A Cagliari due giornate con i “Pittori di sentimenti”

Sabato si va alla scoperta di Zurlini e Sorrentino e domenica omaggio a De Sica.

L’iniziativa è organizzata da L’Alambicco in collaborazione con La macchina cinema.

Sandra Marti, Jean Gili, Piero Spila e Alessandro Macis guideranno all’analisi di documentari, libri e film

CAGLIARI. Due giornate dedicate ai “Pittori di sentimenti” quali Valerio Zurlini e Paolo Sorrentino, con uno speciale omaggio al grande Vittorio De Sica per i cinquant’anni dalla morte. L’associazione culturale L’Alambicco in collaborazione con La macchina cinema, con il sostegno della Regione Sardegna, organizza a Cagliari il 7 dicembre alle 18, nella sala Stampace dell’Hotel Regina Margherita (in viale Regina Margherita 44,) la proiezione di due documentari, alla presenza dei registi Sandra Marti e Jean Gili, “Valerio Zurlini, peintre des sentiments” (2023) e “Le monde de Paolo Sorrentino” (2019). Coordina l’incontro il direttore artistico dell’Alambicco, Alessandro Macis.

Valerio Zurlini è uno di quei grandi registi italiani, oggi troppo spesso dimenticato. La profondità della sua opera lo denota come straordinaria guida per gli interpreti e come attento conoscitore dell’arte pittorica italiana, un autore in grado di dipingere il malessere di un continente che usciva devastato dalle guerre mondiali.

Con il documentario su Paolo Sorrentino, l’unico fino a questo momento dedicato al cineasta, si è cercato di capire come attraverso i soggetti dei suoi film, reali o immaginari, il regista abbia saputo creare un suo mondo, diventando, per le nuove generazioni, il maggiore rappresentante del cinema italiano contemporaneo.

Domenica 8 dicembre a partire dalle 17.30, nella sala Villanova dell’Hotel Regina Margherita di Cagliari (viale regina Margherita 44), l’omaggio a Vittorio De Sica per i cinquant’anni dalla morte propone la presentazione del volume “Tutto su Vittorio De Sica. Autore, attore, seduttore, a cura dei critici cinematografici Jean Gili e Piero Spila, edito da Gremese nel 2024.

Autore di capolavori indimenticabili della storia del cinema e protagonista dello star-system internazionale, Vittorio De Sica è stato un insuperato direttore di attori: nei suoi film spiccano interpreti come Sophia Loren e Marcello Mastroianni, Peter Sellers e Shirley MacLaine, Faye Dunaway, Richard Burton e tanti altri. A cinquant’anni dalla morte (avvenuta in Francia il 13 novembre 1974), l’opera di De Sica è ancora ricca di stimolo e sorprese, e offre la possibilità di approfondire e apprezzare ulteriormente un artista che tra luci e ombre ha segnato lo spettacolo e la cultura del XX secolo. Più dei critici, sono stati i registi ad amare ed esaltare De Sica. In primis Charlie Chaplin, che si riconosceva fratello di quel cinema e di quei film.

I curatori dell’opera dialogheranno con lo storico e critico cinematografico Giuseppe Mattia. Seguirà la proiezione del film Il giudizio universale, realizzato da De Sica nel 1961.

Gli ospiti

Sandra Martì, collaboratrice delle riviste francesi “Jeune Cinéma” e “Etudes cinématographiques”, è autrice di numerose pubblicazioni sul cinema tra cui Claude Sautet e La Totale. Per due anni ha filmato tutti gli spettacoli del Théâtre de la ville de Paris. Ha curato la regia di documentari su Paolo Sorrentino, Bruno Cremer e Valerio Zurlini.

Jean Antoine Gili è un regista, storico e critico cinematografico francese. Attualmente è professore emerito all’Università di Parigi 1 Pantheon-Sorbona. È tra i massimi esperti di cinema italiano d’oltralpe.

Piero Spila, già direttore della rivista specializzata Cinecritica, svolge attività critica e saggistica dalla fine degli anni Sessanta collaborando con varie testate. Ha insegnato Storia e linguaggio del cinema ed ha al suo attivo numerose monografie su registi (Pasolini, Bertolucci,…) e su film famosi (Aurora, Il gattopardo, Johnny Guitar,   Straub /Huillet, …).

Per informazioni: [email protected] – tel. 3280615046 – 3280951378




Sandro Petraglia a Cagliari per il Premio alla Carriera L’Alambicco

Venerdì 6 dicembre il grande sceneggiatore, scrittore e critico cinematografico ritirerà il prestigioso riconoscimento e sabato mattina condurrà un seminario di sceneggiatura rivolto agli appassionati di cinema

Cagliari. Sandro Petraglia è considerato uno dei più importanti e prolifici sceneggiatori italiani, con una vasta filmografia e innumerevoli collaborazioni con alcuni dei più rappresentativi registi italiani. Venerdì 6 dicembre alle 20 Petraglia farà il suo ingresso nella Sala Castello dell’hotel Regina Margherita (viale Regina Margherita 42 – accesso esterno all’hotel), a Cagliari, dove parteciperà alla cerimonia di conferimento del Premio alla Carriera. Un premio che l’associazione culturale L’Alambicco destina ogni anno a figure prestigiose del cinema. Lo hanno già ricevuto personalità del calibro di Rosi, Monicelli, Cavani, Scola, Avati, Faenza, Leconte, Saura, Verdone, Amelio, Sartoria Tirelli, Labate, Antonutti, e altri. Nel corso della serata lo sceneggiatore verrà omaggiato con un concerto eseguito al pianoforte dal maestro Romeo Scaccia, e quindi dialogherà con il pubblico rispondendo alle domande dello storico e critico cinematografico francese Jean Gili, della regista Wilma Labate e del presidente dell’Alambicco Alessandro Macis.

Sabato 7 dicembre, dalle 10 alle 13, il maestro terrà un seminario di sceneggiatura nella Sala Stampace (viale Regina Margherita 44). L’ingresso è libero e gratuito per tutti gli eventi. Per gli organizzatori è stato di fondamentale importanza offrire al pubblico appassionato di cinema, a scrittori e registi, a studenti delle scuole superiori e universitari, l’opportunità di confrontarsi con Petraglia in persona.

Ha scritto storie che hanno decretato il successo di pellicole quali “Bianca” e “La messa è finita” per Nanni Moretti; “Mery per sempre” e “Il muro di gomma” per Marco Risi; “Il portaborse”, “Domani accadrà”, “Arriva la bufera”, “Mio fratello è figlio unico”, “La scuola”, “La nostra vita”, “I piccoli maestri”, “Anni felici”, “Io sono tempesta” nel lungo sodalizio con Daniele Luchetti; “Il toro”, “Vesna va veloce” per Carlo Mazzacurati; “La tregua” per Francesco Rosi; “Educazione siberiana” per Gabriele Salvatores; “La meglio gioventù”, “Pasolini un delitto italiano”, “Quando sei nato non puoi più nasconderti”, “Romanzo di una strage” per Marco Tullio Giordana; “Romanzo criminale” e “L’ombra di Caravaggio” per Michele Placido; “Domenica” e “La mia generazione” per Wilma Labate; “Suburra” per Stefano Sollima; La guerra degli Antò e Piano, solo per Riccardo Milani. Tutti film rimasti impressi nell’immaginario di un pubblico eterogeneo, per età, interessi culturali e gusti personali. I film scritti da Petraglia offrono uno spaccato della perizia dello sceneggiatore, capace di variare temi e generi con grande maestria: dal dramma storico alla commedia, passando per il thriller, la storia d’Italia, in particolare la seconda metà del Novecento, è protagonista indiscussa. Petraglia tratteggia la società italiana tra vizi e virtù, raccontandone le pieghe più nascoste, intime, e innesta la finzione alla realtà storica, costruendo dei film in cui i protagonisti, le loro vicende pubbliche e private, sono perfettamente inserite nel contesto sociale, politico ed economico dell’epoca narrata e ne riflettono crisi e sussulti. Che si tratti di raccontare la criminalità organizzata, con i suoi accesi scoppi di violenza, o le tragicomiche falle del sistema scolastico italiano, e ancora, la corruzione della politica tra le stanze del potere a Roma, o una storia d’amore improbabile, ma non per questo meno romantica o emozionante, Sandro Petraglia sfrutta il potere delle parole con pienezza di significato.

Per informazioni scrivere all’indirizzo email [email protected] o contattare i numeri 3280615046 – 3280951378.




A Cagliari la retrospettiva “Sandro Petraglia. Scrittore per il cinema”

Dal 2 novembre al 14 dicembre a Cagliari L’Alambicco presenta la proiezione di quattordici film scritti da uno dei più importanti e prolifici sceneggiatori italiani che il 6 dicembre riceverà il Premio alla carriera

Cagliari. Sabato 2 novembre alle 17.30, negli spazi della Sala Villanova dell’hotel Regina Margherita, sarà inaugurata la retrospettiva cinematografica “Sandro Petraglia. Scrittore per il cinema” (fino al 14 dicembre) che per il 2024 l’associazione culturale L’Alambicco ha scelto di dedicare a uno dei più importanti e prolifici sceneggiatori italiani. Un autore che nella sua vasta filmografia vanta prestigiose collaborazioni con alcuni tra i registi italiani moderni più rappresentativi, per i quali ha scritto numerosi titoli rimasti impressi nell’immaginario di un pubblico eterogeneo, per età, interessi culturali e gusti personali.

L’evento inaugurale di sabato alle 17.30 prenderà il via con la proiezione del film “Bianca” di Nanni Moretti (1984, 96’), con l’introduzione del critico cinematografico Piero Spila, per proseguire alle 20 con la proiezione del film “Mery per sempre” di Marco Risi (1989, 102’), introdotto dal critico cinematografico Franco Montini.

I 14 film inseriti in rassegna, tutti introdotti da critici, docenti, e operatori culturali, offrono uno spaccato della perizia dello sceneggiatore, capace di variare temi e generi con grande maestria: dal dramma storico alla commedia, passando per il thriller, la storia d’Italia, in particolare la seconda metà del Novecento, è protagonista indiscussa.

Petraglia tratteggia la società italiana tra vizi e virtù, raccontandone le pieghe più nascoste, intime, e innesta la finzione alla realtà storica, costruendo dei film in cui i protagonisti, le loro vicende pubbliche e private, sono perfettamente inserite nel contesto sociale, politico ed economico dell’epoca narrata e ne riflettono crisi e sussulti.

Che si tratti di raccontare la criminalità organizzata, con i suoi accesi scoppi di violenza, o le tragicomiche falle del sistema scolastico italiano, e ancora, la corruzione della politica tra le stanze del potere a Roma, o una storia d’amore improbabile, ma non per questo meno romantica o emozionante, Sandro Petraglia sfrutta il potere delle parole con pienezza di significato. Per questa ragione si è scelto per la rassegna un titolo che sottolineasse la capacità narrativa di questo protagonista della storia del cinema italiano.

Ritenendo che in un’epoca caratterizzata da un diffuso analfabetismo funzionale, sia di fondamentale importanza portare all’attenzione del pubblico l’importanza della parola e dell’arte del narrare, intesa come strumento di comprensione della realtà, mai come in questi ultimi anni, sembrata essere venuta meno la competenza – ormai quasi artigianale – del raccontare, senza l’ausilio di mezzi tecnologici particolari o dell’IA.

«Si è dunque scelto di focalizzare l’attenzione del pubblico su un professionista del mondo del cinema spesso trascurato, ma fondamentale per conferire spessore narrativo al grande progetto di un film – spiegano gli organizzatori –. Con l’intento di diffondere la cultura del cinema supportando lo studio di questo linguaggio, e approfondire il ruolo dello sceneggiatore nell’industria cinematografica».

A tal fine, si è ritenuto di fondamentale importanza offrire al pubblico appassionato di cinema, a scrittori e registi, a studenti delle scuole superiori e universitari di tutta la Sardegna, e non solo, l’opportunità di confrontarsi con il protagonista della rassegna Sandro Petraglia, che nel giorno successivo al Premio alla carriera (venerdì 6 dicembre) terrà a Cagliari un seminario di sceneggiatura (mattina di sabato 7 dicembre) a ingresso libero e gratuito.

Tutto il programma della manifestazione è consultabile anche sul sito web https://associazioneculturalealambicco.org/calendario-eventi/sandro-petraglia-scrittore-per-il-cinema/

PROGRAMMA

SABATO 2 NOVEMBRE – Sala Villanova

Ore 17.30 – Proiezione film Bianca di Nanni Moretti (1984, 96’)

Introduce Piero Spila, critico cinematografico

Ore 20.00 – Proiezione film Mery per sempre di Marco Risi (1989, 102’)

Introduce Franco Montini, critico cinematografico

MERCOLEDI’ 6 NOVEMBRE – Sala Villanova

Ore 20.00 – Proiezione film Il portaborse di Daniele Luchetti (1991, 90’)

Introduce Bepi Vigna, regista e sceneggiatore

VENERDI’ 8 NOVEMBRE – Sala Villanova

Ore 17.30 – Proiezione film Il ladro di bambini di Gianni Amelio (1992, 114’)

Introduce Antioco Floris, università di Cagliari

Ore 20.00 – Proiezione film Il toro di Carlo Mazzacurati (1994, 105’)

Introduce Maurizio Corbani, operatore culturale

SABATO 16 NOVEMBRE – Sala Villanova

Ore 17.30 – Proiezione film Vesna va veloce di Carlo Mazzacurati (1996, 92’)

Introduce Francesca Dulcis, operatrice culturale

Ore 20.00 – Proiezione film La scuola di Daniele Luchetti (1995, 104’)

introduce Lorella Costa, giornalista e operatrice culturale

MERCOLEDI’ 20 NOVEMBRE – Sala Villanova

Ore 20.00 – Proiezione film Domenica di Wilma Labate (2001, 95’)

Introduce Gabriella Gallozzi, giornalista. In collegamento la regista Wilma Labate

SABATO 23 NOVEMBRE – Sala Villanova

Ore 17.30 – Proiezione film La ragazza del lago di Andrea Molaioli

Introduce Elisabetta Randaccio, critico cinematografico

Ore 20.00 – Proiez film Educazione Siberiana di Gabriele Salvatores (2012, 110’)

Introduce Massimo Spiga, sceneggiatore

MERCOLEDI’ 27 NOVEMBRE – Sala Villanova

Ore 20.00 – Proiezione film La tregua di Francesco Rosi (1997, 125’)

introduce Giuseppe Mattia, storico del cinema

SABATO 30 NOVEMBRE – Sala Villanova

Ore 17.00 – Proiez. film La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana (2003, 180’, 1° parte)

Ore 20.00- Proiez. film La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana (2003, 180’, 2° parte)

Introduce Claudia Secci, università di Cagliari

EVENTI SPECIALI

VENERDI’ 6 DICEMBRE, ore 20.00 – Sala Castello

CONFERIMENTO PREMIO ALLA CARRIERA A SANDRO PETRAGLIA

CONCERTO CON UNA SELEZIONE DELLE IMMAGINI PIU’ SIGNIFICATIVE DEI FILM IN RASSEGNA ESEGUITO AL PIANOFORTE DAL M° ROMEO SCACCIA

CONVERSAZIONE CON LO SCENEGGIATORE SANDRO PETRAGLIA

INTERVENGONO: Sandro Petraglia, Wilma Labate, Jean Gilì, Alessandro Macis

SABATO 7 DICEMBRE – MATTINA, ore 10.00/13.00 – Sala Stampace

Seminario sulla sceneggiatura condotto da Sandro Petraglia

SABATO 14 DICEMBRE – Sala Stampace

Ore 17.30 – Proiezione film Romanzo criminale di Michele Placido (2005, 153’)

Introduce Roberto Chiesi, critico cinematografico Cineteca di Bologna

Ore 20.00 – Proiezione film La guerra degli Antò di Riccardo Milani (1999, 90’)

Introduce Alessandro Macis, presidente e direttore artistico ass. cult. L’Alambicco

Info: Associazione culturale L’Alambicco |  email [email protected] | Tel. 3280615046 | 3280951378




Cagliari, sabato “La fanciulla del West” del 1915 sonorizzato con l’orchestra in sala al Teatro Adriano

La proiezione del film di Cecil B. DeMille per l’evento speciale della VIII edizione di “Storie di volti e silenzi. La magia del cinema muto” organizzata da La macchina cinema, quest’anno dedicata alle origini del western

Cagliari. Una serata irripetibile in cui immagini e suono dal vivo si fondono per rievocare lo spirito più autentico del cinema muto e sottolineare con forza l’idea di contaminazione tra le arti. Sabato 12 ottobre alle 19, nella sala del Teatro Adriano di via Sassari 16, a Cagliari, la rassegna “Storie di volti e silenzi. La magia del cinema muto” presenta il suo evento speciale per l’VIII edizione: la visione del lungometraggio “La fanciulla del West” di Cecil B. DeMille (1915, 45’)accompagnato dal vivo dalla pianista Silvia Belfiore, docente del conservatorio di Cagliari, e il sassofonista e flautista Andrea Morelli, docente della Scuola civica di musica di Selargius, con una colonna sonora originale scritta per l’occasione.

L’intento è quello di ricreare l’atmosfera e le emozioni degli albori del cinema, quando l’orchestra era presente in sala, per offrire al pubblico moderno un assaggio della magia del cinema d’altri tempi. Dopo i saluti della direttrice artistica Patrizia Masala, l’introduzione del film sarà a cura di Alessandro Macis.  La sceneggiatura del film si basa sul testo teatrale (14 novembre 1905) di David Belasco da cui venne tratta La fanciulla del West, l’opera musicata da Giacomo Puccini, presentata a New York il 10 dicembre 1910.

La rassegna, che dal 10 settembre al 5 novembre prevede la proiezione di sedici film realizzati tra il 1903 e il 1926, è organizzata dall’associazione culturale La Macchina Cinema con il sostegno della Regione Sardegna.

L’intero progetto si propone, come nelle precedenti edizioni di coinvolgere il pubblico in un importante momento di aggregazione culturale, di sensibilizzazione nei confronti del cinema muto, di educazione degli spettatori e di stimolo per l’individuazione di differenti metodologie critiche, volte all’analisi del film, per coglierne e valorizzarne tutte le sue componenti: estetiche, contenutistiche, culturali, sociologiche, antropologiche.

Dopo l’evento speciale, la rassegna proseguirà con gli altri 4 appuntamenti che prevedono la proiezione dei film: Salomy Jane (15 ottobre), Mandrap (22 ottobre), Womanhandled, Bronco Billy and the schoolmistress, The better man (29 ottobre) e The lady of the dugout, The great train robbery – La grande rapina al treno (5 novembre). L’ingresso è libero e gratuito per tutta la manifestazione.




Cagliari, “Storie di volti e silenzi” celebra gli albori del cinema Western

Martedì 10 settembre prende il via l’VIII edizione dedicata alle origini di un genere molto amato e particolarmente affine al cinema muto

La rassegna organizzata da La macchina cinema porta in calendario diciassette film e il consueto evento speciale

CAGLIARI. Sarà dedicata “Alle origini del Western” l’VIII edizione di “Storie di volti e silenzi. La magia del cinema muto”, che prende il via il 10 settembre per proseguire fino al 5 novembre negli spazi del Centro culturale Hermaea in Cagliari/Pirri in via Santa Maria Chiara 24.

La rassegna cinematografica è organizzata dall’Associazione culturale “La macchina cinema” con il sostegno della Regione Sardegna. Tutti gli appuntamenti avranno inizio alle 20 con ingresso libero e gratuito.

Le caratteristiche peculiari rendono il western particolarmente affine al cinema muto: dialoghi stringati, focus sull’espressività degli attori, attenzione alla scelta delle inquadrature, alla scenografia e fotografia, finalizzate a bilanciare la scarsezza del parlato a beneficio di un risultato altamente suggestivo, dimostrano ampiamente questa affinità e gli Anni Venti del Novecento offrono un’ampia scelta di titoli che hanno contribuito a scrivere le regole del genere.

Si tratta di un’occasione preziosa per godere della proiezione sul grande schermo di film di difficile reperimento, grazie alla collaborazione attivata con la National Film Preservation Foundation, organizzazione creata dal Congresso degli Stati Uniti a tutela del patrimonio cinematografico americano.

Il Western non solo è uno dei generi più amati della storia del cinema, ma vanta generazioni diverse di cultori, di sceneggiatori e registi. Gli albori si collocano a inizio Novecento, epoca in cui l’apparato di luoghi e persone collegato alla conquista dell’Ovest negli Stati Uniti è ancora vivo e attivo e, spesso, si trasforma in un set “reale”.

Oltre a possedere un valore storico-documentario elevato, i film in rassegna si distinguono per la peculiarità di alcuni temi e personaggi; in particolare, la narrazione delle protagoniste femminili si discosta sensibilmente da quella che è stata in qualche modo standardizzata nel canone del genere western e che spesso ha tratteggiato le donne come vittime predestinate di un sistema di valori improntato alla violenza e decisamente maschile. Grazie agli approfondimenti che accompagnano le proiezioni, curati da critici cinematografici, docenti, giornalisti e operatori culturali qualificati consentirà al pubblico di vivere un’esperienza cinematografica arricchente, aggiungendo un tassello importante alla conoscenza della storia del cinema e dei meccanismi del linguaggio cinematografico.

I titoli proposti: The silent man,1917 – The Girl Ranchers, 1913 – The Covered Wagon – I pionieri, 1923 – Last of the Line, 1914 – Passing of the Oklahoma Outlaw, 1915 – Deschutes Driftwood, 1916 – Legal Advice, 1916 – The Indian – detour, 1926 – The iron horse – Il cavallo d’acciaio, 1924 –  Salomy Jane, 1914 – Mandrap, 1926 – Womanhandled, 1925 – Broncho Billy and the Schoolmistress, 1912 – The Better Man, 1912 – The lady of the Dugout, 1918 – The great train robbery – La grande rapina al treno,1903.

Tra gli ospiti chiamati a introdurre le serate ci saranno Andrea Rabbito, Simone Tarditi, Alessandro Faccioli, Michael Guarneri, Denis Brotto, Lorella Costa, Elisabetta Randaccio, Bepi Vigna.

Sabato 12 ottobre alle 19 al Teatro Adriano in via Sassari 16, come in ogni edizione verrà proposto l’evento speciale di contaminazione tra le arti. Ad accompagnare dal vivo la visione del lungometraggio “The girl of the golden west – La fanciulla del west” di Cecil B. DeMille (1915, 45’) sarà la pianista Silvia Belfiore, docente del conservatorio di Cagliari e il sassofonista e flautista Andrea Morelli, docente della Scuola civica di musica di Selargius, con una colonna sonora originale scritta per l’occasione. L’intento è quello di ricreare l’atmosfera e le emozioni degli albori della settima arte, quando ancora l’orchestra era presente in sala, per offrire al pubblico moderno un assaggio della magia del cinema d’altri tempi. Le proiezioni prenderanno il via dopo i saluti della direttrice artistica Patrizia Masala, con l’introduzione alla visione dei film curata dall’operatore culturale Alessandro Macis

L’intero progetto si propone, come nelle precedenti edizioni di coinvolgere il pubblico in un importante momento di aggregazione culturale, di sensibilizzazione nei confronti del cinema muto, di educazione degli spettatori e di stimolo per l’individuazione di differenti metodologie critiche, volte all’analisi del film, per coglierne e valorizzarne tutte le sue componenti: estetiche, contenutistiche, culturali, sociologiche, antropologiche. L’ingresso è gratuito per tutta la manifestazione.

PROGRAMMA COMPLETO

Martedì 10 settembre, ore 20

Inaugurazione

Proiezione film

The silent man,1917, William S. Hart, 51’

The Girl Ranchers, 1913, Al Christie, 14’

Introduce Andrea Rabbito

Martedì 17 settembre, ore 20

Proiezione film

 The Covered Wagon – I pionieri, 1923, James Cruze, 98’

Introduce Simone Tarditi

Martedì 24 settembre, ore 20

Proiezione film

Last of the Line, 1914, Jay Hunt, 26’

Passing of the Oklahoma Outlaw, 1915, William Tilghman, James Bennie Kent, 13’

Deschutes Driftwood, 1916, Robert C. Bruce, 10’

Legal Advice, 1916, Tom Mix, 13’

The Indian-detour, Anonimo 1926, 16’

Introduce Alessandro Faccioli

Martedì 8 ottobre, ore 20

Proiezione film

The iron horse – Il cavallo d’acciaio,1924, John Ford, 133’

Introduce Michael Guarneri

Martedì 15 ottobre, ore 20

Proiezione film

Salomy Jane, 1914, Lucius Henderson, William Nigh, 87’

Introduce Lorella Costa

Martedì 22 ottobre, ore 20

Proiezione film

Mandrap, 1926, Victor Fleming, 71’

Introduce Bepi Vigna

Martedì 29 ottobre, ore 20

Proiezione film

Womanhandled, 1925, Gregory La Cava, 55’

Broncho Billy and the Schoolmistress, 1912, Gilbert M. Anderson, 14’

The Better Man, 1912, Rollin S. Sturgeon, 12’

Introduce Elisabetta Randaccio

Martedì 5 novembre, ore 20

Proiezione film

The lady of the Dugout, 1918, W.S. Van Dyke, 64’

The great train robbery-La grande rapina al treno (1903), Edwin S. Porter, 11’

Introduce Denis Brotto

EVENTO SPECIALE

CAGLIARI – TEATRO ADRIANO, via Sassari 16

Sabato 12 ottobre, ore 19

Cineconcerto

The Girl of the Golden West – La fanciulla del West, 1915, Cecil B. DeMille, 45’

Introduce alla visione Alessandro Macis

Sonorizzazione dal vivo con musiche di Silvia Belfiore al pianoforte e Andrea Morelli, sassofoni e flauto

Programma consultabile sul sito: www.lamacchinacinema.it




Cagliari, ultime anteprime della X edizione del Festival Premio Emilio Lussu

Il 6 settembre sarà proposto il recital Joyce ed Emilio Lussu “Storia di un amore e di una passione civile”, prodotto da L’Alambicco in collaborazione con Abaco Teatro

L’8 settembre all’Hostel Marina verrà presentato il romanzo “Vita e martirio di Saro Scordia, pescivendolo” di Giorgio Benedetto Scalia

CAGLIARI. Un recital nato da due opere di Joyce ed Emilio Lussu con le didascalie e la selezione dei testi a cura di Alessandro Macis, in cui i protagonisti vivono il loro amore in clandestinità lottando attivamente contro l’orrore nazi-fascista. Venerdì 6 settembre alle 20, nella sala del centro culturale Hermaea Archeologia e Arte, in Via Santa Maria Chiara 24/a, a Cagliari-Pirri, sarà proposto al pubblico lo spettacolo Joyce ed Emilio Lussu. Storia di un amore e di una passione civile”.

La figura di Joyce è interpretata da Rosalba Piras mentre quella di Emilio Lussu da Tiziano Polese, con la voce narrante di Antonio Luciano e l’accompagnamento musicale del chitarrista Tonino Macis.

Il recital è tratto da “Portrait. L’uomo che voleva nascere donna di Joyce Lussu e “Diplomazia clandestina di Emilio Lussu, ed è prodotto dall’associazione culturale L’Alambicco in collaborazione con Abaco Teatro.

La trama vede i due protagonisti incontrarsi per la prima volta a Ginevra. Entrambi antifascisti, vivono in clandestinità braccati dalla polizia. Dopo quel primo incontro non si lasceranno più. Attraversano frontiere con passaporti falsi, e inseguiti dai nazi-fascisti continuano la loro battaglia contro la barbarie per serrare le file e organizzare la Resistenza.

A concludere le anteprime della X edizione, domenica 8 settembre alle 19 a Cagliari, nella sala Rossa dell’Hostel Marina (scalette Santo Sepolcro 3), sarà la presentazione del romanzo “Vita e martirio di Saro Scordia, pescivendolo” di Giorgio Benedetto Scalia, edito da Pessime Idee. A dialogare con l’autore sarà Alessandro Macis, direttore artistico del FPEL.

Ambientato a Palermo, alla Vucciria, nel cuore dell’antico quartiere della Loggia, con diversi dialoghi in dialetto palermitano, il libro narra le vicende di un bizzarro personaggio che suo malgrado per una serie di avventurose vicende si ritrova, a furor di popolo, ad essere santificato. Con l’aiuto di un disinvolto parroco che dai suoi presunti miracoli trae cospicui guadagni che lo aiutano a ristrutturare la sua vecchia chiesa.

Il Festival Premio Emilio Lussu si terrà a Cagliari dall’1 al 6 ottobre. Il programma completo della 6 giorni verrà presentato prossimamente alla stampa.




Premio Lussu, tutti i nomi delle cinquine finaliste

Le sezioni sono dedicate alle opere edite per la Narrativa, la Saggistica e la Narrativa a fumetti

CAGLIARI. Il Festival Premio Emilio Lussu ha annunciato i nomi dei finalisti per le sezioni Narrativa, Saggistica e Narrativa a fumetti, tra i quali saranno scelti i vincitori della decima edizione

Per la Narrativa edita, nella cinquina finalista troviamo Antonio Franchini con il romanzo Il fuoco che ti porti dentro, edizioni Marsilio; Paola Musa con il romanzo Umor vitreo, Arkadia edizioni; Piergiorgio Paterlini con il romanzo Confiteor,edizioni Piemme; Lidia Ravera con il romanzo Un giorno tutto questo sarà tuo, edizioni Bompiani; Dario Voltolini con il romanzo Invernale, editore la Nave di Teseo.

Per la Saggistica edita sono in finale Michele Ainis con Capocrazia, editore La Nave di Teseo; Marzio Breda e Stefano Caretti con Il nemico di Mussolini, editore Solferino; Alessandro Carlini con Se il fuoco ti desidera, edizioni Utet; Gianni Oliva con 45 milioni di antifascisti, edizioni Mondadori; Concetto Vecchio con Io vi accuso, edizioni Utet.

A selezionare le opere per entrambe le categorie è stata la giuria internazionale presieduta dallo scrittore Guido Conti e composta da Miruna Bulumete dell’università di Bucarest, Raniero Speelman dell’università di Utrech, dallo scrittore e giornalista Bruno Quaranta e dalla giornalista Manuela Ennas.

Per la Narrativa a fumetti edita vanno in finale Paolo Bacilieri con Piero Manzoni, edizioni Coconino Press; Micol Beltramini e Agnese Innocente con Heartbreak Hotel, edizioni Il Castoro; Daniele Bigliardo e Vito Bruschini con Rahere. Un giullare sulla via Francigena, Palombi editori; Pietro Scarnera con Viaggio in Italia, edizioni Coconino Press; Sualzo con Dove c’è più luce, edizioni Tunué.

La giuria internazionale di categoria è presieduta dall’illustratore, autore e critico del fumetto spagnolo Ángel De La Calle, ed è composta dal critico del fumetto Mario Greco, dallo scrittore e sceneggiatore Bepi Vigna, e dall’insegnante e fumettista Sandro Dessì.

I nomi dei vincitori delle rispettive sezioni saranno comunicati durante la conferenza stampa di presentazione del programma della X edizione del Festival Premio Emilio Lussu. La manifestazione si terrà a Cagliari dall’1 al 6 ottobre. Le cinquine finaliste sono consultabili sul sito www.festivalpremioemiliolussu.org.




FLASH MOB degli insegnanti a Cagliari il 30 agosto

Il giorno 30 agosto alle 11, in contemporanea con altre 10 Regioni Italiane, ci mobiliteremo per un Flash Mob davanti all’USR (Ufficio Scolastico Regionale) in Via Giudice Guglielmo 46 a Cagliari.

I genitori vogliono una scuola di qualità con un insegnante abilitato e stabile o che loro figlio passi da un insegnante all’altro senza continuità?

Noi insegnanti abilitati in GM 2020 per il ruolo chiediamo la stabilizzazione!

I soldi dell’Unione Europea potevano essere usati per creare posti di lavoro veri, invece di fare nuovi concorsi e continuare a generare precari.

Ci chiediamo come mai un Ministero della Repubblica Italiana violi palesemente l’art.4 co.1 della Costituzione senza che nessuno muova un dito! 

L’art. 4 co.1 recita: “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto”. 

L’Europa ha elargito denaro all’Italia per combattere il precariato, non per alimentarlo! 

Ecco cosa diceva qualche anno fa un esponente della politica italiana in campagna elettorale: “Che senso ha formare del personale per 36 mesi per poi licenziarlo e assumerne un altro per riformarlo daccapo? Per altro in contrasto con la continuità didattica”!

Da noi in Italia va pure peggio: i “precari” sono una risorsa da spremere anche per decenni (altro che 36 mesi!). I precari sono coloro che reggono la scuola sulle loro spalle e che, mai come quest’anno, raggiungeranno numeri da capogiro! 

E tutto questo perché? Perché anziché autorizzare 62.393 assunzioni (in base al fabbisogno reale), il MEF (Ministero Economia e delle Finanze) ha pensato bene di concederne solo 45.124.

Questi 17.269 posti mancanti resteranno congelati in vista di futuri concorsi PNRR per i quali ancora non c’è un bando. 

Un esercito di supplenti salirà in cattedra a settembre, mentre 30.000 insegnanti preparati, già abilitati, inseriti nella GM 2020 per aver superato un concorso altamente selettivo (indetto con DM. 499/2020 e DM. 498/2020) rischiano addirittura di non lavorare a causa delle decisioni scellerate del MIM!

Oltre a calpestare il nostro diritto alla stabilità lavorativa, il nostro caro Ministro è intenzionato a bandire due nuovi concorsi PNRR, di cui uno già in autunno ed il secondo nel 2025, quando non sono neppure terminate le prove orali dell’attuale concorso PNRR in tutte le regioni. 

Una corsa priva di qualsiasi logica, che porta ogni Regione a muoversi autonomamente disgregando un altro fondamentale principio sancito dalla nostra Costituzione all’art. 33, che prevede come si debba garantire un’istruzione unitaria a livello nazionale.

Probabilmente il Ministro ignora la Sentenza Mascolo 2014 della Corte di Giustizia Europea, che ha dichiarato “abusivo” il precariato pubblico per contrasto con la Direttiva 1999/70/CE (alla quale fu dato seguito a quanto pare “esclusivamente sulla carta” con la L.107/2015).

La verità è che noi docenti precari costiamo meno per il Governo, a discapito di una SCUOLA DI QUALITÀ.

Inoltre ci sono tutta una serie di tutele che non ci spettano, come fossimo lavoratori di serie B: i permessi (non sempre e non tutti retribuiti rispetto ai colleghi di ruolo), gli stipendi estivi (a noi tocca, se tutto va bene, la disoccupazione tramite NASPI), il diritto alla Carta del docente (per ottenerlo bisogna fare ricorso) e numerosi altri diritti. 

Eh caro Ministro, potremmo star qui in eterno ad elencare tutte le diseguaglianze che ci sono tra noi e i colleghi di ruolo!

TUTTI I DOCENTI PRECARI DELLA SCUOLA SECONDARIA, PRIMARIA E DI INFANZIA ABILITATI TRAMITE CONCORSO ORDINARIO 2020,

CHIEDONO:

  1. Di ESSERE ASSUNTI in quanto abilitati ed inseriti in una graduatoria ad esaurimento. 

  • Che NON vengano indetti ulteriori concorsi volti al reclutamento di personale docente in quelle Regioni in cui siano presenti ancora graduatorie di merito di concorsi precedenti. Ci sono precari che come noi aspettano da “ANNI”.
  • Che i soldi dell’Europa vengano utilizzati per una scuola di qualità con docenti preparati, e stabili (ovvero di ruolo) per garantire il diritto a tutti gli studenti di avere lo stesso insegnante che li segua per l’intero percorso di studi. 

NON SI PUÒ CANCELLARE UN CONCORSO PUBBLICO REGOLARMENTE SVOLTO e LASCIARE DOCENTI ABILITATI A CASA!

NON VOGLIAMO MORIRE DISOCCUPATI/PRECARI

BASTA SLOGAN, VOGLIAMO UNA SCUOLA CHE PREMI QUALITÀ E MERITO!

 #IDONEICONCORSOORDINARIO2020#

Sezione Sardegna




L’UNIVERSITA’ DI ARISTAN PRESENTA ANTONANGELO LIORI IN “LA COMMEDIA TRASLUCIDA”

Un grande ritorno in pubblico per un grande evento organizzato dall’Università di Aristan che giovedì 18 luglio alle ore 20,30 presso la sala conferenze del Seminario Arcivescovile in via Monsignor Cogoni 9 a Cagliari presenta Antonangelo Liori in “La Commedia Traslucida”, un viaggio inedito e privato nei misteri del sommo capolavoro di Dante. Una lezione che si articola su più livelli, con l’intervento del critico letterario, cinematografico e musicale Fabio Canessa e il contributo del  filosofo Silvano Tagliagambe che chiuderà l’incontro con una pillola epistemologica.

La lezione fonde in un unico emozionante flusso narrativo, letture, musica, memorie personali e incursioni nell’arte figurativa, per regalare ai partecipanti un affresco multicodice posizionato su una timeline dinamica e avvincente. 

Al centro dell’incontro la lettura di due canti della Divina Commedia: uno dell’Inferno – il Conte Ugolino – e l’altro del Paradiso (il canto XI) sulla biografia di San Francesco, secondo un personalissimo spartito dove Antonangelo Liori raccorda e restituisce al presente la narrazione di suo padre Albino che ogni notte leggeva ai figli un canto della Divina Commedia, in italiano, spiegandolo poi in lingua sarda. Nei versi di Dante si innesta quindi la potenza di un sapere radicato e antico che trascende qualsiasi scuola: “Mio padre Albino – racconta Liori – aveva la seconda elementare ma conosceva la Divina Commedia a memoria”. Matrici storiche e antropologiche si intrecciano, forgiando un universo in cui dalla più autentica e ancestrale saggezza dell’essere umano, sboccia una cultura spontanea che permea i valori del quotidiano di generazioni intuitive, sveglie e intelligenti.  

Nella lezione poi,  Inferno e Paradiso  trovano la loro trasposizione nell’arte figurativa attraverso l’ accostamento dei versi a due famosi dipinti: “La calunnia” del Botticelli per quanto riguarda il canto dell’Inferno e la pala di Brera (la Madonna dell’uovo) in riferimento al canto del Paradiso. Un excursus trasversale che coglie scintille di similitudini e rimandi in un unico grande respiro che vibra tra le sorti buone e cattive dell’umanità, di ieri e di oggi. In conclusione, sarà la Venere del Botticelli con la sua “nascita” a delineare lo scenario del futuro, sotto i migliori auspici.

Dalle grandi opere pittoriche alla musica, Antonangelo Liori declina infine Dante con  “La mia morte brami” di Carlo Gesualdo per il canto sull’Inferno e  il “Concerto n. 4” di Baldassarre Galuppi per archi per quanto riguarda il Paradiso. La lezione si chiude con la settima frase di Ornitology di Charles Parker, un mascheramento bepop proprio su Carlo Gesualdo attraverso la mediazione di How High the Moon, un jazz standard composto da Morgan Lewis.

Dopo una lunga assenza, con “La Commedia Traslucida” Antonangelo Liori torna con indomabile gioia tra il pubblico, facendo splendere più che mai il suo genio. La sua enorme cultura, supportata da una memoria prodigiosa, da sempre gli consente di vivere un presente sincronico nel quale si muove con sconcertante disinvoltura tra i contemporanei e i grandi del passato. Un uomo dalla vita avventurosa, travolgente, tragica ma anche costellata di immensi riconoscimenti, che coi versi di Dante sussurra alle orecchie dell’uomo contemporaneo la fiducia nel compimento del giusto.




Anteprime Lussu: a Cagliari “Gli occhi di Penelope” con Fabrizio Raccis

Il 20 giugno nella Sala Rossa dell’Hostel Marina l’autore presenta la sua raccolta di poesie in compagnia di Marcello Polastri e Gabriele Attene

CAGLIARI. Il 20 giugno alle 19, nella Sala Rossa dell’Hostel Marina di Cagliari (Scalette Santo Sepolcro 3) lo scrittore e poeta Fabrizio Raccis presenta la raccolta in versi “Gli occhi di Penelope” (Catartica Edizioni, 2024), dove ripercorre un viaggio inedito all’interno dell’Odissea, in cui Penelope diviene il simbolo di un amore sconfinato, un amore immortale che non può essere sconfitto dalle avversità della vita. La serata è inserita all’interno delle Anteprime del Festival Premio Emilio Lussu organizzato dall’associazione culturale L’Alambicco. L’autore dialogherà con Marcello Polastri accompagnato dalle letture di Gabriele Attene. L’ingresso è libero e gratuito.

Se è vero che ogni capitolo del volume si collega al poema epico scritto da Omero, tra le pagine compare qualcosa di più di una semplice rielaborazione: il poeta racconta la sua storia d’amore intima nel bene e nel male, trascendendo fatti e sentimenti reali. È così che la cultura classica occidentale si amalgama con la cultura moderna in una raffinata forma poetica del tutto originale. Nasce un diario personale per rivelare nei particolari l’amore profondo dell’autore verso la sua musa.

Fabrizio Raccis collabora con varie riviste e testate giornalistiche attraverso articoli e recensioni critiche. Ha vinto diversi premi di poesia, tra cui il Premio Laurentum nel 2011, e la medaglia d’onore al Premio Alda Merini nel 2022. Ha fondato un collettivo letterario “Gruppo Penne Armate” ed è uno dei redattori della rivista di poesia Erbafoglio. Ha pubblicato le sillogi poetiche La farfalla e altre poesie (2005), I fiori il tuo corpo (2006), L’ultimo David (2008), Il pasto dei corvi (2013), Ibridi del sistema (2015) e Carne di Betzabea (2019). Sue anche le opere di narrativa: Racconti del mistero (2012), Gli occhi del corvo (2015), Racconti del Grottesco e del Mistero (2017), Edgar Allan Poe. Il mistero della morte (2021).

Il festival è sostenuto da Regione Autonoma della Sardegna e Comune di Cagliari. Per info e prenotazioni contattare [email protected] o i numeri 3280951378 – 328 0615016.