “ghisadu” di pecora “a s’antiga”, melanzane impanate e fritte, formaggio e buon vino. Per i più esigenti anche ottime seadas. Le bancate si sono riempite in fretta lungo la via Sassari, mentre il profumo dei sapori della tradizione si diffondeva tra i viottoli e gli slarghi del grazioso centro storico. La pianificazione di ogni aspetto ha permesso alle donne e agli uomini della Proloco di gestire gradualmente l’afflusso di turisti, evitando lunghe file d’attesa per il ritiro dei vassoi.

A illustrare lo spirito della manifestazione sono stati l’esperto di gastronomia, Tommaso Sussarello, e il presidente della Proloco, Pietro Fois: «Arriviamo qui dopo aver affrontato un’intera primavera di attività di accompagnamento, con tanti laboratori indirizzati a un percorso di crescita, auspicando che il prossimo anno ci permetta di realizzare una manifestazione ancora più interessante di questa».

“Chenamos” da sedici anni rappresenta un punto di riferimento per il social eating, ed è un appuntamento ormai imperdibile per scoprire le eccellenze della comunità e per favorire amicizie e scambi culturali. La serata musicale presentata da Lucia Cossu ha dato spazio alle note della fisarmonica di Antonio Tanca, che ha accompagnato il raduno delle scuole di ballo in piazza Generale Casula tra liscio e balli di gruppo.

Ottimo l’afflusso anche in piazzetta Piero Arru, dove l’associazione San Giovanni Battista ha allestito un chiosco ristoro con panini, bibite e cocktail per i più giovani tra musica e dj set.

«Pienamente raggiunto anche l’intento di mostrare come i nostri territori possono essere rilanciati, in modo semplice, senza tradire la propria identità – ha specificato il progect manager Giuseppe Salis –. In questo caso a Villanova ci sono produttori di ottima carne, generatori di eventi sociali, persone aperte e desiderose di confrontarsi con il mondo. E quindi questa iniziativa fa parte di un processo in cui dobbiamo incrementare le eccellenze locali a 360 gradi».

La manifestazione fa parte dell’ampia attività prevista dalla linea d’azione “Realizzazione di iniziative per la tutela e valorizzazione del patrimonio della cultura immateriale – Progetto Alboergo – Ospitalità diffusa a Villanova Monteleone”, promosso dal Comune di Villanova e finanziato con i fondi del PNRR. Tutti gli eventi sono inseriti nel programma Salude&Trigu della Camera di Commercio di Sassari.




A Sennori tutto pronto per Calici di stelle

Il 9 agosto saranno protagonisti vermentino, cannonau e moscato, con un ricco programma collaterale tra vini, arte, laboratori, tradizioni e turismo esperienziale

Le magliette ufficiali della manifestazione avranno stampata una dedica a Francesca Deidda e a tutte le donne vittime di violenza e femminicidio

SENNORI. Il 9 agosto, a partire dalle 19.30, Sennori si prepara ad accogliere migliaia di visitatori per l’evento più atteso dell’anno: Calici di Stelle, con il suo “blend” irresistibile fatto di sapori, ospitalità e atmosfera coinvolgente per consacrare al palato i vini pregiati della Romangia tra musica e divertimento, tipicità e tradizione.

Vermentino, cannonau, cagnulari e moscati doc daranno un tocco di magia a un ricchissimo programma che prevede mostre, incontri con artisti, laboratori esperienziali sul pane, sul ricamo, sulla lavorazione della filigrana, sui passi di danza folk in cui tutti potranno cimentarsi guidati da esperti. Non è trascurato il ticket baby, che comprende il menù gastronomia e una bibita analcolica.

La manifestazione, che è inserita nel circuito dell’Associazione nazionale Città del Vino, quest’anno lancerà un messaggio speciale: sulle magliette ufficiali di Calici sarà stampata l’immagine di una donna con l’abito tradizionale di Sennori e la scritta “Lei è Francesca”. Una dedica a Francesca Deidda e simbolicamente a tutte le donne vittime di femminicidio, violenza, abusi, bullismo, schiacciate da una società patriarcale e transfobica. Per la dignità di tutte e di tutti, Calici di Stelle vuole essere anche questo, un’iniziativa di pace, tolleranza, amore, fratellanza e divertimento.

L’inaugurazione è in calendario per le 19.30 sul piazzale del Centro turistico Rosa Gambella, alla presenza delle autorità, con l’esibizione del Coro Polifonico città di Sennori, dei gruppi folk “Janas” e “Sos femineddos” e delle maschere “Gigantes”. I gruppi folk si esibiranno poi lungo tutto il percorso, mentre l’associazione “Il Lentischio” distribuirà dei pensieri di vino in sardo, italiano e inglese nel corso di tutto l’itinerario. I tickets e i calici di degustazione potranno essere acquistati al Centro turistico, dove sarà esposta anche un’installazione a cura di Daniele Pedes.

C’è grande attesa anche per l’apertura della caratteristica Domus de janas dell’Orto del Beneficio Parrocchiale. A pochi passi sarà allestita L’isola del Moscato con la Confraternita del moscato Sorso Sennori, Cantina Fara, Viticoltori di Romangia e Nuraghe Crabioni, che permetteranno un assaggio dell’oro di Romangia in vista del 52esimo anniversario della DOC. Quindi lungo il percorso ad attendere i visitatori ci saranno i produttori Giacomo Urgeghe e Nico Loriga, e le cantine Mode, Fara, Ruiu, Agreste Natura, Cantina Sorres, Viticoltori di Romangia, Leo Conti. Lungo l’itinerario non mancheranno i produttori di olio, l’altra grande eccellenza di Sennori.

Al percorso dei vini è abbinato quello della gastronomia con le proposte di “Su fossu” piatto tipico della tradizione locale a base di pane, pomodori freschi e olio extravergine di oliva, poi gnocchetti alla Sarda, frutta e dolce.

All’Auditorium Centro culturale sarà aperta la Mostra dell’abito tradizionale di Sennori, con il laboratorio di ricamo e vestizione del copricapo dell’abito tradizionale di Sennori a cura di Vanna Sassu. Sarà visitabile la mostra di Piero Doro e si terranno il laboratorio del pane e il laboratorio dell’assemblaggio dei gioielli sardi, quest’ultimo affiancato all’esposizione a cura dell’Atelier Orafo Elia Alessandro Idini. In largo Asproni, Dina e Antonella presentano “Vite intrecciate”. In Casa Sisini sarà invece allestita l’Esposizione Radio storiche a cura dell’Associazione Radio club Corosed esposizione museale Radio d’epoca Mario Fadda. A partire dalle 21, la Società Astronomica turritana mette a disposizione due telescopi sulla terrazza dei parcheggi in via Brigata Sassari per un laboratorio di osservazione delle stelle a cura di Gian Nicola Cabizza. All’interno della Chiesa di Santa Croce sarà visitabile l’altare ligneo del ‘600 e la statua della Madonna dell’Assunta dormiente.

A mezzanotte tutti i gruppi musicali suoneranno la canzone di Alan Sorrenti “Figli delle stelle” mentre le campane suoneranno a festa, e tutti i presenti sono invitati a scattare selfie per salutare il cielo stellato, pubblicando la loro foto su facebook e instagram con hashtag #calicidistelle e taggando Sennori. L’iniziativa è ideata dai ragazzi del Servizio civile, che selezioneranno gli scatti più belli e anche le vetrine più intriganti della manifestazione, ai quali saranno dati in premio due bottiglie di vino.

I ticket possono essere acquistati in prevendita a Sennori a “Il Forno dei dolci” di Angela Piras, Margot caffetteria, Ibiscus Cafè, Atelier Orafo Elia Idini, Janas Viaggi; a Sorso da Q-Resort (via dei Pini); poi a Sassari da Time Out Viaggi, Blitz, Bagella abbigliamento.




Villanova Monteleone, da mercoledì tre giorni di festa per gli eventi gastronomici di “Chenamos in carrela”

Il momento clou giovedì con la grande cena in piazza

Dal 7 al 9 agosto la manifestazione di social eating tra eccellenze della tradizione, spettacoli teatrali, balli e un vasto ventaglio di iniziative musicali e di intrattenimento

VILLANOVA MONTELEONE. Tre serate di festa a Villanova Monteleone per la sedicesima edizione di “Chenamos in carrela”: l’evento di social eating prende il via mercoledì 7 agosto, prosegue con la grande cena in piazza giovedì 8 e si conclude il 9 agosto fra tradizioni, musica, buon cibo, balli e tipicità.

L’iniziativa è organizzata dalla Proloco in collaborazione con l’Amministrazione comunale per suggellare il valore dell’ospitalità rievocando un antico rito sociale e condividere le eccellenze culinarie della comunità.

Il Concorso Gastronomico “Villanova e il suo territorio” (1^ edizione) riservato a cuoche e cuochi non professionisti del territorio del Villanova, è stato rinviato ad altra data per ragioni tecniche.

La serata di mercoledì alle 22 vedrà esibirsi la Compagnia Teatro Sassari in Piazza Generale Casula, con lo spettacolo “Gran Caffè Astra”, che porterà in scena l’allegria e lo spirito dei “Café chantant” in voga nel periodo della Belle Époque. 

Quella dell’8 agosto sarà la serata più attesa di tutta la manifestazione. L’appuntamento prende il via alle 17.30 a ritmo di danza con il raduno delle scuole di ballo presentato da Lucia Cossu in piazza Casula, per cimentarsi sulle note della fisarmonica di Antonio Tanca.

A partire dalle 19.30 sarà servita la Cena sociale in piazza con piatti della tradizione locale a base di gnocchetti alla Logudorese, arrosto di maiale locale, “ghisadu” di pecora “a s’antiga”, melanzane impanate e fritte, formaggio e buon vino locale. I partecipanti potranno apprezzare le pietanze in tutta comodità nelle tavolate appositamente allestite lungo la via Sassari.

Alle 20.30 sono in calendario le premiazioni del Concorso Gastronomico “Villanova e il suo territorio” e dalle 22 la serata prosegue con ballo liscio e di gruppo per tutti. In contemporanea, in Piazzetta Arru a partire dalle 21 aprirà il punto ristoro con panini, bibite e cocktail allietato dalla presenza di gruppi musicali e dj set.

Il 9 agosto la serata di canti logudoresi porterà sul palco i cantadores Emanule Bazzoni, Torangelo Salis e Franco Dessena accompagnati alla chitarra da Nino Manca e alla fisarmonica da Tore Podda.

L’iniziativa è inserita nell’ampia attività del progetto “Chenamos in carrela” prevista dalla linea d’azione “Realizzazione di iniziative per la tutela e valorizzazione del patrimonio della cultura immateriale – Progetto Alboergo – Ospitalità diffusa a Villanova Monteleone”, promosso dal Comune di Villanova e finanziato con i fondi del PNRR. Tutti gli eventi collegati alla manifestazione sono inseriti nel programma Salude&Trigu della Camera di Commercio di Sassari. Per info e prenotazioni contattare il numero 348/7429762.