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Il 17 giugno, in occasione della Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione, l’Università di Sassari organizza due eventi on line con inizio alle 10.00 su Unisstube, il canale Youtube di Uniss.
La Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità, istituita dalle Nazioni Unite, promuove dal 1994 la consapevolezza pubblica degli sforzi internazionali per combattere la desertificazione, un processo graduale di perdita di produttività del suolo dei sistemi agrari e di degrado delle risorse naturali causati dalle attività umane (inquinamento, eccessivo sfruttamento delle terre, sovrapascolamento, deforestazione, incendi, irrigazione con acque saline). La giornata è un momento unico per ricordare che il contenimento del degrado dei suoli è ottenibile attraverso un forte coinvolgimento e cooperazione delle comunità a tutti i livelli.

Il focus scelto per questa edizione è il recupero di suoli degradati. Evitare, rallentare e invertire la perdita di suoli fertili e di agro-ecosistemi sani è urgente e importante anche per una rapida ripresa dalla pandemia: è un investimento virtuoso perché contribuisce alla creazione di posti di lavoro e migliora la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici.

Il Nucleo di Ricerca sulla Desertificazione dell’Università di Sassari ha previsto per giovedì 17 giugno un webinar online in due sessioni.

La prima, intitolata Dal degrado al recupero dei suoli (dalle 10.00), chiede a esponenti delle istituzioni ed esperti di fare il punto sulle bonifiche di zone industriali e minerarie, alla luce dei risultati di ricerche che dimostrano la praticabilità di interventi mirati, diffusi e a basso costo. Tra questi verrà illustrato il progetto Rizobiorem, che attraverso un approccio transdisciplinare mira a sviluppare nuovi protocolli, ecocompatibili e socialmente accettabili per la gestione sostenibile, anche dal punto di vista economico, dei suoli contaminati, ripristinando così i servizi ecosistemici di aree oggi completamente degradate. Al progetto partecipano il CNR e le Università di Napoli, Bari e Sassari. In programma interventi di Federico Araneo (ISPRA), Paolo Littarru e Alessandro Murgia (RAS, Assessorato Ambiente), Massimo Mulas (Sindaco di Porto Torres), Paola Castaldi (NRD Università di Sassari), Massimo Fagnano (Università Federico II, Napoli).

La seconda sessione in inglese dal titolo Science meets the Great Green Wall Initiative (dalle 14.00) riunirà un tavolo di esperti internazionali per discutere il potenziale contributo delle comunità scientifiche al recupero di suoli degradati e alla “ripresa verde”. Gli esperti illustreranno esempi di cooperazione e ricerca scientifica interdisciplinare e internazionale orientati a rispondere alle sfide globali: cambiamento climatico, insicurezza idrica e alimentare, povertà, conflitti, migrazione forzata. Tra questi verranno illustrati la Great Green Wall Initiative, la grande muraglia verde che attraversa per 8000km la regione africana del Sahel, rappresentando un simbolo di lotta globale al degrado ambientale; il progetto EWA-BELT, una cintura di collaborazione tra 6 Paesi dell’Africa orientale e occidentale per l’intensificazione sostenibile dei sistemi agricoli; il Dottorato di Ricerca Internazionale su Desertificazione e Degrado del Territorio, che promuove lo scambio di esperienze tra giovani ricercatori dell’ Università degli Studi di Sassari (Italia), due Università del Burkina Faso e una Università dell’Etiopia. Parteciperanno Jorge Batlle-Sales (FAO-INSAS), Nora Berrahmouni (FAO Regional Office for Africa), Robin Duponnois (Com.Scient.Français Désertification), Ahmed Elmekass (AU SAFGRAD, African Union Comm.), Elvis Paul Nfor Tangem (GGW for Sahara and Sahel), Rosa Maria Poch (ITPS FAO Global Soil Partnership), Pierpaolo Saporito (OCCAM), Giovanna Seddaiu (NRD Università di Sassari).

La diretta web andrà in onda sul canale YouTube dell’Università di Sassari (unisstube)e sulle pagine facebook @desertnetinternational, @nrd.uniss e @desertificazione.

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