Premio Nino Carrus, al centro il futuro digitale delle aree interne

L’invito ai giovani: trasformare idee in progetti per il rilancio dei territori marginali

L’Istituto Toniolo di Milano parteciperà alla valutazione degli elaborati

 Montepremi da seimila euro

BORORE. È una tra le realtà più attive in Sardegna nel valorizzare il potenziale dei giovani e trasformare le loro idee in progetti per la rinascita delle aree interne. Il Premio Nino Carrus ritorna quest’anno guardando più che mai al futuro, implementando la riflessione sulle modalità con le quali intelligenza artificiale, transizione digitale e nuove tecnologie possano ridurre le disuguaglianze e rilanciare i territori marginali.

Tra le novità dell’ottava edizione, l’affiancamento di un partner autorevole nel campo della formazione, della ricerca e dell’innovazione sociale: l’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori di Milano, che parteciperà alla valutazione degli elaborati, rafforzando il valore scientifico e sociale dell’iniziativa.

La presidente Rosanna Carboni

Il montepremi ammonta a seimila euro e c’è tempo fino al 30 novembre per presentare gli elaborati. Il concorso si articola in due indirizzi. La Sezione A per giovani fino a quarant’anni con diploma, il cui tema è “Transizione digitale e AI nelle aree interne della Sardegna: idee, progetti e opportunità per promuovere uguaglianza territoriale e benessere sociale nei piccoli paesi”. In palio 2500 euro al primo classificato e 1500 al secondo (offerto dal Comune di Borore).

La Sezione B è invece rivolta agli studenti delle scuole superiori, con il tema “Futuro senza confini”, Il premio, del valore di duemila euro, potrà essere concesso in denaro o come esperienza formativa.

Il Premio Nino Carrus è promosso dall’omonima associazione culturale intitolata al politico di Borore scomparso nel 2002, che riteneva fondamentale promuovere la formazione dei professionisti, unitamente alla costruzione di un sapere capace di creare alleanze nei territori.

«Partecipare al concorso significa tradurre in ipotesi progettuali le azioni che possono rilanciare la vita delle aree interne marginalizzate – ha affermato Rosanna Carboni, presidente dell’associazione –. Il Premio è un’opportunità per pensare, proporre e costruire il futuro dei paesi e delle città sarde. Le nuove tecnologie possono restituire centralità alle aree interne sia migliorando i servizi, sia aprendo nuove prospettive di lavoro».

Daniela Pisu, vincitrice nel 2018 e oggi componente del direttivo, ha aggiunto: «Partecipare al Premio ha significato entrare in una comunità viva, dove le idee trovano ascolto e si trasformano in azioni. Oggi più che mai, l’intelligenza artificiale può diventare uno strumento per costruire alleanze nei territori e dare nuova linfa ai piccoli paesi».

Finanziato dalla Fondazione di Sardegna e dal Comune di Borore, il Premio si conferma come laboratorio di pensiero e progettualità per una Sardegna più equa e innovativa.




Sovraffollamento nell’AOU Sassari: pazienti a rischio, personale al collasso.




La polizia locale scopre e smantella un campeggio abusivo tra il lago di Baratz e Porto Ferro

Salis: «Tutela dell’ambiente e sicurezza per la collettività iniziano con il rispetto delle regole»

Gli agenti della polizia locale hanno individuato e smantellato questa mattina un campeggio di piccole dimensioni realizzato senza alcuna autorizzazione e senza il rispetto delle norme di igiene e di sicurezza previste per legge. Il nucleo specializzato, forte delle segnalazioni raccolte e dei riscontri fatti nel corso di precedenti attività di monitoraggio del territorio, stamattina intorno alle 7 si sono recati nella pineta tra Porto Ferro e il Lago di Baratz e hanno notificato la contestazione di campeggio abusivo. Agli autori della contravvenzione sono state elevate multe da 500 euro, mentre le tende e tutto il materiale da campeggio è stato posto sotto sequestro nel quartier generale di via Carlo Felice, coordinato dal comandante Gianni Serra.

«La tutela dell’ambiente, ma anche l’incolumità di ciascuno e la sicurezza della collettività, iniziano con il rispetto delle regole», è il monito del vicesindaco e assessore alla Transizione ecologica, alla Tutela del territorio e al Decoro urbano, Pierluigi Salis. «Certe condotte non sono accettabili e sono contrarie alle più elementari norme di salvaguardia del nostro patrimonio naturale – aggiunge – la cui fruibilità deve essere garantita a tutte e a tutti a parità di condizioni e nella più assoluta sicurezza».




“Roma Criminale” il 22 agosto arriva a Budoni

Prosegue il tour di presentazioni del romanzo d’esordio di Giuseppe Scarpa: il noir del giornalista di Repubblica il 27 farà tappa a Porto Torres e il 30 a Porto Cervo

Il romanzo nasce da una lunga esperienza di cronista di giudiziaria

C’è una Roma che non compare nelle cartoline, né nelle fiction patinate. Una Roma di cocaina e boss, ultras e stadi, mafie e criminalità organizzata, che scorre sottopelle fra tribunali, strade e carceri. È la città raccontata da Giuseppe Scarpa in “Roma Criminale. Il Romanzo” (Newton Compton), un romanzo asciutto, teso, che nasce dall’esperienza diretta del suo autore come cronista di giudiziaria. E proprio da Roma, dove vive e lavora dal 2011 come giornalista a Repubblica, Scarpa torna nella sua terra d’origine, la Sardegna, con un mini-tour che ad agosto toccherà tre località: Budoni, Porto Torres e Porto Cervo, con incontri pubblici, dialoghi e riflessioni sul confine – sempre più sottile – tra cronaca e finzione.

A Budoni, il romanzo sarà presentato venerdì 22 agosto, alle 21.30, in piazza Einaudi, nell’ambito della rassegna “Culturalmente Budoni”. A conversare con Scarpa sarà lo scrittore Vanni Lai, in un dialogo che promette profondità e ritmo. L’evento, curato con attenzione dall’assessore alla cultura Vanessa Sanna, dalla delegata Denise Zirottu, dalla bibliotecaria Paola Scanu e dalla libreria Amadori è pensato come un momento di ascolto collettivo e confronto, in linea con lo spirito della manifestazione: portare la cultura al centro della vita pubblica.

Mercoledì 27 agosto alle 19, il tour farà tappa a Porto Torres, nella libreria Koinè Ubik di Corso Vittorio Emanuele 40, grazie alla collaborazione tra il libraio Stefano Sanna e le Inner Wheel di Porto Torres, rappresentate da Rita Secchi. A presentare il libro sarà il giornalista Salvatore Taras, che affiancherà Scarpa in un incontro non meno ricco di spunti, in cui si discuterà della genesi del romanzo e delle connessioni tra informazione e narrativa.

Il 30 agosto alle 19.30, nella Sottopiazza Spiaggietta di Porto Cervo, il libro sarà presentato all’interno della rassegna “Porto Cervo Libri”. In un contesto simbolo della Costa Smeralda, l’incontro sarà moderato da Davide Mosca, direttore di Olbianotizie.it. Anche qui, il racconto di una Roma sotterranea – dominata da bande, traffici, connivenze e silenzi – si misurerà con un pubblico diverso, offrendo un’altra angolazione sul fenomeno narrato.

Al centro del romanzo c’è Sandro Marinelli, detto il Boia: capo ultrà della più importante squadra di calcio della capitale, neofascista e spietato narcotrafficante, che costruisce il proprio potere tra violenza organizzata, impunità e legami opachi. Intorno a lui si muove un mondo che non ha bisogno di essere esagerato per risultare disturbante: Scarpa lo conosce bene, lo ha visto in aula e nei faldoni, lo ha sentito respirare nei corridoi della giustizia. E sceglie di raccontarlo con il passo della narrativa, ma senza tradire mai il rigore della realtà.

“Roma Criminale. Il Romanzo”, già in ristampa a poche settimane dalla pubblicazione, non cerca effetti speciali. Racconta, piuttosto, ciò che l’autore ha visto da vicino: processi, verbali, storie vere che sfiorano il grottesco e sprofondano nel reale. È un romanzo che non giudica ma osserva, e che attraverso la finzione restituisce un’immagine più nitida della realtà. Tre incontri, tre luoghi, una sola linea narrativa: quella che unisce l’urgenza di capire al bisogno di raccontare.




Magia al Cala di Volpe: Jennifer Lopez accende la notte in Costa Smeralda

Porto Cervo, 12 Agosto 2025 – di Fausto Farinelli

Arrivare in anticipo, al Cala di Volpe, è sempre un rito. La splendida cornice della baia si apre davanti a me come un sipario su un sogno, e ogni volta che oltrepasso i controlli di sicurezza per entrare in hotel, l’effetto è sempre lo stesso: wow. Da qualunque parte ti giri, c’è qualcosa che incanta. È un luogo che non smette mai di sorprenderti, un santuario del lusso e dell’eleganza, tra i più belli al mondo.

Stasera l’atmosfera è ancora più elettrica: il concerto di Jennifer Lopez è blindatissimo. Sul prato, vicino alla piscina, le luci disegnano riflessi dorati sull’acqua mentre gli ospiti arrivano a piccoli gruppi, accolti da un’aria frizzante di attesa.

Tra la folla, il maestro Andrea Bocelli, elegantissimo, scambia saluti e sorrisi. Poco più in là, Elisabetta Gregoraci, splendida in un abito lungo che cattura la luce a ogni passo. L’incontro con lei è breve ma intenso: un sorriso, un saluto e i complimenti sinceri per la sua bellezza e la sua eleganza. Presente anche Domenico Dolce, accolto dagli auguri speciali di Jennifer Lopez direttamente dal palco. Si notano inoltre imprenditori di fama internazionale, designer, collezionisti d’arte, volti noti della televisione italiana e straniera, personalità del jet set internazionale arrivate appositamente per la serata. Alcuni ospiti, habitué della Costa Smeralda, ritrovano qui l’occasione per incontrare amici di lunga data; altri, più riservati, si muovono lontano dagli obiettivi fotografici, preferendo conversazioni a bordo piscina.

La cena a buffet è un viaggio nei sapori, con ogni genere di prelibatezza. Quest’anno, agli antipasti, brilla anche la firma di Nobu Matsuhisa, il celebre chef giapponese che d’estate trova casa proprio al Cala di Volpe. Ostriche, sushi, crudi di mare, oltre alla selezioni di formaggi e piatti della tradizione sarda.

Poi, alle 23 in punto, le luci si abbassano. Jennifer Lopez entra in scena e il Cala di Volpe esplode. Energia pura, carisma magnetico, un corpo di ballo impeccabile e una band che spinge ogni nota al limite: per 80 minuti, J.Lo domina il palco, facendo cantare e ballare tutti, persino i più riservati. Nel mezzo dello show, un momento speciale: gli auguri a Domenico Dolce, accolti da un applauso fragoroso.

La serata prosegue con i fuochi d’artificio che da sempre sono la firma luminosa del Cala di Volpe, seguiti dal dj set che trascina gli ospiti fino a notte fonda.


Una tradizione di stelle – I concerti del Cala di Volpe (2005–2025)

Negli ultimi due decenni, il Cala di Volpe ha portato in Costa Smeralda alcune delle più grandi voci e band del panorama musicale mondiale, trasformando le sue “Gala Night” in eventi leggendari:

  • 2007Zucchero Fornaciari: il bluesman italiano infiamma la notte di metà agosto.
  • 2008Duran Duran: la storica band new wave britannica in concerto il 13 agosto.
  • 2009Donna Summer (fine luglio) e Craig David (13 agosto).
  • 2010Simply Red (30 luglio) e Anastacia (12 agosto).
  • 2011Leona Lewis (30 luglio) e MIKA (13 agosto).
  • 2012Elton John (16 luglio), un’esibizione memorabile sotto le stelle.
  • 2013Jamiroquai (20 luglio) e Mary J. Blige (13 agosto).
  • 2014Simple Minds (20 luglio) e John Legend (10 agosto).
  • 2015Earth, Wind & Fire con Natalie Imbruglia (26 luglio) e Robbie Williams (14 agosto).
  • 2016Ricky Martin (23 luglio) e Kylie Minogue (13 agosto).
  • 2017John Newman (29 luglio) e Black Eyed Peas con Enrique Iglesias (12 agosto).
  • 2018Jason Derulo (29 luglio) e OneRepublic (13 agosto).
  • 2019Clean Bandit (26 luglio) e Rita Ora con Jess Glynne (12 agosto).
  • 2020–2022 – Nessun grande concerto pubblico, a causa della pandemia.
  • 2023Imagine Dragons (12 agosto, evento “Something Special”).
  • 2024Mariah Carey (13 agosto, evento “Something Dazzling”).
  • 2025Jennifer Lopez (12 agosto), la superstar latina che firma l’evento più atteso dell’estate.

Jennifer Lopez, la diva che non tradisce
Vederla dal vivo, qui, non è solo assistere a un concerto: è vivere un’esperienza. Jennifer Lopez non si limita a cantare e ballare, ma costruisce un legame diretto con chi ha davanti. In ogni sguardo, in ogni movimento, trasmette la passione per la musica e per la vita. È impossibile non farsi trascinare.

E mentre lascio l’hotel, con negli occhi le luci dei fuochi e nelle orecchie le ultime note, spero di essere qui il prossimo anno. Perché il Cala di Volpe non è solo un luogo: è un incantesimo che ogni estate si rinnova.




Claudio Rotunno: «Porto Cervo come Monte Carlo? Si può fare!»

L’imprenditore sassarese, tra i protagonisti del libro “Costa Smeralda” di Fausto Farinelli, racconta la sua “Costa Smeralda”: «La mia idea per rendere il litorale gallurese vivo tutto l’anno come il Principato di Monaco»

PORTO CERVO. «Il lusso non è soltanto estetica. È esperienza, è atmosfera, è dettaglio. Ma soprattutto, può essere opportunità». Claudio Rotunno, deus ex machina tra gli imprenditori sardi nell’allestimento dei grandi eventi a livello internazionale, è riuscito a fare dell’accoglienza una vera arte scenica, “reinventando il concetto di evento esclusivo, mescolando eleganza, visione e rispetto del territorio”. Il suo nome compare tra le ventisette personalità inserite nel libro “Costa Smeralda” di Fausto Farinelli, che racconta il “sogno dell’Aga Khan” attraverso le voci di chi lo ha vissuto e ne custodisce l’eredità.

Il volume, edito dal Gruppo Editoriale – lo stesso che annovera tra le sue pubblicazioni anche il Costa Smeralda Magazine – vuole essere un viaggio nella memoria e nell’identità del territorio, ma anche spunto per guardare al futuro facendo tesoro dei suggerimenti di chi conosce bene il contesto, e ha fatto della sua attività nel mondo del turismo d’èlite il proprio marchio di fabbrica.

Per Rotunno lavorare in Costa Smeralda è una “sfida della perfezione”. L’imprenditore sassarese è riuscito a portarsi ai massimi livelli del proprio settore partendo umilmente da Sassari per crescere sempre più fino a concentrare la sua attività fra Porto Cervo, Milano, Monte Carlo e persino New York.

«In Costa la clientela è di fascia altissima – ha spiegato nel libro –. C’è chi investe persino un milione di euro in una singola serata, e non ammette errori. Puoi avere una sola opportunità: se riesci, la fama cresce; se sbagli, rischi di sparire. La posta in gioco è molto alta e servono strutture perfette, cura dei dettagli e grande diplomazia con ospiti molto esigenti». Insomma, non si può mai dire no, anche quando arrivano richieste particolari, come un trasporto last minute, la pretesa di un artista specifico o un oggetto raro. Ma quando tutto funziona, la soddisfazione è enorme.

Il vero cruccio è quello di allungare la stagione. «Ma – per Rotunno non c’è nulla di impossibile quando si possiede il brand Costa Smeralda, strutture da sogno e un mare leggendario. Non manca il fascino del luogo né la richiesta di un certo tipo di turismo». Occorre un dialogo costante e costruttivo fra operatori, istituzioni e investitori,come quello che il Consorzio ha già avviato, per tracciare un calendario più ampio di respiro internazionale: «È la formula che permette a Monte Carlo di restare viva tutto l’anno – e aggiunge – nel mio lavoro vedo numerosi investitori pronti a scommettere sul progetto Costa Smeralda».

Gli attori da coinvolgere sono appunto gli imprenditori, la Smeralda Holding e la Qatar Holding (a cui appartengono gli asset principali), il comune di Arzachena, la Regione Sardegna e il Consorzio Costa Smeralda. Gli ingredienti ci sono, occorre mescolarli al meglio e dare un pizzico di pepe, come la possibilità di «ospitare grandi eventi culturali o sportivi, un festival cinematografico estivo, gare motoristiche, sfilate di design o di alta moda». Organizzare eventi di lusso avrebbe poi un altro vantaggio: «Quello di attrarre una clientela che scopre la Sardegna e, magari, si innamora anche dell’interno, con un beneficio diffuso».

L’importante è mantenere la propria identità, come sosteneva l’Aga Khan, e non spegnere le luci finita la stagione estiva. Il pensiero va quindi al principe ismaelita scomparso a Lisbona lo scorso 4 febbraio: «Se potessi ancora parlarci gli direi innanzitutto grazie, per aver acceso i riflettori su questo territorio e averlo preservato con regole ferree. Vorrei che si ricucisse il filo con quel progetto iniziale, completando l’idea di una destinazione fiorente per dodici mesi, con collegamenti migliori e grandi eventi internazionali».




Porto Ferro, l’emozione di una danza fuori dalle mode

Al Baretto i “corpi in movimento” scatenati dei performer Notarnicola e Mazzi coinvolgono un pubblico di gente di mare sotto i colori del tramonto

E durante una piroetta volano via anche gli occhiali da sole

PORTO FERRO (Sassari). Due performance soliste scatenate. Un’emozione autentica. Quella di danzare in un teatro il cui confine sono il cielo e il tramonto sulla costa nord-ovest della Sardegna. E un pubblico di gente di mare che ha voglia di divertirsi e scoprire forme d’arte fuori dalle mode, come quelle che il Baretto di Porto Ferro riesce a proporre tutte le estati.

I performer Gianni Notarnicola e la danzatrice Viola Mazzi hanno dato il massimo per entusiasmare il pubblico assiepato a pochi passi dalla spiaggia, in uno degli appuntamenti più suggestivi del festival della danza d’autore Corpi in Movimento.

Uno spettacolo più che mai adatto alla location, quello proposto dalla Mazzi con la compagnia ErsiliaDanza di Verona: “Al di sopra non c’era altro che il cielo”, un lavoro che indaga il modo di permettere al corpo di liberarsi volontariamente dal velo che copre lo sguardo delle persone. Una composizione nata da un sentimento personale, e dalla voglia di liberarsi di un velo fatto di preoccupazioni e ansia, per riuscire a vedere la bellezza della vita. «E in questo caso – ha dichiarato l’artista – ha aiutato tantissimo vedere questo mare meraviglioso, questo spazio enorme intorno».

A infiammare la platea è stata poi l’esibizione del coreografo pugliese Notarticola, che ha proposto tutta l’energia di “Kama”, lavoroselezionato per la Vetrina della giovane danza d’autore 2024 dal Network Anticorpi XL, secondo premio per la coreografia e Premio finale scelto dal pubblico al 28esimo International Solo-Dance-Theatre Festival di Stoccarda.

Una performance sfrenata, un’esplosione di movenze e volteggi trascinanti, che anche gli occhialini da sole, studiati come effetto scenografico del personaggio rappresentato, sono volati giù dal palcoscenico alla prima piroetta, per poi essere recuperati come se niente fosse. Nel suo spettacolo, l’artista prova a esplorare un personaggio che incarna due identità coesistenti, come il giorno e la notte che in qualche modo sono i due elementi del tramonto di fronte al quale si è svolto lo spettacolo.

«Nelle mie performance voglio rompere una tradizione sulle modalità di trasmissione della danza non solo a livello visuale ma anche a livello fisico, a livello di interazione, di scambio, di comunicazione – ha spiegato Notarnicola –. Provo a metterci tanto umore, tanta intensità, tante emozioni, tante stranezze, che molte volte ci sorprendono. Mi piace scavare in questi tesori e coinvolgere le persone. Voglio cercare il più possibile di creare connessioni, non divisioni, e il pubblico si è divertito».

Grande la soddisfazione di Danilo Cappai, rappresentante della cooperativa Piccoli Passi che gestisce Il Baretto: «Siamo qui da ventidue anni e da diciotto almeno abbiamo una programmazione studiata per abbracciare un po’ tutte le arti, compresa la danza, che da sette anni è degnamente rappresentata dal festival Corpi in movimento. E quando ci sono spettacoli del genere è magia. Vogliamo essere una vetrina per motivare le persone ad ascoltare generi musicali diversi dalle mode del momento, o arti come la danza e il teatro, inconsuete in questi contesti». Il prossimo appuntamento con il festival Corpi in movimento sarà il 29 agosto nel panorama suggestivo del Vulcano di Monte Lìsiri, a Ittireddu, dove andrà in scena la Mandala Dance Company con “Riti di passaggio”.

La manifestazione è organizzata da Danzeventi con il sostegno e il patrocinio del Mic, della Regione Sardegna, Fondazione di Sardegna, Fondazione Alghero, e i comuni di Alghero, Ittireddu e Sassari.




Gala Night del 12 Agosto:

Jennifer Lopez al Cala di Volpe 

La star mondiale si esibirà 

durante la notte più attesa della storia della Costa Smeralda

Un traguardo straordinario per il Cala di Volpe, che firma un evento senza precedenti, portando sul palco una delle artiste più amate e acclamate del panorama mondiale.

Il Gala Night del Cala di Volpe si conferma ancora una volta come l’evento più esclusivo della Costa Smeralda e l’appuntamento più glamour del Mediterraneo. 

Per l’edizione 2025, la magia supera ogni aspettativa: Jennifer Lopez, artista planetaria, cantante, attrice, produttrice, vera icona globale, si esibirà martedì 12 agosto per la serata di Gala del Cala di Volpe.

Ospitare una leggenda come  Jennifer Lopez è il coronamento di una visione che da anni rende il Cala di Volpe un riferimento di eccellenza e lifestyle nel mondo.

 Il Gala Night del 12 agosto segnerà l’apice della stagione, un evento straordinario chetorna ad accendere le luci sul Cala di Volpe, icona della Costa Smeralda, gestito da Marriott International e di proprietà di Smeralda Holding, società indirettamente controllata da Qatar Investment Authority (“QIA”), il fondo sovrano dello Stato del Qatar.

L’ARTISTA. Jennifer Lopez è una forza della natura. Dominando numerosi settori come attrice, produttrice, cantante e imprenditrice, ha raggiunto traguardi che pochi possono eguagliare. È l’unica artista donna ad aver conquistato contemporaneamente la vetta delle classifiche sia musicali che cinematografiche. Ha incassato oltre 3 miliardi di dollari al botteghino mondiale, venduto più di 80 milioni di dischi, e ottenuto miliardi di stream e visualizzazioni tra musica e video musicali. 

Nel cinema, Jennifer Lopez continua a conquistare il pubblico. I suoi recenti film su Netflix, ATLAS e THE MOTHER, hanno entrambi raggiunto il primo posto sulla piattaforma. THE MOTHER è attualmente uno dei 10 film più visti di sempre su Netflix. Nel 2025, il suo ultimo film UNSTOPPABLE ha raggiunto il primo posto su Amazon Prime Video a livello globale, mentre la sua interpretazione in KISS OF THE SPIDER WOMAN ha ottenuto recensioni entusiastiche al Sundance Film Festival. Il suo prossimo film per Netflix, OFFICE ROMANCE, è attualmente in produzione con l’attore e sceneggiatore Brett Goldstein (TED LASSO e SHRINKING). 

In ogni ambito della sua carriera, Jennifer Lopez continua a superare ogni limite, consolidando il suo status di icona globale e artista poliedrica per eccellenza. 

L’EVENTO. Una notte indimenticabile e un evento straordinario che combinerà la sontuosa cena di gala firmata dall’Executive Chef del Cala di Volpe, Michele Bacciu e dal Culinary Director, Maurizio Locatelli, ad allestimenti, performance artistiche, effetti speciali e ad un concerto mozzafiato, in un’atmosfera esclusiva che solo questo luogo magico può offrire. 

Per info & prenotazioni

I posti sono limitati ed è richiesta la prenotazione. Per info e prenotazioni si prega di scrivere a [email protected]




“Mediterranea” di Giuni Russo rivive dopo 40 annicon un video realizzato ad Alghero

Progetto musicale di Warner Music Italy e Vanity Fair Italia, con il coinvolgimento dell’Insieme Vocale Nova Euphonia e della Corale Studentesca Città di Sassari diretti dal M° Vincenzo Cossu

Un’operazione musicale senza precedenti, frutto della sinergia tra Warner Music e Vanity Fair. A 40 anni dalla prima uscita, “Mediterranea”, uno dei brani più emozionanti di Giuni Russo, scritto insieme a Maria Antonietta Sisini, torna in una nuova veste sonora, con un remix firmato dal dj e produttore friulano Mattia Del Moro, in arte Dumar, già disponibile in tutti gli store digitali da alcune settimane. L’obiettivo: lanciare una summer hit per le nuove generazioni e mantenere viva l’eredità artistica di Giuni Russo. Dumar è conosciuto per i suoi rework musicali in cui unisce passato e presente, rispettando gli interpreti originali ma restituendo alle loro opere un nuovo vigore.
Ed è qui che nasce il coinvolgimento dei cori del M° Cossu, l’Insieme Vocale Nova Euphonia e la Corale Studentesca Città di Sassari, che il 4 agosto ad Alghero hanno registrato una versione di “Mediterranea” pubblicata giovedì 7 agosto online sul canale ufficiale di YouTube di Giuni Russo e promossa sui social di Giuni Russo, Warner Music Italy e Vanity Fair. Il riscontro è stato straordinario: il reel di anteprima ha superato sulle pagine social di Giuni Russo le 250mila visualizzazioni mentre il video integrale ha già raccolto su YouTube circa 30mila visualizzazioni.
Il M° Cossu, direttore artistico del Festival delle Bellezze e dei cori coinvolti, era stato contattato dal team creativo di Warner Music Italy con una proposta: realizzare dal vivo al Mirador Giuni Russo di Alghero (città a cui la cantante dedicò l’omonima hit) un video nel quale i due cori avrebbero eseguito “Mediterranea”. Il tempo a disposizione era però poco, come ricorda lo stesso direttore: «La Warner Music mi aveva contattato agli inizi di luglio attraverso il suo team creativo, guidato da Veronica Faccin. Erano rimasti colpiti dal video della nostra versione del “Deus ti salvet Maria”, eseguita al nuraghe di Santu Antine di Torralba nel 2020 e pubblicata su YouTube (dove ad oggi ha raccolto circa un milione e 200mila visualizzazioni). Ci chiedevano però di realizzare a breve termine il progetto completo, tra la fine di luglio e gli inizi di agosto, a causa delle esigenze promozionali legate all’uscita della versione remix di Dumar, avvenuta a metà luglio. Per fortuna sono riuscito a elaborare rapidamente l’arrangiamento e tutti i coristi si sono impegnati al massimo; così, in appena dieci giorni, siamo riusciti a completare il lavoro».
Le prove di studio con i cori si sono svolte il 24 e il 29 di luglio. Le riprese del video sono state effettuate al Mirador Giuni Russo di Alghero, come detto, lunedì 4 agosto. Erano presenti anche Renato Tanchis, Manager Catalogue Director di Warner Music Italia, che ha sostenuto con forza il progetto, il presidente della Fondazione Alghero Graziano Porcu e soprattutto Maria Antonietta Sisini, coautrice della canzone e anche lei molto legata ad Alghero. Sono intervenuti il sindaco Raimondo Cacciotto e Gabriella Esposito, oggi in Consiglio comunale: a lei si devono l’intitolazione del Mirador a Giuni Russo nel 2014 e l’idea di impiegare quello stesso spazio per un’iniziativa con cui ricordare e celebrare la cantante che aveva un forte legame con Alghero.
La registrazione è stata realizzata dal team di Sardinian Life e ISO Image; fonica e mixaggio a cura di Marco Pinna; regia, montaggio e produzione video a cura di Cesare Donati. La canzone è stata eseguita dall’Insieme Vocale Nova Euphonia e dalla Corale Studentesca Città di Sassari; pianoforte: Carlo Morittu; chitarra: Gabriele Griva; basso elettrico: Gabriele Serra.
Le riprese sono così diventate una vera e propria vetrina promozionale per Alghero e la giornata del 4 agosto è stata inoltre inserita fra gli eventi collaterali del Festival delle Bellezze 2025, che ha l’importante sostegno della Camera di Commercio di Sassari attraverso il network Salude & Trigu.




Calici di stelle, a Sennori venti candeline festeggiate come un fiume in piena

Un’edizione molto partecipata in chiave esperienziale che ha accostato tanti laboratori alle degustazioni dei vini pregiati della Romangia

Sulle magliette degli organizzatori la bandiera della pace

SENNORI. Venti candeline per un’edizione come al solito molto partecipata ma con un’organizzazione pianificata al meglio per ottimizzare l’afflusso di visitatori. L’anniversario per Calici di Stelle a Sennori è stato festeggiato con quasi tremila calici venduti e l’arrivo di un fiume di persone proveniente da tutto l’hinterland, distribuito lungo le dieci postazioni del percorso per degustare i pregiati vini della Romangia. Tra loro anche un gran numero di turisti stranieri. Al taglio del nastro hanno partecipato il sindaco Nicola Sassu e la prefetta di Sassari Grazia La Fauci, l’assessora alla Cultura Elena Cornalis e gli altri assessori e consiglieri dell’Amministrazione comunale, quindi i vertici delle istituzioni e delle forze dell’ordine territoriali. Presenti anche Antonella Viglietti, responsabile dell’ufficio progetti strategici della Camera di commercio di Sassari, e Giuseppa Tanda, che è stata ringraziata per il suo impegno nel percorso che ha portato al riconoscimento Unesco per le Domus come Patrimonio dell’Umanità.

Dopo le esibizioni delle maschere dei Gigantes, i canti del Coro polifonico di Sennori e i balli dei gruppi folk “Janas” e “Sos Femminedos”, i viottoli e gli slarghi del centro storico si sono affollati fino a tarda notte, tra musica, mostre e laboratori. Ad accoglierli, le postazioni di Agreste Natura, Cantina Leo Conti, Cantina Fara, Cantina Nuraghe Cabrioni, Cantina Mode, Cantina Ruiu, Cantina Sorres, Viticoltori di Romangia, Nico Loriga, Giacomo Urgeghe. Non poteva mancare uno spazio riservato al Moscato DOC, a cura dell’associazione Il Lentischio. A ruba anche i baby ticket per bambini. La parte gastronomica è stata curata dalle associazioni Pallacanestro Sennori, San Basilio, Santa Lucia, San Biagio, San Giovanni, Madonna degli Angeli.

«Siamo contenti di questa grande affluenza – ha affermato il primo cittadino – e siamo certi che abbia funzionato soprattutto la formula in chiave esperienziale, quella dei laboratori dove i turisti diventano i protagonisti della manifestazione, attraverso la partecipazione in prima persona ad attività che richiamano la tradizione e l’artigianato sardo».

Un vero spettacolo dell’artigianato alimentare sono stati i laboratori di Gianfranca Dettori sul pane e di Maria Fara sui dolci, mentre la mostra del ricamo dei costumi sardi, a cura di Vanna Sassu, ha permesso ai curiosi di cimentarsi in forme d’arte ormai conosciute da pochissimi maestri. Nello spiazzo del centro culturale a dare spettacolo è stata poi la dimostrazione della lavorazione degli gnocchetti sardi a cura delle donne dell’associazione San Biagio.

Tutti gli organizzatori hanno indossato una maglietta con la bandiera della pace, tema centrale di quest’anno. «Questa edizione di Calici vuol essere un inno alla pace – ha detto l’assessora Cornalis – le nostre magliette parlano di pace e nel percorso è presente lo stand di Emergency, dove tutti possono fare una piccola donazione per i medici che operano a Gaza».

Tra le novità di quest’anno l’utilizzo dell’applicazione Wineapp di Nadia De Santis, messa a disposizione dall’amministrazione comunale, grazie alla quale è stato possibile ottimizzare le prenotazioni. Il percorso è stato allietato dalle musiche dei gruppi locali e dai racconti della vendemmia che hanno reso uniche le degustazioni. Allestimenti e mostre a cura di Vanni Rocca, Betti Casula, Delia Fiori, Antonella e Dina e Piero Doro, hanno impreziosito ulteriormente l’evento, con un tocco di magia nella possibilità di brindare con i calici guardando le stelle attraverso la lente dei telescopi della Società Astronomica turritana.

Ma le star della manifestazione sono state in particolar modo le suggestive Domus de janas dell’Orto del Beneficio parrocchiale, fresche del riconoscimento Unesco come Patrimonio dell’umanità. L’evento è organizzato dall’Amministrazione comunale, dalla Proloco e dalla Banda musicale di Sennori.