Comunicato stampa CC Sassari del 14.11.22 – Misura cautelare per 34 furti a Stintino

IERI I MILITARI DELLA STAZIONE DI STINTINO HANNO DATO ESECUZIONE AD UN’ORDINANZA CAUTELARE DELL’OBBLIGO DI DIMORA NEI CONFRONTI DI UN SASSARESE DI 41 ANNI RITENUTO RESPONSABILE DELLA COMMISSIONE DI 34 FURTI, AVVENUTI ALL’INTERNO DEL COMPLESSO “COUNTRY PARADISE” DELLA CITTADINA COSTIERA. L’ARRESTATO AVREBBE SCARDINATO LE PORTE DI PIÙ DI 30 ABITAZIONI PER SOTTRARRE TELEVISORI, CONDIZIONATORI ED ALTRI ELETTRODOMESTICI, IL TUTTO DURANTE LE FESTIVITÀ DI NATALE DEL 2021. POCHI GIORNI DOPO I FURTI I CARABINIERI DI STINTINO AVEVANO INDIVIDUATO IL COVO DEL LADRO ED A SEGUITO DI UNA PERQUISIZIONE ERANO RIUSCITI A RECUPERARE TUTTA LA REFURTIVA, SEGNALANDO COSÌ IL SASSARESE ALL’AUTORITÀ GIUDIZIARIA, CHE IERI HA APPUNTO EMESSO LA MISURA CAUTELARE A SUO CARICO, IN ATTESA DEL GIUDIZIO: DOVRÀ RISPONDERE DI FURTO IN ABITAZIONE AGGRAVATO E CONTINUATO E RICETTAZIONE.






OLBIA, OPERAZIONE ANTIDROGA: BENI SEQUESTRATI DAI CARABINIERI.

Nel rispetto dei diritti delle persone indagate e della presunzione di innocenza, per quanto risulta allo stato, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio. Questa mattina i Carabinieri del Reparto Territoriale di Olbia, con il supporto dello Squadrone Eliportato “Cacciatori di Sardegna” e di due unità cinofile di Abbasanta, con il supporto aereo di un elicottero del 10° Nucleo Elicotteri di Olbia – Venafiorita, hanno dato esecuzione alla misura di prevenzione patrimoniale del sequestro finalizzata alla confisca ai sensi del “Codice antimafia” emessa dal Tribunale di Cagliari – I Sezione Penale, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di due imputati nel procedimento connesso all’operazione denominata “Barber Shop”, condotta dal Reparto Territoriale dei Carabinieri di Olbia e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Cagliari nel febbraio 2020, su indagini seguite dalla Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile di Olbia per il reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina. Il sequestro ha interessato beni immobili, mobili, conti correnti e strumenti finanziari di investimento di sei persone legate dal vincolo di parentela nei confronti dei quali è stato accertato che il loro valore è sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati e all’attività economica svolta nonché la sussistenza di indizi tali da consentire di ritenere che siano il frutto dell’attività illecita o ne hanno costituito il reimpiego. L’oggetto del sequestro sono due immobili abitativi, un lotto di terreno esteso 2500 mq, un garage, quattro autovetture, due motocicli, due conti correnti, due carte di pagamento elettronico prepagate e dieci polizze assicurative vita/morte, per un importo complessivo che si aggira intorno al mezzo milione di euro. Gli accertamenti patrimoniali, che riguardano il periodo dal febbraio 2020 al aprile 2021, sono scaturiti dalle risultanze dell’indagine condotta dalla Sezione Operativa (già dal 2017) che ha fatto emergere l’esistenza di un sodalizio associativo finalizzato al traffico di ingenti quantitativi di cocaina, che importavano dalla Campania e dal Lazio, mentre gli altri erano incaricati dello smercio all’ingrosso e al dettaglio che ha conclusasi nel febbraio 2020 con l’esecuzione un’ordinanza di custodia cautelare di 16 persone (15 in carcere e 1 obbligo di dimora), l’arresto in flagranza di reato di 5 persone nonché il sequestro, complessivamente, circa 3 kg. di cocaina, 300 gr. di hashish e 100 gr. di marijuana.




BONORVA: ARRESTATO A SEGUITO DI UN CONTROLLO STRADALE DEI CARABINIERI CON 2 KG DI MARIJUANA IN AUTO.

NELL’AMBITO DEI CONTINUI CONTROLLI ALLA CIRCOLAZIONE STRADALE, I CARABINIERI DELL’ALIQUOTA RADIOMOBILE DI BONORVA HANNO ARRESTATO UN GIOVANE DI SILIGO, TROVATO IN POSSESSO DI 2 KG DI MARIJUANA GIÀ CONFEZIONATA E PRONTA PER ESSERE IMMESSA SUL MERCATO. L’ATTIVITÀ È SCATURITA A SEGUITO DI UN POSTO DI CONTROLLO ORGANIZZATO DALLA PATTUGLIA DELLA STAZIONE CARABINIERI DI MORES LUNGO LA S.P 47, DOVE È STATO FERMATO IL GIOVANE CHE HA FATTO DESTARE SUBITO IL SOSPETTO AGLI OPERANTI CHE STESSE TRASPORTANDO QUALCOSA DI ILLEGALE, IN FUNZIONE ANCHE DEL FORTE ODORE DI MARIJUANA PROVENIENTE DALL’AUTOVETTURA. PERTANTO, SI È PROCEDUTO A PERQUISIRE L’AUTO DOVE VENIVANO RINVENUTI, OCCULTATI NEL SEDILE POSTERIORE, 2 SACCHI SOTTOVUOTO CONTENENTI INFIORESCENZE DI MARIJUANA ESSICCATA DI ALTA QUALITÀ. LA SOSTANZA, CHE ERA GIÀ PRONTA PER LA VENDITA, AVREBBE INFATTI POTUTO PORTARE UN INTROITO ILLECITO AMMONTANTE A QUALCHE MIGLIAIO DI EURO. AL TERMINE DELLE OPERAZIONI SI È PROCEDUTO A SEQUESTRARE LO STUPEFACENTE E A TRARRE IN ARRESTO IL SOGGETTO CHE DOPO IL GIUDIZIO DIRETTISSIMO AVVENUTO IL 02 FEBBRAIO U.S È STATO CONDANNATO A SEGUITO DI PATTEGGIAMENTO AD 1 ANNO E 4 MESI.




CACCIATORI RITROVANO RESTI UMANI NEI PRESSI DELLA FOCE DEL RIO VIGNOLA: SI TRATTA DELLA GANDOLA

IERI POMERIGGIO UN GRUPPO DI CACCIATORI CHE STAVA BATTENDO L’AREA INTORNO AL RIO VIGNOLA SI È INOLTRATO ALL’INTERNO DELLA FITTISSIMA MACCHIA CHE CARATTERIZZA QUELLA ZONA FINO AD IMBATTERSI IN UNA BORSA ED ALTRI OGGETTI ABBANDONATI. GUARDANDOSI INTORNO, I CACCIATORI HANNO ANCHE VISTO DEI RESTI UMANI, MOTIVO PER IL QUALE SI SONO SUBITO ALLONTANATI PER ANDARE AD AVVISARE I CARABINIERI. SUL POSTO SI SONO RECATI I MILITARI DELLA COMPAGNIA DI TEMPIO PAUSANIA E DEL NUCLEO INVESTIGATIVO, CHE HANNO PROCEDUTO AI RILIEVI SCIENTIFICI ED AL RECUPERO DEI RESTI; NELLA BORSA TROVATA VICINO SONO STATI RINVENUTI I DOCUMENTI DELLA SCOMPARSA, SOLDI IN CONTANTI ED ALTRI OGGETTI PERSONALI, CHE FANNO RITENERE PRESSOCHÈ CERTO CHE SI TRATTI DI SILVANA GANDOLA, LA TORINESE DI 82 ANNI SPARITA NEL MARZO SCORSO MENTRE PASSEGGIAVA NEI PRESSI DELLA SPIAGGIA DI TORRE VIGNOLA INSIEME AD UN’ALTRA SIGNORA. IL LUOGO DEL RITROVAMENTO DISTA CIRCA 1 KM DAL LUOGO DELLA SCOMPARSA, MA È MOLTO IMPERVIO E CARATTERIZZATO DA ARBUSTI MOLTO FITTI. POCHE ORE DOPO LA SEGNALAZIONE DI SCOMPARSA PARTÌ LA MACCHINA DELLE RICERCHE, COORDINATE DAI VIGILI DEL FUOCO SOTTO LA DIREZIONE DELLA PREFETTURA DI SASSARI, CHE AVEVANO VISTO LA PARTECIPAZIONE DI CENTINAIA TRA CARABINIERI, VIGILI DEL FUOCO, CROCE ROSSA E VOLONTARI DI VARIE ASSOCIAZIONI. ERANO STATI UTILIZZATI ANCHE L’ELICOTTERO DEI VIGILI DEL FUOCO E I DRONI, MA LA PARTICOLARE COMPATTEZZA DELLA FLORA EVIDENTEMENTE NON HA PERMESSO DI SCORGERE SEGNI DELLA PRESENZA DELLA DONNA.




CAGLIARI: IL NAS SEQUESTRA 8.000 “TEST RAPIDI ANTIGENICI COVID-19” IN LIBERA VENDITA DA PARTE DI UN COMMERCIANTE NON AUTORIZZATO.

Importante risultato ottenuto nel corso dei quotidiani servizi di controllo effettuati dai Carabinieri del NAS di Cagliari nell’ambito dell’attività disposta dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute finalizzata alla verifica del rispetto della normativa sulla certificazione verde- c.d. “green-pass” e sulla corretta attuazione delle disposizioni relative alle modalità di esecuzione dei test rapidi e dei tamponi per la ricerca del COVID-19. I militari del NAS, nei giorni scorsi, hanno individuato e ispezionato numerose attività commerciali ubicate nell’hinterland cagliaritano. Nello specifico gli operanti, presso uno dei suddetti esercizi, hanno riscontrato la presenza di circa 8.000 “test rapidi antigenici COVID-19” ad uso esclusivo professionale di categorie tassativamente individuate (farmacisti e rivenditori autorizzati), che in realtà erano in libera vendita da parte di un commerciante non autorizzato; quest’ultimo sarà segnalato alle competenti Autorità Amministrative e Sanitarie per i provvedimenti del caso. I test pertanto, il cui valore commerciale si aggira sui 35.000 euro, sono stati sottoposti a sequestro amministrativo in attesa delle determinazioni delle Autorità competenti. Sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati a verificare se altri esercizi commerciali abbiano acquistato indebitamente i suddetti strumenti diagnostici.




Viola più norme anti-Covid: chiuso circolo del Corso

La Polizia locale di Sassari ieri, 23 dicembre, ha chiuso per cinque giorni un circolo del centro storico, in corso Vittorio Emanuele, per una serie di violazioni delle norme anti-Covid. Durante un controllo, gli agenti del Comando di via Carlo Felice hanno trovato nel locale una festa privata abusiva, in una saletta interna. Qui i presenti, circa cinquanta tutti minorenni tra i 13 e i 17 anni, erano senza mascherina, ballavano assembrati ed erano oltre il numero previsto dalla normativa di contrasto al diffondersi del coronavirus. La Polizia locale ha così contestato la violazione di quanto disposto dall’ordinanza sindacale in materia firmata nei giorni scorsi: non c’era all’esterno il cartello che indicava il numero massimo di clienti ammessi, non c’era alcun controllo sul green pass, il proprietario era senza mascherina, così come la maggior parte dei presenti, che ballavano e creavano assembramenti, senza mantenere la distanza interpersonale obbligatoria.
A questo si aggiungono un’attività abusiva di locale di pubblico spettacolo, con l’assenza di agibilità che deve caratterizzare un locale pubblico spettacolo e la mancanza della relazione sull’inquinamento acustico.
Da oggi e nei prossimi giorni i controlli della Polizia locale si faranno ancora più intensi. In particolare, per oggi, la vigilia di Natale, in cui per consuetudine prima dell’insorgenza dell’emergenza sanitaria si registravano assembramenti nei pubblici esercizi, dalla mattina fino alla cena, gli esercenti sono richiamati al rispetto rigoroso della capienza massima prevista per ogni singola attività. Dai primi di dicembre a oggi il Comando ha sanzionato oltre 100 esercizi pubblici per mancato rispetto delle norme anti-Covid.
A Sassari, a carico del legale rappresentante delle attività che non rispetta le norme di contrasto alla pandemia restano in vigore le sanzioni accessorie: per la prima violazione a una o più delle prescrizioni di cui al presente provvedimento si dispone la chiusura dell’attività per 5 giorni; per la seconda violazione, si dispone la chiusura dell’attività per dieci giorni; per la terza violazione si dispone la chiusura dell’attività per quindici giorni; dalla quarta violazione si applica la sanzione accessoria della chiusura dell’attività per trenta giorni.




Cassazione respinge ricorso di Vox sull’estradizione di Puigdemont

La Cassazione ha respinto oggi il ricorso presentato da Vox, partito nazionalista di destra spagnolo, contro le ordinanze emesse dalla Corte d’Appello di Sassari con cui veniva sospesa l’estradizione in Spagna dell’ex presidente catalano Carles Puigdemont in attesa della decisione della Corte di giustizia europea. Il collegio dei giudici della Corte d’Appello di Sassari, presieduto da Salvatore Marinaro, aveva anche respinto la costituzione di parte civile presentata dai dirigenti di Vox, escludendo il partito dall’udienza. Ora la Cassazione, ritenendo valide la memoria presentata dall’avvocato sassarese Agostinangelo Marras, legale difensore di Puigdemont, hanno respinto il ricorso degli ultranazionalisti spagnoli, confermando quanto deciso dalla Corte d’Appello. L’ex presidente della Generalitat catalana era arrestato il 23 settembre all’aeroporto di Alghero su mandato internazionale sollecitato dall’autorità giudiziaria spagnola. Accogliendo la richiesta della procura generale, la Corte d’Appello di Sassari aveva poi rimesso in libertà Puigdemont che si era poi presentato all’udienza il 4 ottobre, quando l’estradizione era stata sospesa in attesa delle decisioni del tribunale Ue.

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SILIGO: AVEVA DICHIARATO CHE ERA CANNABIS LEGALE, VIENE ARRESTATO A SEGUITO DELLE ANALISI SULLE PIANTE.

I CARABINIERI DELLA STAZIONE DI SILIGO HANNO TRATTO IN ARRESTO, IN ESECUZIONE DELLA MISURA CAUTELARE DEGLI ARRESTI DOMICILIARI DISPOSTI DAL GIP DEL TRIBUNALE DI SASSARI, UN ALLEVATORE DI QUEL COMUNE PER UNA PIANTAGIONE CHE ERA STATA INDIVIDUATA E SEQUESTRATA NEI PRESSI DELLA SUA AZIENDA AGRICOLA DAI MILITARI. LA PIANTAGIONE CONTAVA PIÙ DI 3600 PIANTE E GLI ACCERTAMENTI ESPERITI SUL POSTO GIÀ AD AGOSTO ANCHE CON L’AUSILIO DI PERSONALE DEL NIPAAF – CARABINIERI FORESTALI AVEVA GIÀ POSTO IN EVIDENZA TUTTA UNA SERIE DI ANOMALIE RELATIVE ALL’ELEVATO LIVELLO DI THC. LE SUCCESSIVE INDAGINI SVOLTE, ANCHE CON L’AUSILIO DEL NUCLEO OPERATIVO E RADIOMOBILE DELLA COMPAGNIA DI BONORVA, HANNO MESSO IN EVIDENZA LA NATURA ILLEGALE DELLA PIANTAGIONE E LA RICONDUCIBILITÀ DELLA STESSA ALL’ARRESTATO CHE, NEL FRATTEMPO, AVEVA TENTATO DI SVIARE LE INDAGINI RIFERENDO CIRCA LA NATURA LIGHT DELLE PIANTE. I SUCCESSIVI ESAMI DI LABORATORIO HANNO RILEVATO UN THC MEDIO DELL’8%, PER UN PESO COMPLESSIVO DI OLTRE 250KG DI SOSTANZA STUPEFACENTE. NEL CORSO DELLE OPERAZIONI DI SOTTOPOSIZIONE ALLA MISURA CAUTELARE È STATA EFFETTUATA UNA PERQUISIZIONE DOMICILIARE NEL CORSO DELLA QUALI I CARABINIERI HANNO RINVENUTO DEL MUNIZIONAMENTO DI VARIO CALIBRO, DETENUTO ILLEGALMENTE UNITAMENTE A 5 GRAMMI DI MARIJUANA GIÀ CONFEZIONATA. L’OPERAZIONE SI INSERISCE NELLE AMPIE ATTIVITÀ DI CONTRASTO ESEGUITE DAI MILITARI DELL’ARMA VERSO LE PIANTAGIONI ILLEGALI DI CANNABIS INDICA, PRATICA MOLTO DIFFUSA NELL’AREA RURALE E CHE SPESSO VIENE MASCHERATA CON APPARENTI PIANTAGIONI LIGHT.




Lotta al Covid, dalla Polizia locale 17 sanzioni nel fine settimana

Via Savoia, via degli Astronauti, via Saba, via Luna e Sole, via Asproni, via Predda Niedda, zona industriale Predda Niedda, via Caniga, viale Porto Torres, via Matteotti, via Amendola, piazza santa Maria e via Pascoli. La Polizia locale, già da venerdì mattina, ha intensificato i controlli sul rispetto delle norme contro la diffusione del coronavirus e in due giorni ha comminato diciassette sanzioni a pubblici esercizi e circoli.
Ancora una volta i controlli sono stati compiuti anche a seguito di segnalazioni ed esposti di cittadini. L’obiettivo di queste azioni, infatti, è assicurare il rispetto delle norme a tutela della salute pubblica, della quiete pubblica e la leale concorrenza tra le attività. Oltre alle multe per i mancati controlli della certificazione verde, sono stati notificati anche verbali a circoli trasformati in locali e discoteche abusive, che ora dovranno pagare 5mila euro, e bar che non hanno fatto cessare la musica a mezzanotte, come invece previsto dall’ordinanza sindacale, ma l’hanno fatta proseguire molto oltre, creando assembramenti e disturbando il sonno dei residenti della zona.
Durante le operazioni, gli agenti della Polizia locale, oltre alla mancanza del controllo del green pass, hanno riscontrato in alcuni locali anche un numero superiore di clienti rispetto a quello previsto per il contrasto al diffondersi del coronavirus e decine di persone in piedi, assembrate e senza mascherina. I proprietari e i gestori rischiano sanzioni tra i 400 e i mille euro. Inoltre a Sassari, l’ordinanza sindacale prevede per chi non rispetta le norme anti-Covid, oltre alle sanzioni disposte a livello nazionale, anche la chiusura dei locali già dalla prima violazione. Anche per una cliente seduta al tavolo di una pizzeria è scattata la multa da 400 euro perché sprovvista di green pass. Un bar è stato invece sanzionato per due volte di seguito.
«Apprezzo l’intervento della Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) della Confcommercio, ma i risultati dei controlli eseguiti dalla Polizia locale nel fine settimana purtroppo certificano che sono molte le attività che non rispettano le regole – commenta il sindaco Nanni Campus -. Invito la Federazione a collaborare con gli organi di vigilanza nell’interesse della collettività ma anche della stessa categoria. Dobbiamo impegnarci tutti per evitare di andare incontro alle festività natalizie con possibili, anzi probabili se il trend non sarà invertito, limitazioni alle aperture».




FURTI AD ALGHERO: LA RISPOSTA DELL’ARMA DEI CARABINIERI

Arrestati due individui in trasferta ad Alghero e denunciati altri due giovani La recente recrudescenza dei reati predatori nella Riviera del Corallo non è passata inosservata: gli obiettivi principali sono stati gli esercizi commerciali, ma anche i distributori automatici di bevande installati in alcuni plessi scolastici: porte divelte, vetri rotti e locali posti a soqquadro. Le rapide spaccate delle scorse notti, pur fruttando poche decine di euro, hanno tuttavia determinato diverse migliaia di euro di danni, evidentemente causati al momento dell’ingresso fraudolento nell’obiettivo di volta in volta designato. L’attenta analisi del fenomeno da parte della Compagnia Carabinieri di Alghero ha consentito di acquisire, in breve tempo, generalità dei sospettati, relativi luoghi di dimora e veicoli in uso: di lì in poi sarebbe stato solo questione di tempo. Ne è derivato un imponente servizio straordinario del controllo del territorio che ha consentito, lo scorso martedì, di denunciare a piede libero due giovani individui per il furto avvenuto, la notte stessa, presso un noto ristorante del centro. I successivi accertamenti svolti dalla Stazione Carabinieri di Alghero e dal Nucleo Operativo e Radiomobile hanno ulteriormente consentito di attribuire a questi ultimi alcuni furti commessi negli scorsi mesi. Ulteriori riscontri sono stati effettuati dalla Stazione Carabinieri di Olmedo e dalla Stazione Carabinieri di Ittiri, per furti recentemente perpetrati nelle rispettive giurisdizioni. Un individuo è stati infatti denunciato a piede libero per la ricettazione di un biglietto ferroviario, ricompreso in una batteria di biglietti trafugati lo scorso mese di luglio. La scorsa notte un ulteriore successo investigativo consistito nell’arresto in flagranza di reato di due individui, residenti a Ploaghe, convinti di poter saccheggiare senza conseguenze un noto circolo del centro. L’intervento tempestivo dei militari del Nucleo Operativo e Radiomobile ha consentito di sorprendere un operaio edile di 36 anni ed un autotrasportatore di 46 anni all’interno del menzionato circolo. Per guadagnarsi l’ingresso i due avevano poco prima divelto il lucchetto della relativa saracinesca attraverso una smerigliatrice a batteria, successivamente individuata dagli operanti e sottoposta a sequestro. La perquisizione svolta nei confronti dei due ha tra l’altro consentito di rinvenire diversi dischi in acciaio, prova evidente dell’intenzione dei due di perpetrare più furti. La mattina successiva il Tribunale di Sassari, pronunciandosi positivamente sull’operato dei Carabinieri, ha disposto per il primo la misura cautelare dell’obbligo di dimora e per il secondo la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Oltre alle attività repressive, la Compagnia Carabinieri di Alghero ha svolto, con il maggior numero di militari a disposizione, un esteso controllo al centro storico e nella nota piazza dei mercati ciò al fine di monitorare il corretto svolgersi della movida serale. I controlli della Compagnia Carabinieri di Alghero proseguiranno con il massimo impulso al fine di poter garantire, con la consueta professionalità, la massima resa in termini di sicurezza reale dell’intera giurisdizione.