Anchusa Sardoa, grande partecipazione e collaborazione per l’evento sulla specie a rischio [nota, video e foto]

*”Non rischiare l’estinzione! Aiuta l’Anchusa Sardoa a restare a Mugoni”.
Si è svolto, giovedi mattina, l’evento che ha visto la messa a dimora delle
giovani plantule di Anchusa Sardoa, specie minacciata di estinzione la cui
totalità della popolazione mondiale risiede nel litorale di Mugoni.*

“Un bellissima giornata all’insegna della collaborazione tra vari soggetti
al fine di salvaguardare il nostro patrimonio naturalistico”, cosi il
presidente Emiliano Orrù riguardo la mattina di ieri dedicata ad una specie
di pianta erbacea a rischio estinzione. *L’Anchusa Sardoa *è un
endemismo puntiforme
della Sardegna. La totalità degli individui esistenti al mondo si trova
solo nella baia delle Ninfe all’interno del Parco di Porto Conte dove trova
il suo habitat nella porzione retrodunale della spiaggia.

Il 100% della popolazione mondiale di questa specie risiede in questo
angolo del territorio protetto, ma, negli ultimi 15 anni, ha registrato un
declino maggiore dell’80%. Ecco perché il Parco di Porto Conte
in un progetto di recupero dei semi e replicazione delle giovani plantule.

A causa della forte pressione turistica, del calpestio, la costruzione di
infrastrutture turistiche sulla spiaggia e la rimozione della vegetazione,
l’unica popolazione esistente si sta rapidamente riducendo. Da 1500
individui censiti nel 2008 si è passati a meno di 800 nel 2010,
e quest’anno il numero si sarebbe ulteriormente ridotto.

Ieri, grazie alla collaborazione attiva degli studenti dell’Istituto
Comprensivo 3 di Alghero (scuola secondaria di primo grado di Santa Maria
La Palma), sono state messe a dimora una 60ina di “plantule” lungo il
litorale di Mugoni, all’altezza dell’ingresso della “Stalla”. “Una attività
di rinforzo dall’alto valore conservazionistico, ma anche un importante
momento di riflessione sull’uso corretto del sistema spiaggia dove si
assiste ad una fruizione sempre più impropria degli ambienti dunali”, ha
commentato Orrù. A coadiuvare le operazioni nelle attività di educazione ambientale il Ceas
Porto Conte insieme al Prof. Emanuele Farris e ai colleghi di Cagliari e
Sassari, docenti che da anni studiano e fanno ricerche sulle evoluzioni e
presenze in Sardegna della *Anchusa sardoa
Una intensa mattinata per i giovanissimi partecipanti, ma non solo: hanno
preso parte all’evento, infatti, mettendo a dimora alcune “Anchusa sardoa”
anche il Presidente e il Direttore del Parco, il Comandante dei Carabinieri
Forestali, l’Agenzia Forestas, la Compagnia Barracellare Barracelli –
Comune di Alghero il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale di Alghero.

Le attività si sono svolte nell’ambito Progetto P.O. FESR 2014-2020 –
Azione 6.5.1 Azioni previste nei Prioritized Action Framework (PAF) e nei
Piani di Gestione della Rete Natura 2000 – Adempimenti Convenzione di
Ricerca scientifica finalizzata all’attuazione di interventi per la
conservazione in-situ ed ex-situ delle specie vegetali maggiormente
minacciate nel sistema dunale di Mugoni – Baia di Porto Conte (Silene
corsica, Anchusa sardoa). L’evento, inoltre, è stato organizzato in
collaborazione con la sezione sarda della Società Botanica Italiana.

Le parole del professore Emanuele Farris




“Aiuta l’Anchusa Sardoa a restare a Mugoni”, evento del Parco di Porto Conte

*COMUNICATO STAMPA:*

“Non rischiare l’estinzione! Aiuta l’Anchusa Sardoa a restare a Mugoni”.
Questo il titolo dell’evento in programma giovedi prossimo 23 gennaio dalle
9.30 nella Spiaggia di Mugoni-La Stalla. Saranno coinvolte alcune
scolaresche nella messa a dimora delle giovani plantule di Anchusa Sardoa,
specie minacciata di estinzione la cui totalità della popolazione mondiale
risiede nel litorale di Mugoni. Il Parco di Porto Conte prosegue la sua
importante attività di tutela e conservazione di specie ed habitat
prioritari introducendo anche buone pratiche di gestione dei litorali e
salvaguardia degli habitat dunali.

Si chiama Anchusa Sardoa, vive sulle dune di Mugoni, la spiaggia della Baia
di Porto Conte, all’interno del Parco naturale regionale di Porto Conte,
dell’Area marina protetta Capo Caccia – Isola Piana e della zona speciale
di conservazione. Una piccola piantina dai fiorellini lilla parente stretta
dell’Anchusa Crispa che invece soggiorna sulle dune di Cala Porticciolo, ma
con una sola differenza sostanziale: il 100% della popolazione
mondiale di Anchusa
Sardoa risiede a Mugoni dove però ha avuto un declino maggiore dell’80%
negli ultimi 15 anni. Ecco perché il Parco di Porto Conte è attivamente
impegnato insieme ai ricercatori delle Università degli Studi di Sassari e
Cagliari in primis i professori Emmanuele Farris e Gianluigi Bacchetta in
un progetto ambizioso di recupero dei semi e replicazione delle giovani
plantule.

Proprio giovedì prossimo (mattino dalle 9.30 alle 12.30) le plantule
verranno messe a dimora lungo il litorale con la collaborazione di alcune
scolaresche.

Un attività di rinforzo dall’alto valore conservazionistico, già peraltro
svolta circa dieci anni fa quando venne sottoscritto un documento
programmatico denominato “Una Carta per Mugoni: decalogo di impegni per il
recupero, salvaguardia e valorizzazione del litorale, dell’area boscata e
dell’area umida” da istituzioni e operatori balneari. Oggi grazie ad un
progetto finanziato nell’ambito del P.O. FESR 2014-2020 – Azione 6.5.1
Azioni previste nei Prioritized Action Framework (PAF) e nei Piani di
Gestione della Rete Natura 2000 si punta a rendere strutturale l’attività
di rinforzo delle popolazioni di specie appartenenti agli habitat dunali
quali: non solo l’Anchusa Sardoa, ma anche la Silene Corsica e Anchusa
Crispa. L’evento di messa a dimora delle giovani plantule di Anchusa Sardoa
vuole essere anche momento di riflessione sull’uso “balneare” corretto del
sistema spiaggia dove si assiste ad un utilizzo sempre più improprio degli
ambienti dunali.

All’evento di giovedì sono state invitate anche le istituzioni locali e
regionali allo scopo di “fertilizzare le coscienze” e far comprendere
meglio e direttamente sui luoghi cosa di dovrebbe e cosa non si dovrebbe
fare sulle spiagge.