Alghero Bricks in Town 2025: dal 3 al 5 ottobre il centro storico diventa un colorato Villaggio dei Mattoncini 

Alghero si prepara a vivere un weekend speciale: da venerdì 3 a domenica 5 ottobre torna Alghero Bricks in Town 2025, l’evento che porta nel cuore della città la magia e la creatività dei mattoncini LEGO®.
Per tre giorni il centro storico di Alghero diventerà un grande e colorato “villaggio dei mattoncini”. Le vie del centro storico da venerdì pomeriggio si trasformeranno in un percorso speciale: le vetrine di tanti negozi del Centro Commerciale Naturale Al Centro Storico ospiteranno una grande esposizione itinerante di costruzioni e riproduzioni in mattoncini LEGO® dei principali monumenti e luoghi della Sardegna.

Tutti gli appassionati potranno passeggiare tra le vie della città storica, alla scoperta di tante piccole opere d’arte uniche: dalla riproduzione della Basilica di Saccargia alla Torre dell’Elefante di Cagliari, dal Faro Mangiabarche di Calasetta alla Fontana del Rosello, sino a Cala Goloritzé, Tempio di Antas Fluminimaggiore e tanto altro.
La Torre di Sulis ospiterà le riproduzioni di alcuni tra i più importanti monumenti italiani, come Piazza San Marco, Piazza del Plebiscito, la Fontana di Trevi e il Colosseo. Queste spettacolari opere sono sono curate da Maurizio Lampis del Museo del Mattoncino KaralisBrick, uno dei massimi esperti nazionali del settore.

Accanto alle esposizioni, il weekend sarà arricchito da giochi, contest, laboratori e attività per grandi e piccoli: dal Contest Creativo dedicato ad Alghero – che premierà le opere in mattoncini ispirate alla città e al suo territorio – fino alle cacce al tesoro, le gare di costruzione veloce e i set espositivi portati dai collezionisti.

L’iniziativa è pensata per promuovere la creatività, valorizzare il centro storico e renderlo vivo e attrattivo anche nel mese di ottobre, offrendo a cittadini, famiglie e turisti tanti motivi in più per passeggiare tra torri, piazze e vie della città vecchia.
Alghero Bricks in Town nasce da un’idea del team creativo del CCN Al Centro Storico Alghero: è promosso e organizzato dal CCN Al Centro Storico, con il patrocinio e il supporto di Fondazione Alghero, Comune di Alghero, Regione Sardegna e Camera di Commercio Nord Sardegna, in collaborazione con Welcome to Alghero, associazione Arkadia, CRAI Alghero Marathon, Karalis Bricks di Maurizio Lampis e Welcome to Alghero, rete di attività extra alberghiere, che fornirà uno sconto del 15% sulle prenotazioni durante il weekend dell’Alghero Bricks.
L’evento rientra inoltre nel calendario dell’Alghero Family Fest. Il Weekend si concluderà inoltre con la manifestazione sportiva Crai Alghero Marathon.
Un gioco di squadra che unisce istituzioni, imprese e creativi per regalare ad Alghero un fine settimana di fantasia e condivisione.
Sul sito www.algherocentrostorico.com e sui social ufficiali del CCN Al Centro Storico è possibile scoprire il programma dettagliato e le modalità di partecipazione. 

Ufficio Stampa
CCN Al Centro Storico Alghero




Quattro appuntamenti con il cinema catalano contemporaneoOttobre 2025 | Sala Conferenze de Lo Quarter | Alghero

Torna il Cicle Gaudí a l’Alguer, il circuito che porta in città i film candidati al Premi Gaudí, il più prestigioso premio cinematografico catalano. Giunta alla settima edizione, l’iniziativa prevede quattro proiezioni imperdibili, nel mese di ottobre 2025, all’interno della Sala Conferenze de Lo Quarter. Il Cicle è un progetto di cooperazione culturale che prevede una vasta partnership tra la Società Umanitaria di Alghero, la Delegazione del Governo della Catalogna in Italia, la Plataforma per la Llengua e l’Òmnium Cultural de l’Alguer, con la collaborazione dell’Acadèmia del Cinema Català, che organizza il Premio, e il supporto della Regione Sardegna, della Fondazione Alghero e dell’Amministrazione Comunale.
Tre appuntamenti dedicati agli adulti, tutti di venerdì e uno interamente dedicato alla scuola primaria. Si comincia il 10 ottobre alle 19 con Casa en flames (102’) dark comedy scritta e diretta da Dani de la Orden, su una famiglia disfunzionale: Montse, divorziata da tempo con figli ormai grandi che non le prestano più attenzione, è molto emozionata perché trascorrerà un fine settimana con tutta la sua famiglia nella sua casa a Cadaqués, sulla Costa Brava. Aspetta e sogna questo momento da troppo tempo: questo weekend sarà sicuramente un weekend perfetto, anche se ciò significa bruciare tutto.
Il 16 ottobre alle 10 i bambini e le bambine delle scuole primarie potranno assistere a un appuntamento speciale dedicato interamente a loro con Robot dreams (102’), capolavoro candidato agli Oscar che, dopo la presentazione a Cannes, oltre al Premi Gaudí per il Miglior Film d’animazione, ha fatto incetta di premi nei maggiori festival di cinema d’animazione del mondo. Tratto dal fumetto dell’artista americana Sara Varon e diretto da Pablo Berger, il film è la storia dell’amicizia tra un cane e un robot nella Manhattan negli anni ’80.
La rassegna prosegue il 17 ottobre alle 19 con Salve Maria (111’), Miglior sceneggiatura originale e Miglior prestazione rivoluzionaria e Premio speciale del pubblico all’ultima edizione del Gaudí. Il film, diretto e co-scritto da Mar Coll con Laura Weissmahr, è la storia di Maria, una giovane scrittrice appena diventata madre che viene a conoscenza di un evento terrificante: una donna francese ha annegato i suoi gemelli di 10 mesi nella vasca da bagno. Maria diventa ossessionata da questa donna: perché li ha uccisi? Da quel momento in poi, l’ombra dell’infanticidio la perseguiterà come una possibilità vertiginosa.
Il Cicle si chiude il 24 ottobre alle 19 con Saben aquell (105’) di David Trueba, trionfatore al Gaudì con ben sette premi su 13 nomination, tra cui quelli per le magistrali interpretazioni del protagonista maschile David Verdaguer e della protagonista femminile Carolina Yuste. Il film, ambientato a Barcellona negli anni ’60 e ’70, è basato sugli esordi del popolare comico Eugenio. Eugenio Jofra, giovane gioielliere, incontra Conchita su un autobus. L’amore scocca all’istante e tra i due inizia la storia d’amore di una vita. Eugenio impara a suonare la chitarra per accompagnare Conchita nella sua carriera musicale, per la quale dovrà combattere la paura del palcoscenico. Nascono così “Els dos”. Quando Conchita deve lasciare Barcellona per due settimane, convince Eugenio a esibirsi da solo. Al suo ritorno, lui è diventato un fenomeno della scena comica underground della città. A poco a poco, i due costruiscono il personaggio: gli occhiali, la camicia nera, lo sgabello, le sigarette e il bicchiere alto: un successo inaspettato in una Spagna depressa alla disperata ricerca di una risata.
I film saranno tutti proiettati in lingua originale con i sottotitoli in italiano realizzati esclusivamente per l’occasione dall’Ofici de l’Alguer della Delegazione del Governo della Catalogna in Italia.
L’ingresso è libero e gratuito

CICLE GAUDÍ A L’ALGUER
QUATRE CITES AMB EL CINEMA CATALÀ CONTEMPORANI
OCTUBRE 2025 | SALA DE CONFERÈNCIES DE LO QUARTER | L’ALGUER

Torna el Cicle Gaudí a l’Alguer, el circuit que porta a la ciutat les pel·lícules candidates als Premis Gaudí, els guardons més prestigiosos del cinema català. Arribat ja a la setena edició, el projecte preveu quatre projeccions imprescindibles durant el mes d’octubre de 2025, a la Sala de Conferències de Lo Quarter. El Cicle és un projecte de cooperació cultural impulsat gràcies a una àmplia col·laboració entre la Societa Umanitaria de l’Alguer, la Delegació del Govern de la Generalitat de Catalunya a Itàlia, la Plataforma per la Llengua i l’Òmnium Cultural de l’Alguer, amb el suport de l’Acadèmia del Cinema Català —organitzadora dels Premis—, de la Regió Autònoma de Sardenya, de la Fondazione Alghero i de l’Administració Municipal.
Tres cites dedicades al públic adult, totes en divendres, i una sessió especial pensada per a l’escola primària.
S’inicia el 10 d’octubre a les 19:00 h amb Casa en flames (102’), una comèdia negra escrita i dirigida per Dani de la Orden, sobre una família disfuncional. La Montse, divorciada des de fa temps, amb fills grans que ja no li fan cas, està molt il·lusionada perquè passarà un cap de setmana amb tota la família a casa seva a Cadaqués, a la Costa Brava. Fa massa temps que espera aquest moment: aquest cap de setmana ha de ser perfecte, encara que això signifiqui cremar-ho tot.
El 16 d’octubre a les 10:00 h, els infants de les escoles primàries podran assistir a una projecció especial dedicada totalment a ells: Robot dreams (102’), obra mestra candidata als Oscars que, després de la seva presentació a Cannes, va guanyar el Premi Gaudí a la Millor Pel·lícula d’Animació i molts altres reconeixements als principals festivals de cinema d’animació del món. Basada en el còmic de l’artista americana Sara Varon i dirigida per Pablo Berger, la pel·lícula narra la història d’una amistat entre un gos i un robot al Manhattan dels anys vuitanta.
La mostra continua el 17 d’octubre a les 19:00 h amb Salve Maria (111’), guardonada amb el Premi Gaudí al Millor Guió Original, al Millor Debut Interpretatiu i amb el Premi Especial del Públic. Dirigida i coescrita per Mar Coll amb Laura Weissmahr, la pel·lícula explica la història de la Maria, una jove escriptora que acaba de ser mare i descobreix un fet esfereïdor: una dona francesa ha ofegat els seus bessons de 10 mesos a la banyera. La Maria queda obsessionada amb aquesta dona: per què ho ha fet? A partir d’aquell moment, l’ombra de l’infanticidi la perseguirà com una possibilitat vertiginosa.
El Cicle es tanca el 24 d’octubre a les 19:00 h amb Saben aquell (105’), de David Trueba, gran triomfadora als Premis Gaudí amb set guardons de tretze nominacions, inclosos els de millor interpretació masculina (David Verdaguer) i femenina (Carolina Yuste). Ambientada a la Barcelona dels anys seixanta i setanta, la pel·lícula es basa en els inicis del conegut humorista Eugenio. Eugenio Jofra, un jove joieller, coneix la Conchita en un autobús. Neix una història d’amor que marcarà la seva vida. Ell aprèn a tocar la guitarra per acompanyar-la en la seva carrera musical i supera la por escènica. Així neixen “Els dos”. Quan la Conchita ha de marxar de Barcelona durant dues setmanes, convenç l’Eugenio d’actuar tot sol. Quan ella torna, ell ja s’ha convertit en un fenomen de l’escena còmica underground de la ciutat. A poc a poc, junts creen el personatge: les ulleres, la camisa negra, el tamboret, els cigarrets i el got llarg: un èxit inesperat en una Espanya trista i desesperada per una rialla.
Totes les pel·lícules es projectaran en versió original amb subtítols en italià, creats especialment per a l’ocasió per l’Ofici de l’Alguer de la Delegació del Govern de la Generalitat de Catalunya a Itàlia.
Entrada lliure i gratuïta.




“PETRA” ILLUMINA LA GIORNATA DEL CONTEMPORANEO

Alghero celebra sabato 4 ottobre la ventunesima edizione della Giornata del Contemporaneo,
la grande manifestazione annuale promossa da AMACI con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e in collaborazione con la Direzione Generale per la diplomazia pubblica e culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Il tema conduttore dell’edizione 2025 è quello della formazione, intesa come processo ampio e plurale che attraversa educazione, ricerca, scambio di esperienze e saperi.

All’interno del Giardino del MACOR – Museo del Corallo – Via XX Settembre, 8 – sarà possibile ammirare gratuitamente durante l’orario serale di apertura, dalle 16.30 alle 19, l’opera dei designer Genesio Pistidda e Roberto Loliva che dialogherà con le ombre delle piante, i percorsi del giardino e le superfici circostanti. La lampada-scultura “Petra”, non è una lampada comune: si tratta di un oggetto conico che non produce luce ma l’assorbe e la frammenta in tagli concentrici, disegnandola.

È una lampada d’arredo per esterno ed interni minimali, costituita da uno spot luce e da un oggetto da riflettere in pietra. La sua identità parte dalla sua pelle tramite materiali pesanti, ingombranti e pregiati tali da poter richiamare l’attenzione di chi la osserva, inducendolo ad una riflessione che isola l’oggetto rappresentato dal resto del contesto urbano.

Genesio Pistidda. Tratto distintivo del percorso professionale è la capacità di muoversi tra discipline artistiche e creative diverse. Di formazione scultore, allievo di Pinuccio Sciola a seguito degli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Sassari 2001, è attualmente iscritto all’Università di Architettura IUAV di Venezia Corso di Disegno Industriale. Tra le sue collaborazioni il lavoro svolto per l’Esercito Italiano relativo alla realizzazione dello stemma araldico della Brigata Sassari. Nel 2001/02 collabora con il Designer Tarshito-Nicola Strippoli, per le mostre per Nuova Delhi in India; nel 2004/05 lavora per l’azienda Endesa Spa, dirigendo il Museo d’Arte Contemporanea, Masedu, di Sassari e il Museo d’Arte Moderna Exmà di Cagliari, nel 2016 realizza la scultura permanente“La Cruna”, per la Biennale Internazionale di Scultura, Pinetum 03 a Villa Gaeta, Arezzo; nel 2017/19 collabora con il Designer Giulio Iacchetti, decorando la forchetta Moscardino per la mostra Estetica del Food; nel 2019 collabora con l’azienda Tintess Spa, realizza collezione 20/21 per Olimpiass, Benetton, nel 2022 realizza con Giulio Iacchetti la brocca “Dea Fertila”, per il rilancio del territorio di Fertila; nel 2023 realizza “I Timbri Della Luce”, scultura in acciaio corten, per esposizione permanente al Giardino Sonoro di Pinuccio Sciola a San Sperate; nel 2023 realizza la scultura permanente “Infinity” per il Simposio Internazionale di Scultura a Fordongianos; nel 2025 partecipa alla Biennale del Design Contemporaneo a Saint E’tienne, con la Dea Fertilia, tra i 400 Design da tutto il mondo.

Roberto Loliva, conosciuto anche come @senzapostrofo, classe 1997, pugliese, è un designer industriale del prodotto e della comunicazione visiva, laureato in Product Design presso l’Università IUAV di Venezia. La sua ricerca progettuale è dinamica e orientata al futuro. È ossessionato dall’intercettare i diversi linguaggi e le abitudini sociali, elementi essenziali per decifrare le radici alla base delle idee più innovative e stravaganti. Nel suo approccio progettuale, l’essere umano contemporaneo è al centro come forza collettiva da cui i designer traggono ispirazione per sviluppare nuove progettualità e restituirle alla società. Esplora diverse aree di interesse alla ricerca di criticità progettuali in cui intervenire. Dall’architettura al design, dal digital all’editoria, dall’esperienza utente alla strategia, il suo obiettivo è sempre lo stesso: fornire progetti originali che elevino e supportino le finalità di brand, imprese ed iniziative personali, rendendole efficaci e culturalmente rilevanti. Attualmente ricopre il ruolo di Art Director per Push Studio.




Il Comune di Arzachena si candida per l’assegnazione di “Ville Jacques Couëlle Monti Mannu” per dar vita al Museo della Costa Smeralda

Redatto il progetto di un polo culturale integrato tra architettura, paesaggio e archeologia

Arzachena, 3 ottobre 2025. Il Comune di Arzachena si candida per l’assegnazione del compendio immobiliare Ville Jacques Couëlle Monti Mannu da parte dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata con il progetto Museo della Costa Smeralda. Lo studio di fattibilità è stato coordinato dall’architetto Mario Chiodino, dirigente del Settore Pianificazione Territoriale del Comune di Arzachena, e dall’Ufficio Patrimonio con la collaborazione dello Studio Artek Design di Alghero.

“Così com’è stato per il Parco dell’Inclusione nell’area dello stagno di Saloni, oggi vogliamo cogliere un’altra opportunità, quella di restituire alla comunità un bene di straordinario valore architettonico e simbolico sottratto alla criminalità per trasformarlo in un luogo di cultura, memoria e legalità – dichiara il sindaco Roberto Ragnedda -. Il documento presentato per la candidatura prevede spazi espositivi dedicati alla storia della Costa Smeralda, sale per convegni, attività didattiche e laboratori, un bookshop e una caffetteria. L’iniziativa si inserisce in una strategia più ampia dell’Amministrazione comunale di valorizzazione della destinazione grazie alla cultura e alla diversificazione dell’offerta turistica con cui attrarre flussi tutto l’anno e creare nuove opportunità economiche e occupazionali”.

Il compendio si estende per circa 30 mila metri quadri nel borgo di Abbiadori e comprende 3 unità immobiliari. Le ville furono realizzate negli anni ‘60 dall’architetto francese Jacques Couëlle, pioniere dello stile Costa Smeralda, che ha saputo coniugare forme organiche, materiali locali e rispetto per l’ambiente, creando un linguaggio architettonico unico e riconoscibile.

“La posizione strategica del compendio, a metà strada tra il centro abitato di Arzachena e la costa, è un ulteriore punto di forza per la creazione di percorsi integrati alla scoperta del territorio con cui coniugare natura, archeologia e architettura – prosegue Ragnedda -. Questo per noi significa investire in un modello turistico sostenibile, un modello che attrae visitatori 12 mesi l’anno e connette prodotto balneare, storico e culturale anche grazie a una rete tra Museo della Costa Smeralda, Museo civico Michele Ruzittu, centro storico cittadino e parco archeologico. Le potenzialità sono numerose se pensiamo che, oggi, la Tomba di Giganti Coddu Vecchiu, il Nuraghe La Prisgiona, la Necropoli Li Muri e il Tempietto di Malchittu, da soli, attraggono oltre 170 mila visitatori l’anno, pari al 50 percento del turismo culturale del Nord Sardegna”.




Multe e controlli ad Alghero: un’estate di presidi e nuove regole, ma la città resta in coda alla classifica sarda

Alghero, 3 ottobre 2025 – Una stagione estiva che si va concludendo con segnali importanti da parte della Polizia Locale. Il lavoro dell’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Raimondo Cacciotto, ha puntato sul potenziamento del Comando e sull’introduzione di nuovi strumenti per la gestione della sicurezza in città: dal nuovo regolamento di Polizia Urbana agli incrementi di personale e ore notturne, fino alla modifica dell’orario di servizio serale dei vigili urbani, prolungato fino alle 22:00.

Il report presentato dal comandante Salvatore Masala evidenzia un cambio di passo: servizi basati su pattugliamenti dinamici, presidi fissi, interventi su segnalazione e controlli mirati. Nel periodo aprile–agosto sono stati effettuati oltre 80 controlli specifici su occupazioni di suolo pubblico, pubblici esercizi e inquinamento acustico, che hanno portato a circa 100 sanzioni.

Le violazioni più frequenti hanno riguardato:

  • Occupazione irregolare del suolo pubblico da parte di bar e ristoranti, con multe tra i 173 e i 694 euro;
  • Inosservanza al Tulps (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza) per autorizzazioni sull’intrattenimento;
  • Superamenti dei limiti fonometrici o mancanza di certificazioni acustiche, con sanzioni fino a 1.000 euro;
  • Commercio e pubblicità irregolari, dalla mancata esposizione dei prezzi all’affissione non autorizzata di manifesti.

Il sindaco ha ribadito l’impegno dell’amministrazione: «Stiamo portando avanti un’importante azione di investimento per rafforzare il corpo di Polizia Locale e assicurare un presidio del territorio sempre più efficace. L’obiettivo è garantire un equilibrio delicato ma fondamentale per la vivibilità della città».

I numeri dei proventi da multe: Alghero dietro le rivali turistiche

Screenshot

Parallelamente al lavoro quotidiano della Polizia Locale, arrivano i dati ufficiali sui proventi complessivi delle sanzioni al Codice della Strada nel 2024: Alghero ha incassato 761.835 euro, pari a circa 18 euro per abitante.

Un dato che la colloca in fondo alla classifica regionale dei comuni turistici:

  • Cagliari guida con oltre 4,3 milioni (29 €/ab.);
  • Olbia segue con 2,4 milioni (39 €/ab.);
  • Sassari si ferma a 1,5 milioni (13 €/ab.);
  • Nuoro sfiora il milione (27 €/ab.);
  • Arzachena si attesta a 350 mila euro, ma con un pro capite da 28 euro, più alto di Alghero.

Come Alghero spende i proventi delle multe

La relazione comunale mostra che i proventi vengono reinvestiti interamente in vari capitoli di spesa, così ripartiti:

  • Segnaletica stradale – € 100.897,67 (17,5%)
    Manutenzione e sostituzione di segnaletica orizzontale e verticale.
  • Potenziamento attività di controllo – € 124.924,36 (21,6%)
    Acquisto di vestiario e DPI per la polizia locale, nuovo sistema di radiocomunicazioni, un drone per i controlli.
  • Manutenzioni e personale – € 351.207,08 (60,9%)

    • Fondo pensionistico e previdenza complementare per gli agenti (€ 45.000)
    • Assunzione temporanea di agenti stagionali (€ 229.000)
    • Progetto per il servizio notturno (€ 5.999)
    • Manutenzione impianti ZTL (€ 15.225)
    • Lavori stradali e barriere di sicurezza (€ 55.982)

  • Autovelox (art.142) – € 10.000
    Utilizzati per assunzioni temporanee di agenti.

👉 In totale, nel 2024 il 47% delle risorse è andato al personale della Polizia Locale, mentre il resto ha coperto manutenzioni stradali, segnaletica e nuove tecnologie di controllo.

Autovelox quasi inesistenti

Un aspetto curioso emerge dal confronto: ad Alghero solo lo 0,4% degli incassi proviene dagli autovelox, contro il 9% di Cagliari e valori ben più consistenti in altri comuni. La città sceglie dunque di puntare più sul personale e i controlli diretti che sulle apparecchiature automatiche.

La sfida del futuro

La Riviera del Corallo chiude l’estate con un bilancio di controlli e sanzioni in crescita, ma con numeri che la lasciano indietro nella competizione con le altre città turistiche della Sardegna. La domanda resta aperta: mancanza di strumenti tecnologici o scelta politica di privilegiare la presenza diretta della Polizia Locale?

Quel che è certo è che, tra vivibilità urbana, turismo e sicurezza, la gestione delle multe resta un indicatore chiave dell’equilibrio delicato che Alghero dovrà continuare a ricercare.




Il consigliere che accusa Meloni di genocidio: ma in Aula manca una seduta su quattro

Valdo Di Nolfo, eletto nel marzo 2024 con la lista Uniti per Alessandra Todde, è entrato nel dibattito nazionale con una dichiarazione che ha fatto scalpore:

«La premier Giorgia Meloni è moralmente e politicamente responsabile del genocidio del popolo palestinese».

L’accusa, pronunciata in Aula, ha generato immediate reazioni:

Fratelli d’Italia lo ha accusato di “retorica da piazza violenta”.

La maggioranza ha difeso la libertà di parola, ma senza sposare i toni.

La stampa nazionale ha amplificato la vicenda, trasformandola in una polemica oltre i confini regionali.

Questa uscita è emblematica dello stile politico di Di Nolfo: diretto, ideologico, conflittuale, con un linguaggio che punta a polarizzare l’opinione pubblica.

🏛️ 2. Attività legislativa e portafoglio proposte

Il dossier degli atti consiliari mostra un consigliere attivo. Le iniziative principali si concentrano su tre assi:

2.1 Welfare e diritti civili

PL 125 – Assistenza sanitaria ai senzatetto (primo firmatario, agosto 2025, in esame).

Legge regionale sul fine vita “Liberi Subito” – approvata a settembre 2025. Di Nolfo è stato fra i principali sostenitori, con interventi pubblici molto netti a favore.

2.2 Modernizzazione e sicurezza

PL 117 – Innovazione digitale e diritti di cittadinanza (luglio 2025, in esame).

PL Nazionale n. 4 – Personale Protezione Civile e antincendio (luglio 2025, in esame).

*Proposta sul soccorso alpino e speleologico – cofirmatario.

2.3 Lavoro e istruzione

Legge Regionale 25/2024 – Diritto allo studio (ottobre 2024, approvata).

Legge Regionale 17/2024 – Modifiche in materia di lavoro (novembre 2024, approvata).

📌 Nota: gran parte delle proposte è condivisa con Sebastiano Cocco e Giuseppe Frau: un “triangolo legislativo” che ha prodotto diversi risultati concreti.

L’analisi dei dati di partecipazione (aprile–dicembre 2024) evidenzia una performance sotto la media.

👉 In sintesi: Di Nolfo è presente in Aula in 8 sedute su 10 e partecipa a circa 3 votazioni su 4, ma accumula un numero di assenze superiore alla media.

👤 4. Il profilo personale: curriculum e redditi
4.1 Curriculum non lineare

Il CV depositato non racconta un percorso lavorativo stabile. L’esperienza principale di Di Nolfo è nella politica locale (consigliere comunale ad Alghero dal 2020 al 2024) e nell’attivismo, più che in incarichi professionali consolidati.

4.2 Redditi modesti

La sua dichiarazione dei redditi 2024 (Bollettino Ufficiale Regione Sardegna, 24 ottobre 2024) evidenzia un reddito tra i più bassi del Consiglio regionale.

Redditi a confronto

Valdo Di Nolfo: reddito annuo modesto (fascia bassa del Consiglio).

Media consiglieri sardi: 70.000 – 90.000 € annui.

Gap: significativo, con uno scarto che rafforza l’immagine di un consigliere più legato alla militanza politica che a un percorso professionale autonomo.

⚖️ 5. Critiche e percezione pubblica
5.1 Il nodo Alghero

L’opposizione, in particolare Fratelli d’Italia, parla di “problema Alghero”:

accuse di disinteresse per le istanze locali,

riferimento alla perdita del Rally d’Italia,

critiche alla gestione della questione eolico offshore.

Il consigliere rivendica invece:

fondi sbloccati per impianti sportivi ad Alghero,

interventi su sanità e lavoro con ricadute sul territorio,

un impegno più “alto” e di principio, che non si esaurisce nel localismo.

🧭 6. Profilo ideologico e strategia comunicativa

L’analisi complessiva rivela una doppia strategia:

Pragmatismo su temi sanitari e sociali (Registro Tumori, diritto allo studio).

Retorica conflittuale su questioni internazionali (Palestina, uso del taser, Nato), con linguaggio diretto e polarizzante.

Non è un caso che il suo nome compaia spesso nei titoli di cronaca più per le polemiche che per i risultati legislativi.

📌 7. Conclusione

Il primo anno di mandato di Valdo Di Nolfo restituisce un consigliere:

attivo sul piano legislativo,

divisivo per stile comunicativo,

sotto la media nelle performance d’Aula,

con un profilo personale fragile (redditi bassi e curriculum non lineare).

La sua sfida politica sarà conciliare la visibilità mediatica con la credibilità istituzionale, dimostrando che le accuse roboanti in Aula possano tradursi in risultati concreti per la Sardegna e per la sua città, Alghero.




FRATELLI D’ITALIA ALGHERO: “DI NOLFO TALMENTE IRRILEVANTE CHE DEVE INSULTARE LA PREMIER MELONI PER RICORDARE CHE ESISTE”

La miccia l’ha accesa Valdo Di Nolfo (Uniti per Todde) sui social, pubblicando una story con una fotografia della presidente del Consiglio e la scritta «Io sono Giorgia, sono una donna, sono una madre e sono complice del genocidio».

Come cittadini ed elettori, prima ancora che come membri di Fratelli d’Italia, condanniamo l’ennesimo, vergognoso attacco del consigliere regionale Valdo Di Nolfo alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. L’accusa di “complicità in un genocidio” è un linguaggio indegno e inaccettabile, privo di qualsiasi fondamento, che – come ha giustamente ricordato il capogruppo regionale Paolo Truzzu – ricalca i toni delle piazze violente e scivola nella pura diffamazione, perseguibile per legge.

È gravissimo che un rappresentante delle istituzioni, nonché membro dell’ordine dei giornalisti, utilizzi un simile linguaggio per fare mera propaganda, speculando sulla pelle del popolo palestinese. Sarebbe doveroso che la presidente Todde, il Sindaco Cacciotto, il gruppo consiliare algherese di AVS e il centrosinistra tutto prendessero immediatamente le distanze da queste affermazioni.

Ad Alghero, l’unico rappresentante in Consiglio regionale, invece di difendere gli interessi della città, si riduce sistematicamente a inscenare polemiche da social. Un teatrino che serve solo a coprire il vuoto della sua azione politica: il Rally d’Italia è stato perso senza che muovesse un dito, come spiegato anche oggi dal Ministro Abodi alla stampa, l’eolico offshore incombe senza alcuna opposizione concreta, e persino all’interno della sua stessa compagine il suo peso è stato nullo, come dimostra la mancata elezione della consigliera della sua lista al Consiglio Metropolitano.

Di Nolfo non fa che proiettare la propria irrilevanza politica. Alghero merita rappresentanti capaci di portare risultati, non personaggi che si rifugiano nell’insulto per nascondere la loro incapacità.

Fratelli d’Italia Alghero rinnova la propria vicinanza e solidarietà alla Presidente Giorgia Meloni e ribadisce il proprio impegno a difendere concretamente gli interessi della città, lasciando ad altri le provocazioni ideologiche e gli insulti da social.

Fratelli d’Italia – Alghero




La gogna mediatica sulla ristoratrice di San Pantaleo: quando la stampa condanna senza prove!!

di Fausto Farinelli

L’omicidio di Cinzia Pinna, avvenuto a Palau nella residenza di Emanuele Ragnedda, è una tragedia che avrebbe richiesto rispetto e sobrietà. Invece, la cronaca si è trasformata in una gogna mediatica, con la ristoratrice di San Pantaleo — estranea ai fatti — messa ingiustamente al centro di sospetti e insinuazioni da parte di troppi giornali e trasmissioni televisive.

La cronaca nera, lo sappiamo, fa vendere: sangue, dolore e sospetti portano click, copie e ascolti. Ma ciò che è accaduto dopo il delitto di Palau ha superato ogni limite. Non bastava raccontare il dramma e attendere l’esito delle indagini: una parte consistente della stampa ha scelto di insinuare, forzare, creare un colpevole “di contorno”, trasformando la vita di una donna innocente in materiale da spettacolo.

La ristoratrice di San Pantaleo è stata travolta da microfoni, telecamere, titoli e insinuazioni costruite con il condizionale — “avrebbe”, “sarebbe”, “potrebbe” — termini usati non per informare, ma per lanciare ombre e sospetti senza mai assumersi la responsabilità di un’accusa diretta. È un linguaggio subdolo e vigliacco che finge prudenza ma in realtà avvelena la reputazione di chi ne è bersaglio.

Questa non è informazione, è un vergognoso reality del dolore. È l’ennesima dimostrazione di come troppi quotidiani e trasmissioni televisive abbiano smarrito il senso del limite, trasformandosi in arene dove la vita privata delle persone diventa intrattenimento, e il dolore si riduce a merce da vendere.

E allora, a voi giornalisti e conduttori, ma soprattutto editori, “moralmente distratti”, va rivolta una domanda che non ammette scuse: se fosse la vostra vita privata a essere violata, se fosse il vostro volto sbattuto in prima pagina, se foste voi a subire un processo mediatico senza prove, come reagireste? E come giudichereste i vostri stessi colleghi che vi hanno condannato in diretta?

Il delitto di Palau è un fatto gravissimo, e la verità spetta alla giustizia. Ma quando l’informazione dimentica la sua funzione e diventa strumento di gogna, non solo tradisce gli innocenti, ma infanga la memoria delle vittime e distrugge la dignità del giornalismo stesso.

Perché chi condanna senza prove non fa cronaca: fa solo spettacolo. E chi trasforma il dolore in spettacolo non è giornalista, è un mercante di tragedie.

Un invito a tutte le lettrici e i lettori: non cadete nel tranello di questo giornalismo sciatto, boicottate chi tenta di boicottare la vostra mente.




«Il cielo europeo è spietato»: le stoccate di O’Leary e lo scenario per le low cost

Secondo un’intervista rilasciata da Michael O’Leary al Corriere della Sera (a firma di Leonard Berberi), il numero uno di Ryanair prevede un’ondata di fallimenti tra le compagnie aeree europee. EasyJet, secondo lui, rischia di essere smembrata, mentre Wizz Air non avrebbe prospettive di lungo periodo.


Minacce all’orizzonte per le compagnie “medio-piccole”

O’Leary, parlando da Roma, ha avvertito che «nelle prossime settimane e mesi» diversi vettori europei non riusciranno a reggere la pressione dei costi e della concorrenza, e saranno costretti a chiudere. Un segnale è già arrivato: la low cost islandese Play ha cessato le operazioni, e un ramo della svedese Braathens è fallito.

Secondo il ceo di Ryanair, molte compagnie si presentano come low cost ma in realtà hanno strutture di spesa troppo elevate per resistere in un mercato che diventa sempre più selettivo.


EasyJet e Wizz Air nel mirino

Tra i nomi citati, EasyJet non sarebbe in crisi immediata, ma non mostrerebbe crescita. O’Leary immagina per il futuro una divisione delle sue attività: Air France-KLM interessata alle operazioni in Francia e Svizzera, mentre British Airways potrebbe assorbire la parte basata a Londra Gatwick.

Ancora più dura la valutazione su Wizz Air. O’Leary sostiene che la compagnia non abbia un mercato proprio e che la sua strategia finanziaria sia insostenibile, paragonandola a uno “schema Ponzi” mascherato dalla crescita passata. Secondo lui, prima o poi il vettore sarà costretto a chiudere o a farsi acquisire.


Strategie, conflitti e nuove regole

L’intervista tocca anche altri punti caldi:

  • Roma Fiumicino troppo cara: Ryanair ha ritirato un aereo dallo scalo, ritenendo eccessivi i costi e chiedendo l’abolizione della tassa comunale che pesa su alcune rotte.
  • Scontri con Aena in Spagna: il gestore aeroportuale è accusato di tariffe troppo alte anche in aeroporti regionali, che rendono difficili nuove rotte.
  • Addio al biglietto cartaceo: dal 12 novembre Ryanair introdurrà il check-in obbligatorio via app, anche se durante l’inverno non saranno respinti i passeggeri con carta stampata.
  • Più care le penali sui bagagli: la sanzione al gate per chi supera le regole salirà fino a 2,5 euro.

Uno sguardo critico alle affermazioni

Il linguaggio diretto e provocatorio di O’Leary conferma lo stile che lo contraddistingue, ma alcune delle sue previsioni restano da prendere con cautela. Non tutte le compagnie medio-piccole sono destinate a sparire: alcune potrebbero sopravvivere grazie a fusioni o strategie di nicchia.

Resta il fatto che il settore è estremamente vulnerabile a fattori esterni come il costo del carburante, le regolamentazioni e le crisi economiche. In questo contesto, le dichiarazioni del ceo di Ryanair contribuiscono ad alimentare il dibattito sul futuro dell’aviazione europea e sul destino delle low cost.




Al via Storicamente, nel weekend il festival del romanzo storico parte tra i segreti della Magliana e dei Templari

Sabato Raffaella Fanelli e Daniela Porto a Villanova Monteleone, domenica Barbara Frale e Massimo Rassu a Mara e in serata Cosimo Filigheddu e Ignazio Salvatore Basile a Semestene

Un weekend d’apertura a tu per tu con i segreti della Banda della Magliana e con i misteri dei templari, attraverso l’incontro con gli autori e le autrici più in voga del momento. “Storicamente: Festival del Romanzo Storico” prende il via sabato (4 ottobre) alle 17.30, a Su Palatu di Villanova Monteleone, con l’arrivo della scrittrice torinese Raffaella Fanelli, che presenta “La verità del freddo” (Chiarelettere). Un testo denso di contenuti in cui Maurizio Abbatino, capo e fondatore della banda della Magliana, racconta anni di delitti e di vendette, aprendo uno squarcio di luce su alcuni misteri italiani, dal delitto Pecorelli all’omicidio di Aldo Moro, fino alla scomparsa di Emanuela Orlandi. A moderare la serata sarà la giornalista Lucia Cossu, che subito dopo introdurrà la presentazione de “Il mio posto è qui” (Sperling & Kupfer), di Daniela Porto, per parlare di storie anticonvenzionali, di emarginazione e di emancipazione femminile. Alle 20.30 sarà proiettato il film “Il mio posto è qui” tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice romana. La serata sarà impreziosita dall’esibizione del Coro de Iddanoa Monteleone.

Raffaela Fanelli. In alto Barbara Frale

La seconda tappa del festival, domenica mattina (5 ottobre) alle 10.30, accoglierà nel Santuario di Bonuighinu, a Mara, la scrittrice Barbara Frale nella sua prima presentazione in Sardegna. Storica del Medioevo, archivista del Vaticano nota per le sue scoperte sui templari, la studiosa presenterà due suoi libri, “La torre maledetta dei templari” (Newton Compton) e “L’idolo dei templari” (RAI libri). A impreziosire l’incontro sarà la presenza di Massimo Rassu, uno dei divulgatori più prolifici sul tema, che esporrà i contenuti della sua pubblicazione a tema “L’abbigliamento dei Templari” (Tipheret). L’incontro sarà moderato da Fabio Marcello.

In serata l’appuntamento con Storicamente si sposta a Semestene, nella chiesa di San Giorgio, dove alle 17.30, Cosimo Filigheddu presenta in prima assoluta la sua ultima fatica letteraria, “Allo sguardo attento” (il Maestrale), la rievocazione di un’epoca e di una classe sociale in disfacimento durante il Ventennio fascista. Ma anche una riflessione sull’identità d’oggi, dove persona e personaggio si confondono sul grande palcoscenico della virtualità.

Lo scrittore cagliaritano Ignazio Salvatore Basile renderà invece omaggio a Fabrizio de Andrè con il volume “Sicuramente ligure, ma anche un poco sardo-cartaginese” (Dei Merangoli Editrice), che ha il sapore di una storia parallela in cui la vera protagonista è la Sardegna e i suoi codici comportamentali. A fare da accompagnamento musicale il gruppo “…E se vai” con le canzoni di De Andrè. A coordinare la serata sarà Alessandro De Roma.

Il festival è organizzato dall’associazione culturale intercomunale Isperas con il contributo dell’Unione dei Comuni del Villanova (Mara, Monteleone Rocca Doria, Padria, Romana e Villanova Monteleone) e del Comune di Semestene e con il patrocinio della Regione Sardegna.