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editoriale di Fausto Farinelli –

Alghero – 19 Nov. 2023 . Questo racconto non solo illustra una disputa locale, ma solleva questioni più ampie sulla natura della politica, sulla responsabilità dei rappresentanti eletti e sull’impatto delle decisioni politiche sulla vita quotidiana dei cittadini.

L’intera discussione prende le mosse da una variazione di bilancio dovuta a un’avanzo di amministrazione di poco meno di 4 milioni di euro. Dato l’importante ammontare, si è deciso di allocare queste risorse tra i vari settori per rispondere alle loro esigenze primarie e prioritare. In questo contesto, è stata formulata una proposta che, tra le altre cose, prevedeva la destinazione di 150 mila euro al turismo e 50 mila euro per il parco di Porto Conte.

Questa proposta di variazione di bilancio è stata sviluppata in base alle indicazioni fornite dai vari assessori e condivisa all’interno della maggioranza nelle riunioni della giunta. Tutto ciò ha portato alla votazione in giunta di una delibera, in attesa della successiva ratifica in Consiglio Comunale per confermare definitivamente la decisione.

Durante la prima seduta di giunta, due assessori di Forza Italia, Giovanna Caria e Antonello Peru, hanno espresso la loro contrarietà alla destinazione dei 150 mila euro per il turismo. Il progetto in questione era piuttosto articolato e riguardava la raccolta, la gestione e l’utilizzo di dati provenienti da diverse fonti, configurandosi come una sorta di mini osservatorio del turismo. L’obiettivo era quello di disporre di elementi utili per analizzare il fenomeno turistico nelle sue varie articolazioni e programmare scelte che avrebbero avuto ricadute positive sulle attività e sulla città in generale.

In una riunione di giunta, i due assessori Caria e Peru si dichiarano contrari all’utilizzo delle risorse proposte, tentando inizialmente di reindirizzarle verso un altro progetto di lavori pubblici. Questa proposta viene tuttavia respinta dalla giunta, che adotta una delibera per confermare l’impiego originale delle risorse. I due assessori reagiscono dichiarandosi assenti.

Si presenta però un problema tecnico: uno dei pareri tecnici obbligatori, necessario per ogni delibera, è arrivato dopo la data della delibera stessa. Questo ha reso necessaria una nuova seduta di giunta, dove si è ripetuta una situazione simile: i due assessori hanno osteggiato la decisione, etichettando il progetto come superfluo e inutile, ritenendo che sarebbe duplicato un altro progetto già sviluppato dalla regione.

Per cercare di superare l’impasse e andare avanti, la giunta modifica la destinazione dell’utilizzo dei fondi, reindirizzandoli da un progetto di raccolta dati a interventi a sostegno del turismo, come specificato nel bilancio. Nonostante questa modifica, Caria e Peru rimangono contrari, ma anziché votare contro, scelgono di non partecipare al voto, facendo però verbalizzare la loro contrarietà.

Quando la delibera raggiunge il Consiglio Comunale per la ratifica, le opposizioni presentano un emendamento, apparentemente sostenuto o persino elaborato da Forza Italia. Questo emendamento propone di reindirizzare i 150 mila euro destinati al turismo verso un progetto di videosorveglianza e i 50 mila euro per il parco verso un progetto sociale, da tempo discusso da Christian Mulas.

Nel corso del Consiglio Comunale, si assiste a varie sospensioni e discussioni sia all’interno di Forza Italia che della maggioranza. Nonostante ciò, si decide di procedere con il voto. Durante la votazione, il capogruppo di Forza Italia, Nunzio Camerada, insieme a Peppinetto Musu, vota a favore dell’emendamento presentato dall’opposizione. Gianni Spano di Forza Italia non è presente, mentre Tatiana Argiolas, sempre di Forza Italia, vota contro l’emendamento.

Una situazione analoga si verifica per il finanziamento destinato al parco. Anche in questo caso, Forza Italia segue lo stesso meccanismo di voto, con l’aggiunta del voto favorevole di Christian Mulas dell’Udc, che quindi si esprime contro la destinazione di risorse al parco per un progetto che lui stesso rivendica come sua idea. Al contrario, Nina Ansini vota contro l’emendamento.

In entrambe le votazioni, il voto dell’opposizione prevale, grazie al supporto di questi consiglieri di maggioranza e all’assenza di alcuni membri della stessa maggioranza.

Dopo le controversie sulle decisioni di bilancio, i partiti che sono rimasti fedeli agli accordi originali sulla destinazione delle risorse hanno reagito producendo un documento. In questo documento, hanno attaccato chi ritenevano fosse il principale orchestratore dell’operazione, ovvero Marco Tedde, coordinatore cittadino di Forza Italia, accusandolo insieme ai due partiti di un mancato rispetto degli accordi.

La risposta di Nunzio Camerada, capogruppo di Forza Italia, e di Marco Tedde è stata di sottolineare la loro libertà di agire nel modo che ritenevano più opportuno per il bene della città, quasi un auto proclamazione come custodi della legalità e dell’equità. Questa posizione, però, viene criticata come incoerente con i principi di una maggioranza unita, dove le regole devono essere rispettate anche quando le decisioni non sono favorevoli a tutti. La posizione di Forza Italia e dell’UDC viene quindi descritta come pretestuosa e strumentale.

Inoltre, il documento sottolinea come gli impegni presi in precedenza, soprattutto in relazione all’utilizzo delle risorse per il turismo, siano stati ignorati. Nonostante l’assenza di contrarietà espresse in un incontro, dove era presente l’assessora Giovanna Caria, con le associazioni di categoria del settore turistico sull’aumento dell’imposta di soggiorno, le risorse non sono state usate come previsto, a causa di ritardi e sospensioni nel bilancio.

Infine, il testo mette in luce l’intenzione di Forza Italia di colpire il settore turistico, come evidenziato dalle dichiarazioni di Camerada, che suggeriscono un ruolo diverso per la Fondazione, in contrasto con la sua funzione statutaria. In sintesi, il comportamento di alcuni membri di Forza Italia e dell’UDC viene paragonato a giocatori di una squadra che, invece di collaborare, agiscono contro gli interessi della stessa, un comportamento giudicato inaccettabile sia umanamente che politicamente.

Di fatto, “ci troviamo di fronte a un abbandono vero e proprio di quello che è il progetto politico”.- sostiene Marco Di Gangi di Fratelli d’Italia –  e di quelli che sono i meccanismi che regolano le relazioni all’interno della maggioranza,

perché è sempre prevalso il sistema che dentro la maggioranza decidesse la “maggioranza della maggioranza.” E questo, fino a quando a Forza Italia andava bene, è sempre stato il meccanismo.

Nel momento in cui FI in maggioranza si trova in minoranza rispetto a queste scelte, si tiene le mani libere a di fatto vota con l’opposizione.

Sovvertendo di fatto anche la stessa maggioranza in Consiglio Comunale. Cioè l’opposizione aiutata da una parte della maggioranza diventa maggioranza.“

Pietrino Fois lascia una dichiarazione come semplice cittadino al di là del suo ruolo di Commissario straordinario della provincia di Sassari dove dice chiaramente che

  i due assessori e di conseguenza i due consiglieri che hanno votato contro la maggioranza hanno votato, prima di tutto, contro se stessi facendo venir meno anche la fiducia  dei cittadini che hanno dato il loro voto ad un preciso programma elettorale in una determinata coalizione politica. Mi auguro in una pronta riconciliazione delle parti anche perché mancano pochi mesi alla scadenza naturale del mandato amministrativo.

In questo scenario potrebbero essere  in ebollizione le posizioni delle presidenze delle partecipate del comune e della stessa del parco di Porto Conte, che ricordiamo essere di FI quella della fondazione Alghero, della UDC del parco e sempre della UDC della secal e infine dell’Alghero in House in quota FI.

Le vicende descritte nel consiglio comunale rivelano una complessa rete di alleanze politiche, contrasti e strategie che vanno ben oltre la semplice gestione amministrativa di una città. Al centro della disputa, l’utilizzo di fondi comunali destinati a settori cruciali come il turismo e il sociale, diventa un campo di battaglia per interessi e visioni politiche divergenti. Il comportamento di alcuni membri di Forza Italia e dell’UDC, che hanno scelto di agire in modo indipendente dalla linea della maggioranza, solleva interrogativi sul significato di fedeltà e coerenza all’interno di una coalizione politica.

La reazione dei partiti fedeli agli accordi iniziali, culminata nella produzione di un documento critico, pone l’accento sull’importanza dell’unità e della solidarietà all’interno di una maggioranza. Tuttavia, la difesa di Forza Italia e dell’UDC sul loro diritto di agire nel “miglior interesse della città” solleva la questione su quale sia il vero significato del “bene comune” in politica.

Le dinamiche all’interno del consiglio comunale riflettono non solo le specifiche questioni locali, ma anche temi più ampi di responsabilità e rappresentanza politica. In questo contesto turbolento, le decisioni prese hanno un impatto diretto sulla vita quotidiana dei cittadini e sul futuro della città.

Porsi alcune domande sarebbe opportuno:

  • Credi che l’azione di Forza Italia e dell’UDC, in questo contesto, sia giustificata come esercizio della libertà politica o rappresenti un tradimento degli accordi di coalizione?
  • Come valuti l’importanza della coerenza e della solidarietà all’interno di una maggioranza politica? È sempre necessario aderire alla linea del partito o sono ammesse eccezioni in nome del bene comune?
  • Qual è, secondo te, il ruolo della responsabilità personale dei politici nell’ambito delle decisioni che influenzano la comunità? Dovrebbero prevalere gli interessi del partito o quelli dei cittadini?
  • Riflettendo sulla situazione descritta, come pensi che le dinamiche politiche interne influenzino l’efficacia della gestione amministrativa di una città?
  • In che modo queste vicende potrebbero cambiare la tua percezione del ruolo e dell’impatto dei partiti politici locali nella vita quotidiana dei cittadini?
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