Il mondo sul podio. Vietnam, Italia e Albania si aggiudicano Isreal 2022

Vietnam, Italia e Albania sul podio, per la menzione speciale ci si trasferisce invece in Russia. IsReal 2022 mostra ancora la sua anima meticcia e internazionale e una qualità della proposta a tutte le latitudini. Dopo una settimana intensa di proiezioni stasera i verdetti della giuria sul concorso internazionale: primo premio (3500 eu) per Children of the mist della regista vietnamita Hà Lệ Diễm, secondo classificato (2000 eu) Michele Sammarco con Sorta Nostra, terzo premio (1000 eu) per la slovena Marija Zidar che ha firmato Reconciliation. Menzione speciale della giuria per Evgenia Arbugaeva e Maxim Arbugaev che hanno firmato la regia di Haulout.


I vincitori. Sul gradino più alto del podio il coraggioso film di Hà Lệ Diễm che racconta la storia di Di un’adolescente che vive nelle montagne del Vietnam. Fa parte della comunità Hmong, una minoranza dove ancora sopravvive la pratica del “rapimento della sposa”: durante la festa del Capodanno lunare, le ragazze minorenni vengono sequestrate dagli aspiranti mariti per poi essere date in sposa contro la loro volontà. Di sogna di sfuggire a questo destino, il medesimo di sua madre e della sorella maggiore. Lei appartiene infatti alla prima generazione di donne che ha avuto l’opportunità di studiare fino alle scuole superiori e si prepara agli esami finali per poter abbandonare il villaggio. Ma quando le festività del Capodanno si avvicinano, la madre teme che Di possa essere anch’essa rapita. Con il suo primo lungometraggio, la regista Hà Lệ Diễm racconta la storia di uno scontro tra le antiche consuetudini patriarcali e le aspirazioni moderne di una giovane donna nel Vietnam rurale. Children of the Mist è il ritratto di una femminilità combattiva, che rifiuta ogni forma di vittimizzazione.

Il secondo classificato Sorta Nostra di Michele Sammarco ci porta in Puglia accanto a Michele e Maria che hanno trascorso tutta la loro vita a lavorare come contadini nel loro piccolo paese. A più di ottant’anni d’età, si recano puntuali nei campi quando arriva la stagione del raccolto. Osservano gli ulivi che hanno piantato quando erano giovani: l’orgoglio di una vita di fatiche e una fonte di sostentamento per la famiglia. Oggi le olive giacciono a terra, poiché nessuno le raccoglie più come un tempo. Il regista è il nipote dei due anziani protagonisti, porta lo stesso nome e cognome di suo nonno paterno, filma i loro volti e le mani segnate dal lavoro nei campi con tenerezza e vicinanza. Stanno seduti in casa, conversano, vanno a passeggiare. Sorta nostra è una commovente riflessione sul passaggio del tempo, che mostra con grande malinconia le conseguenze dell’esodo rurale nel sud Italia. Dal senso di rassegnazione, tuttavia, emerge un sentito omaggio a due testimoni di un mondo contadino ormai scomparso da salvare dall’oblio.

Terzo premio a Marija Zidar con Reconciliation. Lavoro davvero intenso e faticoso che ci conduce in Albania dove vige l’eredità secolare del Kanun albanese, antico corpus di leggi tribali che ancora regola la convivenza nelle comunità più remote del Paese, ogni omicidio deve necessariamente essere vendicato nel sangue oppure venire pubblicamente perdonato dalla parte lesa secondo uno specifico rituale tradizionale. Così, quando una diciottenne viene uccisa in un aspro regolamento di conti familiare il padre, in lutto, è tormentato a causa delle pressioni che riceve dal vescovo locale e dal presidente di una ONG che gli chiedono non solo di perdonare l’assassino in carcere e la sua famiglia ma anche di riconciliarsi con loro, come l’antico codice richiederebbe. L’esordio al lungometraggio documentario della giornalistae sociologa Marija Zidar, frutto di cinque anni di ricerche
e riprese, è un intenso ritratto comunitario in cui le leggi dell’uomo e persino la religione si confrontano con la persistenza di ancestrali radici culturali in un’opera che ha la portata di una tragedia greca del nostro tempo.

Menzione speciale Haulout di Evgenia Arbugaeva, Maxim Arbugaev. Questa volta gli autori puntano il focus su una remota costa dell’Artico russo, in una capanna
battuta dal vento, un uomo attende di assistere a un antico raduno. Nell’avamposto solitario e glaciale di Enurmino, un tempo terra di pesca per la comunità Chukchi, le giornate trascorrono nel segno di un tempo immobile e rarefatto.
Il silenzio domina il paesaggio sconfinato e accompagna le attività quotidiane dell’uomo, fino a quando oltre la soglia della sua abitazione non si manifesta un evento di impressionante portata: decine di migliaia di trichechi si assembrano sulla piana a causa del riscaldamento dei mari e dell’aumento delle temperature.

L’eccezionale corto di Evgenia Arbugaeva and Maxim Arbugaev racconta con potenza visionaria il drammatico effetto del cambiamento climatico su una specie animaleche ne risente da tempo: il titolo (letteralmente “venire in superficie”) indica infatti il comportamento dei pinnipedi che abbandonano in massa l’habitat acquatico per approdare sulla terraferma a scopo di nutrimento e, oramai, per la loro stessa sopravvivenza.

Cala il sipario su IsReal 2022, l’edizione della ripartenza in presenza carica di entusiasmo e di partecipazione.

“Sono molto soddisfatto dell’esito della settima edizione che ha visto una buona partecipazione da parte del pubblico che la giuria ha saputo valorizzare al meglio i film proposti in concorso. Le opere premiate rappresentano il meglio che ha da esprimere il cinema documentario contemporaneo con particolare attenzione alle tematiche sociali e ambientali”, ha detto il direttore artistico di IsReal Alessandro Stellino.

Registi, spettatori, tecnici, esperti e semplici appassionati arrivati da ogni latitudine per godere i vari momenti di un festival di grande impatto e pathos. Una soddisfazione non da poco per l’Istituto superiore regionale etnografico, che festeggia proprio quest’anno i 50 anni di attività, mezzo secolo davvero denso di attività ed iniziative e tra queste – proprio secondo mission – il cinema etnografico, documentario legato a narrare la realtà con una corretta ed attento focus. Un orizzonte descritto dall’Isre con i suoi festival, prima con il Sieff e ora – da ben sette stagioni – con IsReal che di fatto ha ereditato quel patrimonio attualizzandolo e connettendolo sempre di più ai nuovi scenari.

E anche il focus dedicato a Michelangelo Frammartino uno dei registi più radicali e rilevanti emersi nel panorama internazionale ha fatto breccia, così come la riproposta di un film cult del 1962 come Mondo Cane di di Gualtiero Jacopetti, Paolo Cavara, Franco Prosperi ancora di una forza e intensità straordinaria.




VITAMINA E OSHOANIC SI AGGIUDICANO L’ULTIMA TAPPA DEL VENTO DE L’ALGUER

MA GAGLIARDA E L’ALTRA LUNA VINCONO IL CAMPIONATO

COMUNICATO STAMPA

Domenica 10 ottobre si è conclusa la X edizione del Campionato di vela d’altura VENTO DE L’ALGUER 2021 – CONSORZIO PORTO DI ALGHERO organizzato dalla locale Sezione della Lega Navale Italiana. La tappa, sponsorizzata dallo Yacht Club Alghero è stata dedicata al ricordo di Mario Paddeu socio onorario del circolo nautico e stimata figura recentemente scomparsa della marineria algherese.

Caratterizzata da un bel sole, cielo terso e vento tra i 10 e i 15 nodi variabile da grecale a tramontana, la giornata ha riconciliato i velisti con il mare ed il vento dopo la disavventura di due settimane fa fortunatamente conclusasi solo con danni alle imbarcazioni in regata.

Due le prove disputate dai venti equipaggi iscritti alla tappa.

La prima, svoltasi con un percorso a doppio bastone di circa 3 miglia di fronte alla spiaggia di Maria Pia, ha visto prevalere nella classe SPI Vitamina di Antonello Casu timonata da Giuseppe Rivieccio. Indovinando i bordi più favorevoli ha preceduto Il J 24 della L.N.I Vispa Teresa condotto da Garroni e Paddeu, Tenera di Angelino Ibba e Gagliarda di Niccolò Patetta.

Quest’ultima ha invece vinto a mani basse la seconda prova, un percorso costiero di circa 8 miglia con partenza ed arrivo davanti a Maria Pia e boe da aggirare al largo di Capo Galera e Cala Bona. L’equipaggio di Gagliarda, per l’occasione completato da alcuni uomini dell’assente Luna Storta, ha preceduto con largo margine Velazquez di Davide Pintus e Vitamina che, in virtù della somma dei risultati delle due prove ha conquistato il I Trofeo Yacht Club Alghero – Memorial M. Paddeu precedendo nella classifica generale della giornata Gagliarda e Vispa Teresa.

Nella classe NoSPI, con stesso ordine di arrivo in entrambe le prove, vittoria di Oshoanic di Beppe Serra, seguito da L‘Altra Luna di Brunello Dessì ed Elisa di Carlo Solinas.

La giornata si è festosamente conclusa in serata nella sede dello Y.C.A.. La famiglia Paddeu e i dirigenti del circolo nautico, dopo un affettuoso e commosso ricordo del Signor Mario, hanno premiato i vincitori delle due classi in regata e consegnato il premio I Memorial M. Paddeu all’equipaggio di Vitamina ed al suo armatore Antonello Casu.

Il Campionato d’altura Vento de l’Alguer è giunto alla fine; nonostante l’emergenza sanitaria che ne ha ritardato l’inizio a luglio sono state disputate 8 tappe coinvolgendo 40 barche. Ringraziamo il nostro main sponsor Consorzio Porto di Alghero e tutti gli sponsor di tappa. Le classifiche finali del Campionato nella classe SPI vedono dopo un testa a testa che ha animato la manifestazione la vittoria di Gagliarda di Nicolò Patetta su Vitamina di Antonello Casu. Terzo posto BD Jourdan di Franco Canu.

Nella classe NOSPI L’Altra Luna di Brunello Dessì prevale su Oshoanic di Beppe Serra, nonostante le ottime prestazioni di quest’ultimo. Terzo posto del podio per Fallafranca di Quirico Migheli.




Gagliarda e Oshoanic si aggiudicano il TROFEO MACI, terza regata del campionato 2021 del Vento de l’Alguer

Molto partecipata la terza regata del Campionato Vento dell’Alguer 2021 organizzato dalla Sezione di Alghero della Lega Navale Italiana, con la collaborazione del Consorzio Porto di Alghero che ha visto in acqua 25 barche. Questa prova è dedicata all’ingegner Antonio Frulio mancato due anni fa, alla regata ha partecipato la moglie Mariangela con la loro barca Picka II ed i figli e i nipoti oltre che l’amico di sempre Antonio Usai.

Regata con un vento contro ogni previsione da sud ovest ma poco impegnativo, massimo 7-8 nodi. Dopo una partenza parecchio disordinata sotto Fertilia era previsto un percorso costiero della lunghezza di 18 miglia; il percorso era un triangolo con una boa di disimpegno e seconda boa a Punta Giglio, terza boa al Burantì e rientro a Fertilia. La lunghezza della prova ha costretto al ritiro 5 barche della classe NOSPI che non sarebbero arrivate in tempo utile.

Nella classe SPI ha tagliato il traguardo in tempo reale una grandissima Gagliarda di Niccolò Patetta seguita da Luna Storta di Salvatore Soggiu e da Pergentina di Alberto Satta. La classifica in tempo compensato vede al primo posto Gagliarda, seguita da Pergentina e da Luna Storta. Bellissima la sfida tra Gagliarda e Luna Storta, la strambata finale di Salvatore Soggiu troppo anticipata rispetto all’ultima boa ha permesso a Patetta di guadagnare la prima posizione nell’ultimo bordo e di mantenerla grazie allo spiegamento del jennaker e del fiocco. Non brillantissima la prova di Vitamina di Antonello Casu, che complice la caramella al momento di spiegare lo spi a Punta Giglio ha perso minuti preziosi. La classe NOSPI ha visto il maggior numero di ritiri. La classifica vede al primo posto Oshoanic di Beppe Serra, seguita da L’altra Luna di Brunello Dessi e da Asa di Alberto Pinna che ha fatto una bellissima gara piazzandosi in tempo reale quinto subito dopo le barche con lo Spi.

Prossimi appuntamenti del Vento de l’Alguer il 3-4-5 settembre con il Campionato Zonale di Vela Latina e l’11 e il 12 settembre con il TROFEO BASE NAUTICA USAI, l’Alghero-Bosa, Bosa- Alghero.