Premio Narrativa
Wanda Marasco con “Di spalle a questo mondo” (Neri Pozza)
Premio Saggistica
Riccardo Falcinelli con “Visus. Storie del volto dall’antichità al selfie” (Einaudi)
Durante la cerimonia di premiazione a Björn Larsson è stato assegnato il Premio Internazionale, a Giorgio Spanu il Premio Speciale e ad Adrian Paci il Premio Cultura del Mediterraneo
Porto Cervo, 26 aprile 2025 – Oggi, al Conference Center di Porto Cervo, si è svolta la cerimonia pubblica di premiazione del Premio Costa Smeralda, promosso dal Consorzio Costa Smeralda, presieduto da Renzo Persico. Nel corso dell’evento, sono stati rivelati i vincitori assoluti delle sezioni Narrativa e Saggistica, selezionati da una giuria d’eccezione composta da Lina Bolzoni, Marcello Fois, Elena Loewenthal e Chiara Valerio, con la direzione artistica di Stefano Salis.
La scrittrice Wanda Marasco con “Di spalle a questo mondo” (Neri Pozza) si è aggiudicata il Premio Narrativa del Premio Costa Smeralda 2025.
Motivazione della giuria: La scrittura organica, e drammaturgica, di Wanda Marasco costruisce e trasmette con “Di spalle a questo mondo” un resoconto sublime dell’ossessione per la cura, nelle sue molteplici accezioni, come ideale e come metafora di un’esistenza. Un romanzo necessario fluviale e concentrato. La vita di Ferdinando Palasciano, e il suo amore per Olga Pavlova Vavilova: una coppia di personaggi che declinano il proprio male come male del mondo e finiscono per trasformarsi in poesia, come incarnazione di un pensiero del mondo. Un romanzo che è il territorio storico su cui con stile straordinario Wanda Marasco innesta gli argomenti della letteratura e quindi del lettore. L’accudimento degli esseri viventi è la strada attraverso cui questo mondo può diventare abitabile. L’accudimento dell’imperfezione è la strada attraverso cui vale la pena di lottare per l’umanità, per la bellezza. L’accudimento delle parole è la strada attraverso cui ogni storia finisce per riguardarci, per interessarci, per comprenderci. Un altro ritratto stupefacente di un universo che nella sua fine trova il senso primo della sua esistenza. Nella necessità del pensiero della morte ci sono ragioni sufficienti per intentare una vita straordinaria.
Il Premio Saggistica è andato invece a Riccardo Falcinelli per il suo “Visus. Storie del volto dall’antichità al selfie” (Einaudi).
Motivazione della giuria: Di Riccardo Falcinelli, saggista e graphic designer si possono dire e apprezzare molte cose, ma quella per cui la premiamo oggi, partendo da “Visus” – senza dimenticare “Cromorama” o “Figure”, tutti editi da Einaudi Stile Libero – è la sua capacità di considerare un gesto antiestetico e antisociale, un fenomeno popolare e quasi pornografico – perché ripetuto e ripetibile all’infinito – come, in questo caso il selfie, e ricondurlo a una ricerca eterna dell’essere umano: la rappresentazione del volto. Ce lo hanno insegnato i make-up artist col trucco non trucco, il trucco invisibile, il trucco naturale. La natura c’entra assai poco. E non da adesso, da sempre. Da Ecce Homo a Elsa di Frozen, Falcinelli inanella la sua – e la nostra – galleria di facce, di modo da non far sentire straniero nessuno, e nessuna, dall’arte alle neuroscienze, dalla semiotica ai cosmetici (eh sì, i trucchi tornano!), dal Manzanarre al Reno. Se Franco Battiato nel 1981 cantava “in quest’epoca di pazzi ci mancavano gli idioti dell’orrore”, Riccardo Falcinelli, nell’anno 2025, gli fa eco con “in quest’epoca di pazzi ci mancavano gli idioti del bianco e nero, buono o cattivo, di qui o di lì, gli idioti del confine”. Per la profondità, lo studio, il pensiero, il catalogo, la volontà e la capacità di dire, il Premio Costa Smeralda per la Saggistica 2025 va a Riccardo Falcinelli.
In linea con la tradizione del Premio Costa Smeralda, durante la cerimonia pubblica di premiazione, affidata condotta dalla giornalista Roberta Floris, oltre ai libri scelti dalla giuria, sono stati assegnati tre ulteriori riconoscimenti. Dopo le vittorie del Nobel Orhan Pamuk, diEmmanuel Carrère e Alicia Giménez-Bartlett, lo scrittore svedese Björn Larsson ha vinto il Premio Internazionale con la seguente motivazione della giuria: Con Björn Larsson si viaggia. Per mare e per terra, da sognatori e da pendolari, da lettori e da osservatori dell’animo umano. Uno scrittore come Björn Larsson è prezioso. Perché è curioso. È curioso dell’umanità, delle sue storture, del tempo che passa e che non torna. Della magia delle parole. L’opera che lo ha reso famoso in Italia è “La vera storia del pirata John Silver” (1998), un’affettuosa e accurata ricostruzione della vita e dei tempi di uno dei protagonisti dell’Isola del tesoro, il capolavoro di Robert Louis Stevenson che ha colpito generazioni di lettori. E, attraverso le memorie di Silver, racconta vicende che fanno riflettere sul passare del tempo e su quanto sia fragile il bene della libertà. Con Larsson si riscopre il piacere della lettura, della divagazione, della riflessione. I suoi libri, tutti insieme e presi uno per l’altro, sono diari di bordo di un saggio capitano che ha trovato nel mare della letteratura porti sicuri e venti propizi, sa sfruttare il vento ed evitare le tempeste. Ci regala momenti di bonaccia ma conosce l’ebbrezza delle onde che ci trasportano. Al velista, filologo, scrittore, viaggiatore e pendolare Björn Larsson il Premio Internazionale Costa Smeralda 2025 con l’augurio di non fermarsi. E di portarci ancora con lui in giro nelle sue prossime avventure.
Il Premio Cultura del Mediterraneo è andato invece ad Adrian Paci. Tra gli artisti più importanti della scena contemporanea, noto per le sue opere che esplorano le complesse dinamiche culturali e sociali del Mediterraneo, Paci è nato in Albania nel 1969 ma da tempo risiede a Milano. La sua arte, che è stata esposta in alcuni dei musei più prestigiosi del mondo, come il MoMA di New York e il Centre Pompidou di Parigi, affronta temi legati all’identità, alla migrazione e alla memoria. Tra le sue opere più suggestive, ricordiamo la recente installazione video «The Bell Tolls Upon The Waves» nel sotterraneo della galleria Cukrarna di Lubiana, centro pulsante d’arte contemporanea della capitale slovena, e l’opera site-specific «Il vostro cielo fu mare, il vostro mare fu cielo» realizzata per l’Agorà del MUDEC di Milano. Infine, sempre per celebrare il dialogo tra letteratura e arte, il Premio Speciale il Premio Speciale è stato conferito a Giorgio Spanu, co-fondatore insieme a Nancy Olnick della Magazzino Italian Art Foundation di New York. Spinti dalla passione per l’arte e la cultura italiana, Olnick e Spanu hanno costituito una delle collezioni più prestigiose di vetri di Murano del XX secolo e di arte italiana del dopoguerra, con particolare attenzione all’Arte Povera. Nel 2014 hanno dato vita a Magazzino Italian Art, un museo e centro di ricerca situato a Cold Spring, a pochi passi da New York City. In riconoscimento del loro eccezionale sostegno all’arte e alla cultura italiane, Nancy Olnick e Giorgio Spanu sono stati recentemente insigniti della Medaglia di Cavaliere, Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
A simbolo dell’attribuzione del Premio Costa Smeralda, oltre a un premio in denaro i vincitori hanno ricevuto un’opera esclusiva di Giuseppe Sanna. Anche per l’edizione 2025 lo scultore ha realizzato un premio unico per ciascuna categoria, un simbolo della connessione tra il Premio e il territorio della Sardegna, utilizzando pietre locali che rappresentano la solidità, la resistenza e la bellezza senza tempo della cultura e della natura dell’isola.
Partner e sponsor principale della manifestazione è Smeralda Holding, società italiana indirettamente controllata da Qatar Investment Authority, che nel 2012 ha acquistato proprietà immobiliari e terreni in Costa Smeralda.
L’organizzazione operativa, l’allestimento scenografico e la produzione dell’evento di premiazione è affidata a Filmmaster, che ha inoltre realizzato il logo, l’immagine grafica coordinata e il concept del premio materiale.
PREMIO NARRATIVA
WANDA MARASCO “Di spalle a questo mondo” (Neri Pozza)
Motivazione: La scrittura organica, e drammaturgica, di Wanda Marasco costruisce e trasmette con “Di spalle a questo mondo” un resoconto sublime dell’ossessione per la cura, nelle sue molteplici accezioni, come ideale e come metafora di un’esistenza. Un romanzo necessario fluviale e concentrato. La vita di Ferdinando Palasciano, e il suo amore per Olga Pavlova Vavilova: una coppia di personaggi che declinano il proprio male come male del mondo e finiscono per trasformarsi in poesia, come incarnazione di un pensiero del mondo. Un romanzo che è il territorio storico su cui con stile straordinario Wanda Marasco innesta gli argomenti della letteratura e quindi del lettore. L’accudimento degli esseri viventi è la strada attraverso cui questo mondo può diventare abitabile. L’accudimento dell’imperfezione è la strada attraverso cui vale la pena di lottare per l’umanità, per la bellezza. L’accudimento delle parole è la strada attraverso cui ogni storia finisce per riguardarci, per interessarci, per comprenderci. Un altro ritratto stupefacente di un universo che nella sua fine trova il senso primo della sua esistenza. Nella necessità del pensiero della morte ci sono ragioni sufficienti per intentare una vita straordinaria.
PREMIO SAGGISTICA
RICCARDO FALCINELLI“Visus. Storie del volto dall’antichità al selfie” (Einaudi)
Motivazione: Di Riccardo Falcinelli, saggista e graphic designer si possono dire e apprezzare molte cose, ma quella per cui la premiamo oggi, partendo da “Visus” – senza dimenticare “Cromorama” o “Figure”, tutti editi da Einaudi Stile Libero – è la sua capacità di considerare un gesto antiestetico e antisociale, un fenomeno popolare e quasi pornografico – perché ripetuto e ripetibile all’infinito – come, in questo caso il selfie, e ricondurlo a una ricerca eterna dell’essere umano: la rappresentazione del volto. Ce lo hanno insegnato i make-up artist col trucco non trucco, il trucco invisibile, il trucco naturale. La natura c’entra assai poco. E non da adesso, da sempre. Da Ecce Homo a Elsa di Frozen, Falcinelli inanella la sua – e la nostra – galleria di facce, di modo da non far sentire straniero nessuno, e nessuna, dall’arte alle neuroscienze, dalla semiotica ai cosmetici (eh sì, i trucchi tornano!), dal Manzanarre al Reno. Se Franco Battiato nel 1981 cantava “in quest’epoca di pazzi ci mancavano gli idioti dell’orrore”, Riccardo Falcinelli, nell’anno 2025, gli fa eco con “in quest’epoca di pazzi ci mancavano gli idioti del bianco e nero, buono o cattivo, di qui o di lì, gli idioti del confine”. Per la profondità, lo studio, il pensiero, il catalogo, la volontà e la capacità di dire, il Premio Costa Smeralda per la Saggistica 2025 va a Riccardo Falcinelli.
PREMIO INTERNAZIONALE
BJÖRN LARSSON
Motivazione: Con Björn Larsson si viaggia. Per mare e per terra, da sognatori e da pendolari, da lettori e da osservatori dell’animo umano. Uno scrittore come Björn Larsson è prezioso. Perché è curioso. È curioso dell’umanità, delle sue storture, del tempo che passa e che non torna. Della magia delle parole. L’opera che lo ha reso famoso in Italia è “La vera storia del pirata John Silver” (1998), un’affettuosa e accurata ricostruzione della vita e dei tempi di uno dei protagonisti dell’Isola del tesoro, il capolavoro di Robert Louis Stevenson che ha colpito generazioni di lettori. E, attraverso le memorie di Silver, racconta vicende che fanno riflettere sul passare del tempo e su quanto sia fragile il bene della libertà. Con Larsson si riscopre il piacere della lettura, della divagazione, della riflessione. I suoi libri, tutti insieme e presi uno per l’altro, sono diari di bordo di un saggio capitano che ha trovato nel mare della letteratura porti sicuri e venti propizi, sa sfruttare il vento ed evitare le tempeste. Ci regala momenti di bonaccia ma conosce l’ebbrezza delle onde che ci trasportano. Al velista, filologo, scrittore, viaggiatore e pendolare Björn Larsson il Premio Internazionale Costa Smeralda 2025 con l’augurio di non fermarsi. E di portarci ancora con lui in giro nelle sue prossime avventure.
PREMIO CULTURA DEL MEDITERRANEO
ADRIAN PACI
Motivazione: Una campana che suona, da sola, nel mare. Il suono di una campana mossa dalle onde è una poesia surrealista, un sogno metafisico che può essere dolcezza, festa e molto dolore. Solitudine e compassione, traccia di un fato comune che ogni singolo tocco, dong, anziché separare unisce e non importa chi siamo e da dove veniamo. Con questo sogno, struggente e magnetico, l’artista albanese, da tempo residente a Milano, Adrian Paci, ha realizzato con forza e potenza una danza marina: un canto delle sirene che calamita irresistibile la nostra ammirazione. L’installazione video («The Bell Tolls Upon The Waves») è la ragione del Premio Costa Smeralda Cultura del Mediterraneo 2025 che va comunque a tutta la sua opera. La leggenda della campana rubata dagli ottomani e perduta nel mare è un’occasione per ricordarci che il Mare Mediterraneo unisce storie e destini, affratella popoli, provoca scambi ma genera anche guerre, invasioni, atti ostili. La campana che naviga immobile, il suo lamento gioioso o funesto, è metafora, fantasma di chi in mare, nei secoli, ed ora, e qui, trova esilio, perde vita, ripone speranza, cerca riscatto, magari trova futuro. E siamo noi a dover decifrare il suo messaggio. Nei rintocchi della sua arte Adrian Paci ci manda segnali di vita. Speranza. La forza di un artista che sa da sempre che la campana suona per noi: e siamo noi, che il Mediterraneo ha cullato come civiltà, a doverci incaricare di ascoltarla e tramandarla.
PREMIO SPECIALE
GIORGIO SPANU
Motivazione: Giorgio Spanu e Nancy Olnick non sono collezionisti, sono custodi. Amano dirlo e ripeterlo. Perché il collezionismo, il possesso, è solo un aspetto, e non il più importante, di chi l’arte la ama e, proprio per questo motivo, la vuole diffondere. Il Magazzino Italia Art di Cold Spring, a un’ora da NY, museo fondato e alimentato da Giorgio e Nancy con la loro passione, è la vera ambasciata dell’arte italiana negli Stati Uniti. La loro forza non è quella di proporre un movimento artistico come l’Arte Povera, di cui sono alfieri e conoscitori, o l’arte del vetro che fu la loro prima scoperta o di proporre altri artisti e studi. Non è nemmeno quello, e ci può far piacere, di far riscoprire in America autori come Nivola o Maria Lai, per dire due mostre bellissime e recenti che si sono tenute al Magazzino. Il loro messaggio è quello di credere nell’arte e nella sua potenza rivelatrice, di far vedere a tutti quali bellezze e pensieri questi artisti sappiano portare nella nostra vita. Spanu arriva da questa isola e non ha dimenticato le sue radici isolane, anzi se ne è fatto forza. Ne ha fatto un destino. Quando in America, oggi, si porta il vessillo dei nostri grandi artisti e, perché no, dei nostri piccoli asini, e lo dico in senso letterale, Spanu ci ricorda quali miracoli sappiamo fare in questa isola. E che lui testimonia. Miracoli di intelligenza, testardaggine, coerenza, coraggio. A un grande sardo che non dimentica mai le grandezze della sua isola, il Premio Speciale Costa Smeralda è un segno di riconoscimento di valore, un orgoglio e un segno che non ci sono confini per l’eccellenza e che anche da queste parti nascono personaggi che meritano l’onore del mondo, perché onorano il posto dal quale arrivano. Senza pose ma con dignità, carattere, qualità.