Is.Be, una serata evento per celebrare i Candelieri tra poesia e musica al “Vecchio Mulino” di Sassari

Venerdì 17 ottobre l’appuntamento è dedicato alla più importante tradizione turritana, tra le rime dei grandi aedi vernacolari e le musiche di Beppe Dettori

SASSARI. Un incontro di poesia e musica nel cuore del centro storico di Sassari per celebrare la tradizione religiosa più amata e partecipata dai sassaresi. Venerdì 17 ottobre alle 18 al Vecchio Mulino, l’Istituto Camillo Bellieni presenta “I Candelieri”, una serata in cui l’arte delle rime sarà protagonista attraverso l’impegno dei partecipanti al laboratorio di Lingua Sassarese Is.Be che, abilmente guidati del docente Mario Lucio Marras, si cimenteranno nella lettura (in Sassarese) di alcune delle poesie più suggestive del repertorio letterario locale.

Grazie alla riscoperta di rime senza tempo con le quali i più illustri autori vernacolari hanno celebrato la ricorrenza più sentita, sarà possibile immergersi nella poetica cittadina che va dai primi del ‘900 ad oggi, osservandone le inevitabili variazioni dello stile e della forma narrativa.

Saranno presentate opere di Pompeo Calvia, Rosilde Bertolotti, Cinzia Cossu, Salvator Ruju, Cesare Mastino, Dino Siddi, Paolo Sanna, Cinzia Cossu, Giuseppe Florenzano, Palmiro de Giovanni, Antonello Bazzu, Mario Marras, Piero Molla, Gildo Motroni e Paolo Galleri.

Il piacevole evento formativo sarà impreziosito dagli intermezzi musicali del celebre cantautore turritano Beppe Dettori, che accompagneranno la lettura delle poesie fondendo insieme parole e note. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti. Per maggiori informazioni inviare un’email a [email protected] o contattare il numero 079 230268 (lun-merc-ven dalle 10 alle 13).




Giovedì a Porto Torres il concerto finale di “Voci in dialogo”

Sardegna e Germania ancora unite nel segno della musica corale

Il 16 ottobre il Kammerchor “Carmina mundi” si esibirà nella basilica di San Gavino assieme al Coro Polifonico Turritano

PORTO TORRES. Dopo il successo di Voci d’Europa, a Porto Torres Sardegna e Germania sono ancora una volta unite dallo spirito della musica polifonica: giovedì 16 ottobre, alle 20.30, nella Basilica di San Gavino, ospite d’eccezione sarà il coro tedesco “Carmina mundi” diretto dal maestro Harald Nickoll. Il Kammerchor (corale da Camera) proviene da Aachen (Aquisgrana), ed è una tra le formazioni tedesche più apprezzate nel panorama internazionale della musica corale.

Alternandosi con il Coro Polifonico Turritano diretto da Laura Lambroni, il “Carmina mundi” si esibirà nel concerto conclusivo della rassegna internazionale “Voci in dialogo”, un triplice incontro musicale di respiro europeo che celebra l’amicizia e la condivisione attraverso il linguaggio universale del canto corale. L’ingresso è libero e gratuito.

Carmina Mundi è stata fondata nel 1983 e attualmente è composta da quaranta elementi che eseguono musica sacra e profana a cappella, sperimentando un ricco repertorio di brani provenienti da luoghi ed epoche diverse.

La rassegna è nata dalla collaborazione tra Fondazione Bernardo De Muro Ets e la Corale “Lorenzo Perosi” di Olbia, il Coro Polifonico Turritano di Porto Torres, la Schola Cantorum “Civitas Templi” di Tempio Pausania e la Schola Cantorum di Olbia. «L’obiettivo – dicono gli organizzatori – è quello di promuovere l’interazione culturale e artistica tra le realtà corali europee, dando risalto contemporaneamente al notevole patrimonio musicale dell’Isola e alla consolidata consuetudine del canto a più voci che unisce le genti del Mediterraneo e dell’Europa settentrionale». Il canto d’insieme diventa così un veicolo di comunicazione che abbatte gli ostacoli linguistici e culturali, configurandosi come una possibilità significativa per mettere in comune esperienze diverse attraverso la musica.




Sassari, Gala lirico al Teatro Civico per la serata finale del “Nessun dorma”

Martedì 14 ottobre, con un omaggio al Belcanto di Rossini e Donizetti, vanno in scena il baritono Francesco Auriemma e il basso Alessandro Abis

Sassari — Un Gala lirico tutto al maschile, dedicato alla vocalità medio-grave e alle sue sfumature più espressive, chiuderà a Sassari la seconda edizione del festival “Nessun Dorma” organizzato da Ars Aurelia. Martedì 14 ottobre, alle 20, con un repertorio che omaggia il Belcanto di Rossini e Donizetti, a esibirsi al Teatro Civico saranno il baritono napoletano Francesco Auriemma e il basso sardo Alessandro Abis, entrambi reduci dai recenti successi al Teatro dell’Opera di Roma.

Ad accompagnarli al pianoforte si alterneranno Riccardo Pinna di Alghero e il giovane talento Jakob Schroeder, appena sedicenne, una promessa del Conservatorio di Sassari, dove studia sotto la guida di Anna Revel. A raccontare e introdurre i brani sarà il musicologo e compositore Andrea Parissi, che guiderà il pubblico in un viaggio attraverso le voci maschili del Belcanto.

Una serata di voci d’eccellenza, tra eleganza formale e intensità interpretativa, porta a compimento la seconda edizione della rassegna lirico-musicale diretta da Irene Dore, che ha portato nel cuore del centro storico artisti affermati e giovani promesse della scena nazionale, diventando un importante punto di riferimento per la musica colta in Sardegna.

«Nel corso dell’anno, Nessun Dorma ha consolidato la propria identità, riscuotendo un’ottima risposta di pubblico – affermano gli organizzatori –. L’obiettivo per il futuro è quello di rendere il Festival un appuntamento stabile nel panorama musicale del Nord Sardegna, capace di generare un impatto culturale sempre più significativo e di attrarre nuove energie creative».

Il progetto ha saputo coniugare la valorizzazione dei talenti emergenti con la presenza di interpreti affermati, in un percorso che unisce formazione, divulgazione e promozione culturale, coinvolgendo Contrapunctum, CISM, Mamù Storyteller, Messaggerie Sarde e l’Associazione San Domenico Caniga, in un’ottica di rete e di condivisione di progettualità artistiche sul territorio.

Il Festival è sostenuto dal Comune di Sassari e dalla Fondazione di Sardegna, ed è inserito nel circuito “Salude & Trigu” della Camera di Commercio di Sassari.

I biglietti per il Gala Lirico sono disponibili alle Messaggerie Sarde (Piazza Castello), online sul sito Box Office Sardegna, e al Teatro Civico il giorno dello spettacolo, a partire dalle ore 18. Per informazioni contattare [email protected].




“Io la musica sono”, al Civico di Sassari un Orfeo rivoluzionario

Sabato 11 ottobre la rilettura dirompente del capolavoro di Monteverdi per “Note senza tempo” fra tiorba, sintetizzatore e chitarra elettrica

La coproduzione unisce Fondazione Politeama, Conservatorio “Tchaikovsky” di Catanzaro, Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna e DAMS

A Sassari grazie alla collaborazione tra Dolci Accenti, Carta da Musica e Le Ragazze terribili per il festival “Fino a leggermi matto”

SASSARI. L’Orfeo di Claudio Monteverdi rinasce in una rilettura rivoluzionaria, una versione che fonde Barocco, tradizione popolare e suoni elettronici, trasformando il mito in un’esperienza originale e dirompente. Sabato 11 ottobre alle 20.30, il VII festival internazionale di musica antica “Note senza tempo” porta in scena al Teatro Civico di SassariIo la musica sono”, un’opera inedita, nata da un’idea di Nico Staiti conla regia e la rielaborazione di Mario Tronco.

La nuova versione non è un semplice revival del capolavoro che nel 1607diede il via alla storia del melodramma, dopo essere stato scrittoper la corte dei Gonzaga a Mantova.  È una riscrittura coraggiosa che mantiene intatta la struttura monteverdiana, proiettandola in una dimensione sonora inedita.

Agli archi e agli strumenti di corte, Monteverdi accostava i flauti pastorali e le trombe militari, per creare un tessuto musicale ricco di contrasti e rappresentativo di simbolismi sociali. In un’audace continuità con lo spirito originale – cioè attingere dai molteplici paesaggi sonori del tempo – la partitura si arricchisce ora di strumenti popolari come la zampogna, le ciaramelle, il friscaletto e la lira calabrese, affiancati a strumenti contemporanei di grande effetto quali la chitarra elettrica, i sintetizzatori e i software di elaborazione del suono. La nuova versione non è un semplice revival,

Come spiega il regista Mario Tronco: «Abbiamo immaginato un Orfeo che non solo canta, ma ascolta. Un Orfeo che mescola la tiorba con il friscaletto calabrese e i sintetizzatori, i versi di Rilke con i software digitali. La musica è l’unico luogo dove tutto può convivere: la memoria e l’invenzione, la ferita e la festa».

Il libretto originale di Alessandro Striggio viene affiancato e arricchito da testi di Rainer Maria Rilke, Robert Browning e Gennaro Antonio Federico, ed è impreziosito da materiali scaturiti da laboratori formativi con i giovani musicisti del Conservatorio “Tchaikovsky”. L’opera diventa così un paesaggio poetico stratificato, in cui il mito di Orfeo ed Euridice, che con il suo canto supera i confini tra vita e morte, si intreccia con voci e sensibilità di epoche diverse, interrogandosi sul potere trasformativo della musica. Questa rilettura rivoluzionaria mira ad abbracciare un pubblico molto più ampio e diversificato, dimostrando come l’opera lirica possa essere un linguaggio vivo e in continua evoluzione.

Il progetto è frutto di una prestigiosa coproduzione tra Fondazione Politeama, Conservatorio “Tchaikovsky” di Catanzaro, Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna e il DAMS, e si avvale della collaborazione tra Dolci Accenti, l’associazione “Carta da musica” e Le Ragazze Terribili per il festival “Fino a leggermi matto“.

Il festival “Note senza tempo” è organizzato dall’associazione Dolci Accenti di Sassari con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna e dei comuni di Sassari, Uri, Porto Torres e Monteleone Roccadoria. La manifestazione è inserita in REMA, la rete di festival internazionali a livello europeo, e fa parte del circuito Salude&Trigu della Camera di Commercio di Sassari.




Porto Torres, l’Orfeo Futuro in concerto al Palazzo del Marchese

Sabato 4 ottobre un percorso di sonate tipiche del Seicento tra musica colta e musica da ballo per il festival internazionale “Note senza tempo”

PORTO TORRES. Armonie strumentali colte e musica da ballo popolare si incontrano in un percorso di Sonate tipiche del Seicento italiano. Il 4 ottobre, alle 19, al Palazzo del Marchese di Porto Torres, l’ensemble Orfeo Futuro presenta “Around a ground” per il VII festival internazionale di musica antica “Note senza tempo”.

Le melodie barocche riprendono vita attraverso l’arte di virtuosi strumentisti provenienti da diverse esperienze internazionali nel campo della rievocazione storica: Giovanni Rota e Valerio Latartara si esibiranno al violino barocco, Gioacchina De Padova alla viola da gamba, Pierfrancesco Borrelli al clavicembalo e Giuseppe Petrella alla tiorba e chitarra barocca.

L’Orfeo Futuro

Tra i pezzi più caratteristici sono in programma una Bergamasca, una danza di corteggiamento originaria della città di Bergamo probabilmente composta su di una canzone quattrocentesca di origine toscana, nella versione rielaborata ed arricchita di Uccellini. Sarà proposta una Ciaccona nella versione di Merula e Corelli. È un ballo di origini ibero-americane con una forte impronta etnica ed erotica, bandita nel 1615 dalle rappresentazioni teatrali per la sua contagiosa e consolidata inclinazione alla lussuria. Poi il Ballo del Gran Duca nella versione di Buonamente, che in origine era un ballo scenico corale composto da Emilio de’ Cavalieri, poi diventato un ballo da serenata posto a conclusione degli intermedi fiorentini del 1589. E ancora, di Andrea Falconiero l’ostinato Passacaglia e la Battalla de Barabaso yerno de Satanas, interposti alla celebre Follia, tema processionale di origine iberica derivato dal termine folias (foglia).

Orfeo Futuro orienta i suoi interessi su progetti inediti e di largo respiro, in particolare incrociando repertori antichi e contemporanei. Si esibisce regolarmente in circa cinquanta concerti all’anno, sia in Italia che all’estero e ha realizzato numerosi CD anche in collaborazione con altri artisti. Con il sostegno di Puglia Sounds, nel settembre scorso ha tenuto una tournée nel nord della Francia e in Catalogna con un programma di musica italiana del primo ‘700, che ha riscosso un importante successo di pubblico.

Il concerto è inserito nel programma di iniziative patrocinate dal Comune di Porto Torres durante tutto il mese di ottobre, dedicate alle celebrazioni per il Dies Natalis dei Martiri Turritani.

Il festival “Note senza tempo” è organizzato dall’associazione Dolci Accenti di Sassari  con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna e dei comuni di Sassari, Uri, Porto Torres e Monteleone Roccadoria. La manifestazione è inserita in REMA, la rete di festival internazionali a livello europeo, e fa parte del circuito Salude&Trigu della Camera di Commercio di Sassari.




Sassari, al Civico il “Nessun dorma” riscopre la musica di Clara Wieck

Sul palco del “Nessun Dorma” la forza espressiva di due giovani artisti sassaresi: il soprano Chiara Cabras e il pianista Jakob Schroeder alla riscoperta di una grande compositrice da camera dell’Ottocento

SASSARI. Fu una pianista e compositrice dell’Ottocento di raro talento, relegata ingiustamente all’ombra del marito Robert. La figura di Clara Wieck (Schumann) e la sua musica vocale da camera saranno le protagoniste sabato 27 settembre, alle 20, al Teatro Civico di Sassari per il terzo appuntamento del festival “Nessun dorma”.

A interpretarne le melodie saranno due promesse del panorama artistico sassarese: il soprano Chiara Cabras e il pianista Jakob Schroeder, appena diciassettenne. Il programma prevede tre cicli cameristici, pagine di grande intensità poetica come le Opere 23, 13 e 12, che rivelano un mondo espressivo intimo e raffinato, capace di unire sensibilità romantica e slancio innovativo.

«Vogliamo restituire voce a una compositrice di altissimo valore, il cui talento merita di essere conosciuto e apprezzato per la sua forza e modernità – afferma la direttrice artistica Irene Dore –Affidare la serata a due sassaresi come Chiara Cabras e Jakob Schroeder è per noi un gesto di fiducia verso il futuro della musica nella nostra città».

Cabras, cantante con un percorso già avviato tra ruoli operistici e recital, ha interpretato parti come Adina ne “L’elisir d’amore”, distinguendosi per freschezza vocale e capacità scenica. Per il festival “Nessun Dorma” si cimenta in un repertorio che esalta la dimensione più intima della voce in dialogo serrato con il pianoforte.

Schroeder, giovane ma affermato pianista, allievo della docente Anna Revel al Conservatorio di Musica “Luigi Canepa” di Sassari, ha raccolto importanti riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali, fra cui il primo premio al Concorso pianistico “Andrea Baldi” di Bologna e al “Concorso nazionale Johann Sebastian Bach” di Sestri Levante. La sua maturità interpretativa sorprende per profondità e sensibilità, qualità che lo rendono un partner ideale nel repertorio cameristico.

Il Festival Nessun Dorma conferma, ancora una volta, la sua vocazione a intrecciare ricerca storica, valorizzazione di figure femminili e promozione dei giovani talenti del territorio, offrendo al pubblico sassarese un’esperienza musicale di grande intensità ed eleganza.

La manifestazione è organizzata dall’associazione Ars Aurelia con il sostegno e la collaborazione di Comune di Sassari, Fondazione di Sardegna, Salude & Trigu, Contrapunctum e APS San Domenico Caniga. I biglietti sono disponibili sul sito Box Office Sardegna, alle Messaggerie Sarde e, il giorno del concerto, a partire dalle 18, nella biglietteria del Teatro Civico.




Nessun dorma, al Civico le voci di Nikoletta Hertsak e Mauro Secci

Il 20 settembre due straordinari talenti dell’opera lirica a Sassari per il festival firmato Ars Aurelia

SASSARI. Lei, soprano ucraino dalle note leggere e inarrivabili, lui tenore sardo dalla voce calda e vigorosa: Nikoletta Hertsak e Mauro Secci sabato 20 settembre, a partire dalle 20, saranno i protagonisti del secondo appuntamento del festival “Nessun dorma” al Teatro Civico di Sassari.

Mauro Secci, in alto Nikoletta Hertsak

Il gala lirico firmato Ars Aurelia vedrà i due artisti impegnati nelle arie e nei duetti più amati che hanno fatto la storia del melodramma, accompagnati al piano dal maestro Marco Schirru, docente dell’Accademia del Teatro della Scala e del Conservatorio di Cagliari, e interprete apprezzato in prestigiose sale da concerto. Da Verdi a Puccini, da Donizetti a Bizet e Bellini, il repertorio spazierà tra le note del Rigoletto, La Traviata, Carmen, Luisa Miller, La Bohème, La sonnambula, Lucia di Lammermoor e La Tosca.

«Il nostro obiettivo è quello di avvicinare la gente al teatro, di far amare la musica, facendo scoprire al pubblico sassarese le opere più belle e gli interpreti più apprezzati – ha affermato la direttrice artistica Irene Dore –. Nonostante sia molto giovane, Nikoletta Hertsak è una stella nascente a livello internazionale ed è una tra le figure più espressive della sua generazione. Reduce da un grande successo al Teatro Petruzzelli di Bari, riuscirà certamente a far sognare il pubblico sassarese proponendo opere senza tempo che calzano impeccabilmente con la sua fresca vocalità, abbinandosi alla perfezione con la voce del nostro tenore Mauro Secci, già applaudito nei maggiori teatri italiani in ruoli di primo piano del repertorio verdiano e pucciniano.  Un orgoglio tutto sardo che conferma l’isola come fucina di fuoriclasse tra le voci tenorili riconosciute a livello mondiale».

Irene Dore

La volontà è quella di portare sul palcoscenico voci di livello internazionale e giovani talenti in ascesa, per spingere Sassari come centro di riferimento per la musica colta in Sardegna.  Il 27 settembre il festival renderà omaggio a una delle figure femminili più affascinanti del XIX secolo: Clara Wieck Schumann, pianista e compositrice di straordinario talento, con la voce del soprano algherese Chiara Cabras e il piano di Jakob Schroeder.

Il 14 ottobre per il gran finale, sulle note del pianoforte di Schroeder saliranno sul palco del Civico il baritono napoletano Francesco Auriemma e il basso di Serramanna Alessandro Abis, uno tra i talenti più amati della scena sarda.

Nessun dorma” è organizzato dall’associazione Ars Aurelia con il sostegno e la collaborazione di Comune di Sassari, Fondazione di Sardegna, Salude & Trigu, Contrapunctum e APS San Domenico Caniga.

I biglietti sono disponibili alle Messaggerie Sarde in Piazza Castello, online sul sito www.boxofficesardegna.it e, nella giornata del 20 settembre, anche al botteghino del Teatro Civico a partire dalle 18. Per informazioni: [email protected].




Porto Torres, grande partecipazione a San Gavino per la serata conclusiva di “Voci d’Europa”

Il maestro Uwe Sochaczewsky: “Qui in Sardegna siamo una sola Voce”

Il Coro Polifonico Turritano, il Coro dell’Università di Sassari e l’Orchestra Sinfonica dell’Università Cattolica di Eichstätt-Ingolstadt si sono uniti in una grande formazione per dare vita a un concerto emozionante e indimenticabile

PORTO TORRES. Una fusione di “Voci d’Europa” nel vero senso della parola. Una serata memorabile che ha visto unirsi in una sola formazione, nella basilica di San Gavino a Porto Torres, il Coro Polifonico Turritano, il Coro dell’Università degli Studi di Sassari e l’Orchestra Sinfonica dell’Università Cattolica di Eichstätt-Ingolstadt in arrivo dalla Baviera, per la serata finale della 42esima edizione, ricca di emozioni e voglia di fare musica insieme.

Il maestro Uwe Sochaczewsky

Di fronte a un pubblico delle grandi occasioni, il 12 settembre i tre maestri Uwe Sochaczewsky, Laura Lambroni e Ciro Cau si sono alternati nel dirigere, tra applausi scroscianti, lo spettacolare ensemble, che dalle note sublimi dell’Ouverture del Flauto Magico di Mozart eseguita per sola orchestra ha dato vita a un’esaltante amalgama di armonie strumentali e vocali, sublimando opere senza tempo di Mozart e Mendelssohn. Nel ruolo di solista il baritono Michele Barria.

«Per me è un grande piacere essere qui alla Basilica di San Gavino, in una cornice che ha circa mille anni di storia – ha affermato Sochaczewsky – e ho pensato che questa acustica meravigliosa era così anche mille anni fa. Questo progetto è nato e si è sviluppato a un migliaio di chilometri di distanza, o forse più, e ognuno di noi ha lavorato separatamente dall’altro, fin quando non siamo arrivati qui e abbiamo messo le cose insieme, ed è stato magnifico. Io sono un convinto europeista: non ci sono tedeschi, non ci sono italiani, quindi, quando ci troviamo qui a Voci d’Europa tutto questo scompare e ci troviamo come un’unica voce».

Il maestro Laura Lambroni

Nelle parole del direttore artistico del festival, Laura Lambroni: «Questa serata è stata la sublimazione dello spirito più profondo di Voci d’Europa, che si concretizza nella diffusione e la divulgazione della musica corale all’insegna dello scambio di culture, di esperienze e opportunità di creare reti internazionali che arricchiscano l’animo di tutti».

A fine serata, la presidente del Coro Polifonico Turritano, Maria Maddalena Simile, al fianco della presentatrice Valentina Sanna, ha conferito le targhe di partecipazione ai rappresentanti delle tre formazioni artistiche, e quindi al vicesindaco di Porto Torres, Alessandro Carta, in rappresentanza del comune assieme all’assessora alla Cultura, Maria Bastiana Cocco.

Il baritono Michele Barria

«È da considerare che l’espressione “Voci D’Europa” è stata utilizzata da noi quando ancora l’Europa unita non esisteva – ha assicurato la presidente Simile –. Quindi, dal lato musicale, siamo stati lungimiranti perché a noi faceva piacere che si realizzasse la Comunità europea, e in noi non è mai venuta meno quella volontà di superare confini e generazioni».

Il festival Voci d’Europa è organizzato dal Coro Polifonico Turritano ed è inserito nel circuito Salude&Trigu della Camera di Commercio di Sassari, ed è sostenuto dalla Regione Sardegna, dalla Fondazione di Sardegna, dai comuni di Porto Torres, Borutta, Santa Maria Coghinas e Monteleone Rocca Doria, da Grimaldi lines.

La presidente Maria Maddalena Simile consegna le targhe ricordo



Venerdì a Porto Torres l’Orchestra Sinfonica dell’Università Cattolica di Eichstätt-Ingolstadt

Il 12 settembre a San Gavino cala il sipario sul festival “Voci d’Europa”

La Basilica ancora protagonista dopo l’incontro dei cori del Nord Sardegna

PORTO TORRES. Venerdì 12 settembre, alle 21, nella basilica di San Gavino di Porto Torres cala il sipario sulla 42esima edizione del festival internazionale di musiche polifoniche “Voci d’europa”: nella serata conclusiva, assieme al Coro Polifonico Turritano si esibiranno il Coro dell’Università degli Studi di Sassari e l’Orchestra Sinfonica dell’Università Cattolica di Eichstätt-Ingolstadt in arrivo dalla Germania, composta in gran parte da studenti e personale universitario, ma anche da appassionati di musica della regione. L’Orchestra è diretta dal maestro Uwe Sochaczewsky, docente del Dipartimento di Musicologia dell’Università Cattolica, nonché direttore dell’orchestra sinfonica e insegnante di direzione d’orchestra all’Università di Musica di Monaco.

La collaborazione con il Coro dell’Università di Sassari e il Coro Polifonico Turritano è iniziata nel 2019, anno in cui l’orchestra si è esibita per la prima volta al festival Voci d’Europa. Un rapporto interrotto dalla pandemia, ma poi rinsaldato nel secondo progetto congiunto che ha visto la formazione sarda ospite lo scorso anno a Eichstätt.

Coro polifonico algherese

La Basilica di San Gavino ritorna quindi a essere protagonista dell’appuntamento finale del festival, dopo la serata dell’8 settembre, che ha visto esibirsi di fronte a un folto pubblico tre importanti formazioni del Nord Sardegna: il Coro Polifonico Algherese diretto dal maestro Ugo Spanu, la Polifonica Santa Cecilia di Sassari diretta da Alessio Manca e il Coro Lux Nova di Ossi diretto da Salvatore Spanedda.

Polifonica Santa Cecilia di Sassari

I tre maestri hanno evidenziato l’alto valore formativo insito in iniziative di condivisione musicale come questa, appuntamenti sempre più rari, utili sia agli insegnanti sia ai coristi per confrontarsi sulle modalità di interpretazione. Sono momenti di crescita per tutti, anche per il pubblico che ha apprezzato in particolar modo il repertorio molto variegato.

Il festival Voci d’Europa è organizzato dal Coro Polifonico Turritano ed è inserito nel circuito Salude&Trigu della Camera di Commercio di Sassari, ed è sostenuto dalla Regione Sardegna, dalla Fondazione di Sardegna, dai comuni di Porto Torres, Borutta, Santa Maria Coghinas e Monteleone Rocca Doria, da Grimaldi lines.

Coro Lux Nova di Ossi



Sassari, sabato al Civico prende il via il “Nessun dorma”

A inaugurare il festival firmato Ars Aurelia sarà Maurizio Vanni con il suo spettacolo “L’altra storia del bello. Dal Neolitico al Novecento”

SASSARI. Sabato 13 settembre alle 20, il Teatro Civico di Sassari inaugura il cartellone del Festival Nessun Dorma con lo spettacolo “L’altra storia del bello. Dal Neolitico al Novecento”, scritto e interpretato da Maurizio Vanni, museologo, critico e storico dell’arte tra i più autorevoli in Italia nel campo della valorizzazione culturale e del management museale.

Maurizio Vanni

Con lui sul palco si esibiranno gli attori Francesca Arcadu, Carlo Massei, Francesca Murtula e Luigi Sias, accompagnati dal violoncello di Luca Carta Mantiglia e dal pianoforte di Daniela Gonzalez, per un viaggio in cui la parola e la musica si intrecciano e restituiscono un percorso originale alla scoperta del concetto di “bello”, dalle prime espressioni artistiche dell’uomo fino alla contemporaneità.

«Aprire il festival con L’altra storia del bello significa portare in città un dialogo accessibile tra arti, idee e persone: un’esperienza che unisce competenza, emozione e meraviglia, proprio nello spirito inclusivo con cui immaginiamo Nessun Dorma», afferma Irene Dore, direttrice artistica del progetto firmato Ars Aurelia.

La missione di Ars Aurelia è quella di rendere la musica e la cultura esperienze vive e condivise, abbattendo barriere sociali e generazionali, coinvolgendo le comunità locali e valorizzando i giovani talenti accanto agli artisti affermati. La visione è quella di una Sardegna che diventa laboratorio culturale internazionale, capace di unire eccellenza artistica, inclusività, sostenibilità ambientale ed economica. Nessun Dorma nasce proprio da questo orizzonte: un festival che intreccia linguaggi, valorizza il patrimonio storico della città e apre la lirica e l’arte a un pubblico più ampio e curioso.

Con questa prima serata, il festival inaugura un percorso artistico che fa della contaminazione tra saperi, musica e comunità la sua cifra distintiva: un invito a guardare al “bello” come esperienza viva, contemporanea e condivisa.

Il festival è organizzato da Ars Aurelia in collaborazione con Contrapunctum e con l’Associazione culturale di volontariato San Domenico Caniga, sostenuto dalla Fondazione di Sardegna e dal progetto Salude & Trigu della Camera di Commercio di Sassari, con il patrocinio del Comune di Sassari. A livello regionale, Nessun Dorma gode anche della collaborazione con partner culturali e imprenditoriali che credono nella cultura come motore di crescita per il territorio: dalle associazioni musicali sarde alle realtà impegnate nel turismo sostenibile, fino alle imprese creative e ai media locali che accompagneranno la comunicazione del festival.

I biglietti per il 13 settembre sono disponibili alle Messaggerie Sarde (in Piazza Castello a Sassari) e online su Box Office Sardegna (Boxol). Per informazioni e aggiornamenti contattare [email protected].