CONFARTIGIANATO SARDEGNA–C.STAMPA–16-02-21–APPALTI ELETTRONICI-Nuovo record per la Sardegna

APPALTI ELETTRONICI – Il 2020 anno record per la Sardegna: 165milioni
di euro di bandi, 79 alle imprese sarde. Cresce l’ammontare totale ma
cala la percentuale delle realtà sarde aggiudicatarie. Appello di
Matzutzi e Serra (Confartigianato Sardegna) alle aziende: “Formatevi
per entrare nella piattaforma e partecipare ai bandi: necessario
sfruttare tutte le opportunità di ripresa economica”.

Il mercato elettronico degli appalti della Sardegna segna un nuovo
record: nel 2020, la Pubblica Amministrazione ha bandito lavori e
servizi per 165milioni di euro, di cui 79 sono stati aggiudicati alle
imprese dell’Isola. Cala la percentuale delle aziende sarde
aggiudicatarie: si passa dal 53% nel 2019 al 48% dell’anno appena
concluso.

Sono questi i numeri salienti dell’attività del 2020 in Sardegna del
MEPA, Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione, strumento
del Ministero dell’Economia delle Finanze, avviato e gestito da
Consip, che consente alle P.A. registrate di consultare un catalogo
elettronico, confrontare e acquistare i beni e servizi offerti anche
dalle imprese sarde abilitate sul sistema.

L’analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, sui
dati Mef-Consip dell’anno appena concluso, dicono come nell’Isola, su
un totale di oltre 165 milioni di euro di acquisti da parte della
Pubblica Amministrazione, il 48% di questi, circa 79 milioni, sia
stato aggiudicato da imprese sarde attraverso la piattaforma
elettronica. Nel 2018 in Sardegna erano stati banditi appalti per
133milioni, di cui 72 andati alle imprese sarde, mentre nel 2019 su
151 milioni, 80 andarono alle realtà isolane.

In Sardegna su un totale di 4.331 imprese abilitate sulla piattaforma,
i fornitori attivi sono 1.656, su un totale nazionale di oltre 156
mila abilitati e circa 66 mila attivi.

Per ciò che riguarda il valore degli acquisti delle Amministrazioni
locali a livello provinciale, i numeri più consistenti si rilevano a
Cagliari con 55milioni di euro, di cui il 69% è andato verso fornitori
locali. Nel capoluogo regionale, si registrano 1.427 imprese abilitate
di cui 631 attive. La seconda posizione è occupata da Sassari, con
quasi 57milioni di acquisti da parte della PA, andati per il 36% verso
imprese locali (874 abilitati e 348 attivi). Ultima, sia per
consistenza sia per percentuale, l’Ogliastra: nella provincia più
piccola d’Italia, sono stati solo 2milioni e 300mila euro gli acquisti
della Pubblica Amministrazione attraverso il MEPA, con il 61% del
totale è andato verso fornitori locali registrati (192 registrati e 62
attivi).

Nel 2020, a livello nazionale, attraverso il MEPA sono stati
acquistati beni e servizi per circa 5 miliardi e 777 milioni di euro.
Il dato conferma la crescita esponenziale di uno strumento che oggi
rappresenta il principale punto di riferimento delle pubbliche
amministrazioni per gli acquisti di importo inferiore alla soglia
comunitaria.

“Nonostante l’anno appena passato sia stato pesantemente condizionato
dalla pandemia – commenta Antonio Matzutzi, Presidente di
Confartigianato Imprese Sardegna – il 2020 è stato un anno positivo
per il volume degli appalti elettronici banditi in Sardegna, cresciuti
di ben 14milioni in soli 12 mesi e di ben 32 rispetto al 2019”. “Buona
anche la quota aggiudicata dalle realtà sarde, aumentata di 7 milioni
rispetto all’anno precedente – continua Matzutzi – anche se la
percentuale delle imprese aggiudicatrici sarde è calata di 5 punti
percentuali, passando dal 53 al 48%. Questi ultimi dati ci devono far
ragionare su quante risorse economiche non rimangono in Sardegna
oppure restano, molto ridotte, ma sotto forma di subappalti che,
notoriamente, non aiutano lo sviluppo delle imprese”. “Come facciamo
già da diversi anni – sottolinea il Presidente – è necessario
continuare a formare e informare le imprese e condurle all’interno del
sistema Mepa per non perdere tante importanti opportunità di crescita
e di affari”.

Su tali problematiche, Confartigianato Sardegna, proporrà alla Regione
di finanziare progetti specifici, diretti alle imprese e alla Pubblica
Amministrazione, per iniziative di informazione sull’utilità degli
appalti pubblici elettronici, per la facilitazione guidata
sull’esplorazione dello strumento, e per la formazione specifica per
la registrazione, l’accesso e la gestione delle funzioni delle varie
piattaforme.

“Il mercato elettronico è uno strumento capace di assicurare
trasparenza, velocità nei processi, qualità dell’offerta e
partecipazione delle piccole realtà imprenditoriali nell’ambito degli
appalti pubblici – commenta il Segretario di Confartigianato Imprese
Sardegna, Daniele Serra – i numeri della Sardegna sono molto
promettenti e l’augurio è che già nel corso di questo 2021 la platea
di fornitori sardi possa crescere ancora: aumentare il bacino
imprenditoriale della nostra Isola nel servizio significa avere
maggiori possibilità di sviluppo, incentivando anche la Pubblica
Amministrazione ad avvalersi dei beni e servizi delle imprese
regionali”. “Le imprese perdono occasioni importanti non iscrivendosi
alla piattaforma – continua Serra – in questo modo ne beneficiano le
realtà che arrivano da fuori regione. Purtroppo ancora troppe attività
produttive soffrono della poca confidenza con i mezzi informatici. La
piattaforma Mepa rappresenta un’opportunità sia per PA sia per le
imprese”.

Per questo, soprattutto in questo momento di difficoltà, in attesa di
un auspicato ritorno alla normalità, l’Associazione Artigiana rinnova
l’invito alle imprese sarde a iscriversi e utilizzare il sistema,
rivolgendosi anche alle sedi territoriali di Confartigianato Sardegna
per ricevere informazioni, assistenza e supporto per partecipare
attivamente alla fornitura di beni o servizi per la PA.

Il Mercato elettronico della pubblica amministrazione (MePA) è uno
strumento di commercio elettronico, di tipo Business to Government
(B2G), a disposizione delle amministrazioni pubbliche italiane per
effettuare acquisti di importo inferiore alla soglia comunitaria (135
mila euro per le PA centrali e 209 mila euro per le altre
amministrazioni). Il MePA permette alle Amministrazioni Pubbliche di
consultare i cataloghi delle offerte pubblicate ed emettere
direttamente ordini d’acquisto (OdA) o richieste d’offerta (RdO). I
fornitori abilitati possono, invece, offrire i propri beni e servizi
direttamente online e rispondere alle eventuali richieste di offerta
avanzate dalle PA. Il sistema permette, dunque, l’acquisto online di
beni e servizi con caratteristiche di standardizzabilità, per acquisti
ripetitivi e/o per volumi ridotti. Nato nel 2000 con l’obiettivo di
efficientare e razionalizzare gli acquisti pubblici, negli ultimi anni
ha portato avanti una vera e propria rivoluzione nel mondo degli
appalti pubblici, innescando non solo un processo di modernizzazione
dei processi ma anche nel modo di concepire il public procurement.

Quali sono i prodotti che vengono scambiati sul MePA?

Lo decide la Consip, la centrale acquisti della Pubblica
Amministrazione, che gestisce la piattaforma informatica. Nel catalogo
si trovano, tra gli altri: alimentari, arredi, beni e servizi per la
sanità e per la persona, cancelleria e materiali per l’ufficio,
combustibili e carburanti, energia, hardware e software e servizi
informatici, servizi postali, assicurativi e finanziari, consulenze e
servizi professionali e sociali, soluzioni per la scuola,
telecomunicazioni, veicoli.

Acquisti della PA 2020

Fornitori attivi 2020

Fornitori abilitati 2020

Cagliari

55.473.820

631

1.427

Nuoro

11.351.745

160

445

Ogliastra

2.385.146

62

192

Olbia Tempio

12.200.995

127

369

Oristano

9.618.019

152

403

Sassari

57.283.031

348

874

Sud Sardegna

17.244.122

176

621

SARDEGNA

165.556.878

1.656

4.331

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Responsabile Ufficio Stampa Confartigianato Imprese Sardegna




Fertilia: due appalti per salvare il ponte. Iniziano i lavori sulle passerelle – 500 mila euro – ma bisogna intervenire anche nella sottostruttura – 450 mila euro –

Alghero, 9 novembre 2020 – Quasi un milione di euro per il soccorso al ponte di Fertilia. Due distinti progettualità dell’Amministrazione viaggiano parallele per altrettanti interventi di manutenzione straordinaria. Oggi il Settore Opere Pubbliche ha proceduto alla fase di aggiudicazione dei lavori di riqualificazione delle passerelle ciclopedonali sul ponte di Fertilia: è il via libera agli attesi interventi. Circa 500 mila euro disponibili per il progetto che dovrà finalmente riaprire al transito sulle passerelle laterali al ponte, sulle quali tornerà ad essere praticabile la pista ciclabile e il passaggio pedonale. Sei mesi circa la durata dei lavori. Al posto delle strutture portanti in legno, deteriorate e testimoni dello stato di incuria dell’opera realizzata oltre vent’anni fa, verranno collocate strutture portanti completamente in acciaio ed elementi di pavimentazione in resina poliestere antisdrucciolo. “L’opera – precisa l’Assessore ai lavori Pubblici Antonello Peru – avrà caratteristiche funzionali e strutturali che garantiscono livelli di sicurezza e durata nel tempo. Nel frattempo abbiamo dato corso alla procedura per intervenire anche nella struttura portante del ponte, per garantire sicurezza e stabilità, con utilizzo di stanziamenti dal bilancio comunale”.   Il Ponte di Fertilia infatti necessita di opere straordinarie e di monitoraggio dello stato deformativo e tensionale della sottostruttura. Nel corso delle indagini strutturali finalizzate al progetto di sostituzione delle attuali passerelle ciclo-pedonali poste “a cavallo” del ponte, sono state messe in luce problematiche legate alla scarsa manutenzione della struttura, che saranno pertanto oggetto di intervento specifico. Ieri la Giunta ha approvato il progetto preliminare dell’opera, per la cui esecuzione ha messo a disposizione altri 455 mila euro dai fondi di bilancio. L’elaborato predisposto dal raggruppamento temporaneo di imprese costituito dall’Ing. Enrico Doppiu e dall’Arch. Stefano Govoni riguarda opere da eseguire principalmente sull’assetto dei piloni. Oltre alle passerelle, quindi, il degrado sviluppatosi nel tempo nelle parti meno visibili costringe ad interventi tempestivi con progettualità e relativa dotazione finanziaria messa in campo dall’Amministrazione.  “Si continua con l’avvio di iter di opere pubbliche fondamentali, soprattutto per emergenze e manutenzioni straordinarie che, come per il Ponte Serra, richiedono investimenti molto consistenti per contrastare gli effetti dell’assenza di manutenzioni”, conclude Peru. Il ponte situato nel punto in cui lo stagno del Calik si congiunge con il mare è stato costruito presumibilmente tra il 1882 ed il 1884. Sono state rilevate le seguenti criticità: assenza di malta tra i conci della muratura, lesioni nei conci delle arcate del ponte, inclinazione delle pile e delle spalle. Quest’ultima criticità, evidenziata nelle prove strutturali ma evidente anche attraverso un semplice esame visivo del ponte, è costituita dallo sprofondamento delle pile verso lo stagno Calik.

Giovanni Chessa
Portavoce del Sindaco
Comune di Alghero




CONFARTIGIANATO SARDEGNA–C.STAMPA–22-01-19-APPALTI COMUNALI- 18milioni euro per 361 comuni Sardegna per lavori

CONFARTIGIANATO IMPRESE SARDEGNA

COMUNICATO STAMPA 22 GENNAIO 2019

APPALTI COMUNALI – Quasi 18milioni di euro per 361 comuni della
Sardegna. Dal Governo fondi per la messa in sicurezza di scuole,
strade, edifici pubblici e patrimonio comunale. Appello ai Sindaci di
Giacomo Meloni (Confartigianato Edilizia Sardegna): “Approfittatene.
E’ una grande opportunità di lavoro anche per l’artigianato edile
locale”.

Sono quasi 18 i milioni di euro che il Governo, con la Legge 30
dicembre 2018 n.145, ha messo a disposizione di 361 comuni della
Sardegna, con meno di 20mila abitanti, per investimenti per la messa
in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e del patrimonio
comunale.

“Poter avere tra 100 e 40mila euro per investimenti in opere pubbliche
di manutenzione – commenta Giacomo Meloni, Presidente di
Confartigianato Edilizia Sardegna – è una importante opportunità per
la maggior parte dei Sindaci della nostra regione anche per animare
l’economia edile artigiana del loro territorio”. “La legge 145 è,
infatti, tra le novità che consideriamo positive della legge di
Bilancio – spiega il Presidente – e da oggi avviamo una massiccia
azione di sensibilizzazione da un lato verso i primi cittadini, che
contatteremo, e verso i nostri associati edili, per descrivere
l’occasione”. “E indubbio – conclude Meloni – anche alla luce della
modifica del Codice degli Appalti (comma 912 della L. 145 del 2018)
che prevede l’innalzamento della soglia per l’affidamento diretto dai
40.000 ai 150.000 euro, che la ripartizione tra i Comuni di queste
prime risorse destinate agli investimenti potrebbe avere un impatto
positivo sulla partecipazione delle micro e piccole imprese agli
appalti relativi alle piccole opere pubbliche”.

In Sardegna 15 comuni, riceveranno 100mila euro ciascuno per un totale
di 1milione e mezzo di euro; 58 riceveranno 70mila euro per un totale
di 4milioni; a 78 comuni arriveranno 50mila euro per un totale di
quasi 4 milioni; 210 riceveranno 40mila euro per un monte investimenti
di 8milioni e 400mila euro.

La legge di Bilancio per il 2019 (legge 30 dicembre 2018, n. 145)
contiene, infatti, ai commi 107 e ss. alcune misure che assegnano ai
Comuni, nel limite di 400 milioni di euro per tutta l’Italia,
contributi per investimenti per la messa in sicurezza di scuole,
strade, edifici pubblici e patrimonio comunale. La legge di bilancio
contiene anche modalità e tempistiche per rendere la norma operativa.
Nel far seguito al dettato della norma, il 14 gennaio 2019 è stato
pubblicato in G.U. il Comunicato relativo alla pubblicazione sul sito
del D.A.I.T. (Direzione centrale della finanza locale) del decreto del
Capo del Dipartimento per gli Affari interni e territoriali del
Ministero dell’Interno.

I contributi destinati ai Comuni fino a 20.000 abitanti, pari
complessivamente a 394.490.000 euro, sono erogati – in base alla
comunicazione che il Ministero dell’Interno è tenuta a fare entro il
15 gennaio a ogni singolo Comune relativamente all’importo a esso
spettante – ai beneficiari, in ragione del 50% previa verifica
dell’avvenuto inizio dell’esecuzione dei lavori e del restante 50%
dopo la trasmissione del certificato di collaudo al Ministero
dell’Interno.

L’esecuzione dei lavori deve iniziare entro la data del 15 maggio 2019
e, in caso di mancato rispetto del termine dell’inizio dell’esecuzione
dei lavori o in caso di utilizzo parziale dei contributi, le risorse
assegnate vengono revocate, in tutto o in parte, entro il 15 giugno
2019 da parte del Ministero dell’Interno e redistribuite agli altri
Comuni, che dovranno avviare i lavori entro il successivo 15 ottobre.

Per accedere alle risorse i Comuni devono proporre investimenti
aggiuntivi rispetto a quelli già indicati nei piani triennali e i
contributi sono diversificati in base al numero degli abitanti: 40.000
euro per i Comuni fino a 2.000 abitanti, 50.000 euro ai Comuni con una
popolazione compresa tra 2.001 e 5.000 abitanti, 70.000 euro ai Comuni
con una popolazione compresa tra 5.001 e 10.000 abitanti, 100.000 euro
ai Comuni con popolazione tra 10.001 e 20.000 abitanti.

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Responsabile Ufficio Stampa Confartigianato Imprese Sardegna

Federico Marini  07044891   3384868726




comunicato stampa su osservatorio appalti pubblici

TAG: IL 17 DICEMBRE NASCE L’OSSERVATORIO TERRITORIALE SUGLI APPALTI

Olbia, 17 Dicembre – L’Osservatorio territoriale sugli appalti è il risultato della volontà e dell’impegno delle Associazioni di categoria, datoriali e sindacali, che compongono il TAG. A differenza di un’analoga esperienza a Cagliari,  l’Osservatorio che oggi nasce in Gallura non è circoscritto al mondo delle cooperative e alle Categorie sindacali del Pubblico impiego e del Commercio, servizi e turismo, ma è trasversale a tutti i settori produttivi.

Costituito sulla base di un Protocollo D’intesa che oggi i Responsabili delle organizzazioni hanno formalmente sottoscritto, l’Osservatorio si propone di garantire la legalità e i diritti nel sistema degli appalti pubblici, il rispetto della disciplina contrattuale e delle norme sulla sicurezza. 

L’Osservatorio presterà massima attenzione:

  1. Alla verifica della congruità di base d’asta al fine di garantire l’applicazione dei CCNL di riferimento sottoscritti dalle Organizzazioni firmatarie del presente protocollo, evitando il dumping contrattuale che produce concorrenza sleale fra le imprese;
  2. Verifica della correttezza dell’applicazione della clausola sociale nei cambi d’appalto, al fine di salvaguardare i livelli occupazionale e quindi il mantenimento dei posti di lavoro;
  3. Alla predisposizione di note, pareri sulle materie di cui sopra e segnalare anomalie in fase di gara e nello svolgimento dell’appalto.

Si chiede gentilmente di dare massima diffusione dell’Istituzione dell’Osservatorio, affinché le imprese e i lavoratori ne conoscano l’esistenza e prendano consapevolezza di avere un interlocutore serio a cui fare eventuali segnalazioni di irregolarità.

Il Coordinatore del Tag

Luisa Di Lorenzo




invito conferenza stampa tag_ osservatorio appalti

TAG: IL 17 DICEMBRE NASCE L’OSSERVATORIO TERRITORIALE SUGLI APPALTI

Olbia, 14 Dicembre – Il Tag il 17 Dicembre firmerà ad Olbia, presso la sede della Cgil in via del Piave, il Protocollo d’intesa per la costituzione dell’Osservatorio Paritetico Territoriale sugli Appalti.

Con la presente per comunicarvi che avremmo piacere di avere la presenza della vostra testata alla Conferenza stampa che si terrà nella sede della Cgil alle ore 11.30.

Il Coordinatore del Tag

Luisa Di Lorenzo