Bonorva riscopre la figura di Giovanni Antioco Mura

Il 7 agosto con l’Is.Be alla scoperta dell’uomo, del politico e dell’artista

Avvocato e figura di spicco del socialismo rivoluzionario sardo, fu anche un provetto disegnatore, scrittore e poeta

BONORVA. Giovedì 7 agosto, alle 18, nella Sala Consiliare “Valentino Fozzi” di Bonorva, il Comune in collaborazione con l’Istituto Camillo Bellieni rende omaggio alla figura di “Giovanni Antioco Mura, l’uomo, il politico, l’artista”, per riscoprirne la vita, il pensiero e le attitudini attraverso le testimonianze di concittadini, studiosi ed esperti.

L’incontro, inserito nel calendario della XXXI “Sagra del pane Zichi”, è organizzato dall’Is.Becon il sostegno dell’Amministrazione comunale e il patrocinio della Proloco, ed è stato fortemente voluto dal sindaco Massimo D’agostino e dall’assessora alla Cultura Laura di Settimio, che nel corso dell’incontro interverranno al fianco della presidente Is.Be Maria Doloretta Lai. L’iniziativa è stata realizzata grazie alla collaborazione con l’operatrice Is.Be, Lucia Sechi.

La serata prenderà il via con il video realizzato da Giovanna Ruggiu, che contiene interviste e numerose testimonianze. Tra queste trovano spazio le voci dei docenti Federico Francioni e Paolo Cuccuru, del politico Franco Borghetto, della compaesana Nangela Dettori e dell’artista Roberto Puzzu.

Avvocato, esponente della corrente rivoluzionaria del partito socialista, scrittore e disegnatore, Giovanni Antioco Mura era nato a Bonorva nel 1882 da Michelangelo e Maria Pala. Dopo gli studi liceali a Sassari si era iscritto all’Università di Torino per poi spostarsi negli atenei di Pavia, Napoli e Roma per laurearsi a Padova nel 1907.

In Sardegna fu uno degli esponenti più importanti del Partito socialista, tanto da essere definito da Bellieni “il primo socialista sardo”. Fu eletto consigliere comunale a Sassari e ricoprì l’incarico di segretario della Camera del lavoro nella stessa città.

Nel 1944 fondò con Antonio Cassitta il Partito Comunista sardo con la visione di una Repubblica socialista federata e autonoma da Roma, che non coincideva con l’idea propugnata dai suoi compagni di partito.

Meno note solo le sue doti d’artista. Da ufficiale, durante la I Guerra mondiale, spedì centinaia di cartoline illustrate disegnate da lui a china o a colori, descrivendo la vita nelle trincee. Opere apparentemente di secondo piano da un punto di vista pittorico, ma che meriterebbero un’ulteriore analisi critica, in quanto raro, se non unico caso tra i personaggi politici del panorama isolano del periodo.

Nel secondo dopoguerra si dedicò anche all’attività di saggista, narratore e autore di testi teatrali e poetici. Scrisse dei volumi a circolazione limitata che danno l’idea della sua visione politica, con dei titoli molto efficaci: “L’internazionale è la guerra”, “Gesù Cristo non è morto sulla croce”, “Sardegna irredenta”, “La marcia della fame” e “Giuda Iscariota”, dramma in poesia in cinque atti.

Fu grande estimatore e sostenitore dell’utilizzo della lingua sarda. Tra le sue opere la commedia “S’incunza”, e ben due raccolte di poesie: “Anima de Saldigna” e “Boghes de Logudoro”, che si distinguono per i temi di natura politica affrontati quali il lavoro e lo sciopero. Morì a Sassari nel 1972.




Istituto Bellieni, cinque comuni per “Limba e identidade”

Il progetto vedrà capofila Pozzomaggiore e coinvolgerà anche Cossoine, Bonorva, Mara e Padria: in programma tante attività a partire dagli sportelli linguistici all’archeologia sperimentale con il coinvolgimento di scuole e biblioteche

POZZOMAGGIORE. L’Istituto Camillo Bellieni di Sassari presenta il progetto “Limba e identidade”, un insieme di iniziative culturali e di promozione della lingua sarda che, nei prossimi mesi, coinvolgeranno il comune di Pozzomaggiore come capofila assieme a Cossoine, Bonorva, Mara e Padria.

Grande importanza nel progetto avranno le attività di Sportello linguistico, per una durata complessiva di 520 ore sotto la guida dall’operatrice Lucia Sechi. Si svolgeranno poi due corsi di formazione linguistica di livello base e intermedio, ciascuno di trenta ore.

L’attività di promozione linguistica sarà estesa a due iniziative in cui il sardo avrà la funzione di lingua veicolare. Il primo è una novità: un laboratorio di archeologia sperimentale condotto dalle archeologhe Giuseppina Ruggiu e Maria Laura Melas, che coinvolgerà tutti i comuni e sarà documentato attraverso brevi video.

Il secondo è un laboratorio di scrittura creativa dal titolo “M’ammento chi in bidda”, guidato da Adriana Cocco, che prevede il coinvolgimento di anziani o altri portatori di memorie storiche che si renderanno disponibili per condividerle con i ragazzi. Alle fasi di riscontro delle testimonianze seguirà l’elaborazione dei testi.

«Da sindaco sono orgoglioso di aver contribuito a questo grande progetto dell’Istituto Bellieni – ha affermato il sindaco di Pozzomaggiore, Mariano Soro –. Come Comune ho messo subito a disposizione tutto il necessario al fine di una buona riuscita delle attività. Sono soddisfattissimo di tutto ciò che è stato fatto sinora collaborando ottimamente con il compianto direttore scientifico Is.Be Michele Pinna, e sono sicuro che la collaborazione proseguirà altrettanto proficuamente, fiero di essere comune capofila per i progetti in arrivo. La popolazione è rimasta estasiata dei lavori svolti finora, e questo grazie alla professionalità acquisita sul campo dal Bellieni nel territorio sardo e, in questo caso, nel mio paese».

Sono in programma inoltre collaborazioni con le biblioteche, attraverso attività di animazione e incontri immersivi nella lingua e cultura della Sardegna a caratterizzazione storica e letteraria.

Con gli istituti scolastici proseguiranno le iniziative già intraprese lo scorso anno e sarà implementata la cooperazione con l’Unitre di Bonorva. Inoltre saranno creati opuscoli su argomenti di attualità, cultura e tradizioni locali, e materiale informativo che abbraccerà le tradizioni enogastronomiche e i personaggi che hanno dato lustro al territorio.

Attività finanziata dalla Regione Autonoma della Sardegna con i fondi della L 482/99.




BONORVA: ARRESTATO A SEGUITO DI UN CONTROLLO STRADALE DEI CARABINIERI CON 2 KG DI MARIJUANA IN AUTO.

NELL’AMBITO DEI CONTINUI CONTROLLI ALLA CIRCOLAZIONE STRADALE, I CARABINIERI DELL’ALIQUOTA RADIOMOBILE DI BONORVA HANNO ARRESTATO UN GIOVANE DI SILIGO, TROVATO IN POSSESSO DI 2 KG DI MARIJUANA GIÀ CONFEZIONATA E PRONTA PER ESSERE IMMESSA SUL MERCATO. L’ATTIVITÀ È SCATURITA A SEGUITO DI UN POSTO DI CONTROLLO ORGANIZZATO DALLA PATTUGLIA DELLA STAZIONE CARABINIERI DI MORES LUNGO LA S.P 47, DOVE È STATO FERMATO IL GIOVANE CHE HA FATTO DESTARE SUBITO IL SOSPETTO AGLI OPERANTI CHE STESSE TRASPORTANDO QUALCOSA DI ILLEGALE, IN FUNZIONE ANCHE DEL FORTE ODORE DI MARIJUANA PROVENIENTE DALL’AUTOVETTURA. PERTANTO, SI È PROCEDUTO A PERQUISIRE L’AUTO DOVE VENIVANO RINVENUTI, OCCULTATI NEL SEDILE POSTERIORE, 2 SACCHI SOTTOVUOTO CONTENENTI INFIORESCENZE DI MARIJUANA ESSICCATA DI ALTA QUALITÀ. LA SOSTANZA, CHE ERA GIÀ PRONTA PER LA VENDITA, AVREBBE INFATTI POTUTO PORTARE UN INTROITO ILLECITO AMMONTANTE A QUALCHE MIGLIAIO DI EURO. AL TERMINE DELLE OPERAZIONI SI È PROCEDUTO A SEQUESTRARE LO STUPEFACENTE E A TRARRE IN ARRESTO IL SOGGETTO CHE DOPO IL GIUDIZIO DIRETTISSIMO AVVENUTO IL 02 FEBBRAIO U.S È STATO CONDANNATO A SEGUITO DI PATTEGGIAMENTO AD 1 ANNO E 4 MESI.




Bonorva, grande partecipazione per il tributo all’intellettuale Antonio Sanna

Il gruppo di relatori

BONORVA. Un intellettuale innamorato della sua terra d’origine, culla di una variante tra le più espressive di una lingua, quella sarda, alla quale era riuscito a restituire valore accademico. Antonio Sanna era anche profondamente affascinato dalla cultura vedica che aveva scoperto in India, prigioniero di guerra degli inglesi. Sono tanti gli aspetti che contraddistinguono la figura di questo bonorvese illustre, classe 1918, la cui statura è stata ricordata sabato scorso a Bonorva in un incontro molto partecipato, organizzato dall’Istituto Camillo Bellieni di Sassari assieme all’Amministrazione comunale e in collaborazione con la Proloco, a quarant’anni dalla scomparsa.

Nei saluti d’apertura, l’assessora alla Cultura Laura Di Settimio si è detta onorata di approfondire la personalità e l’operato di Sanna attraverso le testimonianze di docenti, amici e familiari che con lui ripartirono momenti di vita e di lavoro. Un intendimento condiviso con il sindaco Massimo D’agostino, felice di rendere il giusto riconoscimento a un personaggio che ha rappresentato “la bonorvesità più autentica”, come già si era riusciti a fare con altri grandi come Paolo Mossa e Peppe Sotgiu.

Dopo la proiezione del video documentario realizzato da Giovanna Ruggiu, la tavola rotonda moderata da Lucia Sechi ha preso il via con l’intervento di Attilio Mastino, che ha sottolineato quanto il paese di Bonorva, considerato da Giovanni Spano la Siena di Sardegna, dovesse aver giocato un ruolo fondamentale nella formazione di un uomo che durante la sua esistenza avrebbe dato tanto alla lingua sarda. Il già rettore dell’Uniss ne ha ricordato l’importanza per il rinnovamento del Premio di poesia Ozieri, e il tentativo di far entrare l’insegnamento del sardo nelle scuole, al di là di ogni contesto puramente folcloristico.

Un momento dell’incontro in aula consiliare a Bonorva

Anche secondo Michele Pinna, direttore scientifico Is.Be, Sanna aveva rappresentato la svolta per il Premio Ozieri, sottraendo il concorso alle originarie visioni pionieristiche e ponendo seriamente il problema dell’elaborazione di un canovaccio di norma ortografica. Un canovaccio che, pur garantendo l’accesso a tutte le varianti locali, considerate una ricchezza, avrebbe rappresentato l’ossatura per la futura Limba Sarda Comuna. Per Pinna, Sanna ha avuto certamente il grande merito di restituire dignità agli studi accademici del sardo, dopo Leopold Wagner.

Tra gli ex colleghi dell’intellettuale bonorvese, Leopoldo Ortu ha descritto i tratti fondamentali che ne caratterizzavano l’operato, e in particolare la metodologia della ricerca storica. Ortu ha rievocato alcuni momenti di lavoro in comune e ha invitato a riscoprire le sue opere, tra le quali ha riproposto alcuni passaggi de “Il dialetto di Sassari”.

Nel ricordo vivo di Maurizio Virdis, docente di Linguistica sarda nell’Ateneo cagliaritano, che fu allievo di Antonio Sanna, il suo maestro affiancava allo studio del puro glottologo una visione più ampia della lingua, inquadrata come un elemento centrale dell’umanesimo. Secondo Virdis, parte della sua anima era rimasta in India, nel cui sostrato popolare aveva forse individuato affinità con la realtà sarda nella quale era cresciuto. Tuttavia la sua patria intima era rimasta sempre Bonorva.

Ma è stata la figlia Nicoletta a smontare gli equivoci sulle idee del padre, contese tra le diverse scuole di pensiero che da sempre caratterizzano lo studio della lingua sarda. Una lingua che per Antonio rappresentava un patrimonio culturale dal carattere pluralistico, tutto da conquistare e non da subire. A chiarire gli aspetti sul titolo di Mahatma ricevuto in India da un consesso di saggi durante gli anni di prigionia, è stata invece l’altra figlia, Francesca. Dalle diverse testimonianze è emersa quindi la figura di un gigante che, come ha ricordato la presidente Is.Be Maria Doloretta Lai nell’intervento conclusivo, era votato a portare dentro le massime istituzioni scientifiche quanto già nasceva dentro il suo cuore. Il suo contributo resta ancora vivo non solo per Bonorva ma per tutta la Sardegna.

Il pubblico durante l’incontro dedicato ad Antonio Sanna



Bonorva, sabato il tributo alla memoria dell’illustre studioso Antonio Sanna

BONORVA. Fu il primo docente universitario di Linguistica sarda e, certamente, è stato anche il primo intellettuale nell’isola ad affrontare i problemi delle minoranze linguistiche. A quarant’anni dalla scomparsa, la comunità di Bonorva tributa alla memoria di Antonio Sanna una giornata dedicata alla figura dello studioso e dell’uomo, attraverso le testimonianze di docenti, amici e familiari che con lui condivisero momenti di vita e di lavoro.

Sabato 31 luglio alle 18.30, nella Sala Consiliare Valentino Fozzi, si terrà l’incontro dal titolo “Antonio Sanna. Un bonorvese illustre”, organizzato dall’Istituto Camillo Bellieni di Sassari assieme al Comune di Bonorva e in collaborazione con la Proloco.

L’evento prenderà il via con i saluti istituzionali del sindaco Massimo D’Agostino e dell’assessora alla Cultura, Laura Di Settimio, per lasciare spazio alla proiezione di un video omaggio al ricordo di Sanna.

Nel corso dell’incontro, moderato da Lucia Sechi, interverranno Attilio Mastino, già Rettore dell’Università di Sassari, Leopoldo Ortu, già docente di Storia della Sardegna all’Università di Cagliari e collega dell’illustre bonorvese, quindi Michele Pinna, direttore scientifico dell’Istituto Camillo Bellieni, e Maurizio Virdis, docente di Linguistica sarda nell’Ateneo cagliaritano, che di Sanna fu allievo e collaboratore.

Altre toccanti testimonianze saranno presentate da Nicoletta Sanna, figlia di Antonio, mentre la chiusura dei lavori e i saluti conclusivi sono affidati a Maria Doloretta Lai, presidente dell’Is.Be, istituzione nata oltre trent’anni fa e da allora sempre impegnata nella tutela e valorizzazione della lingua e della cultura sarda.

Antonio Sanna nacque a Bonorva nel 1918 e, subito dopo la licenza liceale e l’iscrizione alla Facoltà di Lettere si ritrovò a combattere in Africa in piena Seconda guerra mondiale. Ferito e fatto prigioniero dagli inglesi, fu deportato in India per sei anni, ma seppe trasformare lo stato di detenzione in opportunità, interessandosi profondamente di cultura indiana. Al rientro in patria si laureò con una tesi sulla letteratura vedica, per poi vincere il concorso di assistente della cattedra di Filologia romanza, lavorando al fianco di Giandomenico Serra e poi di Alberto Dal Monte.

Nel 1954 la RAS istituì la prima cattedra di linguistica sarda, e lui ne ricevette l’incarico, organizzandone l’insegnamento e i programmi di ricerca. La sua prima preoccupazione fu di dare dignità e individualità scientifica alla nuova disciplina, che non aveva una tradizione in ambito accademico. Negli anni successivi diresse l’Istituto di Filologia moderna.

Primo in Sardegna ad affrontare i problemi delle minoranze linguistiche alla fine degli anni ’60, si occupò del recupero e della valorizzazione del sardo avviando ricerche di sociolinguistica e sperimentazione glottodidattica. Egli volle affrontare i complessi problemi relativi alla disciplina attraverso un esemplare lavoro di carattere didattico, l’“Introduzione agli studi di linguistica sarda”. Notevole fu anche il contributo offerto al rinnovamento linguistico e tematico del “Premio Città di Ozieri”, di cui si occupò per oltre un ventennio. L’evento in sua memoria si terrà nel rispetto delle normative anti-covid.




OPERAZIONE DEI CARABINIERI 21 INDAGATI TRA CUI 7 ARRESTI PER SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI

All’Alba di questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Bonorva con il supporto di militari del Comando Provinciale di Sassari, Lo Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna ed il Nucleo Cinofili, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P del Tribunale di Sassari nei confronti di 7 indagati e notificato l’informazione di garanzia ad altri 10 indagati per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. Nello specifico, si è provveduto a sottoporre alla misura degli arresti domiciliari 5 indagati (S.G cl. 87 di Bono, T.A cl. 78 di Bonorva, S.G cl. 91 di Bonorva, M.G cl. 82 di Bonorva, F.G cl. 93 di Bonorva) nonché all’obbligo di dimora altri 2 (D.M cl. 93 di Giave, S.S cl. 93 di Bonorva)

L’operazione di Polizia convenzionalmente denominata “KM 170” è il risultato di un’approfondita attività d’indagine anti-droga condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Bonorva sotto la direzione diretta del Sostituto Procuratore della Repubblica di Sassari, Dott. Giovanni Porcheddu, durata circa un anno ed avviata a seguito del rinvenimento di circa 400 gr di marijuana in una casa cantoniera del Comune di Giave. I militari utilizzando le tradizionali tecniche d’indagine quali pedinamenti ed osservazioni nonché quelle di tipo tecnico hanno potuto accertare e ricostruire una rete di soggetti dediti all’attività di spaccio operante sul territorio di Bonorva e non solo. Gli stessi, infatti, dopo aver creato saldi legami con altri correi dimoranti nel Comune di Bono e Alghero acquistavano lo stupefacente sia del tipo marijuana che cocaina per immetterlo principalmente nel mercato Bonorvese, specializzandosi sempre più nel garantire un prodotto di qualità e nel fidelizzare con gli assuntori dai quali la domanda diveniva sempre più incessante.

 Gli stratagemmi adottati dai malviventi gli hanno consentito di non fermarsi neanche durante il periodo pandemico: parole criptiche, incontri di persona e pagamenti dissociati dalla cessione erano alla base del loro modus operandi, con il quale erano riusciti a centralizzare sul territorio di Bonorva il mercato illegale degli stupefacenti fino ad allora poco esplorato e ramificato.

Inoltre, nel corso delle indagini si è avuto modo di appurare che alcuni consumatori e rivenditori al dettaglio riuscivano a pagare le forniture di stupefacente anche grazie ai fondi percepiti dallo Stato tramite il c.d. Reddito di cittadinanza. La droga recuperata nel corso delle indagini e quella sequestrata durante le perquisizioni effettuate nella mattinata odierna, ammonta complessivamente a: 45,5 kg di marijuana, 600 gr. di hashish, 70 gr. di cocaina. Inoltre si è proceduto a deferire in stato di libertà due soggetti di Bonorva per detenzione abusiva di un fucile tipo doppietta cal. 12 che non era stato regolarmente denunciato alle autorità competenti.

Parte dell’operazione è stata svolta anche nel Comune di Bitti dove si è proceduto a denunciare in stato di libertà altri tre soggetti che detenevano 350 kg circa di marijuana sativa impacchettata e pronta alla vendita in violazione della normativa relativa alle modalità di trattamento e stoccaggio della cosiddetta canapa light.

L’intervento di oggi rappresenta un’azione decisa delle Istituzioni volta a stroncare nettamente l’attività di spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio che, nel caso di specie, aveva assunto dimensioni preoccupanti soprattutto in quanto estremamente pervasiva del tessuto sociale, in particolare nel piccolo paese di Bonorva




Via libera ai lavori per l’adeguamento dello schema fognario di Bonorva

L’Egas (Ente di governo dell’ambito della Sardegna) ha approvato il progetto definitivo-esecutivo dello schema fognario e depurativo di Bonorva, redatto di Abbanoa.

La spesa complessiva è di circa 500 mila euro, e i lavori dovrebbero essere affidati entro l’anno.

Gli interventi prevedono il collegamento della rete fognaria che attualmente serve l’abitato di Bonorva con il nuovo depuratore. E’ prevista, inoltre, la bonifica degli scarichi del canale di acque bianche in cui attualmente vengono riversati abusivamente reflui fognari non trattati.

Si tratta quindi di lavori di estrema urgenza, che una volta ultimati metteranno fine alle attuali criticità ambientali.

“Grazie a questi interventi l’abitato di Bonorva potrà finalmente contare su un sistema fognario più moderno e funzionale -commenta Fabio Albieri, presidente dell’Egas -In questo modo rispondiamo a un’esigenza che il territorio manifestava da tempo”.




ALCOL, STUPEFACENTI E COVID: FINE SETTIMANA DI DENUNCE E SANZIONI

NELLA NOTTE TRA SABATO E DOMENICA, A SANTA TERESA DI GALLURA (SS), I MILITARI DELLA LOCALE STAZIONE CARABINIERI, HANNO DEFERITO PER GUIDA SOTTO INFLUENZA DELL’ALCOOL E GUIDA SOTTO EFFETTO DI SOSTANZE STUPEFACENTI PANU UN 33ENNE, RESIDENTE A SANTA TERESA GALLURA. GLI OPERANTI SONO INTERVENUTI SULLA SS133 BIS PER UN SINISTRO STRADALE AUTONOMO OCCORSO AL DENUNCIATO, ASSERITAMENTE CAUSATO DALL’ATTRAVERSAMENTO DI UN CINGHIALE. IL CONDUCENTE, SOTTOPOSTO AD ACCERTAMENTI, VENIVA RISCONTRATO ALLA GUIDA SOTTO L’EFFETTO DI SOSTANZE STUPEFACENTI DEL TIPO CANNABIS CON TASSO PARI A 196 G/L E SOTTO EFFETTO DI SOSTANZE ALCOLICHE CON TASSO PARI A 0,93 G/L. GLI OPERANTI HANNO ELEVATO, INOLTRE, LA SANZIONE PER INOSSERVANZA DELLE MISURE PREVISTE DALLA NORMATIVA PER IL CONTENIMENTO DEL CONTAGIO DA COVID-19 A LUI ED AL PASSEGGERO, 27ENNE ANCH’EGLI RESIDENTE A SANTA TERESA, POICHÉ ERANO PRESENTI SULLA PUBBLICA VIA IN ORARIO NON CONSENTITO, SENZA GIUSTIFICATO MOTIVO.

ANCHE A BONORVA (SS), NELLA STESSA NOTTATA, I MILITARI DELL’ALIQUOTA RADIOMOBILE, MENTRE TRANSITAVANO PER LA PIAZZA SANT’ANTONIO DI QUEL CENTRO, HANNO PROCEDUTO AL CONTROLLO DI DUE VEICOLI CON A BORDO  TRE SOGGETTI PER VEICOLO SANZIONANDO TUTTI PER LE VIOLAZIONI IN MATERIA DI MISURE ANTI COVID-19, POICHE’ SENZA VALIDO MOTIVO, SI SONO SPOSTATI IN ORARIO NON CONSENTITO L’ AUTISTA DI UNO DEI VEICOLI È STATO INOLTRE DEFERITO IN S.L PER ESSERSI RIFIUTATO DI SOTTOPORSI ALL’ACCERTAMENTO ETILOMETRICO, PERTANTO GLI È STATA RITIRATA LA PATENTE ED IL MEZZO VENIVA AFFIDATO AD ALTRA PERSONA IDONEA ALLA GUIDA.

AD ARZACHENA (SS), I MILITARI DELLA SEZIONE RADIOMOBILE DEL REPARTO TERRITORIALE DI OLBIA, NEL CORSO DI UN NORMALE SERVIZIO PERLUSTRATIVO, HANNO DEFERITO UN DISOCCUPATO DI 44 ANNI POICHE’ SORPRESO ALLA GUIDA DI UN CICLOMOTORE, GIA’ SOTTOPOSTO A SEQUESTRO, SPROVVISTO DI PATENTE DI GUIDA NONCHE’ PRIVO DI COPERTURA ASSICURATIVA. NELLA CIRCOSTANZA, L’UOMO HA ESIBITO UN PORTA TESSERA CON PLACCA DEL CORPO FORESTALE V.A. SARDEGNA, UTILIZZATA ARBITRARIAMENTE SENZA AVERNE TITOLO.

AD OLBIA (SS), SEMPRE I MILITARI DELLA SEZIONE RADIOMOBILE, HANNO DEFERITO UN 20ENNE RESIDENTE AD ALA’ DEI SARDI (SS), POICHE’ A SEGUITO DI PERQUISIZIONE PERSONALE E VEICOLARE È STATO TROVATO IN POSSESSO DI UN COLTELLO A SERRAMANICO DI 21,5 CM E UNA PISTOLA SCACCIACANI PRIVA DEL TAPPO ROSSO. NELLA CIRCOSTANZA, LO STESSO E’ STATO SEGNALATO ALLA COMPETENTE AUTORITÀ AMMINISTRATIVA PER AVER OMESSO DI OSSERVARE VINCOLI IMPOSTI DALLE MISURE IN MATERIA DI CONTENIMENTO E GESTIONE DELL’EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA COVID-19.

NOTTATA IMPEGNATIVA PER IL RADIOMOBILE DI OLBIA, PERCHÉ POCO DOPO HANNO DEFERITO IN STATO DI LIBERTÀ UN 22ENNE RESIDENTE A BUDDUSO’ (SS), POICHÉ, ALLA GUIDA DEL VEICOLO, IN VIA ROMA, ALL’INVITO A FERMARSI AL POSTO DI CONTROLLO NON HA OTTEMPERATO ALL’ALT, TENTANDO LA FUGA. RAGGIUNTO E FERMATO DOPO UN BREVE INSEGUIMENTO, È STATO ACCERTATO STESSE GUIDANDO PRIVO DI PATENTE DI GUIDA POICHÉ SOSPESA. ANCHE PER LUI SONO SCATTATE, OLTRE ALLA DENUNCIA, LE SANZIONI COVID.

A BURGOS (SS), ALLE 19.00 CIRCA DI SABATO, IN VIA PIO IX PRESSO LA SEDE DELLA GUARDIA MEDICA DI TURNO SI È PRESENTATO CHIEDENDO DI ESSERE SOTTOPOSTO A CONTROLLO UN PENSIONATO DI 69 ANNI. ALLA RICHIESTA DEL DOTTORE DI INDOSSARE LA MASCHERINA PRIMA DELL’INGRESSO, SI È RIFIUTATO E STRATTONANDOLO PER UN BRACCIO HA PROFERITO MINACCE NEI SUOI CONFRONTI. SUCCESSIVAMENTE HA PARCHEGGIATO LA SUA AUTOVETTURA DAVANTI AL CANCELLO IMPEDENDO AL MEDICO LA POSSIBILITÀ D’USCIRE IN CASO D’EMERGENZA. SONO GIUNTI SUL POSTO, ALLERTATI DAL MEDICO, I MILITARI DELLA STAZIONE DI BONO UNITAMENTE A QUELLI DELLA STAZIONE DI BENETUTTI, I QUALI HANNO LOCALIZZATO L’ANZIANO PRESSO LA SUA ABITAZIONE E LO HANNO DEFERITO IN STATO DI LIBERTÀ PER RESISTENZA A PUBBLICO UFFICIALE ED INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO.

A BONO (SS), LA COMPAGNIA HA ESEGUITO UN SERVIZIO COORDINATO VOLTO AL CONTENIMENTO DEL CONTAGIO DA COVID-19, VISTA LA RECENTE ORDINANZA DI CHIUSURA IN “ZONA ROSSA”, DURANTE IL QUALE I MILITARI DELLA STAZIONE SONO DOVUTI INTERVENIRE  PRESSO UN PUB  DI VIALE ITALIA DOVE HANNO TROVATO ALLE 22.30 CIRCA IL TITOLARE ED UNA DIPENDENTE INTENTI A SOMMINISTRARE BEVANDE ALCOLICHE A QUATTRO AVVENTORI. SONO STATI TUTTI CONTRAVVENZIONATI PER VIOLAZIONE DELLE MISURE ANTICOVID.




BONORVA: TABACCAIO ARRESTATO PER SPACCIO DI COCAINA

Nella serata di ieri i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Bonorva hanno tratto in arresto un giovane tabaccaio di Bonorva sorpreso a spacciare all’interno del proprio esercizio commerciale. L’attività è stata svolta nel corso di un mirato servizio volto al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, durante il quale i militari dopo aver notato alcuni movimenti sospetti nei pressi del citato tabacchi, decidevano di predisporre un mirato servizio di osservazione in tutta l’adiacente piazza Santa Maria. Di conseguenza, veniva notato un soggetto che dopo essersi recato più volte all’interno del locale ne usciva in maniera frettolosa e nervosa, pertanto veniva perquisito e trovato in possesso di un grammo di sostanza stupefacente del tipo cocaina. La perquisizione veniva estesa anche all’interno del tabacchino in cui il titolare deteneva un ulteriore dose più materiale idoneo al taglio ed al confezionamento della pericolosa sostanza, quindi veniva dichiarato in stato di arresto e sottoposto su disposizione del PM di turno agli arresti domiciliari in attesa della convalida fissata per la giornata odierna. L’operazione si inserisce nel più ampio contesto di servizi svolti dai Carabinieri per contrastare il perdurante e sempre più diffuso uso e spaccio di sostanze stupefacenti nei diversi Comuni della giurisdizione.




BONORVA: COLPISCE IL VICINO CON UNA SCOPA, DENUNCIATO.

OGGI, I CARABINIERI DELLA STAZIONE DI BONORVA, AL TERMINE DEGLI ACCERTAMENTI SUCCESSIVI ALLA PRESENTAZIONE DI UNA QUERELA DA PARTE DI UN ABITANTE DI QUEL COMUNE, HANNO DEFERITO IN STATO DI LIBERTA’ S.M. – PENSIONATO BONORVESE DI 74 ANNI – POICHÉ IL 24 DICEMBRE 2020, IN SEGUITO AD UNA DISCUSSIONE PER QUESTIONI DI VICINATO, HA COLPITO IL QUERELANTE CON UNA SCOPA, CAUSANDOGLI DELLE LESIONI GUARIBILI IN 7 GIORNI.

SASSARI: BAR SERVIVA AL BANCONE; 11 CLIENTI SANZIONATI, OLTRE AL BARISTA.

NEL PRIMO POMERIGGIO DI OGGI UN EQUIPAGGIO DELLA SEZIONE RADIOMOBILE DELLA COMPAGNIA DI SASSARI È INTERVENUTO NELLA ZONA INTORNO A PIAZZALE SEGNI PER UN ASSEMBRAMENTO DI PERSONE NOTATO INTORNO AD UN BAR. ALL’ARRIVO DELLA PATTUGLIA ALCUNI AVVENTORI SONO RIUSCITI AD ALLONTANARSI, MA 11 SONO STATI IDENTIFICATI E QUINDI SANZIONATI PER LA VIOLAZIONE DELLE MISURE DI CONTENIMENTO DEL CONTAGIO. ANCHE IL BARISTA, OVVIAMENTE, È STATO SANZIONATO, MA PER LUI POTREBBE SCATTARE ANCHE LA SOSPENSIONE DELL’ATTIVITÀ.