Sassari: Bonus 800 euro, gli interessati riceveranno un sms

Il Comune di Sassari ha avviato le procedure per la liquidazione della prima mensilità del bonus regionale da 800 euro. Saranno pagate progressivamente le indennità agli aventi diritto, sino all’esaurimento dei fondi a disposizione. Questo avverrà, come previsto dagli indirizzi regionali, secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande. I destinatari riceveranno un messaggio sms sul numero di cellulare con il quale l’Amministrazione comunicherà l’avvenuto pagamento.

Eventuali informazioni potranno essere richieste a partire da lunedì 18 maggio alla mail [email protected] e ai numeri telefonici 079279564 e 079279509, dalle 9 alle 12.




ALITALIA, ALTRI 3 MILIARDI PER IL SALVATAGGIO (E SONO 4 IN SETTE ANNI) , TEDDE (F.I): CHI PENSA AI PICCOLI AEROPORTI E AL LOW COST?

Alghero, 14 maggio 2020  – “Altri 3 miliardi di aiuti di stato per la nuova Alitalia, dopo che la vecchia Alitalia ha lasciato debiti di straordinaria importanza con i fornitori che, paradossalmente, vengono aggrediti con cause civili dalla vecchia Alitalia in amministrazione straordinaria per ottenere la revocatoria fallimentare degli ultimi pagamenti effettuati.  Nessun sostegno, invece, ai piccoli aeroporti e ai voli low cost”. Così l’ex sindaco di Alghero Marco Tedde (F.I) commenta la imminente costituzione della nuova Alitalia con l’impiego di ulteriori 3 miliardi di fondi statali, che sommati agli aiuti statali degli ultimi 7 anni portano a oltre 4 miliardi di euro il costo per le casse dello Stato.  L’esponente politico di FI lamenta che nel frattempo non si hanno notizie della volontà del Governo di aiutare i piccoli aeroporti, che a differenza del recente passato oggi è consentito  fare in funzione del nuovo quadro comunitario temporaneo in materia di aiuti di stato. Ne’ si parla di misure per incentivare i voli low cost. Nel frattempo le compagnie low cost, in assenza di contributi statali, si misurano con le modalità di riempimento degli aeromobili che prevedono forti distanziamenti che demoliscono alla base il modello low cost, basato su prezzi bassi e alto riempimento (load factor) dei velivoli. “E’ evidente che un basso load factor costringerà le compagnie a praticare prezzi alti –sottolinea Tedde-. Ed è altrettanto evidente che i piccoli aeroporti saranno vittima di questa disarticolazione del sistema dei voli a basso costo che negli scorsi anni li ha fatti crescere e con essi ha ristorato i territori di riferimento, creando sistemi turistici per i quali i voli low cost hanno costituito linfa vitale. Con conseguente nascita e crescita di centinaia di micro imprese e di B&B che hanno rigenerato economie asfittiche. E’ il caso dell’aeroporto di Alghero, per esempio, che con l’aiuto del low cost ha creato straordinari flussi turistici che hanno rigenerato un tessuto economico piuttosto stramato.” Tedde ricorda che Ryanair ha chiesto ai piccoli aeroporti la forte riduzione o l’annullamento, a seconda dei periodi, delle tasse d’atterraggio e passeggeri. E che gli scali dovranno rispondere entro maggio.   “Credo che lo Stato, dopo avere salvato per l’ennesima volta Alitalia, non possa trascurare di intervenire per salvare i piccoli scali e sostenere i flussi turistici prodotti dai voli a basso costo -propone Tedde-. Specie in questo momento storico di straordinaria crisi del trasporto aereo,  e soprattutto di quello low cost. Occorre approfittare della temporanea vigenza delle norme adottate di recente dall’UE col quadro temporaneo in materia di aiuti di Stato, che consentono agli Stati e alle Regioni di sostenere le imprese senza rientrare nel campo di applicazione delle norme sugli aiuti illegittimi. Ma occorre far presto, in modo che prima della riapertura di giugno gli scali possano avere una prospettiva imprenditoriale chiara. Diversamente, si rischia l’asfissia dei piccoli aeroporti e il crollo economico di territori già stremati dal Covid-19 –chiude Tedde-“.




Ordinanza delle Regione sulla riapertura delle attività – via libera ad Alghero

Alghero, 14 maggio 2020 – Da oggi, a seguito dell’Ordinanza regionale n° 22 del 13 Maggio, è consentita la riapertura delle attività inerenti i servizi alla persona ( parrucchieri, estetisti, tatuatori ) e di abbigliamento,  calzature, gioiellerie, profumerie, nel rispetto delle prescrizioni previste dall’Inail in collaborazione con l’Istituto Superiore della Sanità e indicate negli art. 1 – 2  dell’ordinanza. La Regione Sardegna ha considerato il valore dell’indice di trasmissibilità Rt pari a 0,48 nel territorio regionale quale riferimento per l’ordinanza di riapertura. Questo parametro consente all’Amministrazione di non adottare atti  restrittivi rispetto alle disposizioni regionali.  “Oggi ripartiamo, con tutte le precauzioni che dobbiamo sempre adottare per mantenere alto il livello di sicurezza – commenta oggi il Sindaco Mario Conoci. “Alla luce dell’ordinanza di ieri, ho deciso di non adottare ordinanza restrittiva, confermando la possibilità di ripresa delle attività – aggiunge. “Ci attende un aumento dei flussi sempre maggiore e a questo dobbiamo affiancare ancora di più un rigoroso rispetto delle prescrizioni sulla sicurezza. Questa fase di apertura non significa “liberi tutti”, è una fase delicata che va affrontata con lo stesso impegno con il quale abbiamo affrontato il periodo della chiusura totale. Dobbiamo adottare gli stessi comportamenti responsabili, ci attende una fase molto importante nella quale sarà fondamentale mantenere alta la guardia.  I comportamenti scorretti rischiano infatti di farci tornare indietro con danni che tutti noi vogliamo evitare”.




Tavolo di confronto con Parti sociali per il rilancio del territorio. Domani 15 maggio 10.30 sala Angioy del palazzo della Provincia

Un percorso di condivisione con la più ampia partecipazione possibile per il rilancio del territorio. È l’obiettivo dichiarato con cui l’Amministratore Straordinario  della Provincia di Sassari, Pietro Fois, aderendo in modo convinto alla richiesta delle parti sociali  ha convocato   per domani – venerdì 15 maggio – alle 10.30 nella sala Angioy del palazzo della Provincia un primo incontro con tutti i firmatari della lettera.
Data l’importanza dell’argomento per le sue possibili ricadute per il territorio, la vostra presenza è particolarmente gradita.
Si  allega  la  nota di convocazione dell’Amministratore  e la lettera delle parti sociali.
Lettera di Convocazione Tavolo



Porto Torres: sia sospeso il provvedimento di chiusura della Sede della Soprintendenza

Al seguito della notizia sulla chiusura della Sede Operativa della Soprintendenza ABAP di Porto Torres, il capogruppo dei Riformatori Sardi in consiglio regionale Aldo Salaris ha presentato, al Presidente Solinas e all’Assessore competente, una mozione nella quale si chiede un intervento presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. L’allarme era stato lanciato lo scorso gennaio da Franco Satta e Rossana Carbone, coordinatori cittadini dei Riformatori di Porto Torres, i quali avevano espresso perplessità e forte preoccupazione per il futuro del preziosissimo patrimonio archeologico: «In assenza di un presidio per la sorveglianza e la prevenzione dei resti archeologici della Colonia Romana di Turris Libisonis, ci chiediamo come potrà essere garantita la tutela di una situazione complessa determinata dalla presenza di una città pluristratificata». Oggi, spiegano Satta e Carbone, «la mozione presentata dai nostri rappresentanti regionali è finalizzata a sospendere il provvedimento e attivare un tavolo tecnico con le istituzioni e le parti sociali per ricercare soluzioni alternative alla chiusura della sede operativa».

Satta e Carbone precisano che non si tratta di una posizione “per partito preso”, ma il frutto di una precisa valutazione pertinente alla situazione attuale, alle potenzialità inespresse dal territorio e alle prospettive future di sviluppo dove la Soprintendenza riveste una fondamentale importanza rapportata all’enorme e prezioso patrimonio archeologico presente nell’area urbana e periurbana di Porto Torres. «Il percorso avviato oltre quarant’anni fa tra la comunità di Porto Torres e la Soprintendenza – raccontano – ha condotto a grandi, ed in qualche caso insperati, risultati che hanno aperto la strada a nuove prospettive. Infatti, nel progetto dei Riformatori c’è la sottoscrizione di un accordo fra il Comune, la Soprintendenza e il Polo Museale della Sardegna per la gestione, la valorizzazione, la tutela e la conservazione dei Beni Culturali di Porto Torres».

I Riformatori puntano, in particolare, ad un progetto innovativo che riguarda l’istituzione di un “Parco Archeologico Urbano” che possa integrare la zona del faro, l’area archeologica di Palazzo Re Barbaro e delle Terme Maetzke, l’area del Rio Mannu con il Ponte Romano, ed infine la zona di Marinella con la necropoli Occidentale di Turris Libisonis. Oltre a questo, anche la creazione di un polo di attrazione culturale e turistica che comprende anche il complesso della Basilica di San Gavino e le aree musealizzate sotto Piazza Atrio Metropoli e sotto la gradonata che collega il porto con le due stazioni marittime, non può che favorire un volano virtuoso di eccellenza con sicure ricadute positive sull’occupazione e sull’economia della Città. «Riteniamo di fondamentale importanza – concludono i Riformatori – consentire al Comune di Porto Torres di gestire, insieme alle istituzioni preposte, il suo patrimonio archeologico e accedere così ai finanziamenti nazionali, regionali e comunitari dedicati a progetti di gestione e di sviluppo dei Beni Culturali».




Modello Alghero, Safe in Turism esempio in Regione per la sicurezza nel turismo

Modello Alghero, Safe in Turism esempio in Regione per la sicurezza nel turismo 
Incontro con gli Assessori al Lavoro e al Bilancio per  le proposte nate dall’Unità Tecnica Operativa
Alghero, 14 maggio 2020 – La proposta dell’Unità Tecnica Operativa sul tavolo della Regione. Il documento della struttura voluta dall’Amministrazione comunale per contrastare gli effetti dell’emergenza sull’economia del territorio è stato illustrato oggi dal Sindaco Mario Conoci insieme al coordinatore Mariano Mariani e al componente dell’unità Andrea Delogu,  presidente della Fondazione Alghero, nell’incontro con l’Assessore al Lavoro Alessandra Zedda, con l’Assessore al Bilancio Giuseppe Fasolino, presente il consulente giuridico dell’Assessorato al Lavoro Marco Tedde. Priorità alla proposta Safe in Tourism, il Modello Alghero che la Regione valuta con attenzione in virtù di una validità comprovata dai contributi scientifici del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Sassari coordinato dal Prof. Gavino Mariotti, del quale fa parte il Prof. Giovanni Sotgiu. Un modello originale e innovativo che parte da Alghero al quale si guarda con attenzione non solo in Sardegna.  Il progetto strategico è parte di un programma complessivo di otto punti, che prevedono misure di aiuto alla nostra economia e alle nostre imprese, tra le quali:  il ripensamento della cassa integrazione, l’abbattimento degli ostacoli burocratici, l’adozione di nuovi strumenti finanziari innovativi ( bond, basket bond) e  la proposta dell’introduzione ragionata dell’uso della moneta complementare. Si è parlato anche della necessità di sostenere il nostro aeroporto in riferimento soprattutto al ripensamento europeo sugli aiuti di Stato in connessione ai flussi del trasporto aereo. Il tutto con un particolare focus sui problemi legati al turismo.  “Un confronto importante con gli assessori regionali – spiega il Sindaco Mario Conoci –  ma soprattutto concreto e produttivo, riguardante un pacchetto di proposte articolato su tutti gli aspetti connessi alla sicurezza, alle misure economiche per le nostre aziende, al sostegno al lavoro, sul quale la Regione ha dimostrato di voler dedicare la massima attenzione”.



Sassari:Nuova ordinanza sindacale

ordinanza sindacale n.35 del 14 maggio 2020_signed




Via libera della Terza Commissione a delibere Giunta anti Covid-19

Cagliari, 12 maggio 2020 – La Commissione Bilancio del Consiglio regionale, all’unanimità, ha espresso parere favorevole alle delibere della Giunta 13/11 e 17/18 approvate rispettivamente il 17 marzo e il 1 aprile 2020 per contrastare l’emergenza Covid-19.

La prima individua misure urgenti a sostegno del sistema produttivo isolano con quattro linee di intervento:

1)    50 milioni di euro del Fondo regionale di garanzia per le PMI gestito dalla Sfirs vengono destinate a forme di garanzia diretta: 25 milioni andranno alle imprese del settore turistico e 25 agli altri settori produttivi.

2)    sospensione del pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti regionali

3)    20 milioni di euro per forme di finanza innovativa: lending, cambiali finanziarie, anticipo di fatture digitale

4)    20 milioni di euro per l’erogazione di finanziamento a condizioni di mercato da parte della Regione tramite Sfirs.

La seconda delibera, invece, estende a tutti i finanziamenti in ammortamento concessi dalla Regione la sospensione dei pagamenti fino al 30 settembre 2020 anche per la quota interessi.

Nei pareri, la Commissione invita la Giunta, visto il tempo trascorso dalla adozione delle due delibere e in considerazione dei nuovi provvedimenti a favore delle imprese, adottati e in via di adozione da parte del Governo nazionale, a una verifica dell’attualità dei provvedimenti e alla loro efficacia in modo da evitare sovrapposizioni con gli interventi statali.

Su questo punto l’assessore Fasolino e il direttore dell’Unità di progetto  per la Programmazione unitaria, Gianluca Cadeddu, hanno rassicurato la Commissione spiegando che le due delibere contengono una clausola che accoglie automaticamente tutti i miglioramenti previsti da norme statali e comunitarie.

Nel corso della seduta gli esponenti dell’opposizione Massimo Zedda (Progressisti), Eugenio Lai (Leu), Alessandro Solinas (M5S) e i consiglieri del Pd Cesare Moriconi e Giuseppe Meloni, hanno invitato l’assessore Fasolino a un maggior coinvolgimento del Consiglio regionale dichiarando la disponibilità della minoranza a fare la sua parte per provare a superare il momento drammatico che la Sardegna si trova ad affrontare. In particolare, le opposizioni hanno insistito sull’opportunità di prevedere un finanziamento a fondo perduto per le piccole e micro imprese della Sardegna nel prossimo provvedimento da 200 milioni di euro che la Giunta si appresta a presentare in Consiglio e su cui si concentra il confronto con la maggioranza.

I Consiglieri di opposizione hanno poi suggerito all’esecutivo una rapida e puntuale ricognizione sul bilancio regionale, in modo da recuperare le somme non impegnate (o che non potranno essere spese) e metterle a disposizioni per gli interventi rivolti al contrasto dell’emergenza Covid-19.  L’assessore Fasolino ha molto apprezzato l’atteggiamento costruttivo delle opposizioni e si è detto d’accordo sulla necessità di una immediata verifica non solo sulle risorse regionali ma anche su quelle europee. Sulle misure a fondo perduto, Fasolino non ha chiuso del tutto le porte alla proposta della minoranza: «Aspettiamo di capire cosa deciderà il Governo. Una volta che il quadro finanziario delle misure a sostegno delle imprese sarà più chiaro allora potremo ragionare su cosa fare coinvolgendo anche altri soggetti come le Camere di Commercio che, in alcuni territori della Sardegna, hanno già pensato a interventi di questo tipo con un attenta analisi del fabbisogno – ha detto Fasolino – bisogna però essere chiari:è vero che le  imprese hanno bisogno di un immediato ristoro per i danni economici subiti ma è ancora più importante pensare a come farle ripartire. Mi piacerebbe che questo Consiglio venisse ricordato come quello che meglio di tutti è riuscito a interpretare le esigenze del momento garantendo un futuro migliore al proprio tessuto economico».

Dubbi su una misura a fondo perduto, invece, da parte del consigliere dei Riformatori Michele Cossa: «Bisogna capire qual è l’obiettivo che si vuole raggiungere. In questo momento la proposta e insostenibile. Se si volessero dare mille euro a ogni piccola o micro impresa servirebbero 80 milioni di euro. Se la cifra invece dovesse aggirarsi tra i 10 e i 15mila euro allora si andrebbe oltre il miliardo».




collaborazione con imprese – le dichiarazioni del Sindaco Mario Conoci

Alghero, 12 maggio 2020 – L’Amministrazione conferma la più ampia e piena disponibilità a collaborare con il settore della ricettività e della ristorazione e pubblici esercizi.  Disponibilità e condivisione sono i criteri con i quali si intende accompagnare questa fase così difficile del comprato economico, una fase che vede Sindaco, Giunta e ogni settore dell’Amministrazione impegnati a creare tutte le condizioni e a percorrere tutte strade affinché le imprese vengano messe in grado di operare, nella considerazione che il solo impegno ed intervento del Comune non potrà essere sufficiente. Le interlocuzioni sono in corso con tutte le categorie, dai pubblici esercizi alle attività del settore della bellezza, a quelle de comparto turistico e del commercio. “Non intendiamo lasciare nulla di intentato – spiega il Sindaco Mario Conoci – e stiamo lavorando con tutti gli assessori per questo,  comprendendo tutta l’apprensione che incombe sui nostri imprenditori. Le proposte avanzate dal comparto, per una buona parte, sono condivisibili, come già detto nel corso dei nostri incontri. Le risposte alle richieste avanzate, lungi dall’essere di semplice soluzione, necessitano di approfondimenti e analisi che non possono essere svolti in poche ore. Siamo consapevoli di trovarci a dover affrontare una crisi epocale rispetto alla quale sono necessari interventi da parte dello Stato, interventi che avrebbero consentito alle imprese di riprendere l’attività, utilizzando tutti gli strumenti economici, fiscali e creditizi a disposizione. Viene confermato quindi l’impegno dell’Amministrazione a valutare ogni proposta che aiuti il comparto, nel contemperamento di tutti gli interessi in campo, e che richiederà un analisi dettagliata caso per caso e rispetto alla quale l’Amministrazione chiede sin da ora una collaborazione propositiva e positiva. Non trascuriamo nessuna delle varie organizzazioni presenti in città con le quali continueremo ad aver un dialogo aperto e ricolto alla soluzione di problemi”.




Emergenza coronavirus, Campus: «Una cura immediata per l’economia e un progetto per la Sardegna che vogliamo»

Terza riunione del tavolo straordinario delle Attività produttive per fronteggiare l’emergenza economica causata dall’epidemia coronavirus, questa mattina nella sala Langiu del Comando. Un incontro «realmente costruttivo», come ha commentato il sindaco Gian Vittorio Campus, che l’ha coordinato, dal quale è emerso un impegno da parte dell’assessore alla Programmazione e Bilancio Giuseppe Fasolino a portare le istanze del territorio in Regione, un territorio che «è stato il primo ad attivarsi per affrontare la crisi economica». E che, come ha concluso il sindaco «ha bisogno per la sua economia di una cura immediata, di una riabilitazione e di una prevenzione», mutuando i termini dalla medicina e paragonando la situazione del Nord Sardegna all’emergenza sanitaria ancora in corso. Valutare dunque l’accesso a crediti a fondo perduto, intesi però in senso ampio: una riduzione o cancellazione di imposte comunali, ad esempio, attraverso cui l’Amministrazione sostiene le attività senza chiedere nulla in cambio; ma questo può essere utile solo nel breve periodo, poi servono politiche che consentano al territorio di ripartire e di non ricadere in nuove crisi. Il primo cittadino ha sottolineato la necessità che anche il mondo della finanza intervenga nel Tavolo straordinario, includendo quindi anche le banche, voce mancante nel dibattito ma fondamentale per tracciare la strada da seguire. E così, rivolto all’assessore Fasolino è stato sancito un impegno: «Noi proseguiremo con questo spazio di confronto, anche con gli istituti di credito, e l’assessore porterà in Regione le esigenze del nostro territorio».

«Siamo pronti – ha concluso il sindaco – a essere la cavia su cui lavorare, visto che siamo stati i primi ad attivarci e a partire in tutta l’Isola con un Tavolo delle Attività produttive per affrontare l’emergenza e considerata la nostra economia diversificata. Da questo territorio bisogna discutere il futuro dell’economia di tutta la Sardegna e decidere che Sardegna vogliamo costruire insieme».

Al Tavolo hanno partecipato il rettore dell’Università di Sassari Massimo Carpinelli, parlamentari del territorio, consiglieri regionali e comunali di maggioranza e opposizione, una rappresentanza della Giunta comunale,della Coldiretti, della Camera di Commercio, Confcommercio, Confagricoltura, Confapi e Confidi, Confartigianato, Confindustria, Cia, Coldiretti, Atp, Cna, esponenti del tessuto imprenditoriale locale e rappresentanti dei centri commerciali naturali.

Numerosi gli interventi: dal consigliere Piero Maieli, presidente della commissione regionale delle Attività produttive, al rettore Massimo Carpinelli, a seguire Achille Carlini di Confidi Sardegna, Marco Porqueddu di Pensa, Gavino Sini della Camera di Commercio, Battista Cualbu della Coldiretti, Matteo Luridiana di Confagricoltura, i consiglieri comunali Fabio Pinna, Daniele Deiana e Laura Useri, Giuseppe Canu delegato territoriale di Confcommercio, Antonio Paoni in rappresentanza dei centri commerciali naturali e Valerio Scanu del Consorzio industriale provinciale di Sassari.

Tanti gli spunti su cui continuare a lavorare: il ruolo fondamentale dell’Università per lo sviluppo del territorio, con un nuovo modello che sfrutti l’innovazione tecnologica e digitale per la produzione, trasformazione e commercializzazione di tutti i prodotti sardi; la necessità da parte delle piccole realtà di conoscere i protocolli di sicurezza per essere pronte a riaprire quando sarà il momento; da tutte le parti l’esigenza di una sburocratizzazione e di uno snellimento delle procedure; valutare la possibilità di prevedere forme di credito a fondo perduto ed eventualmente da quali voci attingere del bilancio pubblico ma anche di immaginare interventi strutturali a favore delle attività produttive per renderle competitive con le sfide di un futuro che ancora non conosciamo.

«Importante momento di confronto quello odierno dove sono emersi spunti importanti- ha dichiarato l’assessore regionale al Bilancio, Giuseppe Fasolino- ora parallelamente alla fase di sostegno, e di “cura” del nostro sistema imprenditoriale, dobbiamo lavorare per far tornare grande la Sardegna, imparando anche dalle criticità che sono emerse a seguito della pandemia e per tutto questo serve che il Governo nazionale sia concretamente al fianco della Regione perché solo così le misure messe in campo potranno realmente essere efficaci».

«Le imprese hanno bisogno di essere aiutate e supportate – ha concluso Fasolino- non soltanto in questa fase, ma dobbiamo avere la capacità di guardare oltre e ripensare a cosa fare nel lungo termine per rendere nuovamente competitive le nostre imprese. Da Sassari deve partire un Tavolo permanente con il mondo delle imprese, le istituzioni, l’università per programmare una nuova ripartenza».