Dopo un lungo e articolato dibattito, trovata ampia convergenza in Aula su alcuni emendamenti condivisi, tesi a migliorare le linee d’indirizzo alla progettazione definitiva.
Il preliminare di Puc passa col voto compatto della Maggioranza dei consiglieri comunali. “Apertura e dialogo non mancheranno in tutte le fasi che porteranno all’adozione definitiva”.
“Con l’approvazione del Piano Urbanistico Preliminare la città di Alghero compie un deciso passo in avanti nella pianificazione, così da colmare un ritardo storico e mettere la città e le imprese nelle condizioni migliori per confrontarsi con competitività sul mercato, dando loro opportunità di crescita reali per consegnare alle future generazioni una città sempre più vivibile, equilibrata e accogliente”. Così il sindaco Mario Conoci accoglie con soddisfazione il voto del Consiglio Comunale che nella seduta di ieri (giovedì) ha licenziato positivamente il Progetto Preliminare del Puc, un passaggio tanto importante quanto atteso, che segue le linee d’indirizzo approvate nel 2020 e la Valutazione Ambientale Strategica e apre la strada alla presentazione nei prossimi 180 giorni al progetto definitivo. “Un nuovo fondamentale tassello verso la definitiva progettazione ed adozione del Piano che finalmente consentirà di procedere spediti con la nuova pianificazione dell’Alghero del futuro” dice l’assessore all’Urbanistica, Emiliano Piras, che insieme al sindaco ringrazia per l’impegno costante e la partecipazione attiva tutti i componenti dell’Aula, nessuno escluso, il dirigente ing. Michele Fois con i tecnici del settore, l’ufficio di Piano, l’equipe di consulenti, progettisti e architetti. “Un primo risultato reso ancora più importante perché conseguito dopo un ampio processo partecipativo che ha coinvolto già da questa fase tutti i portatori di interesse, i comitati di cittadini e le associazioni di categoria” sottolinea con soddisfazione l’assessore Piras, che assicura come “apertura al confronto e dialogo costante non mancheranno nemmeno nel proseguimento dell’iter consiliare, nonostante le divergenze di vedute e il voto contrario in questa fase dei membri di minoranza presenti”.
Il progetto del Piano Urbanistico Comunale di Alghero interessa il territorio nella sua totalità e nelle sue diverse componenti ambientali, infrastrutturali, socio-economiche, produttive e racchiude tutte le principali azioni che consentiranno di attuare e orientare, su un orizzonte di medio periodo, una crescita equilibrata che rafforzi gli aspetti qualitativi della città e del territorio, promuova nuove economie di scala, valorizzi le storiche vocazioni turistiche e culturali, sperimenti un nuovo modello di sviluppo integrato ed ecologicamente avanzato. E’ in quest’ottica che si inseriscono tutte le azioni volte alla riqualificazione della città e del territorio, a garantire nuovi servizi collettivi, a generare sviluppo attraverso le imprese e le attività produttive insediate e da insediare, alla scommessa che l’investimento sulla qualità dello spazio urbano e del territorio potrà generare favorevoli ricadute economiche nel breve e lungo termine. In questa fase, il documento approvato dal Consiglio e introdotto con la modifica della normativa regionale nel 2019, indirizza la pianificazione urbanistica e ne definisce le strategie e gli obiettivi generali, in coerenza con la legislazione vigente in materia di programmazione territoriale e paesaggistica.
Si tratta di un documento corposo di oltre 110 pagine che racchiude tutti i riferimenti normativi consentendo una immediata verifica del sistema normativo vigente, il riordino complessivo dei quadri conoscitivi e gli approfondimenti tematici, portando al suo interno tutte le carte di analisi già validate dalla Regione relative all’assetto ambientale, il sistema storico-culturale, quello insediativo e infrastrutturale, a cui si aggiungono gli allegati: il Piano di Assetto Idrogeologico di recente approvazione in Consiglio, il Rapporto Ambientale Preliminare e le strategie progettuali. Riqualificazione, sostenibilità, qualità urbana: sono le azioni alla base, su cui dovrà poggiare necessariamente il progetto di città. Con il potenziamento di dotazioni degli standard e dei servizi a livello di vicinato e di quartiere ed un progetto coordinato ed integrato che coinvolge gli spazi pubblici e verdi della città, urbani e territoriali, ritrovando continuità tra aree verdi, aree di servizio, nuove infrastrutture per il trasporto pubblico e per la fruizione del patrimonio storico-naturalistico. Ampio spazio al completamento e miglioramento qualitativo dell’offerta ricettiva sulla fascia costiera, all’individuazione di strutture turistiche nelle aree della bonifica, con interventi ricettivi nelle borgate che valorizzino la vocazione agricola e forme di ricettività legate all’insediamento agricolo, così da promuovere il turismo rurale nelle aree della campagna periurbana e del sistema collinare olivetato, che sarà incentivato con interventi di recupero e valorizzazione dei manufatti rurali storici in un sistema ricettivo diffuso.
COMUNICATO DELL’OPPOSIZIONE
Un preliminare vuoto. Un atto dovuto per legge, privo di indirizzi, giusto per tenersi le mani libere in vista della progettazione del PUC. Si è rifiutato il confronto con le opposizioni. Si è scelta la strada di una seduta ad oltranza fino alle tre e mezza del mattino, senza calendarizzare sedute adeguate per un confronto sui contenuti o almeno per conoscere le reali intenzioni del centrodestra in merito al futuro urbanistico della città. Siamo intervenuti per proporre, per tentare il confronto, per spronare la maggioranza ad uscire allo scoperto sulle loro reali intenzioni, intervenendo per oltre otto ore di fila. Eppure più della metà di quel piano, a partire dal quadro conoscitivo, le prime sessanta pagine su 110, erano state già validate dalla Regione nel marzo 2019, durante la giunta Bruno, per un lavoro pianificatorio che è nato con un protocollo del luglio 2014 e ha portato ad approvare il piano della bonifica, ad adottare il PAI e il piano urbano del traffico, a porre le basi per la prima volta alla progettazione del Puc. Ora, dopo 4 anni, la Giunta Conoci ci propone un preliminare del nulla, senza indirizzi, incoerente nei dati, pericoloso negli annunci. Abbiamo tentato – come opposizione – con 21 emendamenti di esprimere la nostra visione, non accolta dalla maggioranza di centrodestra. Riteniamo fuorviante e irrealistica la previsione di 50.000 abitanti per il dimensionamento del PUC, soprattutto perché i dati mostrano una città in decrescita, con saldo negativo nel rapporto nuove nascite/decessi, con indice di natalità tra i più bassi in Sardegna e in Italia e con una popolazione che in pochi anni è passata da 44.000 abitanti a 42.300. Un piano che non indirizza verso la giustizia sociale, che non esprime neanche una parola sul tema della casa per le famiglie, nonostante 500 famiglie siano in graduatoria per un alloggio popolare. Sancisce invece, col voto di ieri, l’indicazione di un nuovo ospedale a Mamuntanas, avendo il centrodestra bocciato i nostri emendamenti che prevedevano la cittadella sanitaria a La Taulera, adiacente all’ospedale civile. Surigheddu e Mamuntanas, con il preliminare votato ieri, perdono la loro unitarietà storica che il compendio regionale ha sempre garantito: alla nostra proposta di un recupero produttivo finalizzato alla filiera agricola e all’occupazione locale, si è contrapposto un “potpourry” voluto dalla Giunta Conoci con previsione di ospedale, polo di ricerca, campi da golf, strutture ricettive. Di tutto un po’. Come dire: prevedere tutto e il suo contrario per rimandare le scelte vere. Strutture ricettive sono invece previste a Porto Conte, a Calabona e a Maria Pia. Alle nostre richieste di chiarimenti sulle nuove volumetrie su queste aree sensibili del nostro territorio, non si è data risposta, e tutti gli emendamenti proposti non hanno registrato convergenza, anche laddove si chiedeva di armonizzare il puc con il piano del parco nel perimetro dello stesso parco. O quando abbiamo chiesto di capire dove edificare a Calabona, visto il rischio frane previsto dal PAI e la sua valenza paesaggistica. Nessuna risposta. Il piano del nulla. Se si eccettua la convergenza per gli indirizzi sulle borgate, sulla penetrazione urbana del tramtreno, sullo sviluppo aeroportuale e sullo stralcio di Pischina Salida e Tramariglio dagli ambiti del paesaggio urbano che li rendevano simili alle borgate dell’agro, nessun altro emendamento, studiato, proposto, argomentato dall’opposizione, ha trovato risposta. Spariti i piani di riqualificazione dei quartieri, a cominciare dalla Pietraia e da Sant’Agostino, il preliminare è davvero un atto povero e realizzato con pressappochismo politico.
gruppi consiliari di opposizione Futuro Comune, Per Alghero, Sinistra in Comune e Movimento 5 Stelle.