CAMPAGNA AMICA SARDEGNA. 5 QUINTALI DI CIBO ALLE FAMIGLIE INDIGENTI NELLA GIORNATA MONDIALE DEL POVERO

La comunità di Campagna Amica dona 5 quintali di prodotti agroalimentari alle famiglie indigenti in occasione della V giornata mondiale dei poveri: frutta, verdura, pasta, pane, miele, latte, formaggi, pelati e tanti altri prodotti 100 per cento sardi di alta qualità provenienti dalle aziende agricole che partecipano ai mercati di Campagna Amica.
Ancora una volta la rete solidale di Campagna Amica mostra il volto solidale dei sardi che in tutti i mercati di Campagna Amica che si sono tenuti oggi, sabato 13 novembre (Emiciclo e mercato coperto di Luna e Sole a Sassari; piazza Vittorio Emanuele Nuoro; mercato coperto via degli Artigiani Oristano; Pitz’e Serra Quartu Sant’Elena), hanno raccolto, attraverso la Spesa sospesa contadina e il contributo di diverse associazioni, 5 quintali di prodotti di stagione a km0 presenti nei mercati di Campagna Amica che in giornata saranno distribuiti alle famiglie indigenti.
La pandemia ha fatto esplodere una più radicale crisi economica che ha investito fasce di popolazione prima sconosciute a questo fenomeno. Oltre al contatto diretto con le famiglie e con diverse associazioni caritevoli presenti in Sardegna a confermare questo fenomeno sono arrivati nei giorni scorsi anche i dati del rapporto della Caritas sulla povertà, dal quale emerge che nel 2020 il numero delle persone che hanno bussato alle porte della Caritas è cresciuto del 47% rispetto al 2019 (il 51% lo ha fatto per la prima volta nel 2020, oltre il 70% sono italiani). In Sardegna ci sono circa 100mila famiglie che non possono permettersi una spesa mensile superiore a 1.000 euro. Rispetto a prima della pandemia quando erano prevalentemente gli uomini a chiedere aiuto alla Caritas, nel 2020 la maggioranza sono donne, quasi il 70 per cento sposate con figli. Ed infatti si chiedono soprattutto aiuti di natura economica e occupazionale. Nel 2020 – emerge dal rapporto della Caritas – la micro-voce più frequente non è il “pronto soccorso” della mensa Caritas, ma la “distribuzione di pacchi viveri”.
Campagna Amica è la comunità oltre che della biodiversità e della sostenibilità anche della solidarietà. Per questo nei mercati è sempre attiva la spesa sospesa contadina. Tutti i cittadini che fanno la spesa nei mercati possono decidere di donare cibo e bevande alle famiglie più bisognose sul modello dell’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo. In questo caso si tratta però di frutta, verdura, farina, formaggi, salumi o altri generi alimentare made in Sardegna, di qualità e a km zero che gli agricoltori di Campagna Amica e le associazioni caritevoli andranno a consegnare alle famiglie bisognose.
Nel 2020 sono stati oltre 5,5 milioni i chili di prodotti tipici Made in Italy, a km0 e di altissima qualità, distribuiti dagli agricoltori di Campagna Amica di tutta Italia per garantire un pasto di qualità ai più bisognosi.
A Sassari, la rete solidale ha visto collaborare Campagna Amica con la Diocesi, A.P.O.S Società cooperativa Agricola, Cattolica Assicurazioni di Masala Costantina e il Consorzio di Difesa. I prodotti raccolti nei mercati di Campagna Amica dell’Emiciclo e del coperto di Luna e Sole saranno consegnati dalla Caritas Diocesana alle famiglie in difficoltà economica. A Oristano, i prodotti donati nel mercato coperto di via degli Artigiani saranno donati alla mensa della carità di Oristano. Quelli del mercato di piazza Vittorio Emanuele di Nuoro alle famiglie indigenti attraverso la chiesa di San Domenico Savio. Mentre quelli raccolti nel mercato di Pitz’e Serra di Quartu Sant’Elena alla mensa del Viandante gestita dai Vincenziani che forniscono pacchi spesa e pasti caldi alle famiglie bisognose.
La spesa sospesa rimarrà attiva in tutti i mercati di Campagna Amica non solo il sabato ma tutti i giorni della settimana.

Ufficio stampa Coldiretti Sardegna
Michele Arbau




CAMPAGNA AMICA SARDEGNA. L’APE REGINA DEI MERCATI CON LA CAMPAGNA INFORMATIVA SULLA BIODIVERSITA’

L’ape è la regina della Biodiversità e la sentinella dell’inquinamento ambientale. Per valorizzare l’importanza di questo piccolo insetto questa mattina, sabato 10 aprile, si è svolta in tutti i mercati sardi di Campagna Amica una iniziativa per lanciare una campagna di sensibilizzazione in difesa dell’ape fondamentale per il benessere del nostro pianeta.

I tutor del mercato con gli apicoltori hanno allestito dei banchi con l’esposizione degli strumenti da lavoro che portano dai fiori al miele, del materiale informativo con i benefici del miele per la salute e l’importanza del lavoro delle api per l’ecosistema. Sono state fatte inoltre delle piccole dimostrazioni per l’estrazione del miele.

“Difendere le api, e con loro tutti gli insetti impollinatori, è molto importante – secondo Campagna Amica Sardegna – perché la loro sopravvivenza è in pericolo e con loro rischiamo di perdere tutti i benefici che apportano alla nostra vita e all’ambiente”.

Tuttavia negli ultimi 10-15 anni gli apicoltori hanno riferito un impoverimento del numero di api e la perdita di colonie, tanto in Europa quanto in altre zone del mondo. Secondo gli studiosi, il numero degli impollinatori è in calo in tutto il mondo, ma il bisogno di impollinazione è in aumento, specialmente nei Paesi in via di sviluppo.

“Le cause che mettono in pericolo le api sono varie – spiegano da Campagna Amica Sardegna -: l’uso massiccio di pesticidi e prodotti chimici che hanno un forte impatto anche sugli impollinatori, la continua urbanizzazione e cementificazione, la riforestazione legata all’abbandono delle aree rurali e il cambiamento climatico. A questi aspetti va aggiunta la diffusione di miele di bassa qualità che incide negativamente sull’economia dell’apicoltura”.

IMPORTANZA DELLA API. Le api hanno un ruolo importantissimo nel mantenimento della biodiversità e nella conservazione della natura. Oltre a donarci i preziosi prodotti come miele, polline e pappa reale – sottolinea Campagna Amica Sardegna – le api sono insetti impollinatori, cioè permettono l’impollinazione e di conseguenza la formazione dei frutti, trasportando il polline da un fiore all’altro. Attraverso questa attività garantiscono la presenza di specie vegetali diverse fra loro, un elemento importantissimo per la salute della natura.

Mele, mandorle, albicocche, pomodori, ciliegi, mirtilli, kiwi, fragole, pere, meloni, angurie… è lunghissima la lista di prodotti della terra legati all’attività di impollinazione delle api: basta dire che senza questo insetto le produzioni alimentari collasserebbero e si spalancherebbero le porte di una incredibile crisi alimentare.

L’effetto dell’impollinazione delle api permette alle piante entomofile di completare il proprio ciclo vitale rendendo possibile il passaggio da fiore a frutto e da frutto a seme: una simbiosi che le api hanno sviluppato con le piante che dura da decine di milioni di anni.

La Food and Agriculture Organization – FAO ha lanciato l’allarme per la riduzione a livello mondiale di insetti impollinatori, tra cui le api da miele.  Circa l’84% delle specie di piante e l’80% della produzione alimentare in Europa dipendono in larga misura dall’impollinazione ad opera delle api ed altri insetti pronubi. Pertanto, il valore economico del servizio di impollinazione offerto dalle api risulta fino a dieci volte maggiore rispetto al valore del miele prodotto. Nel corso degli ultimi anni in Italia si sono registrate perdite di api tra cento e mille volte maggiori di quanto osservato normalmente.

In Cina nella contea del “Hanyuan” esistono gli impollinatori umani perché le condizioni ambientali dovute a un intenso uso di pesticidi non permette la sopravvivenza delle api; una prospettiva che in Italia deve essere impedita a qualsiasi costo.

In Sardegna le api vivono da risorse naturali in zone funzionali all’apicoltura con ripercussioni positive sulla fenologia delle piante: hanno un rilevante ruolo ed impatto ambientale, un attività ecosostenibile da salvaguardare che da apporto alle piante spontanee ed a quelle coltivate. 

Nel corso della mattinata, nei mercati di Campagna Amica, sono stati evidenziati anche i tantissimi benefici del miele e di tutti i prodotti delle api.

Ufficio stampa Coldiretti Sardegna

Michele Arbau




COLDIRETTI NU-OG. SOS SANGUE: SABATO SI PUO’ DONARE AL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA

Un gesto di generosità alla vigilia di Pasqua. E’ possibile farlo nel mercato di Campagna Amica di Nuoro, in piazza Vittorio Emanuele, dove sabato mattina, 3 aprile, dalle 8.30 è possibile donare il sangue, nell’autoemoteca dell’Avis.
L’iniziativa, promossa da Coldiretti e Campagna Amica Nuoro Ogliastra con Avis Nuoro.
Un gesto, gratuito, importante che assume maggiore valore in Sardegna, dove la richiesta di sangue è maggiore rispetto alle altre regioni, nonostante le donazioni siano oltre la media virtuosa fissata dall’Organizzazione mondiale della sanità.
Sono circa 82mila le donazioni annuali in Sardegna, più di 50 ogni mille abitanti, sopra la media di 40 ogni mille stabilita dall’Organizzazione mondiale della sanità.
Nonostante la virtuosità dei sardi le nostre donazioni non sono sufficienti per il fabbisogno interno che è di 105mila sacche. Per questo ogni anno siamo costretti ad importare dalle 20 alle 25mila sacche.
In Sardegna il fabbisogno di sangue è più alto rispetto alla media perché 50 – 55 mila sacche (circa il 55%) è destinato ai Talassemici che hanno bisogno di trasfusioni frequenti. Inoltre un’altra alta incidenza arriva anche nel periodo estivo quando ci sono molti turisti.
Il 60% del sangue raccolto nell’isola, circa 53mila sacche, arriva grazie all’impegno dell’Avis; di queste 7.400 nella provincia di Nuoro.
La collaborazione tra Coldiretti e Campagna Amica Nuoro Ogliastra con l’Avis Nuoro nasce proprio per rafforzare la campagna di sensibilizzazione dei cittadini.
“I mercati di Campagna Amica sono delle grandi comunità sociali e solidali molto attenta a queste tematiche – afferma il presidente di Coldiretti Nu-Og Leonardo Salis –. La sinergia con l’Avis va avanti da tempo con successo grazie alla sensibilità dei produttori e dei clienti dei nostri mercati. Così come sono attive altre attività come quella della spesa sospesa contadina indirizzate in questo caso alle persone in difficoltà economica”.
Possono donare il sangue tutte le persone dai 18 ai 65 anni che, precisa Pier Luigi Barigazzi, nuorese e membro dell’esecutivo nazionale dell’Avis “non devono essere per forza digiuni, anzi si consiglia una leggera colazione, l’importante che si evitino latticini e derivati. Si può donare ogni tre mesi – spiega -. E’ un gesto gratuito che anzi ci aiuta a monitorare il nostro stato di salute visto che ci vengono fatte anche le analisi del sangue”.
“Invitiamo tutti i clienti dei nostri mercati a fermarsi qualche minuto in più sabato per donare il sangue – è l’invito del direttore di Coldiretti Nu-Og -. La struttura di Coldiretti e le aziende di Campagna Amica anche questa volta daranno il proprio contributo”.




COLDIRETTI SARDEGNA. IN TRE ANNI I CLIENTI DI CAMPAGNA AMICA CRESCONO DEL 46%

In tre anni Campagna Amica è cresciuta sia nell’afflusso di clienti nei mercati (+46%) che nello scontrino medio  (+26%). Ma a crescere è soprattutto una comunità sociale e solidale che può, parole dell’arcivescovo di Sassari, Monsignor Gian Franco Saba “proporre laboratori dove si lavora per un futuro migliore, si impara ad essere responsabili di se e del mondo.

È quanto emerso martedì pomeriggio durante il webinar, seguito in diretta Facebook sulla pagina di Campagna Amica Sardegna da oltre 200 utenti, “La Comunità di Campagna Amica Sardegna: un patrimonio economico e sociale”.

Campagna Amica che in poco più di dieci anni (nata nel 2008) è divenuta la rete di vendita diretta tracciata e controllata più grande del mondo sotto lo stesso marchio, “ha saputo far crescere l’aspetto economico sempre accompagnato da forti valori sociali e solidali – ha detto Battista Cualbu – . I nostri mercati sono dei grandi punti di aggregazione, in cui si è creato un forte legame di fiducia tra agricoltore e consumatore costruito grazie anche a scelte difficili con l’allontanamento dalla Rete di quelle aziende che non si sono dimostrate all’altezza di poter rispettare il Patto siglato con il consumatore”.

“Campagna Amica – ha spiegato Roberto Weber dell’Istituto Ixè – è un fenomeno culturale i cui punti di forza sono la stagionalità, il km0, il territorio e soprattutto, quello che la rende irraggiungibile dagli altri, è la presenza degli agricoltori. Questa è la garanzia del tutto, è il sugello sugli altri aspetti. Altro aspetto fondamentale è la prossimità, la relazione, il racconto dei consumatori. Un fenomeno in controtendenza, è uno dei pochissimi casi al mondo. A sua volta questo produce fidelizzazione. Chi passa nel mercato tende a dire che ci ripasserà e ne parlerà con i conoscenti”.

“È un percorso comune e trasparente – ha detto Giorgio Vargiu, presidente di Adiconsum Sardegna – nato dal Patto fra i due principali attori del mercato che sono anche i soggetti più deboli. Abbiamo dato vita ad un ponte ideale creando una Comunità, che va difesa e migliorata tutti i giorni”. 

Comunità allargata anche al mondo della ristorazione, gli ambasciatori del cibo: “parlare direttamente con l’agricoltore per noi chef è fondamentale – ha detto il cuoco Roberto Serra –. L’identità di un territorio è legata al cibo e il consumatore in un ristorante si aspetta di mangiare i piatti di quel territorio che va a visitare”.

Tutto questo ha dato vita ha spiegato il direttore di Fondazione Campagna Amica Carmelo Troccoli “ad una grande e nuova comunità basata sul Patto di successo tra agricoltore e consumatore, che garantisce presidio del territorio agricolo ma anche urbano, la tutela delle biodiversità la nascita di nuovi mestieri, come gli animatori dei mercati. Composta da 1.200 mercati, 12mila fattorie e agriturismi, 200 orti urbani e circa 700 ristoranti. Dal 2017 al 2020 le persone che si recano nei mercati sono passate da 11milioni a 16 milioni, mentre lo scontrino medio da 27 euro a 34 euro. Ma la Comunità è anche solidale. Nell’ultimo anno ha donato alle famiglie bisognose oltre 5milioni di prodotti a km0, grazie ad una dinamica attività che ha trovato la risposta della società”.   

“La spesa sospesa di Campagna Amica – ha detto Monsignor Saba – ha un impatto di positività in un momento di crisi sociale. Condividere con l’altro ciò che possiedo fa parte del mondo agropastorale. È un fondamento teologico che da risalto ad una economia del dono”.  

“Campagna Amica ha dato vita ad un nuovo fenomeno, secondo il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba – ad una economia circolare sociale, in cui si fa una spesa consapevole, con attenzione alla comunità”.

Ed è questa la grande forza che consente di superare i grandi sacrifici e sforzi di chi oltre a produrre deve anche occuparsi della vendita – ha detto l’agricoltore Alessandro Melis, presidente di Agrimercato Nuoro -. Abbiamo la soddisfazione di conoscere e parlare con chi porta a tavola i prodotti frutto del nostro lavoro, sia il consumatore finale”.

Ufficio stampa Coldiretti Sardegna

Michele Arbau




COLDIRETTI CAGLIARI. 10 ANNI DI CAMPAGNA AMICA: LA RETE DI VENDITA DIRETTA PIU’ GRANDE DEL MONDO

Era il 16 settembre del 2010 quando in piazza dei Centomila a Cagliari arrivarono i mercati di Campagna Amica nel sud Sardegna. A distanza di 10 anni sono una realtà conosciuta e diffusa che hanno portato una rivoluzione culturale, consapevolezza e conoscenza nella scelta del cibo da portare a tavola.

Campagna Amica, che oggi è la rete di vendita diretta agroalimentare più grande del mondo sotto lo stesso marchio, si presenta anche nel sud Sardegna non come un semplice mercato dove acquistare cibo ma un luogo di socialità, di aggregazione e fiducia in cui il mondo della campagna incontra la città.

CAMPAGNA AMICA NEL SUD SARDEGNA. Partiti con poche aziende agricole e con appuntamenti sporadici nel giro di pochi anni, visto il grande successo riscontrato, la rete si è allargata ed oggi conta (nel sud Sardegna) circa 200 aziende agricole e 9 mercati che si tengono tutte le settimane: martedì Assemini, mercoledì Pirri e Iglesias, giovedì piazza dei Centomila Cagliari, venerdì Selargius e Sant’Antioco, sabato Quartu Sant’Elena e Monserrato, domenica Selargius. Oltre a diversi mercati stagionali che aprono d’estate.

PROFILO DELLE AZIENDE. Le aziende che portano i propri prodotti nei mercati di Campagna Amica, costituite grazie a Coldiretti in un’associazione (Agrimercato), presieduto dall’agricoltore Antonio Mereu, sono multifunzionali, curano il prodotto dalla terra fino alla vendita, e sono guidate da agricoltori spesso giovani (l’età media va dai 35 ai 55 anni) e donne. Con Campagna Amica hanno spesso raddoppiato o triplicato il proprio fatturato e assunto nuovo personale, inoltre con il rapporto diretto con i propri clienti hanno spesso innovato la propria produzione sperimentando la coltivazione di nuovi prodotti: sotto il segno di Campagna Amica sono nati diversi nuovi formaggi (mozzarella di pecora), paste secche (ai carciofi, al farro), mieli (nocciomiele) e tanti altri. Ma sono stati anche riscoperti e hanno trovato uno sbocco commerciale i prodotti di nicchia, della tradizione e biodiversità sarda che senza i mercati rischiavano di estinguersi, come il fagiolo bianco di Terraseo, il formaggio axiridda o il budino di pecora “la casada” (molti di questi sono divenuti Sigilli di Campagna Amica e fanno parte del grande atlante della biodiversità).

PROFILO DEL CLIENTE. 30milioni di italiani dichiarano di andare ai mercati contadini almeno una volta al mese. Oltre il 60% ha una età tra i 35 e i 65 anni (il 70% nel sud e isole), il 40% sono diplomati e il 30% laureati (45% e 24% in Sardegna), sono per il 42% lavoratori dipendenti e per il 20% autonomi (39% e 21% in Sardegna) e appartengono ad una classe socio economica media per il 62% (60% in Sardegna).

CONTROLLI. Nei mercati di Campagna Amica si possono acquistare solo i prodotti delle aziende agricole che sono accreditate alla rete. Aziende che quando decidono di farne parte acconsentono di sottostare ai diversi controlli che annualmente ed a sorpresa vengono effettuati da Campagna Amica e da società di certificazione dell’agroalimentare terze. Ogni anno vengono effettuati controlli su tutti i produttori sia in azienda che attraverso i documenti. Inoltre si effettuano controlli anche nei mercati. In tutti i gazebo oltre ad identificare l’azienda, sono presenti i prezzi e l’origine dei singoli prodotti, pesa ben in vista, esposizione ordinata e pulita: tutti devono avere i grembiuli e i guanti (e adesso anche la mascherina): in ogni mercato c’è un responsabile del mercato che garantisce il rispetto di queste regole.

PREZZI. I prezzi in tutti i mercati sono etici, nel senso che garantiscono una equa remunerazione ai produttori ma sono sostenibili anche per il consumatore. Grazie ad una filiera corta si riescono a superare tutte le distorsioni presenti oggi nel mercato in cui per ogni euro di spesa per l’acquisto di alimenti meno di 15 centesimi vanno a remunerare il prodotto agricolo. Il margine economico per le aziende agricole è maggiore ed immediato, ma allo stesso tempo anche per i consumatori è garantito cibo buono, fresco, di qualità, di cui conoscono l’origine ed etico a prezzi sostenibili. La rete di Campagna Amica fattura in tutta Italia oltre 3miliardi di euro all’anno, oltre 10milioni in Sardegna, 5 milioni nel sud Sardegna.

I festeggiamenti per i 10 anni di Campagna Amica Cagliari hanno preso il via oggi a Pirri, in via Santa Maria Goretti, alla presenza del presidente dell’Agrimercato Antonio Mereu, del direttore di Coldiretti Cagliari Luca Saba, del responsabile ecclesiastico di Coldiretti Cagliari don Giuseppe Orrù, del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu e del presidente della Municipalità Maria Laura Manca, dove è stato ri – inaugurato il mercato fermato dal lockdown ed ora riaperto dopo aver vinto il bando del Comune di Cagliari. Un mercato (inaugurato la prima volta mercoledì 11 dicembre 2013) divenuto un punto di riferimento per il quartiere, dove sono presenti 25 aziende del sud Sardegna con una vasta gamma di prodotti. Il mercato da oggi si terrà tutti i mercoledì dalle 8 alle 13.

Questa mattina e per tutta la settimana, in tutti i mercati del sud Sardegna, i clienti verranno omaggiati di una shopper in cotone riciclato in cui è riportato il calendario dei mercati di Campagna Amica Cagliari.

“Le prescrizioni per il Coronavirus non ci permettono di festeggiare in modo adeguato l’importante traguardi dei 10 anni di Campagna Amica – spiega il presidente dell’Agrimercato Antonio Mereu -. Lo faremo in tono minore ma comunque lo faremo con i nostri affezionati clienti, con i quali abbiamo costruito questo importante modello di vendita diretta che ci invidiano in tutto il mondo”.

“Campagna Amica è una grande famiglia basata sulla fiducia e amicizia – dice il presidente di Coldiretti Cagliari Giorgio Demurtas -, spazi di cultura e socialità che hanno permesso l’incontro ravvicinato e senza filtri tra campagna e città. In questi 10 anni siamo cresciuti tutti grazie al racconto, all’ascolto e ai consigli che ci siamo dati reciprocamente tra produttori e consumatori. Grazie ai mercati contadini è cresciuta la cultura del cibo, la consapevolezza nella scelta di ciò che dobbiamo portare a tavola. Ma è cresciuta ed è migliorata anche l’agricoltura che uscita dalla campagna ha conosciuto chi consuma i propri prodotti ed ha saputo ascoltare e cogliere le sue esigenze migliorando e a volte innovando i metodi i produzione e i prodotti spessi”.

 

Ufficio stampa Coldiretti Sardegna

Michele Arbau




COLDIRETTI. RIAPRONO I MERCATI DI CAMPAGNA AMICA

Riaprono i mercati di Campagna Amica dopo quasi due mesi di chiusura per il lockdown, durante il quale sono rimasti aperti solo quelli di Nuoro, Abbasanta e il mercato coperto di Oristano.

Il primo mercato a riaprire è stato quello di Sorso, il 28 aprile, seguito da Oristano (giovedì 7) e Sant’Antioco (venerdì). La settimana che sta per cominciare vedrà la riapertura di quasi l’80 per cento dei mercati di Campagna Amica sardi mettendo a disposizione delle famiglie una varietà di prodotti che vanno dalla frutta alla verdura di stagione, dal pesce alla carne, dall’olio al vino, dal pane alla pizza, dai formaggi fino ai fiori per una spesa annua che prima dell’emergenza ha raggiunto oltre i 10milioni annui (2,5 miliardi di euro a livello nazionale).

“In questi due mesi abbiamo comunque garantito la spesa a km0 ai cittadini con la consegna a domicilio – ricorda il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu –. E i cittadini hanno apprezzato e dimostrato sensibilità e vicinanza agli agricoltori e al territorio, consentendo alle aziende agricole rimaste senza mercati di limitare le perdite”.

La spesa contadina con la chiusura dei mercati è crollata in Italia del 61% come è emerso da un’analisi Coldiretti/Ixè presentata in occasione dell’avvio della Fase 2 dell’emergenza sanitaria con la riapertura dei mercati di Campagna Amica in tutta Italia che ha stravolto i consumi alimentari dei cittadini con il boom negli acquisti di conserve di tonno (+17%), ortaggi surgelati (+28%) e legumi in scatola (+36%) secondo elaborazioni su dati Ismea.

Un momento atteso da quasi sei italiani su dieci (59%) che hanno fatto la spesa dal contadino almeno una volta al mese nell’ultimo anno per acquistare prodotti locali, freschi e di stagione a km0 direttamente dai produttori.

La riapertura dei mercati contadini è una opportunità anche per l’82% degli italiani che secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, con l’emergenza sanitaria cercano sugli scaffali prodotti Made in Italy.

Nei mercati di Campagna Amica sono state adottate tutte le precauzioni per garantire la sicurezza con la disponibilità di disinfettanti, l’invito a non toccare la merce e ingressi contingentati per evitare affollamenti.

L’alta qualità dei prodotti più freschi, saporiti e genuini è la principale ragione di acquisto diretto dall’agricoltore per il 71% degli italiani secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, seguita dalle garanzie di sicurezza e dalla ricerca di prodotti locali che salgono sul podio delle motivazioni, seguite dalla convenienza economica.

Le vendite dirette in Italia garantiscono lavoro e futuro a oltre 20mila persone con i mercati che oltre a essere luogo di acquisto diventano anche occasioni di educazione e cultura sono un aiuto concreto per contrastare la tendenza allo spopolamento dei centri urbani dove chiudono negozi e botteghe con evidenti effetti negativi legati alla taglio dei servizi di prossimità, ma anche un indebolimento del sistema relazionale, dell’intelaiatura sociale e spesso anche della stessa sicurezza.

“Durante l’emergenza seppur tra tante difficoltà – afferma il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba – siamo riusciti a strutturare un nuovo servizio di consegna a domicilio che garantiremo anche in futuro, ampliando i servizi e consentendo anche a chi non può andare ai mercati di portare a tavola i prodotti agricoli a km0”.

Il sito www.spesaamicasardegna.it rimarrà infatti sempre attivo. Al momento le consegne a domicilio si effettueranno su Cagliari e hinterland ma non si esclude per il prossimo futuro l’allargamento ai maggiori centri della Sardegna.