Impatti della Riforma Fiscale in Italia: Come la Nuova IRPEF Potrebbe Influenzare le Diverse Fasce di Reddito

In uno scenario di riforma fiscale prevista per il futuro, si prospetta una possibile variazione dell’IRPEF, che potrebbe portare a un impatto diverso sulle diverse fasce di reddito. Per i redditi più bassi, intorno ai 20.000 euro, si potrebbe verificare una perdita fino a 150 euro o, al contrario, un risparmio fino a 100 euro. Per le fasce di reddito più elevate, tra 50.000 e 60.000 euro, il beneficio sarebbe garantito e oscillerebbe tra un minimo di 260 euro e un massimo di 1.150 euro.

Il governo, che si è dato due anni di tempo per l’intera trasformazione del fisco, mira a mettere in moto questo meccanismo a partire dal 2024. La nuova IRPEF ipotizzata dall’esecutivo prevede il passaggio da 4 a 3 aliquote, con un ampliamento significativo del primo scaglione (23% fino a 15.000 euro di reddito) per ricomprendere un maggior numero di lavoratori dipendenti, come espresso dalla premier Giorgia Meloni. Sebbene i numeri precisi non siano ancora noti, circolano diverse ipotesi.

La Fondazione nazionale commercialisti ha elaborato alcune simulazioni relative all’IRPEF netta per tre diverse tipologie di reddito (dipendente, pensionato e autonomo) e quattro diverse soglie reddituali (20.000, 35.000, 50.000 e 60.000 euro), ipotizzando tre scenari e confrontandoli con la situazione attuale, caratterizzata da 4 aliquote. In un primo scenario, più costoso, si prevede l’abbassamento di sette punti della terza aliquota, mentre in un secondo scenario meno costoso si avrebbe un guadagno per tutti. Infine, una terza ipotesi ancora meno costosa garantirebbe un risparmio per la fascia più bassa e 260 euro per tutti gli altri redditi oltre 28.000 euro.

La Fondazione nazionale commercialisti sottolinea che, in generale, le modifiche ipotizzate comportano guadagni maggiori per i redditi più alti in termini assoluti, ma i guadagni in termini relativi sono maggiori per le fasce più basse. Tuttavia, l’effetto finale dipenderà dalle modifiche apportate alla no tax area e al sistema delle detrazioni e delle altre spese deducibili che potrebbero incidere in maniera significativa anche sui redditi più elevati a seconda delle scelte operate.

Le principali tassazioni in Europa includono:

  1. Imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF)
  2. Imposta sul valore aggiunto (IVA)
  3. Imposta sul reddito delle società (IRES)
  4. Imposte sui salari e contributi previdenziali
  5. Imposte immobiliari e patrimoniali
  6. Imposte ambientali (es. carbon tax)
  7. Imposte sui capitali e sulle transazioni finanziarie.

Elenchiamo ora le principali tassazioni in alcuni paesi europei:

  1. Germania:

    • Aliquota minima: 14%
    • Aliquota massima: 45%

  2. Francia:

    • Aliquota minima: 0%
    • Aliquota massima: 45%

  3. Regno Unito:

    • Aliquota minima: 0%
    • Aliquota massima: 45% (50% in Scozia)

  4. Spagna:

    • Aliquota minima: 19%
    • Aliquota massima: 45%

  5. Italia:

    • Aliquota minima: 23%
    • Aliquota massima: 43%

  6. Paesi Bassi:

    • Aliquota minima: 9,65%
    • Aliquota massima: 49,50%

  7. Svezia:

    • Aliquota minima: 0%
    • Aliquota massima: 57%

Le differenze nelle tassazioni tra i paesi europei mostrano la diversità degli approcci fiscali e la necessità di trovare un equilibrio tra equità e crescita economica.

  1. Thomas Piketty, economista francese e autore del libro “Il capitale nel XXI secolo”, sostiene che un sistema fiscale più progressivo, con aliquote più elevate per i redditi più alti, può ridurre la disuguaglianza economica e promuovere una distribuzione più equa delle risorse.
  2. Joseph Stiglitz, premio Nobel per l’economia, propone di eliminare le esenzioni fiscali e le agevolazioni che favoriscono i ricchi e le grandi imprese, e di introdurre una tassazione più equa e progressiva. Inoltre, suggerisce di aumentare la tassazione delle rendite finanziarie e di introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie per scoraggiare la speculazione e promuovere gli investimenti produttivi.
  3. Paul Krugman, anch’esso premio Nobel per l’economia, sottolinea l’importanza di una tassazione ambientale per affrontare i problemi climatici e incentivare la transizione verso un’economia più sostenibile. Questo tipo di tassazione potrebbe includere una tassa sulle emissioni di carbonio e l’introduzione di incentivi fiscali per le energie rinnovabili e le tecnologie pulite.
  4. Emmanuel Saez e Gabriel Zucman, economisti all’Università della California, Berkeley, sostengono l’introduzione di una tassa patrimoniale progressiva che colpisca le grandi fortune e le eredità. Questo potrebbe contribuire a ridurre la concentrazione della ricchezza e a finanziare servizi pubblici essenziali come l’istruzione e la sanità.
  5. Richard Murphy, economista britannico e sostenitore della trasparenza fiscale, propone una maggiore cooperazione internazionale per combattere l’evasione fiscale e l’elusione fiscale da parte delle multinazionali. Questo potrebbe includere l’introduzione di un’imposta minima globale sulle imprese e una maggiore condivisione delle informazioni tra le autorità fiscali.

Queste sono solo alcune delle idee proposte dagli esperti per rendere il sistema fiscale più giusto ed adeguato al tempo in cui viviamo. La chiave sta nel trovare un equilibrio tra equità, efficienza e sostenibilità, considerando le sfide economiche, sociali e ambientali che affrontiamo oggi.

L’equità fiscale è un concetto cruciale per assicurare che il sistema fiscale sia giusto e non aggravare ulteriormente le disuguaglianze economiche. Tuttavia, è importante considerare anche l’impatto delle tasse sulle dinamiche economiche, poiché tasse eccessive potrebbero frenare la crescita e l’innovazione.

Le politiche fiscali di Ronald Reagan e Margaret Thatcher negli anni ’80 offrono un interessante punto di riferimento storico in merito all’equilibrio tra equità ed efficienza economica. Entrambi i leader hanno promosso un approccio liberista, riducendo le aliquote fiscali e favorendo la deregolamentazione per stimolare la crescita economica e l’imprenditorialità.

Reagan, attraverso la sua politica economica nota come “Reaganomics”, ha attuato tagli significativi alle aliquote fiscali, riducendo la tassazione per le fasce di reddito più elevate, nella convinzione che queste misure avrebbero incoraggiato gli investimenti e creato nuovi posti di lavoro. Allo stesso modo, Thatcher ha portato avanti un’agenda liberista nel Regno Unito, privatizzando le imprese statali e riducendo la tassazione sul reddito e sulle imprese.

Tuttavia, queste politiche hanno avuto effetti controversi sulle società di entrambi i paesi. Se da un lato la riduzione delle tasse ha favorito la crescita economica e l’espansione del settore privato, dall’altro ha contribuito ad accentuare le disuguaglianze tra ricchi e poveri, poiché i benefici sono stati in gran parte appannaggio delle classi più abbienti.

Durante i governi di Ronald Reagan negli Stati Uniti (1981-1989) e Margaret Thatcher nel Regno Unito (1979-1990), si sono verificati cambiamenti significativi nelle economie di entrambi i paesi. Di seguito sono riportati alcuni dati statistici chiave che caratterizzano questi periodi:

Stati Uniti:

  1. Crescita del PIL: La crescita media annuale del PIL durante l’amministrazione Reagan è stata dell’3,5%. Il PIL degli Stati Uniti è passato da circa 3.127 miliardi di dollari nel 1980 a circa 5.657 miliardi di dollari nel 1989 (fonte: Bureau of Economic Analysis).
  2. Disoccupazione: La disoccupazione è passata dal 7,5% nel 1980 al 5,3% nel 1989, con un picco del 10,8% nel 1982 (fonte: Bureau of Labor Statistics).
  3. Inflazione: L’inflazione è diminuita notevolmente durante l’amministrazione Reagan, passando dal 13,5% nel 1980 al 4,8% nel 1989 (fonte: Bureau of Labor Statistics).

Regno Unito:

  1. Crescita del PIL: La crescita media annuale del PIL durante il governo di Thatcher è stata dell’2,3%. Il PIL del Regno Unito è passato da circa 347 miliardi di sterline nel 1979 a circa 569 miliardi di sterline nel 1990 (fonte: Office for National Statistics).
  2. Disoccupazione: La disoccupazione nel Regno Unito è aumentata durante il governo di Thatcher, passando dal 5,3% nel 1979 all’8,7% nel 1990, con un picco del 12,0% nel 1984 (fonte: Office for National Statistics).
  3. Inflazione: L’inflazione nel Regno Unito è diminuita nel corso degli anni ’80, passando dal 13,4% nel 1979 al 7,0% nel 1990 (fonte: Office for National Statistics).

La lezione che possiamo trarre da queste esperienze storiche è che l’equilibrio tra equità fiscale e crescita economica è un aspetto fondamentale da considerare nella progettazione di un sistema fiscale. È importante trovare un punto di equilibrio tra la necessità di garantire un’adeguata redistribuzione della ricchezza e quella di incentivare l’imprenditorialità e gli investimenti senza soffocare l’economia.

L’equità fiscale è un obiettivo cruciale, ma è fondamentale affrontarlo con attenzione per evitare di pregiudicare la crescita economica e l’innovazione. La sfida sta nell’implementare un sistema fiscale che sia giusto, sostenibile ed efficiente, tenendo conto delle lezioni apprese dalle esperienze storiche come quelle di Reagan e Thatcher.




Riforma fiscale, ecco la delega al governo




Tari, riduzione per utenze domestiche con disagio economico

Sul sito www.comune.sassari.it è pubblicata la piattaforma web attraverso la quale i contribuenti, beneficiari al 1 gennaio 2023 delle misure nazionali (Reddito o Pensione di Cittadinanza) o regionali (Reis) di contrasto alla povertà, possono presentare istanza di riduzione Tari 2023. La domanda potrà essere presentata dal 6 febbraio al 24 marzo 2023. Non saranno prese in considerazione le richieste arrivate oltre i termini o con modalità diverse da quelle stabilite per la registrazione.
Per gli aventi diritto alla riduzione, il Comune – acquisite e verificate le relative informazioni – invierà avviso di pagamento con l’importo ridotto dovuto per la corrispondente annualità.
Gli uffici ricordano che la riduzione riguarda la sola parte variabile della tariffa, mentre è sempre dovuta la parte fissa. Il finanziamento avviene compatibilmente con le risorse finanziarie a tal fine disponibili nel bilancio. In caso queste non siano sufficienti a soddisfare tutte le richieste, si procederà dando priorità ai nuclei con certificazione Isee più bassa, fino a esaurimento delle risorse disponibili. In caso di ex aequo nell’ultima posizione finanziabile, le risorse residue saranno ripartite per un uguale importo su tutti i nuclei collocatisi ex aequo.




Dal successo dello Sportello online Tari nasce lo Sportello online Tributi

«I miei più sinceri complimenti per l’introduzione del servizio, di estrema utilità (anche nei riguardi delle persone con disabilità) e per la preparazione del personale». «Dovrebbe esserci un servizio così per tutti gli uffici del comune» e ancora: «Appuntamento preciso e impiegata molto gentile e preparata. Sono veramente soddisfatta». Sono soltanto alcune delle recensioni che gli utenti hanno lasciato sul servizio di Sportello online Tari. Visti i risultati (con un punteggio di soddisfazione pari a 3.8 su 4) l’Amministrazione comunale ha deciso sia di potenziarlo sia di estenderlo anche alle pratiche dell’Imu, diventando così “Sportello online Tributi”. È già possibile prenotare il proprio appuntamento online e sfruttare la finestra temporale molto più ampia per le pratiche Tari che partirà da lunedì 6 febbraio: lunedì mercoledì e giovedì dalle 8,30 alle 11,30, e il martedì dalle 15 alle 16,30. Dalla stessa data la possibilità di utilizzare i servizi online sarà estesa anche allo sportello per l’Imu, con gli stessi orari. Tutti i particolari sono stati presentati oggi, I febbraio, durante una conferenza stampa a cui hanno partecipato l’assessore al Bilancio e Tributi Carlo Sardara, il dirigente del settore Mario Mura e i funzionari.
Il servizio è partito nel 2022, fortemente voluto dall’allora assessore all’Innovazione tecnologica Gabriele Mulas e da quello al Bilancio Carlo Sardara, che ne ha subito colto le potenzialità. L’obiettivo era stabilire e rafforzare un rapporto costante e continuativo con i cittadini e con le imprese. Fare in modo che questi non dovessero andare in Comune per sbrigare le pratiche, ma fosse il Comune a recarsi da loro.
Lo “Sportello online Tari”, una videochiamata tra dipendente pubblico e utente, offre un’interazione con i cittadini efficace e immediata, per ricevere assistenza ed eseguire operazioni da remoto senza la necessità di recarsi fisicamente presso gli Uffici “mettendosi in coda”. Attraverso questo strumento i cittadini possono scegliere tra servizi digitali, tramite soluzioni di videoconferenza, assecondando così esigenze di economicità in termini di tempo e soddisfacimento delle loro esigenze. Ancora, gli stessi cittadini possono dialogare e chiedere assistenza in modo semplice e veloce da pc, smartphone o tablet, senza la necessità di muoversi da casa. Lo “Sportello online Tari” consente di relazionarsi con l’Amministrazione comunale in tempo reale, con la possibilità di svolgere le stesse operazioni disponibili allo sportello fisico: guidati e supportati dall’operatore preposto si possono presentare dichiarazioni relativamente alla propria posizione tributaria (iscrizioni, variazioni, cancellazioni), ottenere documenti, verificare la situazione dei pagamenti, etc.. Sono modelli di servizio molto più sostenibili, che evitano inutili file e perdite di tempo, anche nel traffico cittadino per il solo fatto di muoversi di ufficio in ufficio.
Dalla data di attivazione del servizio a tutt’oggi le prenotazioni al servizio online Tari sono state 283. Si è partiti dai 19 appuntamenti a maggio fino ad arrivare a un massimo di 50 appuntamenti a luglio e agosto, in coincidenza con l’emissione della lista ordinaria di fatturazione Tari annualità 2022.
La rilevazione della soddisfazione espressa dagli utenti che hanno usufruito del nuovo servizio ha fatto riscontrare un indice di gradimento molto elevato (3,8 punti su un massimo di 4), con commenti positivi generalizzati su tutti i parametri oggetto di valutazione.




Alghero, tributi comunali: botta e risposta Sindaco e opposizioni, I comunicati integrali

L’invio delle ingiunzioni da parte della Step, la società a suo tempo incaricata dell’accertamento e riscossione coattiva dei tributi, connotata da una condotta particolarmente aggressiva in un momento di emergenza economica, consolida la bontà dell’iniziativa dell’Amministrazione Conoci che non ha rinnovato il contratto affidatogli  dalla precedentemente Amministrazione. Gestione diretta e rilancio della Secal, sono questi invece gli obbiettivi di mandato che si stanno perseguendo per attuare un sistema di riscossione vicino ai cittadini, fermo restando il dovere di tutti al pagamento dei tributi.   

Assistenza ai contribuenti e rilancio della Secal. Due linee di intervento prioritarie dell’Amministrazione Conoci con l’Assessorato alle Finanze guidato da Giovanna Caria.

Alghero, 21 febbraio 2022 – “Il nostro unico obiettivo è sempre stato quello di tutelare insieme i nostri cittadini e le entrate comunali, e per farlo pensiamo sia necessario, soprattutto in questo periodo, che la gestione della riscossione dei tributi sia equilibrata e rispettosa e non certo aggressiva e volta principalmente al profitto. Per questo si è resa necessaria e giusta la scelta di gestire direttamente ogni fase della riscossione sottraendola opportunamente al soggetto  privato individuato dalla precedente amministrazione”, afferma il sindaco Mario Conoci.
E’ di questi giorni la notizia dell’invio di ingiunzioni da parte della Step, la società a suo tempo incaricata dell’accertamento e della riscossione coattiva dei tributi locali. In questi giorni gli uffici stanno assistendo i contribuenti, verificando le posizioni esecutive che vengono segnalate direttamente tramite l’Ufficio Tributi e la Secal. Nello specifico, si tratta di atti esecutivi conseguenti ad accertamenti non opposti. 
“Una condotta da sempre attuata dalla Step, sia prima che dopo la pandemia – ricorda l’Assessore al Bilancio, Finanze e Tributi, Giovanna Caria –, condotta particolarmente aggressiva in un momento di emergenza economica e che consolida, benché non ce ne fosse bisogno, la bontà della scelta di non rinnovare il contratto alla Step”. 
Rilancio della Secal. spiega l’Assessore alle Finanze : “L’Amministrazione Comunale lavora anche per portare a termine uno degli obiettivi di mandato, il rilancio della Secal. E’ in via di definizione l’attività istruttoria dell’Ufficio Tributi e della Secal relativa al nuovo contratto che prevede la reinternalizzazione dell’attività di riscossione coattiva, la riorganizzazione dell’ufficio e il completamento dell’informatizzazione e della formazione. Si tratta di attività avviate fin dai primi mesi dell’insediamento. A breve il tutto sarà portato all’attenzione del Consiglio Comunale. Il rilancio della Secal – precisa Giovanna Caria –  consentirà una gestione dell’attività di accertamento e riscossione secondo modalità consone ad una amministrazione vicina ai cittadini, fermo restando il dovere di tutti a contribuire al pagamento dei tributi” 
Nuova sede. Previsto anche il trasferimento nella nuova sede, individuata nei locali di via Michelangelo, alle spalle dello stadio Mariotti e limitrofa alla sede dell’altra partecipata del Comune di Alghero, la società In House. Per arrivare a questo obiettivo l’Amministrazione ha destinato 300mila euro da Bilancio e ora è stata affidata la progettazione. Secondo il cronoprogramma stilato dagli uffici dell’Assessorato alle Opere Pubbliche l’inizio dei lavori è previsto per maggio. 

STEP E COMUNE: BASTA AL CHIAGNI E FOTTI DI CONOCI

Le prese in giro hanno un limite, o perlomeno dovrebbero averlo, ma a quanto pare il Sindaco Conoci e l’Assessora Caria non lo conoscono. Continuare a sentir raccontare questa favola secondo cui da un lato c’è la cattiva società di riscossione e dall’altro il buon Comune non è più sopportabile. Il “chiagni e fotti” conociano ha sinceramente stufato.
Conoci e la sua delfina si sono presto dimenticati dello “Stop alla Step” della propaganda elettorale della destra e hanno scelto scientemente di non rescindere il contratto con la società di riscossione anche se, come spesso spiegato, vi erano probabilmente gli estremi per una risoluzione anticipata.
Non solo, quando in consiglio l’opposizione ha portato in votazione una mozione che chiedeva che non venissero inviate cartelle di annualità non a rischio prescrizione (anche per consentire agli algheresi di usufruire del ravvedimento lungo introdotto dal governo) l’Assessora e il Sindaco hanno dato ordine ai consiglieri di maggioranza di bocciare la mozione.
Le cartelle che arrivano in massa ancora oggi nelle case e nelle aziende algheresi non sono un caso, tutto ciò avviene perché in modo cinico il Sindaco ha scelto di non rinunciare all’azione della società di riscossione per incrementare le casse comunali. Anche se questo coincideva e coincide con un periodo di gravissima crisi economica conseguente alla pandemia.
Le casse del comune di Alghero, grazie alla riscossione coattiva, in questi anni hanno visto entrate di milioni inaspettati (che, peraltro, non capiamo perché il comune non investa almeno per una manutenzione straordinaria delle strade della Gruviera del Corallo…), perché quello che va ricordato è che dalle azioni della Step a incassare risulta essere soprattutto il Comune.
Ecco perché questo continuo piangere e manifestare la vicinanza ai cittadini mentre con l’aiuto della società di riscossione si fa di tutto per mettere la mano nelle loro tasche ha decisamente stufato. Basta davvero.

Pietro Sartore
Valdo Di Nolfo
Gabriella Esposito
Raimondo Cacciotto
Ornella Piras
Mario Bruno
Mimmo Pirisi




CASTELSARDO, ARRIVA LA RIDUZIONE DELLA TARI PER GLI ESERCIZI PUBBLICI

CASTELSARDO, ARRIVA LA RIDUZIONE DELLA TARI PER GLI ESERCIZI PUBBLICI
Il provved
imento è stato adottato durante l’ultimo consiglio comunale; la minoranza ha abbandonato l’aula

CASTELSARDO – È stata approvata, durante l’ultimo consiglio comunale la delibera che prevede la riduzione delle tariffe della Tassa sui Rifiuti per le utenze non domestiche. Il provvedimento, limitatamente all’anno di imposta 2021, rientra fra le agevolazioni messe in campo per attenuare le minori entrate dovute all’emergenza pandemica dovuta al Covid-19. Le agevolazioni sono nella misura del 35% per le attività facenti parte del comparto non domestico come gli alberghi, sia quelli con annesso ristorante o meno, ma anche per i bar, caffè e pasticcerie che nell’anno 2020 non hanno beneficiato dell’agevolazione Covid-19 previste dalle tariffe in vigore lo scorso anno.

Per le attività che invece ne hanno usufruito anche lo scorso anno, la scontistica per il 2021 sarà pari al 20%. Godranno invece della riduzione del 100% dell’imposta i locali destinati allo svolgimento delle attività di palestra, discoteca e sala giochi.
Sono previste anche riduzioni del 20% per negozi vari e di abbigliamento, calzature ed, in diversa percentuale, per carrozzerie, autofficine, parrucchieri, botteghe, edicole, tabaccai, farmacie, uffici etc.

Il provvedimento è stato approvato durante la seduta di consiglio comunale del 25 Giugno scorso, con i voti favorevoli solo della maggioranza mentre i due gruppi d’opposizione hanno abbandonato l’aula.
Anche lo scorso anno, sempre con i soli voti della maggioranza, era stata votata una riduzione del 15% sia per le utenze domestiche che per le utenze non domestiche.

“Anche quest’anno siamo riusciti ad agevolare le attività maggiormente colpite dall’emergenza, sia attraverso contributi ministeriali che con fondi propri del bilancio comunale – dichiara l’assessore al bilancio Raffaela Posadino – L’attenzione verso le attività economiche, e verso le difficoltà che stanno subendo a causa della pandemia ancora in corso, è diventata purtroppo, uno dei fulcri della nostra attività amministrativa. Lo scorso anno avevamo infatti già previsto sensibili riduzioni tariffarie e la rateizzazione dei tributi per agevolare gli utenti”.

Le scadenze per il pagamento di quanto dovuto, al netto della detrazione, sono fissate al 30 Settembre per la prima rata, 31 Ottobre per la seconda rata, 30 Novembre per la terza e 31 Gennaio 2022 per la quarta frazione. Chi invece decide di versare l’intero tributo in un’unica quota, dovrà farlo entro il 30 Novembre.

“Per la prima volta Castelsardo ha raggiunto e superato la soglia del 75% sulla differenziazione dei rifiuti – sottolinea l’assessore all’ambiente Roberto Fiori – anche questo incentivo economico, che segue quello dello scorso anno, deve essere una spinta ad un’attenzione sempre maggiore alla differenziata dei rifiuti”.

“Come amministrazione siamo attenti ad ogni tipo di agevolazione – conclude il sindaco Antonio Capula – al fine di favorire la ripresa economica per ogni categoria”.




Riduzioni Tari per utenze non domestiche

Per finanziare le categorie interessate dalle chiusure obbligatorie o dalle restrizioni anti-Covid, il Governo ha previsto riduzioni della Tari (Tassa Rifiuti), soltanto per utenze non domestiche. Tuttavia, per procedere è necessario attendere l’emanazione di un apposito decreto ministeriale, previsto entro fine giugno, che quantificherà in maniera puntuale gli importi spettanti a ciascun Comune e ne disporrà l’assegnazione formale. Una prima ipotesi sugli importi spettanti ai Comuni è stata elaborata da Ifel (Istituto per la Finanza e l’Economia Locale), per consentire agli Enti locali una stima iniziale sulle possibili riduzioni massime concedibili.

Nel frattempo, il Settore Bilancio e Tributi sta provvedendo a identificare le categorie di attività interessate dalle chiusure Covid a seguito dei vari Dpcm e ordinanze regionali, per poi elaborare, sulla base dell’effettiva disponibilità di risorse, una proposta di riduzione tariffaria alle attività maggiormente colpite dalle restrizioni obbligatorie, che la Giunta presenterà all’esame e approvazione del Consiglio comunale.

Per questo, poiché è già in corso la postalizzazione degli avvisi di pagamento Tari 2021, sui quali dovranno essere applicate le riduzioni, le attività interessate potranno provvedere al versamento della prima rata comunicata con gli avvisi recentemente inviati. Una volta approvate le relative percentuali di riduzione da parte del Consiglio comunale, si provvederà a inviare un provvedimento di discarico d’ufficio (non sarà dunque necessario presentare istanza) con il calcolo delle agevolazioni, che dovrà essere dedotto dalle rate non scadute, ancora da pagare.




Alghero: GESTIONE DEI TRIBUTI – RITORNO IN MANO PUBBLICA – LA GIUNTA DELIBERA GLI ATTI DI INDIRIZZO



La Secal è pronta a riprendere in mano la riscossione dei tributi, accertamento evasione, riscossione coattiva 

Alghero, 4 maggio 2021– L’obbiettivo dell’Amministrazione di riportare il servizio della gestione delle entrate tributarie ed extra tributarie del Comune di Alghero ad una gestione interna, attraverso la propria Società In House Secal arriva alla definizione. La Giunta prepara il rientro in mano pubblica del sistema delle riscossioni, in previsione della scadenza del contratto di affidamento all’azienda privata che ha ricevuto in appalto la gestione nel 2018 per tre anni. Il contratto con la Step, la società affidataria in concessione dei servizi di formazione banche dati, accertamento evasione, riscossione coattiva e gestione del contenzioso delle entrate comunali scade infatti il prossimo 8 maggio. L’affidamento in house e il rilancio della Secal, prevista dal Dup approvato dal Consiglio comunale nell’ottobre 2020, viene confermata dalla giunta Conoci con la deliberazione n. 104 che riafferma gli obbiettivi della gestione interna avviando le fasi del procedimento che prevedono le valutazioni di congruità economica dell’affidamento e la predisposizione di ogni atto necessario e funzionale alla presentazione della proposta di deliberazione in Consiglio comunale entro il mese di luglio. Nel frattempo, nelle more della adozione e attuazione, le funzioni delegate fino al 8 maggio alla Step resteranno, dal giorno successivo, in capo al Comune di Alghero.




Oggetto: Lettera aperta contratto di affidamento del servizio di accertamento e riscossione coattiva delle entrate tributarie ed extratributarie. La replica delle opposizioni.

Con l’approssimarsi del prossimo 9 maggio giorno a partire dal quale la STEP non potrà più svolgere le attività di accertamento e riscossione coattiva nei confronti dei contribuenti algheresi, a seguito della scadenza del relativo contratto, desidero esprimere alcune considerazioni al riguardo. Lo voglio fare non limitandomi a soffermarmi solo sugli aspetti giuridico-tributari, certo di interpretare l’opinione ed il sentire comune dei contribuenti algheresi.

Posto che esiste un obbligo di legge a carico degli enti locali di riscuotere le entrate tributarie ed extratributarie e che eventuali possibili inadempienze al riguardo comportano la compromissione di interessi della collettività e la lesione dell’interesse pubblico generale costituzionalmente protetto, non si può sottacere che anche lo svolgimento di questa gravosa e spesso odiata attività debba certamente caratterizzarsi e svolgersi secondo comportamenti corretti ed eticamente e moralmente irreprensibili.

Ciò significa che anche nel riscuotere i tributi dai cittadini occorre farlo in un’ottica di leale collaborazione e buona fede, applicando, all’interno di un quadro di legittimità e liceità, le norme tributarie con buonsenso e, soprattutto, con l’unico obbiettivo di incassare quanto dovuto, senza porre in essere azioni aventi finalità punitive o “lucrative”.

Ciò premesso, debbo mio malgrado rilevare, al contrario, come la condotta tenuta dalla concessionaria verso i contribuenti algheresi sia apparsa fin dal principio fortemente aggressiva. Mi riferisco ad esempio, alla prassi di notificare, pare legittimamente, gli avvisi di accertamento anche per periodi d’imposta che non sono a rischio di decadenza o prescrizione e contenenti pretese tributarie cumulative, comprensive di sanzioni ed interessi, relative a cinque annualità. Tale pratica, i cui profili di legittimità continueranno ad essere approfonditi, ha non soltanto obbligato i contribuenti algheresi a far fronte o a opposizioni o a opprimenti sforzi finanziari per estinguere i debiti tributari, ma ha anche impedito loro di accedere ai benefici del ravvedimento operoso.

E ancora, mi riferisco alla prassi di accertare una maggiore IMU sui terreni agricoli considerati, invece, aree fabbricabili e tassati come tali sulla base di quanto previsto dal PRG del Comune di Alghero. Trascurando la circostanza che il nostro strumento urbanistico generale non è stato adeguato al PPR cioè ad uno strumento gerarchicamente sovraordinato. In ambito ICI, infatti, ma ciò è estendibile anche all’IMU, la Corte di Cassazione ha stabilito il principio secondo il quale ai fini della corretta individuazione dell’oggetto d’imposta “area fabbricabile” occorre, non solo, fare riferimento al Piano Regolatore Generale comunale semplicemente adottato, ma anche indagare sull’esistenza di piani programmatici sovraordinati come, ad esempio, quelli derivanti dalla pianificazione paesaggistica regionale, i quali potrebbero rendere l’area del tutto inedificabile ovvero incidere sul suo valore venale (Cassazione nn. 34242/2019, 33012/2019, 23206/2019, 11080/2019, 3421/2019, 12756/2018, 4044/2018, 24122/2017). Sulla base dell’ordine gerarchico della pianificazione territoriale è senz’altro possibile che un terreno risulti edificabile secondo le previsioni dello strumento programmatorio comunale ma soggiaccia a vincoli o prescrizioni tali, regolati da uno strumento programmatorio elaborato da un ente diverso dal Comune, che ne limitano o ne escludono totalmente l’edificazione. Ciò è proprio quanto accade ad Alghero dove il PRG non è stato adeguato al PPR, strumento di programmazione gerarchicamente sovraordinato ad esso, e, pertanto, non è applicabile “sic et simpliciter” ai fini della qualificazione delle aree fabbricabili. Tali considerazioni paiono essere state completamente ignorate da STEP che continua imperterrita ad emettere avvisi di accertamento relativi a terrei agricoli che vengono tassati come aree fabbricabili esclusivamente per la ragione che sono qualificati come tali dal PRG.   

È evidente che l’unico obbiettivo di STEP è la massimizzazione del profitto d’impresa. Tuttavia, ciò non può non tener conto del fatto che la condotta di un concessionario di un servizio pubblico deve essere la medesima che terrebbe l’ente pubblico direttamente. Il compito dell’ente infatti, è esclusivamente quello di riscuotere equamente i tributi locali senza arrecare danno ai contribuenti. Per queste ragioni ritengo che la riscossione dei tributi sia un’attività la cui gestione deve rimanere totalmente in mano pubblica. Per queste ragioni fu costituita la SECAL, una spa a totale partecipazione pubblica i cui unici obbiettivi sono l’equa riscossione dei tributi locali e il perseguimento del pareggio di bilancio. Senza utili da conseguire, dividendi da distribuire e soci privati da remunerare.

Alla luce di tali riflessioni, non sarebbe moralmente corretto e leale permettere che i contribuenti algheresi siano costretti a subire ulteriormente comportamenti che non tengono conto del contesto economico e sociale, ad esempio consentendo l’emissione di avvisi di accertamento anche per il periodo d’imposta 2020. Un periodo d’imposta che si prescrive tra 5 anni per il quale anche lo Stato non ne emetterà prima del 2026. Laddove perfino l’Agenzia delle Entrate concede tempo ai contribuenti per eventualmente regolarizzare e pagare i tributi, la concessionaria emette avvisi di accertamento relativi a periodi d’imposta che si prescrivono fra 4, 5 anni (forse al solo fine di incassare prima possibile gli agi?). Un comportamento non più tollerabile.

Per queste ragioni, confermo e ribadisco la volontà dell’Amministrazione Comunale, di riportare il delicato compito della riscossione tributaria sotto il controllo dell’Amministrazione Comunale tramite la propria società SECAL.

Il Sindaco

LA REPLICA DELLE OPPOSIZIONI                                                                                                

“Il centrodestra in campagna elettorale aveva gridato “Stop alla Step”. L’allora ancora candidato Sindaco, Mario Conoci, diceva al tempo che bisognava assolutamente fermare la Step.

Poi dopo essere stato eletto Conoci cambiò immediatamente idea e in una conferenza stampa disse che la Step non si discuteva, mentre la rescissione del contratto, promessa e garantita prima delle elezioni, non era più una opzione da prendere in considerazione.

Per due anni, fino alla fine naturale del contratto, la società è stata utilizzata dall’Amministrazione per fare cassa e far quadrare il bilancio. Il sindaco non può far certo finta di non sapere che la grande parte degli importi delle cartelle vanno nelle casse del comune e non sono tollerabili prese in giro come quella odierna del Sindaco che come suo solito fa finta di essere un passante e di non essersi reso conto che in un momento come questo gli algheresi, invece dei ristori, ricevevano cartelle. 

Per tutto questo tempo il Sindaco e l’Amministrazione hanno scientemente lasciato che la società inondasse Alghero di accertamenti senza porre alcun freno, senza impartire direttive e senza intervenire davanti a errori diffusi ed evidenti.Tant’è vero che quando abbiamo chiesto di intervenire su questione garage e cantine eliminando le sanzioni l’Amministrazione ha fatto finta di nulla, così come, quando abbiamo  presentato una mozione per limitare avvisi accertamenti ad annualità a rischio prescrizione, la maggioranza, proprio per scelta del Sindaco, ha deciso di bocciare la mozione. 

Ora dopo 2 anni il Sindaco si sveglia e prova anche a far finta che tutto sia successo per caso e non che loro abbiano assecondato questo invio massivo di cartelle, perché utile a far quadrare i conti e a rimpinguare le casse comunali.

A Napoli definirebbero questo tipo di comportamento con un’espressione dialettale piuttosto colorita, ma decisamente efficace: “chiagni e fotti”. 




ENTRATE COMUNALI : INTERVENTO A FAVORE DI FAMIGLIE E IMPRESE – MODIFICA AL REGOLAMENTO PER CONTRASTARE GLI EFFETTI DELLA CRISI

Alghero, 2 aprile 2021– Il Consiglio Comunale interviene con decisione per dare risposte a cittadini e imprese che stanno subendo i pesanti effetti della pandemia sull’economia e sulle famiglie. Si traduce così la modifica al regolamento generale delle entrate comunali approvata oggi: aumenta a fino a 120 delle rate anziché le attuali 72 per le somme dovute sui tributi comunali, in linea con quanto anche l’agenzia delle riscossioni sta facendo, accordando, peraltro, il beneficio della rateizzazione anche a soggetti precedentemente decaduti dall’agevolazione. E inoltre, garanzia fideiussoria non necessaria per chi chiede la rateizzazione. Per i casi di comprovato peggioramento della situazione di difficoltà, la dilazione concessa può essere prorogata, per un ulteriore periodo e fino ad un massimo di ulteriori 48 rate mensili, a condizione che non sia intervenuta decadenza. Per gli importi del debito a partire dai 20.000 euro, la proroga della dilazione potrà essere concessa previa presentazione di un piano di rientro redatto da un professionista corredato da garanzia. E ancora, nessuna erogazione di sanzioni nel caso di accertamento tributario in cui c’è incertezza sull’applicazione tributaria. In questo caso, ovvero di applicazione controversa, viene pagato solo l’importo dell’imposta. Modifica anche per la definizione dei versamenti in caso dilazione dei pagamenti: in caso di mancato pagamento, dopo sollecito, la decadenza dai benefici avviene dopo 6 rate anche non consecutive ( al posto di due ) e nell’arco di dodici mesi ( al posto di sei ).   La pandemia ha acuito le difficoltà economiche, e il regolamento così deliberato è frutto di proposte da parte dei gruppi di maggioranza ( Forza Italia, Fdi, Gruppo Misto, Udc, Noi con Alghero ) e dei gruppi di opposizione, che hanno integrato la proposta della Giunta all’ordine del giorno, mirata a sostenere i comparti produttivi cittadini in sempre più evidente crisi. “Abbiamo fatto quanto  possibile per andare incontro alle imprese e alle famiglie in questo momento di grande difficoltà, tenendo comunque presente il dovere di tenere in equilibrio i conti pubblici e l’erogazione dei servizi ai cittadini. C’è stata una grande unità di intenti per il raggiungimento di questo obbiettivo che va sicuramente evidenziata e che dimostra quanto sia di estrema urgenza intervenire in questo momento di difficoltà”, spiega il Sindaco Mario Conoci.  Unanimità per la gran parte delle proposte prevenute, una sintesi che mette in campo quanto di più favorevole nei confronti della città. “L’obbiettivo era quello di dare il massimo per intervenire con forza attraverso misure di contenimento della crisi, con la più ampia condivisione. Con questo intervento abbiamo messo tutti nelle condizioni di pagare le tasse, in correlazione al momento, cercando di tutelare imprese e fasce più deboli della popolazione, salvaguardando i conti pubblici”, specifica l’Assessore alle Finanze Giovanna Caria.