SOS ARRASTOS DE GRASSIA Il cammino di Efix tra i luoghi di Canne al vento Galtellì – Sabato 9 novembre 2019

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Dal luglio 2010 l’associazione culturale Voches ‘e Ammentos de Garteddi, con un connubio musico teatrale e letterario, promuove a Galtellì la figura di Grazia Deledda e del suo maggior romanzo Canne al vento.

Eventi spettacolarizzati ricchi di emozioni e grandi suggestioni per la carica spirituale e il forte coinvolgimento che li caratterizzano.

Attori e visitatori privilegiati delle nostre origini, un viaggio emozionale ed itinerante tra i luoghi ed i personaggi del narrato di rara bellezza.

Un raro sapore di appartenenza ad una Sardegna incontaminata, quella del mormorio e del sospiro delle canne frusciate al vento.

Un viaggio emozionale attraverso il cammino del servo Efix, personaggio centrale dellanarrazione di Canne al vento che lega con la sua storia personale le vicende di tutti glialtri personaggi.

Un cammino nel cuore della Sardegna, tra Galtellì, Desulo, Bitti e Fonni, annodando lasuggestione di questi antichi luoghi che il mare ha preservato intatti nelle sue bellezzenaturali alle tradizioni musico popolari ed al fascino della descrizione letteraria di questagrande scrittrice.

Efix che coltiva l’ultimo piccolo podere restato degli immensi possedimenti dei Pintor,con la sua dedizione espia segretamente l’assassinio involontario di don Zame Pintor,padre delle dame, compiuto per difendere Lia, la padroncina e sorella più piccola delleDame, di cui era innamorato e fuggita di casa per liberarsi dalla tirannia patema.

Tutta la sua vita è stata un lungo espiare questo peccato. Un castigo che rende Efix ilpersonaggio ideale per raccontare e promuovere i borghi, i santuari e le chiese visitatedurante il suo peregrinare e nella cui pace cerca di rasserenare il proprio animo.

Emergerà l’amarezza del suo vagabondare, itinerare, soffrendo la confusione insieme adaltri petitores di professione, ciechi nati e inventori di malattie, accettando l’elemosina,soldi a volte scagliati, altre volte deposti ai piedi.

Tratto caratteriale di tutte le feste tradizionali sarà il cantilenare di tzoppos, istroppiadose tzegos, la nenia che invoca ‘sa caridade della buona gente.

Le orme di Efix nel suo pellegrinaggio di espiazione, attraverso il narrato di Canne alvento ci offrirà la possibilità di conoscere alcuni dei nostri maggiori luoghi sacri: la chiesa del SS. Crocifisso a Galtellì, la chiesa di Sant’Antonio Abate a Desulo, la chiesa di san Giorgi martire a bitti e il Santuario dei Nostra Signora dei Martiri a Fonni.

Efix fermerà il suo viaggio di espiazioni rientrato nella sua Galte invecchiato esofferente, comprende che le dame Pintor non hanno più bisogno di lui: smetterà disoffrire significativamente quando la sua amata Noemi accetterà di sposare Don Predu ecosì pure Giacinto fisserà il suo legame a Grixenda.

Un coinvolgente viaggio tra musiche e canti di ispirazione popolare attraverso luoghi diancora attuale sentita religiosità, quella vissuta ai primi del 900 dai personaggi delladecadente famiglia delle Dame Pintor: Ruth, Ester e Noemi, poi Grixenda, l’usuraiaKallina, Pottoi la maga, Don Predu ed il cugino Giacinto.

Quest’anno Sos Arrastos de Grassia è composto dal “Premio Mastru ‘e Ammentos 2019, dal convegno “Canne al Vento: La musica in Grazia – Ennio Porrino: La musica per Grazia” e da quattro rassegne (nei comuni di Galtellì, Desulo, Bitti e Fonni) del dramma musico/corale e teatrale “La Colpa e l’Espiazione”, un connubio musico teatrale, liberamente ispirato alle figure di Efix e Lia del romanzo Canne al vento.

Obiettivo dell’iniziativa, rendere omaggio alla scrittrice Grazia Deledda, nobel per laletteratura, che questi luoghi di sentita ispirazione religiosa di Baronia e della Barbagia, così come le sue genti raccontò con dovizia di particolari e pathos rendendo immortalianche importanti aspetti della nostra cultura etnomusicale profana e religiosa.

Un mezzo per contribuire a tutelare l’ambiente inteso come luogo dell’ispirazione; unmetodo originale che attraverso le videoriprese, la coralità e le voci narrantiinterpreteranno i luoghi di Canne al vento come insieme di risorse ambientali, sociali,storiche, artistiche e di tradizione. Un originale strumento di sviluppo musico-culturalesostenibile che gratificherà il territorio del nuorese e distribuirà brillanti benefici attraversoun indotto diversificato di affascinati ascoltatori. Considerato il periodo di bassa stagionesi ritiene che la manifestazione fungerà da rilevante attrattore turistico, qualificando edelocalizzando in particolare importanti flussi turistici verso la zona interna ed inparticolare dei comuni interessati.

Una nuova offerta turistico culturale che associ gli elementi di eccellenza (patrimonioletterario, materiale, immateriale e ambientale) ad una rete di visitatori coordinata efunzionale.

Un approccio che integri il turismo letterario alla conservazione e valorizzazione dei benietnomusicali dell’isola, fondamentale per la promozione di forme di turismo sostenibile erequisito qualitativo essenziale per un’offerta turistica rivolta al mondo letterario ecanoro musicale nazionale e internazionale ed ai mercati tipici correlati.

 

Galtellì – sabato 09 novembre – ore 16:00

Sala Conferenze Anfiteatro Comunale – ore 16

PREMIO MASTRU ‘E AMMENTOS 2019

Nel 2018 l’associazione Voches ‘e Ammentos de Garteddi, contestualmente all’inaugurazione a Galtellì del Laboratorio delle Arti e Tradizioni Etnomusicali, ha dato vita al premio “mastru ‘e ammentos  assegnandolo a tziu Bernardu Zizi. Grande poeta di indiscusso spessore culturale, che ancora oggi, a 90 anni compiuti, con il suo tatto e la fine ironia che sempre lo accompagna, rappresenta l’attuale maggiore espressione di poesia estemporanea.

Il premio è annualmente assegnato dall’associazione a persona che si sia distinta nella tutela della lingua e della cultura sarda attraverso la valorizzazione e la diffusione delle tradizioni poetiche e musicali più antiche.

Certificano le motivazioni del premio una elegante opera realizzata in marmo dall’artista Luca Cosseddu. Due volti che cantano, parlano e trasmettono memorie, arte di canto, musica e poesia su un cesto, una voluta di vimini, un’evoluzione continua, la nascita di un nuovo sapere attraverso l’intreccio e il circolo della sua tessitura.

Un ulteriore importante traguardo per la nostra comunità, sempre attenta alla costruzione e promozione di nuove conoscenze per tutelare e valorizzare la cultura e la storica identità della nostra isola.

L’importante riconoscimento sarà attribuito quest’anno ad ELENA LEDDA, una delle più importanti figure della canzone di ispirazione popolare della Sardegna.

I suoi concerti in tutto il mondo portano la nostra cultura musico popolare ai suoi massimi livelli.

La sua voce scandisce e ripropone in forma contemporanea l’universo della tradizione musicale sarda, mantenendo sempre saldo il forte legame espressivo delle sue origini.

Talento, rigore, coerenza, passione hanno dato vita ad una raffinata carriera con la produzione di coinvolgenti brani musicali.

ELENA LEDDA

Comincia la sua attività giovanissima nell’ambito della musica tradizionale cui unisce, dall’età di sedici anni, gli studi di canto classico al conservatorio Pierluigi da Palestrina di Cagliari. Inizia la sua carriera frequentando i palcoscenici deputati alla tradizione. Sulla scia dei grandi fermenti culturali che negli anni ‘70 animano l’isola, interpreta Brecht, Weill e Eisler, si dedica al canto classico, promuove  le prime esecuzioni filologiche di musica antica (dal medioevo al barocco) e partecipa ai primi esperimenti dedicati alla musica contemporanea. Approfondisce in questo periodo la sua ricerca dedicata alla musica tradizionale sarda che, in seguito, la porterà a privilegiare questo repertorio nell’ambito della sua arte espressiva. Voce tra le più importanti della scena tradizionale sarda e mediterranea, animatrice di grande temperamento della nuova cultura sarda, soprano drammatico dotata di una voce straordinaria,  in oltre trent’anni di musica  Elena Ledda  ha portato in tutto il  mondo (dai più piccoli comuni della nostra isola a New York, Sidney, Tripoli, Rio de Janeiro ecc.)  il suo singolare repertorio, che vivifica la memoria del canto tradizionale  con una speziata musica popolare aperta verso i lidi del Mediterraneo. ​La  sua formazione artistica e il suo patrimonio culturale le consentono di non chiudersi in un ristretto territorio musicale, ma di confrontarsi con musicisti di diverse estrazioni e provenienze.  Vanta una carriera ricca di produzioni originali e prestigiose collaborazioni con i più grandi protagonisti del panorama culturale nazionale ed internazionale: virtuosi di musica rinascimentale,  alfieri della new age,  cantadores,  eccezionali  interpreti dalla world music al jazz e tantissimi altri.  La sua attività non tradisce mai le premesse da cui si è sviluppata: ricerca, studio, confronto. Partecipa a un gran numero di  prestigiose produzioni (teatrali, musicali, italiane e straniere) e al film “Passaggi Di Tempo”  – il viaggio di Sonos ‘e Memoria – per la regia di Gianfranco Cabiddu,  con  la direzione musicale di Paolo Fresu, prodotto  e distribuito dell’Istituto Luce. Dal suo primo lavoro discografico “Ammentos”,  nel 1979, alla partecipazione nel gruppo Suonofficina e successivamente nel gruppo  Sonos,  prosegue  nel suo viaggio artistico denso di  grandi emozioni e soddisfazioni.  Dopo un’intensa attività  live in Francia e in diversi paesi d’Europa,  Africa e USA, nel 1993 registra per l’etichetta francese  Silex “Incanti.  Dall’incontro con lo straordinario violinista napoletano Lino Cannavacciuolo,  scaturisce nel 2005 la pubblicazione di  “Amargura”,  caratterizzato da una seducente miscela  di atmosfere  arabe, sarde e spagnole. La profonda passione di Elena Ledda per la ricerca di nuovi e diversi  mondi sonori emerge anche nella produzione “Rosa Resolza” (S’ardmusic 2007), un inedito ed emozionante  viaggio tra le affascinanti sonorità del Mare Nostrum, inciso con l’indimenticato Andrea Parodi.  Il disco si aggiudica nello stesso anno la targa al Premio Tenco nella sezione popolare (prima volta che la prestigiosa targa viene attribuita a musicisti sardi), e il Premio Città di Loano per la Musica Tradizionale Italiana. Nel 2008 viene pubblicato “Elena Ledda – Live at Jazz in Sardegna”. Il progetto discografico “Cantendi a Deus-Elena Ledda”,  prodotto da S’Ardmusic e Jazz in Sardegna nel 2009,  si aggiudica il  secondo posto al Premio Tenco 2010 (sezione popolare) e al Premio Nazionale Città di Loano 2010 per la Musica Tradizionale Italiana,  e il primo  posto  al Premio P.I.M.P.I. (Premio Italiano Musica Popolare indipendente) per la miglior produzione  tradizionale. Nel 2011 riceve il premio EJE 2011 alla carriera insieme alla pianista Rita Marcotulli; è  a Roccella Jonica con il progetto “Sui Prati, ora in cenere, di Omero..”(da Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo,  con: Chiara Caselli  voce recitante,  Rita Marcotulli pianoforte,  Luciano Biondini fisarmonica. Nel 2012 è produttrice del progetto discografico “InCanti e tradimenti” del gruppo salentino Triace. Nuove produzioni originali la vedono accanto a  Laia Genc, versatile pianista di modern jazz, tedesca di origini turche, con la quale condivide la ricerca appassionata all’interno di radici culturali capaci di trovare coinvolgenti punti di incontro; ancora con Antonio Placer, per un interessante trio con Stracho Temelkovski, talentuoso polistrumentista e compositore francese di genitori macedoni; con lo scrittore Massimo Carlotto per  il viaggio nei mercati del mediterraneo “La via del pepe”. Nel 2014 riceve il “Premio Donna sarda dell’annoDedica particolare attenzione alla formazione delle nuove generazioni, curando seminari di cultura musicale e la produzione artistica e discografica di musicisti emergenti in Sardegna, in Italia, Francia e Germania. Dal 2011 è direttore artistico del Premio Andrea Parodi.

 

CANNE AL VENTO: LA MUSICA IN GRAZIAENNIO PORRINO: LA MUSICA PER GRAZIA.”

Ospiti: Stefania Porrino, Neria De Giovanni, Elena Ledda, Tziu Bernardu Zizi.

Coordina: Luca Urgu

Neria De Giovanni, racconterà la presenza della tradizione musicale e del ballo  in molte opere di Grazia Deledda, da “Elias Portolu” fino a “Canne al vento”, illustrandone l’importanza all’interno delle diverse storie. Leggerà anche alcuni brani da cui emerge come per la Deledda, e in genere per la cultura sarda, il ballo e la musica fossero momenti centrali nella vita comunitaria e in quella personale dei protagonisti.

Stefania Porrino, figlia del grande compositore e musicista Ennio Porrino, partendo dal suo ultimo libro “Effetti di sardi affetti”, ricorderà come il Maestro sia stato vicino all’opera deleddiana, creando la colonna sonora dello sceneggiato televisivo “Canne al vento”. Inoltre farà conoscere l’opera paterna per la diffusione della storia sarda, in particolare rievocando l’opera lirica, rappresentata in tutto il mondo, “I Shardana”, il cui  cammeo di una lirica in sardo è stato  interpretato da Elena Ledda. Parteciperanno alla discussione, coordinati da Luca Urgu e con le loro rispettive esperienze poetico musicali, intervenendo sugli argomenti, Elena Ledda e Tziu Bernardu Zizi.

NERIA DE GIOVANNI

Neria De Giovanni è tra le maggiori esperte di Grazia Deledda, sulla quale ha pubblicato dodici volumi tra cui proprio Il Cammino di Efix in cui riassume il peregrinare del servo delle Dame Pintor. Presidente dell’Associazione Internazionale dei Critici Letterari, giornalista pubblicista, dirige il Portale Letterario e la Casa Editrice Nemapress di Alghero–Roma. È ideatrice e conduttrice del Premio nazionale di letteratura e giornalismo “Alghero donna” ed ha insegnato per otto anni letteratura italiana presso la Facoltà di lettere dell’Università di Sassari. Ha pubblicato trentanove volumi di saggistica, soprattutto sulla poesia contemporanea e sulla letteratura delle donne tra cui E dicono che siamo poche, scrittrici italiane del secondo novecento, edito dalla Commissione nazionale di parità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tiene seminari e conferenze presso Istituti di cultura Italiani all’estero e università straniere. Dal 2008 coordina gli incontri con gli scrittori nella Rassegna “I Venerdì di Propaganda” presso la Libreria Internazionale Paolo VI della Libreria Editrice Vaticana a Roma. Ha inoltre curato diverse trasmissioni radiofoniche e televisive con emittenti regionali e nazionali.

TZIU BERNARDU ZIZI

Ziu Bernardu rimane uno dei più grandi interpreti della poesia estemporanea sarda e della nostra cultura.

Un poeta geniale, che con i suoi canti  è stato capace di toccare tutte le corde dell’animo umano, passando dal tono ironico a quello tragico con una maestria  fuori dal comune, senza mai perdere l’eleganza e signorilità del verso. La sua abnegazione e amore per la poesia improvvisata, per la lingua e la cultura sarda,  rimangono esempio e testimonianza di altissima civiltà per le future generazioni e punto fermo nella storia artistica della nostra terra e nel mondo.

Le rime composte in lingua sarda per il Coro Voches ‘e Ammentos de Garteddi su Grazia Deledda, Efix, gli altri personaggi ed i luoghi del narrato, ci proiettano all’interno del romanzo muovendosi con agilità tra coinvolgenti contesti che premono tra loro, in un labirinto di intense descrizioni ed emozioni.

Il suo sonetto Efix è la colonna sonora dello spettacolo.

Galtellì – Sabato 9 novembre – ore 20:00

Chiesa del Santissimo Crocifisso

LA COLPA E L’ESPIAZIONE

Liberamente ispirato alle figure di Efix e Lia, dal Romanzo “Canne al Vento“ di Grazia Deledda.

Efix, desideroso di espiazione, dopo il suo doloroso lungo peregrinare insieme al mendicante cieco per le chiese del nuorese torna a Galte, ormai malato.

Morirà infatti di lì a poco in occasione del matrimonio di Donna Noemi con Don Predu.

Ad Efix morente appare Lia, tra sogno e realtà, per un dialogo liberatorio, dove entrambi confesseranno le verità nascoste per tanti anni; in particolare di quei tragici avvenimenti che portarono alla fuga di Lia e alla morte del padre Don Zame.

I personaggi sono come immersi nei chiaroscuri dell’umile chiesa di S. Pietro, in cima al paese di Galte, a ridosso del cimitero, e del S.S. Crocifisso l’attuale parrocchia, che all’epoca cadeva in rovina, in un contrasto di luci con effetti intensamente potenti e drammatici. Questa reciproca confessione porterà i due protagonisti del romanzo Canne al vento, il più intenso e avvincente di G. Deledda, a raccontare le loro vite: le aspirazioni mancate e quelle realizzate, i desideri, i rimpianti, le gioie e i dolori.

I canti del Coro Voches e Ammentos de Garteddi diretto dal maestro Pietro Marrone, un composito di coinvolgenti armonie fra tradizione e innovazione canora, con le musiche originali del maestro Gianpaolo Selloni, sostengono e arricchiscono le due voci recitanti di Giovanni Carroni e Monica Corimbi, dando risalto al tema centrale del romanzo deleddiano, la fede, e con essa i temi della colpa e dell’espiazione.

La scena si completa con le immagini video di Renzo Gualà, con una narrazione fuori dal naturalismo o documentarismo, sui luoghi del romanzo, dentro un percorso onirico ed evocativo a sostegno della parola, che si leva dai sentimenti più profondi dei personaggi.

Il cast è composto dagli attori Giovanni Carroni, (che cura anche la regia e le scene), Monica Corimbi e Stefania Coro, il Coro Voches ‘e Ammentos de Garteddi diretto dal M° Pietro Marrone con i brani composti sui sonetti di Tziu Berbardu Zizi, il M° Gianpaolo Selloni che cura le musiche per pianoforte e organo, Neria de Giovanni che cura la consulenza storica e Renzo Gualà che cura i video.

GIOVANNI CARRONI

Studia recitazione, mimo, canto e teatro-danza presso la scuola di teatro “Roy Hart Theatre“, in Lasalle, nel sud della Francia. Si perfeziona inoltre a Granada e Madrid. Fonda a Nuoro nel 1988 la compagnia Bocheteatro, della quale è direttore artistico e regista. È attore di teatro, cinema, televisione e conduttore radiofonico. Per il teatro debutta nel 1988 con un suo monologo dal titolo nuorese Intro (dentro), tratto da Non si sa come di Luigi Pirandello e Oppio e altre storie di Géza Csáth. Lavora per tanti anni col regista Marco Gagliardo, che lo dirigerà in molti spettacoli, tra cui L’uomo irrisolto di Roberto Cavosi, Udienza di Václav Havel, Il condannato a morte di Jean Genet, La zappatera e Lamento per Ignazio S. di Federico García Lorca e La notte poco prima della foresta di Bernard-Marie Koltès. Lavora anche con il regista genovese Marco Parodi, col quale è protagonista nello spettacolo Bachisio Spanu – Epopea di un contadino alla Grande Guerra e La tragedia di Luigi Pirandello. È protagonista in Emigranti di Sławomir Mrożek, per la regia di Maria Maglietta. È attore protagonista per la cooperativa Teatro di Sardegna in Nina, o il paese del vento di Grazia Deledda, regia di Orlando Forioso, Una famiglia per Giacomo di Paolo Puppa da Giuseppe Dessì, per la regia di Guido De Monticelli e in Paska Devaddis di Michelangelo Pira, regia di Theodoros Terzopoulus. Con il drammaturgo Paolo Puppa mette in scena Il muro incinto, che racconta la vita dello scultore sardo Costantino Nivola. Altri spettacoli interpretati o curati: Triste rondine maschio di Manuel PuigSos sinnos di Michelangelo Pira, Perlasca l’impostore sulla vita di Giorgio Perlasca, Eleonora d’Arborea di Giuseppe Dessì, Hikmet di Nazım Hikmet e Cristolu – Vita di un frate bandito di Salvatore Niffoi. Attualmente è impegnato da 2 anni e mezzo in una tournée mondiale con lo spettacolo Macbettu, del quale è attore nel ruolo di Banquo, nonché traduttore del testo in lingua sardo nuorese. Lo spettacolo è vincitore dei premi:  nazionale UBU e ANCT.

CORO VOCHES ‘E AMMENTOS DE GARTEDDI

Galtellì sorge nel cuore della Baronia, protetto dal monte Tuttavista e attraversato dal Cedrino.

E’ un luogo ricco d’arte, di cultura e di storia che ha animato la fantasia creativa di Grazia Deledda: in “Canne al vento” ne ha descritto con cura gli ambienti, “liberando” i suoi personaggi nell’intreccio narrativo che le è valso il premio Nobel.

Le 24 voci del Coro “Voches ‘e Ammentos de Garteddi” nascono in questo contesto nel 2001, per cantare la bellezza di una lingua che si esprime in versi, per trasferire a chi ascolta le emozioni di un’isola poetica.

E’ ora diretto dal M° Pietro Marrone di Buddusò. Il suo repertorio musicale trova origine nel canto di “ispirazione popolare” nel tentativo di ricostruire in nuove armonizzazioni corali poesie, canti, musiche e danze antiche, mantenendo viva e in parte rinnovando questa traccia di tradizione di vita e di costume, con il fine di tutelarle e valorizzarle.

Fortemente impegnato in campo culturale e sociale, nel mese di dicembre 2018 ha inaugurato nel centro storico di Galte il “Laboratorio delle Arti e Tradizioni Etnomusicali”.

Annualmente promuove importanti iniziative musico culturali, conferendo annualmente anche il “Premio Mastru ‘e Ammentos” a persona che si è distinta per meriti artistici e non solo.

Tantissime le sue partecipazioni a concerti e rassegne nell’isola e nella penisola; importanti i premi conseguiti in concorsi internazionali in Spagna, Norvegia e Gran Bretagna.

PIETRO MARRONE

Il giovane maestro nasce a Buddusò nel 1993 ed inizia gli studi al pianoforte all’età di 7 anni.

Nel 2008 è ammesso al conservatorio Luigi Canepa di Sassari con il massimo dei voti sotto la guida del Mº Andrea Ivaldi. Nel 2017 consegue la laurea in Pianoforte. Durante il suo percorso di formazione musicale, numerose le partecipazioni a masterclass con illustri pianisti di fama mondiale ed a concorsi regionali in cui aggiudica i premi  “Villa Las Tronas” e “Per Elisa”.

Da oltre due anni è il direttore artistico del Coro Voches ‘e Ammentos de Garteddi ed è il compositore della colonna sonora EFIX sul sonetto di Tziu Beranrdu ZIZI.

M° GIANPAOLO SELLONI

Musicista nuorese attivo su diversi fronti del panorama musicale isolano.

Pianista, di formazione jazzistica e classica, trova un ideale terreno di scoperta, ricerca e ispirazione nella cultura popolare sarda come compositore di brani corali e strumentali. Ha collaborato con diversi musicisti isolani e del panorama internazionale.

Alcuni dei suoi lavori hanno trovato spazio in pubblicazioni discografiche, in particolare la produzione per coro maschile di ispirazione popolare.

Da qualche anno si occupa di musica per le immagini e per il teatro.

Le repliche dello spettacolo si terranno:

DESULO

Domenica 10 novembre – ore 20:00

Chiesa di Sant’Antonio Abate

BITTI

Sabato 16 novembre – ore 20.00

Chiesa di San Giorgio Martire

FONNI

Domenica 17 novembre – ore 19:00

Basilica Santa Maria dei Martiri

L’iniziativa gode del patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna, della Presidenza del Consiglio Regionale della Sardegna, della Fondazione di Sardegna, dei comuni di Galtellì, Desulo, Bitti e Fonni.

Sul sito internet www.ilcamminodiefix.wordpress.com e sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/SosArrastosdeGrassia/ puoi trovare ulteriori informazioni e foto sui diversi partecipanti all’iniziativa.