Sabato 20 luglio si esibirà all’ex convento dei cappuccini la compagnia “Asmed – Balletto di Sardegna”, e domenica 21 andrà in scena Danza Estemporada
PLOAGHE. “Interagendo” fa tappa a Ploaghe per due serate a ritmo di danza contemporanea. La rassegna multidisciplinare organizzata dall’associazione Music&Movie diretta da Roberto Manca, il 20 e 21 luglio porterà la magia dell’arte coreutica nel suggestivo contesto dell’ex Convento dei cappuccini, accogliendo due delle massime compagnie sarde di settore come Asmed di Cagliari ed Estemporada di Sassari. La manifestazione è stata fortemente voluta dall’Amministrazione comunale su iniziativa dell’assessora Lorena Tedde. L’ingresso è libero e gratuito.
Sabato a partire dalle 21.30, a dare spettacolo sarà la compagnia “Asmed – Balletto di Sardegna” con le performance “Zatò e Ychì” e “Oscure luminescenze”. La prima descrive la storia di un invincibile spadaccino cieco della tradizione giapponese: quella di Zatoychi, che a un certo punto divide in due la sua anima scindendosi in forma maschile e femminile, per diventare Zato’ & Ychi’, due samurai che si scontrano in tre cruentissimi combattimenti, sostenuti e incalzati nel loro serrato confronto da clangori metallici e dal ritmo profondo delle percussioni.
“Oscure luminescenze” è una composizione introspettiva che indaga, attraverso il movimento, la persistenza di una sensazione o di un’esigenza inespressa, un pensiero inafferrabile ma non evanescente che è tanto forte da deviare il corso di una decisione. Questo incombere inatteso, aggrovigliandosi diviene più forte, lega, costringe e trattiene. E infine la vita irrompe comunque inarrestabile e richiama al disordine, strappando i legacci e dissipando il torpore, traghettando i protagonisti in acque libere per intravvedere nuovi approdi inimmaginabili.
La serata sarà intervallata dagli interventi dell’associazione “Noi donne 2005”.
Domenica, a partire dalle 21, con “Omaggio a Walt Disney” la compagnia Danza Estemporada festeggia i cento anni della famosa casa di produzione americana. Le fiabe danzate condurranno i presenti in un mondo incantato fatto di guerriere, principesse e creature prodigiose. Le coreografie, liberamente tratte dai film di animazione, vedranno danzare ancora una volta i personaggi preferiti dai bambini.
La rassegna Interagendo è organizzata dall’associazione culturale Music & Movie ed è sostenuta dalla Regione Autonoma della Sardegna e dalla Fondazione di Sardegna e con il patrocinio ENDAS. Per info contattare il numero 340/1846468.
Gianfranco Zola sabato a Banari riceve il premio “Cipolla dorata”
Il 20 luglio il grande calciatore salirà sul palco di Piazza Umberto I per ritirare il prestigioso riconoscimento realizzato e concesso dall’artista Giuseppe Carta
La Sagra è un evento culturale a tutto tondo tra laboratori del gusto, stand enogastronomici ed eventi artistici, culturali e sportivi
BANARI. L’attesa per l’arrivo di Gianfranco Zola a Banari è palpitante. Sabato (20 luglio) alle 19 circa il grande calciatore nativo di Oliena salirà sul palco di piazza Umberto I come ospite d’onore della “Sagra della Cipolla Dorata 2024”, per ricevere il prestigioso riconoscimento assegnato ogni anno a personalità che abbiano dato lustro all’immagine della Sardegna nel mondo.
Ad accoglierlo ci saranno il sindaco Francesco Basciu, la presidente della Proloco, Luciana Sassu e il giornalista Enrico Gaviano che dialogherà con Zola in un incontro pubblico che già si preannuncia molto partecipato. A moderare la serata sarà il giornalista Salvatore Taras.
Il premio “Cipolla Dorata”, un’opera d’arte ideata e donata dall’artista banarese Giuseppe Carta, sarà consegnata dal maestro in persona, noto in tutto il mondo per essere il caposcuola dei “grandi frutti della Terra” e riconosciuto a livello internazionale con importanti riconoscimenti e collaborazioni. Tutto il filone creativo di Carta vuol essere un omaggio alla Natura e, come nel caso della scultura simbolo della manifestazione banarese, ne interpreta i “frutti dai colori intensi carichi di vita e di rinascita”, in una forma estremamente curata e dettagliata che non ricerca tanto la perfezione quanto “l’esaltazione di una dimensione di vita quotidiana fatta di semplici emozioni”.
Il premio “Cipolla Dorata”, un’opera d’arte ideata e donata dall’artista banarese Giuseppe Carta, sarà consegnata dal maestro in persona, noto in tutto il mondo per essere il caposcuola dei “grandi frutti della Terra” e riconosciuto a livello internazionale con importanti esposizioni e collaborazioni tra le quali è opportuno ricordare quelle con Bocelli, Swarovski, Bormioli, Farinetti e Antinori. Nominato Ambasciatore della Creatività dal “Comune di Pietrasanta città emblematica per la scultura a livello internazionale”, Carta fonda tutto il suo filone creativo in omaggio alla Natura e, come nel caso della scultura simbolo della manifestazione banarese, ne interpreta i frutti dai colori intensi carichi di vita e di rinascita, in una forma estremamente curata e dettagliata che non ricerca tanto la perfezione quanto l’esaltazione di una dimensione di vita quotidiana fatta di semplici emozioni.
La serata proseguirà con altre premiazioni da assegnare a chi abbia saputo valorizzare con il proprio impegno la cipolla di Banari, e al produttore che abbia coltivato il bulbo più grande. Subito dopo ci sarà l’inaugurazione ufficiale degli stand enogastronomici alla presenza delle autorità e di tutte le associazioni, con l’esibizione del coro “Su Cuncordu Banaresu”. Il menù sarà un tripudio di specialità proposte dalle proloco di Banari, Usini, Uri, Thiesi, Porto Torres e Villanova Monteleone, oltre al comitato di San Lorenzo Martire. Dalle 21 la musica dal vivo dei Gonzales allieterà la serata che dalle 23 proseguirà fino a tarda notte con il Dj set di Martina Cannas.
Le attività in Piazza Umberto prenderanno il via già in mattinata, con la presentazione alle 11 del libro “Grazia Deledda e il cibo” in compagnia dell’autore Giovanni Fancello. Alle 12.30 in Piazza della Palma (fronte Largo Gramsci) sarà il momento del Laboratorio del gusto DOC realizzato in collaborazione con Slow Food e lo chef Mauro Solinas.
Sarà presente uno stand Coldiretti e, alle 18.30 uno spazio sarà dedicato alle “Erbe in Sardegna”.
L’evento sarà impreziosito da numerosi allestimenti artistici che coinvolgeranno gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Sassari, il fotografo e architetto Mario Villa, il pittore Luigi Carta e Giovanna Licheri, che presenterà il nuovo spazio d’arte “Carta Creations & Design dedicato all’opera di Giuseppe Carta.
Le attività proseguono domenica 21 luglio alle 8.30 alla scoperta dei percorsi naturali in sella alla mountain bike, accompagnati dall’associazione “Trumabikers” e, in contemporanea a piedi, lungo i sentieri incantevoli che circondano il paese sotto la guida di Beniamino Carta. Alle 11.30 per i più piccoli arriva il Baby Master Chef, il laboratorio di cucina per bambini e alle 12.30, si terrà il pranzo in piazza. Per info e prenotazioni consultare il sito www.sagracipollabanari.it.
La manifestazione è organizzata dalla Proloco in collaborazione con il Comune di Banari e con il patrocinio della Regione Sardegna, e rientra nel circuito Salude&Trigu della Camera di commercio di Sassari.
Porto Torres, le note di Scarlatti incantano la basilica di San Gavino
L’ensemble “Dolci Accenti” di Sassari e “Hof-Musici” di Praga regalano emozioni con il “Vespro della Beata Vergine” ricostruito per l’evento clou del festival “Note senza tempo…”
PORTO TORRES. Voci celestiali e musiche d’altri tempi si fondono in un palcoscenico d’eccezione come la basilica di San Gavino a Porto Torres, regalando emozioni attraverso lo “Scarlatti project – Vespro della Beata Vergine”, concerto barocco in prima assoluta in tempi moderni ed evento clou del sesto festival di musica antica “Note senza tempo…”.
L’ensemble “Dolci Accenti” di Sassari assieme al “Hof-Musici” di Praga diretto da Ondrej Macek ha condotto il pubblico in un viaggio affascinante tra gli inediti di Alessandro Scarlatti, tra le composizionirimaste nascoste per secoli e ora riproposte in Sardegna grazie a un attento lavoro di ricerca e ricostruzione.
«Ho trovato salmi nell’archivio della diocesi di Münster, in Vestfalia, e anche il magnificat in Germania – ha spiegato il maestro Macek, che proviene dalla Repubblica Ceca –. Le antifone le ho scovate nell’archivio della basilica di San Giovanni in Laterano a Roma, dove ho portato alla luce un manoscritto sconosciuto. Ho visto che anche lo stile di antifone e salmi e le loro singole tonalità coincidevano perfettamente, e questo mi ha spinto ulteriormente a ricostruire un vespro completo».
Oltre a Macek, che ha suonato l’organo e diretto l’esecuzione dei brani, si sono esibiti i soprani Kamila Zbořilová e Jana Kuželová, il contralto Veronika Mráčková, il tenore Tomáš Kočan e il basso Ivo Michl, accompagnati da Daniele Cernuto al violoncello, da Federica Are al violone, Calogero Sportato e Antonio Fresi alla tiorba e all’arciliuto. Strumenti non proprio comuni da ascoltare al giorno d’oggi, suonati peraltro con una rara maestria e padronanza tecnica. Quella tra il gruppo sardo e l’ensemble ceco è una collaborazione che va avanti da almeno due anni e mezzo, e nel 2025 proseguirà con un altro inedito in occasione dei trecento anni dalla morte di Scarlatti.
«Portare la musica barocca all’interno di questa basilica, che è una meraviglia architettonica, è una grande gioia sia per chi si esibisce sia per chi ascolta. Perché vivere un’esperienza del genere è proprio fare un salto nel tempo e il pubblico avverte questa bellezza e ritorna al prossimo concerto», ha affermato il musicista e presidente dell’associazione “Dolci accenti”, Calogero Sportato, che ha introdotto la serata assieme alla vicesindaca e assessora alle Politiche Sociali, Simona Fois: «Siamo orgogliosissimi di ospitare in uno dei monumenti più importanti della nostra città la prima esecuzione moderna di un componimento di Scarlatti. Ci è sembrato opportuno – ha specificato Fois – che quest’anno la basilica di San Gavino facesse parte di questo festival prestigioso e speriamo di vederci ancora l’anno prossimo».
Il lavoro è frutto di profonda passione per il mondo della musica barocca e di impegno incessante. «Questa operazione culturale porta il festival sicuramente al punto più alto della nostra programmazione – ha concluso il direttore artistico, Daniele Cernuto –. Siamo felici di essere cresciuti sul territorio e ci auguriamo che molti altri comuni possano avere la possibilità di richiedere una tappa. Siamo entusiasti inoltre di essere entrati nella rete REMA, che è un network internazionale di oltre duecentocinquanta festival in tutta Europa, che permettono di dare visibilità a una terra così straordinaria come la Sardegna e di portare fuori dai confini nazionali non soltanto il mare e le altre cose belle che ci sono in estate, ma anche la cultura della musica antica promossa negli edifici religiosi e nei monumentali più importanti».
Il festival “Note senza tempo” è organizzato dall’associazione “Dolci accenti” con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna e dei comuni di Sassari, Uri, Ploaghe, Porto Torres, Sennori e Bulzi. L’evento è inserito nel cartellone di “Salude & Trigu” della Camera di Commercio del Nord Sardegna. Il programma dettagliato è visionabile sul sito web www.notesenzatempo.it.
L’UNIVERSITA’ DI ARISTAN PRESENTA ANTONANGELO LIORI IN “LA COMMEDIA TRASLUCIDA”
Un grande ritorno in pubblico per un grande evento organizzato dall’Università di Aristan che giovedì 18 luglio alle ore 20,30 presso la sala conferenze del Seminario Arcivescovile in via Monsignor Cogoni 9 a Cagliari presenta Antonangelo Liori in “La Commedia Traslucida”, un viaggio inedito e privato nei misteri del sommo capolavoro di Dante. Una lezione che si articola su più livelli, con l’intervento del critico letterario, cinematografico e musicale Fabio Canessa e il contributo del filosofo Silvano Tagliagambe che chiuderà l’incontro con una pillola epistemologica.
La lezione fonde in un unico emozionante flusso narrativo, letture, musica, memorie personali e incursioni nell’arte figurativa, per regalare ai partecipanti un affresco multicodice posizionato su una timeline dinamica e avvincente.
Al centro dell’incontro la lettura di due canti della Divina Commedia: uno dell’Inferno – il Conte Ugolino – e l’altro del Paradiso (il canto XI) sulla biografia di San Francesco, secondo un personalissimo spartito dove Antonangelo Liori raccorda e restituisce al presente la narrazione di suo padre Albino che ogni notte leggeva ai figli un canto della Divina Commedia, in italiano, spiegandolo poi in lingua sarda. Nei versi di Dante si innesta quindi la potenza di un sapere radicato e antico che trascende qualsiasi scuola: “Mio padre Albino – racconta Liori – aveva la seconda elementare ma conosceva la Divina Commedia a memoria”. Matrici storiche e antropologiche si intrecciano, forgiando un universo in cui dalla più autentica e ancestrale saggezza dell’essere umano, sboccia una cultura spontanea che permea i valori del quotidiano di generazioni intuitive, sveglie e intelligenti.
Nella lezione poi, Inferno e Paradiso trovano la loro trasposizione nell’arte figurativa attraverso l’ accostamento dei versi a due famosi dipinti: “La calunnia” del Botticelli per quanto riguarda il canto dell’Inferno e la pala di Brera (la Madonna dell’uovo) in riferimento al canto del Paradiso. Un excursus trasversale che coglie scintille di similitudini e rimandi in un unico grande respiro che vibra tra le sorti buone e cattive dell’umanità, di ieri e di oggi. In conclusione, sarà la Venere del Botticelli con la sua “nascita” a delineare lo scenario del futuro, sotto i migliori auspici.
Dalle grandi opere pittoriche alla musica, Antonangelo Liori declina infine Dante con “La mia morte brami” di Carlo Gesualdo per il canto sull’Inferno e il “Concerto n. 4” di Baldassarre Galuppi per archi per quanto riguarda il Paradiso. La lezione si chiude con la settima frase di Ornitology di Charles Parker, un mascheramento bepop proprio su Carlo Gesualdo attraverso la mediazione di How High the Moon, un jazz standard composto da Morgan Lewis.
Dopo una lunga assenza, con “La Commedia Traslucida” Antonangelo Liori torna con indomabile gioia tra il pubblico, facendo splendere più che mai il suo genio. La sua enorme cultura, supportata da una memoria prodigiosa, da sempre gli consente di vivere un presente sincronico nel quale si muove con sconcertante disinvoltura tra i contemporanei e i grandi del passato. Un uomo dalla vita avventurosa, travolgente, tragica ma anche costellata di immensi riconoscimenti, che coi versi di Dante sussurra alle orecchie dell’uomo contemporaneo la fiducia nel compimento del giusto.
DG Resort 2024 by Dolce&Gabbana – Hotel Cala di Volpe, Costa Smeralda
DG RESORT 2024
HOTEL CALA DI VOLPE – COSTA SMERALDA L’Hotel Cala di Volpe, a Luxury Collection Hotel, è tra i luoghi scelti da Dolce&Gabbana per il suo take-over creativo DG Resort, progetto che porta lo stile inconfondibile del brand nei beach club più esclusivi. Per l’estate 2024, Dolce&Gabbana personalizzerà l’intera area della piscina dell’Hotel Cala di Volpe, una delle piscine di acqua salata più grandi in Europa. Gli ospiti potranno immergersi in un’atmosfera unica, dove lo stile distintivo di Dolce&Gabbana trasformerà ogni dettaglio: dai teli mare in morbido cotone, ai vasi dipinti a mano, alla tappezzeria dai vivaci disegni, l’intera esperienza a bordo piscina sarà reinterpretata dalla creatività del brand italiano. La Costa Smeralda rappresenta ancora una volta il contesto ideale per valorizzare le scelte del brand, che quest’estate porta all’Hotel Cala di Volpe i decori multicolore della fantasia Carretto Siciliano. Questa particolare stampa affonda le sue radici nel ricco patrimonio artistico e culturale italiano, riflettendo gli audaci contrasti cromatici tipici della tradizione locale: un tributo ai valori del Fatto a Mano e alle eccellenze artigianali. Oltre ad essersi affermata negli anni come una destinazione di primaria importanza per il turismo di lusso, l’Hotel Cala di Volpe incastonato lungo il tratto costiero della Gallura situato nella zona nord- orientale della splendida Sardegna, è diventato parte integrante del tessuto sociale e del paesaggio che lo accoglie. Una liaison sempre più consolidata quella con Dolce&Gabbana, alimentata da una condivisione di valori e dalla medesima cura nella qualità offerta al proprio pubblico. DOLCE&GABBANA Nato nel 1984, Dolce&Gabbana è leader internazionale nel settore della moda e del lusso. I fondatori, Domenico Dolce e Stefano Gabbana, sono da sempre la fonte creativa di tutte le attività del brand, nonché i primi registi delle strategie di sviluppo. Espressione di italianità, il Gruppo crea, produce e distribuisce abbigliamento, accessori, fragranze e cosmetici, orologi e gioielli, ed è presente nei segmenti delle collaborazioni Lifestyle, dell’arredamento e delle creazioni uniche di Alta Moda. HOTEL CALA DI VOLPE L’Hotel Cala di Volpe, a Luxury Collection Hotel è un albergo Costa Smeralda gestito da Marriott International e di proprietà di Smeralda Holding, società indirettamente controllata da Qatar Investment Authority (“QIA”), il fondo sovrano dello Stato del Qatar. Disegnato negli anni ’60 dall’architetto francese Jacques Couëlle ed ispirato ad un antico villaggio di pescatori, l’Hotel Cala di Volpe è stato recentemente reinterpretato dagli architetti Bruno Moinard e Claire Bétaille con un sapiente lavoro di restyling. Affacciato sulla omonima baia, l’Hotel Cala di Volpe racchiude in sé un’eleganza senza tempo, incastonato tra i profumi e gli odori della natura e del mare. Set ideale per eventi mozzafiato, il Cala di Volpe continua ad affermarsi come una leggenda a cinque stelle, riconosciuta a livello mondiale come Luxury Lifestyle Authority nel Mediterraneo. Giugno 2024
ITALIA POLO CHALLENGE–PORTO CERVO, DA MERCOLEDÌ 17 A SABATO 20LA QUARTA EDIZIONE IN COSTA SMERALDA
Torna l’appuntamento con il circuito di arena polo organizzato dalla Federazione Italiana Sport Equestri: quattro giorni di spettacolo ad Abbiadori. Previste due sfilate inaugurali a Porto Cervo e per le vie di Arzachena
ARZACHENA, 12 LUGLIO 2024 – Per il quarto anno consecutivo, Arzachena sarà la capitale del polo. Da mercoledì 17 a sabato 20 luglio, Porto Cervo e la Costa Smeralda ospiteranno la tappa sarda (la seconda stagionale) di Italia Polo Challenge, circuito di arena polo organizzato dalla Federazione Italiana Sport Equestri. Dopo quello di Roma, inserito nel programma dello CSIO di Piazza di Siena, ecco l’appuntamento diventato tra i più attesi del calendario di eventi sportivi dell’Isola, grazie anche al legame consolidato con la Regione Sardegna e con il Comune di Arzachena: Italia Polo Challenge può contare sulla partnership con Smeralda Holding, società italiana indirettamente controllata da Qatar Investment Authority (QIA), e proprietaria dal 2012 di proprietà immobiliari e terreni sul mare lungo la Costa Smeralda, tra cui gli Hotel Cala di Volpe, Romazzino, Pitrizza e Cervo.
Italia Polo Challenge-Sardegna 2024 verrà ufficialmente aperto dalle due sfilate dei giocatori a cavallo, entrambe in programma mercoledì 17: la prima alle 16.30 per le vie di Porto Cervo, con tappa finale nella prestigiosa piazzetta a due passi dal mare cristallino, poi il corteo si sposterà ad Arzachena, dove alle 19 si svolgerà una seconda parata conclusa dalla presentazione delle squadre e da un opening cocktail con degustazione di prodotti tipici locali. L’evento si disputerà anche per il 2024 al centro sportivo ‘Andrea Corda’ di Abbiadori, ancora una volta riconvertito da campo di calcio in campo da polo. Tra gli obiettivi di Italia Polo Challenge, infatti, c’è quello di portare la disciplina in location ‘tradizionali’: una formula vincente, che ha attirato migliaia di appassionati e semplici curiosi sulle tribune, allestite con un villaggio ospitalità curato da Natuzzi e un’area food and beverage, per dare la possibilità a tutti gli spettatori di godersi lo spettacolo in un contesto di grande eleganza e mondanità. “Grazie alla Federazione italiana Sport Equestri, Arzachena è parte del prestigioso circuito di arena Polo da ormai 4 anni – dichiara Roberto Ragnedda, sindaco del Comune di Arzachena –. Dalla sfilata inaugurale con cavalli e giocatori nel centro storico, al torneo da seguire a bordo campo ad Abbiadori, agli appuntamenti collaterali dedicati ai giovanissimi, questa manifestazione rappresenta un momento coinvolgente e imperdibile che catalizza l’attenzione di appassionati e semplici curiosi. Sport e glamour si fondono nell’Italia Polo Challenge Porto Cervo, un evento su cui il Comune continua a investire per conquistare nuovi target di visitatori e ampliare il suo ventaglio di attrazioni”. “La Costa Smeralda e il Polo sono ormai un connubio vincente – le parole di Marco Di Paola, presidente della FISE –. Per il quarto anno consecutivo Italia Polo Challenge farà tappa in Sardegna, divenendo una sede naturale del torneo. Dopo un’edizione entrata negli annali a Piazza di Siena, il circuito vedrà impegnati in campo diverse squadre per un torneo che, sono certo, regalerà momenti di sport e spettacolo allo stato puro. A questo si aggiunge la Coppa Italia Polo Pony con le giovanissime promesse pronte a diventare i futuri Campioni di questo splendido e appassionante sport. Alle Istituzioni locali, agli sponsor e a tutti coloro che, a vario titolo, hanno contribuito all’organizzazione della tappa sarda di Italia Polo Challenge, voglio rivolgere un ringraziamento a nome degli sport equestri italiani”. “Siamo lieti di annunciare la nostra partecipazione come sponsor dell’Italia Polo Challenge Porto Cervo 2024 – dichiara Mario Ferraro, CEO di Smeralda Holding – e sostenere un evento che celebra non solo la competizione sportiva, ma anche la bellezza e la natura della nostra destinazione. Eleganza, tradizione e passione sono alcuni tra i valori della disciplina del polo e che, credo, ci accomunano. L’evento si inserisce nel ricco calendario di appuntamenti sportivi della stagione estiva, contribuendo a rendere la Costa Smeralda una meta di riferimento anche per gli amanti dello sport e delle attività all’aria aperta”. IL TORNEO Saranno quattro le squadre in campo ad Abbiadori. Petra Bianca (Francesco Scardaccione, Felipe Kelly ed Eduardo Blousson), U.S. Polo Assn. (Fabricio Facello, Therence Cusmano e Angel Valdez), Santacroce (Alexander Aggravi, Gustavo Penna e Patricio Rattagan) e Costa Smeralda (Stefano Giansanti, Sasha Hauptmann, Boris Bignoli). Il calendario prevede due partite al giorno da giovedì 18 a sabato 20 con inizio alle 20.30 e alle 21.30 (si parte con Santacroce-Costa Smeralda e U.S. Polo Assn.-Petra Bianca) e accesso libero alle tribune del centro sportivo. COPPA ITALIA POLO PONY Ad Abbiadori, nei giorni di Italia Polo Challenge, si disputerà anche la seconda tappa della Coppa Italia di Polo Pony, organizzata dal Dipartimento Polo della FISE – in Sardegna saranno presenti il responsabile Alessandro Giachetti, il consigliere federale delegata per il polo Maria Grazia Cecchini e il tecnico federale Franco Piazza – e dedicata alla NextGen del polo italiano, con sei squadre al via, provenienti da quattro regioni (Sardegna, Lazio, Lombardia ed Emilia-Romagna): un’occasione per ammirare dal vivo i talenti del futuro in un contesto di promozione turistica di un territorio dove centinaia di migliaia di visitatori ogni anno possono godere di 88 chilometri di costa, 50 spiagge, sette imponenti siti archeologici e di una tradizione enogastronomica che rende la Sardegna un territorio unico conosciuto in tutto il mondo. POLO CLINIC Tra le novità del 2024, la possibilità per tutti di montare a cavallo e avvicinarsi al polo: venerdì 19 e sabato 20 luglio dalle 10.30 alle 11, al campo sportivo di Abbiadori, Patricio Rattagan – ideatore di Italia Polo Challenge e uno dei giocatori protagonisti del torneo – darà il ‘battesimo della stecca’ a chi vorrà provare per la prima volta a colpire la palla in sella a un cavallo.
Siliqua, Vanessa Roghi presenta il libro su Gianni Rodari
Il 12 luglio la storica e scrittrice sarà ospite delle anteprime della X edizione del Festival Lussu in un dialogo aperto con la giornalista Lorella Costa
SILIQUA. La scrittrice Vanessa Roghi è la nuova protagonista delle Anteprime della X edizione del Festival Premio Emilio Lussu con “Un libro d’oro e d’argento. Intorno alla Grammatica della fantasia di Gianni Rodari”, che presenterà venerdì 12 luglio alle 19 in piazza Martiri a Siliqua.
L’autrice illustrerà la sua ultima fatica letteraria, edita da Sellerio nel 2024, dialogando con la giornalista e operatrice culturale Lorella Costa. Nel volume c’è tutta la storia intellettuale (e sentimentale) di un libro rivoluzionario e del suo autore, Gianni Rodari, ponendo una particolare attenzione alla didattica dell’inventiva che ne è scaturita: l’idea di una Grammatica della fantasia, che venne al poeta di Omegna dopo aver letto una pagina del Novalis.
Il festival è organizzato dall’associazione culturale L’Alambicco con il sostegno della Regione Sardegna e del comune di Cagliari e, per questo appuntamento, in collaborazione con la libreria La Giraffa e con i Centri Studi Cisesg di Seravezza e Cisle di Torino.
Maestro di scuola, scrittore, poeta, utopista e creatore di una pedagogia poetica «per il mondo urbano e non per un’arcadia rurale che non esiste», Rodari viene ritratto nei capitoli sullo sfondo delle profonde trasformazioni della società del dopoguerra e, soprattutto, nell’ottica delle grandi energie e speranze sprigionate dall’attivismo nella pedagogia internazionale. È necessario scoprire una disciplina «Fantastica» – sostiene l’autrice – così come esiste una logica. Una disciplina che studi «l’arte di inventare storie», «il modo in cui le storie vengono al mondo», non per essereuna scienza astratta ma con il fine principale di considerare il bambino e la bambina come persone attuali, presenti, né adulti futuri né generica infanzia.Vanessa Roghi, che è storica e autrice di programmi culturali per la Rai, ha scovato anche il Rodari più divagante tra gli esercizi di allegria, le parole e il loro doppio, Pinocchio contrapposto, quanto a realismo, ai Garrone e ai Muratorino di De Amicis, e poi le fiabe «archivio storico dei popoli», gli insiemi e la poesia, i fumetti. È la visione di un geniale, digressivo e trasgressivo fantasista che non è detto che non sia il Rodari più incantevole.
Silvio Carta crea il blend “Kusidura”: il primo vino rosso a base vernaccia
Nuove prospettive per il vitigno che ha fatto la storia del comparto nell’Oristanese
Il progetto nasce per volontà dell’azienda di Baratili in collaborazione con l’Ateneo cagliaritano, l’impresa agricola Mario Perra e la LM Consulting di Sassari
CAGLIARI – 09.08-2024. La vernaccia vince ma non vende. Senza un’azione mirata questo vitigno autoctono che ha fatto la storia del comparto vinicolo oristanese rischia di scomparire. Con l’intento di garantire nuove prospettive alla coltivazione di questa varietà pregiata e unica nel 2021 ha preso il via Prinveor, un progetto di ricerca ambizioso e innovativo che ha permesso di creare il blend “Kusidura”, il primo capace di “cucire” i più importanti rossi dell’isola assieme alla vernaccia, che è un bianco ossidativo, offrendole un valore aggiunto e una spinta per sopravvivere alle nuove esigenze di mercato.
L’iniziativa nasce per volontà dell’azienda Silvio Carta di Baratili San Pietro (capofila) in collaborazione con l’Università degli studi di Cagliari, l’impresa agricola Mario Perra e la LM Consulting di Sassari, che stamani hanno presentato i dettagli del progetto (finanziato con i fondi Psr 2014-2020 – sottomisura 16.2) in conferenza stampa alla Cittadella universitaria di Monserrato.
Un momento della conferenza stampa alla Cittadella Universitaria di Monserrato
IL PRODOTTO. “Kusidura” è un blend a base di una vernaccia giovane e di un’altra raffinatissima e strutturata con vent’anni di invecchiamento in botti di castagno, tagliate con rossi sardi altrettanto importanti, cannonau, carignano e cagnulari, al fine di percepire con equilibrio quel sentore caratteristico di mandorla amara che ne rende sublime il gusto al palato. Insomma, un mix che può sembrare avveniristico ma che nella sua complessità risulta ben bilanciato e armonico e, a giudicare dai primi test, sta dando ottimi risultati in termini di apprezzamento.
Un ruolo fondamentale nello sviluppo del prodotto lo ha avuto il Dipartimento di Scienze della Vita e dell’ambiente l’Università di Cagliari. Come ha spiegato Alberto Angioni, docente di Chimica degli alimenti e responsabile del progetto di ricerca, «sono state investigate le caratteristiche chimiche, microbiologiche e organolettiche delle uve e dei vini vernaccia per ottenere il miglior blend con i rossi che portassero a un prodotto unico di elevata qualità. Gli studi hanno permesso di evidenziare le caratteristiche di salubrità e le aromaticità peculiari e uniche del vino “Kusidura”».
LA VERNACCIA. Già Gran medaglia d’oro in Canada (unico vino Italiano), Medaglia d’oro in Germania, Inghilterra e Giappone, e primo vino della Sardegna a fregiarsi della Denominazione di Origine Controllata nel 1971, quest’anno la Vernaccia di Oristano Doc Riserva 2004 Silvio Carta ha vinto il premio come miglior bianco @5starwines con il punteggio di 96/100 al Vinitaly. Ma sono lontani i tempi in cui i bar in Sardegna richiedevano dai trecento ai cinquecento litri in media a settimana. «I nuovi mercati prediligono vini freschi e leggeri – ha precisato il docente di Microbiologia Agraria, Severino Zara –. L’invecchiamento in un legno neutro come il castagno provoca un’importante evaporazione, aumentandone la gradazione fino a 19° e mezzo e a questa si aggiunge l’ossidazione biologica. Ciò che in altri tempi sarebbe stato un pregio ulteriore, oggi ai fini del consumo può essere un ulteriore ostacolo. Oltretutto la vernaccia è tanto resistente come prodotto finito quanto delicato come vitigno». Tutto questo spinge i produttori a optare per la coltivazione di varietà più resistenti e remunerative. Numeri alla mano, dai 1500 ettari lavorati tra gli anni Sessanta e Ottanta del Novecento si è passati ai 435 del 2002 e, nel 2021 gli ettari totali dichiarati tra produzioni Doc e Igt sono stati solo 67 (fonte Laore), seguendo un passo che, senza interventi di alcun genere, potrebbe portare in pochi anni la coltivazione della vernaccia a essere solo un ricordo.
Elio Carta
NUOVA COLLOCAZIONE. «Il nostro tentativo è quello di offrirle una nuova collocazione, proponendo il nostro blend come vino da tavola per il segmento Premium», ha affermato Elio Carta, CEO dell’azienda di Baratili e figlio del fondatore. La ditta, che oggi produce oltre ottanta etichette (tra vini, liquori e distillati), non vuole rinunciare a tutelare il prodotto che l’ha vista decollare nel 1951 e che nell’Oristanese ha fatto la storia dell’intero comparto. «Non possiamo abbandonare la nostra storia – ha proseguito Elio Carta – dobbiamo salvare questo vitigno che magari fra venti o trent’anni, se non prima, potrebbe tornare a vendere in modo sorprendente».
TEST DI MERCATO. “Kusidura” è stato sottoposto a un’indagine di mercato a cura della LM Consulting che, come ha illustrato il CEO Antonio Lorenzoni, ha coinvolto esperti e consumatori attraverso focus group per degustazione e confronto con prestigiosi vini internazionali, nazionali e regionali di fascia super premium. Nonostante l’ardua comparazione, il riscontro è stato decisamente positivo. Anche l’indagine svolta al Vinitaly ha mostrato ottimi risultati di gradimento sensoriale. «”Kusidura” ha le carte in regola per trovare una giusta collocazione nel segmento di mercato Premium Price – ha evidenziato Lorenzoni –. La cosa ci fa ben sperare perché, nonostante la crisi dei vini rossi tradizionali, i prodotti premium e luxury continuano a crescere, ma occorre investire in comunicazione e in storytelling, perché raccontare il territorio, la sua storia, la sua cultura attraverso il vino è un modo potente per creare valore e differenziarsi».
Nella relazione illustrata dagli export manager della Silvio Carta, Alberto Mason e Nino Mason, la Germania è stato il primo paese estero sottoposto a indagine di mercato su un pubblico internazionale, con esiti che fanno ben sperare. Nelle prossime settimane si farà un piccolo tour europeo che interesserà diverse nazioni, e sarà fondamentale per sondare i mercati ricevendo feedback da operatori del settore e consumatori di cultura, gusti e abitudini differenti. «Internazionalizzare i vini sardi vuol dire non solo divulgare i prodotti, le vicende e la filosofia di un’azienda – ha concluso Elio Carta – ma anche tutto ciò che è Sardegna con la sua cultura e la sua storia millenaria».
Banari in festa per due giorni con la “Sagra della Cipolla dorata”
Il 20 e 21 luglio ritorna l’attesa manifestazione tra laboratori del gusto, stand enogastronomici ed eventi artistici e culturali
Il premio speciale va a Gianfranco Zola per aver promosso la Sardegna nel mondo
BANARI – 08.07.2024. Due giornate per consacrare, attraverso un bulbo dorato dalle mille proprietà, un evento dedicato alla gastronomia, all’arte, alla musica e all’ambiente con la voglia di promuovere le eccellenze del territorio facendo cultura. Il 20 e 21 luglio ritorna a Banari la “Sagra della cipolla dorata”, un appuntamento imperdibile per gli appassionati di finezze culinarie, desiderosi di sperimentare le possibilità di utilizzo di questo prodotto immancabile in cucina, il cui sapore dolce e amabile lo rende adatto a innumerevoli utilizzi.
L’iniziativa è organizzata dalla Proloco in collaborazione con il Comune di Banari e con il Patrocinio della Regione Sardegna, e rientra nel circuito Salude&Trigu della Camera di commercio di Sassari. Il programma è stato presentato stamani nella sede dell’ente camerale da Danilo Spano dell’ufficio progetti strategici, dalla presidente della Proloco, Luciana Sassu e dal sindaco Francesco Basciu, che hanno annunciato l’assegnazione del Premio Cipolla Dorata 2024 a Gianfranco Zola.
La manifestazione sarà impreziosita da numerosi allestimenti artistici. Oltre venti studenti dell’Accademia di Belle Arti di Sassari renderanno omaggio alla Cipolla attraverso opere tematiche e installazioni suggestive. Il fotografo e architetto Mario Villa presenterà i suoi scatti nella mostra “Feminas B&W” che vede protagoniste le donne sarde in una personale visione in bianco e nero. Il pittore Luigi Carta esporrà i suoi oli all’interno della mostra “Al Chiaro di Luna”. Giovanna Licheri presenterà il nuovo spazio d’arte “Carta Creations & Design dedicato all’opera di Giuseppe Carta, in cui le creazioni dell’artista si uniscono all’ambiente e alla natura circostante.
IL PROGRAMMA. La sagra prende il via sabato alle 11 del mattino in Piazza Umberto con la presentazione del libro “Grazia Deledda e il cibo”, occasione per allestire un simposio in compagnia dell’autore Giovanni Fancello che, assieme alla giornalista Sara Chessa, tratterà il tema della cipolla come alimento quotidiano.
Alle 12.30 in Piazza della Palma (fronte Largo Gramsci) sarà il momento del Laboratorio del gusto DOC realizzato in collaborazione con Slow Food. Le proposte culinarie dello chef Mauro Solinas diventeranno opportunità per degustare e conoscere le tecniche e il contesto culturale in cui nasce la cipolla dorata, esaltando in maniera sublime i sapori più caratteristici e abbinandola ai vini Doc del territorio e ad altri prodotti tipici quali la fresa di Ittiri, il pecorino di Osilo e il vermentino Doc e moscato-passito delle Vigne Deriu di Codrongianos. Il laboratorio è riservato a un massimo di trenta persone e si consiglia di prenotare per tempo sul sito web. Per il grande Pranzo in piazza sarà predisposto uno stand gastronomico dove acquistare panini con salsiccia, cipolle arrosto e bibite fresche.
Nel pomeriggio alle 18 la Coldiretti regionale predisporrà una Tavola rotonda rivolta alla promozione, presentazione e vendita dei prodotti del territorio. Alle 18.30 uno spazio sarà dedicato alle “Erbe in Sardegna” per un’esperienza sensoriale alla scoperta del mondo delle erbe sacre e delle piante più particolari dell’isola.
Alle 19 sarà quindi il momento della cerimonia di consegna del Premio Cipolla Dorata di Banari 2024 a Gianfranco Zola, per aver fatto onore all’immagine della Sardegna nel mondo. Il prestigioso riconoscimento è un’opera realizzata dell’artista Giuseppe Carta. Altre premiazioni saranno assegnate a chi con il proprio contributo abbia saputo valorizzare la Cipolla di Banari, e al produttore che abbia coltivato il bulbo più grande. Subito dopo si terrà l’inaugurazione ufficiale degli stand enogastronomici alla presenza delle autorità e di tutte le associazioni, e l’esibizione del coro “Su Cuncordu Banaresu”. Il menù sarà un tripudio di specialità proposte dalle proloco di Banari, Usini, Uri, Cheremule, Thiesi, Porto Torres e Villanova Monteleone, oltre al comitato di San Lorenzo Martire.
Dalle 21 musica dal vivo con i Gonzales e dalle 23 fino a tarda notte Dj set con Martina Cannas.
Domenica 21 luglio la prima mattinata sarà particolarmente apprezzata dagli amanti della natura: alle 8.30 si parte per un’esperienza unica in sella alla mountain bike, alla scoperta del territorio accompagnati dall’associazione “Trumabikers” e, in contemporanea, si farà un’escursione a piedi lungo i sentieri incantevoli che circondano il paese, sotto la guida di Beniamino Carta. Si consiglia un abbigliamento tecnico e una scorta d’acqua personale.
Alle 11.30 per i più piccoli arriva il Baby Master Chef, il laboratorio di cucina per bambini per imparare a fare la pizza con Lello giocando, impastando e assaggiando. Seguirà uno spazio di intrattenimento per i bimbi e pizza per tutti. La manifestazione si conclude alle 12.30 con il pranzo in piazza. Per partecipare al laboratorio del gusto e alle escursioni è possibile prenotare online sul sito www.sagracipollabanari.it.
Al Verdi di Sassari successo trionfale per “Lo Schiaccianoci”
Sharon Podesva: «Il sogno mia nonna Jaguše Vrankova è realtà»
A dieci anni dalla scomparsa, la Dansoul Studio ha celebrato tra gli applausi la donna che da Praga portò la danza classica a Sassari
Tra i protagonisti Angelo De Serra, il danzatore sardo che ha conquistato l’America
SASSARI. Con “Lo Schiaccianoci” al Teatro Verdi l’atmosfera del Natale ritorna per magia in una notte di luglio attraverso uno spettacolo che, dovendo rappresentare un caloroso tributo a un’icona della danza classica nel decennale dalla scomparsa, diventa soprattutto un omaggio all’amore e alla passione per questa forma d’arte che Jaguse Vrankova ha lasciato in eredità alla città di Sassari. Un amore fatto di studio, passione, tecnica, e in particolar modo di disciplina e determinazione, la stessa che spinge a dare tutto come vuole Tersicore, la dea greca della danza: umiltà e impegno totale.
Un imprinting preso in carico con convinzione da Sharon Podesva, nipote di Vrankova, che continua a perseguire il sogno della nonna, quello di creare a Sassari una scuola di formazione per talenti a livello mondiale.
Grazie alla DanSoul il sogno può dirsi realizzato. Per “Lo Schiaccianoci” il pubblico è rimasto letteralmente estasiato. L’intero teatro di via Politeama, fra galleria, balconi e platea gremita, ha suggellato tra gli applausi uno spettacolo di oltre due ore e mezzo in cui coreografie, luci, effetti, costumi e movenze si sono fuse alla perfezione con le musiche sublimi di Ciaikovski. Nessun dettaglio è stato lasciato al caso.
Grande protagonista dell’evento è stato Angelo de Serra, un artista sassarese che ha conquistato l’America dopo essere entrato a far parte della prestigiosa Complexions Contemporary Ballet di New York. Ora è ritornato a danzare per il pubblico della sua città, omaggiando la memoria di Jaguse Vrankova non solo nello “Schiaccianoci”, ma in una speciale performance a fine serata.
Nel saluto conclusivo Sharon ha dichiarato che il sogno di sua nonna «continua a vivere in tutti gli artisti a cui ha trasmesso questo prezioso lascito, che si propaga di generazione in generazione». In un misto di gioia e commozione, la coreografa applauditissima ha menzionato gli altri suoi studenti che ora si stanno facendo onore oltremare come Elena Idini, danzatrice nella produzione italiana di Anastasia, alla quale Broadway ha ceduto i diritti. Poi Emma Lizza e Laura Coni, ammesse ai corsi intensivi dell’English National Ballet School in Gran Bretagna e della Dutch National Ballet Academy in Olanda.
Quindi Flavia Pisuttu, altra promettente allieva che all’età di soli undici anni è stata selezionata per il secondo corso per ballerini professionisti della Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma, superando brillantemente l’audizione.
Tanti successi che già di per sé restituiscono orgoglio e soddisfazione a un’avventura iniziata negli anni Settanta, quando da prima ballerina del Teatro nazionale dell’Opera di Praga, Jaguse Vrankova aveva portato a Sassari le sue passioni, costituendo la prima e unica scuola di danza classica riconosciuta dal Ministero dell’istruzione.
«Quest’arte è capace di fornire scopo, di fare ardere la motivazione e di portare a esplorare se stessi – ha affermato Sharon dal palcoscenico –, ma regala anche situazioni meravigliose e di livello che, oltre alla bellezza e serietà dell’arte in sé, donano esperienze di vita e di confronto internazionale, aprendo mente e cuore».