“Binu de Sardigna” va alla scoperta di Badesi e dei suoi tesori

Mercoledì 11 dicembre Salvatore Taras e Maria Giovanna Cherchi fanno tappa alla Cantina Li Duni e raccontano le eccellenze del rinomato centro costiero

BADESI. A partire dall’11 dicembre l’appuntamento settimanale con “Binu de Sardigna” si fa in due per andare in onda su Catalan TV sia il mercoledì che la domenica. E proprio mercoledì 11 dicembre, alle 21, Salvatore Taras e Maria Giovanna Cherchi porteranno gli spettatori a conoscere i segreti della Cantina Li Duni, attraverso le testimonianze in lingua gallurese di “Ciccu” Addis, memoria storica della produzione vinicola di questo territorio, e del giovane Francesco Addis, che illustrerà tutte le innovazioni e gli aspetti moderni della vinificazione in azienda. Una delle principali caratteristiche aziendali riguarda la maggior parte delle viti, coltivate a piedefranco come si faceva nei secoli scorsi prima dell’attacco della fillossera, e la presenza di terreno sabbioso, elementi che concedono ai vini un carattere importante.

Quindi un’accurata selezione delle uve, una raccolta esclusivamente manuale e i rigorosi processi di vinificazione all’interno della cantina, permettono di estrarre un prodotto ricco di aromi e profumi. Tra gli intervistati in lingua gallurese troverà spazio anche Eliana Muzzigoni, che si occupa di accoglienza ed enoturismo, mentre tra le curiosità, un incontro inaspettato sarà quello con l’operatore di turismo esperienziale Giovanni Antonio Sanna, studioso di “musica delle piante”, che con una apposita strumentazione riesce a cogliere l’energia trasmessa dalle foglie di vite ogni qualvolta entrano a contatto con elementi della natura e con altri esseri viventi, per poi decriptarla in note musicali.

Salvatore Taras intervista Francesco Addis

Maria Giovanna Cherchi incontrerà invece Giovanni Maria Mamia, sindaco del paese, che dopo una passeggiata alla scoperta dei bellissimi murales, esporrà il progetto del futuro museo multimediale del vino: oltre a essere un museo della civiltà contadina, evidenzierà le modalità con le quali la coltivazione della vite a Badesi sia cambiata nel corso dei secoli. Infine una breve visita alla chiesa del Sacro Cuore e ad altri monumenti religiosi. Gli approfondimenti legati alle caratteristiche dei vini sono come sempre a cura del critico enogastronomico Gilberto Arru.

“Binu de Sardigna” è un programma in lingua sarda dedicato alle cantine, ai produttori, ai vini e ai vitigni dell’isola prodotto dalla DB Video Management con la regia di Mauro Fancello. Il prossimo appuntamento sarà domenica 15 dicembre, alle 21, alla scoperta della storia singolare e delle produzioni della Cooperativa agricola tissese.

Salvatore Taras con Giovanni Antonio Sanna



Patrizio Cipollini, un libro sulla vita di “the best of the best”: il campione dell’accoglienza che amava Badesi e la Sardegna

BADESI. È stato il più grande di tutti, celebrato a Las Vegas con l’Oscar dei general manager dell’hotellerie. Un campione dell’accoglienza che alla dimensione del professionista sapeva coniugare la semplicità dell’uomo. Ma per conoscere lo spirito più profondo di Patrizio Cipollini è fondamentale scoprire il paese della Sardegna in cui aveva collocato un pezzo del suo cuore.

Non a caso nei giorni scorsi, la figura straordinaria di “the best of the best” è stata ricordata nell’incantevole scenario della Cantina Li Duni, a Badesi, con la presentazione di un libro che porta il suo nome: non solo una biografia, ma un manuale di quell’arte per la quale sembrava possedere un istinto ineguagliabile. Il volume, firmato dal giornalista toscano Giuseppe Calabrese, è un caleidoscopio di racconti familiari, di lavoro, di amicizia, di visioni.  

L’autore è intervenuto di fronte a un selezionato parterre di amici e collaboratori di Cipollini, accorsi da diverse parti d’Italia per porgere testimonianze, riflessioni intime e rivelare emozioni. Tra loro Loris e Graziano Cipollini, rispettivamente il figlio e il fratello di Patrizio, l’avvocato Massimo Aragiusto, il manager Giovanni Antonio Sanna, il giornalista gastronomico Giovanni Fancello, l’amico e collega general manager Luca Cagliero, l’artista Anna Paola Cibin e gli chef Stefano Spanoed Enrico Cirilli. Nell’intreccio di ricordi è emersa la figura del confidente, quella dell’amico, del maestro, del compagno di bevute, del capo che sostituiva una guida verticistica con la capacità di dare affetto, di dare se stesso alle persone.

«Scrivere un libro sulla sua vita non è stato facile – ha affermato Calabrese –. Incontravo solo gente che usava superlativi come grandissimo, bravissimo, fantastico. E non volevo che fosse troppo celebrativo perché lui non era così. Sapeva gestire la sua straordinarietà con straordinaria umiltà. Dopo aver girato per la Garfagnana, Milano, Firenze e altri luoghi, sono arrivato a Badesi, e qui ho capito cosa fare».

Negli anni ‘70 Patrizio Cipollini era un ragazzino della Garfagnana approdato in Costa Smeralda per farsi le ossa. Durante questi esordi lavorativi nell’isola, aveva conosciuto una bella e forte ragazza di Badesi, Emma, con la quale avrebbe condiviso il lavoro e il resto della vita. Insieme spiccarono il volo per Montecarlo. Quindi l’avventura a Milano, dove ebbe inizio la collaborazione con Four Seasons.

«Dentro Four Seasons aveva costruito un modello di hotellerie che poi altri hanno provato a copiare – ha sottolineato Calabrese –. Il suo grande valore era la capacità di guardare dentro le persone e di riuscire a tirar fuori il meglio, che si trattasse di un portiere o di un manager».

L’ultimo approdo era stato quello di Firenze, il top della carriera, con la conquista nel 2018 di “The best of the best hotelier of the year” conferito da Virtuoso, il network che riunisce le migliori agenzie di viaggi lusso del mondo. Un sogno concretizzato nella grande sala dell’Hotel Bellagio di Las Vegas 3600 Boulevard, luogo mitico e set cinematografico di Ocean’s Eleven e di una scena di Una notte da leoni. Ma a ritirare il riconoscimento più importante della vita, Cipollini non c’era. C’era il suo grande amico Christian Clerc, presidente mondiale di Four Seasons, con il quale aveva vissuto gli esordi lavorativi in Costa Smeralda.

«Il libro vuole insegnare la capacità di ascoltare gli altri, di coglierne le potenzialità. Vuole essere un piccolo manuale di vita e di lavoro dedicato a tutti quei giovani che si avvicinano a questo mondo», ha concluso l’autore. A tale scopo è stata costituita la Patrizio Cipollini Foundation, una fondazione che ogni anno intende assegnare due borse di studio per sostenere ragazze e ragazzi che hanno ambizioni e desiderio di impegnarsi nel mondo del turismo. Lo sguardo è già rivolto alla Sardegna, dove ci sono tanti giovani particolarmente meritevoli che non sempre hanno le possibilità di fare il primo passo verso il successo. Patrizio se n’è andato l’8 aprile del 2019 a causa di un male incurabile. Ora riposa nel cimitero di Badesi, di fronte a quel mare che tanto amava.




Approvato il progetto definitivo del sistema fognario e depurativo di Badesi e Trinità d’Agultu

Nei giorni scorsi l’Ente di governo dell’ambito della Sardegna (EGAS) ha approvato il progetto definitivo, redatto da Abbanoa, per la realizzazione del nuovo sistema depurativo di Badesi e per l’ampliamento e adeguamento di quello di Trinità d’Agultu e Vignola. La spesa prevista è complessivamente di cinque milioni di euro, finanziati con fondi Cipe.

I lavori nel territorio di Badesi interesseranno anche le frazioni di Muntiggioni, La Tozza e Azzagulta, e prevedono la realizzazione di un nuovo depuratore e di una nuova stazione per il sollevamento dei reflui della zona marina.

L’impianto è stato studiato per lavorare su due linee: quella invernale, calibrata su 4.500 abitanti equivalenti, a cui se ne aggiunge una seconda, estiva, che permette di arrivare sino a nove mila abitanti equivalenti, risultando così particolarmente strategica nei periodi in cui è più forte la presenza turistica.

A Trinità d’Agultu e Vignola l’attuale impianto di depurazione sarà invece ampliato e ammodernato. A lavori terminati risulterà quindi più funzionale e in linea con le più moderne tecnologie.

“Grazie a questi interventi”, precisa Fabio Albieri, presidente dell’Egas, “una delle aree più belle del nord Sardegna potrà finalmente superare i disagi derivanti da impianti ormai obsoleti. In particolare si daranno adeguate risposte alle esigenze che si presentano con maggiore forza nella stagione estiva e che attendevano da tempo un miglioramento della qualità del servizio”.




Renato Azara, l’intervista esclusiva di un uomo che si racconta a cuore aperto.

Un’intervista intensa che sembra un corso di formazione per i giovani in cerca del loro futuro. Renato Azara racconta chi è, cosa ha fatto, cosa vuole ancora fare e soprattutto perchè vuole farlo. Nell’intervista sono stati inseriti due “fuori onda” davvero interessanti. Al di là della campagna elettorale e degli schieramenti politici è un intervista alla quale bisognerebbe prestare la massima attenzione con la filosofia ” c’è sempre da imparare”.

 

Il link all’intervista