La Sardegna in prima linea contro il ddl Calderoli sull’autonomia differenziata, La Sardegna in prima linea contro il ddl Calderoli sull’autonomia differenziata

Cagliari, 20 giugno 2024 – La Sardegna si posiziona come leader nella battaglia contro il ddl Calderoli sull’autonomia differenziata, recentemente approvato in Parlamento. La presidente della Regione, Alessandra Todde, definisce la riforma come una “secessione dei ricchi” e annuncia la sua intenzione di impugnare la legge davanti alla Corte costituzionale.

La posizione della Sardegna
La presidente Todde ha rilasciato tre interviste a quotidiani nazionali per spiegare la sua strategia. L’obiettivo è creare un fronte comune non solo con le regioni a guida centrosinistra, ma anche con quelle amministrate da Forza Italia, che hanno espresso riserve sulla riforma sostenuta dalla Lega. Todde afferma che nel centrodestra esistono governatori pronti a evidenziare le criticità della legge.

“Troveremo alleati anche nel centrodestra,” afferma Todde, sottolineando come l’autonomia differenziata sia già motivo di divisione all’interno della coalizione di governo. “Stiamo valutando di muoverci in tutte le sedi possibili per fermare questa riforma sbagliata,” ribadisce.

Le criticità dell’autonomia differenziata
Secondo Todde, la riforma viola l’articolo tre della Costituzione italiana, che sancisce la pari dignità sociale e l’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge. Inoltre, rappresenta una minaccia per le specificità autonomistiche della Sardegna, regione a Statuto speciale, che rischia di vedere ridotte le sue prerogative.

“La Sardegna si batterà con tutti gli strumenti possibili per difendere la Costituzione, i diritti, l’uguaglianza e la dignità dei sardi,” dichiara Todde. La presidente teme che l’autonomia differenziata impoverisca ulteriormente la Sardegna, sottraendo risorse essenziali per sanità, istruzione e trasporti.

La risposta della Lega Sardegna
In contrasto con le dichiarazioni di Todde, Michele Pais, coordinatore regionale della Lega, vede nell’autonomia un’opportunità per la Sardegna di rivendicare il principio di insularità e ottenere maggiori risorse. Pais sostiene che l’autonomia differenziata permetterebbe alla regione di avere più capacità decisionale e responsabilità, migliorando infrastrutture e trasporti.

“È sorprendente che la presidente di una regione già autonoma si opponga all’idea di ulteriore autonomia,” afferma Pais. “Il rispetto dell’insularità nella definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni è stato inserito nella legge su richiesta della Regione, garantendo così la specificità della Sardegna.”

Le dichiarazioni di Fratelli d’Italia Alghero
Anche Fratelli d’Italia Alghero interviene nel dibattito, criticando la posizione della presidente Todde. Secondo il deputato Salvatore Deidda, le attuali difficoltà della Sardegna in sanità e trasporti sono il risultato di accordi firmati dai governatori di sinistra, oggi alleati della presidente.

“La legge sull’autonomia differenziata non creerà ulteriori squilibri tra le regioni, ma garantirà un trattamento adeguato per ogni territorio, incluso il rispetto delle specificità delle isole,” afferma Deidda. “È essenziale che l’amministrazione regionale lavori in modo propositivo con il Governo nazionale, affrontando le sfide energetiche, sanitarie, infrastrutturali e occupazionali dell’isola.”

Un’opportunità o una minaccia?
Il dibattito sull’autonomia differenziata continua a dividere. Da una parte, Todde e altri leader regionali del centrosinistra vedono nella riforma una minaccia all’uguaglianza e ai diritti dei cittadini delle regioni meno ricche. Dall’altra, la Lega e altri esponenti del centrodestra la considerano un’opportunità per ottenere maggiore autonomia e risorse.

Il confronto si sposta ora sul piano giuridico, con la possibilità di un ricorso alla Corte costituzionale, e su quello politico, con iniziative referendarie e raccolte firme.




AUTONOMIA, SORU: LA DESTRA VUOLE DISTRUGGERE LO STATUTO SPECIALE.

Cagliari, 19 gennaio 2024. «La destra al governo vuole distruggere lo Statuto di autonomia del 1948, non possiamo consentirlo»: l’ha detto il candidato presidente della Coalizione sarda Renato Soru nel corso dell’incontro “La Sardegna di oggi e del futuro”, ospitato ieri nel centro sociale di Pozzomaggiore, organizzato da Vota Sardigna e coordinato da Sarah Poddighe.

«La Sardegna avrebbe bisogno di maggiori autonomia e competenze e invece il governo di destra porta avanti un progetto l’autonomia differenziata che è un attacco alla nostra specialità – ha proseguito Soru -. Abbiamo bisogno di guidare noi le politiche in tema di trasporti, di energia, di gestione dei beni culturali. Servono maggiori competenze per costruire con le nostre mani un futuro diverso per la Sardegna e invece a Roma ce le negano tutte. Però, l’ha detto Calderoli, stanno pensando di creare il ministero delle Isole, che non si sa bene a cosa servirebbe e fa pensare al viceré delle Indie. A fronte di queste idee poi mettono pochi spiccioli nel Fondo nazionale per l’insularità. E chi andrà a Roma ad aprire una vertenza con lo Stato: Truzzu, Todde? Pensate che chi è stato nominato dai partiti romani poi avrà la forza di difendere i bisogni della Sardegna?»

«Ecco perché c’è bisogno di una ripartenza della nostra politica – ha continuato il candidato –. In tutte le regioni europee che hanno una forte identità di popolo, una lingua, una storia, una cultura ci sono partiti che mettono al centro l’interesse di quel popolo. Succede in Catalogna, nei Paesi baschi, ma anche in Valle d’Aosta e nell’Alto Adige. Questo finora invece non è avvenuto in Sardegna: tanti anni fa ci fu il Partito sardo d’azione di Mario Melis, ma quella spinta propulsiva e ideale si è ormai esaurita.»

E il passaggio successivo, secondo il leader della Coalizione sarda, passerebbe dalla riscrittura dello Statuto speciale. «Se ne parla ormai da alcuni decenni e non si riesce a fare – ha detto – ma prima o poi riusciremo a mettere da parte la frammentazione e fare un passo tutti insieme in questa direzione. Ma, in attesa di questo momento, lo stesso Statuto ci dà uno strumento che è stato dimenticato: le norme di attuazione, e sono una possibilità per tenere vivo e attuale lo statuto attraverso norme che specificano, dettagliano e attuano quello che lo statuto prevede in termini generali. Altre regioni hanno utilizzato questo strumento in maniera straordinaria e continua: per esempio il Trentino Alto Adige oggi ha la competenza per l’intero sistema scolastico, con lo stato che trasferisce le risorse che prima spendeva per la scuola pubblica e il Trentino che gestisce in autonomia e meglio quei soldi.»

Non è pero solo una rivendicazione di maggiore autonomia per la Regione: «Dobbiamo anche dare maggiori competenze agli enti locali e proseguire quel percorso di prossimità che porti il processo decisionale sempre più vicino, e nel modo più partecipato possibile, alle persone poi vivono queste decisioni. Immaginiamo – ha concluso Renato Soru – una Regione Sardegna dove le responsabilità scendono davvero sul territorio con l’aiuto dei sindaci, che lavorano insieme ad altri sindaci e si coordinano valorizzando anche l’impegno civile del volontariato e delle cooperative sociali particolarmente importanti nei piccoli centri.»




La Confederazione del Grande Centro Rivendica Autonomia nelle Decisioni Regionali

Un appello per l’unità e il dialogo in Sardegna: il futuro politico affidato alle decisioni locali

La Confederazione del Grande Centro esprime soddisfazione per l’accettazione della loro proposta di accelerare la scelta del candidato presidente attraverso un tavolo regionale sardo. Insistono sull’importanza di non coinvolgere le dinamiche nazionali nelle decisioni, evitando logiche spartitorie con altre regioni. L’obiettivo dichiarato è trovare unità programmatica e di guida all’interno della coalizione, enfatizzando un metodo di scelta basato sul dialogo e sulla condivisione regionale. Criticano le modalità di comunicazione adottate dalla guida corrente, sottolineando la loro coerenza nell’ascoltare gli umori della gente e nel promuovere scelte che beneficino la Sardegna.




Emilio Lussu tra libertà, autonomia, identità e memoria

A Cagliari il V Convegno internazionale di studi ha impreziosito ulteriormente il quadro d’indagine su un pensiero complesso in equilibrio tra il modello socialista e i valori delle libertà occidentali

Convegno Internazionale di studi su Lussu

CAGLIARI. Interventi di straordinario spessore e altrettante riflessioni in un confronto tra studiosi ai massimi livelli, per una giornata di studi che ha indagato la figura e il pensiero di Emilio Lussu, traendone elementi fondamentali legati in modo particolar alle parole libertà, autonomia e identità. Nella Sala Castello dell’Hotel Regina Margherita a Cagliari, il “V Convegno internazionale di studi su Emilio Lussu”, inserito nel programma dell’VIII edizione del festival a lui dedicato, ha impreziosito ulteriormente il quadro d’indagine e approfondimenti su una figura poliedrica che, come ha ribadito il coordinatore Gian Giacomo Ortu, trovava forse la sua ricchezza nell’ambivalenza tra il modello socialista, che prediligeva, e il patrimonio acquisito dalle libertà dell’occidente, in quei valori scaturiti dalla rivoluzione francese. “Non c’è una soluzione in Lussu in questo dilemma – ha affermato Ortu – e io direi che ciò che può apparire un’ambiguità è invece una straordinaria ricchezza ed attualità, nell’equilibrio che sta proprio in questo non decidere, nel non esprimere una scelta radicale”.

Dell’intellettuale di Armungia sono stati analizzati i risvolti costituzionali della sfera autonomistica, sviluppati in particolare nella sessione mattutina da Gian Mario Demuru e da Italo Birocchi, senza trascurare lo sguardo verso la politica internazionale trattato da Christian Rossi, e quindi le idee per la rinascita approfondite da Salvatore Mura.

Giovanni Tesio ha posto invece l’accento su un altro concetto, quello che ruota intorno alla parola memoria, “la memoria che ci rende umani” e che attraversa tutto il Novecento passando per le due grandi guerre che hanno prodotto situazioni incredibilmente drammatiche. Una memoria grazie alla quale resta la possibilità di raccontarne le profondità, al di là delle apparenze, per fare in modo che queste esperienze possano essere utili nell’agire del futuro.

Luísa Marinho Antunes Paolinelli ha quindi esposto un focus su “guerra e responsabilità”, presentando un percorso logico che passa da “Un anno sull’Altipiano” di Emilio Lussu ad “Alabarde alabarde” di José Saramago. Alberto Cabboi ha affrontato il tema del rapporto tra Lussu e la compagna di Cesare Battisti, Ernesta Bittanti, che fu una delle più grandi socialiste italiane del primo Novecento. Un tema quest’ultimo, che tocca anche l’autonomia di un territorio di confine, l’Alto Adige, e quindi il valore delle minoranze.

La serata si è conclusa con “Parole e musiche d’autore”, il reading omaggio al poeta cantautore Piero Ciampi, con Diego Bertelli e Paolo Capodacqua, che hanno presentato il libro “53 poesie” (Lamantica Edizioni, 2021), in un simpatico e dissacrante siparietto, come avrebbe voluto lo stesso Piero Ciampi, in compagnia del direttore artistico del Festival, Alessandro Macis e di Virginia Buonavolontà.

Omaggio a Piero Ciampi

La manifestazione è organizzata dall’Associazione culturale L’Alambicco in collaborazione con La Macchina Cinema, con il patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, il contributo della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Cagliari, il partenariato dei comuni di Armungia, Elmas, Modica e Seravezza e di numerosi Enti, Atenei, Centri studi per la letteratura e Associazioni culturali. L’ingresso è libero e gratuito. L’ingresso è libero e gratuito.

IL PROGRAMMA DI DOMANI.

Martedì 4 ottobre, il festival abbraccia i siti storici della città di Cagliari, con partenza alle 10, attraverso una visita guidata a numero chiuso a cura di Trip Sardinia. È possibile prenotare chiamando il numero 328095178.

Alle 17 in Sala Castello, Maria Teresa Giaveri presenta il suo libro “Lady Montagu e il Dragomanno” (Neri Pozza, 2021) assieme a Caterina Arcangelo, con le letture di Andreina Del Raso. Alle 18 Pierluigi Allotti e Raffaele Liucci presentano “Il Corriere della Sera. Biografia di un quotidiano” (Il Mulino, 2021) assieme al giornalista Andrea Frailis.

Alle 19 il fumettista serbo Aleksandar Zograf dialoga della sua graphic novel “Il quaderno di Radoslav e altre storie sulla Seconda guerra mondiale” (001 Edizioni, 2021) in compagnia di Ángel De La Calle e Mario Greco. Alle 20 ancora una graphic novel, “La ballata di Hugo” (Edizioni Lo scarabeo, 2021) sarà presentata da Elisabetta Randaccio assieme a Bepi Vigna, che ne è autore con Mauro De Luca.




CORONAVIRUS, PRESIDENTE SOLINAS: “AUTONOMIA DELLE REGIONI RICONOSCIUTA DAL GOVERNO IN FASE 2”

Cagliari, 11 maggio 2020 – “Il Governo ha riconosciuto l’autonomia delle Regioni nella gestione della Fase 2 dell’emergenza. Una fase particolarmente complessa sulla quale eserciteremo le nostre scelte di allentare – in sicurezza – le restrizioni in atto e tenendo conto, in particolare, della specificità della nostra Isola anche in relazione alla ridotta circolazione del virus”. Lo ha detto il presidente della Regione Christian Solinas al termine della riunione di stasera in videoconferenza col Premier Giuseppe Conte alla quale hanno partecipato i Governatori.
“Dal 18 maggio si potranno quindi aprire sotto la nostra responsabilità gli esercizi al dettaglio in base alle esigenze del territorio e della popolazione”, sottolinea il presidente.
“Il Governo avanzerà – come nel caso delle aperture di bar e ristoranti – delle proposte che verranno integrate da quelle delle Regioni avendo riguardo delle specifiche caratteristiche del territorio”, prosegue Solinas.
“Nel corso della riunione abbiamo manifestato l’esigenza di un accordo tra lo Stato e le Regioni a Statuto speciale per trovare una soluzione alla riduzione del gettito fiscale – stimata in circa 700 milioni di euro – determinata dall’emergenza.
La Regione attualmente copre per conto dello Stato spese per alcuni servizi essenziali, tra i quali quelli legati alla sanità e al trasporto pubblico locale che difficilmente potranno essere coperti a causa del minor gettito dovuto al lockdown”, conclude il presidente Solinas.




La Costituzione Italiana e l’autonomia regionale, 2° appuntamento ad Alghero .

“La Costituzione Italiana e l’autonomia regionale”, è il tema della seconda lezione della Scuola di formazione all’impegno sociale e politico che si terrà domani martedì 11 febbraio al Quarter, sala conferenze secondo piano, con inizio alle ore 19. Relatore sarà il professor Gianmario Demuro, docente di diritto costituzionale all’Universita’ di Cagliari, già assessore regionale alle riforme, introdotto dall’avvocato Antonello Pais, socio di “Maestrale” , tra gli organizzatori della scuola. Dopo la prima lezione, alla quale hanno partecipato oltre 250 persone, affidata alla testimonianza molto emozionante e diretta di Pietro Bartolo, e alla esperienza di Mario Giro, più volte vice ministro degli Esteri e creatore dei corridoi umanitari per i migranti in accordo tra Governo e Sant’Egidio, si entra nel vivo della scuola organizzata dall’associazione “Maestrale”. Prima della lezione di domani alle 19, si terrà , con inizio alle 18, sempre al Quarter, un momento organizzativo di dialogo e confronto fra l’associazione e i 70 iscritti alla scuola, di cui un terzo giovani sotto i trent’anni. La scuola ha come partner la Fondazione di Sardegna, Anci, Ali Lega delle autonomie locali e Focus Europe.




COMUNE DI STINTINO – Stintino celebra i trent’anni di autonomia

Sabato 15 dicembre in sala consiliare alle 17 con i sindaci e i componenti del comitato che lottarono politicamente per arrivare all’importante risultato dell’8 agosto 1988.

Nella sala consiliare sabato, al tavolo dei relatori dopo i saluti del primo cittadino Antonio Diana e della presidente del Consiglio comunale Marilena Gadau, si alterneranno Veronica Benenati che leggerà un ricordo su Gavino Benenati, primo sindaco di Stintino che mantenne la fascia tricolore dal 1989 al 1991. Quindi sarà la volta di Giovanni Greco che fu sindaco dal 1991 al 1998, di Lorenzo Diana che indossò la fascia dal 1998 al 2007. A chiudere gli interventi dei primi cittadini sarà Antonio Diana che riveste la carica da tre mandati, iniziati a giugno del 2007.

Gavino Pippia e Fortunato Benenati.

A chiusura della manifestazione, sarà inaugurata la statua che celebra appunto il trentennale.




Prima proiezione film “I primi “trent’anni di Autonomia”

Prima proiezione a Cagliari di “Sardegna: sguardi e passaggi dell’autonomia speciale”, il film di Guido Costa ritrovato e restaurato dalla Cineteca sarda.

Cagliari, 5 dicembre 2018 – Tre decenni di storia sarda (1948-1978) raccontati in poco più di 20 minuti attraverso le voci dei protagonisti e le immagini di una Sardegna che non c’è più. Dopo un lungo lavoro di restauro curato dalla Cineteca sarda e durato oltre sei mesi, rivede finalmente la luce il film realizzato da Guido Costa nel 1978 per celebrare i primi 30 anni di autonomia regionale. Questa mattina a Cagliari, la prima proiezione pubblica al Cineteatro Nanni Loy dell’Ersu, alla presenza del presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, del vicesindaco di Cagliari Luisanna Marras e del capo di gabinetto dell’assessorato regionale della pubblica istruzione Ilaria Portas.

«E’ un film mai uscito nelle sale – ha spiegato il direttore della Cineteca sarda Antonello Zanda – un prezioso documento ritrovato nell’archivio di Guido Costa, giornalista dell’Ufficio stampa della Regione Sardegna e donato dai familiari alla Cineteca sarda. Dopo un lungo lavoro di restauro, curato da Luca Portas e Cristina Secci, è ora a disposizione di tutti». Si tratta del primo restauro portato a termine dalla Cineteca sarda che si è avvalsa di alcuni macchinari all’avanguardia realizzati in collaborazione con la Cir di Roma: «La Cineteca di Cagliari può contare oggi su sofisticati mezzi tecnologici e su tecnici di eccellenza. Il restauro del film di Guido Costa è un prodotto di altissima qualità».

Soddisfatto anche il coordinatore dei centri servizi culturali della Società Umanitaria-Cineteca Sarda Paolo Serra: «Il restauro del film di Costa è l’occasione per restituire ai sardi un pezzo della loro storia recente e uno spunto di analisi sui risultati dei primi tre decenni di Autonomia». La figura di Guido Costa è stata invece tratteggiata dal figlio Enrico (che ha definito il padre “un artigiano della fotografia”  che cercava frammenti del passato per confrontarli con il presente) e da Luciano Uras che di Costa è stato collega e amico.

Oltre a Costa al film lavorarono come autori dei testi tre personaggi alto livello: Manlio Brigaglia, Silvano Reina e Serguo Atzeni. All’interno del film testimonianze inedite dei rappresentanti istituzionali, politici e sindacali dell’epoca: Pietrino Soddu, Andrea raggio, Efisio Corrias, Sebastiano Dessanay e i sindacalisti Giannetto Lai e Villio Atzori.

Alla proiezione del documentario è seguito un convegno con la partecipazione dei docenti di storia contemporanea dell’università di Cagliari Luca Lecis e Gianluca Scroccu (che hanno parlato della nascita della Regione Autonoma della Sardegna , del dibattito sull’autonomia e del ruolo giocato dalle sinistre tra la prima e la seconda Rinascita) e del sociologo Salvatore Cubeddu che si è invece soffermato sulla crisi della prima autonomia.

Il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau ha espresso apprezzamento per il documento filmato realizzato da Guido Costa e per il grande lavoro di restauro portato a termine dalla Cineteca sarda: «Il film – ha detto Ganau – è  uno spaccato chiaro e tristemente reale di quello che era allora la Sardegna: il piano di rinascita, economica, sociale e culturale che ha caratterizzato quegli anni, la fase di industrializzazione necessaria per superare una condizione generale molto difficile, caratterizzata da povertà, disoccupazione e analfabetismo. Il termine rinascita, racchiuso nello nostro Statuto speciale, costituisce ancora il senso e il significato della nostra specialità e invita la Sardegna a valorizzare le proprie risorse per uscire ogni giorno dall’isolamento e per rilanciare la propria unicità oltre i confini dell’isola