Prima proiezione film “I primi “trent’anni di Autonomia”

Prima proiezione a Cagliari di “Sardegna: sguardi e passaggi dell’autonomia speciale”, il film di Guido Costa ritrovato e restaurato dalla Cineteca sarda.

Cagliari, 5 dicembre 2018 – Tre decenni di storia sarda (1948-1978) raccontati in poco più di 20 minuti attraverso le voci dei protagonisti e le immagini di una Sardegna che non c’è più. Dopo un lungo lavoro di restauro curato dalla Cineteca sarda e durato oltre sei mesi, rivede finalmente la luce il film realizzato da Guido Costa nel 1978 per celebrare i primi 30 anni di autonomia regionale. Questa mattina a Cagliari, la prima proiezione pubblica al Cineteatro Nanni Loy dell’Ersu, alla presenza del presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, del vicesindaco di Cagliari Luisanna Marras e del capo di gabinetto dell’assessorato regionale della pubblica istruzione Ilaria Portas.

«E’ un film mai uscito nelle sale – ha spiegato il direttore della Cineteca sarda Antonello Zanda – un prezioso documento ritrovato nell’archivio di Guido Costa, giornalista dell’Ufficio stampa della Regione Sardegna e donato dai familiari alla Cineteca sarda. Dopo un lungo lavoro di restauro, curato da Luca Portas e Cristina Secci, è ora a disposizione di tutti». Si tratta del primo restauro portato a termine dalla Cineteca sarda che si è avvalsa di alcuni macchinari all’avanguardia realizzati in collaborazione con la Cir di Roma: «La Cineteca di Cagliari può contare oggi su sofisticati mezzi tecnologici e su tecnici di eccellenza. Il restauro del film di Guido Costa è un prodotto di altissima qualità».

Soddisfatto anche il coordinatore dei centri servizi culturali della Società Umanitaria-Cineteca Sarda Paolo Serra: «Il restauro del film di Costa è l’occasione per restituire ai sardi un pezzo della loro storia recente e uno spunto di analisi sui risultati dei primi tre decenni di Autonomia». La figura di Guido Costa è stata invece tratteggiata dal figlio Enrico (che ha definito il padre “un artigiano della fotografia”  che cercava frammenti del passato per confrontarli con il presente) e da Luciano Uras che di Costa è stato collega e amico.

Oltre a Costa al film lavorarono come autori dei testi tre personaggi alto livello: Manlio Brigaglia, Silvano Reina e Serguo Atzeni. All’interno del film testimonianze inedite dei rappresentanti istituzionali, politici e sindacali dell’epoca: Pietrino Soddu, Andrea raggio, Efisio Corrias, Sebastiano Dessanay e i sindacalisti Giannetto Lai e Villio Atzori.

Alla proiezione del documentario è seguito un convegno con la partecipazione dei docenti di storia contemporanea dell’università di Cagliari Luca Lecis e Gianluca Scroccu (che hanno parlato della nascita della Regione Autonoma della Sardegna , del dibattito sull’autonomia e del ruolo giocato dalle sinistre tra la prima e la seconda Rinascita) e del sociologo Salvatore Cubeddu che si è invece soffermato sulla crisi della prima autonomia.

Il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau ha espresso apprezzamento per il documento filmato realizzato da Guido Costa e per il grande lavoro di restauro portato a termine dalla Cineteca sarda: «Il film – ha detto Ganau – è  uno spaccato chiaro e tristemente reale di quello che era allora la Sardegna: il piano di rinascita, economica, sociale e culturale che ha caratterizzato quegli anni, la fase di industrializzazione necessaria per superare una condizione generale molto difficile, caratterizzata da povertà, disoccupazione e analfabetismo. Il termine rinascita, racchiuso nello nostro Statuto speciale, costituisce ancora il senso e il significato della nostra specialità e invita la Sardegna a valorizzare le proprie risorse per uscire ogni giorno dall’isolamento e per rilanciare la propria unicità oltre i confini dell’isola




CASTELSARDO: LA REGINA DEL ROCK GIANNA NANNINI PROTAGONISTA DEL CAPODANNO IN PIAZZA

Anche quest’anno Castelsardo in occasione del tradizionale evento del Capodanno in piazza giunto alla 18esima edizione si aggiudica uno dei nomi al momento più contesi in ambito nazionale. Sarà la regina italiana del rock: Gianna Nannini a salire sul palco la sera del 31 dicembre in un evento attesissimo che catalizzerà l’attenzione dei tanti fan della cantautrice e dei media nazionali. La rocker toscana arriverà probabilmente nell’antico borgo dei Doria qualche giorno prima del concerto per mettere a punto il suo live “Fenomenale” che dopo aver fatto tappa all’estero e nelle principali piazze italiane arriva in Sardegna con alcune sorprese pensate appositamente per questa occasione speciale. Per riuscire ad ospitare l’ambito concerto Castelsardo ha dovuto superare nei giorni scorsi la concorrenza di altre piazze importanti. A concretizzare l’evento è stato anche il desiderio di cantare in Sardegna della Nannini ed il prestigio che il Capodanno in piazza a Castelsardo, ha acquisito negli anni diventando uno degli eventi nazionali di richiamo per i festeggiamenti della notte di San Silvestro. Negli ultimi anni, infatti, prima la piazza Pianedda poi la piazza Nuova, realizzata appositamente per poter accogliere grandi eventi di spettacolo, hanno visto alternarsi alcuni fra i più apprezzati artisti italiani: Elio e Le Storie tese, Max Gazzè, Negrita, Francesco De Gregori. Negramaro, Le Vibrazioni. Litfiba, Alex Britti, Francesco Renga, Max Pezzali Alessandra Amoroso e tanti altri. Gianna Nannini salirà sul palco dopo lo scoccare della mezzanotte annunciata da spettacolari fuochi d’artificio. “Siamo riusciti ad ingaggiare uno degli artisti più ambiti -ha dichiarato il sindaco Franco Cuccureddu- e questo ci consente di dimostrare come la nostra città, e più in generale la Sardegna, può diventare attrattiva in tutte le stagioni dell’anno, anche in pieno inverno”. La rocker ha consolidato con il suo ultimo album “Amore gigante” e il “Fenomenale Tour” una nuova stagione di successi: Il live che fa tappa al Castelsardo porta sul palco una formazione d’eccezione composta da: Davide Tagliapietra e Thomas Festa alle chitarre, Will Medini alle tastiere, sequenze e programmazioni, Daniel Weber al basso, Moritz Muller alla batteria, Isabella Casucci, Annastella Camporeale e Roberta Montanari ai cori. In scaletta brani tratti dal nuovo album e grandi successi da cantare a squarciagola insieme al pubblico.




ALGHERO CELEBRA GIUSEPPE MANNO A 150 ANNI DALLA MORTE

La città di Alghero celebra Giuseppe Manno a 150 anni dalla sua morte. Questa mattina nella sala conferenze dell’ufficio del sindaco a Porta Terra, la presentazione ufficiale alla presenza della vice sindaca e assessore alla cultura del Comune di Alghero, Gabriella Esposito; il direttore della Fondazione Alghero, Paolo Sirena; il direttore di Casa Manno, Mauro Porcu; il preside del Liceo Classico G. Manno, Antonio Uda; le artiste Roberta Filippelli e Chiara LaFiùt e Ignazio Caruso.

Il progetto, dal titolo “150 – 1868|2018 Giuseppe Manno”, intende valorizzare le molteplici anime del Manno attraverso un programma di iniziative che, con vari linguaggi e generi diversi, ripercorre la sua lunga esperienza letteraria, storiografica, politica e amministrativa ma anche molti aspetti della sua vita privata rintracciabili nei vari scritti e nelle lettere ritrovate, il rapporto con la moglie Tarsilla, l’amore per il violino e il suo costante sguardo verso la sua amata Alghero e la Sardegna.
Il programma delle celebrazioni gode di un contributo dell’ Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Sardegna a valere sulla L.R. 20 settembre 2006 n.14 art 21, comma 1, lett. s “Manifestazioni celebrative di figure di protagonisti della storia e della cultura della Sardegna”.

“Un momento importante per Alghero che celebra un personaggio illustre come Giuseppe Manno – ha evidenziato Gabriella Esposito – un progetto che ha incontrato le attenzioni e il favore della Regione. Per questo ringrazio l’Assessore regionale alla cultura Giuseppe Dessena per la sensibilità dimostrata. Un evento voluto fortemente per celebrare un personaggio dalla molteplici caratteristiche”.

Giuseppe Manno nasce ad Alghero il 17 marzo 1786. Alto magistrato, intraprende una brillante carriera politica: fu nominato Primo ufficiale della Segreteria di Stato, Segretario privato di Carlo Felice, Consigliere della Corona e del Supremo Consiglio di Sardegna, Presidente del Senato del Regno d’Italia e della Corte Suprema di Cassazione. Oltre che dagli impegni politici e amministrativi, Manno è impegnato anche nel lavoro di storico: tra il 1825 e 1827 pubblica i quattro volumi della Storia di Sardegna, opera che permette all’autore di acquistare autorità e prestigio presso gli intellettuali sardi e di diventare il modello per le giovani generazioni di studiosi. La sua vita e i suoi scritti raccontano un popolo tra il finire del Settecento e il lungo Ottocento. Muore il 25 gennaio 1868 a Torino, città dove si trasferì nel 1817, senza far più ritorno in Sardegna.

Il progetto si realizza intorno e all’interno dei presidi culturali che di fatto costituiscono oggi la testimonianza materiale dell’opera e della presenza del Manno nella città di Alghero:

  • Museo Casa Manno, nato sulle ceneri della sua casa natale;

  • Il Liceo Classico a lui intitolato;

  • Il monumento celebrativo a Giuseppe Manno, realizzato dallo scultore Pietro Canonica, inserito nell’omonimo parco cittadino.

I partner del progetto ( Museo Casa Manno, Liceo Classico Giuseppe Manno, Fondazione G. Siotto e Associazione Dante Alighieri – comitato di Alghero ) sono stati coinvolti con l’obiettivo di dare a questo progetto una importante base scientifica ai contenuti delle varie attività e per una chiara competenza negli studi e nella ricerca applicata alla figura di Giuseppe Manno. Significativa la partecipazione, nella realizzazione del programma del Liceo Classico G. Manno, dei suoi docenti e studenti.

Il programma prevede:
– una conferenza di apertura , venerdì 7 dicembre alle ore 17 presso la Biblioteca comunale R. Sari, con la presenza di diversi studiosi indirizzata a ripercorrere le molteplici anime del Manno . Partecipano:

il sindaco di Alghero Mario Bruno, l’assessore alla cultura della Regione Sardegna Giuseppe Dessena, l’assessore alla cultura di Alghero Gabriella Esposito, Aldo Accardo – presidente Fondazione di ricerca G. Siotto, gli storici Federico Francioni e Tonino Budruni, il docente Pierluigi Piras e il direttore del Museo Casa Manno, Mauro Porcu . A chiusura della conferenza, la pianista franco-libanese esecuzione Irma Toudjian esegue su pianoforte la mazurca composta da Efisio Manno, nipote di Giuseppe Manno
– Un percorso urbano attraverso installazioni fotografiche posizionate nei principali presidi dedicati all’illustre cittadino ( Liceo G. Manno e Museo Casa Manno) e una mostra temporanea a Casa Manno dal titolo Il Conservatore di Roberta Filippelli a cura di Mariolina Cosseddu.
– Il Reading di Ignazio Caruso dal titolo “Lettere a G. – Partito dall’isola e non più tornato” con accompagnamento musicale di Alessandro Puggioni e Riccardo Pinna
– Una lezione aperta attorno al Monumento a Giuseppe Manno nei giardini pubblici omonimi e un corso di fumetto su Giuseppe Manno a cura di Chiara LaFiùt, rivolto agli studenti degli Istituti Superiori cittadini




Il COROs canta per Pierpaolo Fadda

Venerdì 7 Dicembre alle 19, Usini ospiterà un ensemble di cori per ricordare il giornalista di Barumini, insieme all’Ail di Sassari e alla Fondazione Maria Carta.

Forse non era mai successo che i cori folcloristici dei comuni del Coros potessero unirsi in un’unica voce e cantare insieme per una sera. E se Pier Paolo Fadda, scrittore, direttore della rivista Antas e giornalista di Barumini (scomparso pochi mesi fa in seguito ad una brutta forma di leucemia) aveva questo desiderio, evidentemente l’iniziativa era degna di attenzione.

È il presupposto che ha animato Gian Mario Virdis, componente del Coro di Usini, cantautore e direttore artistico della manifestazione che, in pochi mesi, ha riunito più anime per dare vita a uno spettacolo mai visto. I cori dei comuni facenti parte all’Unione Coros, con ospite d’onore il coro di Nulvi, canteranno insieme in un concerto, venerdì 7 Dicembre 2018, ore 19 presso l’auditorium comunale di Usini. Ci saranno il Coro di Usini e il Coro Logudoro, oltre ai cori di Ittiri, Ossi, Ploaghe, Florinas, Muros, Olmedo, Putifigari. Tra gli ospiti, Gianni Mastino, tenore, il soprano Susanna Carboni, il Coro di Nulvi e naturalmente Gian Mario Virdis che chiuderà il concerto con il suo brano “Unidos”, per dare l’idea di unità e concordia per una giusta causa. “In una delle tante occasioni vissute con Pierpaolo – ha raccontato Virdis – egli stesso mi aveva prospettato questo suo desiderio di riunire la vocalità sarda presente nel territorio del Coros. Ed anche io ho sempre pensato che il canto, la musica, la cultura oltre a regalare e regalarci emozioni, uniscono le persone, i popoli, creando quelle dinamiche che mai come in questa occasione servono a donare quel qualcosa di magico che ci fa sentire tutti uniti come voleva Pier Paolo”.

L’evento sarà naturalmente dedicato all’Ail di Sassari, fondata nel 1992 e diretta da Marilena Rimini Fiori e che, da diverso tempo, è in prima linea per sostenere la ricerca su queste patologie del sangue e contribuire ad alleviare le necessità dei pazienti e dei loro familiari. “L’obiettivo dell’AIL Sassari – ha detto la presidente – è quello di trasformare una speranza in certezza di vita. Per poter realizzare questo progetto abbiamo necessità dell’aiuto di tutti, anche a livello locale, per sostenere le campagne che facciamo a livello nazionale come le Stelle di Natale, le Uova di Pasqua”.

«Abbiamo un debito nei confronti di Pierpaolo e questo evento è una risposta importante alle sue sollecitazioni», ha detto il sindaco di Usini Antonio Brundu. «È anche un’occasione per riflettere: dobbiamo sempre essere pronti ad affrontare una malattia. E la vicinanza e il sostegno non è sempre detto che debba essere di natura economica ma anche personale e umana».

A sostenere questo progetto, sia dal punto di vista artistico che solidale, la Fondazione Maria Carta e il suo presidente Leonardo Marras: “Quasi un anno fa il teatro comunale di Sassari ospitò un concerto che la Fondazione Maria Carta volle organizzare per tributare un omaggio alla città” ha raccontato Leonardo Marras. “Il ricavato venne devoluto all’Ail e quell’incontro con l’associazione di volontariato fu propiziato proprio da Pier Paolo Fadda. Ci introdusse, con il suo consueto garbo, nel mondo dei malati di leucemia. Un universo fatto di battaglie, sofferenza e speranza. Pierpaolo era un combattente e ha saputo tener testa al male con grande coraggio sino all’ultimo. Crediamo che il modo migliore per ricordare Pierpaolo sia quello di continuare a sostenere le iniziative dell’associazione”.

Il concerto si aprirà con i saluti istituzionali dei sindaci che interverranno, del Presidente dell’Unione dei Comuni del Coros, Carlo Sotgiu, sindaco di Ploaghe e dei primi cittadini ospiti di Nulvi e Barumini. Presenterà l’evento Antonio Brundu.

La serata è stata organizzata da Gian Mario Virdis, insieme all’Ail di Sassari e alla Fondazione Maria Carta, con il patrocinio del Comune di Usini e dell’Unione dei Comuni del Coros.

 




Olbia: SOROPTIMIST E CARABINIERI IN AIUTO DELLE VITTIME DI VIOLENZA.

OLBIA, 1 Dicembre 2018

Questa mattina, alla presenza del Vescovo della Diocesi di Tempio – Ampurias, Mons. Sebastiano Sanguinetti, della Vice Presidente Nazionale “Soroptimist International d’Italia”, Adriana Macchi, della Presidente di “Soroptimist club Gallura”, Avv. Maria Grazia Molinas, del Colonnello Luca Corbellotti, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Sassari e di numerose altre Autorità, associazioni e cittadini, presso il Reparto Territoriale dei Carabinieri di Olbia è stata inaugurata una “Stanza tutta per sé”. L’iniziativa di Olbia non è la prima in Sardegna, ma segue quelle già realizzate presso i Comandi Provinciali dei Carabinieri di Cagliari e Nuoro e la Questura di Sassari. Il progetto  che nasce da una collaborazione tra l’Arma dei Carabinieri e l’associazione “Soroptmist International d’Italia” è stata finanziata dal Club Gallura attraverso una serie di iniziative che hanno trovato un eccezionale riscontro anche nella cittadinanza che ha voluto dare il proprio contributo e collaborare fattivamente alla sua realizzazione. La stanza è destinata all’audizione protetta di donne che hanno subito violenza e di minori. È arredata in modo da creare un’ambiente confortevole per le vittime, riservando uno spazio dedicato ai bambini con colori e oggetti pensati per l’infanzia.

La presa di coscienza della società sulla violenza nei confronti delle donne e dei minori ha acquisito nel corso degli anni una forza sempre maggiore nell’intento di arrestare un fenomeno che oggi è più che mai drammatico, caratterizzato da una violazione dei diritti umani, dell’integrità fisica e psicologica, della sicurezza, della libertà e della dignità della persona.

L’Arma dei Carabinieri è impegnata da anni concretamente nella cosiddetta tutela delle “fasce deboli” e nel contrasto di ogni forma di violenza di genere. Pertanto, al fine di accrescere la tutela delle vittime e di monitorare il fenomeno, sono state assunte una serie d’iniziative a livello sia centrale, sia periferico.

A seguito di un protocollo d’intesa tra il Ministero della Difesa e il Ministero delle Pari Opportunità, cui è seguita una convenzione di attuazione con il Comando Generale dell’Arma, dal 2009 è stata istituita presso il Reparto Analisi Criminologiche del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Roma la Sezione “Atti persecutori”. Tra gli obiettivi strategici di questa nuova articolazione vi è quello di sviluppare studi e ricerche di settore volti all’approfondimento delle dinamiche sottostanti alle violenze in danno di vittime vulnerabili, anche attraverso collaborazioni con l’autorità scientifica. Tale unità concorre, altresì, alla formazione e all’aggiornamento dei Carabinieri di ogni ordine e grado in tema di violenza contro le donne o i minori. Inoltre, dal 2014 presso l’Istituto Superiore di Tecniche Investigative dell’Arma in Velletri (Roma) si svolgono annualmente corsi di formazione in materia di “violenza di genere”. Al termine del corso, il personale così formato va ad alimentare la “rete nazionale di monitoraggio”, istituita nel 2014 dal Comando Generale del Arma e formata da militari che, a livello provinciale, oltre a monitorare il fenomeno, fungono da referenti dei Comandanti ai vari livelli per la trattazione dei casi più delicati.

Proprio in quest’ottica, si è svolta ieri presso il Comando Legione Carabinieri “Sardegna” l’attività formativa sulle “best practices” che l’Arma dei Carabinieri ha adottato per la gestione dei reati connessi con la violenza di genere, curata del Capitano Francesca Lauria, Comandante della Sezione “Atti persecutori” del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Roma, a cui hanno partecipato 40 militari di vari reparti dell’isola.

A livello provinciale, oltre alle attività prettamente investigative svolte dalle Stazioni e dai Nuclei Operativi, vengono ogni anno realizzati una serie di incontri finalizzati a diffondere la cultura della tutela delle fasce deboli.




ALGHERO CELEBRA GIUSEPPE MANNO A 150 ANNI DALLA MORTE

E’ convocata per lunedì 03 dicembre , alle ore 11.30 presso la Sala del Sindaco a Porta Terra, la conferenza stampa di presentazione del progetto relativo alle “Celebrazioni dei 150 anni dalla morte di Giuseppe Manno”. Il progetto intende valorizzare le molteplici anime del Manno attraverso un programma di iniziative che, con vari linguaggi e generi diversi, ripercorre la sua lunga esperienza letteraria, storiografica, politica e amministrativa ma anche molti aspetti della sua vita privata rintracciabili nei vari scritti e nelle lettere ritrovate, il rapporto con la moglie Tarsilla, l’amore per il violino e il suo costante sguardo verso la sua amata Alghero e la Sardegna. Alla conferenza stampa saranno presenti: Mario Bruno, Sindaco di Alghero; Gabriella Esposito, vice Sindaca e Assessora alla cultura di Alghero; Massimo Cadeddu, presidente della Fondazione Alghero; Mauro Porcu, direttore di Casa Manno; Antonio Uda, dirigente scolastico Liceo Classico G. Manno – Liceo Scientifico E.Fermi e Liceo Artistico F. Costantino.
Il programma delle celebrazioni gode di un contributo dell’ Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Sardegna a valere sulla L.R. 20 settembre 2006 n.14 art 21, comma 1, lett. s “Manifestazioni celebrative di figure di protagonisti della storia e della cultura della Sardegna”.




La Bohème, presentazione alla Pinacoteca di Sassari

La Bohème, un capolavoro in Pinacoteca
Mercoledì 5 dicembre la presentazione dell’opera al Museo di piazza Santa Caterina 
Sarà la Pinacoteca nazionale di Sassari, in piazza Santa Caterina, a ospitare mercoledì 5 dicembre alle 11 la presentazione della Bohème di Giacomo Puccini.
L’opera, in cartellone al Teatro Comunale venerdì 7 dicembre alle 20,30 e domenica 9 alle 16,30, chiuderà la Stagione 2018 dell’Ente Concerti “Marialisa de Carolis”. All’incontro, come sempre gratuito e aperto a tutti, parteciperanno Matteo Mazzoni, regista dell’allestimento sassarese, e Michael Balke, direttore dell’Orchestra dell’Ente Concerti, insieme alla musicologa Paola Cossu.
Si conclude così il ciclo di presentazioni che la direzione artistica dell’Ente Concerti ha voluto portare in alcuni luoghi di alta cultura della città, in un simbolico incontro tra istituzioni: dal Liceo musicale che ha ospitato L’italiana in Algeri all’Accademia di belle arti per La cambiale di matrimonio, dal Liceo Azuni per Rigoletto alla Biblioteca comunale per i Carmina Burana, tutti gli incontri hanno ottenuto un grande successo, coinvolgendo in particolare gli studenti e avvicinandoli così al mondo della musica classica e dell’opera, in forma completamente gratuita.



Student’s Got Talent Sardegna III edizione: in arrivo a Sassari la sfida per “bulli” da palcoscenico

SASSARI. Come convertire la pulsione che induce al bullismo in energia positiva capace di creare dialogo, confronto e divertimento tra gli adolescenti? La risposta l’ha trovata il sassarese Roberto Manca con il suo “Student’s got talent Sardegna”, un gioco sfida che parla il linguaggio dei giovani attraverso un format in cui si mescolano arte, spettacolo e cultura.
“Bulli sì, ma da palcoscenico!” recita lo slogan dell’evento che, alla sua terza edizione, dopo il grande successo registrato fin dal 2016, è diventato il talent show più amato dell’isola. Il 18 dicembre, alle 9.30, ospiterà sul palco del Teatro Comunale di Sassari quaranta studenti e studentesse delle scuole secondarie di primo e secondo grado provenienti da Sassari, Alghero, Porto Torres, Osilo e Cagliari. I giovani concorrenti, suddivisi in due squadre, si daranno battaglia a suon di musica, danza, teatro, canto e tutte le arti in cui hanno competenza , praticandole al di fuori della scuola con passione e tenacia.
A condurre e “condire” il tutto sarà Roberto Manca, direttore artistico dell’Associazione culturale Music& Movie, che ha organizzato l’evento con il patrocinio del Comune di Sassari e il sostegno della Fidapa locale.
L’obiettivo della manifestazione è quello rompere in qualche modo gli schemi, di evidenziare da prospettive diverse un tema difficile e delicato come quello del bullismo, a volte trattato con un velo di retorica. Chiarissimo il messaggio rivolto ai ragazzi: quello di non sprecare il proprio vigore adolescenziale seguendo atteggiamenti distruttivi per gli altri e per se stessi, ma incanalare le proprie energie alla scoperta del proprio talento, in un incontro con gli altri che permetta di crescere insieme.
Ma l’idea è lontana dal voler trattare l’argomento con leggerezza. Ad approfondire le criticità del fenomeno sarà l’intervento della docente universitaria Patrizia Patrizi, psicologa sociale e giuridica nonché psicoterapeuta, che fin dagli esordi è diventata un punto di riferimento dello spettacolo. Sarà dato spazio anche al punto di vista dei ragazzi: tre alunni dell’Istituto comprensivo “Pasquale Tola” porteranno sul palco un personale monologo che sarà oggetto di profonda riflessione.
Non mancherà una forte presenza delle istituzioni. I rappresentanti della Polizia Municipale di Sassari insieme all’assessore comunale Antonio Piu, interverranno per far conoscere ai ragazzi il progetto “Un cortometraggio per la vita”, che nel 2018 è dedicato proprio al bullismo e a fenomeni ad esso connessi nell’era tecnologica, come il cosiddetto cyberbullismo.
La giuria è formata da un parterre selezionatissimo. Ne fanno parte Francesca Arca, Fabrizio Sanna, Sharon Podesva, Laura Calvia, Simona Cillo, Lory Warner, Alessio Paddeu, Carlo Solinas, Francesca Arcadu, l’assessora alla Cultura Manuela Palitta e l’assessora alle Politiche sociali Pina Ballore.
Le due squadre saranno capitanate da due fantastici coach, Fabio Loi e Marcella Mancini, disponibili a far da “collante” nei giovani gruppi. La ricca rosa di partecipanti si conclude con i nomi di Esmeralda Ughi, Anna Laura Tocco, Ivano Iai, Silvia Pilia, Serena Carta Mantilla e Veronica Dessì, sei opinionisti di carattere che potranno esprimersi anche contro l’insindacabile giudizio della giuria. Ci saranno inoltre le esibizioni fuori concorso di Lorenzo Aresti e Vindice Boi, Vera Pischedda, Chiara e Marta Daga, Giacomo Serra e Mario Donato Vinci.
La partecipazione all’evento è aperta a tutti, con un particolare riguardo per il mondo della scuola, alla quale va uno speciale sconto nell’acquisto dei biglietti. È necessario prenotarsi. Per informazioni rivolgersi al 3401846468.




Il marchio Igp dei Culurgionis d’Ogliastra in Fiera a Lanusei

Cagliari 27 novembre 2018. Il marchio Igp dei Culurgionis d’Ogliastra porta in Fiera a Lanusei, i prossimi 1 e 2 dicembre, uno dei più famosi piatti della tradizione gastronomica della Sardegna insieme con l’unità e l’intraprendenza di un’intera comunità nel segno della qualità e dell’eccellenza. Ne sono convinti il presidente della  commissione Bilancio del Consiglio regionale, Franco Sabatini (Pd) e gli organizzatori dell’evento che ha anche in programma una tavola rotonda con esperti del settore e mette in mostra la pasta fresca ripiena unica al mondo insieme con un patrimonio di saperi, sapori, cultura e tradizioni.

Vito Arra, titolare del’omonimo pastificio e presidente del comitato dei produttori del Culurgionis d’Ogliastra, non ha nascosto la soddisfazione per l’ottenimento del marchio che tutela il raviolo con la chiusura a spiga ma soprattutto per l’avvio della stampa delle etichette che ne certificano la tipicità nei mercati («sono previste oltre duemilioni di etichette per il 2019 e fatturati per oltre 5 milioni di euro, con eccezionali ricadute occupazionali e di promozione per l’intero territorio»).

Il vice sindaco di Lanusei, Salvatore Zito, ha salutato l’unità delle comunità ogliastrine nel difendere il marchio e “la non usuale capacità di fare rete e sistema attorno al riconoscimento del bollino europeo per l’identificazione geografica protetta”. Maurizio Mereu (segretario della Pro Loco) ha illustrato nel dettaglio l’organizzazione dell’evento che, dopo l’edizione sperimentale del 2017, si propone come appuntamento fisso con la sua vera prima edizione («ogni località offrirà all’interno dei rispettivi stand il piatto tipico elaborato secondo le rispettive ricette tradizionali») mentre la segretaria territoriale della Cna, Maria Antonietta Dessì, ha raccontato la mostra dei prodotti tipici dell’artigianato che accompagnerà i visitatori lungo il percorso della Fiera a Lanusei.




Ritorna a Sassari il doppio appuntamento con “La misura del tempo” e “Divulgare la scienza”


SASSARI. Dopo le straordinarie scoperte archeoastronomiche presentate durante la scorsa edizione, il 30 novembre e il 1 dicembre ritornano a Sassari “La misura del tempo – convegno internazionale di archeoastronomia in Sardegna” e “Divulgare la scienza”, due appuntamenti di grande interesse scientifico messi in campo dal Circolo culturale Aristeo e dalla Società Astronomica Turritana. Il duplice evento culturale si terrà nella Sala conferenze della Fondazione di Sardegna (via Carlo Alberto 7), che ha concesso il patrocinio assieme all’Università e al Comune di Sassari, la Regione, il Muniss e il Mibact.
Quest’anno il calendario sarà arricchito da un numero più ampio di interventi e collaborazioni con associazioni e atenei, tra i quali spiccano le Università di Verona e Perugia e La Sapienza di Roma. Sarà anche possibile richiedere il riconoscimento dei crediti formativi universitari CFU.
Il progetto “La misura del tempo e i suoi segni nella Sardegna antica” nasce nel 2011 come programma di ricerca e divulgazione pluriennale il cui evento conclusivo è rappresentato, ogni anno, dalla presentazione degli esiti durante il convegno internazionale. Le indagini, che hanno riguardato un vasto campione di emergenze e di casi studio, sono svolte con l’utilizzo di tecniche innovative, quali ad esempio il GPS topografico e l’aerofotogrammetria da drone, che permettono una visione d’insieme dei siti presi in esame più precisa rispetto al passato. L’intento della ricerca è quello di far luce sulla concezione del mondo nelle antiche popolazioni attraverso uno studio interdisciplinare in cui astrofisica, astronomia culturale e archeologia si muovono su binari paralleli.
Questa VII edizione prenderà in esame una serie di importanti tematiche, a partire dal rapporto tra dolmen d’Oriente e dolmen d’Occidente per concludere con “Dante e la Croce del Sud”. Di grande rilievo sarà la partecipazione di Andrea Polcaro, uno dei massimi studiosi dell’oriente antico, e dell’archeoastronomo Alberto Scuderi, che presenterà un’indagine di ampio respiro sulla civiltà del sole in Sicilia. Per quanto riguarda i monumenti megalitici dell’isola, riserveranno sorprese gli studi sugli allineamenti nell’area cultuale di Gremanu a Fonni e sui riti svolti nell’antichità a Sos Nurattolos di Alà dei Sardi. Interessanti novità arriveranno dalle indagini sui complessi di S’arcu ‘e is forros di Villagrande Strisaili, Paule S’Ittiri di Torralba e Palmavera di Alghero.
L’obiettivo di “Divulgare la scienza” – che si svolgerà il giorno successivo con la moderazione del giornalista Piergiorgio Pinna – è invece quello di instaurare un confronto sulle implicazioni etiche e metodologiche di una corretta comunicazione in campo scientifico, attraverso la voce di studiosi, istituzioni culturali e media. Come si avrà modo di appurare durante la conferenza, la divulgazione scientifica, che investe tutto lo spettro del sapere, richiede metodo, competenza, consapevolezza e serietà di approccio. Tra i temi di quest’anno, tutti di sicuro interesse, emerge l’attenzione verso le buone pratiche di comunicazione da parte dei gruppi di ricerca afferenti agli atenei isolani, come lo studio sulle specie aliene invasive condotto dalla Start up PHARECO, le attività di divulgazione scientifica svolte dall’Osservatorio astronomico di Cagliari e, in particolare, questioni di forte attualità come la facile divulgazione di bufale e fake news, e la diffusione di improbabili teorie scientifiche. Tra i relatori saranno presenti due ospiti d’eccezione come il noto divulgatore e saggista Silvano Fuso e il giornalista scientifico Gianluca Dotti. Un buon esempio di integrazione tra formule espressive e pratiche quotidiane distinte è infine costituito dall’intervento dedicato alle Passeggiate di Enrico Costa, il viaggio emozionale marchiato Aristeo che dal 2004 mira a coinvolgere e appassionare i numerosi partecipanti, conducendola alla scoperta della propria storia e alla percezione degli spazi cittadini. Per info contattare la segreteria organizzativa al 3397760176.
 
PROGRAMMA DETTAGLIATO.
“La misura del tempo” prenderà il via alle 9.30 di venerdì, con i saluti istituzionali del sindaco Nicola Sanna. Sono sei gli appuntamenti della mattina. L’apertura, a cura di Andrea Polcaro dell’Università di Perugia, avrà per tema “Dolmen d’Oriente e dolmen d’Occidente: relazione tra l’architettura funeraria megalitica, il cielo ed il territorio nel bacino del Mediterraneo durante il IV millennio a.C”. Il secondo intervento sarà dell’archeoastronomo Alberto Scuderi, che esporrà “La civiltà del sole in Sicilia”. Alfredo Rizza dell’Ateneo di Verona, illustrerà invece le “Tracce di una cultura astronomica nell’Anatolia ittita del II millennio a.C.”, mentre per l’Università di Sassari, Elisabetta Garau presenterà “Paesaggi condivisi”. Dall’Osservatorio Astronomico di Brera – Inaf, Elio Antonello parlerà degli “Antichi calendari agricoli” e infine, Simonetta Castia e Michele Forteleoni, presenteranno i risultati delle ultime indagini sugli allineamenti archeoastronomici di Aristeo e SAT nell’area cultuale di Gremanu a Fonni. Sarà quindi dato spazio al dibattito.
Il programma riparte alle 15 con Marzia Monaco e Flavio Carnevale che, per La Sapienza di Roma, esporranno i risultati archeometrici di un’interessante osservazione sul “Complesso archeologico di S’Arcu ’e is Forros”. A parlare di “Riti e miti nel complesso nuragico di Sos Nurattolos” sarà l’archeologa Paola Basoli, mentre Lavinia Foddai e Michele Forteleoni (Aristeo – Sat) illustreranno gli ultimi dati per una nuova lettura in chiave archeo-astronomica dell’area cultuale di Paule S’Ittiri. Luca Doro dell’Uniss presenterà la sua nuova analisi architettonica sul nuraghe Palmavera di Alghero.
Marina De Franceschini (Progetto Accademia) tratterà di “Archeoastronomia in epoca medievale: l’eremo di Sant’Elia a Curinga (Catanzaro), punto d’incontro di antichi simboli”. La giornata si conclude con “Dante e la Croce del Sud, quattrocento anni di discussione” del divulgatore scientifico Gian Nicola Cabizza (AIF), per dare poi spazio al dibattito.
 
Sabato, “Divulgare la scienza” avrà inizio alle 9.30 con il saluto di Roberto Furesi, Delegato rettorale dell’Università di Sassari. La giornata di studi sarà moderata da Piergiorgio Pinna. Alle 10 Paolo Colona (Accademia delle stelle) presenterà “Boote che tardo tramonta: conoscenza e oblio di un fenomeno astronomico da Omero ai giorni nostri”. Emilio Molinari esporrà una relazione sulle attività di divulgazione scientifica svolte dall’OAC di Cagliari – Inaf. Le Università degli Studi di Cagliari e Sassari illustreranno congiuntamente la sfida intrapresa con il progetto “Life ASAP”, inerente lo studio delle specie aliene invasive e, infine, per l’ateneo turritano, Maria Grazia Melis  evidenzierà “Le attività di archeologia pubblica del LaPArS”.
Attraverso “Le Passeggiate di Enrico Costa”, tema al quale Aristeo ha dedicato ampi studi,  Stefania Bagella e Simonetta Castia illustreranno la percezione di una città, quella di Sassari, fra passato, arte ed emozionalità. Grazia Fenu (Uniss Start-up PHARECO) parlerà di un frutto caratteristico della Sardegna, “La Pompìa”, considerando gli aspetti della ricerca scientifica e delle buone pratiche di inclusione sociale ed economica. Temi di forte attualità saranno quelli trattati in “Divulgare la scienza tra bufale e fake news” di Silvano Fuso e “Sorniona sboccia la scienza sciocca” del giornalista scientifico Gianluca Dotti.