Sandro Petraglia a Cagliari per il Premio alla Carriera L’Alambicco

Venerdì 6 dicembre il grande sceneggiatore, scrittore e critico cinematografico ritirerà il prestigioso riconoscimento e sabato mattina condurrà un seminario di sceneggiatura rivolto agli appassionati di cinema

Cagliari. Sandro Petraglia è considerato uno dei più importanti e prolifici sceneggiatori italiani, con una vasta filmografia e innumerevoli collaborazioni con alcuni dei più rappresentativi registi italiani. Venerdì 6 dicembre alle 20 Petraglia farà il suo ingresso nella Sala Castello dell’hotel Regina Margherita (viale Regina Margherita 42 – accesso esterno all’hotel), a Cagliari, dove parteciperà alla cerimonia di conferimento del Premio alla Carriera. Un premio che l’associazione culturale L’Alambicco destina ogni anno a figure prestigiose del cinema. Lo hanno già ricevuto personalità del calibro di Rosi, Monicelli, Cavani, Scola, Avati, Faenza, Leconte, Saura, Verdone, Amelio, Sartoria Tirelli, Labate, Antonutti, e altri. Nel corso della serata lo sceneggiatore verrà omaggiato con un concerto eseguito al pianoforte dal maestro Romeo Scaccia, e quindi dialogherà con il pubblico rispondendo alle domande dello storico e critico cinematografico francese Jean Gili, della regista Wilma Labate e del presidente dell’Alambicco Alessandro Macis.

Sabato 7 dicembre, dalle 10 alle 13, il maestro terrà un seminario di sceneggiatura nella Sala Stampace (viale Regina Margherita 44). L’ingresso è libero e gratuito per tutti gli eventi. Per gli organizzatori è stato di fondamentale importanza offrire al pubblico appassionato di cinema, a scrittori e registi, a studenti delle scuole superiori e universitari, l’opportunità di confrontarsi con Petraglia in persona.

Ha scritto storie che hanno decretato il successo di pellicole quali “Bianca” e “La messa è finita” per Nanni Moretti; “Mery per sempre” e “Il muro di gomma” per Marco Risi; “Il portaborse”, “Domani accadrà”, “Arriva la bufera”, “Mio fratello è figlio unico”, “La scuola”, “La nostra vita”, “I piccoli maestri”, “Anni felici”, “Io sono tempesta” nel lungo sodalizio con Daniele Luchetti; “Il toro”, “Vesna va veloce” per Carlo Mazzacurati; “La tregua” per Francesco Rosi; “Educazione siberiana” per Gabriele Salvatores; “La meglio gioventù”, “Pasolini un delitto italiano”, “Quando sei nato non puoi più nasconderti”, “Romanzo di una strage” per Marco Tullio Giordana; “Romanzo criminale” e “L’ombra di Caravaggio” per Michele Placido; “Domenica” e “La mia generazione” per Wilma Labate; “Suburra” per Stefano Sollima; La guerra degli Antò e Piano, solo per Riccardo Milani. Tutti film rimasti impressi nell’immaginario di un pubblico eterogeneo, per età, interessi culturali e gusti personali. I film scritti da Petraglia offrono uno spaccato della perizia dello sceneggiatore, capace di variare temi e generi con grande maestria: dal dramma storico alla commedia, passando per il thriller, la storia d’Italia, in particolare la seconda metà del Novecento, è protagonista indiscussa. Petraglia tratteggia la società italiana tra vizi e virtù, raccontandone le pieghe più nascoste, intime, e innesta la finzione alla realtà storica, costruendo dei film in cui i protagonisti, le loro vicende pubbliche e private, sono perfettamente inserite nel contesto sociale, politico ed economico dell’epoca narrata e ne riflettono crisi e sussulti. Che si tratti di raccontare la criminalità organizzata, con i suoi accesi scoppi di violenza, o le tragicomiche falle del sistema scolastico italiano, e ancora, la corruzione della politica tra le stanze del potere a Roma, o una storia d’amore improbabile, ma non per questo meno romantica o emozionante, Sandro Petraglia sfrutta il potere delle parole con pienezza di significato.

Per informazioni scrivere all’indirizzo email [email protected] o contattare i numeri 3280615046 – 3280951378.




Cagliari, l’Alambicco celebra Georges Simenon: 120 anni fa nasceva l’ideatore del commissario Maigret

Sabato 2 dicembre il grande scrittore belga sarà ricordato con un convegno, una mostra e una cena a tema

CAGLIARI. Centoventi anni fa nasceva a Liegi il grande scrittore belga Georges Simenon, autore di numerosi romanzi di successo e ideatore del commissario Maigret. La sua figura sarà ricordata sabato 2 dicembre alle 17 nella Sala Castello dell’hotel Regina Margherita (viale Regina Margherita 42) a Cagliari, in una serata dedicata a uno tra i più prolifici scrittori del XX secolo. L’iniziativa, che ha in programma un convegno, una mostra e una cena a tema, è organizzata dall’associazione culturale L’Alambicco in collaborazione con l’associazione La macchina cinema e il Centro internazionale del fumetto di Cagliari, e ha il sostegno della Regione Sardegna.

La lunga carriera di scrittore e uomo sarà raccontata nel corso del convegno di studiL’uomo a nudo. Simenon, il cinema e le immagini”, coordinato dal critico cinematografico Roberto Chiesi, responsabile del Centro studi Pier Paolo Pasolini di Bologna. Interverranno con le loro relazioni: Andrea Rabbito, università di Enna Unikore con “I principi della modernità cinematografica nella trasposizione filmica di Maigret”; Marina Geat, università di Roma Tre con “Georges Simenon e Federico Fellini: amici, complici e fratelli di elezione”; Denis Brotto, università di Padova con “«Ti piacerebbe passare con me il resto della tua vita?» Camere come lieux du carnage, da Simenon ad Amalric”; lo stesso Chiesi, con “La logica della follia – I fantasmi del cappellaio da Simenon a Chabrol”; Maurizio Testa, giornalista e scrittore con “Simenon best-seller o long-seller?”; Alessandro Macis, direttore artistico dell’Alambicco con “Le donne nella vita e nelle opere di Simenon” e Bepi Vigna, sceneggiatore e scrittore con “Simenon nell’illustrazione e nel fumetto”.

Sempre nella sala Castello, durante la serata sarà possibile visitare l’esposizione di tavole illustrate e fumetti a tema “Simenon nell’illustrazione e nel fumetto”.

L’evento collaterale, prevede alle 21 “A cena con Simenon e il commissario Maigret. Le classiche ricette dei bistrot francesi secondo Madame Maigret”, per la quale sono state già raccolte le adesioni. Saranno proposte una selezione di pietanze cucinate rigorosamente seguendo le ricette della signora Maigret.

Simenon era in grado di produrre fino a ottanta pagine al giorno. A lui si devono centinaia di romanzi e racconti, molti dei quali pubblicati sotto diversi pseudonimi. La tiratura complessiva delle sue opere, tradotte in oltre cinquanta lingue e pubblicate in più di quaranta Paesi, supera i settecento milioni di copie.

Nonostante la sua opera abbia intrecciato diversi generi e sottogeneri letterari, dal romanzo popolare al romanzo d’appendice passando dal noir e dal romanzo psicologico, Simenon è noto soprattutto per essere l’ideatore del commissario Maigret, protagonista di racconti e romanzi polizieschi.

Ma i romanzi Simenoniani hanno sedotto anche il mondo del cinema, tra produttori, sceneggiatori e registi, sin dai primi anni trenta fino ai giorni nostri, dai quali sono stati tratti circa sessanta film e diverse serie televisive.   

Ideazione e organizzazione a cura dell’associazione culturale L’Alambicco. Tutto il programma è scaricabile su




“Vestire il cinema”, la rassegna dell’Alambicco dal 10 novembre omaggia la Sartoria Tirelli

Da venerdì a Cagliari dodici appuntamenti per la rassegna cinematografica e la serata del Premio alla Carriera a un’eccellenza italiana che con i suoi costumi ha contribuito a fare la storia del cinema

CAGLIARI. L’omaggio alla Sartoria Tirelli rappresenta il tributo alla perizia artigianale di un’eccellenza italiana capace di contribuire in modo decisivo con i suoi costumi, alla realizzazione di tanti film che hanno fatto la storia del cinema italiano e internazionale. L’associazione L’Alambicco, con il sostegno della Regione Sardegna, intende valorizzare questo comparto dell’industria cinematografica spesso trascurato dal pubblico generalista: dal 10 novembre al 29 dicembre nella sala Stampace e nella Sala Villanova di viale Regina Margherita 44 a Cagliari (con ingresso dall’omonimo hotel), si terrà la rassegna cinematografica “Sartoria Tirelli. Vestire il cinema”, che accompagnerà gli appassionati per dodici appuntamenti, che includono il conferimento del premio alla carriera e il concerto del maestro Romeo Scaccia.

Insomma, uno sguardo per portare anche all’attenzione dei più giovani fruitori di cinema, una realtà fondata da Umberto Tirelli nel novembre del 1964, che è stata fondamentale per tratteggiare il carattere dei protagonisti e delle ambientazioni di storie indimenticabili, capaci di definire e ridefinire i canoni della settima arte grazie alle capacità delle maestranze coinvolte nella realizzazione degli abiti.

La rassegna sarà inaugurata venerdì 10 novembre, alle 17.30, nella Sala Stampace con la proiezione de “Il Gattopardo” di Luchino Visconti (1963), introdotto da Piero Spila. Per questo capolavoro Piero Tosi ha disegnato, tra gli altri, il celebre abito da ballo in organza avorio e seta verde chiarissimo indossato da Claudia Cardinale; deteriorato dall’inclemente trascorrere del tempo, l’abito è stato replicato con assoluta precisione grazie alle foto di scena. Con Morte a Venezia (1971) continua la collaborazione tra Luchino Visconti e Piero Tosi, che realizza i vestiti di Silvana Mangano e riceve una nomination per i Migliori Costumi al Premio Oscar. Altro appuntamento con Il Casanova (1976) di Federico Fellini: il regista e il costumista Danilo Donati reinterpretano il Settecento amplificando il gusto per l’esagerazione e per il grottesco dello stile Rococò. Le mode del tempo, già intrinsecamente eccessive, vengono enfatizzate e talvolta persino trasfigurate in funzione critica: il costume è fondamentale per la costruzione, anche in chiave psicologica, del personaggio di Casanova interpretato da Donald Sutherland.

Tra il 1982 e il 1983 Sergio Leone gira C’era una volta in America, affidandosi per i costumi a Gabriella Pescucci. L’ambientazione del film ha comportato per la costumista un grande lavoro di documentazione sulla moda americana dei primi anni ‘30, dissimile rispetto a quella europea; spicca, tra tutti, l’abito da sera in organza rosa indossato da Elisabeth Mc Govern.  È ancora Gabriella Pescucci la costumista del film Il nome della Rosa (1986) del regista Jean-Jacques Annaud; alla base della realizzazione dei costumi, c’è uno studio approfondito delle tinture vegetali e della lavorazione di pellami e tessuti, trattati così come in uso nella prima metà del 1300, epoca in cui è ambientata la trasposizione del romanzo di Umberto Eco. I costumi di Nuovomondo (2006) di Emanuele Crialese, sono curati da Mariano Tufano: il costumista ha svolto uno studio molto accurato nell’archivio del Museo di Arti e Tradizioni Popolari di Roma, concentrandosi in particolare sulle forme e i disegni degli abiti popolari, ricavando dei cartamodelli molto precisi ricalcati su quelli di inizio Novecento. Il film ha ottenuto un David di Donatello per i Migliori Costumi; si distinguono, tra tutti, gli abiti indossati da Charlotte Gainsbourg.

La rassegna prosegue con Medea (1969): il regista Pier Paolo Pasolini si affida a Piero Tosi per la realizzazione dei costumi, tra cui spiccano gli abiti indossati da Maria Callas, interprete della protagonista: Tosi si ispira agli abiti dell’antica Grecia e compie un’accurata ricerca relativa alle differenze tra le varie etnie  della penisola, dalle fogge (la plissettatura in particolare) ai colori, fino ai tessuti utilizzati per conferire a Medea, regina della Colchide, l’aspetto misterioso e al contempo inquietante che si addice a questo potente e al contempo fragile personaggio femminile.

Con L’età dell’innocenza (1994) di Martin Scorsese, la costumista Gabriella Pescucci vince il Premio Oscar per i Migliori Costumi; impossibile non citare gli splendidi abiti da sera in raso di seta e organza indossati da Winona Ryder e Michelle Pfeiffer, filologicamente ispirati alla moda di fine ‘800.  I costumi disegnati dalla Pescucci strizzano l’occhio ai dipinti di Tissot, non a caso presenti nella scenografia del ballo a casa Beaufort. 

Hugo Cabret (2011), rappresenta l’omaggio di Martin Scorsese a Georges Méliès, l’inventore del cinema inteso come forma d’espressione artistica. Per i costumi, il regista si è affidato a Sandy Powell, che ha ottenuto una nomination al Premio Oscar: la Powell ha agito su un doppio binario, con i costumi degli anni ’30 del Novecento – per lo più abiti da lavoro o adatti alle incombenze quotidiane -, in cui è ambientato il filone narrativo principale del film, e la ricostruzione degli stravaganti costumi indossati da Méliès e dai suoi attori durante le riprese dei suoi film, tra fine ‘800 e primi del ‘900.

La rassegna continua con il film Magnifica presenza (2012) di Ferzan Özpetek, che registra il contributo del costumista sardo Alessandro Lai e con Il paziente inglese (1996) di Anthony Minghella, che  ottiene una candidatura agli Oscar per i Migliori Costumi disegnati da Ann Roth: la moda di fine anni ’30 e inizio anni ’40 viene celebrata dal magnifico guardaroba indossato da Kristin Scott Thomas, sia in occasione delle spedizioni nel deserto magrebino, che durante le eleganti serate di gala.

Ancora in rassegna troviamo il film La leggenda del pianista sull’Oceano (1998) di Giuseppe Tornatore, con i costumi di Maurizio Millenotti, vincitore di un David di Donatello; la trasposizione cinematografica del monologo “Novecento” di Alessandro Baricco è ambientata nel 1935 e ha dato modo a Millenotti di esplorare una grande varietà di abbigliamento, da adattare alle diverse classi sociali che viaggiano sul transatlantico che fa da sfondo alla vicenda narrata. La stoffa utilizzata per gli abiti è stata fatta tessere su espressa volontà di Umberto Tirelli nel 1986, all’indomani della ricca e importante Donazione Tirelli a Palazzo Pitti.

I costumi ispirati alla moda anni ’70 di Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1969) di Elio Petri, altro titolo in rassegna, sono particolarmente preziosi: il kimono, indossato da Florinda Bolkan e ispirato a un pezzo originale di Maria Monaci Gallenga databile tra gli anni 1910-30, è stato disegnato da Franco Carretti, dall’originale di Gallenga restaurato dalla Sartoria Tirelli.

Marie Antoinette (2006) di Sofia Coppola ha vinto un Premio Oscar, un Nastro d’argento e ha avuto una nomination al Premio Bafta per gli splendidi costumi disegnati da Milena Canonero: tra accuratezza filologica e rottura dei canoni tradizionali, il lavoro della Canonero ben interpreta l’eclettica trasposizione della vita della più famosa regina di Francia proposta dalla regista, con uno studio e una reinterpretazione della moda nella seconda metà del XVIII secolo alla corte di Luigi XVI.

Sono invece disegnati da Massimo Cantini Parrini i costumi del film Il racconto dei racconti di Matteo Garrone (2015): fra i tanti abiti che contribuiscono a creare il mondo ispirato alla raccolta di fiabe “Lo cunto de li cunti” di Giambattista Basile si distinguono quelli indossati dall’attrice Salma Hayek nel ruolo della Regina di Selvascura; Nastro d’Argento e David di Donatello per i Migliori Costumi, ovviamente realizzati dalla Sartoria Tirelli.

Chiamati a introdurre i film i critici cinematografici Piero Spila, Mariuccia Ciotta, Roberto Silvestri, Roberto Chiesi, Elisabetta Randaccio, il docente di Storia dello spettacolo Giuseppe Mattia e gli operatori culturali Lorella Costa, Luigi Cabras, Patrizia Masala, Alessandro Macis, Stefania Costa, Bepi Vigna.

Il 17 dicembre presso la sala Castello, nell’ambito dell’evento speciale del conferimento del Premio alla Carriera, verrà proposto al pubblico, in presenza del regista Gianfranco Gigni, il documentario Sartoria Tirelli. Vestire il Cinema, a cui si ispira il titolo della rassegna cinematografica proposta dall’Alambicco. A ritirare il Premio sarà Dino Trappeti, direttore della Tirelli Trappetti – costumi dal 1964. A seguire il consueto concerto con le musiche arrangiate trascritte ed eseguite al pianoforte dal M° Romeo Scaccia accompagnate da una selezione dei film più significativi proposti in rassegna. Tra gli ospiti della serata Laura Nobile, coordinatrice generale della Tirelli Trappetti e la sorpresa di alcuni dei costumisti che fanno la storia di questa grande istituzione del mondo del cinema, del teatro e della lirica.

Il programma è consultabile e scaricabile sul sito www.associazioneculturalealambicco.org

Per info +39 3280615046 – +39 3280951378 – email [email protected]

Il programma

VENERDI’ 10 NOVEMBRE – SALA STAMPACE
H. 17.30 – Inaugurazione rassegna
H. 17.45 – Il Gattopardo di Luchino Visconti (1963, 187’)
Introduce Piero Spila

MERCOLEDI’ 15 NOVEMBRE – SALA STAMPACE
H. 17.30 – Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto di Elio Petri (1970, 112’)
Introduce Roberto Silvestri
H. 20,00 – Marie Antoinette di Sofia Coppola (2006, 125’)
Introduce Mariuccia Ciotta

SABATO 18 NOVEMBRE – SALA STAMPACE
H. 17,30 – Il paziente inglese
di Anthony Minghella (1996, 161’)
Introduce Lorella Costa

MERCOLEDI’ 22 NOVEMBRE – SALA STAMPACE
H. 20,00 – C’era una volta in America
di Sergio Leone (1984, 139’)
Introduce Bepi Vigna

SABATO 25 NOVEMBRE – SALA STAMPACE
H. 17.30 – Il nome della Rosa
di Jean-Jacques Annaud (1986, 126’)
H. 20,00 – Il racconto dei racconti
di Matteo Garrone (2015, 134’)
Introduce i film Lorella Costa

DOMENICA 3 DICEMBRE – SALA STAMPACE
H. 17.30 – Medea di Pier Paolo Pasolini (1969, 110’)
Introduce Roberto Chiesi
H. 20,30 – Hugo Cabret di Martin Scorsese (2011,126’)
Introduce Alessandro Macis

MERCOLEDI’ 6 DICEMBRE – SALA VILLANOVA
H. 20.00 – L’età dell’innocenza
di Martin Scorsese (1993,138’)
Introduce Gigi Cabras

VENERDI’ 8 DICEMBRE – SALA VILLANOVA
H. 17.30 – Il Casanova di Federico Fellini (1976, 155’)
Introduce Giuseppe Mattia

EVENTO SPECIALE
DOMENICA 17 DICEMBRE, ore 17.30
SALA CASTELLO HOTEL REGINA MARGHERITA
Proiezione del documentario
“Sartoria Tirelli. Vestire il cinema” di Gianfranco Giagni (2006, 54’)
Introducono il regista Gianfranco Giagni e il direttore artistico dell’Alambicco Alessandro Macis

Conferimento del Premio alla carriera alla TIRELLI TRAPPETTI – Costumi dal 1964
Il Premio verrà consegnato al direttore Dino Trappetti

Concerto Omaggio
di una selezione delle musiche e delle immagini dei film in rassegna
Arrangiamenti, trascrizioni ed esecuzione del
M° Romeo Scaccia al pianoforte

MERCOLEDI’ 20 DICEMBRE – SALA STAMPACE
H. 20,00 – Morte a Venezia
di Luchino Visconti (1971, 130’)
Introduce Elisabetta Randaccio

MERCOLEDI’ 27 DICEMBRE – SALA STAMPACE
H. 20,00 – La leggenda del pianista sull’Oceano
di Giuseppe Tornatore (1998, 165’)
Introduce Stefania Costa

VENERDI’ 29 DICEMBRE – SALA STAMPACE
H.17.30 – Magnifica presenza
di Ferzan Özpetek (2012, 105’)
Introduce Alessandro Macis
H. 20.00 – Nuovomondo
di Emanuele Crialese (2006, 114’)
Introduce Patrizia Masala

Ingresso gratuito per tuta la manifestazione – Non occorre prenotazione.




Wilma Labate ritira il Premio alla Carriera L’Alambicco e rivela il suo legame con la Sardegna: “Amo Cagliari”

CAGLIARI. “Amo molto Cagliari, amo il Poetto e mi fa sempre piacere ritornare in questa stupenda città, per questo mi onoro di ritirare questo prestigioso riconoscimento conferito da un’associazione come L’Alambicco, da sempre impegnata in Sardegna e oltre nella divulgazione e promozione cinematografica”. Con queste parole la regista Wilma Labate domenica sera ha salutato il capoluogo sardo nella Sala Castello di viale Regina Margherita, ricevendo il Premio alla Carriera dalle mani del direttore artistico Alessandro Macis, e rispondendo alle domande del pubblico nell’incontro coordinato da Macis assieme a Gabriella Gallozzi.

L’artista romana ha voluto manifestare questo affetto per Cagliari e per l’isola concedendo, il 28 dicembre prossimo in accordo con la Rai, alle 20.30, in chiusura della rassegna “Sguardi d’autrice” a lei dedicata, la presentazione in anteprima del suo ultimo lavoro non ancora uscito nelle sale: “Quei due. La storia di Edda Mussolini e Galeazzo Ciano”.

Ma il legame con la Sardegna ha radici lontane. Circa trentacinque anni fa la regista scriveva da Roma per la redazione Cultura dell’Unione Sarda, collaborando con l’allora responsabile Alberto Rodriguez. Tra gli aneddoti di quest’esperienza, Labate ha ricordato una delle primissime interviste fatte a Roberto Benigni, agli esordi di carriera, appositamente per il quotidiano sardo.

L’incontro è stato ammantato da un’atmosfera trascinante, grazie all’apertura di serata con le note al pianoforte del maestro Romeo Scaccia, che ha emozionato gli spettatori interpretando le colonne sonore dei film più noti della Labate.

Particolarmente gradita è stata la statuetta conferita in premio, realizzata dallo scultore di San Sperate Giampaolo Mameli, che riproduce una dea madre stilizzata in bucchero e riflessatura, con attorno al collo una pellicola cinematografica indossata a mo’ di scialle. È una rappresentazione simbolica dell’impegno della regista nel raccontare le donne, il loro mondo difficile e il loro valore spesso sottovalutato. La Labate è stata tra l’altro una delle tre donne italiane fino a ora ad aver ricevuto una candidatura all’Oscar, con il film “La mia generazione” del 1996.

Ma nella sostanza i suoi film hanno raccontato anche gli uomini, l’umanità in generale, attraverso inquadrature profonde, inedite e originali. Non a caso nelle motivazioni del conferimento del premio si legge: “Tra le autrici più sensibili del panorama cinematografico italiano ed europeo, coerente nel suo percorso stilistico ed etico, ha dato volto e voce, innocenza dello sguardo a donne forti, talvolta fragili e violate; a un’umanità che ha inseguito, tra sogno e utopia, un mondo migliore liberato da sfruttamento e disuguaglianze. Un cinema militante, attento a seguire gli eventi storici e sociali, a denunciare gli abusi di potere, con coraggio e partecipazione”. Il 28 dicembre Wilma Labate, in chiusura di rassegna, interverrà in collegamento da Roma per parlare del suo ultimo film in esclusiva al pubblico sardo.




“Ultimo parallelo” di Filippo Tuena il 9 marzo al Premio Emilio Lussu

La diretta streaming di presentazione i terrà alle 17 sulla pagina facebook del Festival dedicato al grande intellettuale sardo, e sul canale youtube del partner gemellato Festival Trame d’Estate

CAGLIARI. Nuova Anteprima per il Festival Premio Emilio Lussu 2021, che il 9 marzo alle 17 in diretta streaming presenta ilvolume “Ultimo parallelo” di Filippo Tuena, scrittore di successo con al suo attivo numerosi riconoscimenti di grande prestigio.  A dialogare con l’autore sarà il direttore artistico del Festival Trame d’Estate, Guido Conti, con gli interventi di Patrizia Masala, direttrice organizzativa del Festival Lussu e Chiara Tommasi, direttrice artistica del Festival Trame d’Estate.

La diretta sarà disponibile sul canale facebook del Premio Lussu all’indirizzo https://www.facebook.com/FestivalPremioLussu e sul canale Youtube https://www.youtube.com/channel/UCWrudh4w9MRVhsK2ux0Xx1Adel partner gemellato Festival Trame d’Estate – IX edizione di Seravezza.

L’evento culturale è organizzato dall’associazione culturale L’Alambicco e dal Cisesg – Centro Studi Sirio Giannini. I due festival da diversi anni svolgono insieme le attività di promozione della lettura, e nel corso dell’anno realizzano diverse anteprime che, a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid19 al momento sono effettuate online.

Autore di numerosi romanzi, Filippo Tuena è vincitore del Premio Grinzane Cavour nel 1999 per Tutti i sognatori, del Premio Bagutta nel 2006 per Le variazioni Reinach, e del Premio Viareggio nel 2007 per la prima edizione di Ultimo parallelo. Nel 1992 si è aggiudicato il Bagutta-Opera Prima per Lo sguardo della paura.

Nel 2019 ha conquistato il primo premio per la narrativa edita della V edizione del Festival Premio Emilio Lussu con Le galanti (Il Saggiatore, 2019), mentre Ultimo parallelo, nel frattempo ristampato dal Saggiatore, è stato votato nel 2020 come ottavo miglior libro del ventennio 2000-2019 dai seicento giurati delle “Classifiche di qualità”.

Il libro. Ambientato in Antartide nel 1912, Ultimo parallelo racconta la sorte universale di chi si è confrontato con i propri limiti e ne è uscito sconfitto. La sorte del capitano Scott e dei suoi compagni, determinati a essere i primi uomini a raggiungere il Polo Sud. Una sorte simile a quella di chi, come lo scrittore, «va a tentoni con l’incertezza simile a quella di chi procede nella nebbia o nella tempesta, su un paio di sci di rovere, protetto da un passamontagna di lana imbiancato dalla neve e dal ghiaccio».

Il Festival Lussu 2021 si svolgerà a Cagliari dall’1 al 6 ottobre mentre il Trame D’estate si terrà nella città di Seravezza nel mese di agosto.




Premio alla Carriera a Carlo Verdone: “Lo dedico a voi, alla Sardegna”

Memorabile bagno di folla nella Sala convegni del THotel

Spettacolare l’esibizione improvvisata alla batteria in duetto con il pianoforte di Romeo Scaccia

 

CAGLIARI. Ha incantato il pubblico con la sua verve ironica, la sua semplicità e la simpatia, ma tra le doti che Carlo Verdone in questi giorni in Sardegna ha fatto più apprezzare di sé c’è sicuramente l’umiltà. Quell’umiltà che solo i grandi sanno avere. Nella Sala convegni del THotel sabato sera a Cagliari c’è stato un vero bagno di folla per l’attore e regista romano, che ha ricevuto il Premio alla carriera dell’Alambicco dalle mani del direttore artistico Alessandro Macis, presidente dell’associazione culturale attivissima in campo cinematografico, accompagnato da Patrizia Masala, che ha letto le motivazioni.

Verdone è stato definito “creativo e sensibile autore della commedia italiana, capace di raccontare storie facendo coesistere armonicamente comicità, ironia e umorismo con eventi drammatici”.

Ma il riconoscimento è stato consegnato anche per essere un “attento e curioso osservatore dei comportamenti umani, che attraverso una continua ricerca dà voce e corpo ai suoi personaggi, mettendoli in scena senza giudicarli. Nei loro confronti ha benevolenza e pietà accompagnate da un velo di malinconia. La fisicità dei suoi personaggi, il linguaggio del corpo, rimandano ai grandi maestri del cinema muto: Charlie Chaplin, Buster Keaton, Harold Lloyd, che ci fanno sorridere delle loro avventure-disavventure. Per averci donato in questi quarant’anni momenti di grande cinema”.

Un riconoscimento meritatissimo per un personaggio molto amato dal pubblico isolano, come ha potuto constatare lo stesso attore in questi giorni di permanenza nel capoluogo regionale. Verdone ha infatti deciso di dedicare espressamente il premio “ai sardi e alla Sardegna”.

E il divertimento non è mancato già nell’anteprima della serata, con il concerto omaggio del maestro Romeo Scaccia, che ha eseguito al piano solo le musiche di accompagnamento a spezzoni tra i più significativi dei film indimenticabili. Sorrisi e applausi in platea. Tra il pubblico chi ha potuto è restato incollato alla poltrona, mentre in tanti sono rimasti in piedi.

Nella seconda parte della serata il protagonista di “Borotalco” si è intrattenuto a lungo a rispondere alla domande di Alessandro Macis e del critico cinematografico Mario Patané, per poi dare spazio al dibattito con i giornalisti e il pubblico. Si è parlato degli esordi, del primo personaggio ideato (la figura del sacerdote dalla caratteristica espressione ecclesiale), dell’impegno che occorre in una professione in cui gli spettatori hanno sempre l’ultima parola, e di tanto altro. Proprio Borotalco è stato definito il film della svolta per Verdone: “Se non ci fosse stato forse non sarei qui ora”, ha affermato l’artista. Ma la vera sorpresa della serata è stata l’improvvisata esibizione alla batteria, in un memorabile duetto con Romeo Scaccia al pianoforte che ha lasciato tutti di stucco.




Liliana Segre domani a Cagliari ritira il Premio Emilio Lussu alla Carriera

L’appuntamento tra i più attesi dell’intero festival anticiperà le premiazioni per la sezione Narrativa e Poesia e quindi per il Fumetto

Liliana Segre

Domani (sabato 5 ottobre) si terrà uno degli appuntamenti più attesi per la V edizione del Festival Premio Emilio Lussu. Alle 17 all’Hostel Marina di Cagliari sarà conferito il Premio Lussu alla carriera a Liliana Segre, straordinaria testimonianza vivente della shoah italiana e una delle pochissime sopravvissute all’Olocausto nazista. L’incontro con il pubblico sarà coordinato da Daniela Marcheschi. Oltre alla senatrice a vita sarà presente anche Mariapaola Gargiulo, portavoce della Segre per il Senato della Repubblica.

Alle 18.30 è prevista invece l’assegnazione dei premi per i vincitori dell’edizione 2019. La giuria internazionale formata da Margherita Rimi, Miruna Bulumete e Raniero Speelman consegnerà i riconoscimenti ai vincitori della sezione Narrativa e Poesia, edita e inedita, mentre Laura Zedda e Antonio Luciano proporranno le letture di brani e versi tratti dalle opere vincitrici.

Una seconda giuria internazionale formata da Sandro Dessì, Angel De La Calle, Mario Greco e Massimo Spiga, premierà invece i vincitori del concorso per Fumetti, Illustrazioni e Bozzetti sulla vita e le opere di Emilio Lussu.

Domenica 6 ottobre il festival si sposterà ad Armungia, paese natale di Lussu. Nello Spazio polifunzionale di Viale Gramsci si terrà il secondo Seminario Internazionale di Studi «Emilio Lussu: dall’Italia all’Europa» coordinato da Gian Giacomo Ortu dell’Università di Cagliari. Nel pomeriggio sarà possibile visitare il Sistema Museale, che comprende il Museo Etnografico “Sa Domu de is Ainas”, il Nuraghe Armungia e il Museo storico “Emilio Lussu”.




In arrivo il Festival Premio Emilio Lussu 2019: la V edizione al via dal 2 ottobre tra Cagliari e Armungia

Dal 2 al 13 ottobre un ricco calendario di appuntamenti in cui si confrontano diversi linguaggi artistici. Tanti gli ospiti internazionali nella memoria del grande intellettuale, politico e scrittore sardo. Il Premio Lussu alla Carriera 2019 sarà conferito a Liliana Segre.

Un momento della conferenza stampa

CAGLIARI, 26.09.2019. Dal 2 al 13 ottobre ritorna il Festival Premio Emilio Lussu con una V edizione che da Cagliari farà tappa ad Armungia, paese natale del grande intellettuale e scrittore sardo. Il ricco calendario di appuntamenti sarà orientato al dialogo tra i più diversi linguaggi artistici, nell’ottica di valorizzare la figura di questo straordinario uomo d’azione e di cultura, politico e punto di riferimento nel suo ruolo attivo di antifascista.

L’iniziativa, organizzata dall’Associazione culturale L’Alambicco con il patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, il contributo dei Comuni di Cagliari e Armungia e una quarantina di partner, accoglierà ospiti prestigiosi a partire dai Tenores di Neoneli con il concerto tributo d’apertura (2 ottobre), per proseguire con il critico Piero Dorfles, lo storico Giordano Bruno Guerri, la giornalista Gabriella Gallozzi, il poeta Nanni Cagnone e tanti altri. Il Premio alla Carriera 2019 sarà assegnato alla senatrice a vita Liliana Segre, tra le poche testimoni della shoah italiana sopravvissute all’Olocausto nazista.

Palcoscenico della manifestazione saranno il Teatro Intrepidi Monelli, l’Hostel Marina, l’Istituto di Istruzione Superiore De Sanctis-Deledda di Cagliari e lo Spazio Polifunzionale di Armungia.

La kermesse metterà in relazione aspetti inerenti alla musica, il cinema, il teatro, la letteratura, le arti figurative e i laboratori. La principale sezione del premio è dedicata alla “Poesia e Narrativa”, edita e inedita, i cui riconoscimenti saranno conferiti dalla giuria internazionale formata da Margherita Rimi, Miruna Bulumete e Raniero Speelman. Per la sezione “Fumetti, illustrazioni e bozzetti”, introdotta con successo lo scorso anno, la giuria internazionale è invece composta da Sandro Dessì, Angel De La Calle, Mario Greco e Massimo Spiga.

Il programma è stato illustrato oggi nel corso di una conferenza stampa al Teatro Intrepidi Monelli da uno dei due direttori artistici, Alessandro Macis, che ha portato i saluti del collega Gianni Mascia, con l’intervento di Patrizia Masala per la direzione organizzativa e la moderazione del giornalista Salvatore Taras.

“La modalità interculturale del format ha creato curiosità permettendo di ampliare di volta in volta il numero degli spettatori – hanno spiegato gli organizzatori – e questo ha rappresentato un forte input alla promozione della lettura verso le opere degli autori incontrati al festival. Tra il pubblico si è registrata un’incoraggiante presenza di giovani, in particolare nella fascia di età compresa tra i 14 e i 24 anni”.

Tra le finalità del progetto vi è anche il fine di prevenire e recuperare situazioni di disagio ed emarginazione, e di porre un argine alla dispersione scolastica dilagante in Sardegna, promuovendo eventi tutto l’anno. E proprio alla scuola è stata dedicata l’apertura di questa quinta edizione.

PROGRAMMA. L’inaugurazione è prevista per mercoledì 2 ottobre alle 10, negli spazi dell’Istituto di Istruzione Superiore De Sanctis-Deledda di Cagliari (iniziativa realizzata con il patrocinio della Camera dei Deputati), dove gli studenti delle scuole e i responsabili delle biblioteche scolastiche dell’Area Metropolitana incontreranno il critico e giornalista Piero Dorfles, che dialogherà con Aldo Cannas sulla Funzione delle biblioteche nelle scuole per la promozione alla lettura.

La giornata d’apertura entra nel vivo alle 17 al Teatro Intrepidi Monelli con “ContaminAzioni. Festa della Poesia Popolare per la Pace”. La serata coordinata dal poeta Gianni Mascia prenderà il via con la canzone d’autore di Andrea Andrillo per proseguire con la presentazione di Litanie eretiche (edizioni Tracce, 2019) dello stesso Mascia, che dialogherà con la giornalista Maria Paola Masala. La serata sarà impreziosita dal reading di Anna Cristina Serra e le improvvisazioni musicali di Davide Casu, per proseguire con le voci della Scuola Popolare di poesia per la Pace. Tra le altre attrattive della serata il rap di Mark Tembo e Mandrone e il Live painting di Cristina Papanikas.

Alle 21 l’evento speciale. Il concerto “Omines Ammentos – Tributo a Emilio Lussu” dei Tenores di Neoneli, frutto di un intenso progetto dedicato alla vita e all’opera di Emilio Lussu, con la partecipazione di Orlando ed Eliseo Mascia. Lo spettacolo canta di Lussu, del suo trascorso sardo, del suo essere politico di carattere e fortemente autonomista e antifascista.

Giovedì 3 ottobre alle Scalette San Sepolcro – Sala convegni Hostel Marina, si parlerà della Grande guerra nei libri e nel cinema, a iniziare dalle 10 alle 12.30 con la proiezione e discussione di alcuni frammenti di film sul primo conflitto mondiale. Le letture saranno a cura di Laura Zedda e Antonio Luciano, allievi della Scuola di teatro “Il Crogiuolo” di Cagliari, con l’introduzione e il coordinamento del direttore artistico Alessandro Macis e del presidente ANPI provinciale Cagliari Antonello Murgia,

In serata Elisabetta Randaccio presenta numerosi eventi di forte interesse culturale, a partire dalle 17, con l’atteso arrivo di Giordano Bruno Guerri, che assieme a Pierpaolo Argiolas presenta il suo libro “Disobbedisco. Cinquecento giorni di rivoluzione. Fiume 1919-1920” edito da Mondadori.

Alle 18.15 il poeta Nanni Cagnone presenta la raccolta poetica Le cose innegabili (ed. Avagliano, 2018), in compagnia di Daniela Marcheschi, presidente del Comitato scientifico internazionale FPEL.

Alle 19 saranno proiettati i cortometraggi vincitori del “Premio Bookciak Azione! 2019”: “Memorie” di Elisa e Serena Lombardo; “Eroico” di Aurora Alma Bartiromo; “La memoria nel corpo” per la regia collettiva degli allievi del 2° anno CSC Animazione; “Napoli Reload” di Elettra White; “Volti” per la regia collettiva allieve-detenute nel carcere di Rebibbia. La direttrice del Premio, Gabriella Gallozzi, dialoga con la critica cinematografica Elisabetta Randaccio.

Venerdì 4 ottobre nella Sala convegni Hostel Marina la serata prende il via alle 17 con una tavola rotonda su “Lavoro, impegno, società. Riflessioni a confronto sul pensiero di Sirio Giannini, Giorgio La Pira, Piero Gobetti, Emilio Lussu, Antonio Gramsci”. Sotto il coordinamento di Walter Falgio, presidente dell’ISSASCO – Istituto Sardo per la storia dell’Antifascismo e della Società contemporanea, interverranno i responsabili delle istituzioni gemellate con il Festival, Chiara Tommasi, presidente CISESG (Seravezza), Tiziana Spadaro, presidente Festival Versi di Luce (Modica), Caterina Arcangelo, presidente CISLE (Torino), Laura Stochino, Associazione Antonio Gramsci (Cagliari).

Alle 19,15 seguirà la presentazione a cura di Daniela Marcheschi, del libro “Un mondo migliore. Ritratti” di Silvia Sereni (Bompiani), giornalista e scrittrice recentemente scomparsa, alla cui memoria è dedicata questa V edizione del festival.

Sabato 5 ottobre sarà uno dei giorni più attesi all’Hostel Marina, con l’assegnazione dei premi per i vincitori della V edizione. Alle 17 si parte con il conferimento del Premio Lussu alla carriera a Liliana Segre. Sarà presente anche Mariapaola Gargiulo, portavoce della Segre per il Senato della Repubblica. L’incontro con il pubblico sarà coordinato da Daniela Marcheschi.

Alle 18.30 la giuria internazionale consegnerà i riconoscimenti ai vincitori della sezione Narrativa e Poesia, mentre Laura Zedda e Antonio Luciano proporranno le letture di brani e versi tratti dalle opere vincitrici. Saranno inoltre premiati i vincitori del concorso per Fumetti, Illustrazioni e Bozzetti sulla vita e le opere di Emilio Lussu.

Domenica 6 ottobre il festival si sposta ad Armungia, paese natale di Lussu. Nello Spazio polifunzionale di Viale Gramsci si terrà il secondo Seminario Internazionale di Studi «Emilio Lussu: dall’Italia all’Europa», coordinato da Gian Giacomo Ortu dell’Università di Cagliari. A partire dalle 10 interverranno Daniela Marcheschi, presidente internazionale FPEL, Fernando Molina Castillo, Università di Siviglia (Spagna), Luìsa Marinho Antunes, Università di Madeira (Portogallo), Alberto Cabboi, direttore Sistema Museale Armungia, Gian Giacomo Ortu, Università di Cagliari, Daniela Matronola, anglista e critico letterario.

Nel pomeriggio sarà possibile visitare il Sistema Museale, che comprende il Museo Etnografico “Sa Domu de is Ainas”, il Nuraghe Armungia e il Museo storico “Emilio Lussu”

Domenica 13 ottobre si ritorna all’Hostel Marina con un evento collaterale. Dalle 9 alle 12.30 si svolgerà il “Laboratorio di fumetti” condotto e curato da Sandro Dessì, rivolto a giovani tra gli 8 e i 16 anni, interamente gratuito. Per info contattare [email protected] o il 328 0951378. Le iscrizioni scadono il 30 settembre.

 

PATROCINIO E PARTNERS

Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Comune di Cagliari, Comune di Armungia, Accademia Lusofona Luis de Camoes e Istituto Fernando Pessoa di Lisbona (Portogallo), Universidad de Sivilla – facoltade de filologia (Spagna), Clepul Università di Madeira (Portogallo), Università di Parma, Università Ca’ Foscari di Venezia, Comune di Armungia; comune di Seravezza, Comune di Modica, Il Vittoriale degli Italiani, ISSASCO, Istituto Camillo Bellieni, Istituto di Istruzione Superiore De Sanctis-Deledda di Cagliari, Fondazione Sardegna Film Commission, CISLE, Sistema museale di Armungia, CISESG, Scuola Internazionale di Comics di Torino, ANPI provinciale Cagliari, Ca’ Foscari Short Film Festival, Cooperativa Letteraria di Torino, Festival di cinema e poesia Versi di Luce di Modica, BookCiak Magazine di Roma, Associazione La macchina cinema, Rivista poetica letteraria Coloris de Limbas, Associazione Calipso BookCiak di Roma, FICC Federazione Italiana dei Circoli del Cinema, Centro Regionale Ficc Sardegna, Associazione Antonio Gramsci di Cagliari, Associazione Boxis, Associazione culturale Hermaea – archeologia e arte, Intrepidi Monelli – centro di produzione per lo spettacolo, Hostel Marina – laboratorio di creatività, Associazione Cineclub 262 – Modica, AIDO Associazione italiana donatori organi Sardegna, Associazione Passa Parola di Marsiglia, Compagnia teatrale Il Crogiuolo di Cagliari, Bloc Notes – Rivista Cultura Bellinzona (Svizzera), Libreria Miele amaro di Cagliari, Laboratorio artigiano La Nuova fucina di Cagliari, Istituto Culturale di Sicilia per la cinematografia, LS Video produzioni.