CITTA’ DI FONDAZIONE, TEDDE E CERA: UNA VERA SVOLTA GRAZIE ALL’ ATTENZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE E DELL’ASSESSORE FASOLINO

Cagliari, 03 marzo 2023 -Ora c’è la possibilità della svolta nella valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale e della storia dei territori di Fertilia, Arborea e Carbonia -. Così i consiglieri regionali Tedde e Cera (F.I), commentano l’inserimento della norma, che stanzia 600.000 € per il biennio 2023-2024 per azioni materiali ed immateriali finalizzate a realizzare la conoscenza dei fenomeni storici e culturali che hanno favorito la nascita delle città di fondazione, nella finanziaria regionale . Un inserimento in legge finanziaria chiesto ed ottenuto dai due consiglieri congiuntamente ad altri colleghi e attuato con grande sensibilità dall’assessore delle finanze Fasolino che ha accolto istanze che da anni venivano espresse dal territorio della Città di fondazione di Fertilia, Arborea e Carbonia. Gli esponenti politici ora lavoreranno ad un intervento legislativo organico e articolato, che inserisca le Città di fondazione all’interno di un ambito fatto di attività culturali e servizi, ma, soprattutto, di rigenerazione urbana e di promozione e fruizione turistica di territori con peculiarità straordinarie. “L’urbanistica e l’architettura degli insediamenti di fondazione riflettono la complessità della loro storia e meritano indagini serie e approfondite. Conoscere la storia e le radici aiuterà a proiettare i territori verso il futuro, anche in chiave di una loro valorizzazione turistica e del loro rilancio economico e sociale -chiudono Tedde e Cera-.”




«Massima attenzione e sensibilità verso i pazienti oncologici da parte della Asl della Gallura»

Le precisazioni in merito alle notizie pubblicate a mezzo stampa

Olbia, 5 dicembre 2022 – Massima attenzione verso i pazienti oncologici, il cui grado di soddisfazione viene misurato periodicamente dall’Unità Operativa dell’Ospedale Giovanni Paolo II. Nell’ultima indagine effettuata, il 97 percento ha dichiarato positivo il servizio in tutte le sue articolazioni, dall’accessibilità all’assistenza di medici, infermieri e Oss, con una media del 60 percento di giudizi ottimi da parte di coloro che hanno risposto ai questionari anonimi. «I dati ci confortano e ci rassicurano sul buon funzionamento del servizio di Oncologia», precisa il Direttore Generale della Asl Gallura, Marcello Acciaro, che interviene pubblicamente dopo le notizie apparse in questi giorni sulla stampa.

«Dispiace che certi esponenti politici, anzichè informarsi presso la Direzione Aziendale o attingere dalle fonti dirette – afferma Marcello Acciaro – distorcano la realtà o ricerchino la “spettacolarizzazione” per poi prendersi meriti che non hanno. Creano un danno enorme all’azienda e ai professionisti che ci lavorano. Chi ricopre ruoli di responsabilità questo non se lo può permettere. Creare allarmismo sui malati, sui loro bisogni e sui loro familiari è una cosa inaccettabile. Il momento è difficile e la sanità è in crisi in tutta Italia dopo il disastro del Covid. Stiamo faticosamente cercando di trovare nuove soluzioni proprio guardando in faccia i malati. Ci vorrà un po’ di tempo, pazienza, comprensione reciproca. Ma questi attacchi strumentali fanno solo danno».

«Nella struttura tutte le operazioni vengono svolte nel rispetto del paziente oncologico, considerando la sua fragilità anche emotiva e le sue difficoltà generali. Gli spazi a disposizione per i trattamenti non sono diminuiti: abbiamo dieci postazioni dedicate – spiega il Direttore dell’Unità Operativa di Oncologia, Salvatore Ortu – di cui nove per il day hospital e una per le terapie ambulatoriali. Il numero dei trattamenti è in crescita: probabilmente entro la fine dell’anno toccheremo quota 4000 rispetto ai 3400 del 2021, con una media di 16 ricoveri giornalieri dal lunedì al venerdì, vicini alla capienza massima dei 18 consentiti dalle normative per la nostra struttura. Nessuna terapia viene svolta se il paziente non si trova all’interno degli spazi dotati delle attrezzature sanitarie, mentre per quanto riguarda le sale d’attesa c’è da specificare che dopo il Covid alcune sedie sono state spostate all’esterno per evitare assembramenti. Il personale chiede agli accompagnatori di dare priorità ai pazienti: in tanti dimostrano sensibilità, ma capita a volte che ciò non avvenga e da questo equivoco possono crearsi situazioni di parziale disagio per gli utenti». Per quanto riguarda i referti degli esami istologici «nell’Oncologia della Asl afferiscono pazienti da altre strutture sanitarie e su quegli esami non possiamo dare una garanzia sulle tempistiche, mentre abbiamo riscontrato che i nostri referti, ad eccezione di qualche singolo e sporadico caso dettato da situazioni contingenti, rientrano perfettamente nei tempi tecnici previsti dalle diagnosi complesse».


ASL Gallura
Ufficio Stampa e Comunicazione
via Bazzoni Sircana, 2




Sanità nuorese all’attenzione del Ministero della Salute: presto il sottosegretario Costa sarà al San Francesco

Il sottosegretario Andrea Costa dopo l’incontro di oggi a Roma,
fortemente voluto dalla Deputata Mara Lapia, con Marilena Pintore,
presidente dell’Associazione Vivere a Colori,
ha promesso che sarà nei prossimi giorni a Nuoro
per una visita al San Francesco.

Comunicato stampa 18 01 2022

C’è un camper ai Giardini di piazza Vittorio a Nuoro, in cui da mesi Marilena Pintore, presidente dell’Associazione Vivere a Colori, e le sue compagne, pazienti oncologiche hanno organizzato un presidio permanente. Chiedono che venga rispettato il diritto alla salute, non solo delle malate di cancro, ma di tutti i cittani. Nonostante il freddo le donne denunciano con la loro protesta tutti disservizi dell’ospedale San Francesco e più in generale della sanità nuorese.

Questa mattina a Roma si è tenuto un incontro tra il Sottosegretario alla Salute Andrea Costa, la presidente di Vivere a Colori e la deputata del Gruppo Misto Mara Lapia. Il sotto segretario ha ascoltato con attenzione tutte le problematiche legate all’ospedale di Nuoro e le criticità della sanità nuorese. «Massima attenzione per la sanità nuorese- ha affermato il sottosegretario- appena si concluderanno le votazioni per l’elezione del Presidente della Repubblica, insieme alla collega Lapia, farò una visita all’ospedale San Francesco e andrò a trovare l’Associazione Vivere a Colori».

A favorire l’incontro di oggi la Deputata Mara Lapia, che oltre a occuparsi della sanità sarda, sostiene l’Associazione anche come paziente: «Non è la prima volta che porto all’attenzione del Governo le criticità della sanità nuorese. Nel 2019 ho promosso la visita del sottosegretario Bartolazzi a Nuoro e Siniscola, questa volta ci occupiamo del San Francesco e della sanità nuorese. Non possiamo più aspettare – ha ribadito la parlamentare sarda- dobbiamo non solo salvare questo ospedale, ma fargli restituire il posto importante che occupava per questo territorio».

Grande soddisfazione e nuove speranze per l’Associazione Vivere a Colori che raccoglie oltre 8mila iscritti: «Abbiamo fatto un grande passo avanti oggi. Varcando il Tirreno – ha concluso la presidente dell’Associazione, Marilena Pintore – abbiamo dato un forte impulso alla nostra protesta. Grazie anche al sostegno della Deputata Lapia, faremo toccare con mano al sottosegretario i nostri problemi e le carenze di questo territorio in ambito sanitario, forse finalmente riusciremo a migliorare la nostra condizione di malate e magari a garantire finalmente il diritto alla salute anche ai cittadini del nuorese».




Attenzione alla Schedatura Sanitaria: se non la negate è automatica

Nel totale silenzio dei media un nuovo attacco è in corso alla privacy dei cittadini contribuendo alla creazione di un mondo sempre più orwelliano. L’11 gennaio il governo ha fissato la data per il consenso automatico di tutti coloro che tacciono al fascicolo sanitario elettronico.

L’articolo 11 del decreto legge «Rilancio» (n. 34/2020, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 19/5/2020), nel disporre misure urgenti in materia, appunto, di Fascicolo sanitario elettronico (Fse) impone una serie di modifiche all’articolo 12 del dl 179/2012, tra le quali l’abrogazione del comma 3-bis. In base a questo comma, il Fse poteva essere alimentato esclusivamente sulla base del consenso libero e informato da parte dell’assistito, il quale poteva decidere se e quali dati relativi alla propria salute dovevano essere inseriti nel fascicolo medesimo. C’era un diritto alla non raccolta di dati, all’oscuramento (totale o parziale) dei dati e anche un diritto all’oscuramento dell’oscuramento (non far sapere di avere chiesto la cancellazione di alcune informazioni).

L’abrogazione del comma 3-bis comporta la possibilità di alimentazione del fascicolo anche in assenza del consenso. Nel Fse sono contenuti dati su ricoveri di pronto soccorso, referti, profili sanitari, informazioni su diagnosi, allergie, terapie, cartelle cliniche, vaccinazioni, certificati, ecc.

Non è un caso che questa nuova forma di schedatura di massa si sviluppi durante un tragico periodo storico caratterizzato dalla sottrazione di diritti civili individuali e collettivi, con la scusa di un’epidemia enormemente amplificata tramite falsificazione dei dati medici e bombardamento terroristico della popolazione mediante evidenti psico-programmazioni di massa.

European Consumers ritiene questa azione un grave abuso commesso dal governo verso la privacy individuale e uno strumento coercitivo verso la vaccinazione obbligatoria.

Non è stata data una corretta e ampia informazione e il servizio digitale regionale per apporre il proprio diniego è disattivato causa COVID! Il procedimento è inoltre farraginoso e non alla portata di tutti, con particolare riferimento agli anziani, spesso poco avvezzi alle nuove tecnologie.

È importante negare il proprio consenso. Lo Stato non è in grado di proteggere i dati personali in quanto li invierà ad altri stati e società private che operano a fine di lucro. Il mancato consenso non pregiudica il diritto all’erogazione della prestazione sanitaria.

Ad es. si legge sul portale della salute della regione Lazio (https://www.salutelazio.it/fascicolo-sanitario-elettronico1):

“Se sei in possesso di una Tessera Sanitaria con chip (TS-CNS)abilitata, di una carta d’identità elettronica italiana (CIE) o di un’utenza SPID, puoi accedere tramite il link al servizio del portale www.salutelazio.it ed esprimere i tuoi consensi all’apertura del tuo fascicolo direttamente on-line. Se non hai una Tessera Sanitaria con chip (TS-CNS) abilitata, puoi recarti presso uno dei Punti Territoriali di Accesso (PTA) presso il tuo distretto sanitario ed abilitare la carta. Nel momento dell’attivazione puoi anche richiedere l’attivazione del tuo fascicolo. Se non hai un’utenza SPID, puoi rivolgerti ai Provider oggi abilitati”.

Invitiamo comunque tutti i cittadini a negare il proprio assenso a questa schedatura elettronica che mira, in modo evidente, a classificare la popolazione anche in base alla propria storia vaccinale.

Al link (https://www.garanteprivacy.it/documents/10160/0/MODELLO+esercizio+diritti+in+materia+di+protezione+dei+dati+personali.pdf/af5f258d-5a81-0c82-6a45-2a06ac860ffb?version=1.2) potete trovare il modulo per negare il proprio consenso.

Gli interessati che ritengono opportuno negare il trattamento dei dati personali a loro riferiti effettuati attraverso il Portale Regionale della Salute hanno il diritto di proporre reclamo al garante per la protezione dei dati personali come previsto dall’art. 77 del RGPD seguendo procedure e indicazioni pubblicate su www.garanteprivacy.it

Il consenso si può negare anche scrivendo una email apposita utilizzando il modulo scaricabile all’indirizzo https://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9038275?fbclid=IwAR2uXpNEQl6yrM1iKAWUO_QxyElH8PXhjJb8eJHOVwAnVFfnCC4KLnx7wJg

Da inviare per la Regione Lazio ai seguenti indirizzi:

[email protected]

[email protected]

Per la Regione Liguria:

[email protected]

Per la Regione Emilia Romagna

[email protected]

Per le altre regioni utilizzando le corrispondenti pagine.

Se la possibilità di negare il proprio assenso non verrà assicurata European Consumers ricorrerà presso tutte le sedi legali competenti.

 

Riferimenti normativi

DECRETO-LEGGE 19 maggio 2020, n. 34  Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonche’ di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19. (20G00052)

https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/05/19/20G00052/sg 

GU Serie Generale n.128 del 19-05-2020 – Suppl. Ordinario n. 21  

DECRETO-LEGGE 18 ottobre 2012, n. 179 Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese. (12G0201). chrome-https://www.gazzettaufficiale.it/moduli/DL_181012_179.pdf
Fascicolo Sanitario Elettronico. Gestione del consenso e della privacy
https://www.fascicolosanitario.gov.it/2.Gestione-del-consenso-e-della-privacy?bclid=IwAR1XigoafrUR7q6AQwT8NT5OrPsVc03dxM7vjXVKe0yzQHFN_lXcvZ-Redo

Allegati

Esercizio di diritti in materia di protezione dei dati personali

 

fonte comunicato




CONTAS. ATTENZIONE ALLE ETICHETTE E NOTIZIE FALSE SULL’AGNELLO IGP DI SARDEGNA

CONTAS. ATTENZIONE ALLE ETICHETTE E NOTIZIE FALSE SULL'AGNELLO IGP DI SARDEGNA

“Le etichette fake sull’agnello di Sardegna Igp che stanno girando sui social si prendono gioco della fiducia delle persone e del lavoro serio e faticoso di migliaia di pastori. Come Consorzio dell’agnello di Sardegna Igp abbiamo già denunciato alla Polizia postale e alla Repressione frodi queste falsità e perseguiremo sempre  ovunque queste azioni che danneggiano e tentano di squalificare il lavoro dei nostri pastori oltre a creare confusione nel consumatore a vantaggio delle vere frodi alimentari”. 
La dura presa di posizione arriva dal Consorzio di tutela dell’agnello di Sardegna Igp che denuncia le etichette fake che pullulano nei social nate da errori grossolani di alcune catene di ipermercati. Ultima in ordine di tempo ad aprile 2020 quando una nota catena di supermercati e ipermercati aveva portato in vendita una coscia di agnello di Sardegna Igp che indicava in etichetta come origine (allevato e macellato) Grecia. Un errore palese dovuto all’uso improprio di un codice da parte di un operatore dell’ipermercato  (purtroppo le vere frodi sono molto più sofisticate) che comunque il Contas non aveva sottovalutato ma segnalato alla Repressione frodi e chiesto immediatamente e formalmente all’ipermercato in questione bolle, fatture e tracciabilità. 
Qui il link della comunicazione del Consorzio ad aprile https://agnellodisardegnaigp.eu/contas-segnalato-alla-repressioni-frodi-etichetta-di-agnello-igp-di-sardegna-distorta/.
Al Consorzio, grazie a dei consumatori sempre più attenti, sono arrivate diverse segnalazioni di questo errore. 
Dopodiché qualcuno (che prestissimo ne dovrà rispondere nelle sedi giudiziarie) ha pensato addirittura di manomettere quella stessa etichetta errata (dove c’era scritto: allevato Grecia e macellato in Grecia) modificando il luogo della macellazione con Olanda e lasciando invece invariato il paese di allevamento Grecia, cosi come il lotto, il peso, la tara e il prezzo. 
Una etichetta questa che ha fatto il giro dell’Italia, viste le tantissime segnalazioni arrivate negli uffici del Consorzio da parte dei consumatori. Ed è di ieri un’altra etichetta falsa (datata appunto 12 novembre 2020) sempre riferita all’agnello di Sardegna Igp in cui si riporta che è allevato, macellato e preparato in Yugoslavia, Stato che non esiste più dal 2003. 
“Stiamo vigilando e segnalando alla Polizia postale queste etichette false – sottolinea il presidente del Contas -, chi gioca con la buona fede e il lavoro delle persone oneste sono nostri nemici che risponderanno davanti alla giustizia. Ringraziamo le tantissime persone che da tutta Italia ci hanno fatto e fanno delle segnalazioni: significa che non siamo soli in questa battaglia comune contro i banditi del cibo e che il consumatore oggi è sempre più attento e consapevole. Chiediamo aiuto anche ai giornalisti. Questa è una battaglia che ci deve vedere tutti dalla stessa parte, purtroppo in questi giorni abbiamo letto qualche articolo (rari per fortuna che non devono e non possono condannare tutta la categoria) in cui partendo da queste etichette false (prese erroneamente per vere) si davano una serie di notizie sbagliate che hanno confuso e sfiduciato il consumatore e danneggiato i pastori. Vi chiediamo di contattarci, il Contas è sempre a disposizione sia telefonicamente al numero 334.1013034, sia per mail [email protected]”.
“A brevissimo i colpevoli che in malafede o per gioco hanno falsificato le etichette saranno assicurati alla giustizia – assicura il direttore del Contas Alessandro Mazzette -. Vogliamo ricordare che l’agnello di Sardegna Igp segue un rigido disciplinare che tra le altre cose prescrive che per ottenere questo marchio deve essere nato, allevato e macellato in Sardegna e provenire da pecore autoctone e da un ariete sardo anch’esso. Le altre informazioni che stanno girando in queste giorni sul web sono false. Come Consorzio stiamo intensificando i controlli e stiamo anche lavorando sul tracciamento del Dna, che ci aiuterà e rafforzerà il lavoro nel riconoscere eventuali contraffazioni anche nel banco frigo”.

Ufficio stampa Contas
Michele Arbau