Danza a Sassari tra ologrammi e intelligenze artificiali, Livia Lepri accolta tra gli applausi

Al Verdi la prima assoluta di “#the game”: il festival della danza d’autore “Corpi in movimento” ha concluso sabato la XIX edizione con uno spettacolo di grande complessità firmato Estemporada, che vuol essere un invito a non avere paura del futuro

SASSARI. “No, non ti sto spiando, sono progettata per proteggere la tua privacy”. Una voce artificiale irrompe in sala al Teatro Verdi di Sassari e, nonostante il tentativo rassicurante, provoca una certa inquietudine. Il timbro vocale è di Alexa, l’intelligenza artificiale, i cui circuiti luminosi volteggiano sul palco tra due danzatrici dai costumi avveniristici, ad indicare che il futuro è già qui.

All’improvviso appare una figura luminosa che inizia a danzare accanto alle tre protagoniste. L’immagine sembra quasi criptata ma la sensualità delle movenze e la sagoma sono inconfondibili: è Livia Lepri, notissima coreografa della compagnia Estemporada di Sassari, ideatrice dello spettacolo.

Anzi no, è il suo ologramma, magicamente prodotto grazie a un complesso gioco di luci. Il sincronismo è perfetto, e i movimenti ipnotici della danza sembrano quasi tranquillizzare gli spettatori, in un ritmo ammaliante che è l’invito ad accettare questo nuovo mondo, questo nuovo gioco fatto di interazioni, “the game”.

È “Lo Stato della Materia #thegame”, l’ultimo lavoro ideato da Livia Lepri per la compagnia Danza Estemporada, presentato in prima assoluta sabato scorso al Verdi come spettacolo conclusivo del festival “Corpi in movimento” 2022.

Gli applausi arrivano scroscianti, ma solo a fine serata, quando la coreografa saluta il pubblico sul palco assieme alle danzatrici e agli scenografi e costumisti. Gli spettatori hanno atteso in silenzio fino all’ultimo momento, perché i sensori di Alexa sono sensibilissimi e si attivano con il battito.

Tutto è studiato per evidenziare un futuro pressante fatto di nuovi media, intelligenze artificiali e tecnologia, senza mai dimenticare l’origine, e quindi la coscienza di un ritorno alla natura di esseri viventi. Un senso di libertà pervade il finale, quando la proiezione di cavalli al galoppo lungo praterie sconfinate straborda volutamente addirittura dal quadrato del palcoscenico.

«Sono davvero grata che il messaggio sia passato, che è quello di non avere paura del futuro – ha affermato Lepri –. È stato un lavoro molto complesso, lungo, ma tanto gratificante perché mi sono circondata di grandi professionalità. Sono tre anni che ci lavoriamo. L’ologramma ha richiesto una lunga gestazione perché doveva interagire non solo con le danzatrici in carne ed ossa ma anche con i sensori di Alexa”.

Le scenografie e i costumi sono a cura di Fabio Loi, lo studio digitale e il progetto olografico sono di Francesco Dessì e Stefano Campus, il disegno luci è affidato ad Adriano Marras e la parte tecnica è a cura di Toni Grandi. Ora la compagnia Estemporada partirà in Albania, dove in settimana, presenterà a Tirana il prequel de “Lo stato della materia #ilmutaforme”.

“Per me è stato un onore chiudere il festival di DanzeventiCorpi in movimento” – ha proseguito Livia Lepri – perché è un festival di grande spessore. E realizzare una prima nazionale per la mia città dove io lavoro, dove svolgo la mia esistenza umana e creativa è stato un onore. Quindi adesso voleremo in Albania e in altre parti d’Italia, sperando di essere presenti a noi stessi”.

Il festival è organizzato dall’associazione Danzeventi con il patrocinio e il sostegno del Mic, della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna, del Comune di Sennori e del Baretto di Porto Ferro,e la collaborazione del Teatro Verdi, del Rotary Club Sassari Nord e della Comes.




Estemporada in prima nazionale a Sassari con “Lo Stato della Materia #thegame”

Il festival della danza d’autore “Corpi in movimento” chiude sabato la XIX edizione al Teatro Verdi con uno spettacolo complesso e intrigante ideato da Livia Lepri per indagare l’intelligenza artificiale e i suoi risvolti antropologici in un futuro già in atto

SASSARI. Il futuro è già qui, tra mutamenti climatici e integrazioni culturali, inclusione, parità di genere, nuovi virus con i quali convivere e il ricorso all’intelligenza artificiale. Un tema di forte attualità al quale sarà dedicato l’appuntamento di chiusura del XIX festival “Corpi in movimento” che, sabato 15 ottobre alle 20.30, porterà in prima assoluta “Lo Stato della Materia #thegame” al Teatro Verdi di Sassari: lo spettacolo più atteso dell’anno tra le creazioni di Livia Lepri per la compagnia Danza Estemporada.

Già si preannuncia ricco di colpi di scena e di curiosità, con quattro singolari protagoniste sul palcoscenico: due danzatrici in carne ed ossa, l’intelligenza artificiale Alexa e quindi un ologramma.

Attraverso la forza comunicativa dell’arte coreutica, “Lo Stato della Materia #thegame” indaga l’uso delle nuove tecnologie in un viaggio onirico e multimediale sul mondo, in un futuro che è già in atto, dove le intelligenze artificiali di Google e Amazon non solo si integrano con il genere umano, ma riescono a dialogare tra loro come se avessero una vita propria.

Ci si ritrova immersi in una società proiettata al desiderio di apertura e creazione di valore, con sorprendenti risvolti positivi in una realtà individualistica che ci ha reso sempre più soli.

“Si ha paura dell’intelligenza artificiale – ha affermato Lepri – invece uno studio da me fatto nelle case di riposo mi ha convinto che possa essere uno strumento utile per gli anziani a sopportare e superare la solitudine. Può essere così per tutti noi, che dopo la pandemia siamo tutti più isolati? Sento che questo nuovo mondo è già qui, che possiamo sperimentarlo. Ci conviene accettarlo come un gioco e capire come vivere ora noi, da umani”.

Insomma, un progetto che manifesta un profondo amore per la vita, in qualsiasi sua dimensione, e cerca capirne i risvolti più profondi ma anche di accettarne i cambiamenti. Alexa, l’intelligenza artificiale di Amazon, è il quarto danzatore in scena, mentre l’ologramma si rivelerà una sorpresa. Sostenuto dal MiC, dalla RAS e dalla Fondazione di Sardegna, “#thegame” è il completamento del progetto “Lo Stato della materia #ilmutaforme”, nato nel 2014 per indagare il rapporto tra materia inorganica e viva. Ora trova il culmine in un’opera di grande complessità che ha richiesto anni di studio e la programmazione di un lavoro di squadra per mettere in sinergia diverse professionalità. Le coreografie sono di Livia Lepri, le scenografie e costumi di Fabio Loi, lo studio digitale è il progetto olografico sono di Francesco Dessì e Stefano Campus, il disegno luci è affidato ad Adriano Marras e la parte tecnica è a cura di Toni Grandi.

Il festival è organizzato dall’associazione Danzeventi con il patrocinio e il sostegno del Mic, della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna, del Comune di Sennori e del Baretto di Porto Ferro,e la collaborazione del Teatro Verdi, del Rotary Club Sassari Nord e della Comes. Per info e prenotazioni contattare [email protected] o chiamare il numero 3406517531.




Corpi in movimento, “Trust” in esclusiva regionale con la sensualità di Maria Cossu e Giuliana Mele

All’artista di origini sarde la Spellbound ha dedicato un’intera opera firmata da Mauro Astolfi per i vent’anni di attività con la compagnia; ad aprire le danze è stato Andrea Zardi con “GRNDR_Date No One” per ArtGarage

Maria Cossu

SASSARI. Valeva davvero la pena domenica andare al Teatro Verdi di Sassari per il festival “Corpi in movimento”, dove la Spellbound Contemporary ballet ha concesso in esclusiva regionale, l’ultima creazione di Mauro Astolfi, “Trust”, anticipata da un pezzo interamente dedicato a una grande professionista come Maria Cossu, danzatrice di origini sarde che è diventata un po’ il cuore storico della compagnia romana.

Maria ha interpretato magistralmente questo assolo creato appositamente per lei, dal titolo “Unknown Woman” (donna sconosciuta), come duplice omaggio ai vent’anni di attività della danzatrice con la Spellbound, che sono coincisi con i venticinque anni di vita della compagnia. Un lavoro raramente offerto al pubblico se non nelle occasioni speciali.

«In tutti questi anni, inseguirla è stato possibile solo con gli occhi e con il cuore – ha dichiarato Astolfi riferendosi alla Cossu – ogni volta è come se ci ripresentassimo e ci chiedessimo per la prima volta il nome. Siamo ancora in sala come due sconosciuti ma camminiamo sempre insieme».

Il secondo spettacolo, “Trust”, è stato eseguito in esclusiva regionale per il festival prodotto da Danzeventi. È la creazione più recente di Astolfi per Spellbound, in cui la sensualità e il talento di Maria Cossu e Giuliana Mele si fondono nella penombra tra abbracci e separazioni in un gioco intrecciato tra caratteri diversi, un confronto tersicoreo tra due anime femminili, nutrito dalla profonda necessità di capirsi e incontrarsi.

Maria Cossu e Giuliana Mele

«Siamo davvero felici di tornare in questo festival, che ha un calendario molto ricco e che affonda le sue radici in diversi territori della Sardegna – ha affermato Valentina Marini, direttrice della Spellbound –. Un festival che offre al pubblico diverse sfaccettature della danza d’autore, e in quest’edizione siamo particolarmente onorati di presentare due opere e due figure femminili importanti per la nostra storia, che poi in Maria trovano anche un legame importante con la Sardegna, e quindi un motivo in più per il pubblico di essere qui stasera».

A dare avvio alla serata è stato “GRNDR_Date No One” interpretato da Andrea Zardi per la produzione ArtGarage e PARC Performing. Un lavoro da lui creato dove movenze, suoni, voci e scenografie s’intrecciano all’unisono per indagare il fenomeno delle dating app per incontri. Tutto inizia dentro un recinto di luce che imprigiona il protagonista mascherato. Le suonerie caratteristiche delle app si alternano a richieste più o meno esplicite e sullo sfondo compaiono schermate di individui esposti in una vetrina virtuale. Il ritmo sincopato dell’eccitazione si percepisce con cadenza sempre più sostenuta finché trova sfogo nel culmine della nudità. Una nudità ricoperta dalla “foglia di fico” di un telefono cellulare.

Andrea Zardi

L’ultimo appuntamento con il festival si terrà sabato 15 ottobre alle 20.30, al Verdi di Sassari con lo spettacolo “Il mutaforme #thegame” della compagnia sassarese Danza Estemporada. “Corpi in movimento” è organizzato dall’associazione Danzeventi di Sassari con il patrocinio e il sostegno del Mic, della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna, del Comune di Sennori e del Baretto di Porto Ferro,con la collaborazione del Teatro Verdi, del Rotary Club Sassari Nord e della Comes. Per info e prenotazioni contattare [email protected] o chiamare il numero 3406517531.




Teatro Verdi, la danza indaga il rapporto tra donne e l’utilizzo delle sex-date app

Il festival tersicoreo “Corpi in movimento” porta a Sassari la Spellbound Contemporary ballet di Mauro Astolfi con le interpreti Maria Cossu e Giuliana Mele e quindi ArtGarage con il performer Andrea Zardi

Trust

SASSARI. Dopo il successo della Daniele Cipriani Entertainment con il duo Riva&Repele e gli assoli di Damiano Ottavio Bigi, il festival della danza d’autore “Corpi in Movimento – XIX edizione” ritorna al Teatro Verdi di Sassari domenica 9 ottobre, alle 20.30, portando in scena sul palcoscenico di via Politeama il duplice spettacolo “Trust/Unknown Woman” della Spellbound Contemporary ballet e la performance “GRNDR_Date No One” di Andrea Zardi (ArtGarage).

Trust” è un breve racconto che rappresenta anche un tentativo di accordo momentaneo tra figure femminili. È un gioco intrecciato tra caratteri diversi in cui le coreografie di Mauro Astolfi sono ricamate dai movimenti di Maria Cossu e Giuliana Mele nella sottile necessità di capire cosa pensa l’altra. Si evince un duetto adolescenziale ma consapevole in cui si vibra insieme e alla fine si scopre che è possibile fidarsi di chi ci sta di fronte.

Unknown Woman” è invece parte del Progetto Spellbound 25, una produzione Spellbound realizzata con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo e Regione Lazio – Dipartimento Cultura, Politiche Giovanili e Lazio creativo in collaborazione con l’Ambasciata di Spagna a Roma e in coproduzione con MilanoOltre e Cult!ur Partner. Un racconto tra il serio e l’immaginario che è anche un raccoglitore di memorie dedicate a Maria Cossu, interprete di questo lavoro ideato per lei da Mauro Astolfi, per raccontare vent’anni di collaborazione e di condivisione di esperienze artistiche e umane.

La Spellbound Contemporary Ballet è nata nel 1994 come produzione dell’Associazione Spellbound e oggi si colloca nella rosa delle proposte italiane maggiormente competitive sul piano internazionale.

Unknown woman

Per la produzione ArtGarage e PARC Performing, Andrea Zardi interpreterà invece“GRNDR_Date No One”, un lavoro da lui creato per indagare il fenomeno delle dating app per incontri. Strumenti che, secondo gli studi antropologici esaminati dall’artista, creano una vera e propria dipendenza. La composizione vede una speedmodel passare da un profilo all’altro, da un corpo all’altro, annullandone la distanza ma cercando una via d’uscita continuamente nei momenti di lucidità. Le coreografie di Zardi analizzano bene il legame quotidiano con questi strumenti, cioè l’utilizzo delle sex-date app e le conseguenze sul nostro modo di vedere l’altro, sul nostro considerare il corpo e la sua presenza nell’intreccio con le nuove dinamiche di relazione umana e sociale.

GRNDR_Date No One

Il festival “Corpi in movimento” è organizzato dall’associazione Danzeventi di Sassari con il patrocinio e il sostegno del Mic, della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna, del Comune di Sennori e del Baretto di Porto Ferro,con la collaborazione del Teatro Verdi, del Rotary Club Sassari Nord e della Comes. Per info e prenotazioni contattare [email protected] o chiamare il numero 3406517531.




Il Festival Lussu si è concluso nel dialogo tra letteratura e cinema con Bookciak Azione! e nel ricordo del grande Nanni Loy

Tra i protagonisti Diego Bertelli con Alessandro Macis, Giovanni Virgadaula con Antioco Floris, Caterina Arcangelo con Mario Greco, Domiziana De Fulvio con Patrizia Masala

Domiziana De Fulvio per Bookciak con Patrizia Masala

CAGLIARI. Il Festival Premio Emilio Lussu 2022 si è chiuso il 5 ottobre dopo sei intense giornate di eventi, dedicando la serata finale al dialogo tra due linguaggi artistici tra i più comunicativi, quelli della letteratura e del cinema, e omaggiando il ricordo di un grande regista sardo come Nanni Loy.

Un dialogo che si è concretizzato con la presentazione dell’XI edizione di “BookCiak Azione! 2022”, partner ormai consolidato del Festival Lussu e un premio cineletterario che, con la proiezione dei suoi lavori, da ben undici anni è l’evento di pre-apertura delle giornate degli autori della Mostra del Cinema di Venezia.

Si definisce cineletterario perché ogni anno seleziona testi, racconti, romanzi, e graphic novel alle quali i filmaker si ispirano per realizzare i cortometraggi in concorso. «Quest’anno il tema è mare aperto, quindi è sempre più attinente al legame che ci unisce alla terra di Sardegna», ha affermato Domiziana De Fulvio, che è intervenuta in rappresentanza della direttrice artistica del magazine e del premio Bookciak Azione, di cui è anche ideatrice, Gabriella Gallozzi, un’ospite storica del festival Lussu.

Al fianco di Patrizia Masala, De Fulvio ha espresso gli intendimenti di Bookciak, ovvero: «Raccontare la storia, la memoria, la solidarietà e l’inclusione, che sono anche i temi che ci legano a questo festival”. A conclusione di serata sono stati proiettati tra gli applausi i corti vincitori dell’ultima edizione.

Diego Bertelli con Alessandro Macis

Nel corso della serata, un omaggio è stato rivolto al poeta siciliano Bartolo Cattafi nel centenario della nascita. La lezione magistrale di Diego Bertelli ha analizzato i contenuti del volume “L’osso, l’anima” (Le Lettere, 2022), di cui è curatore. Un libro considerato un classico irrinunciabile della poesia italiana, nonché il testo più importante dell’autore. La maggior intuizione di Cattafi è che la poesia, nella sua essenza, sia «un modo come un altro di essere uomini», ha spiegato Bertelli dialogando con Alessandro Macis e con il pubblico.

Notevole interesse ha suscitato la presentazione della rivista «FuoriAsse–Officina della cultura», FuoriAsse Edizioni, 2022. «È un laboratorio di cultura, e con questo ha una forte affinità con il Festival Lussu, con il quale collaboriamo da anni per uno scambio di contenuti, materiali e idee», ha argomentato Mario Greco, che ha illustrato la pubblicazione assieme a Caterina Arcangelo.

FuoriAsse è una rivista che nasce dalla ricerca della bella scrittura, di libri dallo stile autentico e originale, che possano condurre il lettore verso un’evasione in cui prosa, poesia, saggistica e fumetto prendono nuove forme grazie a molteplici linguaggi, fluidi e fruibili. Questo ventisettesimo numero è un’edizione speciale dedicata al tema del Dono, concentrata in particolare sul dossier Saramago, di cui ricorrono i cento anni dalla nascita.

Mario Greco e Caterina Arcangelo per FuoriAsse

Al ricordo di un grande regista sardo è stata invece dedicata la presentazione del libro di Giovanni Virgadaula, Vi racconto Nanni Loy” (Aigra, 2021), un’occasione per riscoprire uno dei registi più importanti del nostro cinema e della tv, e rivalutare una figura forse un po’ trascurata negli ultimi tempi. Virgadaula, accompagnato dalle letture di Andreina Del Raso, assieme ad Antioco Floris ha espresso la necessità per le nuove generazioni, gli studenti delle scuole di regia e gli stessi registi, di poter rivedere e attingere dal cinema di Loy, che parte dal neorealismo e spazia nella commedia. Infine, un rammarico profondo, quello del regista cagliaritano, amante della sua terra, che non ha mai potuto realizzare un film in Sardegna: «Ciononostante rimane un faro non soltanto per la cinematografia nazionale e mondiale, ma anche per la Sardegna stessa, quindi partendo dal suo esempio, credo che anche in quest’isola così bella, così importante – ha detto Virgadaula – possano nascere altre figure capaci magari di ricalcare quella via intrapresa da Loy alla fine degli anni ‘50»

Giovanni Virgadaula con Antioco Floris

Una coda di appuntamenti dell’VIII edizione del Festival Premio Emilio Lussu si protrarrà nei prossimi mesi con ulteriori iniziative dedicate al mondo del libro e della cultura letteraria. La manifestazione è organizzata dall’Associazione culturale L’Alambicco in collaborazione con La Macchina Cinema, con il patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, il contributo della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Cagliari, il partenariato dei comuni di Armungia, Elmas, Modica e Seravezza e di numerosi Enti, Atenei, Centri studi per la letteratura e Associazioni culturali.




I Giganti di Mont’e Prama in un fumetto di Aleksandar Zograf

Dal palco del Festival Emilio Lussu, il disegnatore serbo ha annunciato l’avvio di un lavoro che entro un mese sarà pubblicato sulla rivista Vreme, facendo conoscere al pubblico dei Balcani la Sardegna e le sue eccellenze archeologiche

Nella penultima serata del festival sono stati protagonisti anche Maria Teresa Giaveri, Pierluigi Allotti con Raffaele Liucci e Bepi Vigna

Aleksandar Zograf al Festival Lussu

CAGLIARI. Un fumetto farà conoscere i Giganti di Mont’e Prama al pubblico dei Balcani, e con essi promuoverà la Sardegna e le sue meraviglie archeologiche attraverso una forma d’arte e di comunicazione accessibile e accattivante. Ad annunciarlo è stato il fumettista serbo Aleksandar Zograf dal palco dell’VIII edizione del Festival Premio Emilio Lussu, dove martedì (4 ottobre) ha presentato la sua ultima graphic novel “Il quaderno di Radoslav e altre storie sulla Seconda guerra mondiale (001 Edizioni, 2021) in compagnia dell’omologo spagnolo Ángel De La Calle e al critico torinese Mario Greco. «Il lavoro dovrebbe essere pronto in un paio di settimane, al massimo un mese – ha annunciato Aleksandar – e sarà pubblicato sulla rivista indipendente Vreme».

Cagliari nel vecchio lavoro di Zograf

«Per me è un grande onore ritornare qui in Sardegna per un festival internazionale come quello su Lussu», ha affermato Zograf, al secolo Saša Rakezić, consacrato agli onori della cronaca italiana e internazionale per aver raccontato la disgregazione dell’ex Iugoslavia attraverso i fumetti durante i terribili massacri seguiti dai bombardamenti Nato. In Sardegna era già stato nel 2009, innamorandosi perdutamente di Cagliari, che aveva già inserito come ambientazione in un fumetto pubblicato sulla stessa rivista.

“Il quaderno di Radoslav” e invece un racconto dei momenti difficili e di accadimenti al di fuori della storia ufficiale sulla Seconda guerra mondiale, attraverso testimonianze di gente comune e documenti raccolti nei mercatini delle pulci.

La penultima serata del Festival Lussu ha portato a Cagliari anche la docente universitaria Maria Teresa Giaveri, membro dell’Accademia delle Scienze di Torino e dell’Accademia Peloritana, direttore di riviste scientifiche e vice-presidente del Pen Club Italiano, che ha presentato il suo libro dedicato a “Lady Montagu e il Dragomanno” (Neri Pozza, 2021). In questo libro si riscopre la lotta a una malattia terribile come il vaiolo che, nella Londra del 1721, vede una dama elegantissima e intraprendente, moglie dell’ambasciatore inglese a Costantinopoli, acquisire coraggiosamente le pratiche apprese durante il soggiorno in Turchia, in uso fra le contadine sul confine settentrionale della Grecia. Le pratiche dell’inoculazione, che permetteva di immunizzarsi dal virus infettandosi preventivamente con una dose attenuata del morbo. Nell’incontro con la scrittrice, che ha raccontato queste tematiche con simpatia e spigliatezza in compagnia di Caterina Arcangelo, intervallata dalle letture di Andreina Del Raso, è emerso come le diffidenze nei confronti dei vaccini non siano un fenomeno legato unicamente ai tempi recenti di pandemia da Covid, ma affondino radici in tempi lontani, pur con le stesse modalità.

Maria Teresa Giaveri

Altro tema di forte attualità toccato in serata è stato quello sul passato, presente e futuro del giornalismo. L’occasione è arrivata grazie alla presentazione del libro “Il Corriere della Sera. Biografia di un quotidiano (Il Mulino, 2021) di Pierluigi Allotti e Raffaele Liucci, che rifacendosi alle lezioni dei grandi maestri hanno detto tanto sulla crisi del giornalismo di oggi. Incalzati dalle domande di Andrea Frailis, gli autori hanno intrapreso una bella chiacchierata con il pubblico spaziando sulla storia del noto quotidiano nazionale e quindi sul tema dell’informazione, centrale nella vita del paese, perché ovviamente l’informazione di qualità è espressione della qualità della democrazia. La conclusione: il giornalismo deve essere comunque di qualità, non può essere di basso profilo o gratuito e questa sarà la sfida dei prossimi decenni.

Pierluigi Allotti e Raffaele Liucci con Andrea Frailis (al centro)

Ancora al fumetto e in particolare alla biografia del grande Hugo Pratt è stato dedicato l’appuntamento di chiusura, attraverso l’illustrazione della graphic novel “La ballata di Hugo” (Edizioni Lo scarabeo, 2021), presentata da Bepi Vigna, autore della sceneggiatura per i disegni del maestro d’acquerello Mauro De Luca. Una scelta, quella di De Luca, fatta non a caso, perché Pratt era anche un celebre acquerellista.

Nell’opera emergono da un lato le espressioni di grande affabulatore e dall’altro le influenze che hanno inciso nel suo immaginario, permettendogli di creare i suoi personaggi a partire da Corto Maltese, che gli ha dato maggior notorietà, e tanti altri a iniziare dall’Asso di picche che aveva disegnato nell’immediato dopoguerra. Insomma, il tentativo di raccontare un momento della nostra storia attraverso la vita di un grande artista.

Bepi Vigna

In mattinata, in un’ottica di promozione turistica della città di Cagliari, gli ospiti della manifestazione hanno potuto apprezzare i luoghi più significativi del centro storico attraverso una visita guidata a cura di Trip Sardinia, con immancabile tappa alla casa di Emilio Lussu. L’VIII edizione del festival è organizzata dall’associazione culturale L’Alambicco in collaborazione con La Macchina Cinema, con il patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, il contributo della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Cagliari, il partenariato dei comuni di Armungia, Elmas, Modica e Seravezza e di numerosi Enti, Atenei, Centri studi per la letteratura e Associazioni culturali. L’ingresso è libero e gratuito.

Gli ospiti del festival Lussu visitano Cagliari



Teatro Verdi, a Sassari applausi a scena aperta tra ironia e provocazioni con Daniele Cipriani

Sasha&Riva e Damiano Ottavio Bigi affascinano gli spettatori con i registri della leggerezza, del dramma e dell’irrequieta introspezione

Una straordinaria performance per i tre danzatori di fama mondiale protagonisti di cinque spettacoli per la XIX edizione di “Corpi in movimento”

SASSARI. Commozione, ilarità e sconcerto venerdì 30 settembre al Teatro Verdi per la XIX edizione del festival “Corpi in movimento” promosso da Danzeventi, che ha portato in scena tre danzatori e i cinque spettacoli di rara intensità. La Daniele Cipriani Entertainment, mettendo insieme in un’unica serata performer di fama mondiale quali Sasha Riva, Simone Repele e Damiano Ottavio Bigi, ha incantato il pubblico con coreografie ispirate alla fiaba, alla condizione umana e all’apocalisse.

Il duo Riva & Repele articola un’applaudita performance lungo tre capitoli legati dal filo conduttore dell’incontro. Come quello delle “Nozze di Aurora” tra un principe dai modi “rudi e tamarri” con una bella addormentata talmente oggetto da rivelarsi una bambola gonfiabile. Rivisitazione della celebre favola in chiave anti-disneyana e con l’innesto di un ambiguo paggetto, il lavoro inscena stupri e apprendistati sessuali con una leggerezza volutamente sottile da provocare sconcerto e ilarità: “Abbiamo usato l’ironia – spiegano i due artisti – che è un’arma a doppio taglio perché presenta sempre un lato oscuro”.

Impressiona poi la sintesi tra corpo umano e quello degli uccelli in “Firebird”, opera di Marco Goecke, uno dei maggiori coreografi europei della scena tersicorea. I due ballerini aderiscono uno all’altro in un tentativo di volo sulle note di Stravinsky o nell’improvviso silenzio a suggerire abissi accarezzati da ali antropomorfe. Grande emozione infine nel rendez-vous post-apocalittico di “Sinking”, creazione originale di Sasha e Simone. Ricoperti di polvere e sopravvissuti a una catastrofe innominabile la coppia allontana la morte risorgendo nell’unione reciproca.

Damiano Ottavio Bigi omaggia Sassari con la prima nazionale di “Nuovo Solo”, traducendo sul palco di via Politeama gli insegnamenti di Pina Bausch, di cui è stato un danzatore nella “mitica” compagnia Tanztheater Wuppertal. Fluidità e armonia i registri della sua esibizione composta da agitata introspezione ed esplosioni di spiazzante vitalismo comuni anche all’altro pezzo, “Approaching the Lighthouse”. “È un lavoro sulla tempesta – dichiara Bigi – e la ricerca di un punto fermo che non si raggiunge mai”.

La lezione della maestra tedesca ritorna sottotraccia nell’ipnotica resa scenica di Damiano: “Pina mi ha insegnato a creare i soli come delle canzoni. E la mia esperienza con lei continua a uscire fuori nelle parti teatrali o nelle modalità di costruzione delle coreografie”.

Il festival è organizzato dall’associazione Danzeventi con il patrocinio e il sostegno del Mic, della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna, del Comune di Sennori e del Baretto di Porto Ferro,e la collaborazione del Teatro Verdi, del Rotary Club Sassari Nord e della Comes. Per info e prenotazioni contattare [email protected] o chiamare il numero 3406517531.




Premio Emilio Lussu 2022: i nomi di tutti i vincitori

Paolo Colagrande conquista il Premio Narrativa edita con il romanzo “Salvarsi a vanvera” e Adriano Prosperi la Saggistica con “Un tempo senza storia”, entrambi pubblicati dalla casa editrice Einaudi

Marco Galli supera tutti nella Narrativa a fumetti con “Il nido”

Menzione speciale Narrativa giovani a Mauro Tetti per “Nostalgie della terra”

Paolo Colagrande

CAGLIARI. Il Premio Emilio Lussu 2022 per la Narrativa edita va allo scrittore piacentino Paolo Colagrande per il romanzo “Salvarsi a vanvera” (Einaudi, 2022) mentre nella sezione Saggistica edita a conquistare l’ambito riconoscimento è lo storico Adriano Prosperi con il saggio “Un tempo senza storia” (Einaudi, 2021).

La Menzione speciale Narrativa giovani va invece a Mauro Tettiper “Nostalgie della terra” (Italo Svevo edizioni 2021).

I tre riconoscimenti sono stati conferiti dalla giuria internazionale composta dallo scrittore Guido Conti che la presiede, dai giornalisti Bruno Quaranta e Manuela Ennas, dalla professoressa Miruna Bulumete dell’Università di Bucarest e dal professor Raniero Speelman dell’Università di Utrecht.

Il primo premio per la Narrativa edita a fumetti è stato assegnato a Marco Galli per l’opera Il nido (Coconino Press 2022), dalla giuria internazionale presieduta dal fumettista spagnolo Ángel De La Calle e composta dal critico del fumetto Mario Greco, dal fumettista Sandro Dessì, dallo sceneggiatore Bepi Vigna.

La cerimonia di premiazione si terrà sabato 1 ottobre a partire dalle 17 a Cagliari, nella Sala Castello dell’Hotel Regina Margherita (viale Regina Margherita 44), nel corso dell’VIII edizione del Festival Premio Emilio Lussu organizzata dall’associazione culturale l’Alambicco.

Adriano Prosperi



“Corpi in movimento” venerdì a Porto Ferro

Sul palco l’Albanian Dance Theater, Petranuradanza e Cornelia

Il 16 settembre il festival della danza d’autore firmato Danzeventi porta tre compagnie internazionali in un meraviglioso palcoscenico naturale

Albanian Dance Theater

PORTO FERRO. Venerdì 16 settembre alle 20, il festival della danza d’autore “Corpi in movimento” ritorna sul magico palcoscenico all’aperto di Porto Ferro per accogliere tre compagnie internazionali: la Albanian Dance Theater proveniente da Tirana, Petranuradanza in arrivo dalla Sicilia e infine la partenopea Cornelia, che propongono rispettivamente gli spettacoli “Benching”, “Agua” e “Kurup”.

“Benching” è un’opera minimalista che trae ispirazione dal concetto di tempo, misurato in secondi e battiti cardiaci, e dalla continua tensione creata nell’andare sempre avanti. Gli elementi sono una ballerina e una panchina posta al centro della scena, che diventa il centro del mondo.

Da luogo di riposo si trasforma in letto, diventa amica, compagna o famiglia. La coreografia e l’interpretazione sono di Semela Skenderasi, la direzione artistica e la drammaturgia sono di Gjergj Prevazi e le musiche di Haig Zacharian.

Petranuradanza

Agua” è un’opera che attribuisce alle arti performative una forma di resilienza possibile, rende immuni dall’alienazione e alimenta i sogni. È una riflessione sul concetto di resilienza inteso come la capacità di un sistema di adattarsi al contesto e di definire forme di resistenza per superare le criticità.

Nelle coreografie di Salvatore Romania e Laura Odierna si sviluppa un movimento fluido come l’acqua che penetra la forma, e ad essa si adatta investendone lo spazio con i tratti precisi e ardenti eseguiti dai danzatori Claudia Bertuccelli e Francesco Bax. Il corpo è manipolato, gettato al suolo, accarezzato, vissuto in ogni particolare, mai avulso da una sottile importanza evocativa ed impatto emotivo.

L’ultimo lavoro della serata è “Kurup”, un duetto sviluppato sulle coreografie di Nicolas Grimaldi Capitello, che ne è anche interprete assieme a Sibilla Celesia. La composizione è suddivisa in due parti che ruotano intorno al concetto di azione/reazione. La prima è una forma di improvvisazione che di volta in volta si adatta al luogo urbano o non convenzionale che accoglie lo spettacolo. Il tempo è scandito soltanto dalle sensazioni della coppia, che instaura una relazione fatta di gestualità quotidiane, il tutto accompagnato dai suoni e dai rumori naturali del luogo.

Nella seconda parte si innesca una composizione fisica su partitura musicale, che crea un disegno spaziale attraverso le dinamiche naturali del corpo. I soggetti eseguono una danza in accordo, annullando la predominanza di coppia.

Il festival è organizzato dall’associazione Danzeventi di Sassari con il patrocinio e il sostegno del Mic, della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna, del Comune di Sennori e del Baretto di Porto Ferro,con la collaborazione del Teatro Verdi, del Rotary Club Sassari Nord e della Comes. Per info e prenotazioni contattare [email protected] o chiamare il numero 3406517531.

Cornelia



A Sennori il Balletto Teatro di Torino e Asmed Balletto di Sardegna

Il 4 agosto al Centro culturale nuovo appuntamento con il festival “Corpi in movimento” organizzato da Danzeventi

SENNORI. Domenica 4 settembre alle 21, il terzo appuntamento con il festival della danza d’autore “Corpi in movimento” si terrà al Centro culturale Pazzola di Sennori, dove il Balletto Teatro di Torino proporrà lo spettacolo “Beso de agua” e, subito dopo, la compagnia Asmed Balletto di Sardegna, in coproduzione con Danzeventi, si esibirà in “Uomini e donne”.

Beso de Agua” è un duetto di forte istintività che produce una narrazione lenta e profonda, in grado di muovere e mettere a nudo la vulnerabilità tipica di ogni essere umano. L’interazione costante tra i danzatori Lisa Mariani e Luca Tomasoni disegna linee melodiche di movimento alla ricerca di una relazione autentica, vibrante e non lineare, fatta di disequilibri, interrogativi, e indagini consce e inconsce.

Nelle coreografie di Jose Reches è evidente la ricerca di un respiro profondo, di vicinanza, accettazione, di possibilità. La composizione si rivela un racconto fluido e denso in bilico tra passato, presente e futuro.

Fondato da Loredana Furno nel 1979, il BTT – Balletto Teatro di Torino ha raggiunto oltre quarant’anni di attività continuativa in cui, danza e sperimentazione, sono accostate a relazioni e collaborazioni con altre importanti realtà coreutiche. Il lavoro quotidiano di ricerca dei danzatori al fianco dei coreografi, così come la stabilità della Compagnia, permettono di ascrivere il BTT tra le realtà italiane di maggiore rilievo. “Beso de Agua” è realizzato in coproduzione con il Festival AbanoDanza.

Per il secondo spettacolo della serata, la compagnia cagliaritana Asmed Balletto di Sardegna, in coproduzione con Danzeventi di Sassari (organizzatrice del festival), propone al pubblico sennorese un’opera evocativo dal titolo “Uomini e Donne”, in cui Sara Pischedda e Luca Castellano scrivono e interpretano una pièce dall’ironia deflagrante con la loro consueta vulcanica energia.

La loro espressività ripercorre il ruolo di una donna e di un uomo che annotano e trasmettono, assieme al musicista Marco Caredda, una fitta partitura di scambi e rimandi per provare a riflettere, e a ridere col cuore leggero, di come uomini e donne si vedano, segretamente, a vicenda.

Asmed (Associazione Sarda Musica e Danza) è stata fondata nel 1979 da Paola Leoni, che nel 1981 ne ha completato la configurazione con la creazione della compagnia “Balletto di Sardegna”, di cui ha assunto la direzione artistica fino al 2008, quando è subentrato Massimiliano Leoni.

Il festival “Corpi in movimento” è organizzato dall’associazione Danzeventi di Sassari con il patrocinio e il sostegno del Mic, della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna, del Comune di Sennori e del Baretto di Porto Ferro,con la collaborazione del Teatro Verdi, del Rotary Club Sassari Nord e della Comes. Per info e prenotazioni contattare [email protected] o chiamare il numero 3406517531.