Il consigliere che accusa Meloni di genocidio: ma in Aula manca una seduta su quattro

Valdo Di Nolfo, eletto nel marzo 2024 con la lista Uniti per Alessandra Todde, è entrato nel dibattito nazionale con una dichiarazione che ha fatto scalpore:

«La premier Giorgia Meloni è moralmente e politicamente responsabile del genocidio del popolo palestinese».

L’accusa, pronunciata in Aula, ha generato immediate reazioni:

Fratelli d’Italia lo ha accusato di “retorica da piazza violenta”.

La maggioranza ha difeso la libertà di parola, ma senza sposare i toni.

La stampa nazionale ha amplificato la vicenda, trasformandola in una polemica oltre i confini regionali.

Questa uscita è emblematica dello stile politico di Di Nolfo: diretto, ideologico, conflittuale, con un linguaggio che punta a polarizzare l’opinione pubblica.

🏛️ 2. Attività legislativa e portafoglio proposte

Il dossier degli atti consiliari mostra un consigliere attivo. Le iniziative principali si concentrano su tre assi:

2.1 Welfare e diritti civili

PL 125 – Assistenza sanitaria ai senzatetto (primo firmatario, agosto 2025, in esame).

Legge regionale sul fine vita “Liberi Subito” – approvata a settembre 2025. Di Nolfo è stato fra i principali sostenitori, con interventi pubblici molto netti a favore.

2.2 Modernizzazione e sicurezza

PL 117 – Innovazione digitale e diritti di cittadinanza (luglio 2025, in esame).

PL Nazionale n. 4 – Personale Protezione Civile e antincendio (luglio 2025, in esame).

*Proposta sul soccorso alpino e speleologico – cofirmatario.

2.3 Lavoro e istruzione

Legge Regionale 25/2024 – Diritto allo studio (ottobre 2024, approvata).

Legge Regionale 17/2024 – Modifiche in materia di lavoro (novembre 2024, approvata).

📌 Nota: gran parte delle proposte è condivisa con Sebastiano Cocco e Giuseppe Frau: un “triangolo legislativo” che ha prodotto diversi risultati concreti.

L’analisi dei dati di partecipazione (aprile–dicembre 2024) evidenzia una performance sotto la media.

👉 In sintesi: Di Nolfo è presente in Aula in 8 sedute su 10 e partecipa a circa 3 votazioni su 4, ma accumula un numero di assenze superiore alla media.

👤 4. Il profilo personale: curriculum e redditi
4.1 Curriculum non lineare

Il CV depositato non racconta un percorso lavorativo stabile. L’esperienza principale di Di Nolfo è nella politica locale (consigliere comunale ad Alghero dal 2020 al 2024) e nell’attivismo, più che in incarichi professionali consolidati.

4.2 Redditi modesti

La sua dichiarazione dei redditi 2024 (Bollettino Ufficiale Regione Sardegna, 24 ottobre 2024) evidenzia un reddito tra i più bassi del Consiglio regionale.

Redditi a confronto

Valdo Di Nolfo: reddito annuo modesto (fascia bassa del Consiglio).

Media consiglieri sardi: 70.000 – 90.000 € annui.

Gap: significativo, con uno scarto che rafforza l’immagine di un consigliere più legato alla militanza politica che a un percorso professionale autonomo.

⚖️ 5. Critiche e percezione pubblica
5.1 Il nodo Alghero

L’opposizione, in particolare Fratelli d’Italia, parla di “problema Alghero”:

accuse di disinteresse per le istanze locali,

riferimento alla perdita del Rally d’Italia,

critiche alla gestione della questione eolico offshore.

Il consigliere rivendica invece:

fondi sbloccati per impianti sportivi ad Alghero,

interventi su sanità e lavoro con ricadute sul territorio,

un impegno più “alto” e di principio, che non si esaurisce nel localismo.

🧭 6. Profilo ideologico e strategia comunicativa

L’analisi complessiva rivela una doppia strategia:

Pragmatismo su temi sanitari e sociali (Registro Tumori, diritto allo studio).

Retorica conflittuale su questioni internazionali (Palestina, uso del taser, Nato), con linguaggio diretto e polarizzante.

Non è un caso che il suo nome compaia spesso nei titoli di cronaca più per le polemiche che per i risultati legislativi.

📌 7. Conclusione

Il primo anno di mandato di Valdo Di Nolfo restituisce un consigliere:

attivo sul piano legislativo,

divisivo per stile comunicativo,

sotto la media nelle performance d’Aula,

con un profilo personale fragile (redditi bassi e curriculum non lineare).

La sua sfida politica sarà conciliare la visibilità mediatica con la credibilità istituzionale, dimostrando che le accuse roboanti in Aula possano tradursi in risultati concreti per la Sardegna e per la sua città, Alghero.




FRATELLI D’ITALIA ALGHERO: “DI NOLFO TALMENTE IRRILEVANTE CHE DEVE INSULTARE LA PREMIER MELONI PER RICORDARE CHE ESISTE”

La miccia l’ha accesa Valdo Di Nolfo (Uniti per Todde) sui social, pubblicando una story con una fotografia della presidente del Consiglio e la scritta «Io sono Giorgia, sono una donna, sono una madre e sono complice del genocidio».

Come cittadini ed elettori, prima ancora che come membri di Fratelli d’Italia, condanniamo l’ennesimo, vergognoso attacco del consigliere regionale Valdo Di Nolfo alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. L’accusa di “complicità in un genocidio” è un linguaggio indegno e inaccettabile, privo di qualsiasi fondamento, che – come ha giustamente ricordato il capogruppo regionale Paolo Truzzu – ricalca i toni delle piazze violente e scivola nella pura diffamazione, perseguibile per legge.

È gravissimo che un rappresentante delle istituzioni, nonché membro dell’ordine dei giornalisti, utilizzi un simile linguaggio per fare mera propaganda, speculando sulla pelle del popolo palestinese. Sarebbe doveroso che la presidente Todde, il Sindaco Cacciotto, il gruppo consiliare algherese di AVS e il centrosinistra tutto prendessero immediatamente le distanze da queste affermazioni.

Ad Alghero, l’unico rappresentante in Consiglio regionale, invece di difendere gli interessi della città, si riduce sistematicamente a inscenare polemiche da social. Un teatrino che serve solo a coprire il vuoto della sua azione politica: il Rally d’Italia è stato perso senza che muovesse un dito, come spiegato anche oggi dal Ministro Abodi alla stampa, l’eolico offshore incombe senza alcuna opposizione concreta, e persino all’interno della sua stessa compagine il suo peso è stato nullo, come dimostra la mancata elezione della consigliera della sua lista al Consiglio Metropolitano.

Di Nolfo non fa che proiettare la propria irrilevanza politica. Alghero merita rappresentanti capaci di portare risultati, non personaggi che si rifugiano nell’insulto per nascondere la loro incapacità.

Fratelli d’Italia Alghero rinnova la propria vicinanza e solidarietà alla Presidente Giorgia Meloni e ribadisce il proprio impegno a difendere concretamente gli interessi della città, lasciando ad altri le provocazioni ideologiche e gli insulti da social.

Fratelli d’Italia – Alghero




La gogna mediatica sulla ristoratrice di San Pantaleo: quando la stampa condanna senza prove!!

di Fausto Farinelli

L’omicidio di Cinzia Pinna, avvenuto a Palau nella residenza di Emanuele Ragnedda, è una tragedia che avrebbe richiesto rispetto e sobrietà. Invece, la cronaca si è trasformata in una gogna mediatica, con la ristoratrice di San Pantaleo — estranea ai fatti — messa ingiustamente al centro di sospetti e insinuazioni da parte di troppi giornali e trasmissioni televisive.

La cronaca nera, lo sappiamo, fa vendere: sangue, dolore e sospetti portano click, copie e ascolti. Ma ciò che è accaduto dopo il delitto di Palau ha superato ogni limite. Non bastava raccontare il dramma e attendere l’esito delle indagini: una parte consistente della stampa ha scelto di insinuare, forzare, creare un colpevole “di contorno”, trasformando la vita di una donna innocente in materiale da spettacolo.

La ristoratrice di San Pantaleo è stata travolta da microfoni, telecamere, titoli e insinuazioni costruite con il condizionale — “avrebbe”, “sarebbe”, “potrebbe” — termini usati non per informare, ma per lanciare ombre e sospetti senza mai assumersi la responsabilità di un’accusa diretta. È un linguaggio subdolo e vigliacco che finge prudenza ma in realtà avvelena la reputazione di chi ne è bersaglio.

Questa non è informazione, è un vergognoso reality del dolore. È l’ennesima dimostrazione di come troppi quotidiani e trasmissioni televisive abbiano smarrito il senso del limite, trasformandosi in arene dove la vita privata delle persone diventa intrattenimento, e il dolore si riduce a merce da vendere.

E allora, a voi giornalisti e conduttori, ma soprattutto editori, “moralmente distratti”, va rivolta una domanda che non ammette scuse: se fosse la vostra vita privata a essere violata, se fosse il vostro volto sbattuto in prima pagina, se foste voi a subire un processo mediatico senza prove, come reagireste? E come giudichereste i vostri stessi colleghi che vi hanno condannato in diretta?

Il delitto di Palau è un fatto gravissimo, e la verità spetta alla giustizia. Ma quando l’informazione dimentica la sua funzione e diventa strumento di gogna, non solo tradisce gli innocenti, ma infanga la memoria delle vittime e distrugge la dignità del giornalismo stesso.

Perché chi condanna senza prove non fa cronaca: fa solo spettacolo. E chi trasforma il dolore in spettacolo non è giornalista, è un mercante di tragedie.

Un invito a tutte le lettrici e i lettori: non cadete nel tranello di questo giornalismo sciatto, boicottate chi tenta di boicottare la vostra mente.




«Il cielo europeo è spietato»: le stoccate di O’Leary e lo scenario per le low cost

Secondo un’intervista rilasciata da Michael O’Leary al Corriere della Sera (a firma di Leonard Berberi), il numero uno di Ryanair prevede un’ondata di fallimenti tra le compagnie aeree europee. EasyJet, secondo lui, rischia di essere smembrata, mentre Wizz Air non avrebbe prospettive di lungo periodo.


Minacce all’orizzonte per le compagnie “medio-piccole”

O’Leary, parlando da Roma, ha avvertito che «nelle prossime settimane e mesi» diversi vettori europei non riusciranno a reggere la pressione dei costi e della concorrenza, e saranno costretti a chiudere. Un segnale è già arrivato: la low cost islandese Play ha cessato le operazioni, e un ramo della svedese Braathens è fallito.

Secondo il ceo di Ryanair, molte compagnie si presentano come low cost ma in realtà hanno strutture di spesa troppo elevate per resistere in un mercato che diventa sempre più selettivo.


EasyJet e Wizz Air nel mirino

Tra i nomi citati, EasyJet non sarebbe in crisi immediata, ma non mostrerebbe crescita. O’Leary immagina per il futuro una divisione delle sue attività: Air France-KLM interessata alle operazioni in Francia e Svizzera, mentre British Airways potrebbe assorbire la parte basata a Londra Gatwick.

Ancora più dura la valutazione su Wizz Air. O’Leary sostiene che la compagnia non abbia un mercato proprio e che la sua strategia finanziaria sia insostenibile, paragonandola a uno “schema Ponzi” mascherato dalla crescita passata. Secondo lui, prima o poi il vettore sarà costretto a chiudere o a farsi acquisire.


Strategie, conflitti e nuove regole

L’intervista tocca anche altri punti caldi:

  • Roma Fiumicino troppo cara: Ryanair ha ritirato un aereo dallo scalo, ritenendo eccessivi i costi e chiedendo l’abolizione della tassa comunale che pesa su alcune rotte.
  • Scontri con Aena in Spagna: il gestore aeroportuale è accusato di tariffe troppo alte anche in aeroporti regionali, che rendono difficili nuove rotte.
  • Addio al biglietto cartaceo: dal 12 novembre Ryanair introdurrà il check-in obbligatorio via app, anche se durante l’inverno non saranno respinti i passeggeri con carta stampata.
  • Più care le penali sui bagagli: la sanzione al gate per chi supera le regole salirà fino a 2,5 euro.

Uno sguardo critico alle affermazioni

Il linguaggio diretto e provocatorio di O’Leary conferma lo stile che lo contraddistingue, ma alcune delle sue previsioni restano da prendere con cautela. Non tutte le compagnie medio-piccole sono destinate a sparire: alcune potrebbero sopravvivere grazie a fusioni o strategie di nicchia.

Resta il fatto che il settore è estremamente vulnerabile a fattori esterni come il costo del carburante, le regolamentazioni e le crisi economiche. In questo contesto, le dichiarazioni del ceo di Ryanair contribuiscono ad alimentare il dibattito sul futuro dell’aviazione europea e sul destino delle low cost.




Al via Storicamente, nel weekend il festival del romanzo storico parte tra i segreti della Magliana e dei Templari

Sabato Raffaella Fanelli e Daniela Porto a Villanova Monteleone, domenica Barbara Frale e Massimo Rassu a Mara e in serata Cosimo Filigheddu e Ignazio Salvatore Basile a Semestene

Un weekend d’apertura a tu per tu con i segreti della Banda della Magliana e con i misteri dei templari, attraverso l’incontro con gli autori e le autrici più in voga del momento. “Storicamente: Festival del Romanzo Storico” prende il via sabato (4 ottobre) alle 17.30, a Su Palatu di Villanova Monteleone, con l’arrivo della scrittrice torinese Raffaella Fanelli, che presenta “La verità del freddo” (Chiarelettere). Un testo denso di contenuti in cui Maurizio Abbatino, capo e fondatore della banda della Magliana, racconta anni di delitti e di vendette, aprendo uno squarcio di luce su alcuni misteri italiani, dal delitto Pecorelli all’omicidio di Aldo Moro, fino alla scomparsa di Emanuela Orlandi. A moderare la serata sarà la giornalista Lucia Cossu, che subito dopo introdurrà la presentazione de “Il mio posto è qui” (Sperling & Kupfer), di Daniela Porto, per parlare di storie anticonvenzionali, di emarginazione e di emancipazione femminile. Alle 20.30 sarà proiettato il film “Il mio posto è qui” tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice romana. La serata sarà impreziosita dall’esibizione del Coro de Iddanoa Monteleone.

Raffaela Fanelli. In alto Barbara Frale

La seconda tappa del festival, domenica mattina (5 ottobre) alle 10.30, accoglierà nel Santuario di Bonuighinu, a Mara, la scrittrice Barbara Frale nella sua prima presentazione in Sardegna. Storica del Medioevo, archivista del Vaticano nota per le sue scoperte sui templari, la studiosa presenterà due suoi libri, “La torre maledetta dei templari” (Newton Compton) e “L’idolo dei templari” (RAI libri). A impreziosire l’incontro sarà la presenza di Massimo Rassu, uno dei divulgatori più prolifici sul tema, che esporrà i contenuti della sua pubblicazione a tema “L’abbigliamento dei Templari” (Tipheret). L’incontro sarà moderato da Fabio Marcello.

In serata l’appuntamento con Storicamente si sposta a Semestene, nella chiesa di San Giorgio, dove alle 17.30, Cosimo Filigheddu presenta in prima assoluta la sua ultima fatica letteraria, “Allo sguardo attento” (il Maestrale), la rievocazione di un’epoca e di una classe sociale in disfacimento durante il Ventennio fascista. Ma anche una riflessione sull’identità d’oggi, dove persona e personaggio si confondono sul grande palcoscenico della virtualità.

Lo scrittore cagliaritano Ignazio Salvatore Basile renderà invece omaggio a Fabrizio de Andrè con il volume “Sicuramente ligure, ma anche un poco sardo-cartaginese” (Dei Merangoli Editrice), che ha il sapore di una storia parallela in cui la vera protagonista è la Sardegna e i suoi codici comportamentali. A fare da accompagnamento musicale il gruppo “…E se vai” con le canzoni di De Andrè. A coordinare la serata sarà Alessandro De Roma.

Il festival è organizzato dall’associazione culturale intercomunale Isperas con il contributo dell’Unione dei Comuni del Villanova (Mara, Monteleone Rocca Doria, Padria, Romana e Villanova Monteleone) e del Comune di Semestene e con il patrocinio della Regione Sardegna.




Porto Torres, l’Orfeo Futuro in concerto al Palazzo del Marchese

Sabato 4 ottobre un percorso di sonate tipiche del Seicento tra musica colta e musica da ballo per il festival internazionale “Note senza tempo”

PORTO TORRES. Armonie strumentali colte e musica da ballo popolare si incontrano in un percorso di Sonate tipiche del Seicento italiano. Il 4 ottobre, alle 19, al Palazzo del Marchese di Porto Torres, l’ensemble Orfeo Futuro presenta “Around a ground” per il VII festival internazionale di musica antica “Note senza tempo”.

Le melodie barocche riprendono vita attraverso l’arte di virtuosi strumentisti provenienti da diverse esperienze internazionali nel campo della rievocazione storica: Giovanni Rota e Valerio Latartara si esibiranno al violino barocco, Gioacchina De Padova alla viola da gamba, Pierfrancesco Borrelli al clavicembalo e Giuseppe Petrella alla tiorba e chitarra barocca.

L’Orfeo Futuro

Tra i pezzi più caratteristici sono in programma una Bergamasca, una danza di corteggiamento originaria della città di Bergamo probabilmente composta su di una canzone quattrocentesca di origine toscana, nella versione rielaborata ed arricchita di Uccellini. Sarà proposta una Ciaccona nella versione di Merula e Corelli. È un ballo di origini ibero-americane con una forte impronta etnica ed erotica, bandita nel 1615 dalle rappresentazioni teatrali per la sua contagiosa e consolidata inclinazione alla lussuria. Poi il Ballo del Gran Duca nella versione di Buonamente, che in origine era un ballo scenico corale composto da Emilio de’ Cavalieri, poi diventato un ballo da serenata posto a conclusione degli intermedi fiorentini del 1589. E ancora, di Andrea Falconiero l’ostinato Passacaglia e la Battalla de Barabaso yerno de Satanas, interposti alla celebre Follia, tema processionale di origine iberica derivato dal termine folias (foglia).

Orfeo Futuro orienta i suoi interessi su progetti inediti e di largo respiro, in particolare incrociando repertori antichi e contemporanei. Si esibisce regolarmente in circa cinquanta concerti all’anno, sia in Italia che all’estero e ha realizzato numerosi CD anche in collaborazione con altri artisti. Con il sostegno di Puglia Sounds, nel settembre scorso ha tenuto una tournée nel nord della Francia e in Catalogna con un programma di musica italiana del primo ‘700, che ha riscosso un importante successo di pubblico.

Il concerto è inserito nel programma di iniziative patrocinate dal Comune di Porto Torres durante tutto il mese di ottobre, dedicate alle celebrazioni per il Dies Natalis dei Martiri Turritani.

Il festival “Note senza tempo” è organizzato dall’associazione Dolci Accenti di Sassari  con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna e dei comuni di Sassari, Uri, Porto Torres e Monteleone Roccadoria. La manifestazione è inserita in REMA, la rete di festival internazionali a livello europeo, e fa parte del circuito Salude&Trigu della Camera di Commercio di Sassari.




Sassari, al Civico il “Nessun dorma” riscopre la musica di Clara Wieck

Sul palco del “Nessun Dorma” la forza espressiva di due giovani artisti sassaresi: il soprano Chiara Cabras e il pianista Jakob Schroeder alla riscoperta di una grande compositrice da camera dell’Ottocento

SASSARI. Fu una pianista e compositrice dell’Ottocento di raro talento, relegata ingiustamente all’ombra del marito Robert. La figura di Clara Wieck (Schumann) e la sua musica vocale da camera saranno le protagoniste sabato 27 settembre, alle 20, al Teatro Civico di Sassari per il terzo appuntamento del festival “Nessun dorma”.

A interpretarne le melodie saranno due promesse del panorama artistico sassarese: il soprano Chiara Cabras e il pianista Jakob Schroeder, appena diciassettenne. Il programma prevede tre cicli cameristici, pagine di grande intensità poetica come le Opere 23, 13 e 12, che rivelano un mondo espressivo intimo e raffinato, capace di unire sensibilità romantica e slancio innovativo.

«Vogliamo restituire voce a una compositrice di altissimo valore, il cui talento merita di essere conosciuto e apprezzato per la sua forza e modernità – afferma la direttrice artistica Irene Dore –Affidare la serata a due sassaresi come Chiara Cabras e Jakob Schroeder è per noi un gesto di fiducia verso il futuro della musica nella nostra città».

Cabras, cantante con un percorso già avviato tra ruoli operistici e recital, ha interpretato parti come Adina ne “L’elisir d’amore”, distinguendosi per freschezza vocale e capacità scenica. Per il festival “Nessun Dorma” si cimenta in un repertorio che esalta la dimensione più intima della voce in dialogo serrato con il pianoforte.

Schroeder, giovane ma affermato pianista, allievo della docente Anna Revel al Conservatorio di Musica “Luigi Canepa” di Sassari, ha raccolto importanti riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali, fra cui il primo premio al Concorso pianistico “Andrea Baldi” di Bologna e al “Concorso nazionale Johann Sebastian Bach” di Sestri Levante. La sua maturità interpretativa sorprende per profondità e sensibilità, qualità che lo rendono un partner ideale nel repertorio cameristico.

Il Festival Nessun Dorma conferma, ancora una volta, la sua vocazione a intrecciare ricerca storica, valorizzazione di figure femminili e promozione dei giovani talenti del territorio, offrendo al pubblico sassarese un’esperienza musicale di grande intensità ed eleganza.

La manifestazione è organizzata dall’associazione Ars Aurelia con il sostegno e la collaborazione di Comune di Sassari, Fondazione di Sardegna, Salude & Trigu, Contrapunctum e APS San Domenico Caniga. I biglietti sono disponibili sul sito Box Office Sardegna, alle Messaggerie Sarde e, il giorno del concerto, a partire dalle 18, nella biglietteria del Teatro Civico.




Nuovo giro, nuovo gettone: la commissione Ironman va in scena oggi alle 15.

Alghero, 24 Settembre – redazione online

Oggi pomeriggio, alle ore 15, la IV Commissione consiliare del Comune di Alghero, presieduta dal consigliere Marco Colledanchise, si riunirà a Villa Maria Pia per discutere di “Politiche sportive e turismo – Il caso Ironman 70.3 Alghero: opportunità, impatti e trasparenza”.

Un tema che, sulla carta, appare importante: l’Ironman è stato annunciato e dibattuto a lungo negli ultimi mesi, presentato come evento di richiamo capace di portare atleti e pubblico internazionale. Ma nella realtà, il dibattito intorno alla gara è già stato ampiamente consumato e la commissione di oggi difficilmente porterà elementi nuovi o decisioni concrete rispetto a quanto già discusso.

Un evento che divide la città

L’Ironman 70.3 viene raccontato come una grande occasione di promozione turistica: alberghi pieni, ristoranti affollati, visibilità mediatica per la città. Allo stesso tempo, non mancano le voci critiche: strade bloccate, disagi per residenti e attività commerciali, spese organizzative difficili da quantificare con trasparenza.

Proprio questi nodi – opportunità economiche da un lato, costi e disagi dall’altro – hanno già animato dibattiti pubblici, conferenze, articoli giornalistici, riunioni associative e discussioni cittadine. Insomma, nulla che i cittadini non abbiano già sentito.

Commissioni che rischiano di sembrare rituali

La seduta di oggi, allora, solleva un dubbio: quale sarà il valore aggiunto? Cosa può dire di nuovo una commissione consiliare su un tema che tutti hanno già ascoltato più volte?

Il rischio è quello di trasformare lo strumento istituzionale in un rito vuoto, una sorta di moviola politica dove si ripassano argomenti già noti invece di elaborare soluzioni o decisioni concrete.

E dietro ogni commissione non c’è solo la forma: ci sono costi reali. Gettoni di presenza per i consiglieri, ore di lavoro per il personale amministrativo, spese per la macchina comunale che si muove. Non cifre enormi, ma sempre soldi pubblici.

Il giorno dopo, il bis con San Michele

Questa convocazione si inserisce in un quadro ancora più paradossale. domani, 25 settembre, la stessa commissione si riunirà per la “presentazione” del programma di San Michele, già illustrato giorni prima in conferenza stampa.

Due commissioni in due giorni, entrambe su argomenti già noti alla cittadinanza: Ironman e San Michele, due facce dello stesso problema. La sensazione è che le commissioni consiliari vengano usate con leggerezza, come passerelle interne, più che come spazi di vero lavoro politico.

La lezione della Corte dei Conti

E qui entra in gioco il nodo centrale: l’uso delle risorse pubbliche. La Corte dei Conti, l’organo che vigila sulla correttezza della spesa pubblica, non interviene solo su scandali miliardari. Anche spese apparentemente piccole, se prive di utilità concreta, possono configurare un danno erariale.

Non mancano i precedenti: a Napoli, ad esempio, la magistratura contabile ha acceso i riflettori su centinaia di commissioni municipali convocate a raffica, sospettate di essere più un espediente per garantire gettoni che strumenti di lavoro reale.

Il principio è sempre lo stesso: ogni convocazione deve avere una finalità chiara, giustificata e utile alla collettività. In mancanza, diventa un lusso inutile pagato con i soldi dei cittadini.

Una riflessione che non si può più rimandare

Oggi alle 15 i consiglieri torneranno a parlarsi di Ironman. Domani  di San Michele. Due sedute, due argomenti già sviscerati, due costi caricati sulla collettività.

La politica può anche permettersi di replicare se stessa, ma i cittadini hanno il diritto di chiedere serietà. Perché alla fine, tra sport e feste patronali, tra conferenze stampa e commissioni, resta una sola certezza: lo spettacolo è già visto, ma il conto lo pagano sempre i cittadini.

Nutriamo comunque una speranza: quella di vedere tappati i buchi o crateri sparsi nelle strade della città, non vorremmo certo vedere notizie di atleti fratturati o peggio perchè incappati nell’asfalto” diversamente asfaltato”. 




Il teatrino delle commissioni: quando la politica fa il bis a spese dei cittadini

Alghero, 23 Settembre 2025 – redazione online

Marco Colledanchise

Ad Alghero capita anche questo: una commissione consiliare convocata per presentare un programma che era già stato presentato. Il presidente della IV Commissione, Marco Colledanchise, ha fissato per il 25 settembre alle 15 un incontro a Villa Maria Pia con un unico punto all’ordine del giorno: gli eventi di San Michele. Nulla da discutere, nessun problema urgente da risolvere, solo la replica di qualcosa che la città conosce già.

Politica che si parla addosso

Qui non si tratta più di politica, ma di un teatrino autoreferenziale. Consiglieri, assessori e dirigenti che si riuniscono ufficialmente per dirsi cose che hanno già detto pubblicamente. Un bis inutile, con il rischio di trasformare la commissione in una sorta di cabina di regia per pochi intimi, mentre i cittadini restano spettatori annoiati.

Spreco travestito da istituzione

Convocare una commissione non è un gioco: comporta costi, tempo, personale e soldi pubblici. E se tutto questo viene fatto per replicare un annuncio già avvenuto, allora non siamo più davanti a un servizio per la comunità, ma a un esercizio di potere e forma senza sostanza. È l’ennesima dimostrazione di come la politica locale sappia complicare anche ciò che dovrebbe essere semplice: comunicare un programma di eventi.

Una domanda ai cittadini

A questo punto la riflessione diventa inevitabile: è accettabile che le commissioni consiliari vengano usate con tanta leggerezza, quasi come palcoscenici per chi le presiede e le convoca? O non sarebbe meglio pretendere che venissero dedicate a temi seri, problemi reali, questioni concrete della città?

La scelta, in fondo, è anche nostra: possiamo continuare ad assistere in silenzio a questi spettacoli, oppure possiamo iniziare a chiedere conto di come viene speso ogni minuto e ogni euro della macchina comunale.




Un giorno in più per “Promo Autunno 7”

Dal 17 al 20 ottobre in Promocamera di Sassari ritorna la fiera regionale del Nord Sardegna, estesa per la prima volta a quattro giornate

Rotunno: “L’evento è costruito tutto intorno al mondo dell’impresa sarda”

Tra le novità il coinvolgimento dell’Istituto Alberghiero di Sassari

SASSARI. Promo Autunno ritorna a Sassari e dura un giorno in più: la fiera regionale del Nord-Sardegna si svolgerà negli spazi di Promocamera, a Predda Niedda di Sassari, dal 17 al 20 ottobre per un intero weekend e oltre a contatto con le migliori aziende del territorio. L’evento organizzato e allestito dalla Pubblicover promette ancora una volta di essere un punto di riferimento per il tessuto imprenditoriale dell’isola, con l’obiettivo di implementare l’incontro tra aziende e visitatori che, ogni anno, invadono a decine di migliaia i padiglioni camerali.

Facendo sue le richieste degli espositori, il patron Claudio Rotunno ha voluto estendere la manifestazione al lunedì successivo, un momento utile alle imprese per chiudere gli affari con tranquillità dopo la grande affluenza del fine settimana.

Oltre trecento stand saranno posizionati su una superficie di circa ottomila metri quadri, accogliendo una vastissima gamma di espositori: dall’arredo al design, dall’agroalimentare all’artigianato, dall’industria alla gioielleria, passando per assicurazioni, agenzie immobiliari, scuole di lingue, centri benessere, acconciatori, settore auto, energia, tecnologia e molto altro.

Il programma è stato presentato (il 23 settembre) in conferenza stampa nella sala riunioni della Camera di Commercio del Nord Sardegna, con la partecipazione di Claudio Rotunno, ideatore e organizzatore della fiera, e dei principali attori istituzionali, tra cui segretario generale della Camera di Commercio di Sassari, Pietro Esposito, il presidente di Promocamera, Francesco Carboni, il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia, e la docente Sabrina Manunta in rappresentanza dell’Istituto Alberghiero di Sassari.

«Promo Autunno è ormai un evento che le persone aspettano, con l’obiettivo di far crescere il business del nostro territorio – ha affermato Rotunno –. C’è la massima attenzione sulle imprese, perché sono il carburante della fiera, che è costruita intorno a loro, affinché possano stringere relazioni e sviluppare il massimo fatturato».

Francesco Carboni non ha dubbi che «occasioni come Promo Autunno possano permettere a Sassari di essere un polo attrattore attraverso Promocamera, che rappresenta un fulcro per la realtà imprenditoriale del Sassarese che – ha specificato il presidente – costituisce un tessuto da sostenere e promuovere. In tal senso la fiera esprime un segnale importante per tutta l’isola».

Per il sindaco Giuseppe Mascia «promuovere il Nord Ovest Sardegna nel suo insieme, consentendo alle sue eccellenze di varcare i confini locali e regionali, è coerente con lo sforzo condotto assieme a tutti i sindaci del territorio e a tutti gli attori istituzionali, sociali, economici e culturali per definire un nuovo modello di sviluppo, basato anche sulle grandi aspettative riposte nella nascita della Città Metropolitana di Sassari»

Tra le novità, la partecipazione dell’Istituto Alberghiero di Sassari: «Lo spirito della nostra scuola è quello di avvicinare gli studenti al mondo del lavoro per garantire opportunità di crescita professionale – ha spiegato la docente Sabrina Manunta –, lo spirito della fiera regionale coincide perfettamente perché è studiata per creare contatti e sinergie con le eccellenze imprenditoriali del territorio».

Nelle diverse giornate della manifestazione saranno realizzate interviste ai rappresentanti delle aziende e alle personalità di spicco, che saranno poi trasmesse via streaming su tutti i canali social dell’evento, per garantire la maggiore visibilità possibile.

Resta invariato l’allestimento vincente, con i settori Gold, Silver e Platinum. Il primo è il cuore pulsante della manifestazione, cornice degli eventi istituzionali e delle principali associazioni di categoria, per accogliere incontri, talk show e approfondimenti sulle tematiche più importanti del momento. Il settore Platinum sarà dedicato alle aziende più prestigiose, quale vetrina degli espositori d’eccellenza.

La fiera ospiterà anche convegni rivolti al lavoro, al green, a innovazione e sostenibilità e alle novità del settore automobilistico, con interventi di esperti e professionisti del settore.

Cambio radicale invece per la scenografia dell’Area Eventi, che sarà allestita a fine percorso, con un grande palco posizionato su due livelli, e per fondale un maxi LED Wall di sei metri per quattro. Saranno portate in scena sfilate di moda, convention, food, wedding, spettacoli, intrattenimento, presentazioni di libri, creazioni teatrali e musica.

La fiera si avvale della collaborazione di partner storici come Regione Autonoma della Sardegna, Comune di Sassari, Camera di Commercio del Nord Sardegna, Confindustria Centro-Nord Sardegna, Unione Sarda, Videolina, Radiolina, Atp di Sassari, Confcommercio, Istituto Alberghiero di Sassari, Consorzio Industriale Sassari, Torres Calcio, Consorzio Zir Predda Niedda.