Unione nel Centrodestra Nord Sardegna: Presentati i Candidati per Sassari e Alghero. Il “caso” Tedde.
Sassari – In un dimostrativo atto di coesione, la coalizione di centrodestra nel nord Sardegna ha annunciato ufficialmente questa mattina a Sassari i suoi candidati alla carica di sindaco per le città di Sassari e Alghero, segnando un momento di unità dopo un periodo di evidenti tensioni e divisioni interne.
Un Fronte Unito per Sassari
Per il capoluogo, la scelta è ricaduta su Gavino Mariotti, attuale rettore dell’Università, che, nonostante un recente e turbolento distacco dal Psd’Az, ha ottenuto il pieno supporto di Fratelli d’Italia, insieme all’appoggio di altri partiti del centrodestra. Un’eccezione è rappresentata da Sardegna al Centro 20Venti, che si allinea dietro la figura di Nicola Lucchi, avvocato e assessore uscente, proposto dal movimento civico avviato dall’attuale sindaco, Nanni Campus.
Mariotti afferma: “La mia candidatura è frutto di un’amplia condivisione. Siamo uniti e determinati a lavorare per un complesso progetto di sviluppo territoriale”.
Marco Tedde Punta su Alghero
Tedde, dal canto suo, minimizza le frizioni interne: “Le dinamiche attuali sono normali nel contesto di un dibattito politico. Sono stato scelto per rappresentare il centrodestra con l’obiettivo di rinvigorire l’orgoglio del nostro territorio e superare le disparità con il sud dell’isola, più favorito economicamente e socialmente”. La mancata presentazione locale per Tedde si carica di significati in un contesto politico dove il posizionamento e la visibilità sono fondamentali. A ciò si aggiunge lo smarcamento di entità civiche e politiche come “Noi con Alghero”, i Riformatori e il vertice di Sardegna al Centro 20Venti, delineando uno scenario di fratture e potenziali conflitti interni.
Questo scenario porta a interrogarsi sulla reale tenuta della leadership di Tedde all’interno della coalizione e, in modo più ampio, sulle dinamiche di potere che regolano le alleanze e le candidature. La decisione di non presentare Tedde nella sua città può essere interpretata come un segnale di fragilità o, più criticamente, come il sintomo di un disagio più profondo, forse legato a questioni di credibilità o di consenso interno.
L’intera vicenda invita a una riflessione tanto necessaria quanto scomoda: esiste forse nell’ambito della coalizione del centrodestra algherese qualcosa che non si vuole mostrare apertamente? La politica, per sua natura, è spesso un terreno di visibilità calcolata, ma l’assenza di una figura chiave come Tedde dalla scena algherese potrebbe nascondere dinamiche di disaccordo o di insicurezza che meritano di essere analizzate con occhio critico.
Entrambi i candidati si presentano quindi come figure di raccordo e di speranza per il rinnovamento politico e sociale del nord Sardegna, nonostante le sfide interne e le complesse dinamiche politiche.
Le segreterie provinciali sottolineano che le candidature rappresentano l’espressione del nord-ovest della Sardegna, una regione che va ben oltre le sole Alghero e Sassari, includendo altre località di rilevante importanza e attrattiva. Questo richiama l’attenzione sulla necessità di una rappresentanza politica che sia effettivamente inclusiva e rappresentativa dell’intero territorio, senza cadere nella trappola di focalizzarsi esclusivamente sui centri più grandi o politicamente strategici.