Comunicato Stampa – Ospedale Marino di Alghero, attivo il reparto Covid

SASSARI, 26 NOVEMBRE 2020 – Ospedale Marino di Alghero, attivo il reparto Covid

Con il ricovero del primo paziente è stato attivato questa sera il reparto Covid allestito al terzo piano dell’ospedale Marino di Alghero.

Nel reparto sono attualmente operativi i primi 5 posti letto che diventeranno 16 entro la metà della prossima settimana. Successivamente il piano modulare prevede, entro la fine di dicembre, l’attivazione di un totale di 40 posti letto dedicati ai degenti Covid positivi.

Poche ore prima dell’attivazione, il reparto Covid è stato benedetto dal cappellano dell’ospedale, Don Fausto Garau.

All’ospedale Marino restano attivi i Servizi di oculistica, ortopedia, riabilitazione, diabetologia, medicina dello sport e gli altri servizi ambulatoriali.

La Direzione della ASSL Sassari ringrazia tutti i medici, gli infermieri e gli operatori che dal mese di marzo sono impegnati sia nel fronteggiare l’emergenza sanitaria sia nel garantire l’assistenza ordinaria. Un ringraziamento è rivolto anche a tutti i tecnici e le maestranze che hanno partecipato all’allestimento del reparto Covid nell’ospedale Marino di Alghero.




COMUNICATO STAMPA – ERSU SASSARI – LA REGIONE COPRE IL 100% DELLE BORSE. RISPOSTA DEL PRESIDENTE E DEL DG AGLI ATTACCHI SULLA STAMPA

COMUNICATO STAMPA

 

La Regione Sardegna nella giornata odierna ha dato ufficialità allo stanziamento e trasferimento nelle casse di ERSU Sassari di 485 mila euro, fondi necessari per poter coprire il 100% delle borse di studio per gli idonei nella graduatoria 2019/2020. Nei prossimi giorni gli uffici preposti di ERSU Sassari potranno procedere con lo scorrimento della graduatoria e rendere quindi beneficiari del contributo regionale anche gli ultimi 152 studenti, fino ad oggi in attesa di borsa per assenza di fondi. Promessa mantenuta, quindi, dall’Assessore regionale alla pubblica istruzione Biancareddu, che a dimostrazione che sia la Regione Sardegna, l’assessorato in prima linea e i suoi apparati amministrativi, oltre che gli Enti per il diritto allo studio, lavorano incessantemente a tutela degli studenti iscritti negli atenei sardi.

Ma ancora una volta l’Università di Sassari rivolge al nostro ente un attacco strumentale, utilizzando la prima pagina del quotidiano La Nuova Sardegna.

Prima il Rettore Carpinelli e pochi giorni fa anche il prorettore Luca Deidda hanno continuato a fare sensazionalismo, utilizzando numeri che non corrispondono alla realtà.
Facciamo chiarezza, una volta per tutte, in primis sui più volte declamati 600 studenti idonei che – secondo UNISS – fino a ieri non avevano ancora ricevuto la borsa di studio da parte di ERSU: nella realtà, e come più volte ribadito da ERSU, sono 152 gli studenti idonei che per ultimi godranno del beneficio economico a causa di un stanziamento successivo, promesso ed arrivato quest’oggi dalla Regione, ma che nell’attesa hanno usufruito ugualmente dell’alloggio e del servizio mensa.
Per garantire anche a loro la borsa di studio, come già più volte da noi sottolineato, è stato sufficiente il pronto intervento della Regione Sardegna che ha individuato e trasferito le risorse necessarie (485 mila euro), così come promesso a suo tempo e mantenuto dall’Assessore Biancareddu.

IL CASO GIURISPRUDENZA: Uniss – non ultimo il Prof. Deidda nella sua missiva al giornale – continua a ripetere erroneamente che gli studenti iscritti in Giurisprudenza che sarebbero stati “ingiustamente” esclusi dalle borse per motivi di merito sarebbero 50. All’ennesima provocazione pubblica, ci domandiamo perchè un rappresentante istituzionale possa continuare a gettare del discredito nei confronti del nostro ente e dei suoi dipendenti, che operano nel pieno rispetto delle norme.
Per la precisione, ecco ad oggi qual è la situazione: gli studenti in Giurisprudenza esclusi dal beneficio sono 66, di cui 32 sono stati esclusi perché in possesso di un reddito eccedente il limite massimo prestabilito e solo 34 perché privi del requisito di merito, ovvero perché non hanno conseguito il numero minimo di crediti per accedere alla borsa. Solo 6 di tali studenti esclusi hanno presentato ricorsi in autotutela al nostro Ente per richiedere il riconoscimento dell’idoneità, uno dei quali è stato accolto. Dei Ricorrenti in Giurisprudenza, quindi, restano non idonei per merito solamente 5 studenti.
Alla base dell’esclusione dalla borsa per mancanza di merito dei 5 ricorrenti di Giurisprudenza ci sono i cosiddetti “crediti liberi” che gli studenti hanno inserito nella domanda di borsa ma che, da una verifica mediante l’applicativo “ESSE 3”, non risultano certificati da UNISS come “attività proveniente da piano carriera”.
I crediti liberi sono, infatti, dei crediti che si conseguono seguendo seminari, convegni o laboratori ma che per essere considerati utili al fine dell’ottenimento della borsa di studio, così come previsto dal bando e come ci impone il DPCM di riferimento, devono essere inseriti nel piano di studi di ciascuno studente e questo deve essere certificato nel gestionale digitale delle carriere universitarie degli studenti, “ESSE 3”, in uso all’Università. L’ERSU, come previsto nel Bando, accede a questa piattaforma digitale per le verifiche sui dati relativi al merito contenuti nelle autocertificazioni degli studenti, così come accede al portale dell’INPS per la verifica delle dichiarazioni ISEE. Tali verifiche vengono eseguite nel lasso di tempo tra la pubblicazione della graduatoria provvisoria e quella definitiva, quest’anno avvenuta il 31 ottobre 2019.
Stabilire se uno studente ha diritto o meno ad un beneficio economico pubblico non sta dunque alla discrezionalità o alla libera interpretazione dei dati del sistema ESSE 3. Le borse devono essere concesse su dati oggettivi, verificabili, privi di anomalie e immutati nel tempo: se non risulta che quei crediti siano relativi ad attività del “piano di studi”, significa che quelli non possono essere considerati utili per l’accesso alla borsa di studio. Inoltre in più di un’occasione, proprio con riguardo ai cosiddetti “crediti liberi”, si sono rilevate nel gestionale ESSE 3 schermate che differivano tra un primo e un secondo controllo relativamente ad una stessa carriera.

Questa anomalia si è verificata esclusivamente con il Dipartimento di Giurisprudenza e non con gli altri nove presenti in UNISS, che hanno una gestione sicuramente più chiara e lineare in merito ai “crediti liberi”. Perché, quindi, il problema deve essere imputato a ERSU Sassari che ha il solo compito di garantire – come ha sempre fatto e sempre farà – il diritto allo studio a chi ha i requisiti di reddito e di merito per ottenerlo?

Vogliamo ricordare che il nostro Ente regionale opera, nel rispetto delle norme, a tutela delle fasce più svantaggiate della popolazione e che ha sempre regolamentato le procedure selettive e strutturato i propri bandi in modo tale da garantire la massima possibilità di partecipazione ed accesso ai benefici. Si consideri, da ultimo e a titolo esemplificativo, la mancata previsione nel Bando 2019-2020 di un termine perentorio, a pena di esclusione, per le comunicazioni delle immatricolazioni, stanti le numerose proroghe disposte da UNISS per diversi corsi.
L’affermazione del Prof. Deidda che vorrebbe far tornare nelle mani dell’Università il pieno controllo dell’erogazione dei sussidi è oltremodo irriguardosa nei confronti dell’Ente e critica rispetto al modello organizzativo adottato dalla Regione Sardegna. La Regione infatti, nel rispetto dei LEP determinati a livello statale, esercita piena competenza nella materia del diritto allo studio, disciplinando e promuovendo i necessari interventi la cui attuazione affida a propri, specifici enti strumentali, gli ERSU appunto, istituiti uno per ciascuno dei due comuni sedi degli atenei sardi. La regione stabilisce le risorse e le destina in maniera equa ai due enti.
Il compito degli enti regionali di diritto allo studio, così come da statuto, è dunque garantire a chi non potrebbe altrimenti, di potersi sostentare durante il percorso universitario attraverso benefici economici, alloggi e mensa.
Invece la mission delle Università deve essere la didattica, offrire e garantire la migliore offerta formativa possibile.
Se dessimo retta ai desiderata del Prof. Deidda e, ragionando per assurdo, se questi benefici dovessero essere gestiti direttamente da Uniss per essere assegnati ai propri studenti, cosa cambierebbe? Be, crediamo che anche l’Università si troverebbe a fare i conti con l’applicazione della norma nel pieno rispetto del DPCM ministeriale.
Forse per UNISS sarebbe più opportuno concentrarsi sul sapere e sul futuro dei nostri studenti, lasciando agli enti per il diritto allo studio di svolgere il proprio lavoro al meglio, nel pieno rispetto della norma.
Dicendo che Uniss non si sente rappresentata da ERSU nella gestione del diritto allo studio sta sminuendo la funzione di ben due consiglieri di amministrazione su cinque – che proprio l’Università di Sassari esprime e che rappresentano l’ateneo – che partecipano proficuamente alle attività del CdA dell’ente, dimenticando inoltre che la nomina del Presidente di ERSU è stabilita dal Presidente della Giunta Regionale in pieno accordo con il Rettore dell’Università di Sassari.
Ci auguriamo che si lascino da parte i discorsi demagogici e ci si occupi di garantire ai nostri studenti e studentesse la migliore esperienza possibile in città, collaborando tra enti anziché, come è successo negli ultimi tempi, continuando ad attaccarci ingiustamente.

 

Il Presidente e Il Direttore Generale di Ersu Sassari
Massimo Sechi e Antonello Arghittu

 


Rachele Falchi
Freelance Journalist – Press Agent
Food and travel writer




Sanità algherese sul tavolo della Regione. La risoluzione del Consiglio comunale nell’incontro con l’Assessore Nieddu

llustrata all’esponente della Giunta Solinas la Risoluzione approvata il 16 novembre scorso dall’Assemblea civica sui problemi della sanità algherese.
L’assessore Nieddu ha assicurato la massima attenzione verso la sanità della città catalana e ha garantito ulteriori finanziamenti per gli ospedali Civile e Marino.
Conoci e Salvatore hanno anche chiesto di avere altri medici anestesisti per l’ospedale Marino, di aprire le sale operatorie al terzo piano dell’ospedale Civile (già ristrutturate e messe in sicurezza), di dotare di personale medico adeguato il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica e di stanziare risorse adeguate per la realizzazione del nuovo ospedale di Alghero. Su questo punto, a seguito dell’incontro, sono stati approfonditi gli aspetti procedurali e tecnici con il direttore generale dell’assessorato dott. Marcello Tidore. 




San Vero Milis: CONTRIBUTI DIRITTO ALLO STUDIO 2020/2021

Si informa la cittadinanza che sono stati attivati i seguenti interventi per il diritto allo studio rivolti agli studenti, il
cui nucleo familiare presenta un I.S.E.E. 2020 in corso di validità, ai sensi del D.P.C.M. n° 159/2013,
inferiore o uguale a € 14.650,00.
1. BORSA DI STUDIO REGIONALE (a. s. 2019/2020)
Rivolta agli studenti delle scuole pubbliche primarie e secondarie di primo e secondo grado (esclusi i
beneficiari della Borsa di studio nazionale 2019/2020).
2. BUONO LIBRI (a. s. 2020/2021)
Rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado.

Scadenza presentazione domande il giorno 5 DICEMBRE 2020.

Si veda per i dettagli l’allegato avviso.

 

Informativa Privacy

Modulo domanda Contributi Diritto allo Studio




Esenzioni Tari per chi ha il rdc, online il portale

Esenzioni Tari per chi ha il rdc, online il portale

Dal 30 novembre i contribuenti assistiti dal Comune di Sassari, beneficiari del reddito di cittadinanza, che abbiano dichiarato un valore Isee non superiore a 3mila euro, possono presentare online l’autocertificazione attestante la propria situazione, accedendo al sito www.comune.sassari.it . Per i contribuenti aventi diritto, il Comune, acquisite e verificate le relative informazioni, procederà d’ufficio all’annullamento dell’avviso di pagamento della Tari relativa al 2020. Non sarà necessario presentarsi agli sportelli per farne richiesta.

Per ulteriori informazioni o problemi nella compilazione è possibile scrivere alla mail [email protected]

Per fare richiesta c’è tempo dal 30 novembre (quando sarà attivato il link) fino al 15 gennaio.

Grazia Sini
Ufficio stampa
Comune di Sassari



UN NUOVO RISTORANTE PER IL CALA DI VOLPE. ARRIVA IL BEEFBAR COSTA SMERALDA.

UN NUOVO RISTORANTE PER IL CALA DI VOLPE. ARRIVA IL BEEFBAR COSTA SMERALDA.

Smeralda Holding stringe una partnership con il brand della ristorazione di lusso del Gruppo Giraudi e amplia l’offerta del suo hotel più prestigioso.

 

 

 

Porto Cervo, 26 novembre 2020 Smeralda Holding, società controllata da Qatar Holding proprietaria dei principali asset turistici a 5 stelle  della Costa Smeralda, per la stagione 2021 rinnova ulteriormente la ristorazione del prestigioso hotel Cala di Volpe, siglando una partnership con Beefbar, brand di ristorazione di lusso specializzato nelle ricette a base di carne.

 

La collaborazione con brand di fama internazionale rientra nella strategia di sviluppo e diversificazione dell’offerta turistica sostenuta da un importante piano di investimenti quinquennale del Gruppo Smeralda Holding.

 

Beefbar non è solo una catena di ristoranti presente a livello internazionale, da Parigi a Tulum, passando per Mykonos, Atene, Hong Kong, e St Tropez, ma un nuovo modo di fare e vivere la cucina, offrendo delle dining experiences in modo visionario e completamente innovativo.  Ideato da Riccardo Giraudi oltre 10 anni fa a Monte Carlo, il successo di questo concept che punta a offrire una vasta e pregiata selezione dei migliori tagli di carni, ha avuto ben presto un grande successo in tutto il mondo. Oltre ai prodotti di altissima qualità, il Beefbar offre un’atmosfera moderna e raffinata e un’estetica accattivante: ingredienti perfetti per assaporare a pieno i patti internazionali che vengono offerti nel menu.

 

La scelta delle pietanze ideate da Riccardo Giraudi e dal suo executive chef Thierry Paludetto è, infatti, molto varia. I gyozas asiatici, i panini bao, le quesadillas messicane ripiene di manzo di Kobe affumicato, il ceviche , la tartare di vitello e tonno, sono solo alcune delle prelibatezze che si possono gustare in una sorta di viaggio sensoriale che ripercorre le tappe e le scoperte di Giraudi. Accanto alle ricette tradizionali e a quelle tipiche dello street food, sarà possibile provare anche il famoso e iconico duo di Beefbar, che consiste in esclusivi tagli di carne di manzo importata, cotti alla perfezione e serviti con un purè di patate cremoso. Per gli amanti di sapori più freschi, invece, è  stata ideata la sezioni Leafbar, che comprende ricette come l’insalata piccante di cavolo con avocado, l’insalata di spinaci condita con miso e formaggio Manchego o l’insalata greca Horiatiki. Ingredienti pregiati e rinomati accompagnano il cliente fino al dolce, un raffinato soufflé al 70% di cacao e sesamo, servito in una casseruola di rame.

Smeralda Holding è orgogliosa di annunciare la partnership con il Gruppo Giraudi dichiara Mario Ferraro, CEO di Smeralda Holding – e di annoverare il Beefbar, un brand di rilievo a livello internazionale, tra la sua collezione di ristoranti. Due eccellenze, quella del turismo e quella gastronomica che si incontrano, rendendo ancora più esclusiva e distintiva la proposta dell’Hotel Cala di Volpe. La filosofia su cui si basa Beefbar è perfettamente in linea con il nostro obiettivo di ampliamento dell’offerta turistica di ristorazione e di intrattenimento, per offrire ai nostri clienti un’esperienza unica e di qualità.”

 

Riccardo Giraudi, CEO e direttore creativo del gruppo Giraudi afferma “Sono fiero di questa collaborazione con l’iconico Hotel Cala di Volpe – il mio primo ricordo al Cala di Volpe risale ai miei 13 anni, alla festa di compleanno dei 40 anni di mia madre. Anni dopo, per me è una grandissima soddisfazione poter collaborare con un gruppo cosi solido ed affermato a livello internazionale che rispecchia pienamente i canoni del Beefbar e dei suoi clienti.”

 




Il maestro della boxe sassarese Oreste Macciocu. Il figlio Mauro: “Non dimentichiamo il suo insegnamento”.

Lo scorso anno si sono celebrati i 100 anni dalla nascita di Oreste Maccioccu figura di rilievo del mondo sportivo sassarese.

Allievo del maestro americano Steve Klaus (arrivo 2° su 100 iscritti al suo corso nel 1938), Macciocu seppe dare vita a quello che è considerato il periodo d’oro per il pugilato sassarese e per la Torres, lanciando nel professionismo pugili come Furesi, Polo, Carboni e Salvatore Pintore. Fu lui, infatti, a dirigere la palestra della Torres a partire dalla metà degli anni Quaranta.

Tanti nomi e tanti momenti importanti, rimasti fissati nel tempo grazie agli straordinari documenti conservati dalla famiglia Maccioccu in cui sono elencate le tantissime riunioni di boxe organizzate in città al Campo “Torres”, al Teatro Verdi, al Cinema Giardini nel periodo che va dal 1928 al 1948.

Un ventennio che abbraccia gli anni che precedettero e che seguirono la seconda guerra mondiale e attraverso i quali è possibile ricostruire frammenti importanti  di storia sportiva cittadina. Un patrimonio per la città che non deve essere dimenticato.

“Come famiglia noi vogliamo portare avanti il suo insegnamento – conclude il figlio Mauro – e lo facciamo con una pagina facebook in cui raccogliamo documenti, foto e informazioni, ma ci piacerebbe che la città fosse coinvolta in questo ricordo perché lui è stata una persona che ha dato tanto allo sport a Sassari”.

Oggi questo ricordo è reso ancora più vivido dalle pagine ingiallite del passato: “Ci piacerebbe poter festeggiare questi 100 anni con qualcosa che resti nel tempo, una pubblicazione o un evento, ci piacerebbe che il suo nome fosse conosciuto anche dalle nuove generazioni e che i sacrifici fatti per questo sport fossero un esempio per tutti, soprattutto per i giovani”.

Ma da dove nasce la passione per la boxe per Oreste Macciocu? La sua è una storia “di famiglia.

Sono ben quattro i fratelli Maccioccu che, chi prima e chi dopo, con alterne fortune, salirono sul ring: Giulio, Giuseppe, Oreste e Salvatore. Ad emergere per primo fu Giulio, classe 1907. Di lui si racconta che per scendere di peso utilizzasse anche le caldaie in cui si lavorava il sale dell’azienda di famiglia, quella nata dal patriarca della famiglia Gesuino e che aveva sede in via Buccari.

Il figlio di Giulio, Bruno, ci regala alcuni aneddoti di quel periodo eroico della boxe sassarese: «Ho ricordi che mi arrivano da mia madre – racconta- e uno di questi riguarda un incontro importante per il titolo nazionale tenutosi a La Spezia. Erano presenti almeno 4000 persone quel giorno, tra cui anche tanti sassaresi,  e papà stravinse. Eppure il verdetto disse il contrario. Ci fu una sollevazione da parte del pubblico, volarono sedie sul ring, la gente si ribellò a quella che ritennero un’ingiustizia clamorosa. Papà mandò un telegramma a mia madre raccontando quello che era successo e, nonostante la delusione, in qualche modo fu per lui una soddisfazione vedere che tutti avevano riconosciuto quel successo meritato». Di Giulio si ricorda anche l’epico match del Teatro Verdi del 12 dicembre del 1931 contro l’allora imbattuto napoletano Silvestro Matacena: «Papà  fu messo giù al 5° round  – racconta Bruno – ma si rialzò e il resto dell’incontro fu uno spettacolo, si battè come un leone e alla fine vinse ai punti nel tripudio generale».

Quello di Oreste fu un amore tramandato. Lui, amante del ciclismo, rimase folgorato dalla nobile arte per un episodio particolare che ci racconta oggi il figlio Marcello: «Mio zio Giulio era il più grande dei fratelli, praticava già la boxe e un giorno mio padre, di 12 anni più giovane, andò a trovarlo in palestra. Lo trovò contrariato perché in quel momento non  cerano sparring partner e allora mio padre si propose di salire sul ring. Ovviamente non andò bene, si beccò un cazzotto nell’occhio che gli lasciò un vistoso ematoma e quando entrambi tornarono a casa le presero di santa ragione dalla madre. Da quel giorno lui si innamorò della boxe».

L’esordio di Oreste Macciocu nel mondo del pugilato, per la categoria mosca, avvenne il 2 gennaio del 1937 al Teatro Verdi di Sassari, ad appena 16 anni. In quella occasione sconfisse ai punti Fiori di Porto Torres.

Il debutto tra i professionisti arrivò nel 1942 e tre anni dopo giunse lo stop a causa di un difetto cardiaco. Nel mezzo tantissimi titoli vinti e match epici tra cui spicca il titolo provinciale prima serie in un incontro del 1938 sul ring di Porto Torres contro l’idolo locale Mario Solinas, campione italiano prima serie.

La sua carriera non fu come quella del fratello Giulio. Arrivò al professionismo ma fece pochi incontri. La passione rimase intatta e decise di fare da maestro per tanti altri che poi divennero nomi importanti di questa disciplina a livello locale e non solo.

Oreste Maccioccu fu anche massaggiatore della squadra di calcio della Torres negli anni ’40. In un documento, oggi andato perduto, la Torres gli scriveva di far sapere cosa dovevano dargli per il suo lavoro ma lui non rispose mai.  “Non c’è ricompensa maggiore della gratitudine della gente” amava dire. Questa sua grande passione la viveva come una missione.

«Mio padre ha dedicato la sua vita alla boxe – osserva il figlio Mauro, anch’egli atleta, personal trainer e appassionato di  pugilato- e sotto di lui si sono allenate tre generazioni di pugili. Ha avuto una carriera lunga 50 anni durante i quali gli sono stati riconosciuti premi come la medaglia d’oro del Comune di Sassari, della Federazione Pugilistica Italiana, l’Arciere d’oro nel 1981 e anche il titolo di Cavaliere della Repubblica dal Presidente Cossiga. Ha fatto tanto per questo sport e ha contribuito a dare alla Torres e alla città di Sassari un prestigio riconosciuto in tutto il mondo. I documenti e le foto che conserviamo con amore sono il suo testamento di una vita dedicata alla nobile arte».

Nel 1982 Oreste fondò l’Accademia Boxe, una palestra dedicata a tanti giovani sassaresi appassionati di pugilato ma fu costretto a chiudere a causa dello sfratto dei locali dopo 6 anni. Non smise mai di portare avanti il suo impegno. Fu il maestro Macciocu a farsi promotore anche delle più importanti riunioni pugilistiche che si tennero in città anche in tempi più recenti. Riuscì a portare grandissimi campioni della boxe azzurra come Nati, Stecca, Damiani, organizzando due titoli mondiali, cinque europei e tanti campionati nazionali. Per un anno fu anche Presidente della Federazione Pugilistica Sarda.

Sono gli ultimi momenti di vera gloria. Già a partire dagli Anni Settanta l’interesse per la boxe a Sassari e nel resto d’Italia andò pian piano ad affievolirsi. L’epopea dei fratelli Maccioccu si era conclusa lasciando, tuttavia, ricordi indelebili.

 




SARDEGNA, ANAS: AL VIA BANDO DA 5,4 MILIONI PER LAVORI DI RICOSTRUZIONE DEL PONTE SUL RIO ENAS

Sassari, 26 novembre 2020

 

Anas (Gruppo FS Italiane) ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale, un bando del valore di 5,4 milioni di euro per i lavori di ricostruzione del ponte sul Rio Enas, in territorio comunale di Olbia, crollato a seguito degli eventi alluvionali del 18 e 19 novembre del 2013.

 

La durata dell’appalto è di un anno dal momento della consegna dei lavori.

 

Le imprese interessate dovranno far pervenire le offerte digitali, corredate dalla documentazione richiesta, sul Portale Acquisti di Anas https://acquisti.stradeanas.it, pena esclusione, entro le ore 12.00 del 11 dicembre 2020.

 

Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara e per i termini di presentazione delle offerte è possibile consultare il sito internet stradeanas.it alla sezione Fornitori/Bandi di gara.




CANTIERI LAVORAS COMUNE DI ALGHERO – PROGETTI PER ASSUNZIONE 11 DISOCCUPATI

Alghero, 26 novembre 2020 – Cantieri Lavoras che si avviano alla fase dell’assunzione con tre distinti progetti che prevedono occupazione per 11 unità disoccupate.  Un primo blocco di procedimenti che l’Aspal ha pubblicato relativamente ai Cantieri di nuova attivazione del Comune di Alghero. Tutti i progetti sono finalizzati alla realizzazione di interventi con l’assunzione di diverse figure professionali per la durata di otto mesi.  Il primo progetto prevede l’assunzione di 2 addetti all’immissione dati – operatore EDP, con scadenza di presentazione delle domande di ammissione alla selezione il 30 novembre. Il secondo progetto prevede l’assunzione di cinque unità così distinte: − n. 1 Impiegato Direttivo – Conservatore museale − n. 1 Impiegato Direttivo -Analista e progettista di applicazioni web − n. 1 Tecnico Informatico – Tecnico web − n. 2 Impiegato Amministrativo – Tecnico dei musei, delle biblioteche e professioni assimilate. Anche in questo caso le domande dovranno essere presentate entro il 30 novembre. Il terzo progetto riguarda i seguenti profili e qualifiche: − n. 1 Impiegato Direttivo Amministrativo − n. 3 Impiegati Assistenti Amministrativi. La scadenza per la presentazione delle domante è fissata al 10 dicembre.

Gli avvisi si rivolgono  ai candidati disoccupati che siano comunque privi di impiego – e dunque non svolgano alcun tipo di attività lavorativa sia di tipo subordinato che autonomo – e che abbiano dichiarato la propria immediata disponibilità al lavoro (DID),  iscritti al Centro per l’impiego di Alghero competente per territorio e che abbiano dichiarato la propria immediata disponibilità al lavoro (DID).  Tutte le informazioni relative ai tre avvisi sono reperibili sul sito istituzionale dell’Agenzia Regionale per il Lavoro. Per partecipare alla selezione ed essere inseriti in graduatoria, gli interessati dovranno presentare domanda on line sul portale www.sardegnalavoro.it nell’apposita sezione Servizi online > accedi ai servizi, inserendo le proprie credenziali di accesso ovvero registrandosi come “cittadino” se non ancora in possesso delle stesse. Una volta effettuato l’accesso alla sezione personale, scegliere la sezione “avviamentipa” e cliccare sul link “inserisci candidatura”. Potrà pertanto essere ricercato l’Avviso del cantiere di interesse ed eseguita l’operazione di inserimento della relativa domanda di candidatura.




Sassari: Decoro ambientale, le foto-trappole scovano 33 incivili

Decoro ambientale, le foto-trappole scovano 33 incivili

Quasi tutte nei confronti di utenti del porta a porta che gettavano i rifiuti nei cassonetti.

Sanzioni anche delle guardie ecozoofile contro chi non raccoglie le feci dei cani

Le foto-trappole acquistate dal settore Ambiente e utilizzate dalla Polizia locale continuano a scovare incivili che conferiscono rifiuti in maniera illecita. Nelle ultime settimane l’occhio delle telecamere ha consentito di sanzionare 33 persone, quasi tutte utenti del servizio di ritiro porta a porta che buttavano l’immondizia nei cassonetti di strada. Un illecito amministrativo che causa un danno al decoro ambientale e per tutta la comunità: occupando lo spazio destinato ai cittadini che abitano in quelle zone si sovraccaricano di fatto i contenitori che non possono più essere usati da chi ne ha diritto, quando addirittura gli incivili non abbandonano i loro rifiuti per terra.

_ID_1

Su 33 sanzioni, ben 23 sono state emesse nei confronti di utenti del servizio porta a porta che conferivano illecitamente nei cassonetti. Da Li Punti e zone limitrofe, Filigheddu, Bancali, Serra di Lioni, Ottava, Piandanna, Gioscari, via Vardabasso e dalla strada verso Osilo, portavano i loro rifiuti e scaricavano in via Cadamosto, in via dei Gremi, in via Carso, in via Bove, in via Luna e Sole e in via Nenni, tutte zone dove erano state posizionate le foto-trappole che non hanno lasciato scampo agli incivili. Altre sette sanzioni sono state emesse contro chi conferiva in buste nere e tre ad abitanti di altri comuni che venivano fino a Sassari per buttare la loro immondizia.

La Polizia locale ha esaminato ben 131867 fotogrammi. Le foto-trappole funzionano sia di giorno sia di notte, sono ad altissima risoluzione e permettono di individuare con grande facilità la targa del mezzo con cui le persone arrivano e anche la loro fisionomia. Ogni settimana gli agenti del nucleo ambientale della Polizia locale stabiliscono dove posizionarle: se lasciarle nelle stesse aree o se spostarle, in base alle segnalazioni che arrivano al Comando.

Prosegue anche l’attività di controllo delle guardie ecozoofile, che hanno emesso 12 sanzioni per mancata raccolta delle deiezioni canine, una per un acane in un’area bimbi dove non era ammesso, dieci per omessa custodia, 35 perché l’animale non era tenuto al guinzaglio e 15 perché non avevano il microchip identificativo.

_ID_1

Grazia Sini
Ufficio stampa
Comune di Sassari