Ritorna “Storicamente”, il festival del romanzo storico

Dal 4 al 12 ottobre due weekend tra Villanova e Meilogu con l’atteso evento editoriale interrotto nel 2020 a causa della pandemia: coinvolti i comuni di Villanova Montelone, Mara, Semestene, Monteleone Roccadoria, Padria e Romana

Tra i temi la Sardegna romana e i Templari, le stragi fasciste impunite, la Banda della Magliana, le BR, senza trascurare storie vere di emancipazione femminile

“Storicamente”, il festival del romanzo storico ritorna dal 4 al 12 ottobre coinvolgendo sette comuni tra Villanova e Meilogu per due weekend alla scoperta delle opere più intriganti del momento. Quattro appuntamenti tra storia e fantasia a contatto diretto con gli autori e con il piacere di fare cultura in alcuni dei luoghi più rappresentativi del territorio.

L’iniziativa riparte sotto la direzione artistica di Lucia Cossu, dopo essersi fermata per alcuni anni in seguito alla pandemia, e aver colto l’occasione di ritornare nel ventennale di attività dell’associazione culturale intercomunale Isperas, che organizza l’evento fin dalla fondazione.

C’è grande attesa per le diverse tematiche che spaziano dalla Sardegna romana ai Templari, dalle stragi fasciste dimenticate fino al dietro le quinte della Banda della Magliana e le Brigate Rosse, passando per storie di emancipazione femminile.

Tra le numerose attività anche quest’anno è prevista la collaborazione con il Liceo Scientifico di Pozzomaggiore: il 4 ottobre l’Istituto ospiterà un incontro con la giornalista Raffaella Fanelli e il 13 ottobre con lo scrittore Alessandro Perissinotto.

Il festival è organizzato in collaborazione con la manifestazione letteraria “6 in storia”, Imago Mundi, la Pro Loco Gurulis Vetus di Padria e l’associazione culturale Istellas di Mara, con il contributo dell’Unione dei Comuni del Villanova e del Comune di Semestene e il patrocinio della Regione Sardegna.

PROGRAMMA. Nella serata d’apertura, il 4 ottobre alle 17.30 a Su Palatu di Villanova Monteleone, Lucia Cossu introduce le “Storie del secolo breve”, accogliendo in primis la scrittrice torinese Raffaella Fanelli che presenta “La verità del freddo” (Chiarelettere), lo scrigno delle confessioni del boss della Banda della Magliana, Maurizio Abbatino; quindi sarà il momento di Daniela Porto con “Il mio posto è qui” (Sperling & Kupfer), in cui la penna dell’autrice romana propone storie anticonvenzionali di emarginazione e di riscatto femminile. Alle 20.30 sarà proiettato il film “Il mio posto è qui” tratto dall’omonimo romanzo.

C’è grande attesa per l’arrivo a Mara di Barbara Frale, archivista del Vaticano, per la prima volta in Sardegna domenica 5 ottobre, alle 10.30, nel Santuario di Bonuighinu con “La torre maledetta dei templari” (Newton Compton) e “L’idolo dei templari” (RAI libri). L’incontro moderato da Fabio Marcello, da non perdere per gli appassionati del genere, vedrà Frale impegnata in una delle sue rare presentazioni. Al suo fianco Massimo Rassu, uno dei divulgatori più prolifici sul tema, che parlerà de “L’abbigliamento dei Templari” (Tipheret).

Alle 17.30 nella chiesa di San Giorgio a Semestene, Alessandro De Roma animerà un incontro dedicato agli “anni ’70 nati dal fracasso”. A dare il via alla serata sarà Alessandro Bertante con “Mordi e fuggi. Il romanzo delle BR” (Baldini+Castoldi), in cui si evincono i fatti cruciali che hanno innescato la stagione degli anni di piombo. Lo scrittore cagliaritano Ignazio Salvatore Basile renderà invece omaggio a Fabrizio de Andrè con il volume “Sicuramente ligure, ma anche un poco sardo-cartaginese” (Dei Merangoli Editrice), che ha il sapore di una storia parallela in cui la vera protagonista è la Sardegna e i suoi codici comportamentali. A fare da accompagnamento musicale il gruppo “…E se vai” con le canzoni di De Andrè.

Sabato 11 ottobre il circuito letterario si sposta a Monteleone Roccadoria, in piazza Sant’Antonio, dove Ciriaco Serra guiderà l’incontro dedicato a storia, enigmi e immaginazione. Davide Cossu presenterà “Il castello delle congiure” (Newton Compton) ripercorrendo le tracce che portano a una tragedia confinata nel passato oscuro degli Este. Quindi la fantasia di Ciriaco Offeddu ci ricondurrà in Sardegna, in una grande avventura che dall’isola porta sino all’Argentina, seguendo il destino di migranti dominati da passioni estreme. La presentazione è inserita all’interno della manifestazione “Piccoli borghi, Nuove Energie. L’acqua e la roccia”. Le letture saranno a cura di Dario Cosseddu.

Domenica 12 ottobre si parla di storie di Roma e di Sardegna all’ex Convento francescano di Padria, dove alle 10.30 Salvatore Meloni dialogherà con Gabriele Tanda in un confronto in lingua sarda dedicato ai “Contos de sa Sardigna Romana” (Condaghes). Quindi l’attenzione sarà rivolta a Massimiliano Colombo e al suo “Il prigioniero di Cesare” (Newton Compton Editori), una storia d’amicizia tra il condottiero Vercingetorige e il centurione che lo tiene prigioniero. A corollario una rievocazione storica e un laboratorio per bambini curato dal Castrum La Crucca.

Chiusura della manifestazione alle 17.30 nella chiesa della Madonna degli Angeli, a Romana, dove la giornalista Simona Scioni approfondirà numerose trame che separano il Cinquecento e il secolo breve.

Prima protagonista sarà Graziella Monni con “Il medico di Càller” (Solferino libri), dando spazio a un’epoca, il XVI secolo, in cui le coste sarde erano minacciate dalle scorrerie dei pirati musulmani. Finale di festival con “La guerra dei Traversa” (Libri Mondadori) di Alessandro Perissinotto, una sfida narrativa dedicata alla prima strage impunita perpetrata dai fascisti a Torino nel 1922, in cui la letteratura diventa strumento per sconfiggere l’oblio. A impreziosire la presentazione sarà il monologo teatrale “Rammendare la memoria” tratto dal romanzo di Perissinotto.




Alghero diventa capitale del triathlon: in arrivo l’IRONMAN 70.3 del 2026

Alghero, 21 Settembre – redazione online

Negli ultimi giorni tanti post sui social hanno commentato l’annuncio dell’IRONMAN ad Alghero. Come spesso accade, si discute molto senza prendersi il tempo di verificare i fatti: basterebbe un pizzico di curiosità per capire innanzitutto che cos’è l’IRONMAN 70.3, dove si è già svolto e con quali risultati. Ad Alghero, purtroppo, è frequente un certo vizio: “mortificare” il lavoro altrui o, peggio ancora, ignorarlo. Con questo articolo proviamo a fare chiarezza e a fornire qualche informazione utile. In realtà, sarebbero state notizie facilmente reperibili da chiunque.

Alghero si prepara a ospitare un evento sportivo di calibro internazionale: l’IRONMAN 70.3, in programma il 7 giugno 2026. L’annuncio è arrivato il 18 settembre 2025 durante l’IRONMAN Italy in Emilia-Romagna e ha subito acceso i riflettori sulla Riviera del Corallo, pronta a trasformarsi in palcoscenico di endurance e bellezza naturale.

Il percorso promette spettacolo: 1,9 km di nuoto nelle acque cristalline della baia di San Giovanni, 90 km in bici con 850 metri di dislivello attraverso il Parco Naturale di Porto Conte, e 21,1 km di corsa lungo le antiche mura medievali e il centro storico. Un mix che unisce sport e paesaggio, capace di esaltare sia gli atleti sia il territorio.

“Sarà un’opportunità di crescita per Alghero e una vetrina globale per le nostre eccellenze”, ha dichiarato il sindaco Raimondo Cacciotto, sottolineando come l’evento arrivi in una città già abituata a ospitare appuntamenti di grande richiamo, dal Giro d’Italia alle World Triathlon Championship Series.

Secondo le stime iniziali, sono attesi 2.500-3.000 partecipanti da tutto il mondo, a cui si aggiungeranno accompagnatori, staff e pubblico. Per una città che già accoglie oltre 1,5 milioni di turisti l’anno, l’IRONMAN 70.3 rappresenta una straordinaria occasione di destagionalizzazione e valorizzazione internazionale.

Una breve storia dell’IRONMAN di Cervia

Per capire cosa significhi ospitare una gara IRONMAN in Italia basta guardare a Cervia, in Emilia-Romagna. Dal 2017 la località romagnola è diventata la capitale italiana del triathlon, ospitando ogni anno l’IRONMAN Italy.

Negli anni la manifestazione è cresciuta fino a diventare una delle più partecipate al mondo, con oltre 6.000 atleti iscritti provenienti da quasi 100 Paesi. Nel 2023 ha generato un indotto record di 8,7 milioni di euro in pochi giorni, con circa 45.000 presenze turistiche aggiuntive.

Oltre all’impatto economico, l’IRONMAN ha dato a Cervia una vetrina internazionale straordinaria, trasformandola in meta sportiva globale. È questo il modello che oggi guarda anche Alghero, con tutte le potenzialità di un territorio unico.

Come si misura l’impatto

Per valutare con precisione le ricadute dell’IRONMAN 70.3 su Alghero, si utilizzeranno parametri consolidati nel turismo sportivo:

  • Numero ufficiale di iscritti e provenienza (Italia/estero).
  • Presenze turistiche calcolate su durata media del soggiorno (3–4 notti).
  • Spesa media giornaliera distinta per atleti, accompagnatori e pubblico.
  • Tasso di occupazione alberghiera confrontato con anni precedenti.
  • Indotto su settori specifici (alloggi, ristorazione, trasporti, shopping, servizi sportivi).
  • Valore mediatico (copertura stampa, TV, social network).
  • Impatto sociale e ambientale (volontari coinvolti, scuole, gestione rifiuti, viabilità).

Che differenza c’è tra IRONMAN e IRONMAN 70.3?

Molti si chiedono cosa significhi “70.3” e in cosa differisca dal cosiddetto full distance.

  • IRONMAN Full Distance

    • 3,8 km di nuoto
    • 180 km di ciclismo
    • 42,2 km di corsa (una maratona intera)
    • Totale: 226 km (140.6 miglia)
    • È la versione “mitica”, nata alle Hawaii nel 1978, considerata la sfida di endurance per eccellenza.

  • IRONMAN 70.3 (Half Distance)

    • 1,9 km di nuoto
    • 90 km di ciclismo
    • 21,1 km di corsa (mezza maratona)
    • Totale: 113 km (70.3 miglia, da cui il nome)
    • Più accessibile a un numero maggiore di atleti, ma comunque molto impegnativa: richiede mesi di preparazione.

👉 In breve: il 70.3 è “mezzo Ironman”, pensato per chi vuole vivere l’esperienza della gara senza affrontare subito la distanza completa.

📣 Le dichiarazioni

Raimondo Cacciotto, Sindaco di Alghero
“Sarà un’opportunità di crescita per Alghero e una vetrina globale per le nostre eccellenze. L’IRONMAN 70.3 non è solo sport, ma una sfida che valorizzerà la nostra identità e la nostra ospitalità.”

Thomas Veje Olsen, Managing Director IRONMAN Europe
“Il triathlon in Italia continua a crescere. Dopo il successo di Cervia, siamo entusiasti di portare la magia dell’IRONMAN anche in Sardegna, dove sport e natura si fondono in modo unico.”

Gregory Barnaby, triatleta italiano vincitore della Pro Series 2024
“Ogni IRONMAN è un’avventura straordinaria. Correre in Sardegna, con un percorso così affascinante tra mare, natura e storia, sarà un’esperienza che attirerà atleti da ogni parte del mondo.”

Dall’opposizione in consiglio comunale si erano levate nei giorni scorsi voci critiche, temendo che il ritorno in termini di visibilità per Alghero non fosse commisurato all’impegno economico richiesto.” Queste voci mettono in dubbio il rapporto costo-beneficio dell’evento, suggerendo che i costi per l’organizzazione potrebbero superare i vantaggi in termini di promozione turistica.

L’arrivo dell’IRONMAN 70.3 ad Alghero non è solo una sfida sportiva: rappresenta un’occasione di rilancio economico, promozione turistica e partecipazione comunitaria. Come dimostra l’esperienza di Cervia, l’impatto di queste manifestazioni va ben oltre la linea del traguardo: porta presenze, visibilità e orgoglio collettivo.

Per Alghero, il 7 giugno 2026 potrebbe essere il giorno in cui la città entra ufficialmente nella mappa mondiale del triathlon.




“Corpi in movimento” mercoledì chiude al Teatro Civico di Sassari

Il 24 settembre un triplo spettacolo con Estemporada, Albanian Danze Theater e Megakles Ballet per la serata finale del festival firmato Danzeventi

SASSARI. Tre spettacoli per l’appuntamento conclusivo della 22esima edizione di Corpi in movimento. Mercoledì 24 settembre alle 21, nella Sala Teatrale Palazzo di Città al Teatro Civico di Sassari, il festival della danza d’autore presenta la prima assoluta di “Cloud”, una coproduzione Danza Estemporada con Danzeventi e l’Albanian Dance Theater. La compagnia albanese, subito dopo, porterà in scena “Insufficient” e, a chiudere la serata sarà lo spettacolo “Respiro” della compagnia siciliana Megakles Ballet.

Claus” è un assolo delicato che vuole indagare un mondo futuristico in cui, le coreografie di Livia Lepri, permettono agli esseri umani di entrare in connessione con una nuova forma di relazioni, che non parlano d’amore, ma dell’affermazione del sé.

Con “Insufficient”, il concept e la coreografia di Gjergj Prevazi spingono invece cinque danzatori alla ricerca di ciò che è insufficiente: del tempo, del momento, dello spazio fisico e immaginario, della felicità e della meditazione, della relazione e della compagnia, del cosmo, della settimana e dentro se stessi. Sul palcoscenico saliranno Semela Skenderasi, Stini Cace, Katerina Goga, Chiara Xoxi, Elion Guri. La composizione è la ricerca artistica del tempo, del momento e dello spazio in cui agiscono gli esseri umani.

«Se ci fermiamo e osserviamo le persone in una stazione della metropolitana, notiamo che hanno fretta, corrono, a volte si spingono – dicono gli organizzatori –. Lo fanno per catturare il tempo, l’attimo, lo spazio che è sempre insufficiente. Tutto ci è insufficiente. La vita stessa non è sufficiente per realizzare i nostri sogni».

Infine, “Respiro” ruota attorno a due concetti chiave dell’esistenza, “Giusto e Sbagliato”, considerati come due cancelli da scardinare per conoscere quel che di vero può esistere oltre. Le coreografie di Salvatore Romania e Laura Odierna saranno interpretate dai danzatori Konstyatyn Hryhro’Yev e Giulia Morandi.

Il festival “Corpi in movimento” è organizzato da Danzeventi con il sostegno e il patrocinio del Mic, Regione Sardegna, Fondazione di Sardegna, Fondazione Alghero, e i comuni di Alghero, Ittireddu e Sassari. Per info contattare [email protected] o il numero 3406517531.

“Respiro”. Nella foto in alto “Insufficient”



Sassari, la Giornata mondiale dell’Alzheimer al Civico con la danza di “Empty foor”

Domenica 21 settembre l’imPerfect Dancers Company si esibisce per uno speciale appuntamento della rassegna Interagendo organizzata da Music&movie

SASSARI – La rassegna Interagendo celebra la Giornata mondiale dell’Alzheimer con un doppio evento al Teatro Civico di Sassari. Domenica 21 settembre, a partire dalle 21, andrà in scena lo spettacolo di danza “Empty Floor” della imPerfect Dancers Company, con le coreografie di Walter Matteini e Ina Broeckx, seguito da un dibattito di approfondimento sulle tematiche di Alzheimer e demenza.

Lo spettacolo, come spiega Matteini: “Nasce dal desiderio di esplorare l’universo nascosto e privato di tutte le persone che si confrontano quotidianamente con l’Alzheimer, mira a sensibilizzare sui diversi aspetti della malattia, affrontando sia quelli più dolorosi che quelli più divertenti, mostrando il potere e la gioia di vivere dietro la vergogna del disagio”.

L’imPerfect Dancers Company, una compagnia toscana apprezzata a livello internazionale per le sue scelte artistiche audaci, coinvolgerà sul palco i danzatori Bastian Jean Borel, Diogo Antonio Marques Serra Alves, Mariana Elizabeth Vargas, Carla Angela Ferreira Boffa, Rafael Da Silva Belinha, Ane Birgitte Tveite, la stessa Ina Broeckx e anche dieci persone del luogo.

Nata sotto la direzione artistica di Matteini e Broeckx, l’imPerfect Dancers Company ha dimostrato un’evoluzione costante della propria creatività, espandendo il repertorio per deliziare il pubblico con i suoi spettacoli sensibili e convincenti, spesso con coraggiose scelte artistiche. Il suo repertorio è stato esportato in tour mondiali, con spettacoli in Armenia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cina, Colombia, Danimarca, Egitto, Russia, USA e tanti altri paesi.

Alla fine dello spettacolo, l’Associazione Malattia Alzhiemer Sardegna di Sassari, attiva su tutto il territorio regionale, sarà protagonista del dibattito dedicato ad Alzheimer e demenza. L’iniziativa è organizzata dall’associazione culturale Music&Movie con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Sassari e della Fondazione di Sardegna, con il patrocinio ENDAS.

La prevendita è già attiva il lunedì, mercoledì e giovedì al negozio Viale di via Roma 13, a Sassari, dalle 17 alle 20. Il giorno dello spettacolo, il botteghino del teatro (Corso Vittorio Emanuele) sarà aperto dalle 17. Per Info contattare il numero 3401846468.




Danza a Sassari, rinviato all’11 novembre lo spettacolo di Sergio Bernal

SASSARI. L’associazione Danzeventi rende noto che lo spettacolo “Una noche con Sergio Bernal”, promosso dalla Daniele Cipriani Entertainment, previsto per lunedì 22 settembre al Teatro Comunale di Sassari, è stato rinviato alla data di martedì 11 novembre, sempre al Teatro Comunale cittadino. L’iniziativa è inserita nel calendario del festival della danza d’autore “Corpi in movimento”.

Chi avesse già acquistato il biglietto avrà la possibilità di essere rimborsato, recandosi nel medesimo punto vendita, oppure potrà mantenere il biglietto, che sarà convalidato per la nuova data. Per maggiori informazioni contattare [email protected] o il numero 3406517531.




Nessun dorma, al Civico le voci di Nikoletta Hertsak e Mauro Secci

Il 20 settembre due straordinari talenti dell’opera lirica a Sassari per il festival firmato Ars Aurelia

SASSARI. Lei, soprano ucraino dalle note leggere e inarrivabili, lui tenore sardo dalla voce calda e vigorosa: Nikoletta Hertsak e Mauro Secci sabato 20 settembre, a partire dalle 20, saranno i protagonisti del secondo appuntamento del festival “Nessun dorma” al Teatro Civico di Sassari.

Mauro Secci, in alto Nikoletta Hertsak

Il gala lirico firmato Ars Aurelia vedrà i due artisti impegnati nelle arie e nei duetti più amati che hanno fatto la storia del melodramma, accompagnati al piano dal maestro Marco Schirru, docente dell’Accademia del Teatro della Scala e del Conservatorio di Cagliari, e interprete apprezzato in prestigiose sale da concerto. Da Verdi a Puccini, da Donizetti a Bizet e Bellini, il repertorio spazierà tra le note del Rigoletto, La Traviata, Carmen, Luisa Miller, La Bohème, La sonnambula, Lucia di Lammermoor e La Tosca.

«Il nostro obiettivo è quello di avvicinare la gente al teatro, di far amare la musica, facendo scoprire al pubblico sassarese le opere più belle e gli interpreti più apprezzati – ha affermato la direttrice artistica Irene Dore –. Nonostante sia molto giovane, Nikoletta Hertsak è una stella nascente a livello internazionale ed è una tra le figure più espressive della sua generazione. Reduce da un grande successo al Teatro Petruzzelli di Bari, riuscirà certamente a far sognare il pubblico sassarese proponendo opere senza tempo che calzano impeccabilmente con la sua fresca vocalità, abbinandosi alla perfezione con la voce del nostro tenore Mauro Secci, già applaudito nei maggiori teatri italiani in ruoli di primo piano del repertorio verdiano e pucciniano.  Un orgoglio tutto sardo che conferma l’isola come fucina di fuoriclasse tra le voci tenorili riconosciute a livello mondiale».

Irene Dore

La volontà è quella di portare sul palcoscenico voci di livello internazionale e giovani talenti in ascesa, per spingere Sassari come centro di riferimento per la musica colta in Sardegna.  Il 27 settembre il festival renderà omaggio a una delle figure femminili più affascinanti del XIX secolo: Clara Wieck Schumann, pianista e compositrice di straordinario talento, con la voce del soprano algherese Chiara Cabras e il piano di Jakob Schroeder.

Il 14 ottobre per il gran finale, sulle note del pianoforte di Schroeder saliranno sul palco del Civico il baritono napoletano Francesco Auriemma e il basso di Serramanna Alessandro Abis, uno tra i talenti più amati della scena sarda.

Nessun dorma” è organizzato dall’associazione Ars Aurelia con il sostegno e la collaborazione di Comune di Sassari, Fondazione di Sardegna, Salude & Trigu, Contrapunctum e APS San Domenico Caniga.

I biglietti sono disponibili alle Messaggerie Sarde in Piazza Castello, online sul sito www.boxofficesardegna.it e, nella giornata del 20 settembre, anche al botteghino del Teatro Civico a partire dalle 18. Per informazioni: [email protected].




AMAS a Sassari, il fenomeno della violenza sulle donne anziane

Sabato 20 settembre un importante convegno nella Sala conferenze della Fondazione di Sardegna per sensibilizzare la cittadinanza

Tra i relatori Marco Bellini e Pina Ballore

SASSARI. Nonostante l’attenzione crescente rivolta al tema della violenza di genere, la dimensione specifica relativa alle donne anziane rimane ancora ai margini del dibattito pubblico e istituzionale. Per indagare il fenomeno, scarsamente conosciuto e fortemente sottostimato, sabato 20 settembre, alle 17, nella Sala Conferenze della Fondazione di Sardegna, l’Associazione Malattia Alzheimer Sardegna propone un importante convegno che apre uno squarcio di luce soprattutto sulla condizione delle donne con demenza e altre forme di disabilità.

L’iniziativa rientra all’interno del progetto “Alzheimer Sardegna: Insieme per sostenere”, organizzato da AMAS e sostenuto dall’assessorato dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza sociale della Regione Autonoma della Sardegna. L’incontro sarà moderato dal geriatra Antonio Nieddu.

È molto atteso l’intervento di Marco Bellini, da anni impegnato nello studio e nella presa in carico di questi casi. Nel luglio 2022, è stato il primo esperto ad essere convocato in audizione dalla Commissione Parlamentare di Inchiesta sul Femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere, per riferire in merito alla condizione relativa alle donne anziane: una storica prima volta per il Parlamento italiano.

Immancabile l’intervento di Pina Ballore, presidente di AMAS Sassari: «Il nostro obiettivo non è solo quello di sensibilizzare la cittadinanza – spiega Ballore – ma anche di coinvolgere attivamente l’amministrazione comunale, affinché si possa avviare un percorso condiviso di prevenzione, ascolto e tutela. Per portare alla luce questa realtà sommersa, il convegno intende dare voce a tutte quelle donne che troppo spesso restano in silenzio.

Saranno presenti le referenti dell’associazione “Noi Donne 2005”, con cui si sta avviando una collaborazione stabile e la redazione di un documento condiviso che possa rappresentare un primo passo concreto per affrontare questa grave forma di violenza ancora troppo ignorata. Ad oggi non esistono statistiche nazionali dedicate alla violenza contro le donne over sessantacinque.

«Una delle principali cause di questa “invisibilità” – dicono gli organizzatori – è rappresentata dalla mancanza di denunce, dovuta a barriere di tipo culturale, ancora prima che giuridico. Spesso, le donne anziane vittime di abusi non sono pienamente consapevoli della propria condizione o non si riconoscono come tali, rendendo difficile l’emersione del fenomeno».

Il coordinamento organizzativo del progetto è affidato all’Associazione Culturale Music & Movie.

L’ingresso è libero, ma dati i posti limitati è necessaria prenotazione ai numeri 3336750996 – 3495386310.




Prima nazionale a Cagliari con il libro di Lorenzo Scano

Il 17 settembre “Fuori orario” alla Fondazione di Sardegna per una nuova Anteprima del Festival Premio Emilio Lussu

CAGLIARI. È uno dei talenti emergenti più in voga sulla scena della crime fiction italiana: lo scrittore Lorenzo Scano mercoledì sarà a Cagliari per presentare in Prima nazionale la sua nuova fatica letteraria, “Fuori orario“, SEM edizioni 2025. L’appuntamento del 17 settembre è in programma nella sede della Fondazione di Sardegna di Cagliari (via San Salvatore da Horta 2), alle 18, inserito nel calendario delle “Anteprime del Festival Premio Emilio Lussu – XI edizione”, organizzato dall’associazione L’Alambicco con il sostegno della Regione Sardegna. A dialogare con l’autore sarà il giornalista Andrea Frailis. L’ingresso è libero e gratuito.

Il libro. “Fuori orario” è la confessione ruvida, viscerale, attualissima, di un tempo devastato e vile, una storia di redenzione improbabile, in cui l’amore arriva dove la volontà non basta.

Scano affonda le mani nelle tenebre di una metropoli che rappresenta lo specchio di un mondo in subbuglio. Esiste una città parallela nel ventre della città. Un underground attraversato da una folla perennemente in movimento e popolato da un’umanità ai margini. Questa città è fatta di gallerie, binari e stazioni, di scale mobili, tornelli, neon e ombre che infittiscono sotto le mille luci di Milano. Ogni giorno nella metropolitana della capitale morale transita un milione e mezzo di persone. Ed è qui che approda Roberto Randazzo. Alle spalle ha un passato rovinoso, una tragedia di cui è responsabile e che gli ha rovinato la vita. Randazzo milita tra i ranghi della Milano Metro Security e si aggira come un animale ferito tra habitué che marciscono al bancone di locali di terz’ordine, senzatetto dimenticati e baby gang fuori controllo. Poi succede qualcosa. Una vecchia conoscenza propone a Roberto di organizzare il colpo che gli può cambiare la vita.




A Cagliari “la magia del cinema muto” va alla conquista dello spazio

Il 16 settembre al centro culturale Hermea prende il via la rassegna “Storie di volti e di silenzi” con “Le Voyage dans la Lune” di Georges Méliès

Quindici proiezioni dedicate a “La conquista dell’aria e i viaggi interstellari

CAGLIARI. Quindici i titoli in programma che testimoniano, attraverso il cinema degli albori, il desiderio di esplorazione dell’ultima frontiera disponibile, quella dello spazio, dando linfa alle prime sperimentazioni del genere fantascientifico. Martedì 16 settembre alle 20, al Centro culturale Hermaea di Cagliari-Pirri prende il via la IX edizione della rassegna cinematografica “Storie di volti e silenzi. La magia del cinema muto”, con la visione dell’iconico Le Voyage dans la LuneViaggio nella luna” (1902) e una serie di straordinari film a tema del grande Georges Méliès.

A introdurre la serata sarà Paolo Simoni, presidente di Home Movies Bologna, che fornirà al pubblico le coordinate per la visione dei cortometraggi di Méliès: Voyage à travers l’impossible (Viaggio attraverso l’impossibile), À la conquête du Pole (Alla conquista del Polo), La Lune à un metre (La luna a un metro), L’Éclipse du soleil en pleine lune (L’eclisse di sole con la luna piena).

Il ciclo di eventi, appuntamento ormai consolidato nel panorama culturale autunnale di Cagliari e hinterland, si svolgerà negli spazi del Centro culturale Hermaea, in via Santa Maria Chiara 24A a Pirri. L’ingresso alle proiezioni è libero e gratuito. La manifestazione è organizzata dall’associazione culturale La macchina cinema con la direzione artistica di Patrizia Masala e il sostegno della Regione Sardegna.

Tema dell’edizione 2025 è La conquista dell’aria e i viaggi interstellari” che, a partire dal 1903, quando i fratelli Wilbur e Orville Wright compiono il primo volo controllato della storia, diventa plausibile ciò che scienziati e scrittori come Jules Verne o Herbert George Wells fino ad allora avevano solo immaginato: l’ultima frontiera, il cielo e più oltre, lo spazio, può essere raggiunta e attraversata. Così la settima arte declinava con originalità, tra scienza e fantascienza, l’entusiasmo per il progresso tecnologico.

La rassegna annovera inoltre alcuni titoli particolarmente significativi per gli esordi del genere fantascientifico, “Аėlita” (1924) di Jakov A. Protazanov, primo colossal sovietico di fantascienza, “Himmelskibet-L’astronave” (1918) di Holger-Madsen e “Verdens Undergang-La fine del mondo” (1916) di August Blom, prime pellicole di fantascienza realizzate in Danimarca. In calendario anche “Frau im Mond-Una donna nella luna” (1929) di Fritz Lang, che si distingue per l’approccio scientifico alla narrazione del viaggio spaziale. Presenti in rassegna anche i registi Segundo de Chomòn, Gaston Velle, Marcel Fabre e Enrico Novelli/Yambo.

Le proiezioni saranno precedute dai seminari di approfondimento curati da studiosi, giornalisti e esperti della settima arte, come Alessandro Faccioli e Claudia Fiorito, dell’Università di Padova, Bepi Vigna, sceneggiatore e regista, Alessandro Macis, esperto di cinema e presidente dell’Associazione culturale L’Alambicco, e Lorella Costa, giornalista.

Due proiezioni saranno impreziosite da uno speciale accompagnamento di musica dal vivo: sabato 18 ottobre, negli spazi del Monte Granatico di Corso Umberto I a Siliqua, si terrà una serata dedicata proprio a Georges Méliès, che vedrà Francesco Medda “Arrogalla” e Francesco Bachis suonare durante la proiezione dei cortometraggi del regista francese dedicati al tema dei viaggi interstellari.

Sabato 25 ottobre alle 19, nella cornice della Sala Ritratti della Fondazione Giuseppe Siotto a Cagliari, in via dei Genovesi 114, com’è consuetudine la rassegna si chiuderà con l’evento speciale del cine-concerto: la proiezione del film “A message from Mars-Un messaggio da Marte” (1913) di James Wallett Waller, introdotto dal critico cinematografico Emanuele Rauco, godrà dell’accompagnamento musicale dal vivo del cantautore e chitarrista Paolo Capodacqua.

La rassegna conferma l’attenzione posta nella contaminazione tra linguaggi artistici, musica e letteratura innanzitutto, con numerosi film in programma tratti da opere letterarie, ma anche fumetto e illustrazione. È proposta infatti, negli spazi del Centro culturale Hermaea, la mostra didattica “Spazio, ultima frontiera”, organizzata in collaborazione con il Centro Internazionale del Fumetto e AMI Archivio Multimediale dell’Immaginario di Cagliari, visitabile nelle serate delle proiezioni.

L’esposizione racconta lo spazio siderale inteso come frontiera dell’avventura, sedimentatasi nel nostro immaginario grazie a una vastissima tradizione letteraria, cinematografica, fumettistica e televisiva: da Verne a Méliès, dal fumetto “L’Eternauta” al romanzo e film “La guerra dei mondi”, con il celebre adattamento radiofonico firmato da Orson Welles, la mostra offre a chi la visiti una serie di suggestioni sul tema delle sfide che l’uomo affronta per soddisfare la propria sete di conoscenza. Il programma completo sul sito www.lamacchinacinema.it.




Porto Torres, grande partecipazione a San Gavino per la serata conclusiva di “Voci d’Europa”

Il maestro Uwe Sochaczewsky: “Qui in Sardegna siamo una sola Voce”

Il Coro Polifonico Turritano, il Coro dell’Università di Sassari e l’Orchestra Sinfonica dell’Università Cattolica di Eichstätt-Ingolstadt si sono uniti in una grande formazione per dare vita a un concerto emozionante e indimenticabile

PORTO TORRES. Una fusione di “Voci d’Europa” nel vero senso della parola. Una serata memorabile che ha visto unirsi in una sola formazione, nella basilica di San Gavino a Porto Torres, il Coro Polifonico Turritano, il Coro dell’Università degli Studi di Sassari e l’Orchestra Sinfonica dell’Università Cattolica di Eichstätt-Ingolstadt in arrivo dalla Baviera, per la serata finale della 42esima edizione, ricca di emozioni e voglia di fare musica insieme.

Il maestro Uwe Sochaczewsky

Di fronte a un pubblico delle grandi occasioni, il 12 settembre i tre maestri Uwe Sochaczewsky, Laura Lambroni e Ciro Cau si sono alternati nel dirigere, tra applausi scroscianti, lo spettacolare ensemble, che dalle note sublimi dell’Ouverture del Flauto Magico di Mozart eseguita per sola orchestra ha dato vita a un’esaltante amalgama di armonie strumentali e vocali, sublimando opere senza tempo di Mozart e Mendelssohn. Nel ruolo di solista il baritono Michele Barria.

«Per me è un grande piacere essere qui alla Basilica di San Gavino, in una cornice che ha circa mille anni di storia – ha affermato Sochaczewsky – e ho pensato che questa acustica meravigliosa era così anche mille anni fa. Questo progetto è nato e si è sviluppato a un migliaio di chilometri di distanza, o forse più, e ognuno di noi ha lavorato separatamente dall’altro, fin quando non siamo arrivati qui e abbiamo messo le cose insieme, ed è stato magnifico. Io sono un convinto europeista: non ci sono tedeschi, non ci sono italiani, quindi, quando ci troviamo qui a Voci d’Europa tutto questo scompare e ci troviamo come un’unica voce».

Il maestro Laura Lambroni

Nelle parole del direttore artistico del festival, Laura Lambroni: «Questa serata è stata la sublimazione dello spirito più profondo di Voci d’Europa, che si concretizza nella diffusione e la divulgazione della musica corale all’insegna dello scambio di culture, di esperienze e opportunità di creare reti internazionali che arricchiscano l’animo di tutti».

A fine serata, la presidente del Coro Polifonico Turritano, Maria Maddalena Simile, al fianco della presentatrice Valentina Sanna, ha conferito le targhe di partecipazione ai rappresentanti delle tre formazioni artistiche, e quindi al vicesindaco di Porto Torres, Alessandro Carta, in rappresentanza del comune assieme all’assessora alla Cultura, Maria Bastiana Cocco.

Il baritono Michele Barria

«È da considerare che l’espressione “Voci D’Europa” è stata utilizzata da noi quando ancora l’Europa unita non esisteva – ha assicurato la presidente Simile –. Quindi, dal lato musicale, siamo stati lungimiranti perché a noi faceva piacere che si realizzasse la Comunità europea, e in noi non è mai venuta meno quella volontà di superare confini e generazioni».

Il festival Voci d’Europa è organizzato dal Coro Polifonico Turritano ed è inserito nel circuito Salude&Trigu della Camera di Commercio di Sassari, ed è sostenuto dalla Regione Sardegna, dalla Fondazione di Sardegna, dai comuni di Porto Torres, Borutta, Santa Maria Coghinas e Monteleone Rocca Doria, da Grimaldi lines.

La presidente Maria Maddalena Simile consegna le targhe ricordo