OTTANA. Carla o dell’essere se stessi, spettacolo autobiografico di Carla Baffi e la nuova vita dopo essere stato Enzo Giagoni

Ottana, 1 agosto 2021 – Anfiteatro Andrea Parodi ingresso gratuito
Spettacolo evento a Ottana il 1 agosto prossimo con “Carla o dell’essere se stessi”, rappresentazione teatrale autobiografica che per la compagnia teatrale dei Barbariciridicoli – organizzatrice dell’evento inserito all’interno della 8° edizione di Ottana EstaTeatro – è un esordio nel campo del Teatro della Testimonianza
Sul palco ci sarà Carla Baffi, 55 anni, di cui 53 vissuti come Enzo Giagoni con alle spalle 30 anni di onorato servizio nel corpo di polizia, una figlia di 30 anni, 4 donne importanti nella sua vita e un matrimonio durato 24 anni. Alle spalle un evento tragico e doloroso che lo ha visto tra gli incolpevoli protagonisti dell’alluvione causata dal Ciclone Cleopatra nel 2013, a cui è drammaticamente sopravvissuto ma che gli strappò dalle mani la figlioletta Morgana, di soli 2 anni, insieme alla sua nuova compagna Patrizia, inghiottite maledettamente in un fiume di acqua e fango. Racconterà il suo percorso personale, intimo, che lo sta portando a essere ciò che si sentiva da sempre e che per convenzioni sociali e timore, ha sempre nascosto: una donna imprigionata in un corpo che non era suo, costretta continuamente a negare e uccidere se stessa, per non dispiacere agli altri, per la paura del loro rifiuto e del loro abbandono.
Un’ora e venti in un viaggio sincero, delicato e sorprendente, a tratti umoristico, di condivisione e scoperta, crescita e cambiamento, scritto da Carla Baffi e da Tino Belloni, per la regia di quest’ultimo, in un monologo drammatico che darà al pubblico strumento e conoscenza per superare paure e pregiudizi. 
“È un debutto importante questo – commenta Tino Belloni – che attraverso il percorso di cambiamento di Carla stabilisce anche l’avvio di un più ricco percorso per la nostra compagnia teatrale, impegnata da sempre nel proporre temi sociali, veicolandoli tramite l’ancestrale umorismo che caratterizza la nostra gente di Barbagia. Terra da cui non solo prendiamo il nome e la simbologia che portiamo in scena, ma che continuamente fornisce stimoli di resilienza e adattamento ai tempi difficili che viviamo”.
Dopo lo spettacolo ci sarà il dibattito “La realtà oltre”, momento che caratterizza il post teatro di ogni appuntamento dei Barbariciridicoli, ma che in questa occasione oltre all’attrice Carla, prevede la partecipazione di Michele Pipia, responsabile dell’associazione Lgbt Arc di Cagliari e di Barbara de Luca vicepresidente della associazione Baaba Aps di Olbia. 
Appuntamento quindi all’anfiteatro Andrea Parodi, alle 21,30. La rassegna è realizzata grazie all’importante sostegno del Comune di Ottana, che, insieme all’Assessorato alla Cultura della Regione Sardegna, alla Fondazione di Sardegna, e al Gal Barbagia (con il progetto Cultura al Centro) contribuiscono alla manifestazione, consentendone anche il suo svolgimento interamente gratuito.




Ulrich Tukur: “La Sardegna è parte della mia storia”

Tukur con gli organizzatori Sabina Corriga (a sn) e Antonello Carboni (a dx)

ATZARA. “La Sardegna per me è molto più di un’isola bellissima, è parte della storia della mia famiglia”, sono le parole commosse con le quali l’attore Ulrich Tukur ha salutato il pubblico di Atzara al Museo di Arte Moderna Ortiz durante l’inaugurazione della mostra “Richard Scheurlen. L’Uomo e l’artista” dedicata a suo nonno, abile pittore impressionista trapiantato per quindici anni nel piccolo centro del Mandrolisai.

Al fianco di Tukur sono intervenuti il sindaco Alessandro Corona, Cinzia Littera in rappresentanza della cooperativa Progetto Cultura, e i curatori dell’esposizione, Sabina Corriga e Antonello Carboni, in quali hanno approfondito i dettagli di un’iniziativa che in principio era sembrata a dir poco pazzesca. Prima di immergersi nelle sale della galleria, tra i colori accesi delle grandi tele di Scheurlen, Tukur ha ricordato la sua prima avventura nell’isola, nel lontano 1982, quando da giovane studente era sbarcato a Oristano sulle tracce di suo nonno, per essere accolto nella casa del pittore Antonio Corriga, di cui fino ad allora conosceva soltanto il nome. Erano altri tempi, per quanto non troppo lontani. Allora quel piccolo villaggio di Atzara gli era sembrato perduto nel tempo, in una dimensione arcaia e dai ritmi quasi medievali.

Tukur di fronte all’autoritratto di nonno Scheurlen

La Sardegna è sempre stata presente nella mia infanzia come un sogno, un’isola perduta, qualcosa di misterioso. C’era l’immagine di questo fantasma, il nonno, che aveva vissuto in un paese pieno di sole”, ha dichiarato Tukur, ringraziando i curatori e tutti gli organizzatori per il grande lavoro svolto, dichiarandosi felice e onorato di accompagnare una mostra che restituisce il giusto valore a una persona e a un artista finora privato dell’attenzione meritata. Come hanno specificato i curatori, la tecnica di Scheurlen era considerata alla pari di artisti del suo tempo, come Figari, Biasi e Dessy, e lo stesso Antonio Corriga lo considerava il suo più grande maestro.

Erano riferite al primo soggiorno di Tukur in Sardegna, in casa Corriga, le immagini comparse sul maxischermo in Piazza San Giorgio nel documentario di Antonello Carboni: quel giovane in costume e berritta era proprio il giovane Ulrich, nipote del “pittore tedesco”. Lo stesso Ulrich che sarebbe diventato un grande attore internazionale interpretando ruoli quali il tenente colonnello Anton Grubitz in “Le vite degli altri”, o Gibarian in “Solaris” al fianco di George Clooney, e ancora l’Helmut di “A torto o a ragione” in compagnia di Harvey Keitel. Non si contano le pellicole di successo alle quali ha preso parte. Tra queste “Seraphine” di Martin Provost, in cui interpreta il ruolo del protagonista Wilhelm Uhde al fianco di Yolande Moreau, proiettato tra gli applausi in piazza San Giorgio la sera del 25 luglio.

Il roadmovie di Carboni, presentato ad Atzara in prima assoluta, ha evidenziato l’indagine sorprendente svolta dal regista oristanese assieme a Sabina Corriga, un lavoro di ricerca che tra testimonianze, vecchie foto e documenti sapientemente amalgamati con ritmo e ironia, ha condotto i protagonisti dalla Sardegna fino a Berlino per poi restituire all’isola un’esposizione esclusiva che, anche grazie alla preziosa collaborazione degli eredi Scheurlen, sarà visitabile al Museo Ortiz fino al 30 novembre prossimo, nei consueti orari di apertura. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione culturale Antonio Corriga con il contributo del Comune di Atzara e della Comunità Montana Gennargentu-Mandrolisai.

Ulrich Tukur con il regista Antonello Carboni sullo sfondo della sua immagine da giovane in costume sardo



DOMANI A OTTANA LA PIETRA MILIARE DEL TEATRO IN SARDEGNA: “SU CONNOTTU”

25 luglio 2021, ore 21,30 – Anfiteatro Parodi – Ingresso gratuito
Domani a Ottana, alle 21,30 quinto appuntamento della rassegna teatrale EstaTeatro a cura della Compagnia Il Crogiuolo. Organizzata dalla Compagnia teatrale dei Barbariciridicoli la rassegna si avvale infatti della partecipazione di altre compagnie della Sardegna con l’obiettivo di accrescere la qualità dell’offerta culturale. Domani sera la Compagnia Il Crogiuolo presenterà a Ottana una pietra miliare del teatro isolano, “Su Connottu”, scritto dal poeta nuorese Romano Ruju, testo riveduto al femminile da Rita Atzeri, per raccontare, attraverso la vicenda di Paskedda Zau (popolana nuorese, vedova, madre di dieci figli), la sommossa popolare contro gli effetti della Legge delle Chiudende che nel 1868 autorizzò la recinzione dei terreni.

Prossimi appuntamenti: Il prossimo appuntamento, spettacolo – evento, è previsto per il 1 agosto alle 21,30, anfiteatro Parodi, con “Carla o dell’essere se stessi” a cura dei Barbariciridicoli che aprono una nuova e inedita esperienza di “Teatro della testimonianza”: “per la prima volta – spiega Belloni – non ci sarà un attore a interpretare un personaggio, ma una persona reale che racconterà la propria storia: Carla Baffi, 55 anni, di cui 53 vissuti come Enzo Giagoni, 30 anni di onorato servizio nel corpo di polizia, una figlia di 30 anni, 4 donne importanti nella sua vita e un matrimonio durato 24 anni. Enzo è tragicamente sopravvissuto nel 2013, a Olbia, al ciclone “Cleopatra” che gli strappò dalle mani la figlioletta Morgana, di soli 2 anni, insieme alla sua auto e alla sua nuova compagna, Patrizia, inghiottite maledettamente in un fiume di acqua e fango”. Attraverso l’esemplare e toccante esperienza di Carla, a tratti anche umoristicamente ironica, ci si propone di contribuire a superare i pregiudizi e le diffidenze alla base di tutte le fobie sociali, ancora fortemente radicate, verso qualsiasi tipo di diversità.

Si prosegue domenica 8 agosto alle 21,30 con “Fuga dall’Asinara”, a cura del Teatro Sassari, e venerdì 13 agosto sempre alle 21,30 “Santa Subito 5 G” di Francesca Falchi.

Dopo gli spettacoli  teatrali, ci sarà l’abbattimento della quarta parete con il momento riservato a “Gli artisti si raccontano”: confronto, scambio e condivisione tra attori e pubblico.

La rassegna è realizzata grazie all’importante sostegno del Comune di Ottana, che, insieme all’Assessorato alla Cultura della Regione Sardegna, alla Fondazione di Sardegna, e al Gal Barbagia (col Progetto Cultura al Centro) contribuiscono alla manifestazione, consentendone anche il suo svolgimento interamente gratuito.




Ulrich Tukur in Sardegna, l’attore tedesco alla scoperta del nonno pittore che visse ad Atzara

Ulrich Tukur con il regista Antonello Carboni e Sabina Corriga

ATZARA. È stato l’assassino di Richard Moser nel primo “Commissario Rex” ma il grande pubblico lo conosce per film come “Le vite degli altri” di Florian Henckel von Donnersmarck e “Solaris” con George Clooney per la regia di Steven Soderbergh. L’attore Ulrich Tukur interpreta ora il ruolo di se stesso all’interno del documentario “Il pittore tedesco” diretto dal regista oristanese Antonello Carboni, alla riscoperta del nonno pittore Richard Scheurlen che visse per quindici anni ad Atzara, in Sardegna, sperimentando en plein air una luce radente di rara bellezza.

Il 24 luglio alle 19, Tukur sarà al Museo Ortiz per l’inaugurazione della speciale mostra d’arte “Richard Napoleon Scheurlen – l’uomo e l’artista”, realizzata dall’associazione Antonio Corriga a cura di Sabina Corriga e Antonello Carboni, un’esposizione delle opere più significative del pittore originario di Stoccarda, oltre a documenti originali dell’epoca e al suo epistolario.

Alle 22 in Piazza San Giorgio sarà presentato il road movie “Il pittore tedesco”, un seducente lavoro d’indagine di Carboni che permette di vivere in prima persona la scoperta di questo illustre sconosciuto. Tra le testimonianze in ricordo dell’artista ci sono le famiglie che gli furono vicine e a cui lasciò importanti opere, mentre lo sguardo conduttore è quello di Sabina, figlia del noto pittore atzarese Antonio Corriga, che da ragazzo aveva frequentato Scheurlen carpendone i segreti della peculiare tecnica espressiva. La partecipazione di Tukur (al secolo Ulrich Scheurlen) tra i protagonisti del documentario, permetterà una risonanza mediatica internazionale altrimenti irraggiungibile.

Alcune locandine dei principali film con Ulrich Tukur

Tra le sue interpretazioni più riuscite c’è quella al fianco di Harvey Keitel in “A torto o a ragione” di István Szabó, e nel ruolo di protagonista in “Amen.” diretto da Costa-Gavras. Ma a valorizzare particolarmente il suo talento è stato “Seraphine” diretto da Martin Provost, Premio Cesar per il Miglior film 2009, in cui ha interpretato il ruolo di Wilhelm Uhde al fianco di Yolande Moreau. La pellicola, dedicata alla vita della pittrice francese Séraphine de Senlis, sarà proiettata il 25 luglio alle 22 in Piazza San Giorgio, dove Ulrich Tukur sarà ospite d’onore e lieto di scambiare due battute con il pubblico.

A scoprire per caso le eccellenti doti di nonno Scheurlen, nel 1936 a Positano, fu il pittore Filippo Figari, che lo invitò a conoscere Atzara, patria e residenza di tanti artisti. Ci sarebbe rimasto per quindici anni, ospite della famiglia Demurtas, estasiato dalla bellezza dei paesaggi e rapito dalla luce che riteneva fondamentale per apprezzare al meglio la sua pittura. Il vivace centro del Mandrolisai dopo quasi novant’anni ricambia questo amore rinnovando il legame con i discendenti. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione culturale Antonio Corriga con il contributo del Comune di Atzara e della Comunità Montana Gennargentu-Mandrolisai.

Richard Scheurlen durante il soggiorno ad Atzara



BORORE. Secondo appuntamento per la rassegna “A Iscracaglios” con la Compagnia sassarese S’Arza Teatro

 SECONDO APPUNTAMENTO PER LA RASSEGNA  A ISCRACAGLIOS: IN SCENA GLI ESILARANTI DUBBI SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DELLA COMPAGNIA SASSARESE S’ARZA TEATRO
Direzione artistica Compagnia Teatrale I Barbariciridicoli – 23 luglio 2021, cortile Scuole Elementari
ingresso gratuito

Prosegue a Borore, con il secondo appuntamento, la terza edizione della la rassegna teatrale A Iscracaglios, che ha preso avvio il tre luglio scorso nel centro del Marghine. Una rassegna che conferma la ormai consolidata collaborazione tra la Compagnia Teatrale i Barbariciridicoli, la Consulta di Borore, quest’anno il Comitato San Lussorio e San Gavino 2021, e l’amministrazione comunale per il tramite dell’Assessora alla cultura Azzurra Fancellu. Il teatro aprirà di nuovo il suo sipario il 23 luglio, alle 21,30 nel cortile della scuole elementari con lo spettacolo della Compagnia teatrale di Sassari S’Arza Teatro. A intrattenere il pubblico gli esilaranti scambi tra le Sorelle Porkus che offriranno variegati spunti di riflessione sul tema della raccolta differenziata e dello smaltimento dei rifiuti con una evoluzione nella percezione del rifiuto da scarto da bruciare e eliminare, a risorsa da recuperare. Sul palco gli attori Maria Paola Dessì, Stefano Petretto, Francesco Petretto, Giovanna Murgia, Fabio Uleri, Paola Sias con la scrittura scenica e regia di Romano Foddai. Lo spettacolo prende il nome dalla caratterizzazione di personaggi medi colti dalla sassareseria popolare. Nascono così le sorelle Porkus, le impiegate dell’impresa di pulizie sassarese “Tarrangi”. Imbranate, si rivelano pigre e disattente nei semplici compiti domestici a loro affidati. Lo spettacolo si dipana creando dei divertentissimi sketch che risolvono dubbi sull’esatto conferimento dei normali rifiuti con cui si ha a che fare quotidianamente: come le cozze, la ciogga, la carta unta. Ogni sketch da vita a scene esilaranti come farina e cipolla usata come crema di bellezza secondo lo scimmiottamento degli ultimi dettami della moda bio delle upper class. Gli sketch hanno come tema plastica e alluminio, carta, vetro, umido organico e secco residuo: argomenti trattati in maniera esilarante e brillante, che culminano nella parodia della classe operaia che “non va in paradiso ma neanche sepolta da un cumulo di mondezza”, dando il via alla rivolta delle Porkus sulle note de “La differenziata la trionferà” cantata sulla improbabile scia di “Bandiera rossa” o la scena delle medesime  impegnate il giorno della Cavalcata a procurarsi birra gratis dopo le pariglie o alle prese con mosche umane che vogliono costringerle a buttare la carta nei contenitori specifici, cosa che le Porkus faranno anche se le mosche pagheranno la loro solerzia venendo abbattute e ridotte al rango di rifiuti ingombranti da spostare chiamando il servizio apposito.




Graziella Monni presenta Gli amici di Emilio (Mondadori) a Villagrande Strisaili venerdì 16 luglio alle 19

Gli amici di Emilio (Mondadori, 2020)

Filippo, il figlio del podestà Giovanni Lai, cresce a Corilè, un paesino immaginario della Sardegna, negli anni della dittatura fascista: è un ragazzo brillante, capo carismatico del suo piccolo gruppo di amici, tutti sempre più oppressi dal peso della tirannia, delle guerre del regime, delle leggi razziali; tutti sempre più insofferenti alle ingiustizie e ai soprusi, e sempre più ispirati dalla figura del grande esule antifascista, Emilio Lussu, al quale cominciano a scrivere lettere sempre più appassionate, e nel quale trovano il cemento della loro amicizia, e il simbolo di un futuro di libertà. Ma si sa com’è la vita nei piccoli paesi, fatta di chiacchiere, sospetti, maldicenze, che sotto la dittatura proliferavano ancor più del solito, e con l’arrivo in paese di un funzionario dell’Ovra, il servizio segreto fascista, tutto si complica e precipita, a partire dal rapporto, già tempestoso, tra Filippo e il padre. Gli amici di Emilio è un romanzo avvincente e appassionato, che si svolge nel giro di pochi giorni, tra scontri e ricordi, amicizie e passioni e tradimenti, e nel quale vediamo la nascita di quello spirito generoso e libero che porterà alla Resistenza e alla fine della dittatura.

Graziella Monni è di Nuoro, dove vive insieme al marito, due figli e una gatta siamese. Laureata in filosofia, per anni professoressa nei licei ed ora preside, ha imparato tanto dai suoi alunni. È stata finalista alla XIII edizione del Premio Calvino con un romanzo rimasto inedito. Nel 2005 ha pubblicato il racconto per bambini Zuck lupo sdentato, edizioni Condaghes. Ama Platone, il filosofo della sua vita. Le piace la storia con una predilezione per quella classica e del Novecento. Ha fatto incontrare Emilio Lussu a centinaia di suoi studenti ed ora vuole continuare a farlo con questo libro. Gli amici di Emilio è il suo primo romanzo.

Evento realizzato con il contributo del Comune di Villagrande Strisaili, in collaborazione con la Libreria del Corso di Tortolì




Si sono perse le tracce di un subacqueo che si è immerso nelle acque di fronte a cala luna.

La richiesta, pervenuta alla sala Operativa del Comando Vigili del Fuoco di Nuoro, da parte della Capitaneria di Porto, presente sul posto con una motovedetta, che ha attivato le operazioni di soccorso.
La Sala Operativa Vigili del Fuoco della Direzione Regionale Sardegna ha prontamente attivato il Drago 144 (Elicottero VVF di base ad Alghero), con a bordo quattro specialisti sommozzatori.
Dalle informazioni ricevute dalla Capitaneria di Porto c’è la possibilità che l’uomo sia entrato in una grotta sottomarina a 200 metri dalla Costa in un fondale 6 metri, per cui sono stati attivati i sommozzatori VVF di Cagliari e Sassari con specializzazione Speleosub.
Il Drago arrivato sullo scenario ha aviolanciato i due Sommozzatori e si è diretto verso la coppia di speleosub VVf in arrivo da Cagliari, lungo il tragitto per velocizzare il tempo di arrivo sul punto.
La grotta che si estende per circa 500 metri, ed arriva ad una profondità di circa 40 metri l’uomo si è immerso con un amico, durante l’immersione a circa 100 metri, hanno comunicato visivamente, l’intenzione di fare rientro, ma quando il primo si è reso conto di essere solo, è uscito a chiamare i soccorsi. Nella grotta si spera siano presenti sacche d’aria, farebbero sperare in una buona riuscita dei soccorsi.
La Capitaneria di Porto con una motovedetta a grande capacità, ha portato sul punto, i quattro Speleosub VVF, due del Comando di Cagliari e due del Comando di Sassari, Task Force Speleosub regionale, con tutta l’attrezzatura necessaria per il complesso intervento di soccorso.
Sul posto il Comando Vigili del Fuoco di Nuoro ha inviato un UCL (Unità di crisi locale) per la registrazione puntuale delle operazioni.




Atzara, la luce radente di Richard Scheurlen dalle grandi tele al roadmovie sulla sua vita

Autoritratto di Richard Scheurlen

ATZARA. Dalla freschezza di una pittura in plein-air capace di folgorare Filippo Figari e Antonio Corriga, a una vita avventurosa in giro per il mondo, che lo portò a scoprire il paese di Atzara come il luogo più degno di essere vissuto. A distanza di ottantacinque anni, quel piccolo borgo del Mandrolisai, patria e dimora di tanti artisti del Novecento, ricambia l’amore del valente pittore tedesco Richard Scheurlen dedicandogli una speciale mostra che, dal 24 luglio al 1 dicembre, esporrà alcune delle sue opere più significative nelle sale del Museo Antonio Ortiz, impreziosite dalla proiezione di un documentario che ripercorrere i passaggi di un’esistenza sorprendente. Tanto sorprendente da poter essere accostata alla trama di un film interpretato da suo nipote Ulrich Tukur, attore di fama internazionale e popolarissimo in Germania, che sarà ospite d’onore ad Atzara e tra i protagonisti del documentario dedicato a suo nonno.

L’esposizione “Richard Napoleon Scheurlen – l’uomo e l’artista” realizzata a cura di Sabina Corriga e Antonello Carboni, sarà inaugurata il 24 luglio alle 19 al Museo Ortiz, mentre alle 22 in Piazza San Giorgio sarà presentato al pubblico il documentarioIl pittore tedesco”, road-movie realizzato dalla sapiente regia di Antonello Carboni. È un lavoro di ricerca, biografico, che attraverso lo sguardo di Sabina permette di vivere in prima persona la progressione e gli esiti dell’indagine, nel piacere della scoperta di questo illustre sconosciuto.

Il 25 luglio a corollario dell’evento, in Piazza San Giorgio sarà proiettato il film “Seraphine”, premio Cesar per il miglior film 2009, diretto da Martin Provost e interpretato dallo stesso Ulrich Tukur, che sarà lieto di presenziare di scambiare due chiacchiere con il pubblico.

L’iniziativa è organizzata dall’Associazione culturale Antonio Corriga con il patrocinio e il sostegno del Comune di Atzara e della Comunità Montana Gennargentu-Mandrolisai.

Fu il pittore Filippo Figari nel 1936 a scoprire per caso, a Positano, le eccellenti doti artistiche di Scheurlen, nato a Stoccarda nel 1890, uomo di infiniti interessi e di profonda cultura e membro di un’importante famiglia nobile. Persona sempre generosa e disponibile ma dal carattere disciplinato, era stato comandante degli U-Boat della Marina durante la prima guerra mondiale.

Nelle sue grandi tele si legge la spontaneità dei movimenti, si scorgono figure immerse in un’atmosfera rarefatta, una emblematica luce del sole radente e poi quella mobilità che manca alle opere di Figari, sempre scenografiche e sottomesse al linguaggio accademico delle sue grandi decorazioni.

Instancabile viaggiatore e profondo conoscitore dei movimenti artistici europei, il pittore tedesco si fece convincere facilmente a visitare Atzara. Vi sarebbe rimasto per circa quindici anni, ospite della famiglia Demurtas, estasiato dalla bellezza dei paesaggi e rapito dalla luce del pomeriggio che caratterizza il centro Sardegna, paragonabile solo a quella che l’artista aveva osservato a Ceylon. Una luce che riteneva fondamentale per apprezzare al meglio la sua pittura.

Atzara era già residenza artistica dei pittori costumbristi spagnoli come Antonio Ortiz e Eduardo Chicharro, e di altri grandi come Giuseppe Biasi, Carmelo Floris, Stanis Dessy, Antonio Delitala e Filippo Figari.

In paese, un giovane Antonio Corriga che allora studiava all’Accademia di Sassari diretta da Figari, rimase impressionato dallo stile di Scheurlen, non celando di aver appreso più dalla tecnica del tedesco che in anni di scuola dai suoi maestri.

La mostra esporrà diverse opere presenti in Sardegna e numerose altre messe a disposizione dalla famiglia dell’autore, oltre a documenti originali dell’epoca e al suo epistolario. Grazie alla collaborazione con i discendenti è maturata anche l’idea di realizzare il documentario che, attraverso la partecipazione del nipote Ulrich, permetterà una risonanza mediatica internazionale diversamente irraggiungibile.




A OLIENA, UNO DEI PAESI SENZA LA COPERTURA DEI MEDICI DI BASE SUFFICIENTE, SCENDE IN CAMPO L’ESERCITO PER LA CAMPAGNA VACCINALE. Il SINDACO: “CHIEDEREMO L’AIUTO DI ASSOCIAZIONI UMANITARIE. COSI’ NON SI PUO’ ANDARE AVANTI”

A Oliena scende in campo l’Esercito e le vaccinazioni fanno un grande salto in avanti. Nei giorni scorsi un’ importante azione congiunta ha coinvolto l’Esercito Italiano, l’Ats e l’Amministrazione Comunale di Oliena.

L’intervento degli uomini e donne in divisa, in stretta collaborazione con l’Asl di Nuoro, ha contribuito a portare a termine la vaccinazione di oltre 270 persone tra allettati e cosiddetti fragili, mentre per i circa 500 over 80 si era già provveduto in precedenza.

L’accordo con l’Esercito è avvenuto in seguito all’incontro tenutosi presso la caserma di Prato Sardo a Nuoro alla presenza del Generale Francesco Olla, del Commissario Straordinario Ares Massimo Temussi e del Sindaco di Oliena Sebastiano Congiu. “Vorrei ringraziare a nome della popolazione di Oliena l’Esercito Italiano ed in particolare Voi del Battaglione Trasmissioni Gennargentu, per il supporto che ci avete dato in questa campagna di vaccinazione a favore delle tante persone fragili e in condizioni di disagio del nostro paese”, ha scritto Bastiano Congiu, primo cittadino di Oiena che ha inviato una lettere alle alte cariche militari.

“Siamo certi che con il vostro notevole contributo si riuscirà a fare grossi passi in avanti nella lotta per sconfiggere questa pandemia. Oltre per l’attività svolta in modo impeccabile dai vostri uomini e donne in divisa, vorrei esprimere la massima gratitudine anche per l’importante segnale di attenzione nei confronti di un territorio in forte difficoltà dal punto di vista sanitario, per l’ormai nota carenza dei medici di base”.

Su questo fronte la copertura rimane proccupante. E dopo le continue lamentele e pressioni dell’amministrazione per chiedere un normale diritto alla salute verso i propri cittadini l’amministrazione comunale non esclude qualche manifestazione forte per attirare l’attenzione sul problema sempre più evidente e la cui soluzione si continua a rimandare.

“In molti hanno dovuto ricorrere ad un medico a Nuoro, tantissimi sono ora scoperti. La sera la fila dal medico di guardia per ottenere una ricetta è diventata la norma. Può un paese vivere in perenne emergenza? A mio avviso no. Chiediamo rispetto e la stessa serietà che noi, l’esercito e tanti professionisti e volontari stanno mettendo in questo delicato momento. Non so se all’Ats tutti hanno la coscienza a posto. Quello che io sto registrando è un malcontento generale crescente che non so fino a che punto potrò controllare di fronte a ritardi spaventosi nell’assistenza primaria”, conclude il sindaco, “ora non so più cosa fare. Dopo l’esercito forse dovremo rivolgerci ad associazioni umanitarie come Emercency, Medici senza Frontiere e altri, dato che anche Oliena sta diventando un fronte caldo e anche qui occorre creare dei presidi contro le ingiustizie”.




Pubblicato l’avviso per i contributi per l’eliminazione delle barriere architettoniche “Post 1989”

Sul sito www.comune.sassari.it è pubblicato l’avviso e la modulistica per richiedere i contributi regionali per il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati, in base alle leggi 13/1989 e 32/1991, per gli edifici successivi al 1989. La Giunta regionale, anche su richiesta dell’Amministrazione comunale, con deliberazione del 24 marzo 2021 ha stabilito di ripartire gli stanziamenti annuali in parti uguali tra gli edifici privati i cui progetti sono stati presentati entro l’11 agosto 1989 e gli edifici privati i cui progetti sono stati presentati successivamente.

Il 22 marzo il sindaco di Sassari Nanni Campus aveva scritto al presidente della Regione Christian Solinas chiedendo la modifica della legge regionale 32/91 così da non continuare a escludere dai contributi finanziari diversi cittadini con disabilità che necessitano di tali risorse per interventi tecnici di adattabilità necessari per migliorare il loro stato di grave disagio. L’impulso è stato dato da una mozione protocollata dalla consigliera del Movimento 5 Stelle Laura Useri con cui si chiede al sindaco di «rendersi portavoce, presso gli organi competenti delle istanze di tutti i disabili che da troppi anni ormai, sono vittime di questa errata applicazione normativa, precludendo agli stessi un diritto riconosciuto dalla legge». L’Amministrazione comunale, particolarmente sensibile al tema delle disabilità, ha fatto propria l’istanza, ancora prima che fosse discussa in Consiglio e si è mossa, scrivendo al presidente della Regione, che l’ha immediatamente accolta.



Per quest’anno saranno ammesse al contributo le domande riguardanti gli edifici privati Post 1989 pervenute al protocollo entro il primo settembre, così come stabilito dalla Regione. Sul sito www.comune.sassari.it sono indicati i requisiti necessari per ottenere il contributo e la documentazione necessaria.

Per ogni altra informazione è possibile consultare il sito www.comune.sassari.it o rivolgersi agli uffici del servizio sociale territoriale di appartenenza: Servizio Sociale Territoriale n. 1 (Centro Storico, Caniga, La Landrigga, Bancali): piazza Santa Caterina, 25 Telefono 079/279733; Servizio Sociale Territoriale n. 2 (Latte Dolce, S.M. di Pisa, S. Orsola, Li Punti, San Giorgio, San Giovanni, Ottava), via Caboto (079/2497410); Servizio Sociale Territoriale n. 3 (Monte Rosello, Cappuccini, Luna e Sole, Prunizzedda) Via Zara, 2 (079/279517-279537); Servizio Sociale Territoriale 4 (S. Giuseppe, Carbonazzi, Porcellana, Monserrato, Tottubella, La Corte, Campanedda, Palmadula), via Rockefeller, 37/C (079/2119114).