La Proloco di Villanova Monteleone lancia la sfida: un concorso per riscoprire i “Druches de Domo”

Sono invitati a partecipare tutti i residenti nei comuni del Villanova. L’obiettivo è quello di valorizzare l’inestimabile patrimonio della tradizione dolciaria casalinga del territorio

Villanova Monteleone, 10 luglio 2025 – Un concorso per riscoprire e celebrare le antiche ricette dei dolci tipici sardi preparati con maestria tra le mura domestiche. La Proloco di Villanova Monteleone lancia la sfida dolciaria “Druches de domo”, una competizione aperta a tutti i residenti nell’Unione dei Comuni del Villanova, che comprende Mara, Monteleone Rocca Doria, Padria, Romana e, naturalmente, Villanova Monteleone. Possono aderire donne e uomini di ogni età.

«Invitiamo tutti gli appassionati di pasticceria a raccogliere la sfida e a condividere con la comunità il gusto autentico dei “Druches de domo” – dicono gli organizzatori –. L’obiettivo del concorso è quello di valorizzare l’inestimabile patrimonio della tradizione dolciaria casalinga del territorio, un tesoro di sapori e saperi che da secoli delizia i palati e che, troppo spesso, rimane confinato all’apprezzamento di una ristretta cerchia di familiari e amici. L’iniziativa vuole riportare alla luce queste prelibatezze, offrendo un palcoscenico d’eccezione a chi custodisce e tramanda queste antiche arti».

La celebrazione dei vincitori e la premiazione si terranno in una cornice di festa e convivialità, durante l’atteso appuntamento agostano di “Chenamos in carrela”, in programma dal 5 all’8 agosto 2025 a Villanova Monteleone.

A decretare il dolce migliore sarà una giuria qualificata e prestigiosa, composta da illustri autori della letteratura dolciaria sarda, giornalisti enogastronomici e professionisti del settore, che avranno il compito di valutare le produzioni in gara. I partecipanti sono invitati a dare libera espressione alla propria creatività, presentando un vassoio di dolci (dimensioni 30×20 cm) rappresentativo di una qualsiasi tipologia della vasta tradizione sarda.

Le preparazioni dovranno essere consegnate martedì 5 agosto, entro e non oltre le 12, nei locali della Proloco di Villanova Monteleone, in via Cristoforo Colombo 1.

La giuria esprimerà un giudizio insindacabile basato su un equilibrio di fattori: dall’estetica della presentazione alla qualità gusto-olfattiva. Il vincitore sarà colui che saprà interpretare e presentare al meglio l’essenza della tradizione dolciaria del Villanova. Per maggiori informazioni contattare [email protected].




Premio Nino Carrus, aperte le iscrizioni all’ottava edizione

Il focus sulle aree interne della Sardegna cerca risposte nelle tecnologie emergenti, nella transizione digitale e nell’uso consapevole dell’intelligenza artificiale

BORORE. L’Associazione Nino Carrus, protagonista nel panorama politico e culturale della Sardegna, presenta l’ottava edizione del prestigioso “Premio Nino Carrus”. Anche quest’anno l’iniziativa pone un focus su temi cruciali per il futuro delle aree interne della Sardegna, che potrebbero trovare risposte adeguate nelle tecnologie emergenti, nella transizione digitale e nell’uso consapevole dell’intelligenza artificiale.

Questa edizione introduce una significativa novità: la distinzione in Sezione A e Sezione B, per valorizzare in modo mirato il contributo di diverse categorie di partecipanti. 

La Sezione A è rivolta a giovani di età non superiore ai quarant’anni, già in possesso di diploma, che dovranno sviluppare un progetto sul tema “Transizione digitale e intelligenza artificiale nelle aree interne della Sardegna: idee, progetti e opportunità per promuovere uguaglianza territoriale e benessere sociale nei piccoli paesi”.

La Sezione B è destinata alle studentesse e agli studenti degli Istituti Superiori della Sardegna, con la possibilità di presentare proposte innovative sul tema “Futuro senza confini: AI, nuove tecnologie e digitale per rilanciare lo sviluppo in Sardegna.”

«I temi sono stati individuati con la consapevolezza che le nuove soluzioni tecnologiche, se adeguatamente sviluppate, potrebbero garantire centralità e sviluppo anche alle aree interne – ha affermato la presidente dell’associazione, Rosanna Carboni – sia migliorando i servizi, sia aprendo nuove prospettive di lavoro. Il premio è un’opportunità per pensare, proporre e costruire il futuro dei paesi e delle città sarde, senza confini e senza barriere»

Premi. Per la Sezione A, il primo classificato avrà un premio di 2500 euro, il secondo avrà il Premio Comune di Borore per un valore di 1500; Per la Sezione B ci sarà un premio unico di duemila euro, che potrà essere erogato in denaro o destinato al finanziamento di un percorso formativo o una visita guidata in un centro di ricerca.

Le domande possono essere inviate esclusivamente online entro il 30 novembre 2025, seguendo le indicazioni presenti sul sito ufficiale www.ninocarrus.it o inviando un’email all’indirizzo [email protected].

Il Premio Nino Carrus, che negli anni ha portato visibilità e prestigio all’Associazione, si propone, attraverso i temi individuati, di stimolare riflessioni e ispirare proposte innovative per costruire un futuro senza confini per la Sardegna interna, valorizzando l’ingegno e la creatività delle giovani generazioni. “L’Associazione valorizza il potenziale straordinario dei giovani e promuove partecipazione, inclusione e collaborazione, affinché siano protagonisti del cambiamento e dello sviluppo della Sardegna interna”.

Al fine della valutazione degli elaborati presentati dai candidati, l’Associazione si riserva di avvalersi della collaborazione di Istituzioni Universitarie e importanti Istituti di ricerca, che aderiranno al presente bando e ne condivideranno lo spirito e gli obiettivi. L’iniziativa è finanziata dalla Fondazione di Sardegna e dal Comune di Borore.




Daniela Masia rieletta presidente delle ACLI provinciali di Oristano

Tutte le cariche e i nomi dei consiglieri dopo il XV congresso

ORISTANO. Si sono chiuse nei giorni scorsi tutte le operazioni relative il XV Congresso delle Acli provinciali di Oristano. Nella riunione del primo Consiglio provinciale è stata riconfermata presidente per il quadriennio 2024/2028 Daniela Masia, docente di scuole statali, formatrice per gli enti di terzo settore, operatrice linguistica e culturale qualificata, nonché componente del Comitato scientifico dell’Istituto Camillo Bellieni per cui segue anche i seminari e laboratori di filosofia.

Ad accompagnare Daniela Masia saranno Antonio Moretti in qualità di vicepresidente con delega del patronato, Carlo Tortora come segretario generale con delega al Servizio CAF Oristano, Giuliano Oliva quale responsabile  all’Amministrazione, Samuele Salaris responsabile allo Sviluppo associativo, Costanza Porcu nel ruolo di segretaria con delega alla Salute e Prevenzione,  Francesca Marras segretaria con delega al Terzo settore e alle Politiche di Genere), Ivana Teotto segretaria con delega alla Cultura e Reti associative, Giulia Scanu segretaria con delega alla promozione e cura di Oristano nell‘ambito internazionale. Sono invitati permanenti quali ex Presidenti provinciali Daniele Zedda, Enrico Orrù e Carlo Tortora.

Il nuovo Consiglio provinciale eletto al Congresso del 12 ottobre all’Hotel Mistral 2 di Oristano è composto da Daniela Masia, Cristiano Putzolu, Francesca Marras, Andreina Concas, Antonio Moretti, Daniele Zedda, Patrizia Mugittu, Patrizia Poma, Elisabetta Fenu, Francesco Zinzula, Giuliano Oliva, Carlo Tortora, Samuele Salaris, Enrico Orrù, Giulia Scanu.

Un importante contributo al tema congressuale è stato dato dal mondo associazionistico con “Il Coraggio della Pace. Costruire la Pace insieme: responsabilità sociale, partecipazione attività e cura condivisa. Tra gli altri Pupa Tarantini, presidente onorario dell’associazione Coordinamento3-Donne di Sardegna; Lina Lai, vicepresidente dell’associazione MEIC- Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale; Luigi Taras e Ivo Vacca referenti dell’associazione Scuola del Popolo Oristano e Uras e persino dirigenti nazionali.

«Il coraggio delle Pace, tema dell’ultimo congresso, è un impegno totalizzante, cioè costruire un nuovo paradigma culturale che inverta quello attuale sottoposto allo stringente potere della tecno-scienza – dice Daniela Masia nelle sue linee programmatiche – una tecno-scienza che stringe nelle sue spire l’umanità rendendola vorace ed esattiva, senza spazi per i fragili, senza cura per la coscienza. Solo Insieme si può rafforzare l’azione sociale e culturale. Motivare e spingere verso una socialità intelligenze e non meramente assistenzialistica che deprime e sconforta gli animi».




Oristano, “Il coraggio della pace” con le Acli al 15esimo Congresso provinciale

Sabato 12 ottobre all’Hotel Mistral un incontro per “costruire la pace tra responsabilità sociale, partecipazione attiva e cura condivisa”

ORISTANO. Sabato 12 ottobre all’Hotel Mistral – Via XX settembre si celebrerà il 15esimo congresso delle Acli provinciali di Oristano. La manifestazione prenderà il via alle 9 con l’accoglienza dei delegati e degli ospiti, per seguire alle 9.30 con una riflessione spirituale. L’apertura dei lavori per lo svolgimento degli adempimenti previsti è in programma alle 10.00 a cura di Mauro Carta, che condurrà la giornata in tutte le sue fasi. Il tema del Congresso è “Il Coraggio della PACE – costruire la PACE insieme: responsabilità sociale, partecipazione attiva e cura condivisa”.

Seguirà il dibattito e la presentazione del progetto Acli 5.0, e infine la relazione congressuale della presidente Daniela Masia, che darà avvio agli interventi e alla discussione. La giornata si concluderà con l’elezione del nuovo Consiglio Provinciale.




Proloco Sardegna, Raffaele Sestu rieletto presidente

Il medico arzanese ancora alla guida del Comitato Regionale Pro Loco della Sardegna Unpli, segretario regionale è Pietro Fois di Villanova Monteleone

TRAMATZA. Le Proloco sarde aderenti all’UNPLI hanno eletto i loro rappresentanti per il quadriennio 2024-2028. Presidente regionale per la Sardegna è stato riconfermato Raffaele Sestu di Arzana, affiancato dal vicepresidente vicario Sebastiano Sechi di Ossi. L’incontro si è tenuto nei giorni scorsi nella Sala Congressi “L’Anfora” di Tramatza, dove si sono svolte le votazioni per il rinnovo degli organismi del Comitato regionale.

Gli altri componenti della Giunta regionale esecutiva sono Pinuccio Diana di Terralba, Tonino Pirigheddu di Tempio Pausania, Gianfranco Dessy di Perdaxius, Vittorino Murgia di Perdasdefogu, Giovanni Frau di Selargius, Maria Grazia Cugusi di Fonni e Matteo Cera di Tuili.

Il nuovo Consiglio regionale Unpli è composto da Stefania Bomboi di Posada, Matteo Cera di Tuili, Maria Grazia Cugusi di Fonni, Antonio Deiana di Jerzu, Mariano Demartis di Mores, Antonello Desole di Berchidda, Gianfranco Dessy di Perdaxius, Pinuccio Diana di Terralba, Giampiero Flore di Ollastra, Palmira Fracci di Masainas, Giovanni Frau di Selargius, Sebastiano Lai di Thiesi, Salvatore Loi di Dorgali, Paolo Antonio Mannoni di Torralba, Vittorini Murgia di Perdasdefogu, Federico Pilloni di Guspini, Ugo Giuseppe Pinna di Zeddiani, Tonino Pirrigheddu di Tempio Pausania, Cordiano Podda di Solarussa, Sebastiano Sechi di Ossi.

Nell’Organo di Controllo entrano Mauro Loru di San Nicolò D’Arcidano, Alfredo Unali di Cossoine e Valentina Forroia di Golfo Aranci, mentre nel Collegio Probiviri Maria Teresa Carta di Orune, Giovanni Ledda di Oristano e Maria Canu di Portoscuso. Segretario Regionale è Pietro Fois di Villanova Monteleone.

Nel corso della seduta sono stati eletti anche i due Consiglieri nazionali e i delegati che prenderanno parte all’Assemblea nazionale prevista all’Ergife Hotel di Roma nei giorni 16 e 17 novembre 2024.

I primi due sono Giampaolo Manca di Samassi e Maria Grazia Cugusi di Fonni. Gli altri consiglieri nazionali Unpli delegati all’assemblea sono Ilaria Canu di Oristano, Matteo Cera di Tuili, Maria Grazia Cugusi di Fonni, Giacomo Dalu di Siniscola, Gianfranco Dessy di Perdaxius, Pinuccio Diana di Terralba, Pietro Fois di Villanova Monteleone, Gian Paolo Manca di Samassi, Paolo Antonio Mannoni di Torralba, Vittorino Murgia di Perdasdefogu, Giuseppe Pinna Ugo di Zeddiani, Sebastiano Sechi di Ossi e Raffaele Sestu Angelo di Arzana. Delegati supplenti sono Antonella Masia di Usini, Maria Maddalena Mulas di Ploaghe e Luciana Sassu di Banari.




Nasce nel nord Sardegna lo sportello Terziario Donna Confcommercio.

Sportello donne imprenditrici

Nasce nel nord Sardegna lo sportello Terziario Donna Confcommercio. La notizia è stata anticipata durante il convegno dal titolo Donne e imprenditoria,nell’ambito del progetto comunitario denominato Europe, Plural, Feminine, svolto a Sassari qualche giorno fa nella sede di Corso Pascoli.

In Sardegna le imprese gestite da donne superano sorprendentemente la media nazionale.

Nel nord dell’Isola a presiedere dal 2022 i due gruppi Terziario Donna Confcommercio sono due imprenditrici.

Per l’area Sassari Nord Ovest, Annalisa Luzzu, imprenditrice titolare di un’azienda che si occupa di impiantistica; Per l’area Olbia Gallura Nord Est, Sabrina Lisbona, imprenditrice nel campo del turismo e dei servizi,  entrambe consigliere e membri di Giunta Confcommercio Nord Sardegna.

Saranno loro le referenti per lo sportello, attraverso il quale si potranno fissare incontri con le donne imprenditrici che vorranno avvicinarsi all’Associazione, sia per fare rete imprenditoriale, sia per ricevere informazioni su convenzioni e opportunità che il mondo associativo di Confcommercio mette a disposizione.

Il gruppo nazionale Terziario Donna nasce negli anni Ottanta con la costituzione dei primi gruppi provinciali, espressione unitaria delle imprenditrici, lavoratrici autonome e professioniste associate a Confcommercio Imprese per l’Italia, che rappresentano oltre 250.000 aziende, ed è orientato allo sviluppo delle imprese e delle attività professionali nel sistema economico. Promuove la formazione imprenditoriale e culturale delle imprenditrici associate, mediante la creazione di una rete che sviluppa strategie e azioni mirate per connettere imprenditrici, professioniste e risorse che possano contribuire al successo e alla crescita delle imprese guidate da donne, contribuendo a sviluppare una maturazione professionale delle imprenditrici, unitamente alla loro affermazione negli ambiti sociali e istituzionali. Incentiva ricerche e studi con momenti di confronto pubblico, organizza forum, seminari di studio e iniziative su temi economici e sociali e, attraverso la struttura di Confcommercio, rilascia informazioni e approfondimenti sulle politiche delle pari opportunità.




L’Unpli Sassari rinnova il Comitato provinciale: Sebastiano Sechi di Ossi riconfermato presidente

La vicepresidenza è andata a Pietro Fois di Villanova Monteleone

All’assemblea hanno partecipato circa trentacinque proloco

SASSARI. Il 26 aprile, nei locali del Pegasus Hotel il Vialetto di Sassari, si è tenuta l’Assemblea elettiva delle Pro Loco del Comitato provinciale Unpli Sassari Aps. In apertura dei lavori è stata ricordata la figura di Eleuterio Longu di Ozieri, per oltre trent’anni presidente del Comitato provinciale di Sassari e dirigente regionale, scomparso prematuramente a ottobre dello scorso anno. Il consesso gli ha tributato un lungo e commosso applauso.

La presidenza dell’assemblea è stata quindi assunta da Sebastiano Sechi di Ossi, già vice presidente Unpli Sardegna e membro della Giunta esecutiva di Unpli Nazionale, chiamato a presiedere il comitato provinciale dopo la scomparsa di Longu.

Per il quadriennio 2024-2028, nella carica di presidente è stato riconfermato Sebastiano Sechi, mentre il vicepresidente è Pietro Fois di Villanova Monteleone.

I consiglieri del nuovo comitato provinciale sono Mariano Demartis di Mores, Luigi Deriu di Bonorva, Sebastiano Lai di Thiesi, Paolo Mannoni di Torralba, Antonella Masia di Usini, Maddalena Mulas di Ploaghe, Luciana Sassu di Banari e Alfredo Unali di Cossoine. Nel Collegio probiviri risultano Francesco Calvisi di Muros, Maria Giuseppa Sechi di Bultei e Francesca Sini di Ozieri.

L’appuntamento elettorale, al quale hanno partecipato i direttivi di circa trentacinque proloco, è stato occasione per discutere anche di tematiche importanti come l’adesione al Terzo Settore, la redazione dei bilanci per la RAS, la diffusione capillare del marchio “Sagra di Qualità”.

Si è parlato inoltre della miriade di manifestazioni organizzate dalle proloco e del loro impatto economico, della volontà di estendere la collaborazione fra le associazioni fino ad arrivare ad una eventuale iniziativa unitaria. L’assemblea si è conclusa con la foto di rito ed il consueto scambio di auguri tra gli eletti e tutti i presenti.




Sassari, trent’anni di Motus Musica & Danza celebrati nello spazio S’ALA

Luigi Doddo: “Una realtà gioiello che regalo a Igor e Moreno”

Nel corso della serata è stato annunciato il ritorno nel 2024 dello storico festival “Danza Sassari Danza”

SASSARI. Trent’anni di arte e danza contemporanea sono stati onorati e rievocati sabato scorso a Sassari (25 novembre) con l’installazione-archivio allestita nei locali di “S’ALA – Spazio Per Artisti”, che ricevendo il testimone dall’associazione “Motus Musica & Danza” fondata nel 1993 dal coreografo e danzatore Luigi Doddo, ne ha celebrato l’importante traguardo.

Doddo è artefice di un’intensa stagione creativa come coreografo, ballerino e operatore culturale: «Prima a Sassari – ha affermato – la danza era vista come semplice decorazione, poi il punto di vista è cambiato quando abbiamo messo in scena spettacoli provocatori con una drammaturgia molto forte portando lavori all’avanguardia che, in seguito, hanno girato per il mondo».

Sono le performance testimoniate dalle locandine distribuite lungo i locali di S’ALA e dai video proiettati in appositi spazi per ricordare alcune coreografie di Doddo come, tra le altre, “Bella Napoli”. Insieme alle affiche le pareti erano ricoperte anche da un altro segno di fermento artistico riprodotto in forma di cartolina, le 77 residenze promosse dalla compagnia Igor X Moreno con danzatori e drammaturghi dal 2017 a oggi.

E proprio il duo sardo-basco di coreografi, composto da Moreno Solinas e Igor Urzelai Hernando, ha raccolto l’eredità di Luigi Doddo e della sua associazione Motus Musica & Danza, divenuta dal 2019 S’ALA Produzione. «Ho amato questo gioiello per trent’anni – ha dichiarato Doddo – e quando si ama qualcosa è meglio regalarlo che venderlo, e darlo a chi lo merita come Igor e Moreno». Un gesto raro, se non unico, nel panorama dell’arte in generale. «Penso di essere stato generoso ma credo anche che un artista debba dare più di quanto riceva dal mondo. Negli anni ho avuto tanto sostegno dal mondo della danza e delle istituzioni e adesso è arrivato il momento di restituirlo».

Con il passaggio di testimone S’ALA eredita anche lo storico festival “Danza Sassari Danza”, vetrina per decenni di spettacoli creati dai massimi coreografi italiani e non, da Enzo Cosimi a Virgilio Sieni, e la cui ultima edizione risale al 2019 prima dello stop causato dalla pandemia. «Siamo orgogliosi ed entusiasti di annunciare – ha riferito Margherita Elliot, danzatrice e responsabile della programmazione di S’ALA – che la rassegna tornerà nel 2024. Io mi occuperò di firmare la programmazione e la direzione artistica».

Il team è già al lavoro per dare una nuova veste contemporanea e lungimirante al festival a partire dall’ideazione di un nuovo logo. «Ma quello che ci interessa più di tutto – prosegue Elliot – è portare contenuti, dare un respiro internazionale alla città di Sassari. L’idea è quella di creare una hub sociale e artistica, un punto d’incontro tra pubblico locale e artisti nazionali e internazionali».

All’ingresso dei locali erano disponibili i volumi dell’opera “On/Su/Sobre Andante”, una riflessione di artisti e critici sullo spettacolo “Andante” di Igor X Moreno che ha debuttato nel 2017 a Londra. Lo scorso giovedì (23 novembre) si è tenuta la presentazione del libro, pubblicato da Igor X Moreno con il sostegno di Fondazione di Sardegna, Arts Council England e National Lottery Funding.




Un laboratorio teatrale per raccontare la fibrosi cistica

Iniziativa della Lega Italiana Fibrosi Cistica Sardegna ODV in collaborazione con la compagnia “La Botte e il Cilindro” e l’associazione “Materia Grigia”. Gli incontri si svolgeranno al Teatro Astra di Sassari

Raccontare le proprie esperienze ma anche far conoscere meglio una patologia che condiziona il vivere quotidiano di pazienti e familiari. La fibrosi cistica è una malattia genetica, cronica e degenerativa con prognosi severa, che colpisce il pancreas, il fegato, i polmoni e le ghiandole sudoripare. Riguarda un bambino ogni 2.500 nati vivi, mentre la condizione di portatore sano interessa un individuo su 25 nella popolazione generale. Implica cure farmacologiche e trattamenti fisioterapici quotidiani, nonché frequenti ospedalizzazioni. Un laboratorio di animazione teatrale con uno spettacolo finale vero e proprio sul palcoscenico può essere allora uno strumento cruciale per esprimere le emozioni di pazienti, familiari e operatori, ma anche accrescere una sensibilizzazione sul tema tra la popolazione, che spesso non ha la consapevolezza di quanto sia complicato gestire anche solo le cure. Sabato 15 aprile l’assemblea dei soci della Lega Italiana Fibrosi Cistica Sardegna ODV, riuniti nel Teatro Astra in corso Cossiga a Sassari, ha approvato il bilancio sociale e i programmi del 2023. Nel corso della mattina è stato presentato anche il laboratorio di animazione teatrale che verrà promosso, in collaborazione con la compagnia sassarese La Botte e il Cilindro e l’associazione Materia Grigia, negli spazi sempre dell’Astra. Il laboratorio nasce nell’ambito di “Leghiamo Insieme Fatti Concreti: saturiamoci di Vita, positivaMente! La riabilitazione respiratoria, il supporto psicologico e la tutela sociale del paziente affetto da Fibrosi Cistica”, progetto della LIFC Sardegna, finanziato dalla Fondazione di Sardegna, che ha garantito per diversi anni il servizio di fisioterapia, disostruzione bronchiale e riabilitazione respiratoria, nonché il supporto psicologico e psicoterapeutico a favore dei pazienti del Centro di Supporto per la cura della Fibrosi Cistica in seno alla Struttura semplice dipartimentale di Pediatria del presidio ospedaliero di Alghero.
L’iniziativa del laboratorio teatrale, della durata di otto mesi fino al gennaio del 2024, è rivolta a pazienti, familiari e operatori, con l’obiettivo di favorire, tramite un canale artistico, l’espressione dei vissuti attraverso il divertimento e il piacere e la sperimentazione di nuove possibilità comunicative e relazionali. Per le iscrizioni si può contattare la Lega Italiana Fibrosi Cistica Sardegna ([email protected]).
«La fibrosi cistica è una grave malattia che condiziona pesantemente la qualità e le scelte di vita di chi ne è affetto e dei suoi caregivers – spiega la presidente della Lega Italiana Fibrosi Cistica Sardegna ODV, Deborah Bombagi –. In questi dieci anni alla guida della Lifc Sardegna, ho accolto e custodito nel cuore i diversi punti di vista dei soggetti coinvolti direttamente e indirettamente dalla patologia e ho imparato a rispettare i loro tempi e le aspettative. L’idea del laboratorio teatrale è nata per offrire uno spazio di condivisione creativa e ludica delle esperienze e del sentito delle persone coinvolte, dei familiari e degli operatori sanitari che se ne occupano: un’occasione anche di coesione tra visioni e priorità differenti riguardo a concetti quali benessere, qualità di cure e di vita».
«L’esperienza di un laboratorio di animazione teatrale è interessantissima. Perché consente di impadronirsi delle chiavi di lettura dello spettacolo e del linguaggio del teatro, che risulta fortemente liberatorio e permette di giocare con i meccanismi della comunicazione, senza inibizioni», aggiunge Pier Paolo Conconi, direttore artistico della compagnia La Botte e il Cilindro.
«Abbiamo realizzato tantissime iniziative culturali concernenti la letteratura, il teatro e la musica. Questa iniziativa di cui siamo partner è a nostro parere molto importante perché oltre agli elementi culturali presenta un valore sociale particolarmente significativo, che può rappresentare un momento di crescita non solo per i partecipanti ma anche per i componenti della nostra associazione», evidenzia Antonello Lullia, presidente dell’associazione culturale Materia Grigia.
«Il progetto è una valida occasione per portare tutti i protagonisti coinvolti nel mondo fibrosi cistica al di fuori dell’ambiente ospedaliero – afferma Luigi Cambosu, pediatra fibrocistologo, responsabile f.f. della Struttura di Pediatria del presidio ospedaliero di Alghero e del Centro di Supporto per la cura della Fibrosi Cistica in essa incardinato –. Un momento di confronto che può essere “cura”, perché la cura non riguarda solo l’aspetto medico intraospedaliero, seppur, per quanto possibile, anche in ospedale si cerchi di non far prevalere solo l’aspetto terapeutico. Prendersi cura significa avere un’attenzione e una dedizione costante a tutti gli aspetti che giovano al benessere psicofisico. Prendersi cura significa educare, far conoscere, imparare a conoscere sé stessi e gli altri per agevolare un percorso consapevole: aspetto direi fondamentale a maggior ragione nella fibrosi cistica».

Il laboratorio di animazione teatrale. Si svolgerà al di fuori del contesto ospedaliero e sarà incentrato su giochi che indirettamente e gradualmente predispongono i partecipanti agli automatismi di base del linguaggio teatrale. Il carattere ludico permetterà di imparare a stare in scena attraverso il divertimento e il piacere. Inoltre, uno psicologo volontario supporterà il lavoro del regista teatrale per facilitare la focalizzazione delle tematiche che accompagnano il paziente nel proprio ciclo di vita e per contribuire alla costruzione dell’esito scenico finale. Con lo spettacolo si punta ad aumentare nella popolazione le conoscenze sulla patologia e a sensibilizzare sulle difficoltà di gestione della malattia e sugli impatti che essa produce nella quotidianità di pazienti e familiari.
Sono previste due fasi. La prima sarà dedicata al gioco e verranno approfonditi aspetti legati alle camminate, al gesto e alla mimica per la scoperta delle potenzialità del nostro corpo, al ritmo e alla fantasia, all’ascolto e alla produzione di suoni e di musica, e alla voce. Ma anche alla nascita di un personaggio, alle situazioni e alle caratterizzazioni. La seconda fase invece si concentrerà sulla storia/testo, ovvero sulla creazione dei quadri con “entrate” e “uscite” dei personaggi, sulla scelta del contesto e delle “situazioni”, sull’invenzione dei personaggi stessi e sul montaggio dei quadri della storia/testo. Tutto questo accompagnerà i partecipanti al laboratorio alla rappresentazione finale.

Partner istituzionali e privati. ATS Sardegna ASL di Sassari; Azienda Ospedaliera Brotzu; Lega italiana Fibrosi Cistica Onlus; Camera di Commercio di Sassari; Ordine degli Psicologi della Sardegna; Ordine degli Assistenti Sociali; Assessorato Regionale della Sanità; Centro Balletto Classico; Ass. Culturale La Botte e il Cilindro; Ass. Culturale Materia Grigia; Trabalzini Ledo & C. snc; Autoeasy srl; Enoteca Pietro Melis; Expresso Caffè srl; Scandellari srl; Centro Salute srl; Eventi Lirù di Lidia Russu; Floris Sergio snc; Verdecchi srls.

“Leghiamo Insieme Fatti Concreti: saturiamoci di Vita, positivaMente! La riabilitazione respiratoria, il supporto psicologico e la tutela sociale del paziente affetto da Fibrosi Cistica”. Il progetto ha garantito, nel Centro di Supporto per la cura della Fibrosi Cistica di Alghero, il servizio di fisioterapia, disostruzione bronchiale e riabilitazione respiratoria a favore dei pazienti per tre annualità e il servizio di supporto psicologico e psicoterapeutico per pazienti e caregiver per due annualità, mediante contratti di collaborazione con due fisioterapiste e una psicologa con costi a carico della Lega Italiana Fibrosi Cistica Sardegna. Nella terza annualità del progetto l’Associazione ha selezionato e assunto anche un’assistente sociale, di cui ha curato la formazione specifica, che ha svolto attività di segretariato sociale a favore di pazienti e familiari in collaborazione con la Lega Italiana Fibrosi Cistica Onlus. Attualmente continua a essere garantito il servizio di supporto psicologico attraverso un contratto di collaborazione con una professionista che opera al di fuori della struttura ospedaliera.

Cos’è la fibrosi cistica. È una malattia genetica, cronica e degenerativa con prognosi severa, che colpisce il pancreas, il fegato, i polmoni e le ghiandole sudoripare. È la più diffusa tra le malattie rare e si trasmette in modo autosomico recessivo. Questo significa che affinché la fibrosi cistica si manifesti è necessario che entrambi i genitori siano portatori del gene mutato di una proteina chiamata CFTR. Le complicazioni tipiche della patologia riguardano la digestione dei grassi e delle proteine, l’assorbimento delle vitamine liposolubili e conducono a una progressiva perdita della funzione polmonare fino ad impedire una delle cose più semplici e importanti: il respiro. La sua frequenza è di un caso ogni 2.500 nati vivi, mentre la condizione di eterozigosi (portatore sono) interessa un individuo su 25 nella popolazione generale.
Non esiste a oggi una cura risolutiva. Tuttavia, programmi quotidiani integrati di trattamento (somministrazione di enzimi pancreatici, vitamine liposolubili e sali minerali, antibioticoterapia mirata nei confronti di germi isolati nelle secrezioni bronchiali, fisioterapia respiratoria), diretti a contrastarne l’evoluzione, hanno migliorato notevolmente l’aspettativa di vita dei pazienti. Laddove le condizioni cliniche lo consentano, anche la pratica sportiva gioca un ruolo fondamentale nel migliorare la qualità della vita dei pazienti. Nella malattia polmonare avanzata, il trapianto bilaterale di polmoni è l’unica terapia salvavita.

La Lega Italiana Fibrosi Cistica Sardegna ODV. Nasce nel 1991 sotto il nome di “Associazione Regionale Sarda per la lotta contro la Fibrosi Cistica”, secondo i dettami della L. 548/1993. Nel febbraio 2014 diventa un’associazione di rilevanza sociale, morale e di volontariato denominata “Lega Italiana Fibrosi Cistica Sardegna Onlus”, articolazione regionale della “Lega Italiana Fibrosi Cistica Onlus”. Dal febbraio 2023 è iscritta alla sezione Organizzazioni di Volontariato del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, assumendo la denominazione di “Lega Italiana Fibrosi Cistica Sardegna ODV”.




Borore, al via la VII edizione del Premio Nino Carrus

BORORE. Nato con l’obiettivo di esprimere un contributo importante sui temi fondamentali dello sviluppo della Sardegna, il “Premio Nino Carrus” ritorna con una settima edizione dedicata al presente e futuro delle zone interne dell’isola.

C’è tempo fino al 30 settembre prossimo per presentare le domande di partecipazione, corredate di un elaborato (saggio, articolo o altro tipo di prosa) finalizzato allo sviluppo di un progetto di studio e di ricerca sul tema “Presente e futuro delle zone interne della Sardegna: resistere o pensare a sviluppare una nuova esistenza? Proponi idee e progetti in forma di politiche pubbliche, di iniziative imprenditoriali, sociali e culturali”.

L’iniziativa, a carattere biennale, è organizzata dall’Associazione Nino Carrus, da anni impegnata sul piano politico e culturale con particolare attenzione alle tematiche inerenti lo sviluppo locale, la sensibilizzazione sociale e la promozione territoriale. A sostenere il premio sono il Comune di Borore, la Fondazione di Sardegna e altri importanti partner pubblici e privati.

Sono diversi i punti sui quali sviluppare le idee, dal piano sociologico a quello storico ed economico, nella massima libertà di approfondire la declinazione progettuale più vicina alla propria formazione e al proprio bagaglio culturale. È fondamentale però la presentazione di soluzioni attuabili e di interventi economicamente sostenibili e praticabili.

A tale scopo il candidato potrà essere chiamato ad articolare d persona la sua proposta progettuale, definendo in maniera chiara e dettagliata gli obiettivi e le azioni da intraprendere, ed eventualmente individuarne le criticità. Una particolare attenzione dovrà essere rivolta all’individuazione degli attori da coinvolgere nel processo di sviluppo, motivandone il ruolo e l’importanza.

L’elaborato sarà valutato dall’apposita commissione sulla base di criteri tecnico-scientifici, giudicando la portata innovativa, l’originalità e la reale fattibilità del progetto proposto. Sono in palio tre premi in denaro: 2.500 euro per l’elaborato più esaustivo, 1.500 per quello più originale tra le proposte attuabili, mille euro per il Premio “Comune di Borore”.

Il bando è rivolto a tutti i sardi residenti nell’isola o emigrati per motivi di studio o di lavoro, ai residenti in Sardegna da almeno cinque anni, a gruppi in cui almeno un componente sia nativo dell’isola, con la clausola che nessun partecipante al momento della scadenza del bando abbia superato il 45esimo anno di età. La premiazione è prevista per il mese di dicembre prossimo nella sala consiliare “Nino Carrus” di Borore.

La domanda può essere presentata solo in modalità online inviandola in formato pdf all’indirizzo [email protected]. Per informazioni contattare [email protected] o visitare il sito www.ninocarrus.it.