Il Gran Premio Sardinia film festival 2025 va a “The night boots” di Pierre-Luc Granjon

La Francia domina tra i premiati nelle opere d’animazione. All’italiano “Dagon” di Paolo Gaudio va il Premio Visioni. Il Miglior Cortometraggio Giuria Giovani è “Scuritate” del Centro Sperimentale di Cinematografia del Piemonte

SASSARI. È “The night boots” del regista Pierre-Luc Granjon il “Gran Premio Sardiniafilmfestival XX Edizione”. L’opera dell’autore francese è il delicato racconto della nascita di un’amicizia, narrato attraverso la raffinata tecnica dello schermo di spilli, un’invenzione quasi centenaria, estremamente fragile e complessa da utilizzare, e rappresenta la volontà – nelle parole della giuria composta da Luigi Manca, Giulia Tolino e Michela Anedda – di “preservare una tradizione ormai persa e, soprattutto, l’amore per l’arte dell’animazione, la scoperta del sé e dell’altro, dell’affrontare la solitudine attraverso la condivisione”.

La commissione tecnica ha decretato di conferire il Premio della critica a “Signal” di Emma Carrè e Mathilde Parquet; Premio miglior Corto scuole di cinema a “L’Avegle”, regia di Remy Xu della ECV Paris; Menzione speciale scuole di cinema a “La Bande a Bonnot” degli studenti della Ecole Georges Melies; Premio Green a “What now?”, regia degli studenti della Ecole Mo Pa; all’italiano “Dagon” di Paolo Gaudio va il Premio Visioni.

Miglior Cortometraggio Giuria Giovani, assegnato dagli studenti della 2a GC del Polo tecnico Devilla, presieduta dai docenti Susanna Loche e Marras Monica, va a “Scuritate” di Marta Anselmi, Miriam Ceribelli, Dario Lauritano e Anna Xiccanto del Centro Sperimentale di Cinematografia del Piemonte (Scuola nazionale di Cinema). L’opera è stata premiata per la trama di forte impatto emotivo e per aver affrontato un fenomeno di grande attualità come la violenza di genere, a questo si aggiunge grande coesione tra musica e immagine, e una grafica suggestiva e accattivante.

Sabato sera (6 dicembre), l’appuntamento conclusivo del festival presentato da Rachele Falchi al Cityplex Moderno di Sassari, è stato un momento per riflettere sulle opere e sulle numerose iniziative proposte dalla manifestazione.

«A livello di cortometraggi c’è un cinema europeo molto interessante – ha affermato il direttore artistico Carlo Dessì – l’Italia ha lavori autoriali importanti, però a livello di quantità abbiamo pochi numeri. Il Csc di Torino forma giovani animatori, con prodotti importanti ma è troppo poco rispetto a ciò che fa la Francia, che ha tantissime scuole di cinema d’animazione che sfornano prodotti di livello, che non lasciano nulla al caso neppure dal punto di vista del contenuto».

Profondamente soddisfatto si è detto il critico dell’animazione Luca Raffaelli, impegnato in questi giorni nell’Omaggio a Hayao Miyazaki e allo Studio Ghibli: «È stato bello scoprire il riscontro alla fine dei film, in un dialogo con gli studenti, con gli spettatori che hanno davvero espresso tante emozioni nei confronti di opere, che sono davvero delle magie, perché creano dei mondi interiori. In alcune proiezioni ho davvero visto la difficoltà di esprimere le proprie emozioni perché erano troppe».

Presente in Sala Marta Anselmi, una delle registe del corto “Scuritate” che ha ritirato il Premio Giuria Giovani: «Il cinema d’animazione è sicuramente fondamentale anche per la varietà delle possibilità espressive – ha dichiarato – comprende una quantità di linguaggi narrativi e tecniche che permettono non solo di comunicare, ma di evocare delle dimensioni in modo fenomenale»

La regista Giulia Tolino ha espresso compiacimento per la partecipazione del pubblico alle Masterclass proposte all’Ex.Ma.Ter: «Gli studenti del Liceo Artistico e delle Accademie erano molto interessati alla programmazione e ai contenuti. Ma anche il livello dei cortometraggi era altissimo. È stato bello vederne così tanti, e tanti provenienti da molti paesi dell’Europa».

Il SFF 2025 è organizzato dal Cineclub Sassari con il patrocinio e il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna e del Comune di Sassari, in collaborazione con la Sardegna Film Commission, Ficc, Afic, Cartoonitalia e Cityplex Moderno.




L’Is.Be celebra Camillo Bellieni nel cinquantennale dalla scomparsa

Martedì 9 dicembre a Sassari, in Aula Magna universitaria, un convegno per riscoprire uno degli intellettuali sardi più carismatici del Novecento

SASSARI. L’Is.Be si appresta a concludere la stagione culturale 2025 con un evento di grande rilevanza storica e politica: la celebrazione di Camillo Bellieni, figura carismatica del Novecento, storico dell’antichità e del Medioevo sardo, teorico del federalismo e fondatore del Partito Sardo d’Azione. L’incontro, intitolato “Camillo Bellieni a cinquant’anni dalla morte”, si svolgerà martedì 9 dicembre alle 16 nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Sassari.

«Non sarà un semplice convegno di studi, ma un momento per ricordare, con rigore e serietà, un personaggio di alta levatura nella sua poliedricità e molteplicità di interessi», ha affermato Maria Doloretta Lai, presidente dell’istituto che, proprio alla figura di Bellieni, ha dedicato il nome, ispirandosi alle sue idee ai suoi valori.

L’incontro rappresenta un’occasione preziosa per approfondire la filosofia politica di Bellieni, la sua visione federalista, il suo intransigente approccio antifascista e l’ipotesi di sardismo che ha segnato la storia dell’isola.

L’evento, realizzato con il contributo della Regione Sardegna e il patrocinio dei comuni di Sassari e Sorso, l’Università di Sassari, il Ministero della Cultura, la Direzione generale archivi e la Soprintendenza archivistica della Sardegna, promette un taglio vivace e ampio grazie alla partecipazione di numerosi studiosi ed esperti.

Ad aprire i lavori con i saluti istituzionali saranno il magnifico rettore dell’UNISS, Gavino Mariotti, il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia, la soprintendente archivistica della Sardegna, Maura Picciau, e la presidente dell’Is.Be, Maria Doloretta Lai.

Il dibattito scientifico, moderato da Daniela Masia Urgu, vedrà sul tavolo dei relatori Antonello Nasone (Socialismo politico e idealismo filosofico nel sardismo di Bellieni), Enrico Fenu (L’Archivio Bellieni: tutela, descrizione e prospettive di valorizzazione a cinquant’anni dalla scomparsa), Stefano Alberto Tedde (Camillo Bellieni: un archivio sconosciuto), Alberto Contu (Bellieni e la mitopoiesi federalista), Attilio Mastino (Camillo Bellieni allievo del nazionalista Ettore Pais, la Sardegna dal dominio romano alla liberazione del popolo sardo), Vanni Piras (I sardi nel medioevo di Camillo Bellieni), Antonello Mattone, (Camillo Bellieni tra politica e storiografia). Ad impreziosire e animare il dibattito saranno le letture a tema a cura dell’attrice e scrittrice sassarese Maria Daniela Carta.




Il Comune di Porto Torres entra come socio fondatore nella Fondazione di Partecipazione per la gestione delle Domus de Janas iscritte nella lista del Patrimonio UNESCOSu Crucifissu Mannu è tra i 17 siti riconosciuti di valore universale

Via libera da parte del Consiglio comunale all’adesione del Comune turritano alla Fondazione di Partecipazione per la gestione del sito seriale “La tradizione funeraria nella Preistoria della Sardegna. Le Domus de Janas” e all’approvazione del relativo Statuto.
A seguito dell’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO di 17 siti della Sardegna, tra i quali la necropoli di Su Crucifissu Mannu, il Comitato del Patrimonio Mondiale ha indicato una serie di raccomandazioni specifiche perché lo storico riconoscimento, avvenuto lo scorso 12 luglio, possa produrre effetti duraturi in termini di tutela e valorizzazione e possa tradursi in opportunità concrete per i territori e le comunità locali.
Tra gli adempimenti indicati vi è l’adesione degli enti coinvolti a solide forme di governance per tradurre in azioni concrete i Piani Operativi che delineano gli obiettivi generali, le strategie e i principi individuati dalla piattaforma di gestione generale. Si va dal Piano della conoscenza, a quello della tutela e conservazione, dal Piano della formazione a quello della valorizzazione e comunicazione.
La Fondazione di Partecipazione è la forma di governance individuata su iniziativa del CeSim – Centro Studi “Identità e Memoria”, unitamente alla Rete dei Comuni che hanno dato impulso e coordinato la proposta di candidatura UNESCO e, il Comune di Porto Torres, con deliberazione unanime dell’Assemblea civica, entra a farne parte come socio fondatore insieme a Ministero della Cultura, CeSim, Regione Autonoma della Sardegna e agli altri Comuni il cui territorio custodisce questi preziosi gioielli dell’archeologia sarda (Alghero, Villanova Monteleone, Putifigari,Ossi, Sennori, Castelsardo, Cheremule, Bonorva, Anela, Sedilo, Ardauli, Oniferi, Mamoiada, Goni, Villaperuccio).
Approvato anche lo Statuto della Fondazione condiviso con le altre amministrazioni e gli enti coinvolti che nei suoi 29 articoli indica le finalità, la durata, le attività della Fondazione, l’individuazione del Consiglio d’amministrazione e dell’Assemblea dei soci con le rispettive competenze e le modalità di funzionamento. Previsti anche organismi contabili e un Comitato scientifico con funzioni di supporto.

«L’orgoglio per il riconoscimento del valore universale di un sito di così alto spessore storico e culturale per il nostro territorio – ha detto il Sindaco Massimo Mulas – si accompagna alla soddisfazione dell’Amministrazione per aver acquisito nel patrimonio comunale quest’area che diventa, a tutti gli effetti, un bene della collettività turritana. È un elemento che rispecchia la centralità della città turritana e il ruolo che ha avuto nella storia dell’isola»

«L’iscrizione UNESCO non è un traguardo ma un punto di partenza – ha sottolineato l’assessora alla Cultura Maria Bastiana Cocco – una responsabilità condivisa per valorizzazione al meglio il nostro patrimonio archeologico»

«L’ingresso nella Fondazione – ha aggiunto l’assessore al Bilancio Alessandro Carta – rappresenta un ulteriore passo nel percorso di valorizzazione intrapreso da questa Amministrazione. Una strategia che ha già visto lo stanziamento di 40 mila euro per l’acquisizione dell’area di Su Crucifissu Mannu che, pur essendo sempre stata fruibile grazie alla costante disponibilità dei proprietari, ora potrà essere oggetto di una pianificazione specifica di interventi. Un finanziamento regionale da 150 mila euro, inoltre, permetterà di avviare azioni di conservazione e valorizzazione del sito».

Le azioni previste nel progetto di conservazione e valorizzazione predisposto dal Comune riguarderanno il miglioramento dell’accessibilità, la delimitazione, la realizzazione di un’area di sosta, il posizionamento della cartellonistica informativa e didattica da installare in accordo con le indicazioni dei competenti uffici della Soprintendenza ABAP. Si tratta di un primo pacchetto di interventi, in attesa di ulteriori finanziamenti già previsti dalla RAS, finalizzati a migliore l’accessibilità e la fruibilità di Su Crucifissu Mannu che potrà rivestire un ruolo strategico nelle linee di sviluppo culturale dell’Amministrazione.

Su Crucifissu Mannu, con le sue ventidue sepolture ipogeiche risalenti al Neolitico, è fruibile anche tramite il servizio di visita guidata curato dagli operatori di Memoria Storica dell’Ufficio Turistico comunale. Le visite sono disponibili su prenotazione, tutti i giorni in questo periodo dell’anno, dalle 9.00 alle 14:00 (esclusi il 25, 26 e 31 dicembre e l’1 gennaio) al numero 3347062913
Inoltre, il giorno del solstizio d’inverno, il Dies Natalis Solis Invicti dei Romani, l’area sarà il teatro del suggestivo evento “Il Natale del Sole – Mito, luce e rinascita”. Si tratta di un’esperienza ideata dalla Coop. Memoria Storica come momento di incontro tra archeoastronomia, mito e storia antica. A partire dalle prime luci dell’alba si esplorerà l’intero sito approfondendo affascinanti segreti e le connessioni tra i culti preistorici e quelli di età romana, periodo in cui è documentata la frequentazione del sito che durerà sino ai giorni nostri.

Il riconoscimento UNESCO è il coronamento di uno straordinario lavoro avviato nel 2018, frutto di un efficace gioco di squadra guidato dal CeSim con il contributo determinante del Ministero della Cultura, del Ministero degli Affari Esteri, della Regione Autonoma della Sardegna, dei Comuni aderenti , degli Uffici territoriali del MiC, delle Università sarde e di numerosi volontari, esperti e professionisti che hanno contribuito al riconoscimento del valore universale delle “case delle fate” e della Preistoria sarda.




DUECENTOGRAMMI PRESENTA “2D1”: LA NUOVA COLLEZIONE DOUBLE FACE CHE CAMBIA PROSPETTIVA E RADDOPPIA LO STILE

Sassari, 28 novembre 2025– Duecentogrammi torna con una nuova collezione che spinge il design oltre la sua forma più ovvia. Si chiama 2D1 (DueDiUno) e nasce da un concept disruptive: rompere l’idea che ogni oggetto debba avere un solo lato, un’unica identità, un’unica voce. Con una serie di pezzi double face, vivaci e trasformativi, la collezione gioca con colore, materia e prospettive, dando vita a composizioni che cambiano a seconda dell’uso, della luce, dello sguardo. E perchè no? Dell’umore.

La presentazione ufficiale si terrà venerdì 5 dicembre, dalle ore 19, negli spazi del Quod Design, in via Mercato 1B a Sassari, punto di riferimento cittadino per la ricerca creativa, l’artigianato e il design contemporaneo: ad accompagnare la serata le sonorità che uniscono indie ed elettronica della dj Claudia M, Claudia Melis Cargiaghe.

Nuova Collezione Linee
Chiara Duecentogrammi

Sassari, 16/11/2024
Foto Luigi Canu

Ideata da Chiara Curreli, fondatrice e designer del brand che da oltre dieci anni rappresenta un’eccellenza del gioiello contemporaneo a livello nazionale, 2D1 è una collezione pensata per chi vive gli oggetti come parte del proprio stile e della propria narrazione personale. Ogni pezzo rivela due anime: due palette cromatiche, due attitudini, due possibilità. Non un compromesso, piuttosto un plus di libertà.

«Con 2D1 ho voluto dare vita a oggetti che non devono scegliere chi essere – spiega Chiara Curreli –. Possono cambiare ritmo, cambiare lato, cambiare ruolo, rimanendo sempre fedeli alla loro essenza. Sono pezzi che si adattano, che giocano, che rispondono allo spazio e lo trasformano interpretando naturalmente quella che è l’idea di stile Duecentogrammi».

La collezione infatti conserva lo stile riconoscibile di Duecentogrammi: linee pulite, attenzione al dettaglio, un uso del colore consapevole e audace, dove il concept di artigianalità contemporanea mescola tecnica e carattere. Nella collezione invernale 2025 Curreli usa il taglio con consapevolezza, ricorrendo a linee nette e geometrie che accompagnano il gioco del colore in una armoniosa danza.

2D1 è un invito a guardare oltre la superficie e a vivere gli oggetti in tutte le loro possibilità: che siano due di uno o duecentouno possibilità.

Due lati. Una sola voce, uno stile: quello di chi li indossa.




Is.Be, grande festa delle lingue e culture minoritarie a Sassari con “L’Ischis ma no l’ischis”

Domenica 23 novembre all’ExMa sono intervenuti centinaia di corsisti e di appassionati di lingue e di culture minoritarie

SASSARI. “Giornata importante in un anno importante”: la ricorrenza del cinquantenario dalla morte di Camillo Bellieni, ai cui valori si richiamano le attività dell’istituto fondato nel 1989 da Michele Pinna. Domenica mattina, per la prima volta all’ExMa, l’appuntamento con la decima edizione di “L’Ischis ma no l’ischis” (l’evento annuale conclusivo delle attività dell’Is.Be), è stato ancora una volta un successo. L’iniziativa ha fatto registrare una forte presenza di pubblico, e l’entusiasmo dei partecipanti è stato palpabile.

«Abbiamo fatto conoscere a molte persone cosa facciamo per la lingua sarda, attraverso i corsi e i laboratori di tutela delle tradizioni e delle lingue – ha affermato la presidente Maria Doloretta Lai, che ha introdotto e coordinato l’intera manifestazione – e non solo riguardo alla lingua sarda – ha ribadito – ma anche alle altre lingue minoritarie come il Sassarese».

Proprio al Sassarese è stata dedicata la prima sezione moderata da Mario Lucio Marras, che ha presentato la realizzazione di un cd musicale in collaborazione con Beppe Dettori, e il Vocabolario in Sassarese di Bazzoni, riportato in normativa standard da Marras assieme a Gianni Muroni. A salire sul palco sono state quindi Maria Daniela Carta e Roberta Tola, autrici del laboratorio in sassarese per bambini “Aiò isciddinni a pizu”.

La Sezione Ricerca è stata invece moderata da Antonello Nasone, per la prima volta sul palco di “L’ischis ma no l’ischis” in qualità di direttore scientifico Is.Be. Ricchissimo il programma. Tra i punti in agenda la presentazione di “Camillo Bellieni: filosofo, storico, politico”. «Possiamo definire Bellieni come il nostro nume tutelare, ispiratore delle attività del nostro istituto, un uomo che ha pagato anche a caro prezzo la propria coerenza – ha detto Nasone – e di cui noi dell’Is.Be in fondo rispettiamo e rispecchiamo i valori che ci ha trasmesso, e che ha trasmesso tramite naturalmente il fondatore dell’Is.Be, che è stato Michele Pinna».

Sono stati presentati il CD di Antonio Simon Mossa; l’osservatorio linguistico composto da Daniela Masia, Immacolata Salis e Mario Marras; l’osservatorio giuridico formato da Anna Aberti, Salvatore Mura, Chiara Cuccuru. È stata anticipata la presentazione del libro “Luigi Nieddu: L’altro Gramsci e Dal mito alla Storia”, a cura di Alberto Contu; la pubblicazione di “Political figures for the Europe of the future” in collaborazione con la Coppieters Foundation. Ancora Collaborazioni extra programma con il Comune di Padria per “Storia di una comunità attraverso le deliberazioni degli organi consiliari” di Stefano Alberto Tedde; con il Comune di Bonorva di “Giovanni Antioco Mura” nelle ricerche di Lucia Sechi e Giovanna Ruggiu; con il Comune di Putifigari del Laboratorio e del convegno “L’arte del muro a secco”.

A moderare la sezione Filosofica è stata Daniela Masia, che ha illustrato il seminario di Cinemaieutica, il Book Club Filosofico, la Filosofia per ragazzi nella scuola-Philosophy for children, e ha presentato i Quaderni di Filosofia numero 6 del 2025.

Per la sezione Biblioteca è intervenuta Barbara Salis. E sono stati quindi consegnati gli attestati della sezione Lingua Sarda-Sportelli linguistici, moderata da Immacolata Salis, Maria Leonarda Correddu, Francesca Sini e Anna Laura Pirisi. La mattinata si è conclusa con un festoso incontro conviviale, di condivisione e di scambi culturali, allietato dall’intermezzo musicale di Franco Sechi.




“Questa insopportabile leggerezza” progetto fotografico di Elisa Siciliano

a cura di Giacomo Pisano

una collaborazione tra IED Cagliari, CEDAC e Teatro Massimo

martedì 25 novembre 2025, ore 18.00

Teatro Massimo, Cagliari

Un racconto di resistenza, consapevolezza e rinascita prende forma nella mostra “Questa insopportabile leggerezza”, progetto fotografico di Elisa Siciliano, studentessa del corso triennale in Fashion Design di IED Cagliari, a cura di Giacomo Pisano. L’esposizione sarà inaugurata domani, martedì 25 novembre, a partire dalle 18, negli spazi del Teatro Massimo di Cagliari, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Il progetto nasce da un’esperienza personale di violenza verbale e persecuzione online, trasformata dall’autrice in un percorso di denuncia e riscatto attraverso dieci immagini di forte impatto emotivo. In ciascuna fotografia compaiono frasi realmente ricevute, inserite in scenari di vita quotidiana, per svelare la brutalità di un linguaggio che la società tende a minimizzare o normalizzare.

«Ho deciso di prendere quelle stesse frasi e inserirle in scenari di vita quotidiana – spiega Elisa Siciliano -. Il mio intento è mostrare come parole così gravi e distruttive vengano ormai tollerate o normalizzate, fino a diventare parte del linguaggio comune. Queste immagini non sono una richiesta di pietà. Sono la mia risposta. Una rivalsa». Attraverso il linguaggio della fotografia, l’artista oppone alla violenza subita la forza della creazione, restituendo voce e spazio a chi, troppo spesso, resta imprigionato nel silenzio. Come sottolinea Giacomo Pisano, curatore della mostra, «Elisa Siciliano ha saputo contrapporre la forza motrice della creatività al senso di impotenza, e un’amarissima ironia all’ingiusta vergogna che fa tacere chi ha vissuto esperienze così dolorose».

La mostra, frutto della collaborazione tra IED Cagliari, CEDAC e Teatro Massimo, si inserisce in una più ampia volontà condivisa di promuovere iniziative di valore culturale e sociale, che coinvolgano le giovani generazioni e diano spazio alla loro capacità di interpretare criticamente la contemporaneità.

“Questa insopportabile leggerezza” invita il pubblico a riflettere sul peso delle parole, sul ruolo della comunicazione come veicolo di rispetto o di sopraffazione, e sull’importanza di trasformare il dolore in consapevolezza.

Spiega Valeria Ciabattoni, direttrice di Teatro Massimo Cagliari: «Nella visione di CeDAC e Jazz in Sardegna, che da quattro anni gestiscono insieme il Teatro Massimo Cagliari, è sempre stato fondamentale mantenere un teatro aperto a tutti, un luogo in cui artisti e pubblico possano incontrarsi e dialogare liberamente. Siamo convinti che le sinergie con partner come lo IED Cagliari, pur operando in altri ambiti culturali, contribuiscano pienamente a questo obiettivo».

Aggiunge Antonio Lupinu, direttore di IED Cagliari: “Ideare, favorire e produrre progetti che siano strumenti di responsabilità collettiva e individuale e di inclusione sociale è uno degli obiettivi di IED in quanto ente di formazione e Società Benefit. Abbiamo il privilegio di farlo attraverso la voce e la creatività delle giovani generazioni e grazie alla collaborazione con il Teatro Massimo di Cagliari, con il quale da diversi anni condividiamo questi obiettivi».




Patrimonio che parla: il nuovo turismo culturale tra scoperta, emozioni e tutela delle Domus de Janas

Venerdì 28 novembre 2025 – ore 17:00
Sassari, Sala della Fondazione di Sardegna – Via Carlo Alberto 7

Il CeSim – Centro Studi Identità e Memoria della Sardegna presenta il libro “Nuovo Turismo Culturale. Il marketing delle emozioni” di Elena Croci, edito da FrancoAngeli, nell’ambito del percorso di approfondimento avviato dopo la recente iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO del sito seriale “La tradizione funeraria nella preistoria della Sardegna – Le Domus de Janas”, composto da 18 monumenti disseminati in tutta l’isola.

L’iniziativa intende mettere in dialogo il tema del turismo culturale sostenibile con il nuovo scenario che si apre per la Sardegna dopo il riconoscimento UNESCO, proponendo una riflessione sul rapporto tra identità, territorio ed esperienza turistica.

Il libro
Nel volume, Elena Croci analizza l’evoluzione del viaggiatore contemporaneo, sempre più consapevole, empatico e attento alla sostenibilità, e propone il passaggio da un turismo “orizzontale”, del solo vedere, a un turismo “verticale”, fatto di conoscenza, emozione e partecipazione attiva.
Il testo intreccia marketing culturale, neuroscienze, storytelling e cultura pop, mostrando come le emozioni siano il vero motore delle scelte turistiche e come possano diventare strumenti di valorizzazione dei territori.

Il collegamento con la Sardegna e le Domus de Janas
La prospettiva proposta dall’autrice è particolarmente rilevante per la Sardegna, oggi impegnata nella costruzione di un modello di fruizione culturale che sappia valorizzare le Domus de Janas in modo autentico, sostenibile e identitario.
Questi luoghi millenari – tra i simboli più forti della preistoria mediterranea – incarnano perfettamente il concetto di turismo “verticale”: non semplici mete da visitare, ma spazi in cui comprendere, sentire e connettersi con la propria storia e con la comunità.
Relatori dell’evento
Marco Di Gangi – CeSim/APS
Introduzione, contesto del progetto UNESCO e presentazione del libro
Elena Croci – Autrice
Esposizione dei contenuti, esempi pratici e riflessioni sul turismo emozionale
Prof.ssa Giuseppa Tanda – Presidente CeSim/APS
Collegamento con l’iscrizione UNESCO e valorizzazione culturale delle Domus de Janas

Obiettivo dell’incontro
Il dibattito, oltre a fare il punto sul sito recentemente iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco si propone di rispondere a domande cruciali:
chi è il nuovo turista culturale?
perché oggi si viaggia per emozionarsi e non solo per vedere?
come costruire un’offerta capace di valorizzare in modo sostenibile i territori e il patrimonio?
L’appuntamento rappresenta un’occasione di confronto per amministratori, operatori culturali, professionisti del turismo e cittadini, interessati al futuro della Sardegna e del suo patrimonio.




Il dolce Natale di Dickens rivive a Sassari con “A Christmas Carol Musical”

Mercoledì 26 novembre, al Teatro Verdi, la Compagnia Bit di Torino farà sognare grandi e piccoli con il riadattamento teatrale della regista Melina Pellicano. Sul palco venti artisti, centocinquanta costumi e imponenti scenografie

SASSARI. Il più famoso romanzo di Natale di Charles Dickens rivive a Sassari in uno spettacolare musical adattato per essere il più fedele possibile al racconto originale. Mercoledì 26 novembre alle 21, sul palcoscenico del Teatro Verdi va in scena “A Christmas Carol Musical”, un’opera inedita in città che è pronta a far sognare adulti e bambini, mettendo in risalto i valori e le emozioni del Natale.

La regista e autrice Melina Pellicano ha voluto proporre, per la Compagnia BIT di Torino, una rivisitazione molto vicino al testo di Dickens, la cui scrittura si presenta già di per sé molto teatrale.
Sul palco salirà un cast importante di oltre venti artisti, tra gli effetti speciali curati da Alessandro Marrazzo, le musiche di Stefano Lori e Marco Caselle, le musiche originali, centocinquanta costumi e imponenti scenografie.
La narrazione mostra il vecchio Ebenezer Scrooge che, dopo la morte del suo socio d’affari Jacob Marley, continua a condurre il suo business con cinica avarizia, rifuggendo da ogni rapporto umano e affamando il suo sfortunato impiegato Bob Cratchit.

Questo riprovevole personaggio odia il Natale, e nemmeno l’invito a cena di suo nipote riesce a fargli cambiare idea. La notte della vigilia riceve la visita del fantasma del suo defunto socio Jacob Marley, che gli annuncia la visita di tre spiriti. Il primo è quello dei Natali passati, che gli mostra gli errori della sua vita. Poi lo spirito del Natale presente, che mette in luce la felicità emanata dalla ricorrenza. E infine, lo spirito dei Natali futuri gli mostra il suo orrendo destino qualora non modificasse la vita che ora conduce. Dopo la visita delle tre entità, Scrooge si risveglia la mattina di Natale profondamente mutato nell’anima, e apre finalmente i suoi occhi a sentimenti di generosità e amore. D’ora in avanti non mancherà mai di festeggiare il Natale e non perderà nessuna occasione per fare del bene.
La trasformazione di Scrooge avviene la notte della Vigilia di Natale, una ricorrenza che può essere occasione per fermarsi a riflettere, un momento per porsi in maniera propositiva verso il cambiamento. Diventa un’occasione per un coraggioso atto di trasformazione, che ognuno di noi vorrebbe fare, ma che spesso dimentica. L’evento è organizzato da Danzeventi per il festival della danza d’autore “Corpi in movimento”, in collaborazione con la Regione Sardegna, la Fondazione di Sardegna, il Mic e il Comune di Sassari.




Is.Be, domenica a Sassari l’appuntamento con “L’Ischis ma no l’ischis”

Domenica 23 novembre l’evento più atteso dai corsisti dell’Istituto Bellieni con la presentazione delle attività svolte durante l’anno e la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione ai corsi e ai laboratori

SASSARI. Domenica 23 novembre, alle 10.30, l’Ex Ma di Sassari ospiterà “L’ischis ma no l’ischis”, la giornata più attesa dell’anno dai corsisti dell’Istituto Camillo Bellieni. L’evento sarà dedicato alla consegna degli attestati per coloro che hanno frequentato i corsi, i laboratori e i seminari, ma anche un’occasione per stilare un resoconto di fine attività del 2025, e un’opportunità per condividere scambi culturali e conviviali. A introdurre e presentare l’appuntamento sarà la presidente Is.Be, Maria Doloretta Lai.

Nel corso della sezione in Sassarese, moderata da Mario Lucio Marras, sarà presentata la collaborazione con Beppe Dettori per la realizzazione del cd musicale, e del Vocabolario in Sassarese di Bazzoni, riportato in normativa standard da Mario Marras e Gianni Muroni. Quindi Maria Daniela Carta e Roberta Tola animeranno la mattinata con “Aiò isciddinni a pizu”, teatro in sassarese per bambini.

La Sezione Ricerca sarà invece moderata da Antonello Nasone, direttore scientifico Is.Be. Ricchissimo il programma. Tra i punti in agenda la presentazione di “Camillo Bellieni: filosofo, storico, politico”; del CD di Antonio Simon Mossa ad Oristano, Cagliari e Sassari; dell’osservatorio linguistico composto da Daniela Masia, Immacolata Salis e Mario Marras; dell’osservatorio giuridico formato da Anna Aberti, Salvatore Mura, Chiara Cuccuru. Quindi il libro a cura di Alberto Contu “Luigi Nieddu: L’altro Gramsci e Dal mito alla Storia”. La pubblicazione di “Political figures for the Europe of the future” in collaborazione con la Coppieters Foundation. Ancora Collaborazioni extra programma con il Comune di Padria per “Storia di una comunità attraverso le deliberazioni degli organi consiliari” di Stefano Alberto Tedde; con il Comune di Bonorva di “Giovanni Antioco Mura” nelle ricerche di Lucia Sechi e Giovanna Ruggiu; con il Comune di Putifigari del Laboratorio e del convegno “L’arte del muro a secco”.

A moderare la sezione filosofica sarà Daniela Masia. Si parlerà del seminario di Cinemaieutica, del Book Club Filosofico, di Filosofia per ragazzi nella scuola-Philosophy for children, e saranno presentati i Quaderni di Filosofica numero 6 del 2025.

Tanto ancora in programma per la sezione biblioteca moderata da Barbara Salis. La sezione Lingua Sarda-Sportelli linguistici, con la consegna degli attestati, sarà moderata da Immacolata Salis, Maria Leonarda Correddu, Francesca Sini e Anna Laura Pirisi. Sarà quindi presentata l’anteprima del programma 2026.

Il prossimo appuntamento Is.Be sarà il 9 dicembre nell’Aula magna dell’Uniss per il Convegno “Camillo Bellieni a 50 anni dalla morte” per celebrare, con rigore e serietà, un personaggio di alta levatura nella sua poliedricità e molteplicità di interessi.




L’Istituto Alberghiero di Sassari conquista Stoccolma

L’Ambasciatore Michele Pala: “Gli studenti hanno presentato un menù di rara eccellenza, portando prestigio alla Sardegna e all’Italia”. Successo nella serata di “A taste of Sardinia” per la scuola guidata da Antonietta Piras

STOCCOLMA. Grande successo dell’Istituto Alberghiero di Sassari in Svezia, dove una rappresentanza di dieci studenti sardi è stata impegnata nella preparazione della cena di gala all’Ambasciata D’Italia a Stoccolma, in occasione della decima Settimana della Cucina Italiana nel mondo. E mentre fuori nevicava, nei caldi ambienti del prestigioso palazzo sull’isola di Djurgården, giovedì ha campeggiato la bandiera dei quattro mori: ed è stato un tripudio di sapori mediterranei e delle più rappresentative tipicità isolane. Alla serata, intitolata “A Taste of Sardinia”, hanno partecipato numerose personalità della cucina italiana in Svezia, esperti di enogastronomia locale, influencer, giornalisti ed esponenti del panorama culturale.

Nel discorso d’apertura, l’ambasciatore Michele Pala ha omaggiato l’enogastronomia sarda a più riprese, ribadendo che iniziative come quella presentata dall’Ipsar-Ipseoa di Sassari rientrano “in un discorso eccezionalmente ampio che, senza alcun timore, deve essere definito Cultura, un importante biglietto da visita per la promozione della propria terra”.

Di fronte all’autorevole parterre, la dirigente Antonietta Piras ha illustrato la storia, i valori e le eccellenze dell’istituto da lei presieduto, ha espresso gratitudine all’Ambasciata per la possibilità di rappresentare la Sardegna e l’Italia in Svezia e ha ribadito l’importanza dei progetti di internazionalizzazione per promuovere il territorio e permettere agli studenti di fare esperienze formative di alto livello. L’intervento bilingue, in italiano e inglese, è stato tradotto in tempo reale dalla docente dell’Alberghiero Barbara Dettori, responsabile del progetto.

Lo chef formatore Fabio Zago ha quindi presentato il menù realizzato con prodotti rigorosamente provenienti dall’isola. Il palato degli ospiti è stato conquistato dalle panadas, dalla zuppa gallurese, la frègula, l’agnello con finocchietti e olive, oltre naturalmente ai formaggi pecorini, le perette, i salumi e tanto altro, per concludere con una delicata timballa di latte e i gustosi turonzos.

Fin dal primo mattino, sotto la sapiente regia dei docenti Mario Sechi, Giovanni Antonio Serra e naturalmente Fabio Zago, hanno operato con entusiasmo gli allievi Roberta Cozzula, Roberto Cau, Alessandro Falchi, Gianfranco Dessi, Giulia Piana, Giuseppe Porru, Edoardo Colombino, Maurizio Serra, Alex Carbini e Davide Deriu. Tra i docenti accompagnatori, Salvatore Taras ha seguito la comunicazione.

A conclusione dell’evento, l’Ambasciatore ha voluto ringraziare personalmente studenti e insegnanti per aver portato prestigio alla Sardegna e all’Italia attraverso la cultura enogastronomica: “Sono doppiamente felice oggi, perché venite dalla Sardegna, la regione in cui ho le mie radici, a Luras, che restano per me un punto di riferimento indissolubile”.

Inaspettata e molto gradita anche la visita di Massimo Apolloni, delegato dell’Accademia Italiana della Cucina a Stoccolma, che si è recato nelle cucine per complimentarsi con i ragazzi per il lavoro, a suo dire, straordinario, sia nella qualità dei piatti che nella loro presentazione. L’esperienza professionale è stata condivisa con alcuni studenti della International Hotel & Restaurant School (IHR) di Stoccolma che, con entusiasmo, hanno collaborato in cucina divertendosi a preparare le panadas e altri piatti tipici sardi insieme ai colleghi sassaresi.

Il progetto è sostenuto dall’Ambasciata italiana in Svezia, dalla Camera di Commercio e dalla Confcommercio Nord Sardegna, e dall’Associazione Cuochi della provincia di Sassari, con il patrocinio del Comune di Sassari. Sono partner del progetto anche l’Istituto per il Commercio Estero, la Camera di Commercio Italo-Svedese, l’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma, EATALY Stoccolma, l’IHR di Stoccolma.