Lo chef: “Altro che sagra, questo è un importante evento culturale”

Grande partecipazione di pubblico per la serata conclusiva con gli show cooking e il laboratorio delle erbe tintoree
BANARI – Grande successo per l’edizione 2025 della “Sagra della cipolla dorata” di Banari che, dopo l’intensa giornata di sabato che ha visto la premiazione della cantante Elena Ledda, si è conclusa domenica con una grande partecipazione di pubblico per lo show cooking dello chef stellato Luigi Pomata.
Pomata ha voluto reinterpretare una ricetta storica a partire da una base di salsa genovese. Una salsa non ligure, come potrebbe far pensare il nome, ma campana. Quindi è stato preparato uno stufato di cipolle con il tonno di Carloforte ed erbe del Mediterraneo. Ne è venuto fuori un piatto profumatissimo, un’esplosione di aromi che ha deliziato il palato dei partecipanti.
«La particolarità della Dorata di Banari è una dolcezza spiccata – ha spiegato Pomata – non è acida, e quindi si presta bene sia per i piatti dolci che per i piatti salati. Occorre specificare che questa non è una semplice sagra, è un evento culturale, e fare cultura è la base per la crescita del territorio. Bisogna valorizzare questi eventi, bisogna interagire con gli anziani, perché loro sono la memoria storica, quindi partire anche dalla storicità delle ricette e trasformarle in chiave moderna. Promuoviamo questi eventi in tutta la Sardegna, cercando di portare qua le persone da fuori, mentre la Sardegna deve uscire per portare i nostri prodotti in giro per il mondo».
Notevole partecipazione anche per il Laboratorio di Erbe Tintoree a cura di Gianpaolo Demartis, che ha illustrato ai numerosi partecipanti l’antica arte della colorazione dei tessuti attraverso le bacche e le erbe selvatiche. L’evento è stato occasione per incontrare i presidi Slow Food e i vini DOC del territorio, e per conoscere i meravigliosi contesti paesaggistici banaresi attraverso le escursioni a piedi e in bici. Quindi musica e divertimento fino a tarda notte.
Sold-out è andato lo stand della Proloco che, tra le sue proposte culinarie, ha presentato la squisita cipolla con la ricetta tipica banarese, che è andata letteralmente a ruba. Come ha sottolineato il presidente Francesco Di Stefano, «merito di questo risultato è il grande lavoro svolto con impegno da donne e uomini della proloco, che oltre a permettere l’organizzazione di manifestazioni importanti, rappresentano un presidio per mantenere viva la cultura di paese».
La manifestazione è organizzata dalla Proloco in collaborazione con il Comune di Banari, con il patrocinio della Regione Sardegna, e rientra nel circuito Salude&Trigu della Camera di commercio di Sassari. Per info e prenotazioni consultare il sito www.sagracipollabanari.it.






