CARABINIERI TEMPIO PAUSANIA. CHIUSO UN BAR: LITI E RITROVO DI PERSONE PERICOLOSE.

I CARABINIERI DELLA COMPAGNIA DI TEMPIO PAUSANIA HANNO DATO ESECUZIONE ALLA SOSPENSIONE DELLA LICENZA DI UN ESERCIZIO PUBBLICO IN ORDINE ALL’ARTICOLO 100 DEL TESTO UNICO SULLE LEGGI DI PUBBLICA SICUREZZA, CON LA CONSEGUENTE CHIUSURA DI UN ESERCIZIO PUBBLICO PER 15 GIORNI, UBICATO AL CENTRO DELLA CITTÀ GALLURESE.

IL PROVVEDIMENTO, EMESSO DAL QUESTORE DELLA PROVINCIA DI SASSARI, SCATURISCE DAI REITERATI ACCERTAMENTI ESEGUITI DAI MILITARI DELL’ARMA TERRITORIALE A SEGUITO DEI RIPETUTI CONTROLLI EFFETTUATI E DELLE VIOLAZIONI RISCONTRATE. LE CIRCOSTANZE APPURATE HANNO PERMESSO DI ACCERTARE COME L’ESERCIZIO COMMERCIALE COSTITUISSE UN PERICOLO PER L’ORDINE PUBBLICO E LA SICUREZZA DEI CITTADINI, IN QUANTO LUOGO DI RITROVO ABITUALE DI SOGGETTI PREGIUDICATI O GRAVATI DA INNUMEREVOLI PRECEDENTI PENALI O DI POLIZIA, TALUNI ANCHE COLTI IN EVIDENTE STATO DI UBRIACHEZZA NELL’ATTO DI MOLESTARE ALTRI AVVENTORI. INOLTRE, IL LOCALE COMMERCIALE È STATO LUOGO D’INTERVENTO DELLE FORZE DELL’ORDINE IN PIÙ OCCASIONI PER GRAVI EPISODI DELITTUOSI NONCHÉ PER SEGNALAZIONI DI CITTADINI PER IL DISTURBO DELLA QUIETE PUBBLICA ED AL RIPOSO DELLE PERSONE, IN RAGIONE DELLA MUSICA AD ALTO VOLUME.

L’ATTIVITÀ S’INQUADRA NELL’OPERA DI CONTROLLO DEL TERRITORIO POSTA IN ESSERE QUOTIDIANAMENTE DAI CARABINIERI DEL COMANDO COMPAGNIA DI TEMPIO PAUSANIA A TUTELA DELL’INTERA COLLETTIVITÀ.




TEMPIO PAUSANIA E LUOGOSANTO. INCASSANO PIÙ DI 139MILA EURO DI REDDITO DI CITTADINANZA SENZA AVERNE DIRITTO, DICIOTTO DENUNCIATI DAI CARABINIERI NEGLI ULTIMI MESI.

IL PROCURATORE DI TEMPIO PAUSANIA, DOTT. CAPASSO GREGORIO, HA ATTIVATO UN INDAGINE SU VASTA SCALA DEI SOGGETTI CHE USUFRUISCONO DEL REDDITO DI CITTADINANZA, DELEGANDO IL COMANDO COMPAGNIA CARABINIERI DI TEMPIO PAUSANIA.

UN DANNO ERARIALE DI CIRCA 139.774,34 EURO DA PARTE DEI «FURBETTI» DEL REDDITO DI CITTADINANZA. NON UNA SOMMA DA POCO QUELLA CHE 18 PERSONE HANNO PERCEPITO CHIEDENDO, E OTTENENDO, IL SUSSIDIO SENZA AVERNE DIRITTO. PERTANTO I CARABINIERI DELLA COMPAGNIA DI TEMPIO PAUSANIA, NELL’AMBITO DI CONTROLLI COORDINATI DAL COMANDO PROVINCIALE DI SASSARI, HANNO DEFERITO ALLA LOCALE PROCURA DELLA REPUBBLICA NEGLI ULTIMI MESI DEL 2021, DICIOTTO INDEBITI PERCETTORI DI REDDITO.

TRA LE POSIZIONI FIGURANO ANCHE TITOLARI DI PARTITE IVA O DI IMPRESE, CHE HANNO DICHIARATO IL FALSO.

L’ATTIVITÀ DI VERIFICA, NEL DETTAGLIO, È STATA COMPIUTA DAI CARABINIERI DELLE STAZIONI DI TEMPIO PAUSANIA E LUOGOSANTO. GRAZIE ALL’ESAME INCROCIATO TRA I DATI DOCUMENTALI E DELLE RISULTANZE ACQUISITE NEL CORSO DI SPECIFICI SERVIZI, È STATO POSSIBILE FAR EMERGERE VARIE IRREGOLARITÀ NELLE PROCEDURE DI DICHIARAZIONE DEL POSSESSO DEI REQUISITI. IN PARTICOLARE, SONO STATE RILEVATE E CONTESTATE LA RICEZIONE DEL REDDITO DI CITTADINANZA PUR IN PRESENZA DI TITOLARITÀ DI IMPRESE, INIZIO ATTIVITÀ LAVORATIVA, FALSE DICHIARAZIONI RELATIVE A RESIDENZE FITTIZIE ANCHE PER NASCONDERE ALTRI CONVIVENTI PERCETTORI DI REDDITO O LAVORATORI IN NERO. SONO ANCHE EMERSE IRREGOLARITÀ SUL TERRITORIO NAZIONALE DA PARTE DI CITTADINI STRANIERI. A SEGUITO DI CIÒ SONO STATE ANCHE AVVIATE LE PROCEDURE PER LA SOSPENSIONE E LA REVOCA DEL REDDITO DI CITTADINANZA, COME PREVISTO DALLA NORMATIVA VIGENTE.






Chiude con un bilancio positivo la terza edizione della vetrina dell’editoria sarda “Qui c’è aria di cultura” Soddisfazione di organizzatori e Aes

L’assessora alla Cultura di Tempio, Monica Liguori

TEMPIO PAUSANIA. Si è conclusa con la lectio magistralis di Bachisio Bandinu, autore de “La scena nascosta (come ci vediamo), pubblicato da Il Maestrale, l’evento diffuso di promozione dell’editoria sarda “Qui c’è aria di cultura”.

Nel libro è indagato il versante linguistico dell’identità dei sardi. Per Bandinu, il modo in cui il sardo prende la parola è un indice del suo profilo identitario, orgoglioso e sofferto nello stesso tempo: “La negazione appartiene profondamente al parlare sardo, tant’è che, quando parliamo, tendiamo a dire in sardo che le cose brutte sono semplicemente non belle. Questa ritrosia, questo impaccio è l’effetto di dominazioni secolari che hanno provocato un blocco. E così, nel negare, abbiamo imparato a minare ciò che affermano i dominatori”. E ancora: “Il parlare laconico dei sardi era prima silenzio, oggi è mutismo; ma chi non parla oggi non esiste; una volta il silenzio era linguaggio e rimanda a quel dire sotterraneo che fa sì che i sardi non dicano, ma, in un certo senso, mandino a dire”. Una relazione, quella di Bandinu, che ha fatto da degno suggello all’intera rassegna, al termine di una serata caratterizzata dalla partecipazione di altri due autori.

Il primo, Fabrizio Raccis, poeta cagliaritano e studioso di Edgar Allan Poe, ha guidato i lettori presenti allo Spazio Faber facendo luce sugli aspetti meno noti e su quelli più discutibili delle tante biografie dello scrittore inglese. “Il mio è un interesse nato negli anni del liceo. Al libro pubblicato con la casa editrice Catartica ho dedicato dieci anni di ricerche. Mi sono così confrontato con il cliché di uno scrittore che dicerie e calunnie hanno raccontato come maledetto e ubriacone”.

“I saggi raccontano” è invece il repertorio di testimonianze sul fenomeno della longevità degli anziani che vivono in Ogliastra, di cui ha parlato con grande passione Gisella Rubiu. Nel libro, pubblicato da Taphros, l’analisi di un fenomeno – la longevità sei sardi dell’interno – che ha anche dei tratti di internazionalità, visto che alcuni Comuni dell’Ogliastra rientrano nella geografia delle poche “blue zone” sparse nel pianeta. “Longevi si diventa – ha dichiarato la ex preside di Villagrande Strisaili – e alla base c’è una saggezza alimentare atavica. I nostri antichi sapevano come mangiare, mai esagerando; dovremmo perciò ascoltarli. Quel che dicono non è poi così diverso da quello che sostiene Greta Thunberg”.

È stata invece affidata agli organizzatori l’ultima edizione sulla vetrina dell’editoria sarda “Qui c’è aria di cultura”, organizzata da Comune di Tempio Pausania e Associazione Editori sardi (AES) grazie al sostegno dall’assessorato regionale alla Cultura e all’Istruzione guidato da Andrea Biancareddu. Lo ha voluto far presente nel suo discorso di commiato l’assessora comunale alla Cultura, Monica Liguori, con l’intervento che ha aperto la terza giornata della kermesse coordinata da Francesco Giorgioni. “Il nostro ringraziamento – ha dichiarato – va rivolto alla Regione e, nello specifico, all’assessore alla Cultura Andrea Biancareddu, che ha il merito di aver fatto sì che questa importante manifestazione si sia svolta a Tempio per tre anni”. Una sottolineatura che anche il sindaco della città gallurese, Gianni Addis, fa sua, rimarcando la positività del bilancio finale della manifestazione:

 “È stato un programma articolato di incontri anche su temi di attualità. Un appuntamento molto apprezzato da chi ha la passione della lettura, oltre che un’occasione per valorizzare il mondo della piccola editoria di qualità e affrontare i problemi del settore”.  Soddisfatto si dichiara anche Andrea Biancareddu: “Manifestazioni importanti come questa contribuiscono a consolidare il ruolo di Tempio tra i punti di riferimento della cultura isolana, essendo, non a caso, città insignita di titoli e riconoscimenti che attestano al suo interno un’alta percentuale di lettori di tutte le età”. A Simonetta Castia, presidente AES, è affidato il giudizio degli editori sardi: «La terza edizione di “Qui c’è aria cultura” ha segnato il ritorno in presenza degli eventi di promozione dell’editoria isolana, dopo due anni di interruzione forzata. Un ritorno alla normalità che va letto in senso costruttivo, all’insegna della normalità di dialogo tra pubblico e privato, con la consapevolezza che questa sia la strada per la creazione di una solida infrastruttura culturale».

Gli autori Giorgioni e Bandinu



“Qui c’è aria di cultura” chiude nel segno dei grandi classici e dell’inesauribile ricerca dell’identità sarda

Pier Giorgio Pinna

TEMPIO – 11.12.2021. Dopo i positivi riscontri della prima giornata della rassegna, con gli apprezzati interventi di Isabella Mastino, Alberto Capitta, Gian Nicola Cabizza e Angela Antona, la studiosa gallurese che ha illustrato in un coinvolgente viaggio multimediale il fascino di molte delle più affascinanti testimonianze archeologiche del nord Sardegna, il programma della rassegna ha riservato altre interessanti proposte al pubblico dello Spazio Faber.

Proposte editoriali diverse hanno caratterizzato anche la seconda giornata della rassegna organizzata da Aes e finanziata dall’assessorato regionale alla Cultura guidato da Andrea Biancareddu. Sempre con un occhio di riguardo puntato sul tema principale della kermesse – il paesaggio e le relazioni identitarie che gli abitanti dell’isola intrattengono con questo – al pubblico gallurese sono state presentate alcune delle più recenti e accattivanti novità editoriali del momento: dal saggio di Pier Giorgio Pinna su “Virus & Censure” (Mediando) alle ricerche di Ignazio Camarda ed Enrico Spanu sull’affascinante mondo della flora arborea della Sardegna.

Pinna ha ricordato quanto il passato aiuti a comprendere il presente, soprattutto quando si parla di emergenze come le pandemie. Una volta era il colera, poco dopo la spagnola e oggi è, invece, il covid. Malattie diverse che – ha fatto notare Pinna – hanno innescato dinamiche simili, come la complessa e non sempre trasparente gestione della comunicazione. “Oggi – ha dichiarato Pinna – tutto viene ridotto alla pandemia e questa si è trasformata in sin-demia”.

Dalla pandemia agli alberi il passaggio è arduo, ma non impossibile da compiere. “Gli alberi – ha detto Enrico Spanu nella sua appassionata relazione – sono nostri testimoni, ci precedono, vegliano su di noi, sono belli e spesso nascondono uno spirito, come si credeva in passato”. Di alberi hanno parlato, dialogando tra loro, Bruno Merella e Ignazio Camarda. Base e spunto del confronto l’ultimo libro di Camarda dato alle stampe da Carlo Delfino. Professore ordinario di Botanica, un’autorità accademica di altissimo profilo in materia di alberi e specie arboree e floreali, Camarda ha raccontato il fascino di una terra come la Sardegna, microcosmo di tante specie diverse, in buon numero messe sotto osservazione nel libro. Ha chiuso la seconda giornata della kermesse la presentazione di “Terra muda” (Taphros editore) di Decimo Lucio Todde e Bruno Piccinnu. “Una storia della Sardegna in chiave musicale – l’ha definito Todde – un viaggio emozionale nei luoghi dell’anima e della memoria, che si dipana attraverso tre registri: romanzo, saggio e poesia”. Ispirato dalle musiche dei Cordas et Cannas, il libro – precisano i due autori – non parla del gruppo musicale, ma della Sardegna.

Il focus della giornata conclusiva di Qui c’è aria di cultura, in programma domenica 12 dicembre (ore 17, Spazio Faber), offrirà ancora una volta uno spaccato del modo in cui i sardi vivono il loro rapporto con la contemporaneità. Ne parleranno, in particolare, Gisella Rubiu e Bachisio Bandinu. La giornata, che sarà coordinata da Francesco Giorgioni, inizierà però con uno degli ultimi titoli messi in circolazione da Catartica: “Edgar Allan Poe. Il mistero della morte”. È il saggio biografico e investigativo con il quale Fabrizio Raccis ha indagato il mistero che avvolge le circostanze della morte del maestro del romanzo gotico. Dopo aver scartato alcune delle versioni più diffuse e accreditate, l’autore giunge a una conclusione alternativa, provando a sbrogliare la matassa di una biografia che non ha nulla di scontato.

Niente di misterioso avranno, invece, le tante biografie dei sardi longevi di cui si è occupata Gisella Rubiu nel volume “I saggi raccontano” edito da Taphros. La giovane studiosa, originaria di Villagrande Strisaili, indaga il fenomeno dei centenari ogliastrini, andando alla scoperta dei segreti della loro longevità, e quasi spontaneo sarà per lei scoprire come la vita dei centenari sia un deposito da portare alla luce per contemplare i tanti tesori che contiene. Meno trasparente diventa la questione dell’identità dei sardi quando vengono esaminati i meccanismi delle loro autonarrazioni. È quello che fa Bachisio Bandinu con il suo ultimo libro: “La scena nascosta (come ci vediamo)”, pubblicato da Il Maestrale. Presentando il volume che chiuderà la rassegna, l’antropologo di Bitti farà riaffiorare un tema preso in esame anche in altri suoi lavori: le ragioni della scarsa considerazione che i sardi hanno spesso di sé stessi.




Inaugurata a Tempio “Qui c’è aria di Cultura”: “L’editoria nell’isola come missione e opera di libertà”

Lo Spazio Faber durante una presentazione

TEMPIO PAUSANIA- 10.12.2021.  È stata inaugurata con gli interventi di Simonetta Castia (presidente Aes), Monica Liguori (assessore alla Cultura del Comune di Tempio Pausania) e Salvatore Tola, coordinatore della prima giornata, la kermesse dell’editoria sarda che per la terza volta consecutiva ha deciso di fare tappa in Gallura. Tutto con uno scopo ben preciso: promuovere l’editoria sarda in un periodo non facile per il settore. Come ha, d’altronde, affermato Simonetta Castia, “operare in un’isola è segno di una missione, e i dati dell’editoria regionale che possono sembrare minori rispetto ad altre realtà più grandi, in realtà sono più che significativi”. Con il suo intervento, l’assessora Liguori ha, invece, voluto far presente il ruolo insostituibile del libro e delle buone letture: “Leggere è opera di libertà, perché il confronto con il pensiero altrui è un fondamentale esercizio di libertà, il libro induce a riflessione e si pone come criterio di acquisizione della libertà, fine di tutte le autoreferenzialità, cifra infelice di questi tempi. È il libro che scova il dogma e libera le intelligenze”. Parole che hanno felicemente introdotto le presentazioni dei libri degli autori protagonisti della prima giornata: Isabella Mastino, Alberto Capitta, Gian Nicola Cabizza, Angela Antona e Nicola Castangia.

Quattro sono invece gli autori e i libri ospiti della seconda giornata della rassegna dell’Aes che, coordinata da Francesco Giorgioni, è in programma sabato 11 dicembre, dalle 17, a Tempio, all’interno dell’accogliente Spazio Faber. Il primo autore della serata è Pier Giorgio Pinna, una delle firme più conosciute del giornalismo sardo degli ultimi trent’anni. Al pubblico gallurese presenterà l’ultimo libro che ha dato alle stampe con la casa editrice sassarese Mediando: “Virus & censure. Il contagio mediatico”. Un instant book che mira a fare luce sulla complessa gestione informativa e comunicativa della pandemia, che non può essere relegata a semplice questione medica, per quanto urgente e grave. Per Pinna è anche una questione mediatica che chiama in causa tanto il presente quanto il più o meno recente passato.

Seguirà il focus sul tema della riforestazione dell’isola presente nei libri di Ignazio Camarda ed Enrico Spanu. Nel volume pubblicato con Delfino, “Grandi alberi e foreste vetuste della Sardegna”, Camarda passa al setaccio lo straordinario repertorio arboreo dell’isola, con una sorta di censimento delle numerose specie che ne popolano e caratterizzano il territorio. Tutto in un volume di 850 pagine con oltre 1000 fotografie a colori che illustrano un itinerario che percorre l’intera Sardegna, mettendo in evidenza un patrimonio di biodiversità tra i più significativi del Mediterraneo. Di “Alberi di Sardegna” si occupa anche Enrico Spanu, presente alla kermesse con un libro che si avvale della prefazione di Peter Gabriel. Quello pubblicato da Enrico Spanu Edizioni è un grande racconto fotografico composto da immagini in bianco e nero stampate con la tecnica della tricromia e commentate con testi in italiano e inglese. Oggetto delle foto sono alcuni dei più importanti e rappresentativi alberi dell’Isola. Per ogni copia di “Alberi di Sardegna” verrà piantato un albero con operazioni certificate attraverso Onlus e amministrazioni pubbliche.

A chiudere il programma di sabato è la presentazione di “Terra muda”, volume di Decimo Lucio Todde e Bruno Piccinnu pubblicato dall’olbiese Taphros. Una storia sarda che racconta di viaggi senza fine in scenari naturali resi unici e inconfondibili dalla presenza dei nuraghi e dai maestosi alberi secolari che resistono ai venti potenti che soffiano dal mare. Una storia millenaria raccolta in un quadro narrativo del presente.

L’autrice Isabella Mastino



Da venerdì l’editoria sarda in mostra a Tempio Pausania con la prima giornata della rassegna “Qui c’è aria di Cultura”

Tempio Pausania. I temi caratterizzanti la terza edizione di “Qui c’è aria di cultura” saranno tutti presenti sin dal primo giorno della rassegna. Domani (10 dicembre) allo Spazio Faber, dopo i saluti del sindaco, Gianni Addis, dell’assessore comunale alla Cultura e all’Istruzione, Monica Liguori, e della presidente Aes, Simonetta Castia, avrà inizio, alle 17.15, la serie di incontri con gli autori inseriti nel cartellone della manifestazione che verranno coordinati da Salvatore Tola.

Toccherà a Isabella Mastino il compito di rompere il ghiaccio con il suo “Omaggio a Grazia Deledda”. Il suo è un ritorno sulle scene della kermesse organizzata a Tempio da Aes, reso ancor più gradito e interessante dalla coincidenza con gli eventi del 150° anniversario della nascita del Nobel nuorese, della cui opera Isabella Mastino è da anni studiosa prolifica e brillante divulgatrice.

Seguirà la presentazione del libro di Alberto Capitta, “Il cacciatore”, edito da Imago Multimedia. L’ultimo libro dello scrittore sassarese, che si fregia delle belle illustrazioni di Elda Broccardo, è incentrato sulla storia di un ragazzo che acquisisce dal padre la capacità di seguire orme, fiutare odori, riconoscere versi e sparare con grande precisione. Il teatro delle sue gesta è la Sardegna, con i suoi campi e i suoi altipiani esposti al vento del mistero. La loro vita è una caccia senza sosta, e lo sarà sino a quando, facendo ritorno da una delle loro battute, non sentiranno il canto di un muflone levarsi verso il cielo.

Nel giorno delle ricorrenze importanti non poteva mancare ovviamente Dante. A parlarne sarà Gian Nicola Cabizza con “Lo zodiaco nella Divina Commedia” (Mediando). Il Dante “stellare” viene raccontato in un libro bilingue che si avvale della traduzione in sardo di Giovanni Muroni. Il volume sui molteplici riferimenti astrali presenti nel capolavoro dantesco. Così numerosi che Cabizza ha dovuto selezionare quelli pertinenti l’astronomia sferica, seguendo una pista narrativa che ha consentito a Dante di coniugare poesia e astronomia in un libro senza tempo.




 “Qui c’è aria di Cultura”, l’editoria sarda protagonista con l’AES a Tempio Pausania

Una passata edizione di Qui c’è aria di Cultura

TEMPIO – 05.12.2021. Per il terzo anno consecutivo l’“Isola dei libri” farà tappa a Tempio Pausania coinvolgendo alcune tra le firme più interessanti degli editori sardi che, dal 10 al 12 dicembre saranno presenti allo Spazio Faber per dare vita alla terza edizione della rassegna “Qui c’è aria di cultura”.

Ideata e organizzata dall’Aes con il sostegno e il patrocinio del Comune gallurese e della Regione Sardegna, la manifestazione si può dire ormai di casa a Tempio, uno dei Comuni isolani in cui si registra il più alto numero di lettori, tanto da avere ottenuto negli ultimi anni il titolo di “Città che legge”.

Città che legge e di lettori buongustai, Tempio è anche, grazie all’Aes e alle scelte dei suoi amministratori, città che vuole saperne di più sulle primizie dell’editoria regionale. Leitmotiv della kermesse il rapporto tra uomo e paesaggio, inteso nella sua specifica accezione di “territorio espressivo di identità”, base delle più autentiche radici identitarie di una comunità. L’ingresso è gratuito previa presentazione del greenpass.

“Il tema – dichiara Simonetta Castia, presidente Aes – si lega al concetto di comunità, avendo come presupposto l’idea che i singoli ecosistemi ambientali e sociali conservino maggiore traccia e consapevolezza del senso di identità e della propria memoria, e si presta a esaltare il valore millenario, pluristratificato e denso di molteplici significati del patrimonio culturale dell’isola. Sensibilità, ricchezze e diversità che sono intimamente correlate alla bibliovarietà e all’attività della microeditoria di un territorio”.

La scelta del tema e le attenzioni che l’Associazione Editori Sardi sta dedicando a Tempio piacciono agli amministratori della città. “Siamo lieti che anche nel 2021 sia possibile rinnovare la presenza di Aes a Tempio per la promozione dell’editoria sarda. Aes – tiene a precisare il sindaco Gianni Addis – svolge un ruolo encomiabile e fondamentale nel costruire la struttura della cultura che, ne siamo convinti, passa certamente attraverso la lettura, il libro e la diffusione delle idee che si realizza attraverso quelli”. Così anche l’assessora comunale all’Istruzione e alla Cultura, Monica Liguori: “Non c’è titolo più esaustivo di quello scelto per chiamare l’evento di promozione dell’editoria sarda. Della cultura – afferma – abbiamo bisogno come l’aria che respiriamo, perché, senza quella cultura, che certamente il libro porta con sé, non c’è vita, non c’è progresso. Quindi, ben venga Aes con il suo carico di idee e conoscenze che arricchiscono la consapevolezza di essere umani per gli esseri umani”.

Parole e apprezzamenti che sindaco e assessore avranno modo di ribadire venerdì 10 dicembre (ore 17) in occasione dell’inaugurazione della tre giorni. Durante questi, l’impegno di editori e autori sarà in molti casi doppio: il pomeriggio, allo Spazio Faber, per incontrare lettori e presentare libri; la mattina, nelle scuole della città, ospiti di laboratori e reading organizzati da studenti e insegnanti. Insomma, per tre giorni, la città che legge avrà il suo bel daffare.

S’inizierà venerdì 10 dicembre, quindi, con l’inaugurazione e i saluti delle autorità. La prima giornata sarà moderata da Salvatore Tola (le successive, invece, da Francesco Giorgioni) e ospiterà, in alternanza, presentazioni di libri e focus su temi importanti: l’Omaggio a Grazia Deledda (Alfa Editrice) di Isabella Mastino, il libro illustrato “Il cacciatore” (Imago Multimedia) di Alberto Capitta, che dialogherà con Sara Puggioni, “Lo zodiaco nella Divina Commedia” di Gian Nicola Cabizza (Mediando), ennesimo tributo della città del giudice Nino Visconti al sommo poeta nell’anno della settecentesima ricorrenza della morte, e “Archeologia e Alta Gallura, viaggio nel passato”, excursus di Angela Antona e Nicola Castangia sulle splendide testimonianze archeologiche dell’Alta Gallura.

Sabato 11 il focus sulle tematiche ambientali sarà ancora più stringente e diretto. Dopo la presentazione di “Virus & Censure. Il contagio mediatico” di Pier Giorgio Pinna (Mediando), instant book dedicato al legame tra comunità e pandemie in due secoli di cronache, seguiranno le presentazioni di “Grandi alberi e foreste vetuste della Sardegna” (Delfino), “Attaccati alle radici. Alberi di Sardegna” (Enrico Spanu Edizioni), con un confronto tra Ignazio Camarda, Lello Caravano, Bruno Merella e Enrico Spanu, che precederà la presentazione di “Terra muda” (Taphros) di Decimo Lucio Todde e Bruno Piccinnu. Si chiuderà domenica 12 dicembre, sempre allo Spazio Faber e con orario di inizio fissato alle 17, con gli ultimi tre libri in programma: “Edgar Allan Poe. Il mistero della morte” (Catartica) di Fabrizio Raccis, “I saggi raccontano” (Taphros) di Gisella Rubiu e “La scena nascosta (come ci vediamo)”, volume dell’antropologo Bachisio Bandinu edito da Il Maestrale. 




ALIMENTI RUBATI E RECUPERATI: LA STAZIONE DI ARZACHENA LI DONA ALLA CARITAS

I CARABINIERI DELLA STAZIONE DI ARZACHENA HANNO DONATO ALLA CARITAS DEL COMUNE GALLURESE UNA COSPICUA QUANTITÀ DI DERRATE ALIMENTARI, IN FAVORE DEI PIÙ BISOGNOSI E DELLE FAMIGLIE CHE STANNO AFFRONTANDO DIFFICOLTÀ. TRA GLI ALIMENTI CI SONO ANCHE BENI DI PRIMA NECESSITÀ QUALI CAFFÈ, SCATOLETTE DI TONNO E MERENDINE. IL CIBO È STATO OGGETTO DI SEQUESTRO IN SEGUITO ALL’ARRESTO DI UNA CITTADINA DI ORIGINE RUMENA PROTAGONISTA DI DIVERSI FURTI ALL’INTERNO DI ALCUNI SUPERMERCATI CITTADINI NEI MESI SCORSI. PROPRIO IL FATTO DI NON POTER RICONDURRE QUEGLI ALIMENTI AD UN ESERCIZIO COMMERCIALE SPECIFICO HA PERMESSO DI RICHIEDERE IL DISSEQUESTRO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI TEMPIO PAUSANIA E LA SUCCESSIVA CONSEGNA IN BENEFICENZA. MA NON SOLO, I CARABINIERI, IN OCCASIONE DELLE PROSSIME FESTIVITÀ NATALIZIE, HANNO ANCHE DONATO SPONTANEAMENTE DIVERSI PANETTONI E PANDORI. IL TUTTO È STATO MOLTO APPREZZATO DAI RESPONSABILI DELL’ENTE, I QUALI NON HANNO MANCATO DI RINGRAZIARE TUTTA L’ARMA CHE PER STORIA E TRADIZIONE È STATA SEMPRE VICINA ALLE ESIGENZE DEI CITTADINI IN DIFFICOLTÀ.




Comune di Tempio: Resoconto della seduta del Consiglio comunale del 1° ottobre 2021

Si è tenuto nella mattinata di venerdì 1° ottobre 2021, con inizio alle ore 9,00, il Consiglio comunale di Tempio Pausania in seduta ordinaria. Sette i punti dell’OdG trattati e discussi, tra cui l’approvazione del DUP 2022-2024 e del Bilancio per l’esercizio 2020, la nomina della nuova Commissione Carnevale e un aggiornamento sulla situazione della Sanità in Gallura.
In apertura di seduta ha chiesto la parola la consigliera Alessandra Amic la quale ha lamentato il mancato inserimento nell’OdG delle interrogazioni e interpellanze. Il Sindaco ha ricordato alla Consigliera che i regolamenti vigenti prevedono che quando il Consiglio è convocato, come in questo caso, in seduta ordinaria per discutere di materie di bilancio, non sono previste interrogazioni e interpellanze, cosa peraltro già chiarita in sede di conferenza dei capigruppo e dunque a conoscenza della Consigliera che, non soddisfatta della risposta, ha abbandonato l’aula consiliare.
I lavori del Consiglio hanno avuto inizio con l’intervento dell’Assessore al Bilancio Paolo Cossu che ha esposto il 1° e il 2° punto all’OdG, relativi al DUP – documento unico di programmazione 2022-2024 e all’approvazione del Bilancio consolidato relativo all’esercizio 2020. La consigliera Marina Tamponi è intervenuta lamentando la mancata possibilità di consultazione degli atti dalla bacheca telematica degli amministratori, ma il Sindaco ha ricordato che gli atti relativi ai primi 2 punti dell’OdG sono stati inviati via PEC a tutti i consiglieri sin dalla fine del mese di agosto, dunque gli stessi avrebbero avuto, volendo, tutto il tempo necessario per esaminare la documentazione e fornire il loro eventuale contributo al Consiglio. I due suddetti punti sono stati approvati con i voti favorevoli della maggioranza (12) e contrari delle minoranze (3).
Ha poi preso la parola l’Assessore al Turismo e Spettacolo Elizabeth Vargiu per esporre il 3° punto all’OdG: regolamento per l’organizzazione del Carnevale tempiese e nomina della Commissione valutatrice dei progetti allegorici. L’Assessore ha informato i convenuti che, qualora le condizioni sanitarie lo permetteranno, l’Amministrazione intende realizzare l’edizione 2022 del Carnevale tempiese e che, per tale ragione, si vuole predisporre quanto necessario per la buona riuscita della manifestazione. Ha ricordato che con D.C.C. del 28/07/2021 è stato approvato il nuovo regolamento per l’organizzazione del Carnevale tempiese e che l’art. 2, lett. D. n. 34 prevede la nomina di una nuova Commissione valutatrice dei progetti allegorici. Si è passati quindi alla votazione dei componenti consiliari della Commissione. Sono stati eletti Sergio Pala, Franco Marotto e Marco Careddu, per la maggioranza; Nicola Comerci e Alessandra Amic per le minoranze.
A conclusione della votazione l’Assessore all’Urbanistica Anna Paola Aisoni ha esposto i punti 4 e 6 dell’OdG, relativi all’approvazione definitiva della variante al piano di lottizzazione in via della Fonte, zona C1 (residenziale) a. San Pasquale e degli art.li 51-52-57-71-72 delle vigenti NTA del PPCS di Tempio (approvata con delib. C.C. n. 67/2000) e agli art.li 44-45-49-62-63 della Variante alle NTA del PPCS di Tempio (adottata con delib. C.C. n. 42/2019). Non essendo pervenute osservazioni alla prima approvazione, si è proceduto alla approvazione definitiva con 11 voti favorevoli e 3 contrari.
L’’Assessore ai Lavori pubblici Francesco Quargnenti ha, quindi, esposto il 5° punto all’OdG: la presa d’atto delle modifiche al Programma triennale delle opere pubbliche 2021-2023 e definitiva approvazione del suddetto Programma, dell’elenco annuale 2021 e del piano biennale servizi e forniture 2021-2023. L’Assessore ha informato che si rende necessario integrare il Piano triennale delle Opere pubbliche 2012 – 2023 e quello annuale 2021 a seguito di sopraggiunti finanziamenti regionali e ministeriali. Fondi ministeriali hanno consentito di finanziare interventi nelle scuole materne di via Belluno e Spinsateddu; grazie a un bando ministeriale aperto ai capoluoghi di provincia per finanziamenti fino a € 20.000.000,00 sono stati programmati interventi diversi, all’interno di un unico progetto di rigenerazione ex omni: l’ex proprietà Cannas, l’asilo e il campo Spinsateddu, l’area Fonti Rinaggiu, l’ex Gauss, il CAS – Centro di Aggregazione Sociale e un ulteriore bando ministeriale – già approvato in via provvisoria con la concessione di un finanziamento per € 350.000,00 – ha permesso l’inserimento nel Piano triennale dell’intervento di adeguamento ed efficientamento energetico della palestra del Vecchio caseggiato. Il punto 5 è stato approvato in via definitiva con 13 voti favorevoli e 3 astenuti.
Infine, il sindaco Addis ha introdotto il 7° e ultimo punto all’OdG – situazione Sanità: ospedale e medicina del territorio – relazionando il Consiglio sulla situazione generale della Sanità sarda sia a livello di presidi ospedalieri che di medicina del territorio. Il Sindaco ha evidenziato lo stato di crisi generalizzata, aggravata dalla crisi pandemica ancora in corso, rilevando come solo le realtà metropolitane, cioè il Distretto di Cagliari e in parte quello di Sassari, possano dirsi esenti dalle gravissime criticità che affliggono gli altri territori della Sardegna. Nel suo intervento il primo cittadino tempiese non ha risparmiato critiche alla gestione della Sanità da parte dell’Assessorato regionale competente e dell’ATS, insensibili alle istanze del territorio, dei Sindaci del Distretto sanitario e dei cittadini, singolarmente o in associazioni spontanee, che hanno a cuore le sorti della sanità gallurese e ha ricordato che le continue richieste, proteste e segnalazione inviate agli organi competenti sinora sono state pressoché inascoltate, così come disattesi sono stati finora gli impegni assunti dall’Assessore Nieddu e dal Commissario ATS di fronte al Prefetto di Sassari il 24 giugno u.s. in occasione dell’assemblea dei Sindaci della Provincia convocata dallo stesso Prefetto.
Il Sindaco, inoltre, ha informato il Consiglio che per il 18 ottobre p.v. è stata convocata dall’ANCI e dal CAL (Consiglio delle Autonomie Locali) un’assemblea dei sindaci della Sardegna con unico punto all’OdG: il sistema sanitario regionale, al quale anch’egli parteciperà. Ha comunica, altresì, che qualche segnale positivo è giunto in questi ultime settimane, infatti: dal 1° settembre ha preso servizio il nuovo Direttore di Anestesia che ha già calendarizzato per il “Paolo Dettori” di Tempio 2 sedute operatorie settimanali; a giorni riprenderanno le donazioni di sangue nel centro trasfusionale gestite dall’AVIS e verranno assegnate, a breve, 120 ore di specialistica ambulatoriale.
Il Sindaco ha, infine, assicurato che l’allerta è sempre alta e che la situazione è monitorata continuamente con la collaborazione dell’Assessore Biancareddu impegnato in prima persona, in rappresentanza del territorio gallurese, a trovare possibili soluzioni alla crisi in cui versa il nosocomio tempiese e la medicina del territorio.
Numerosi i commenti a conclusione dell’intervento del Sindaco, in merito: all’inconsistenza della politica regionale in materia di sanità (Nicola Comerci); all’inadeguatezza del Mater Olbia nel contenere le deficienze della sanità pubblica e al presunto scollamento tra i cittadini e l’amministrazione comunale in materia di sanità (Nicola Tondini).
Infine, il capogruppo di minoranza Nicola Comerci ha suggerito la costituzione di una Commissione consiliare che si occupi in maniera permanente della vertenza sanitaria. Il Sindaco si è dichiarato possibilista e disponibile a valutare questa opportunità assieme ai gruppi consiliari e agli uffici.
In conclusione dei lavori, il capogruppo di maggioranza, nonché consigliere delegato alla sanità, Franco Marotto ha ricordato come la crisi sanitaria sarda abbia origini lontane, imputabili più che all’attuale amministrazione regionale alla centralizzazione dell’ATS voluta dalla precedente Giunta Pigliaru e al fatto che i vincitori di concorso potendo scegliere le sedi di Cagliari e Sassari, trascurano o rifiutano sedi periferiche come quella gallurese.




tramedarte – c.stampa del 09.09.2021 | Inaugurazione mostre “Post fata resurgo” di Paolo Carta e della collettiva “Liberi di Volare” al Cedap di Tempio Pausania

Prosegue al CEDAP, nel Parco del Limbara, la programmazione del

Museo di arte ambientale Organica, dedicato all’arte contemporanea e alla fotografia.

L’appuntamento è per sabato 11 settembre con due nuove mostre:

“Post fata resurgo” di Paolo Carta e la collettiva di fotografia “Liberi di volare”.

Proseguono le attività espositive di Organica, il nuovo Museo di arte ambientale nel Parco del Limbara inaugurato lo scorso mese di giugno, dedicato all’arte contemporanea e alla fotografia, diretto dal critico d’arte Giannella Demuro.

Le inaugurazioni

Si inaugurano sabato 11 settembre, alle ore 11 nelle sale del CEDAP, due nuove mostre.

Per la sezione di arte contemporanea, l’appuntamento è con Post fata resurgo la nuova e inedita personale di Paolo Carta a cura di Giannella Demuro; per la sezione di fotografia, sarà la volta della mostra collettiva Liberi di volare – fotografie di Riccardo Abozzi, Bobore Frau, Paolo Griva, Michele Santona, Edoardo Simula, Franco Porcheddu – realizzata in collaborazione con il Museo MUT di Stintino.

Visitabili, lungo i sentieri del bosco di Curadureddu, le opere permanenti del Museo.

Le mostre

La mostra personale di Paolo Carta è un nuovo e inedito capitolo della serie Post fata resurgo: progetto aperto di cui l’artista ha già “scritto” diverse importanti pagine e che già nel titolo, allusivo alla leggenda della fenice, rivela la fede di Carta nelle capacità della Natura di non cedere alle avversità, ma di sapere risollevarsi e resistere caparbiamente anche alle prove più dure. 

“Post fata resurgo / risorgerò dopo la morte” è, dunque, il proclama potente e autorevole della Natura che Carta enuncia attraverso un’operazione artistica che racconta di ferite e lacerazioni, di spaccature, vuoti drammatici e inattese rinascite. L’artista riproduce porzioni di vegetazione autoctona della Sardegna in immagini di grande formato, privandole degli elementi arborei. Ma alberi e vegetazione, seppure chirurgicamente e razionalmente cancellati dall’artista, restano riconoscibili, iconografie offese che resistono aggrappate ai contorni slabbrati della carta stampata, incuneate in profondità nel vissuto di chi guarda, tracce vive di un patrimonio identitario inalienabile.

Nel suo riflettere per immagini, azioni performatiche, assenze iconografiche e vuoti percettivi Paolo Carta esprime, infatti un forte sentimento di identità, per la costruzione e rafforzamento del quale, l’artista fa appello alla componente vegetale endemica dell’Isola. Piante come l’ulivo, il fico, il mirto, il lentisco o il fico d’india sono presenze arboree riconoscibili, appartengono alla cultura della Sardegna e della sua gente, rappresentano e custodiscono una secolare tradizione identitaria. Il loro abbattimento, la loro distruzione, lascia una ferita profonda che si rimargina con difficoltà e fatica. Ma l’arte, sostiene Carta con il suo lavoro, può contribuire a risanare quella ferita, con un processo inverso a quello che l’essere umano sempre più spesso mette in atto nei confronti della natura, restituendo immagini di una visione ricomposta senza più perdite, vuoti o assenze.

Paolo Carta vive e lavora a Cagliari e nel suo lavoro dedica particolare attenzione alla Sardegna, territorio in cui opera. La ricerca sua ricerca è volta all’osservazione del paesaggio e del soggetto arboreo in ambienti naturali e urbani; parte integrante della ricerca è la catalogazione di oggetti-resti recuperati nei luoghi osservati che favoriscono lo studio del passaggio dell’uomo. Tali oggetti vengono spesso ricostruiti o ipotizzati graficamente. Ha al suo attivo numerose mostre personali e collettive. Specializzato in arti visive, discipline grafiche e comunicazione, è docente in progettazione grafica, video e fotografia. È operatore culturale molto attivo: dal 2011 fa parte di Progetto Contemporaneo, associazione di promozione sociale per la ricerca nelle arti visive. Dal 2021 fa parte di Terzomolare, studio d’arte, ricerca e archivio a Cagliari, di cui è co-founder insieme agli artisti Cristina Meloni e Gianluca Melis. È stato co-founder anche di PAS_Progetto Atelier Sardegna, programma di residenze diffuse realizzato tra il 2015 e il 2018. Dal 2011 al 2013 ha seguito lo spazio indipendente MEME arte contemporanea di Cagliari. 

La mostra collettiva Liberi di volare, fotografie di Riccardo Abozzi, Bobore Frau, Paolo Griva, Michele Santona, Edoardo Simula, Franco Porcheddu, è il risultato della grande passione per la natura che accomuna i sei fotografi: una piccola finestra su un mondo sconosciuto e vietato ai più. Un omaggio alla bellezza di animali così forti da sfidare le correnti ascensionali e allo stesso tempo così fragili da essere ancora oggi minacciati. Bracconaggio, avvelenamento, elettrocuzione, impatti stradali e distruzione degli habitat sono solo alcune delle principali cause di mortalità tra gli uccelli rapaci e sono tutte riconducibili all’uomo. Con le loro immagini gli autori di questi magnifici scatti, desiderano incentivare la conoscenza e il rispetto, non solo per gli uccelli rapaci, ma per tutti gli ecosistemi naturali popolati dai selvatici della Sardegna e del mondo.

“L’uomo è sempre stato affascinato dal volo. Quanto più forti sono i limiti che la natura ci impone, tanto più forte è il desiderio di avvicinarci ad essi. E più forte ancora l’ammirazione per tutte le creature esenti dai nostri umani vincoli. Negli uccelli rapaci, l’evoluzione ha dato prova del suo talento, modellando muscoli, ossa e piume in grado di solcare spazi inviolati di cielo, costringendo invece l’uomo al ruolo di semplice spettatore. Ma gli uccelli da preda sono molto più che splendidi soggetti fotografici. Sono tasselli imprescindibili dei complessi ecosistemi naturali che la nostra regione è ancora in grado di ospitare. Falchi e sparvieri, specializzati nella cattura di altri uccelli, limitano l’espansione di piccioni e corvidi. Civette e barbagianni, troppo spesso vittime di infondate superstizioni, sono oggi ospiti graditi in fienili e case di campagna, esercitando il loro controllo numerico su topi e ratti. Maestose aquile, predatori ai vertici della catena alimentare, sono in grado di catturare volpi e piccoli cinghiali. E infine i grifoni, la cui azione di smantellamento delle carcasse limita i fenomeni putrefattivi e blocca la propagazione di patogeni potenzialmente pericolosi”.

La mostra, realizzata al CEDAP con la collaborazione del MuT – Museo della Tonnara di Stintino, verrà introdotta da un intervento del direttore del Centro di allevamento e recupero della Fauna Selvatica (C.A.R.F.S.) di Bonassai, Marco Muzzeddu, uno dei massimi esperti in Sardegna di rapaci e strigiformi.

Con queste due nuove mostre, prosegue la riflessione di Organica sul rapporto uomo-natura: un nuovo momento di “incontro” con i luoghi dell’Isola, un’occasione originale per scoprire la straordinaria bellezza di questa terra, dei suoi territori e dei suoi Parchi e, allo stesso tempo, offrire spunti di riflessione sul complesso rapporto tra essere umano e ambiente naturale, sull’ecologia e sulla sostenibilità, anche nell’ottica della promozione e valorizzazione del patrimonio naturale, ambientale e paesaggistico del Parco del Limbara. Un obiettivo che viene perseguito attraverso i linguaggi visivi del nostro tempo, esplorando il lavoro di artisti che dedicano un’attenzione particolare al mondo della natura e alle tematiche ambientali e che rappresentano alcuni degli esiti più interessanti della ricerca visiva contemporanea in Sardegna e non solo. 

Tutti gli eventi di Organica si tengono alle pendici del Monte Limbara, nei dintorni di Tempio Pausania: nel bosco di Curadureddu e presso il CEDAP – Centro di Educazione e Documentazione sull’Ambiente e sul Paesaggio.

Lo spazio del CEDAP dispone di due sale espositive, una dedicata all’arte contemporanea e l’altra alla fotografia ed è anche un punto informativo per le attività escursionistiche, ambientali e culturali del territorio.

La località è raggiungibile da Tempio, Olbia e Sassari lungo la strada statale SS 392, e poi a piedi percorrendo uno dei suggestivi sentieri che si inoltrano nei boschi del Limbara.

Organica – museo di arte ambientale nel Parco del Limbara è un progetto dell’associazione culturale tramedarte curato dal critico d’arte Giannella Demuro e realizzato in collaborazione con il Comune di Tempio Pausania, il sostegno della Fondazione di Sardegna, la collaborazione di Fo.Re.S.T.A.S., l’Agenzia Forestale Regionale per lo Sviluppo del Territorio e dell’Ambiente della Sardegna e il patrocinio del Touring Club Italiano.

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città: Tempio Pausania (SS)

sede: Monte Limbara | località Curadureddu / CEDAP – Centro di Educazione e Documentazione Ambientale e Paesaggistica del Limbara (SS 392 Tempio-Oschiri)

mostre al CEDAP > 14.08 | 08.09

Mirroring di Antonello Fresu, a cura di Ivo Serafino Fenu

Opere nel bosco_un racconto per immagini delle opere installate nel bosco

11.09 | 06.10

Post fata resurgo di Paolo Carta, a cura di Giannella Demuro

Liberi di volare, fotografie di Riccardo Abozzi, Bobore Frau, Paolo Griva, Michele Santona, Edoardo Simula, Franco Porcheddu in collaborazione con il Museo MUT di Stintino

09.10 | 03.11

Elementi di Paola Dessy, a cura di Mariolina Cosseddu

Michele Tamponi_percorsi di passi e di sguardi, a cura dell’Associazione La Sardegna vista da vicino

Opere nel bosco in permanenza

Pietruccia Bassu, Paolo Carta, Paola Dessy, Daniela Frongia, Giuseppe Loi, Gianni Nieddu, Sabrina Oppo, Bruno Petretto, Josephine Sassu, Monica Solinas

orari apertura CEDAP: dal martedì al giovedì 13-18; dal venerdì alla domenica 12–18, chiuso il lunedì. 

Per visitare le mostre è necessario esibire il Green Pass.

INFO

cell. 339 5906900 | [email protected]

tramedarte

www.facebook.com/tramedarteassociazione | https://www.instagram.com/tra.med.arte/ https://www.youtube.com/channel/UCiEx7M8G5Gqr14tf0-t73Jg

Paolo Carta