Ritorna “Storicamente”, il festival del romanzo storico
Dal 4 al 12 ottobre due weekend tra Villanova e Meilogu con l’atteso evento editoriale interrotto nel 2020 a causa della pandemia: coinvolti i comuni di Villanova Montelone, Mara, Semestene, Monteleone Roccadoria, Padria e Romana
Tra i temi la Sardegna romana e i Templari, le stragi fasciste impunite, la Banda della Magliana, le BR, senza trascurare storie vere di emancipazione femminile
“Storicamente”, il festival del romanzo storico ritorna dal 4 al 12 ottobre coinvolgendo sette comuni tra Villanova e Meilogu per due weekend alla scoperta delle opere più intriganti del momento. Quattro appuntamenti tra storia e fantasia a contatto diretto con gli autori e con il piacere di fare cultura in alcuni dei luoghi più rappresentativi del territorio.
L’iniziativa riparte sotto la direzione artistica di Lucia Cossu, dopo essersi fermata per alcuni anni in seguito alla pandemia, e aver colto l’occasione di ritornare nel ventennale di attività dell’associazione culturale intercomunale Isperas, che organizza l’evento fin dalla fondazione.
C’è grande attesa per le diverse tematiche che spaziano dalla Sardegna romana ai Templari, dalle stragi fasciste dimenticate fino al dietro le quinte della Banda della Magliana e le Brigate Rosse, passando per storie di emancipazione femminile.
Tra le numerose attività anche quest’anno è prevista la collaborazione con il Liceo Scientifico di Pozzomaggiore: il 4 ottobre l’Istituto ospiterà un incontro con la giornalista Raffaella Fanelli e il 13 ottobre con lo scrittore Alessandro Perissinotto.
Il festival è organizzato in collaborazione con la manifestazione letteraria “6 in storia”, Imago Mundi, la Pro Loco Gurulis Vetus di Padria e l’associazione culturale Istellas di Mara, con il contributo dell’Unione dei Comuni del Villanova e del Comune di Semestene e il patrocinio della Regione Sardegna.
PROGRAMMA. Nella serata d’apertura, il 4 ottobre alle 17.30 a Su Palatu di Villanova Monteleone, Lucia Cossu introduce le “Storie del secolo breve”, accogliendo in primis la scrittrice torinese Raffaella Fanelli che presenta “La verità del freddo” (Chiarelettere), lo scrigno delle confessioni del boss della Banda della Magliana, Maurizio Abbatino; quindi sarà il momento di Daniela Porto con “Il mio posto è qui” (Sperling & Kupfer), in cui la penna dell’autrice romana propone storie anticonvenzionali di emarginazione e di riscatto femminile. Alle 20.30 sarà proiettato il film “Il mio posto è qui” tratto dall’omonimo romanzo.
C’è grande attesa per l’arrivo a Mara di Barbara Frale, archivista del Vaticano, per la prima volta in Sardegna domenica 5 ottobre, alle 10.30, nel Santuario di Bonuighinu con “La torre maledetta dei templari” (Newton Compton) e “L’idolo dei templari” (RAI libri). L’incontro moderato da Fabio Marcello, da non perdere per gli appassionati del genere, vedrà Frale impegnata in una delle sue rare presentazioni. Al suo fianco Massimo Rassu, uno dei divulgatori più prolifici sul tema, che parlerà de “L’abbigliamento dei Templari” (Tipheret).
Alle 17.30 nella chiesa di San Giorgio a Semestene, Alessandro De Roma animerà un incontro dedicato agli “anni ’70 nati dal fracasso”. A dare il via alla serata sarà Alessandro Bertante con “Mordi e fuggi. Il romanzo delle BR” (Baldini+Castoldi), in cui si evincono i fatti cruciali che hanno innescato la stagione degli anni di piombo. Lo scrittore cagliaritano Ignazio Salvatore Basile renderà invece omaggio a Fabrizio de Andrè con il volume “Sicuramente ligure, ma anche un poco sardo-cartaginese” (Dei Merangoli Editrice), che ha il sapore di una storia parallela in cui la vera protagonista è la Sardegna e i suoi codici comportamentali. A fare da accompagnamento musicale il gruppo “…E se vai” con le canzoni di De Andrè.
Sabato 11 ottobre il circuito letterario si sposta a Monteleone Roccadoria, in piazza Sant’Antonio, dove Ciriaco Serra guiderà l’incontro dedicato a storia, enigmi e immaginazione. Davide Cossu presenterà “Il castello delle congiure” (Newton Compton) ripercorrendo le tracce che portano a una tragedia confinata nel passato oscuro degli Este. Quindi la fantasia di Ciriaco Offeddu ci ricondurrà in Sardegna, in una grande avventura che dall’isola porta sino all’Argentina, seguendo il destino di migranti dominati da passioni estreme. La presentazione è inserita all’interno della manifestazione “Piccoli borghi, Nuove Energie. L’acqua e la roccia”. Le letture saranno a cura di Dario Cosseddu.
Domenica 12 ottobre si parla di storie di Roma e di Sardegna all’ex Convento francescano di Padria, dove alle 10.30 Salvatore Meloni dialogherà con Gabriele Tanda in un confronto in lingua sarda dedicato ai “Contos de sa Sardigna Romana” (Condaghes). Quindi l’attenzione sarà rivolta a Massimiliano Colombo e al suo “Il prigioniero di Cesare” (Newton Compton Editori), una storia d’amicizia tra il condottiero Vercingetorige e il centurione che lo tiene prigioniero. A corollario una rievocazione storica e un laboratorio per bambini curato dal Castrum La Crucca.
Chiusura della manifestazione alle 17.30 nella chiesa della Madonna degli Angeli, a Romana, dove la giornalista Simona Scioni approfondirà numerose trame che separano il Cinquecento e il secolo breve.
Prima protagonista sarà Graziella Monni con “Il medico di Càller” (Solferino libri), dando spazio a un’epoca, il XVI secolo, in cui le coste sarde erano minacciate dalle scorrerie dei pirati musulmani. Finale di festival con “La guerra dei Traversa” (Libri Mondadori) di Alessandro Perissinotto, una sfida narrativa dedicata alla prima strage impunita perpetrata dai fascisti a Torino nel 1922, in cui la letteratura diventa strumento per sconfiggere l’oblio. A impreziosire la presentazione sarà il monologo teatrale “Rammendare la memoria” tratto dal romanzo di Perissinotto.
