Cagliari, a Gianni Amelio il Premio alla Carriera L’Alambicco
Director Gianni Amelio poses for portraits at the 70th edition of the Venice Film Festival held from Aug. 28 through Sept. 7, in Venice, Italy, Thursday, Sept. 5, 2013. (AP Photo/Domenico Stinellis)
CAGLIARI. Si avvicina il momento più atteso della retrospettiva “La tenerezza dello sguardo. Il Cinema di Gianni Amelio”, che l’associazione culturale “L’Alambicco” nelle ultime settimane ha voluto dedicare all’opera del grande regista calabrese. Un’intensa rassegna che, dopo aver presentato al pubblico un’accurata selezione di capolavori cinematografici e televisivi realizzati da Amelio, troverà il suo culmine in un doppio appuntamento il 28 e 29 dicembre che si concluderà con il conferimento del Premio alla Carriera.
Martedì 28, alle 17.30, nella sala Aresu di viale Regina Margherita 38, a Cagliari, saranno proiettati i film La tenerezza (2017) e Hammamet (2020), con l’introduzione di Anton Giulio Mancino dell’università di Macerata.
Mercoledì 29 dicembre, a partire dalle 19, nella Sala Castello dell’Hotel Regina Margherita (viale Regina Margherita 42), la serata prenderà il via con il concerto omaggio, per piano solo, del maestro Romeo Scaccia, che eseguirà brani tratti dalle colonne sonore dei film più rappresentativi del cinema di Gianni Amelio, mentre sullo schermo seguiranno in successione alcuni spezzoni di immagini tratti dai suoi film più significativi. Subito dopo il direttore artistico Alessandro Macis consegnerà il Premio alla Carriera.
Nell’ultima edizione (pre-covid), a ricevere il prestigioso riconoscimento era stato un acclamatissimo Carlo Verdone, molto amato dal pubblico cagliaritano, che gli aveva riservato un bagno di folla nella Sala conferenze del THotel di Cagliari. Nel dorato palmarès del Premio alla Carriera targato L’Alambicco si sono succeduti nomi di altissimo spessore come Patrice Leconte, Liliana Cavani, Francesco Rosi, Mario Monicelli, Ettore Scola, Omero Antonutti, Pupi Avati, Carlos Saura, Roberto Faenza e Giuliano Montaldo.
L’iniziativa è organizzata da L’Alambicco con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna e in sinergia con l’associazione culturale “La macchina cinema”. L’ingresso per l’intera manifestazione è libero e gratuito previa presentazione del green pass.
Dalla Florida ad Alghero l’emozione del Gospel
ALGHERO. Il 22 dicembre alle 21 al Cinema Miramare di Alghero l’Associazione Culturale Music&Movie presenta “L’emozione del Gospel 2021”, un evento natalizio che farà emozionare grazie agli straordinari interpreti “Karla Jones & the Sound of Praise”.
In tournée con i suoi sette elementi tra cantanti e musicisti, la corale gospel arriva direttamente dalla Florida, per tenere ad Alghero l’unico concerto del 2021 in provincia di Sassari.
Sono artisti ricchi di talento, esperienza ed energia. KJ è nota per essere una trascinante leader di Praise & workshop (pastore di preghiera e di lode), capace di entusiasmare le platee di concerti ed eventi musicali americani attraverso un sound ricco di fede, soul and talent.
Il gruppo The Sound Of Praise le permette di esprimere al meglio il suo talento, e il suo sorriso contagioso e la sua presenza scenica convincono tutti a cantare con lei.
L’ensemble è in grado di confrontarsi con un repertorio gospel molto tradizionale ma anche di fare un tuffo nel repertorio “inspirational” della grande Black music americana. Per informazioni e prevendita (prevista anche il giorno del concerto) contattare il numero 3401846468 (Roberto Manca).
Da venerdì l’editoria sarda in mostra a Tempio Pausania con la prima giornata della rassegna “Qui c’è aria di Cultura”
Tempio Pausania. I temi caratterizzanti la terza edizione di “Qui c’è aria di cultura” saranno tutti presenti sin dal primo giorno della rassegna. Domani (10 dicembre) allo Spazio Faber, dopo i saluti del sindaco, Gianni Addis, dell’assessore comunale alla Cultura e all’Istruzione, Monica Liguori, e della presidente Aes, Simonetta Castia, avrà inizio, alle 17.15, la serie di incontri con gli autori inseriti nel cartellone della manifestazione che verranno coordinati da Salvatore Tola.
Toccherà a Isabella Mastino il compito di rompere il ghiaccio con il suo “Omaggio a Grazia Deledda”. Il suo è un ritorno sulle scene della kermesse organizzata a Tempio da Aes, reso ancor più gradito e interessante dalla coincidenza con gli eventi del 150° anniversario della nascita del Nobel nuorese, della cui opera Isabella Mastino è da anni studiosa prolifica e brillante divulgatrice.
Seguirà la presentazione del libro di Alberto Capitta, “Il cacciatore”, edito da Imago Multimedia. L’ultimo libro dello scrittore sassarese, che si fregia delle belle illustrazioni di Elda Broccardo, è incentrato sulla storia di un ragazzo che acquisisce dal padre la capacità di seguire orme, fiutare odori, riconoscere versi e sparare con grande precisione. Il teatro delle sue gesta è la Sardegna, con i suoi campi e i suoi altipiani esposti al vento del mistero. La loro vita è una caccia senza sosta, e lo sarà sino a quando, facendo ritorno da una delle loro battute, non sentiranno il canto di un muflone levarsi verso il cielo.
Nel giorno delle ricorrenze importanti non poteva mancare ovviamente Dante. A parlarne sarà Gian Nicola Cabizza con “Lo zodiaco nella Divina Commedia” (Mediando). Il Dante “stellare” viene raccontato in un libro bilingue che si avvale della traduzione in sardo di Giovanni Muroni. Il volume sui molteplici riferimenti astrali presenti nel capolavoro dantesco. Così numerosi che Cabizza ha dovuto selezionare quelli pertinenti l’astronomia sferica, seguendo una pista narrativa che ha consentito a Dante di coniugare poesia e astronomia in un libro senza tempo.
Sassari, sabato all’Auditorium provinciale la sesta edizione di “Un bullo da Palcoscenico”
SASSARI. Canto, musica, danza e teatro: arte e spettacolo ma soprattutto tanto divertimento saranno ancora una volta gli ingredienti della sesta edizione di “Un bullo da palcoscenico”, che sabato 4 dicembre, alle 20.30 accoglierà all’Auditorium provinciale di via Montegrappa le performance di circa quaranta ragazze e ragazzi in arrivo da tutta la Sardegna.
Ventisei esibizioni in totale sotto la conduzione del direttore artistico Roberto Manca, che con leggerezza e ironia darà spazio alle doti artistiche di studentesse e studenti delle scuole di primo e secondo grado, portandoli all’attenzione di un tema delicato e di forte attualità.
Il messaggio rivolto alle giovani generazioni è quello di veicolare le proprie energie in maniera positiva, rifuggendo da ogni forma di bullismo per affrontare con vero coraggio un palcoscenico che rappresenta la metafora della vita.
Tutto questo di fronte a un pubblico che nella serata finale ha raggiunto anche il numero di 1400 spettatori, limitati stavolta a un massimo di duecento unità per via delle precauzioni legate alla pandemia. L’iniziativa è organizzata dall’associazione Music&Movie con il patrocinio della Regione Sardegna, del Consiglio regionale della Sardegna, della Fondazione di Sardegna ed Endas Sardegna.
Sotto le luci della ribalta si esibiranno Manuel Sechi, Andrea Idini, Sofia Zironi, Graziano Picoi & Chanel Corda, Nicole Leggieri, Michele Sergi, Simone Mocci, Francesca Puggioni, Lucia Manca, Francesca Casula, Matilde Manzoni, Michela Serra, Alice Sanna, Simone Solari, Giulia Baldinu, Francesca Piga, Nicola Dessole, Luca Rocca, Mattia Cherchi, Dina Mannazzu, Raffaele Balzanti, Morris Iovine, Daniele Tramaglino, Angelica Mosino e le due band Key For Brain e Radiocination. Provengono da Alghero, Porto Torres, Tissi, Osilo, Olbia, Budoni, Telti, Buddusò, Quartu, Barumini, Terralba, Sassari e Cagliari.
Come ogni talent che si rispetti non può mancare una giuria di provata competenza nei diversi settori artistici, formata in questo caso da Sharon Podesva, Simona Cillo, Lory Warner, Rita Casiddu, Ilenia Romano, Laura Monachella, Peppino Anfossi e Laura Calvia. Presenti anche le cinque storiche opinioniste del progetto, Pina Ballore, Maria Paola Curreli, Silvia Pilia, Anna Laura Tocco e Veronica Dessì.
A portare il loro messaggio di sensibilizzazione da Torino ci saranno Maria Catrambone Raso e Aldo Ruffino di Rivoli, genitori di Michele Ruffino, la cui storia è emblematica delle tragiche conseguenze che può causare questo grave fenomeno in età adolescenziale. Interverranno inoltre il consigliere regionale Antonio Piu e due delegati della Polizia Postale di Sassari, che quotidianamente impegnati nel prevenire e combattere atti di bullismo e cyber-bullsmo.
L’evento è aperto a tutte/i. Per info e prenotazioni contattare il 3401846468.
“Dive e divismo italiano”, a Cagliari ritorna la magia del Cinema muto
Eleonora Duse
CAGLIARI. Le attrici cinematografiche più famose degli anni Dieci ispiravano la moda, esercitavano la loro influenza sui comportamenti giovanili, spadroneggiavano sui sete arrivavano a estendere il loro dominio perfino sulla regia. A loro è dedicata la V edizione della rassegna cinematografica “Storie di volti e di silenzi. La magia del cinema muto”, che in questa sublime declinazione al femminile, dal titolo “Dive e divismo italiano” prenderà il via domenica 14 novembre negli spazi del Centro culturale Hermaea di Cagliari-Pirri, per offrire otto serate di grande fascino, attraverso la proiezione di quattrodici film suddivisi in cinque sezioni, impreziosite dalle introduzioni di operatori culturali, docenti ed esperti di cinema quali Alessandro Macis, Elisabetta Randaccio, Maria Paola Fanni, Antioco Floris, Eleonora Migliorini, Gigi Cabras, Patrizia Masala e Roberto Randaccio.
Il progetto è ideato e organizzato dall’associazione culturale “La macchina cinema” sotto la direzione artistica di Patrizia Masala, in collaborazione con le associazioni “L’Alambicco” ed “Hermaea” e il contributo della Regione Sardegna. A conclusione della rassegna cinematografica, nella giornata conclusiva (il 12 dicembre) è in programma nella Sala Castello dell’hotel Regina Margherita a Cagliari una tavola rotonda, al fine di indagare questo affascinante mondo del divismo al femminile, seguita dalla sonorizzazione di un lungometraggio dal vivo.
Nomi come quello di Francesca Bertini, Lyda Borelli, Pina Meninchelli, Diana Karenne, Helena Makowska sono quelli maggiormente rappresentativi in un panorama assai vasto che comprendeva, fra le figure più note, almeno Lidia Quaranta, Eleonora Duse, Maria Jacobini e Italia Almirante Manzini, ma anche altre che, magari per poche interpretazioni di successo, s’impressero nella memoria del pubblico e ne conquistarono l’ammirazione, nonostante i giornali le ignorassero per presunta dubbia moralità, non essendo oltretutto ancora legittimata a livello culturale l’industria cinematografica,
Programma.
La rassegna inizia domenica 14 novembre alle 17.30, al centro Hermaea, con la proiezione del film “Il fuoco” di Giovanni Pastrone (1915), seguito dalla pellicola “La moglie di Claudio” di Gero Zambuto (1918).
Mercoledì 17 novembre, alle 20.15, sarà proposto il film “Il padrone delle ferriere” di Eugenio Perego (1919).
Venerdì 19 novembre, alle 20.15, è in programma “Ma l’amor mio non muore” di Mario Caserini (1913). Mercoledì 24 novembre, alle 20.15, sarà presentato “Rapsodia satanica” di Nino Oxilia (1917), seguito dalla proiezione di “Malombra” di Carmine Gallone (1917).
Venerdì 26 novembre, alle 20.15, sarà proiettato “Il fauno” di Febo Mari (1917), seguito da “Addio giovinezza” di Augusto Genina (1918). Mercoledì 1 dicembre, alle 20.15, a intrattenere il pubblico sarà la proiezione del film “Notte di tempesta” di Guglielmo Zorzi (1916).
Venerdì 3 dicembre, dalle 20.15 sono in programma ben tre pellicole: “L’illustre attrice Cicala Formica” di Lucio D’Ambra (1920), seguito dal film “Cenere” di Febo Mari (1916), e “Cainà. L’isola e il continente” diretto da Gennaro Righelli (1922). L’ultimo appuntamento con le proiezioni sarà l’8 dicembre, alle 20.15, con la presentazione di due pellicole dirette da Gustavo Serena: “La signora delle Camelie” e Assunta Spina (1915).
L’evento speciale conclusivo, coordinato da Alessandro Macis, si terrà domenica 12 dicembre a Cagliari, nella Sala Castello dell’Hotel Regina Margherita, a partire dalle 10.30, con la tavola rotonda moderata da Alessandro Faccioli dell’Università di Padova. Assieme a Faccioli, che presenterà una relazione dedicata a “La diva mutata. La parabola di Helena Makowska”, interverranno Luca Mazzei dell’Università di Roma, per parlare di “Lia Formia, la diva marionettina”; Elena Mosconi, dell’Università di Pavia con una relazione a tema “Stelle e stelline: le dive minori”; Monica Dall’Asta dell’Università di Bologna, con “Francesca Bertini, regista”; Cristina Jandelli dell’Università di Firenze per esporre la figura di “Pina Menichelli attrice tenebrosa”.
In serata, alle 19.30, il pubblico potrà assistere alla sonorizzazione dal vivo del lungometraggio “Sangue Bleu” di Nino Oxilia (1914), con le musiche originali composte e interpretate da Silvia Belfiore al pianoforte e Andrea Morelli al sassofono e flauti. L’introduzione al film sarà a cura di Alberto Farina, critico cinematografico e regista Rai Movie. L’ingresso a tutti gli appuntamenti è libero e gratuito con obbligo di green pass.
Partner: Museo del cinema di Torino, Cineteca di Bologna, Fondazione Cineteca Italiana, associazione culturale L’alambicco, Associazione culturale Hermaea, Centro Regionale FICC Sardegna, FICC Federazione Italiana dei Circoli del cinema, IFFS Federazione Internazionale dei Circoli del cinema, SNCCI Sindacato Nazionale dei Critici Cinematografici Italiani, Rivista CineCritica, Anac Associazione Nazionale Autori Cinematografici, CISESG, CISLE, BookCiak Magazine, Rivista FuoriAsse, LS Video Produzioni.
Sergio Staino a Cagliari: “Joyce Lussu era un inno alla libertà e Bobo nacque dopo una vacanza in Sardegna”
Un momento della premiazione
CAGLIARI. “Sento un rapporto d’amore con la Sardegna dal punto di vista paesaggistico, ma anche perché gli amici e compagni sardi alla fine degli anni Settanta mi hanno riportato sulle strade del riformismo, in un momento in cui la rivoluzione nata nel ‘68 rischiava di finire nel terrorismo, e in parte ci è finita. Nel 79 feci una vacanza nell’isola che mi rimise in pace con me stesso, e così nacque il personaggio di Bobo”.
Sergio Staino è un fiume in piena nella serata conclusiva del Festival Premio Emilio Lussu. Sfodera un’ironia travolgente che strappa applausi e sorrisi e non risparmia fendenti neanche per Renzi e D’Alema. Durante la consegna del Premio alla Carriera, il direttore artistico Alessandro Macis e la presidente del Comitato scientifico internazionale FPEL, Daniela Marcheschi, ne hanno delineato il segno rigoroso e ricco di inventiva, specificando che con l’invenzione di Bobo, si è riproposta la voce delle classi più deboli, facendo entrare per la prima volta, nella satira politica italiana, un uomo comune.
Il prestigioso riconoscimento è un busto di Emilio Lussu realizzato in ceramica dall’artista Giampaolo Mameli di San Sperate. Nelle motivazioni, al fumettista e vignettista toscano si riconosce il forte valore dell’impegno intellettuale, dell’arte, le immagini e le parole: “Perché la sua opera, nel rigore della forma, ha saputo dare voce ai più umili e ai loro bisogni, contribuendo a mantenere viva la coscienza civile del nostro Paese”.
Motivazioni nelle quali Staino si è profondamente riconosciuto e ha mostrato gratitudine. Di Lussu ha affermato di ammirare soprattutto le battaglie politiche, sempre attuali, e l’aver sempre mantenuto nella sinistra italiana una componente libertaria. Ma è alla compagna di Emilio che Staino rivolge un ricordo particolarmente affettuoso: “Joyce era un inno alla libertà. Mi piaceva da morire da un punto di vista fisico, era una bellezza totale. Ma era soprattutto una straordinaria rappresentante della componente libertaria della sinistra di quegli anni. Mi ha permesso di riscoprire l’elemento dell’anarchia, l’elemento dei diritti civili e dell’individuo che venivano sacrificati per un’idea di società in cui l’elemento collettivistico era predominante. Ora invece credo che non possa esserci l’uno senza l’altro”.
Ai giovani che si avvicinano al terreno della creazione e del racconto, Staino ha consigliato di imparare a guardare la realtà per poterla riprodurre nella sintesi del fumetto e, soprattutto, a capire le emozioni che si provano per riuscire a trasferirle sulla carta.
Si concludono così, 6 ottobre nella Sala Castello dell’Hotel Regina Margherita, sei intense giornate del festival dedicato a uno dei più grandi intellettuali sardi, una settima edizione che ha accolto a Cagliari incontri con gli autori, reading letterari, laboratori di scrittura e di promozione della lettura e collegamenti video in diretta con Violante Matos Saramago e la scrittrice Edith Bruck, vincitrice della sezione per la Narrativa Edita.
A introdurre la serata finale è stata la presentazione del libro dedicato a “Berlinguer. Un’Omine, una vida”, scritto in versi in lingua sarda da Tonino Cau e presentato assieme al giornalista Salvatore Taras con la partecipazione del gruppo a Tenores di Neoneli.
È stato inoltre presentato “Cent’anni fa arrivò Lawrence” di Giovanni Follesa e Rossana Copez, in compagnia di Paolo Lusci e “L’estate della mia rivoluzione” di Angelica Grivel Serra, che ha illustrato la sua pubblicazione dialogando con Manuela Ennas.
La manifestazione è organizzata dall’Associazione culturale L’Alambicco con il patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, il contributo della Regione Sardegna e del Comune di Cagliari, e il partenariato di un vasto parterre di enti, università e associazioni. Proprio nei giorni scorsi il festival ha ricevuto anche per quest’anno il patrocinio.
Cagliari, Premio Lussu a Edith Bruck e Menzione speciale giovani a Ilenia Zedda
Ilenia Zedda, Menzione speciale Premio giovani
CAGLIARI. “Quando ho saputo di aver vinto il Premio Lussu quasi non ci credevo, e ho ricordato ogni minuto vissuto a casa sua. Sono davvero molto felice, mi dispiace solo di non essere proprio lì con voi”. Bloccata a casa per motivi di salute, la scrittrice Edith Bruck in collegamento video con la Sala Castello dell’hotel Regina Margherita, ha salutato con parole commosse il pubblico della VII edizione del festival Premio Emilio Lussu, che sabato 2 ottobre, le è stato conferito dalla giuria internazionale presieduta da Guido Conti e composta da Miruna Bulumete, Manuela Ennas, Bruno Quaranta, Raniero Speelman. Un riconoscimento avvenuto all’unanimità per i contenuti del libro “Il pane perduto” edito da La nave di Teseo.
MOTIVAZIONI.
Nelle motivazioni della commissione, il romanzo rappresenta “una grande sintesi narrativa del mondo di questa scrittrice, che ha sputo raccontare, attraverso gli occhi di una tredicenne, la gioia dell’infanzia, l’orrore e il dolore della guerra nei campi di sterminio di Auschwitz, il ritorno a casa, e la ricostruzione di una intera esistenza, con un capitolo finale, quello della lettera a Dio, che impone al lettore infinite domande sul nostro essere qui, nel mondo, sul male e il silenzio di Dio. Edith Bruck ha testimoniato nella sua lunga carriera, e continua a testimoniare con questo romanzo, il valore della letteratura che non è solo romanzo, ma impegno etico e civile, memoria personale e collettiva di un periodo della nostra storia che non si deve dimenticare, soprattutto per le future generazioni. Il romanzo è perfettamente in linea con i valori etici dello scrittore Emilio Lussu e della sua letteratura”.
Il volume ha ricevuto numerosi giudizi positivi anche nei gruppi di lettura che lavorano in collaborazione con il premio, con le redazioni dei lettori della rivista FuoriAsse”e del Cisle di Torino e del Cisesg – Centro Studi Sirio Giannini di Seravezza, in provincia di Lucca.
Edith Bruck con Guido Conti
A ritirare la Menzione speciale Premio giovani per la Narrativa edita, visibilmente emozionata, è stata invece la scrittrice sassarese originaria di Pozzomaggiore, Ilenia Zedda, per il romanzo d’esordio “Nàccheras”, edito da DeA Planeta Libri, 2020. Un romanzo nato dall’incontro con Chiara Vigo, che come ha dichiarato l’autrice le “ha completamente sconvolto l’esistenza adolescenziale, parlando di amore universale e particolare. Il suo romanzo – è stato detto – pone domande sulle storie e i racconti di un certo modo di fare narrativa delle nuove generazioni di trentenni, più volta verso il passato che sul presente, e che rappresenta una costante al di là delle mode editoriali e del gusto dei lettori.
Primo classificato per la “Narrativa edita a fumetti” è stato il fumettista genovese Andrea Ferraris, per la graphic novel “Una zanzara nell’orecchio. Storia di Sarvarì” Einaudi 2021, che ha ricevuto il premio dalla giuria internazionale composta da presieduta da Àngel De La Calle e composta da Mario Greco,Sandro Dessì e Massimo Spiga, “per aver illustrato con tratto delicato, efficace e coinvolgente, una storia di paternità, senza scadere nel retorico, ma restituendola con una piena carica emozionale ed espressiva. Per l’originalità stilistica del disegno, godibile a più livelli di lettura, arricchita dalla capacità di aver saputo fondere tradizioni figurative e codici narrativi, Ferraris ha anche reso omaggio a grandi interpreti e personaggi del mondo del fumetto, da Miyazaki a Calvin & Hobbes di Bill Watterson”.
La serata, introdotta dal direttore artistico del festival, Alessandro Macis, ha preso il via con l’omaggio al grande Leonardo Sciascia per i cento anni dalla nascita, in un confronto tra Matteo Collura, Daniela Marcheschi e Mario Patané, che di questo straordinario protagonista della letteratura del Novecento, “socialista senza partito e cristiano senza chiesa”, hanno in particolare modo evidenziato l’attività di scrittura come azione morale.
PROGRAMMA DI DOMANI (lunedì 4 ottobre).
Nella Sala Castello dell’Hotel Regina Margherita, la giornata prende il via alle 10 con l’omaggio a Gianni Rodari, un incontro rivolto alle scuole. A illustrare l’opera e leggere alcuni brani di Rodari saranno Daniela Marcheschi, Roberto Randaccio, Guido Conti. Quindi Paolo Capodacqua si esibirà nel recital-omaggio a Gianni Rodari “La bella luna a dondolo”.
Alle 17 sarà presentato il libro “Le malizie delle donne” (Marietti 1820, 2021) di Luisa Marínho Antunes che si confronterà con Elisabetta Balduzzi e Daniela Marcheschi. A causa di gravi motivi familiari non potrà essere presente a Cagliari Violante Matos Saramago, figlia del grande autore portoghese José Saramago, che tuttavia, alle 17.45, interverrà in collegamento video in diretta con il pubblico sardo. Assieme a Daniela Marcheschi e Guido Conti, Violante converserà su Cecità, nota pubblicazione del padre edita da Einaudi. In chiusura sarà presentata la rivista letteraria e artistica FuoriAsse (Cooperativa Letteraria, 2021), con l’intervento della direttrice Caterina Arcangelo, in compagnia di Mario Greco, Daniela Marcheschi, Guido Conti, Luisa Marínho Antunes, Alessandro Macis, Elisabetta Randaccio e Patrizia Masala. L’ingresso è libero e gratuito ma occorre essere muniti di green pass.
La manifestazione èorganizzata dall’Associazione culturale L’Alambicco con il patrocinio della Camera dei Deputati, il contributo della Regione Sardegna e del Comune di Cagliari, e il partenariato di un vasto parterre di enti, università e associazioni.
Andrea Ferraris ritira il premio per il Fumetto
Giornalismo e letteratura: due mondi complementari
Bruno Gambarotta (al centro) con Bruno Quaranta e Guido Conti
CAGLIARI. Il giornalista informa, lo scrittore deforma. Il rapporto tra cronaca e letteratura è antichissimo ma resiste nel tempo. Sono due mondi diversi che spesso s’incontrano e in alcuni casi si confrontano, come è avvenuto ieri (1 ottobre) in apertura della settima edizione del Festival Premio Emilio Lussu, che nella serata presentata da Guido Conti e Bruno Quaranta ha posto sul piatto della bilancia i tanti aspetti di interazione e complementarietà attraverso le testimonianze di quattro prolifici autori come Valerio Varesi, Bruno Gambarotta, Francesco Abate e Giacomo Mameli.
E se apparentemente il giornalismo può sembrare la chiave più immediata per raccontare la realtà, capita talvolta che l’onere della prova ne limiti la sfera d’azione. Come ha affermato Valerio Varesi durante la presentazione di “Reo confesso. Un’indagine del commissario Soneri” (Mondadori, 2021), il giallo deve avere una capacità eversiva, rivoluzionaria, essere in grado di svelare qualcosa che è impossibile a giornalisti e magistrati. Attraverso lo strumento della metafora, il narratore può infatti portare il lettore a una conoscenza più approfondita di alcuni fatti di cronaca, aderendo a quel principio di cui parlava Pasolini: mentre il giornalista non può dimostrarla, il narratore può mostrarla.
Il romanzo può anche essere occasione per svelare un passato inedito e sorprendente, quale la riscoperta di una Cagliari del primo Novecento spogliata dagli stereotipi su una Sardegna arretrata, come hanno evidenziato le ricerche d’archivio di Francesco Abate nella stesura de “I delitti della salina” (Einaudi, 2020), mentre Giacomo Mameli con il suo “Hotel Nord America” ha aperto un focus sulla modernizzazione e sulla storia più recente dell’isola, mostrando curiosamente alcuni aspetti della saggezza popolare di una piccola società contadina, capace talvolta di misurarsi, a suo modo, con l’economia circolare Keynesiana.
Tra le altre tematiche affrontate c’è la crisi della critica letteraria. Durante la presentazione de “La confraternita dell’asino” (Manni, 2020), Bruno Gambarotta ha evidenziato alcuni aspetti fondamentali che vanno dalla crisi del giornalismo fino al gran numero di pubblicazioni e la fortissima competizione nella ricerca di visibilità. Infine l’omaggio al grande scrittore Georges Simenon, attraverso l’“Intervista impossibile”, ma certamente autentica, realizzata da Gambarotta a un Simenon interpretato da Alessandro Macis.
Già in mattinata il festival è entrato nel vivo con il reading poetico “I volti di Cristo”, in cui Gianni Mascia assieme a Mauro Dedoni, ha coinvolto diverse scolaresche in un incontro con la Scuola popolare di poesia di Is Mirrionis.
PROGRAMMA DI OGGI
Stasera (sabato 2 ottobre) a partire dalle 16.30 nella Sala Castello dell’Hotel Regina Margherita è in calendario l’omaggio a un altro grande scrittore, Leonardo Sciascia, in occasione del centenario della nascita, mentre alle 18.30 si terrà la cerimonia di premiazione dei vincitori del Premio Lussu 2021.
PROGRAMMA DI DOMANI
Domani (domenica 3 ottobre), sempre nella Sala Castello la giornata sarà dedicata alla figura di Emilio Lussu tra politica, storia e diritto, all’interno del IV Seminario Internazionale di Studi che, a partire dalle 9 del mattino, vedrà intervenire Gian Giacomo Ortu (coordinare del convegno), Giovanna Granata, Italo Birocchi, Federico Francioni, Luisa Maria Plaisant, Daniela Marcheschi, Luisa Marínho Antunes e Alberto Cabboi.
Nel pomeriggio, alle 17 sarà presentato il libro “Per rileggere Emilio Lussu” a cura di Daniela Marcheschi (Libreria Ticinum Editore, 2021). Il volume è stato realizzato grazie al contributo della Fondazione di Sardegna e contiene gli atti dei seminari internazionali di Studi su Emilio Lussu svolti a Cagliari nel 2018 e ad Armungia nel 2019. Interverranno Daniela Marcheschi, Gian Giacomo Ortu, Alberto Cabboi, Daniela Matronola, Guido Conti, Luisa Marínho Antunes, Alessandro Macis ed Elisabetta Balduzzi.
Subito dopo sarà presentato il libro “Il mio amico” (Manni, 2020) di Daniela Matronola che dialogherà con Caterina Arcangelo. Dalle 18.45 la serata prosegue con l’omaggio a Claudio Lolli “Dal Viaggio in Italia di Claudio Lolli a Ferite&feritoie” a cura di Paolo Capodacqua. Partecipano Marina Stefani, Federico Lolli, Tommaso Lolli, membri del Comitato promotore “Fondazione Claudio Lolli”, partner del Festival Lussu. L’ingresso è libero e gratuito, consentito ai partecipanti fino ad esaurimento posti solo se muniti di green pass.
Gianni Mascia incontra gli studenti
Rotunno in Costa Smeralda: “Stagione inaspettata”
Claudio Rotunno in una villa a Porto Cervo
PORTO CERVO. “Russi, americani, arabi, i super ricchi in Costa Smeralda quest’anno sono stati davvero tanti, per una stagione positiva e inaspettata rispetto alle previsioni di inizio estate nel settore turistico. Mai visti così tanti super yacht”. Ad dirlo è Claudio Rotunno, imprenditore ai massimi livelli nel settore degli allestimenti per i grandi eventi nell’isola, e in particolar modo nella costa nord-orientale, dove i suoi servizi sono richiestissimi nei locali al top frequentati dai vip del jet set internazionale.
Nelle parole del noto imprenditore sassarese, la crescita quest’anno è stata esponenziale anche se non ha raggiunto i livelli del turismo pre-covid. Un risultato che fa ben sperare per il futuro, benché qualcosa sia cambiato nel modo dei miliardari di vivere le vacanze. Il segreto sta nell’adattarsi alle nuove esigenze: “Quest’anno abbiamo lavorato non tanto nei locali, ma soprattutto sugli yacht e nelle ville private, allestite full service con ulteriore eleganza”, ha spiegato Rotunno, che è molto conosciuto nell’ambiente per essere anche l’allestitore dei grandi eventi al Billionaire.
Tra i maggiori clienti del 2021 ci sono stati esponenti dell’alta finanza, gioiellieri, imprenditori del settore petrolifero che “non hanno badato a spese in allestimenti floreali, setup di tavoli imperiali, mise en place Hermes e posateria modello oro. Per non parlare degli immancabili fuochi d’artificio del fine serata, richiestissimi negli allestimenti luxury”.
Sul fantastico litorale smeraldino non sono mancati personaggi da copertina, da Bill Gates a Del Vecchio, dagli esponenti della famiglia Al Thani del Qatar a Usmanov. Stando ai ben informati, i loro panfili seguono generalmente le tappe più gettonate del Mediterraneo come Monte Carlo, Ibiza, San Tropez, Capri, Miconos e quindi l’immancabile Costa Smeralda.
C’è tanto lusso nella vita dei super ricchi, ma oggi è vissuto con più discrezione. “Non amano ostentarlo, se non al di fuori di occhi indiscreti, magari all’interno delle loro mega imbarcazioni e nelle loro ville da sogno – ha affermato Rotunno –. Desiderano star bene e far star bene i loro innumerevoli ospiti con i quali festeggiano tutte le sere tra cene a base di aragoste e champagne, mentre durante il giorno si va a far shopping. Però stavolta il miliardario non va più in boutique, è la boutique ad andare dal ricco, in barca o in villa”.
E mentre ha appena concluso i lavori per gli allestimenti della Rolex Cup, la regata più importante della Costa Smeralda, la “Claudio Rotunno Events Designer” traccia il bilancio 2021 con grande soddisfazione, merito anche della base creata a Montecarlo, una scommessa che ha permesso di costruire pubbliche relazioni a livello internazionale, utili a promuovere la Sardegna e la sua forte attrattiva turistica. Un risultato che ha spinto l’imprenditore a portare la sede italiana a Porto Cervo in una prestigiosa location che guarda il Pevero.
Premio Lussu, i nomi delle cinquine finaliste per la Narrativa edita e la Narrativa edita a fumetti
CAGLIARI. Arrivano i nomi delle cinque opere finaliste delle due edizioni in concorso al Festival Premio Emilio Lussu – VII edizione. La Giuria internazionale per la Narrativa edita, presieduta da Guido Conti e composta da Bruno Quaranta, Miruna Bulumete, Raniero Speelman e Manuela Ennas, dopo la valutazione iniziale ha selezionato le prime dieci opere per arrivare alla cinquina di nomi che si contenderanno il primo premio: sono Antonio Moresco con Chisciotte (SEM Edizioni, 2020), Mariangela Mianiti con Organsa (Il Verri Edizioni, 2021), Ilenia Zedda con Nàccheras (Dea Planeta, 2020), Edith Bruck con Il pane perduto (La nave di Teseo, 2021), Ciro Auriemma con Il vento ci porterà (Piemme, 2021).
Anche la Giuria internazionale per la Narrativa edita a fumetti, presieduta da Angel De La Calle e composta da Mario Greco, Sandro Dessì, Massimo Spiga, dopo la valutazione iniziale ha selezionato le dieci opere dalle quali è stata scelta la cinquina finalista, composta da Bruna Martini con Patria. Crescere in tempo di guerra (Becco Giallo, 2020), Alessandro Ranghiasci e Francesco Barilli con Socrate (Becco Giallo, 2020), Andrea Ferraris con Una zanzara nell’orecchio. Storia di Sarvari (Einaudi, 2021), Gabi Beltrán e Bartolomé Seguí con La mia vita nel Barrio (Tunué, 2020), Sara Dellabella e Alessio Lo Manto con St. Louis. Il coraggio di un capitano (Round Robin Editrice, 2021).La cerimonia di premiazione si terrà il 2 ottobre a Cagliari, a partire dalle 16.30, nella Sala Castello dell’Hotel Regina Margherita, nell’ambito delle iniziative del festival che avranno luogo dal 1 al 6 ottobre.