Zona arancione, Zoffili (Lega): governo arrogante odia la Sardegna, sistema colori pagliacciata vergognosa
Roma, 2 feb – “L’incredibile decisione di condannare ancora la Sardegna alla zona arancione dimostra che questo governo arrogante odia l’ Isola, non la conosce e non la rispetta. I Sardi sono responsabili, sanno perfettamente cosa devono fare per impedire la diffusione del virus e poter vivere e lavorare in sicurezza. Questa pagliacciata del sistema a colori, inutile e dannoso, deve finire al più presto”.
Così Eugenio Zoffili, deputato e Coordinatore regionale della Lega Sardegna.
FINE SETTIMANA DI CONTROLLI, IN VISTA DEL PASSAGGIO DA ZONA GIALLA AD ARANCIONE: DENUNCE E CONTRAVVENZIONI
IL COMANDO PROVINCIALE DI SASSARI HA INTENSIFICATO IL CONTROLLO DEL TERRITORIO NEL FINE SETTIMANA, ANCHE PER OTTEMPERARE AL DECRETO DEL MINISTRO DELLA SALUTE CHE HA ELEVATO LE RESTRIZIONI “ANTICONTAGIO” NELLA REGIONE.
A BONO DUE PERSONE SONO STATE CONTRAVVENZIONATE PER AVER VIOLATO LA “ZONA ROSSA” CHE VIGE IN QUEL COMUNE PER ORDINANZA DEL SINDACO; AD ENTRAMBI SONO STATI ANCHE TROVATI ALCUNI GRAMMI DI MARIJUANA E PER QUESTO SEGNALATI. A BURGOS È STATO MULTATO UN PERCHÉ NON INDOSSAVA LA MASCHERINA ALL’INTERNO DELL’ESERCIZIO PUBBLICO E ALTRE 4 PERSONE PER AVER VIOLATO IL “COPRIFUOCO” DELLE 22.
A OZIERI L’AUTISTA DI UN’AUTO È STATO DENUNCIATO PER GUIDA IN STATO DI EBBREZZA E, INSIEME AI SUOI DUE PASSEGGERI, CONTRAVVENZIONATO PER AVER VIOLATO IL DIVIETO DI RECARSI IN UN COMUNE DIVERSO DA QUELLO DI DOMICILIO.
A BUDDUSÒ UN AUTOMOBILISTA È STATO CONTRAVVENZIONATO PER VIOLAZIONE DEL “COPRIFUOCO”.
A VALLEDORIA QUATTRO AUTOMOBILISTI SONO STATI FERMATI A BORDO DELLE RISPETTIVE AUTOVETTURE E MULTATI PER AVER VIOLATO IL “COPRIFUOCO”.
STESSA SORTE PER DUE CITTADINI DI SEDINI, SORPRESI FUORI CASA BEN DOPO L’ORARIO DEL “COPRIFUOCO”.
ANCHE AD OLBIA UN BICCHIERE DI TROPPO È COSTATA LA PATENTE ED UNA DENUNCIA PER GUIDA IN STATO DI EBBREZZA AD UN AUTOMOBILISTA, CONTRAVVENZIONATO ANCHE PER AVER VIOLATO IL “COPRIFUOCO”.
A TEMPIO PAUSANIA ALTRO RITIRO DI PATENTE PER GUIDA IN STATO DI EBBREZZA, DENUNCIA ALLA MAGISTRATURA E CONTRAVVENZIONE PER VIOLAZIONE DEL COPRIFUOCO.
COVID, PIRAS E ZOFFILI (LEGA): “SARDEGNA ARANCIONE, DECISIONE ASSURDA PER ATTIVITÀ ECONOMICHE ISOLA. CHIESTO A SOLINAS DEROGA SPOSTAMENTI PER ATTIVITÀ VENATORIA”.
Cagliari 23 gennaio 2021 – “Apprendiamo con estrema preoccupazione la firma dell’ordinanza da parte Ministro della salute Roberto Speranza che declassa, ufficialmente, la Sardegna a zona arancione. Una decisione che in Regione con il nostro Governatore Solinas e in Parlamento continueremo a combattere e che avrà gravissime ripercussioni sul sistema economico isolano, di cui il governo Conte mostra, ancora una volta, non badare affatto non inviando agli operatori del settore adeguati ristori ma solo l’ordine di abbassare le serrande.Le motivazioni e i criteri adottati per la valutazione di tali scelte devono necessariamente essere rivisti e, soprattutto, è necessario si avviino maggiori interlocuzioni con le regioni, stanche di balletti vergognosi tra aperture e chiusure incerte.In virtù di questo cambio repentino di colorazione, abbiamo già chiesto ufficialmente al Presidente Christian Solinas di provvedere all’adozione di un’ordinanza che, al pari di quella firmata il 9 gennaio, autorizzi gli spostamenti dei cacciatori in tutta la Sardegna. La caccia è un servizio di pubblica utilità che garantisce l’equilibrio della fauna selvatica e non può esser limitata”.
Così Andrea Piras, consigliere regionale e coordinatore Lega Giovani e Eugenio Zoffili, deputato e coordinatore regionale della Lega.
COLDIRETTI SARDEGNA. CON ZONA ARANCIONE DOMENICA IN FUMO 200MILA EURO PER GLI AGRITURISMI CAMPAGNA AMICA
Costa oltre 200mila euro (solo per il pranzo) ai 150 agriturismi Campagna Amica Sardegna, il passaggio di domenica da zona gialla ad arancione con 24 ore di preavviso.
Oltre il danno la beffa perché vedono andare in fumo le oltre 4.500 prenotazioni ed in alcuni casi devono congedare i clienti presenti che avevano deciso di trascorrere il fine settimana.
Perdite che pesano in quanto ricadono su un settore che ormai da un anno paga a caro prezzo le restrizioni adottate per limitare la diffusione del Covid.
“Purtroppo constatiamo la mancanza di buon senso – afferma Michelina Mulas, presidente regionale di Terranostra, l’associazione degli agriturismi Campagna Amica –. Forse non si capisce che comunicarci sabato la chiusura 24 ore dopo delle strutture ci crea ingenti danni, in termini di prodotti (ormai pronti), pulizia della struttura, preparazione di sala e camere, personale, sanificazioni e tanto altro. Ci si accanisce contro chi è da un anno che paga a caro prezzo ed in silenzio le restrizioni per cercare di fermare il virus. Da 11 mesi rispettiamo e obbediamo alle indicazioni dei Dpcm – chiarisce -. Abbiamo rinunciato a Pasqua e Pasquetta, a tutte le cerimonie e attività didattiche, siamo rimasti chiusi per le festività natalizie. Abbiamo anche dimezzato i posti a tavola e adeguato la struttura e tutto ciò che ci hanno prescritto. Dall’altra però, pur capendo che siamo in una situazione di grande emergenza, ci sembra ci sia indifferenza. Come si può comunicare la chiusura dell’attività 24 ore prima? Non lo sanno che un agriturismo, cosi come un ristorante richiede programmazione e che aprire oggi costa il doppio rispetto a prima? Preparazione del cibo (che andrà buttato), sanificazione, personale, altri servizi, pulizia del locale, pubblicità (in questo momento in cui si apre e si chiude se non ci pubblicizziamo non viene nessuno) ed il tutto con maggiori spese di una giornata ordinaria e per la metà dei posti (per garantire il distanziamento). Questo significa che non c’è rispetto del lavoro degli altri, non c’è programmazione e questo ci allarma doppiamente perché ad un anno dallo scoppio della pandemia siamo ancora all’improvvisazione. Cosi non ci stanno solo condannando a chiudere definitivamente ma ci stanno obbligando”.
Finalmente dopo la lunga chiusura per le festività natalizie, il fine settimana gli agriturismi, con i grandi spazi di cui dispongono, stavano ormai registrando il tutto esaurito (anche se con la metà dei posti rispetto ai numeri che possono ospitare normalmente per rispettare il distanziamento).
“Sarebbe davvero servito più buon senso – afferma il presidente di Coldrietti Sardegna Battista Cualbu -. Non voglio entrare nelle motivazioni del passaggio a zona arancione, anche perchè non ci competono, ma crediamo che spostare a lunedì il passaggio a zona arancione e anticipare la comunicazione di qualche giorno avrebbe consentito agli agriturismi di organizzarsi, non spendere e dover disdire le prenotazioni, per le quali 24 ore prima oramai si era già organizzato e speso”.
Ufficio stampa Coldiretti Sardegna
Michele Arbau
