RIFORMA ELETTORALE, ANCHE LA SARDEGNA PRESENTA RICHIESTA REFERENDUM. PAIS: “ORA DECIDANO I CITTADINI”

RIFORMA ELETTORALE, ANCHE LA SARDEGNA PRESENTA RICHIESTA REFERENDUM. PAIS: “ORA DECIDANO I CITTADINI”

La Sardegna  ha depositato questa mattina a Roma in Corte di Cassazione il quesito referendario che chiede di abrogare la quota proporzionale del sistema elettorale della Camera dei Deputati e del Senato. Il Presidente del Consiglio regionale Michele Pais e il capogruppo della Lega Dario Giagoni, delegati dall’Assemblea, hanno effettuato il deposito con altre sette Regioni: il Veneto, la Lombardia, il Friuli, il Piemonte l’Abruzzo, la Liguria e la Basilicata.

“Sarà l’elettorato a decidere con quale sistema elettorale andare a votare – ha detto il Presidente del Consiglio regionale Michele Pais all’uscita dal Palazzo della Corte di Cassazione – lo strumento referendario rappresenta il livello più alto di democrazia diretta e partecipata. I cittadini potranno scegliere se confermare  l’attuale legge elettorale, che non garantisce la stabilità e governabilità, o se preferire una semplificazione del sistema maggioritario con i rappresentati del popolo eletti direttamente nei collegi uninominali”. Per il Presidente Pais oggi anche per la Sardegna è stata una giornata storica: “Con un sistema puro di maggioritario e di collegi uninominali  gli eletti saranno diretti rappresentanti dei territori di appartenenza, e ci sarà un legame maggiore tra cittadini e parlamentari. Deputati e Senatori, secondo la nostra Costituzione, rappresentano la Nazione, ma è  importante un meccanismo elettorale che garantisca una forte rappresentanza territoriale. Ora attendiamo fiduciosi il responso da parte della Corte Costituzionale, che si pronuncerà in merito all’ammissibilità del quesito referendario. La sovranità appartiene al popolo italiano, e siamo lieti che anche grazie alla Sardegna venga garantito questo principio sacrosanto ed inalienabile”.

 




Conferenza stampa – Arriva anche a Olbia il servizio di car sharing

 

Arriva anche a Olbia il servizio di car sharing

Spostarsi liberamente in città, tra Olbia e Sassari e verso gli aeroporti di tutta l’isola

senza avere una macchina è una scelta comoda, economica ed ecologica.

Olbia, 8 marzo 2019. Olbia città sempre più ecosostenibile. Si inaugura oggi un altro servizio che va in quella stessa direzione.

«Abbiamo creato due stalli dedicati al car sharing, e questo servizio si attiva a cominciare da oggi nella nostra città. – afferma il Sindaco Settimo Nizzi – Si tratta di un importante servizio di mobilità urbana ed extraurbana che permette di utilizzare una tra le auto messe a disposizione dall’azienda che collabora con l’amministrazione in questa iniziativa».

Move Ecosharing è dunque il nuovo servizio di car sharing ecosostenibile ideato da Autonoleggi Demontis in partnership con il Comune di Olbia.

Il servizio si rivolge a cittadini, turisti, persone di passaggio e pendolari che non hanno un’automobile propria ma hanno bisogno di spostarsi. Chi ha necessità della vettura subito accede al servizio Free Floating: visualizza sulla mappa le vetture disponibili, ne prende una “al volo” e parte. Chi ha necessità di una vettura non nell’immediato accede al servizio Station Based e la prenota in anticipo. Chi invece ha necessità di viaggiare e spostarsi verso Sassari e gli aeroporti delle altre città utilizza il servizio di Shuttle a tariffa fissa.

L’utente deve semplicemente scaricare la App Move Ecosharing (disponibile su App Store o Google Play), registrarsi con i propri dati personali, aprire l’auto e partire.

Le vetture a Olbia devono essere prese e consegnate all’interno di dei due stalli del centro urbano in Via Milano, mentre a Sassari possono essere riconsegnate all’interno dell’area visibile sulla mappa. All’aeroporto di Olbia, Alghero e Cagliari devono essere utilizzati gli stalli di Autonoleggi Demontis.

L’iscrizione è gratuita, il costo è di € 0,30 al minuto e € 0,25 dopo il 50esimo chilometro per le macchine Free Floating compresi benzina e parcheggio in città, mentre per le macchine Station Based su prenotazione il costo è di € 0,40 al minuto e € 0,25 dopo il 50esimo chilometro. Per la tratta Olbia – Sassari e gli aeroporti la tariffa a è a forfait e comprende benzina e parcheggio: il costo da e verso Sassari è di € 39,50.

«Move è un servizio di mobilità urbana ed extraurbana che permette a tutti di avere i vantaggi di un’auto senza possederla – dichiara l’Ing. Gianluigi Dalu, Project Manager di Move Ecosharing – Dopo avere lanciato il servizio a Sassari abbiamo deciso di estenderlo anche a Olbia per dare la possibilità a cittadini, turisti e pendolari di muoversi in città, verso e da Sassari e per gli aeroporti. Offriamo un servizio attivo 7 giorni su 7 e 24 ore su 24 comodo, economico e anche ecosostenibile che permette a un potenziale neo utente di poter partire in 5 minuti dalla vista della vettura».

I veicoli in flotta sono Panda 1.2 benzina.




Comunicato stampa – Anche quest’anno parcheggi e bus gratuiti nei giorni 24 e 31 Dicembre

18 Dicembre 2018 – Amministrazione Comunale e Aspo collaborano per rendere più agevoli gli spostamenti degli olbiesi durante le feste. Parcheggi e mezzi pubblici gratuiti anche quest’anno nei giorni 24 e 31 dicembre.

«Le iniziative sono volte ad andare incontro alle esigenze dei nostri concittadini e rendere più agevoli gli spostamenti in giorni particolarmente “caldi”, dal punto di vista del traffico, all’interno di Olbia» così commenta il Sindaco Settimo Nizzi. L’Amministrazione Comunale e l’Aspo hanno preso questa decisione nell’ottica dell’impegno volto a favorire la mobilità sostenibile, la riduzione dell’inquinamento atmosferico e la congestione stradale «oltre che per agevolare le attività commerciali del territorio» conclude il Primo Cittadino.




“Il futuro della lingua sarda passa anche attraverso i libri”: a Fonni il dibattito sul bilinguismo con gli editori sardi

FONNI. “Non c’è mai stato un numero di traduzioni in lingua sarda come oggi, con libri per ragazzi e per adulti. C’è maggior coscienza del valore del bilinguismo rispetto al passato ma per salvare il Sardo occorre una sinergia tra la famiglia e la scuola”. Il dato è emerso ieri al centro Ceas di Fonni durante il convegno a tema “Bilinguismo e comunità”, tra gli appuntamenti della manifestazione “Libri in Barbagia” organizzata dall’AES con il sostegno della Regione. A confrontarsi sono stati i due editori Diego Corraine, della Papiros di Nuoro, e Francesco Cheratzu, della Condaghes di Cagliari, in un incontro dibattito moderato dall’esperto Antonello Garau.

Esprimendosi rigorosamente in sardo, i tre relatori si sono rivolti ai ragazzi delle scuole di Fonni, illustrando alcuni aspetti fondamentali inerenti la legislazione. Cheratzu ha mostrato agli studenti un dizionario in sardo contenente oltre 110mila lemmi, a dimostrazione della grande ricchezza del lessico isolano, spesso ritenuto a torto povero rispetto ad altri idiomi più elevati.

Nelle conclusioni, il futuro della “limba” potrà essere salvaguardato partendo dalla volontà delle famiglie, ma strumento indispensabile – è stato detto – deve essere la scuola, attraverso una legislazione che permette di fare lezioni utilizzando libri in sardo che seguono le diverse materie curricolari.

Durante gli incontri con gli autori del pomeriggio, Francesca Pau ha ricordato la figura di uno straordinario politico di origini bittesi, convinto autonomista e repubblicano, attraverso la presentazione di “Giorgio Asproni, una vita per la democrazia”, edito da Paolo Sorba. Il volume contiene gli atti del convegno tenutosi tra Nuoro e Bitti nel 2008, ed è curato da Francesca Pau insieme al compianto docente Tito Orrù, scomparso nel 2012.

L’opera di Grazia Deledda è stata ricordata attraverso l’intervento appassionato di Isabella Mastino, alla sua prima pubblicazione, che ha proposto al pubblico il suo lavoro “Ma io non vedevo quella luna. Breve antologia di Grazia Deledda” (Alfa Editrice). Dopo essersi appassionata all’opera della scrittrice premio Nobel, l’autrice sassarese ha pensato che mancasse un’antologia, strumento indispensabile per i neofiti desiderosi di avvicinarsi ai contenuti delle principali opere della Deledda.

 

Diego Corraine ha presentato il volume “In mesu de amigos”, che contiene la traduzione in lingua sarda dell’omonimo libro dello scrittore israeliano Amos Oz, il quale descrive con toni piacevoli e ironici la storia di un fantasioso giardiniere e la vita all’interno di un kibbutz.

In serata, sala gremita di pubblico al centro Ceas per la presentazione del film “A tenore” del musicista Gavino Murgia. Dopo l’applauditissimo concerto al sax, Murgia ha introdotto il documentario, ricchissimo di testimonianze, di interviste e di curiosità sul canto a tenore. Il lavoro, oltre a sancire il suo esordio in campo cinematografico, è anche il primo docu-film a tutto tondo su questa peculiare espressione musicale.




Barabba sconfigge anche il maestrale. Grande festa con Claudia Crabuzza.

Una serata speciale nel cuore della città vecchia. L’evento dell’Associazione Culturale Cabirol ha raccolto nella piazza del Molo una gran folla di appassionati che non hanno voluto mancare all’appuntamento di festa per Pietro Ledda nonostante il maestrale. Viva Barabba! E così è stato. L’incontro con Claudia Crabuzza è stato coinvolgente. Era da tempo che non si vedeva un entusiasmo così trasversale che ha unito giovani e meno giovani a cantare insieme, uniti dal repertorio di Pino Piras che ha trascinato la piazza. E poi una sfilata di cantanti algheresi che ha tenuto una piazza festante per due ore di spettacolo autentico. L’evento è stato occasione per condividere il riconoscimento ottenuto con la partecipazione al bando del Nuovo Imaie, il nuovo Istituto Mutualistico per Artisti Interpreti o Esecutori, riservato agli over 65 che abbiano lavorato alla composizione ed esecuzione di brani musicali incisi e pubblicati. Tanta musica, nella serata organizzata dall’Associazione Culturale Cabirol e dalla cantante Claudia Crabuzza, protagonista di un  incontro – scambio generazionale con Pietro Ledda molto apprezzato. E poi gli amici che si sono esibiti : Angelo Maresca, Giancarlo Sanna,  Antonello Colledanchise, Berto Calaresu, Piero Sotgiu, Franco Mulas, Anna Maria Multineddu, con la partecipazione a sorpresa di Pino Ferraris. Una serata di musica vera, non di plastica, come dice Barabba, in un contesto di autentico senso di appartenenza ad un’identità forte che attraverso la musica si ritrova sempre.

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