Il presidente dell’Associazione degli industriali del centro nord Sardegna scrive alla responsabile per l’isola dell’Ente dell’Aviazione Civile, Daniela Candido. «Chiediamo che sia garantita la massima vigilanza, severità e rapidità nelle conseguenti decisioni a tutela dei viaggiatori e delle aziende ricettive»
Prosegue il comportamento di numerose compagnie aeree, nazionali ed estere, poco rispettose degli operatori del settore turistico. Sono tante le segnalazioni e le lamentele di aziende ricettive associate a Confindustria Centro Nord Sardegna che si vedono annullare prenotazioni a causa di cancellazioni senza motivo di voli diretti verso gli aeroporti isolani. Una situazione che sta mettendo in seria difficoltà chi con tanti sacrifici tenta di ripartire e salvare la stagione. Il presidente di Confindustria Centro Nord Sardegna Giuseppe Ruggiu ha così scritto alla direttrice di Enac Sardegna, Daniela Candido. Nella lettera si mette in evidenza il problema e si chiede che venga garantita la massima vigilanza, severità e rapidità nelle conseguenti decisioni a tutela dei viaggiatori e delle aziende ricettive danneggiate dai comportamenti delle compagnie aeree. Occorre evitare che queste ultime approfittino del momento per fare cassa a discapito dei turisti e degli operatori.
«Continuiamo a ricevere numerose segnalazioni e lamentele da parte di importanti operatori economici associati del settore turistico ricettivo, che lamentano continui annullamenti di prenotazioni a causa di ingiustificate cancellazioni di voli verso gli aeroporti sardi, da parte di numerose compagnie aeree, nazionali ed estere – scrive Giuseppe Ruggiu –. La già difficile congiuntura economica che sta costringendo le aziende, nei limiti del possibile, a no sforzo sovrumano per salvare la stagione, non può essere aggravata da comportamenti che, come abbiamo già avuto modo di evidenziare, non rispettano le regole e le disposizioni di normative comunitarie cogenti (reg. 261/04), mettendo in crisi ulteriore le strutture ricettive che vedono saltare qualsiasi possibilità di programmare le proprie politiche gestionali e assuntive».