TRENINO VERDE, CON LA FIRMA DEI SINDACI NASCE LA FONDAZIONE. L’ASSESSORE MORO: “UNA GIORNATA STORICA PER UNA GRANDE RISORSA TURISTICA E CULTURALE DELLA SARDEGNA, VEICOLO DELLA NOSTRA IDENTITÀ”

Sassari, 5 dicembre 2023 – Con il sì dei sindaci nasce la “Fondazione Trenino verde storico della Sardegna”. L’adesione è stata formalizzata oggi a Sassari, nell’Aula Magna dell’Università, nel corso del convegno “Il treno ad altra velocità”, con la firma dell’atto costitutivo della Fondazione da parte dei sindaci dei primi 43 Comuni – sul totale di 58 interessati dal tracciato, tre Comuni stanno perfezionando l’adesione e la faranno successivamente – che entrano nella Fondazione in qualità di soci fondatori con Regione Sardegna e Arst. All’incontro hanno partecipato l’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro, e i vertici dell’Arst, l’amministratore unico Roberto Neroni e il direttore centrale Carlo Poledrini. 

“Oggi è una giornata storica”, ha detto l’assessore Moro. “Firmiamo l’atto costitutivo della Fondazione per rilanciare questa straordinaria risorsa dell’intera Isola, un simbolo e un veicolo della nostra identità, e per valorizzare i nostri territori, soprattutto quelli dell’interno, che hanno maggiore bisogno di sostegno e di aiuti da parte della Regione”. Per sostenere il progetto, ha spiegato l’esponente della Giunta Solinas, “ci sono le risorse già stanziate e ci sono i lavori sulla rete ferroviaria più antica d’Europa, più importante d’Europa. È un patrimonio che doveva trovare un meccanismo di gestione efficiente che garantisse ai Comuni e ai territori di essere protagonisti e regalasse alla Sardegna un ulteriore strumento per favorire la crescita turistica e il suo sviluppo economico”. 

La Fondazione – come prevede la delibera della Giunta regionale del 17 novembre 2023, in attuazione dell’articolo 138 della legge regionale 9 del 23 ottobre 2023 – ha come organi il presidente (nel corso dell’ultima seduta la Giunta ha nominato il commercialista Elso Rei), la giunta esecutiva (composta dal presidente, da due componenti scelti dall’assemblea di partecipazione tra quattro rappresentati delle tratte ferroviarie individuati dai Comuni territorialmente competenti e due componenti nominati dall’Arst), l’assemblea di partecipazione (composta dai membri fondatori) e il revisore dei conti. Possono ottenere la qualifica di “partecipanti”, senza diritto di voto in assemblea, le persone fisiche e giuridiche, pubbliche e private, gli enti e le associazioni che contribuiscono agli scopi della fondazione. 

Hanno già annunciato la loro adesione Fai Sardegna, Università di Sassari, Provincia di Sassari, Fondazione Maria Carta, Consorzio Costa Smeralda, Fasi, la federazione degli emigrati sardi, Fondazione Mont’e Prama e Associazione Enti locali per le attività culturali e di spettacolo.

Ecco l’elenco dei 43 Comuni fondatori: Aritzo, Arzana, Belvì, Bortigiadas, Bosa, Calangianus, Chiaramonti, Elini, Flussio, Gairo, Girasole, Ilbono, Isili, Jerzu, Laconi, Laerru, Lanusei, Luras, Macomer, Magomadas, Mandas, Martis, Meana Sardo, Modolo, Nulvi, Nurallao, Osilo, Osini, Perfugas, Ploaghe, Sadali, Sassari, Seui, Sorgono, Suni, Tempio Pausania, Tinnura, Tonara, Tortolì, Tresnuraghes, Ulassai, Ussassai, Villagrande Strisaili. I tre Comuni che aderiranno nei prossimi giorni sono Desulo, Sant’Antonio di Gallura e Serri. 

Al convegno sono intervenuti anche il rettore Gavino Mariotti, il sindaco di Sassari Gian Vittorio Campus, il commissario straordinario della Provincia di Sassari, Pietro Fois, il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, Giovanni Pruneddu, docente di Diritto della navigazione e del turismo dell’Università di Sassari, e la direttrice del mensile “Dove” (Rcs-Corriere della Sera), Simona Tedesco




OLBIA, INAUGURATO IL PRIMO UFFICIO DI PROSSIMITÀ. L’ASSESSORE FASOLINO: “GIUSTIZIA PIÙ VICINA AI CITADINI”

Olbia, 13 novembre 2023 – Parte da Olbia e proseguirà nel pomeriggio al porto dell’Isola Rossa (Trinità d’Agultu) il ciclo di inaugurazioni degli Uffici di prossimità che toccherà, tra novembre e dicembre, i 21 Comuni sardi interessati dal progetto regionale. Nati per rendere i servizi della Giustizia più vicini ai cittadini sardi, permetteranno di ricevere informazioni e presentare istanze nell’ambito della volontaria giurisdizione (è esclusa l’attività di assistenza legale). I cittadini potranno infatti compiere operazioni e avere informazioni direttamente nel Comune sede dell’Ufficio di Prossimità senza necessità di recarsi nelle sedi dei sei Tribunali Ordinari della Sardegna (Cagliari, Sassari, Oristano, Nuoro, Tempio, Lanusei).

“Avvicinando gli uffici della giustizia alle Comunità introduciamo un nuovo importante strumento di supporto al cittadino”, ha spiegato l’Assessore della Programmazione, Giuseppe Fasolino. “Abbiamo promosso questo progetto con l’obiettivo di andare incontro alle fasce più deboli della popolazione come anziani e persone fragili, garantendo così libero accesso a servizi e informazioni di carattere giudiziario – ha continuato l’assessore Fasolino – La Sardegna, complice anche l’estensione geografica e la densità di popolazione, conta su numerosi centri distanti dalle attività dei tribunali ordinari, a cui concorre negativamente la revisione delle circoscrizioni giurisdizionali avvenuta negli ultimi anni. Questo progetto nasce infatti in seguito alla riforma del 2012 con l’obiettivo, tra gli altri, di decongestionare l’attività dei Tribunali. Ci siamo immedesimati – ha proseguito l’esponente della Giunta Solinas – in quel cittadino che da Loiri deve recarsi a Tempio per una semplice richiesta: ecco, una volta che l’Ufficio di prossimità sarà operativo quel cittadino non deve più impiegare tempo e risorse per spostarsi”. 

Entrando nel concreto del progetto, attraverso gli Uffici di prossimità i cittadini potranno per esempio inoltrare le pratiche per l’Amministrazione di Sostegno; richiedere un’autorizzazione al giudice tutelare; richiedere un’autorizzazione al rilascio dei documenti validi per l’espatrio; richiedere la nomina di un curatore speciale; ricevere supporto per la compilazione della modulistica vigente presso gli uffici giudiziari; avere consulenza e supporto sugli istituti di protezione giuridica (tutele, tutele minori, amministrazione di sostegno); ottenere assistenza per altri servizi della volontaria giurisdizione che non richiedono l’ausilio di un avvocato.

“Facilitare l’accesso ai servizi giudiziari per chi ha difficoltà a usufruirne era un obiettivo che ci eravamo dati e che ora trova realizzazione andando a toccare ben 21 Comuni sardi”, ha evidenziato ancora l’Assessore Fasolino. Il primo a essere inaugurato, questa mattina, è stato appunto quello del Come di Olbia che, in collaborazione con i Comuni di Golfo Aranci e Loiri Porto San Paolo, ospiterà la sede dell’Ufficio di Prossimità in via Venafiorita. L’Unione dei Comuni Alta Gallura, con i Comuni di Erula e Perfugas, ospiteranno invece l’Ufficio presso il porto dell’Isola Rossa (inaugurazione programmata sempre per oggi). 

Gli eventi, organizzati dalla Regione – Centro Regionale di Programmazione in collaborazione con i Comuni interessati e i Tribunali, proseguiranno negli altri Comuni a seguito della firma dei Protocolli d’Intesa,con un fitto calendario che ha come obiettivo quello di rendere consapevoli i cittadini della prossima disponibilità del servizio. L’operatività degli uffici è prevista dopo le attività di informatizzazione e della formazione degli operatori. (ez)




AEROPORTI, LA REGIONE VOTA CONTRO LA PROPOSTA DI FUSIONE. L’ASSESSORE MORO: RISPETTARE LO STOP DELL’ENAC A TUTELA DELL’INTERESSE GENERALE

Cagliari, 29 maggio 2023 – La Regione ha votato contro il progetto di fusione delle società di gestione degli aeroporti di Olbia e Alghero approvato stamattina dall’assemblea degli azionisti della Sogeaal. L’assessore dei Trasporti, Antonio Moro, ha ribadito la posizione della Regione (che detiene il 23,06% delle quote della società di gestione dello scalo algherese, la Sfirs il 5,69%) chiedendo al socio di maggioranza, F2i Ligantia, di sospendere la deliberazione e aggiornare la riunione tra 60 giorni, il 28 luglio prossimo, per poter valutare approfonditamente tutta la documentazione, a tutela degli interessi pubblici. 

Nel suo intervento, l’esponente della Giunta Solinas ha anche ricordato che l’Enac, il 15 maggio scorso, “ha comunicato alle società incorporante Geasar e incorporata Sogeaal di ritenere che allo stato non possa essere autorizzato il prospettato  ‘progetto di fusione’ in un’unica società  di gestione  aeroportuale, perché in contrasto con i principi normativi di riferimento e ha subordinato l’autorizzazione al progetto di fusione alla individuazione di soluzione idonea garantire alla Regione l’esercizio delle prerogative societarie”. 

“Considerato – ha evidenziato l’assessore – che per preminente sopraggiunte ragioni di interesse pubblico l’Enac può disporre la revoca della concessione degli affidamenti aeroportuali demaniali di Alghero e Olbia e che il diniego dell’Enac, dettato a tutela di un interesse  generale che trascende gli interessi dei soci, potrebbe determinare la nullità delle assumende delibere di fusione, la Regione esprime parere non favorevole al progetto di fusione del quale non condivide il percorso tecnico-amministrativo per giungere alla definizione della compagine della nuova società”.

“Dalla documentazione, seppur incompleta, di cui la Regione è in possesso – ha detto l’assessore Moro – appare incontrovertibilmente l’iniquità del criterio di definizione della compagine della nuova società, individuato unilateralmente senza il coinvolgimento del socio pubblico, in quanto non tiene in alcun conto gli apporti finanziari che la Regione ha assicurato tempo per tempo alle società aeroportuali”.

Infatti “la quota di partecipazione di Regione, e conseguentemente il ruolo in seno alla compagine della nuova Società, non sarebbe, per nulla, rappresentativa del concreto e fattivo contributo che la Regione Sardegna assicura a tutte le società aeroportuali finanziando in maniera significativa gli investimenti sulle infrastrutture e sottoscrivendo contratti pluriennali di pubblicità e di prestazioni di servizi attraverso i quali la Regione sostiene il conto economico delle società di gestione, assicurando loro quella quota dei cosiddetti ricavi ‘non aviation’, in assenza dei quali non sarebbe possibile sottoscrivere gli accordi con importanti compagnie aeree”.

Da un punto di vista procedurale, ha sottolineato l’assessore dei Trasporti, “si evidenzia che solamente dalla lettura del parere espresso dall’esperto incaricato si è appreso dell’esistenza di un corredo documentale di cui il socio pubblico è stato informato in modo incompleto e parziale e pertanto del tutto insufficiente”.La Regione, “registrato il rifiuto da parte del socio di maggioranza di ‘aggiornare la deliberazione per la fusione di incorporazione di Sogeaal in Geasar al 28 luglio 2023 (60 giorni)’ per consentire la formulazione di una proposta condivisibile che contemperi gli interessi e gli obiettivi delle parti in  gioco, nel rimarcare in conclusione le specificità che la questione delle gestioni aeroportuali riveste per lo sviluppo economico e la crescita sociale dell’Isola, ribadisce il voto non favorevole alla proposta di fusione di Sogeaal in Geasar”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas. (ale)

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Ufficio Stampa Regione Sardegna




AEROPORTI, STOP DELL’ENAC ALLA FUSIONE OLBIA-ALGHERO. L’ASSESSORE MORO: INACCETTABILE ESTROMETTERE DALLA GESTIONE DEGLI SCALI LA REGIONE, CHE DAL 2010 A OGGI HA EROGATO OLTRE 121 MILIONI DI EURO ALLE TRE SOCIETÀ

Cagliari, 27 aprile 2023 – “Apprendo con soddisfazione della sospensione, da parte di Enac, del parere favorevole alla fusione delle società di gestione degli aeroporti di Olbia (Geasar) e Alghero (Sogeaal). Auspico che gli ulteriori approfondimenti istruttori di competenza dell’Ente nazionale dell’aviazione civile possano fare chiarezza sulle criticità che caratterizzano le operazioni societarie condotte unilateralmente dal fondo di investimento privato F2i, senza alcuna condivisione da parte dell’amministrazione regionale”. Lo afferma l’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro, commentando la decisione dell’Enac di sospendere, in seguito all’intervento dell’assessorato dei Trasporti, il parere favorevole al progetto di integrazione industriale degli aeroporti del Nord Sardegna, “al fine di ulteriori approfondimenti istruttori di competenza”.

“Estromettere la partecipazione della Regione sarda dalla ipotizzata gestione unica degli aeroporti sardi è inaccettabile e dannoso – aggiunge l’esponente della Giunta Solinas – anche alla luce dei concreti e fattivi contributi erogati alle tre società di gestione degli aeroporti, da parte della Regione sarda che ha nel tempo finanziato investimenti infrastrutturali, contratti pluriennali di pubblicità e per prestazioni di servizi, assicurando a Sogeaal, Geasar e Sogaer quella quota dei ricavi cosiddetti ‘non aviation’, senza la quale non sarebbe stato possibile sottoscrivere gli accordi con le compagnie low cost”.

A titolo di esempio, l’assessore Moro ricorda che tra il 2010 e il 2023 i mandati di pagamento – quindi somme già erogate – in favore delle tre società aeroportuali, ammontano a 121.276.459 euro. Alla Sogeaal sono stati corrisposti 24.769.942 (8.161.676 per lavori infrastrutturali; 3.933.999 per copertura perdite; 11.467.466 per la promozione del sistema aeroportuale: 1.186.800 per spese varie). Alla Geasar sono stati corrisposti 43.139.045 euro (28.508.560 per lavori infrastrutturali; 75.167 per politiche sul lavoro; 13.678.890 per la promozione del sistema aeroportuale; 876.427 per spese varie). Alla Sogaer sono stati corrisposti 53.367.472 euro (26.171.276 per lavori infrastrutturali; 26.553.395 per la promozione del sistema aeroportuale e 642.800 per spese varie). 




Benessere Animale, lettera aperta dell’assessore Andrea Montis

L’enorme impegno profuso dal Comune di Alghero nella lotta al randagismo e, più in generale, a favore del benessere animale, ha prodotto negli anni notevoli riconoscimenti anche a livello nazionale, quali per ultimo il premio “Animali in città 2021”. Lo dicono i risultati del decimo rapporto nazionale di Legambiente in cui Alghero ha ottenuto il miglior piazzamento tra tutti i 656 comuni che hanno fornito dati nella valutazione dei 9 indicatori relativi al quadro delle specifiche regole. È però evidente che tutto ciò non è possibile con il solo forte impegno del personale comunale che opera nel Servizio Ambiente, o della Compagnia Barracellare, vi sono costi da sostenere che, per quanto si cerchi di contenerli, comunque devono trovare adeguata copertura. Faccio riferimento innanzitutto al mantenimento e alla cura dei cani ospitati presso il canile convenzionato, che mensilmente incide sulle casse comunali per una media di circa 30.000 euro, somma che è lievitata negli ultimi mesi non a causa dell’incremento del numero degli ospiti, ma per l’inflazione che ci ha costretti a riconoscere, giustamente, la variazione certificata dall’ISTAT, non essendo ovviamente immaginabile scaricare sul gestore l’aumento del costo sostenuto da loro stessi. Tra le azioni che richiedono un investimento, vi sono le sterilizzazioni incentivate: Dall’anno 2019 e sino al 2021 è stato possibile erogare a numerosi cittadini con ISEE ridotto un aiuto che consente di abbattere notevolmente il costo della sterilizzazione delle gatte e delle cagne, permettendo così di prevenire gravidanze indesiderate che, più di una volta, conducono ad abbandoni che per l’amministrazione regolarmente si traducono in un costo ben superiore all’ammontare del contributo stesso. Sono numerose le persone che continuamente chiedono di poter accedere a tale misura, ma che allo stato attuale è purtroppo priva di copertura finanziaria. Abbiamo anche potuto realizzare due aree di sgambamento sperimentali, attuando così la prima parte del più ampio ed ambizioso piano che prevede di realizzare spazi simili in ogni quartiere cittadino e a Fertilia, così come abbiamo acquistato tutte le attrezzature veterinarie necessarie ad allestire una sala da porre a disposizione dell’ASL di Sassari perché possa intervenire direttamente ad Alghero, per esempio, nella sterilizzazione dei gatti delle colonie, rendendo molto più veloce ed efficace l’azione, ma purtroppo il continuo lievitare dei costi in campo edilizio ci ha sinora impedito di fare alla struttura gli adeguamenti necessari. Questo “di più”, che fa davvero la differenza nella qualità dei servizi che il Comune può erogare, ha trovato copertura nel rimborso che la Regione (attraverso il servizio veterinario delle ASL) ha riconosciuto all’Amministrazione nel 2020, per i quali la nostra città è risultata essere prima in assoluto per ammontare ricevuto, definito sulla base di una serie di parametri che tengono conto della qualità e del livello di attività svolta. Da allora non sono pervenute ulteriori risorse: sappiamo che c’è stata una rivisitazione delle regole di attribuzione, sappiamo anche che vi sono state alcune riunioni tra i responsabili veterinari delle ASL sarde, ai quali è affidato il compito di verificare le rendicontazioni pervenute dai Comuni, e che Alghero ha sempre trasmesso per tempo, ma non si hanno più notizie dell’assegnazione del contributo, del quale mancano all’appello tre annualità e sta maturando la quarta. Sono risorse fondamentali senza le quali non ci è possibile effettuare tutta quella serie di investimenti programmati, i cui effetti positivi nel tempo si tradurranno non solo in un notevole miglioramento dei servizi disponibili per i proprietari di cani residenti stabilmente, ma anche in un ulteriore motivo perché il nostro territorio possa essere scelto come luogo privilegiato per trascorrere le vacanze in compagnia del proprio amico a quattro zampe, con chiare ed ovvie ricadute positive su tutto il tessuto economico. Allo stesso tempo gli investimenti si tradurrebbero in un contenimento della spesa futura: si pensi solo alla limitazione delle nascite e alla prevenzione degli abbandoni. Lancio quindi un appello alla Regione Sardegna: dia mandato urgente affinché le risorse arretrate vengano assegnate ed erogate con sollecitudine, consenta ai Comuni di proseguire nell’opera già intrapresa di lotta al randagismo e nel miglioramento dei servizi dedicati al benessere animale. Tutta l’Isola ne avrebbe un enorme beneficio.
 
Andrea Montis,
Assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Alghero




PRONTO SOCCORSO, L’ASSESSORE DORIA: “CON L’ULTIMO DECRETO IL GOVERNO HA ACCOLTO LE NOSTRE RICHIESTE”

Cagliari, 1 aprile 2023 – Un aumento del compenso orario per le prestazioni aggiuntive del personale dei pronto soccorso, in deroga rispetto al Contratto collettivo nazionale. Fino a 100 euro (dai 60 previsti attualmente) per i medici e fino a 50 euro per il personale del comparto, ma non solo. “Con il decreto legge numero 34 – dichiara l’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria – il Governo ha dato seguito alle nostre richieste, portate avanti anche attraverso il tavolo di confronto con le Regioni, per consentire di riconoscere un incentivo al personale sanitario in prima linea nei reparti d’emergenza-urgenza ospedaliera”.

Per rispondere alle carenze di specialisti nei pronto soccorso il provvedimento, in vigore dal 31 marzo, prevede inoltre la possibilità di accesso ai concorsi per i medici che abbiano comunque maturato un’esperienza di tre anni nell’emergenza-urgenza (anche non continuativi e in assenza di specializzazione), nonché di consentire agli specializzandi di assumere incarichi libero professionali presso i pronto soccorso per un massimo di 8 ore settimanali, attività valutabile nell’ambito del curriculum formativo e professionale nei concorsi per la dirigenza medica.

Secondo quanto disposto nella nuova normativa il personale che invece avesse raggiunto i requisiti per il pensionamento anticipato potrà rimanere in servizio e richiedere la trasformazione del rapporto di lavoro dal tempo pieno a quello parziale. Un’altra deroga sul personale (fino al 31 dicembre 2025) è invece riferita al riconoscimento delle qualifiche professionali conseguite all’estero al fine dell’esercizio dell’attività lavorativa nel sistema sanitario nazionale.

“Per venire incontro alla carenza di profili professionali del comparto – prosegue l’assessore Doria – fino al 31 dicembre 2025, agli operatori delle professioni sanitarie appartenenti al personale del comparto sanità, non si applicheranno le incompatibilità dalla legge 412 del 1991 (art. 4 comma 7). Al di fuori dell’orario di servizio sarà quindi possibile effettuare attività libero-professionale nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di prestazioni aggiuntive, con particolare riferimento ai volumi di prestazioni erogabili nonché all’orario massimo di lavoro e ai prescritti riposi”. 

“Una parte importante – precisa l’assessore Doria – riguarda inoltre le disposizioni sugli episodi di violenza nei confronti del personale sanitario. La norma introdotta dal decreto prevede la reclusione da due a cinque anni nell’ipotesi di lesioni nei confronti del personale nell’esercizio dell’attività sanitaria o a causa di quest’ultima. Pene più severe, dunque, per contrastare un fenomeno terribile, cresciuto negli ultimi anni, e a tutela di chi ogni giorno assiste e cura i pazienti, talvolta in condizioni difficili”.

“Con questo decreto il Governo è intervenuto su diversi punti, ma potrebbe essere fatto ancora di più, come, ad esempio, la revisione delle incompatibilità pubblico-privato della legge 412 del 1991 anche per i medici, così come avvenuto oggi per il comparto. La nostra proposta, che ho recentemente ridiscusso con il presidente della Commissione Sanità del Senato, Francesco Zaffini, prevede che al di fuori del proprio orario di servizio i medici possano svolgere l’attività nelle strutture private convenzionate a patto che il volume e la tipologia di prestazioni sia pari, ad esempio, al 50% di quelle svolte durante l’attività istituzionale nel pubblico. Un medico che fa interventi di chirurgia protesica, ad esempio, per eseguire due interventi nella struttura convenzionata privata dovrà averne fatti quattro in quella pubblica. Un sistema che consentirebbe ai medici di integrare l’attività libero professionale nel privato, ma solo a condizione di efficientare l’attività svolta nel pubblico con un concomitante sensibile abbattimento delle liste di attesa” – conclude l’esponente della Giunta Solinas. (vm)

Il testo del decreto legge pubblicato in Gazzetta Ufficiale (disposizioni in materia di Salute al Capo II): 




Turismo, la Sardegna alla fiera “Fa’ la cosa giusta”. Assessore Chessa: ‘Presenteremo un modello di turismo esperienziale, tra cammini, borghi e ospitalità’. Ad ottobre la seconda edizione di ‘Noi camminiamo in Sardegna’

Lo ha detto l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, annunciando la partecipazione della Sardegna alla 19^ edizione della fiera del turismo sostenibile “Fa’ la cosa giusta!”, in programma a Milano dal 24 al 26 marzo.

Cagliari, 3 marzo 2023 – “Per la Sardegna, il tema dei Cammini, dei Luoghi di pellegrinaggio e degli Itinerari spirituali rappresenta un segmento strategico della promozione turistica, una proposta che intendiamo rilanciare per consolidare la valorizzazione del patrimonio turistico-culturale attraverso la riscoperta delle vie storiche, cristiane e identitarie”. Lo ha detto l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, annunciando la partecipazione della Sardegna alla 19^ edizione della fiera del turismo sostenibile “Fa’ la cosa giusta!”, in programma a Milano dal 24 al 26 marzo. I cammini di Santa Barbara, di Santu Jacu, di San Giorgio Vescovo, di Sant’Efisio, 100 Torri, la Via dei Santuari, il percorso francescano e gli itinerari che faranno riferimento alle Destinazioni di pellegrinaggio (Borutta, Dorgali, Galtellì, Gesturi, Laconi, Luogosanto, Orgosolo e Sant’Antioco) saranno protagonisti nello spazio istituzionale, di circa 100 metri quadri, riservato all’Isola.

“Identità e tradizioni, accoglienza e senso di comunità sono i valori che devono identificare la ‘Destinazione Sardegna’ nei mercati nazionale e internazionale – ha aggiunto l’assessore Chessa – Durante la fiera milanese proporremo percorsi suggestivi ed esclusivi nel cuore più autentico e profondo dell’Isola, un’offerta di turismo esperienziale, caratterizzato da cammini, borghi e spiritualità. Grazie al protocollo sottoscritto con la Conferenza episcopale sarda abbiamo potuto procedere alla formazione di 70 guide turistiche specializzate sul tema del turismo religioso. Il corso è stato organizzato dalla Pontificia facoltà teologica della Sardegna, in collaborazione con l’Assessorato e la Fondazione Destinazione di pellegrinaggio”.

Durante la presentazione di questa mattina, che ha visto la presenza degli operatori del turismo dei Cammini, l’assessore del Turismo ha annunciato anche la 2^ edizione di “Noi camminiamo in Sardegna”, programmata dal 3 all’8 ottobre 2023: “Alcuni gruppi, composti da giornalisti, videoreporter, influencer, esperti e appassionati, cammineranno contemporaneamente sui principali itinerari spirituali della Sardegna per poi incontrarsi in un borgo, dove racconteranno e condivideranno l’esperienza. Un modo indimenticabile per scoprire, oltre la stagione estiva, la bellezza della Sardegna”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.




Assessore Doria presenta proposte per contrastare la carenza di medici di base in Sardegna e in Italia. Mario Bruno: Atto vuoto

L’Assessore regionale alla Sanità della Sardegna, Carlo Doria, ha presentato al Ministero della Salute due proposte per contrastare la carenza di medici nelle aree svantaggiate al di fuori dei grandi centri urbani. La prima proposta mira ad autorizzare un aumento di circa un terzo dei posti disponibili per i corsi di laurea in Medicina e Chirurgia delle università di Cagliari e Sassari, per almeno tre anni. La seconda proposta suggerisce una negoziazione a livello nazionale per modificare gli attuali parametri utilizzati per individuare gli studi di medicina generale con carenza di medici, da un medico ogni 1.000 abitanti a uno ogni 1.200 nelle aree urbane con popolazione superiore a 20.000, mantenendo l’attuale rapporto per le aree con meno residenti. Doria sostiene che la situazione attuale, caratterizzata da un forte squilibrio tra pensionamenti e nuove assunzioni, ha determinato una carenza di medici di base, soprattutto nelle aree periferiche, lasciando intere popolazioni senza accesso alle cure sanitarie. Se in passato era adeguato l’attuale parametro di un medico ogni 1.000 abitanti, oggi privilegia i grandi centri urbani rispetto alle zone periferiche, che richiedono maggiore attenzione.

La bozza del protocollo d’intesa tra il Presidente della Regione ed il Rettore dall’Università di Sassari, pubblicata dall’assessore regionale della Sanità Carlo Doria a mezzo stampa, è un atto vuoto. È la legge regionale 24/2020 all’articolo 18 comma 3 a dirci che tale protocollo e le relative convenzioni devono essere redatte “anche ai fini del mantenimento dei requisiti e degli standard necessari al mantenimento del DEA di primo livello in capo al Presidio Ospedaliero Civile di Alghero”. Ma quella bozza, sul punto, elude e rimanda ad un accordo fra le aziende, dopo l’approvazione degli atti aziendali. Atti che sono purtroppo già approvati e che prevedono, per esempio, una sola unità di ortopedia in capo all’AOU. Ciò significa che occorre garantire – per mantenere i requisiti del DEA di primo livello – che la struttura universitaria operi formalmente in ortopedia anche per la Asl, altrimenti la mancanza di questa unità specialistica renderebbe il civile solo un ospedale di base. E la norma non verrebbe attuata. Inoltre, il protocollo, per essere efficace, deve dirci dove prende la copertura finanziaria. Cioè con quali risorse ne assicuri l’attuazione, il mantenimento delle unità organizzative e il fabbisogno del personale, pensiamo per esempio all’anestesia che dovrà essere presente come unità organizzativa sia al Marino e al Civile,  o agli altri reparti. Finora, infatti, ad Alghero, è stata la asl a venire incontro con personale e strutture all’AOU. Le soluzioni ora sono due: o si corregge questa bozza riempiendola di contenuti o si cambia la legge, affidando non al Presidente della Regione ed al Rettore, ma ai direttori generali delle aziende l’onere di rispettare la norma, impegnando la relativa spesa. Ma va fatto in fretta, perché il tempo passa. E noi continueremo a vigilare, perché questo è il compito che ci hanno affidato gli elettori.




Continuità territoriale, l’Assessore Moro: “Per le rotte su Alghero si va verso una procedura rapida. 

Continuità territoriale, l’Assessore Moro: “Per le rotte su Alghero si va verso una procedura rapida. Per Cagliari e Olbia subito la vendita dei biglietti non appena concluse le verifiche amministrative”

Lo ha detto l’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro, al termine dell’incontro tecnico che si è tenuto oggi in videoconferenza, al quale hanno partecipato anche dirigenti e tecnici dell’Assessorato, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile.

Cagliari, 4 gennaio 2023 – “Per assegnare le rotte in continuità territoriale da e per Alghero stiamo andando verso una procedura rapida che garantisca la prosecuzione degli oneri di servizio pubblico, senza dunque l’interruzione dei collegamenti aerei, assicurando la massima trasparenza. Il percorso ha registrato la condivisione di Enac e Ministero e attraverso la rappresentanza italiana a Bruxelles sarà interessata la Commissione europea”. Lo ha detto l’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro, al termine dell’incontro tecnico che si è tenuto oggi in videoconferenza, al quale hanno partecipato anche dirigenti e tecnici dell’Assessorato, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile.

“Quando concluderemo le verifiche amministrative per le compagnie che si sono aggiudicate le gare per Cagliari e Olbia, sarà autorizzata la vendita dei biglietti, con l’onere della eventuale riprotezione, senza quindi attendere il 31 gennaio prossimo, termine per l’aggiudicazione definitiva delle quattro rotte”, ha concluso l’assessore Moro.




I trasporti nel territorio della Rete metropolitana al centro dell’incontro con l’assessore Moro

A distanza di una settimana dal primo incontro, questa mattina nella sala Giunta di Palazzo Ducale si è tenuta una nuova riunione tra i sindaci della Rete metropolitana e l’assessore regionale dei Trasporti Antonio Moro, con la direttrice generale Gabriella Massidda. Presenti anche l’amministratore unico dell’Arst, Roberto Neroni, con il direttore generale Carlo Poledrini e il commissario straordinario della Provincia Pietrino Fois. Oggetto dell’incontro è stato fare il punto, dopo le richieste presentate dalla Rete, sugli interventi infrastrutturali programmati nel territorio dall’Azienda regionale dei trasporti.
La prima novità emersa è che entro il 31 dicembre saranno pubblicati i bandi per l’acquisto di tre treni a idrogeno e la realizzazione delle infrastrutture ferroviarie e della centralina di produzione dell’idrogeno sulla linea Sassari-Alghero con il collegamento all’aeroporto. Gli stessi treni potranno essere utilizzati anche nella tratta dal centro intermodale di Sassari a Sorso.
Sempre con la regia dell’Arst, per quanto riguarda il trasporto urbano del Comune di Alghero, sono già arrivati i primi quattro autobus completamente elettrici e altri otto ne arriveranno a breve.
La riunione è stata anche l’occasione per fare il punto sulla gestione della ciclovia regionale Arst che unisce Alghero a Badesi. Il progetto in questo momento è in fase di valutazione della conferenza di servizi.
È stato chiesto all’assessore Moro di aprire una interlocuzione con le Ferrovie dello Stato per rendere a carattere metropolitano il collegamento su rotaia – ritenuto da tutti strategico e fondamentale per il territorio – tra il capoluogo di Provincia e Porto Torres, per il quale Arst si è già detta pronta a farsi carico della gestione, a fronte dei necessari investimenti. Tutto ciò sarebbe possibile partendo da una progettazione avviata con un milione di euro già stanziato dal Comune di Sassari, a cui si aggiungeranno due milioni della Regione.
Durante la riunione è stato affrontato un altro tema particolarmente sentito dalla popolazione del territorio della Rete: sono state infatti chieste all’Arst una rivisitazione e razionalizzazione delle fermate dei pullman lungo le strade provinciali tra i centri dell’area.
Quanto a Sassari, si è parlato sia della metropolitana di superficie e sia del centro intermodale. «Riconosco una gravissima responsabilità del Comune – ha affermato il sindaco Nanni Campus – legata ai ritardi che nei decenni si sono accumulati per colpa di Sassari. Questi hanno causato la ritardata realizzazione del centro intermodale e del trasporto con la metropolitana verso Li Punti e Ottava e la perdita di milioni di finanziamenti. Fondi che ora dovranno essere reperiti e molti di più rispetto al passato».
Proprio la realizzazione del centro intermodale è stata considerata in una visione globale di tutto il territorio ed è apparsa sempre più strategica per lo sviluppo del Nord Ovest sardo: il centro intermodale sarà punto di snodo di tutto il traffico dell’area.
La buona notizia è che proprio oggi gli uffici dell’Arst stanno procedendo all’apertura delle buste per la gara d’appalto per la metropolitana di superficie che collegherà il quartiere di santa Maria di Pisa fino alla stazione di via Marginesu a sant’Orsola e al deposito Arst a Latte Dolce, per un importo di 67.6milioni già stanziati. A cui si aggiungono i 3,8 milioni per la realizzazione dell’officina in viale Sicilia.
Si è inoltre affrontato il tema della necessità di reperire i circa 40 milioni che servono per collegare la stazione da sant’Orsola a Li Punti e per l’elettrificazione di circa due chilometri della tratta Sassari-Nulvi per estendere il servizio anche al quartiere di Sassari 2.