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Un’operazione di polizia marittima a tutela dell’ambiente marino è stata portata a termine, ieri mattina, dal personale della Guardia Costiera di Porto Torres che ha portato alla denuncia, a piede libero, di un cittadino di nazionalità svizzera a bordo (insieme ad altre tre persone) di un’unità da diporto a vela di circa 14 mt  all’ancora nello specchio acqueo  compreso tra Punta Barbarossa e l’approdo dei “Fornelli” in zona “C” dell’Area Marina Protetta dell’Isola dell’Asinara.

La M/V (CP) 560, Unità della Guardia Costiera di Porto Torres, durante l’attività di pattugliamento, ha intercettato la suddetta unità (battente bandiera della Malesia) che aveva dato fondo all’ancora nella zona “C” di riserva “parziale” dell’area marina protetta,  particolarmente protetta per la presenza di un delicato ecosistema marino dove  secondo quanto previsto dal D.M. del 13.08.2002, che ha istituito l’Area Marina Protetta Isola dell’Asinara, è assolutamente vietata non solo la navigazione ma anche  l’ancoraggio.

Non appena intercettata dai militari della Guardia Costiera, l’unità è stata scortata nel vicino porto di Stintino per gli ulteriori accertamenti documentali e gli atti di Polizia Giudiziaria.

Al termine dell’attività di controllo, il Comandante dell’unità, di nazionalità svizzera,   è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari per aver violato i rigorosi divieti di navigazione ed ancoraggio all’interno del sito marino protetto.

Il Comandante della Capitaneria di porto di Porto Torres, Capitano di Fregata (CP) Gianluca OLIVETI, ha confermato che l’attività di pattugliamento della Guardia Costiera nelle aree marine protette viene eseguita regolarmente e, in sinergia, con l’Ente Parco gestore del sito, intensificata soprattutto  durante la stagione estiva, quando i diportisti richiamati dalle bellezze naturalistiche,  danno fondo all’ancora violando i divieti di legge.

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